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"Bilancio di Previsione finanziario 2016/2018. Variazioni. III Provvedimento" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201604485/024, assunta in via d'urgenza dalla Giunta Comunale in data 18 ottobre 2016, avente per oggetto: "Bilancio di Previsione finanziario 2016/2018. Variazioni. III Provvedimento". VERSACI Fabio (Presidente) Comunico che in data 7/11/2016 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. Vi ricordo che questa proposta di deliberazione è stata illustrata dall'Assessore Rolando nella scorsa seduta del Consiglio. La parola al Consigliere Morano. MORANO Alberto Sindaco e Assessore al Bilancio, nonché Consiglieri di maggioranza, oggi ci chiamano ad approvare la terza proposta di deliberazione in quattro mesi portante il riequilibrio di Bilancio. Non voglio apparire come la persona che crea sempre difficoltà, ma, oggettivamente, questa proposta di deliberazione è, allo stato degli atti, irricevibile. Infatti, come emergerà nel prosieguo, noi Consiglieri, oggi, non siamo in condizione di sapere se stiamo approvando una proposta di deliberazione legittima o meno, perché, da un lato, non sappiamo se quanto è emerso sui giornali corrisponde al vero e, dall'altro lato, non conosciamo l'impatto sui conti del Comune delle decisioni o, meglio, delle non decisioni assunte dalla Giunta in questi mesi. Nel tentativo di cercare di individuare possibili profili di criticità, ho scorso, senza alcuna pretesa di fare un lavoro esaustivo, il PEG 2016 (vi assicuro che ci sono letture più divertenti) con lo scopo di analizzare i profili di cassa del PEG e non la competenza. Vi sintetizzerò qui di seguito alcuni aspetti che mi paiono rilevanti e che potrebbero avere un impatto sull'equilibrio di Bilancio e sui flussi di cassa. Primo punto: il PEG, in varie voci, prevede un incasso da parte della Città nel 2016 per contributi erogati dalle Fondazioni bancarie ammontante a circa 27 milioni di Euro; a riguardo, prima di votare gli equilibri, sarebbe interessante sapere qual è stato l'incasso effettivo e se l'importo sopraindicato verrà integralmente incassato. Il PEG prevede poi, in varie voci, un incasso da parte della Città di Torino nel 2016 per oneri di urbanizzazione e concessori di varia natura di complessivi 17.300.000 Euro. Anche in questo caso è interessante sapere qual è stato l'incasso effettivo, cioè se l'incasso è stato maggiore; sembrerebbe che l'incasso sia stato maggiore, perché, pochi minuti fa, è arrivata una deliberazione della Giunta con cui intenderebbe destinare il maggiore incasso a finanziare la spesa corrente (poi ci saranno altre circostanze in cui ci potremo occupare di questa deliberazione). Il PEG prevede poi, in varie voci, incassi per la Città nel 2016 derivanti da alienazioni di immobili per complessivi 20.800.000 Euro, oltre a circa 8.700.000 Euro di plusvalenze dalla vendita di immobili; in questo caso, quali sono stati gli incassi effettivi? Poi, il PEG prevede che nel 2016 il Comune incassi 25.700.000 Euro da dividendi e redditi da aziende partecipate; in questo caso, sappiamo già che questa cifra non è corretta, perché, se non sbaglio, la vicenda SMAT ha portato a un minore incasso di 5.300.000-5.800.000 Euro (questo non è dato capirlo chiaramente) nelle casse del Comune, ma tutti gli altri soldi sono stati incassati? Poi abbiamo appreso in Consiglio Comunale - notizia confermata dagli organi di stampa - dall'Assessore Lapietra che l'Agenzia per la Mobilità Piemontese decurterà per circa 6.000.000 di Euro il trasferimento previsto per il 2016 per il contratto di servizio a GTT; a riguardo occorre capire quale impatto avrà questa decurtazione sul PEG e sui conti della Città. In relazione all'indagine in corso da parte della Magistratura ordinaria e contabile in ordine alle risultanze del Bilancio GTT, dalle verifiche che sono state fatte dai Consiglieri di opposizione sembrerebbe emergere un debito fuori Bilancio del Comune di Torino nei confronti di GTT di circa 14.700.000 Euro. Inoltre, il Bilancio di GTT, pendente il risultato degli accertamenti disposti dalla Magistratura, dovrebbe evidenziare una perdita tra i 25 milioni di Euro e i 50 milioni di Euro: 25 milioni di Euro dovrebbero nascere da crediti per i quali il Comune aveva correttamente indicato a GTT di iscrivere un fondo rischi e GTT non l'ha iscritto (ci sono i documenti inviati dal Comune di Torino a GTT e alla società di revisione) e, poi, ci sono altri 26 o 27 milioni di Euro che riguardano i rapporti tra GTT e Agenzia Metropolitana Piemontese, dei quali non è ancora dato sapere quale sia la sorte. Poi non ho ancora ricevuto risposta (siamo nei termini e, quindi, non è un rilievo all'Assessore competente) all'interpellanza presentata dal sottoscritto e dal Consigliere Ricca in cui chiedevamo di sapere qual è l'esatto ammontare complessivo dei crediti vantati da AMIAT nei confronti del Comune di Torino alla data del 31 dicembre 2015 e alla data del 30 giugno 2016, precisando con riferimento a entrambe le date qual è l'importo di questi crediti che ha formato oggetto di cessione pro solvendo a Unicredit Factoring e se questi crediti ceduti a Unicredit Factoring sono stati pagati o meno e se vi sono stati o non vi sono stati solleciti di pagamento. Per quanto riguarda Infra.To, anche qui da notizie di stampa - la cui fondatezza avremo modo di appurare in una riunione della Commissione Controllo di Gestione prevista per fine mese - sembrerebbe che possa trovarsi in difficoltà a fare fronte al pagamento della rata di mutuo scadente il 30 dicembre 2016, oltre alla porzione della rata di mutuo scaduta il 30 giugno 2016 e non pagata ammontante a circa 3.400.000 Euro, per cui nel complesso si tratta di 17.500.000 Euro. Anche in questo caso richiamo un intervento del Collegio Sindacale di Infra.To, dove si dice che la capacità di Infra.To di fare fronte ai propri debiti dipende, da un lato, dal fatto che GTT paghi le fatture e, dall'altro lato, che il Comune di Torino faccia fronte ai suoi obblighi nei confronti di Infra.To. Vorremmo capire se il Comune di Torino ha tenuto conto di questi debiti nella predisposizione di questi equilibri di Bilancio, perché è pericoloso votare equilibri di Bilancio senza sapere se ci sono. Il PEG prevede poi contributi vari della Regione Piemonte a favore della Città di Torino e quest'anno sono definiti "contributi vari" per correnti 5.000.000 Euro; sono stati incassati? Sono per caso i contributi che devono derivare dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare o hanno origine da altre fonti? Questi contributi sono indicati per competenza in 15.000.000 di Euro, per cassa in 5.000.000 di Euro. Credo che, prima di votare, dovremmo sapere dall'Assessore se questi contributi sono stati incassati. Per quanto concerne i Servizi Sociali, il PEG prevede che la Regione contribuisca ai conti del Comune per 25.800.000 Euro; tutti questi soldi sono stati versati o no? C'è una chicca nel PEG: un incasso per 2.000.000 di Euro per eredità, legati e donazioni; probabilmente, un soggetto ha fatto un legato o una donazione al Comune di Torino per 2.000.000 di Euro ed è previsto fra gli incassi; questo incasso è avvenuto o non è avvenuto? Poi, il PEG prevede sotto la voce "Entrate" - questo mi è un po' meno chiaro - un importo di 7.400.000 Euro per riduzione di attività finanziarie verso imprese collegate. Credo che, in questo caso, forse più che di incasso si debba parlare di minore spesa, ma tutto ciò è avvenuto o non è avvenuto? Inoltre, il PEG prevede che la Regione Piemonte versi un contributo per parcheggi ammontante a circa 1.600.000 Euro. Anche in relazione alle notizie di stampa sulla previsione del blocco del piano parcheggi o del blocco della costruzione di alcuni parcheggi, vorremmo capire se questi soldi sono stati incassati e se questi soldi erano destinati a uno specifico parcheggio che, se non viene più fatto, devono essere restituiti. Apprendiamo dagli organi di stampa - perché nulla è stato riferito fino ad oggi in Consiglio - che il buco fuori Bilancio sarebbe di 60 o 70 milioni di Euro. Al di là della mancanza di garbo istituzionale, che non mi aspetto da questa Giunta, non credo che sia corretto diffondere notizie, che poi magari si rivelano non vere, senza fornire l'idonea documentazione, perché non è corretto alimentare una situazione di preoccupazione se questa non vi è; se invece c'è, si viene in Consiglio Comunale e si portano i dati. Tutto questo poi impatta su quanto siamo chiamati a fare oggi. La proposta di deliberazione concernente il piano regionale di alienazione e valorizzazione dell'immobile non adottata la scorsa settimana (e che forse sarà in corso di adozione nei prossimi giorni), secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe portato a un incasso per il Comune di Torino di 7.000.000 di Euro, ma se questo atto non viene adottato e, nel merito di questa deliberazione, oggi la discussione non c'è stata, benché qualche cosa da dire ci sia perché l'articolo 16 del Testo Unico 380/2001 non prevede fra i poteri delegati alla Regione quello di prevedere le cause di esclusione, che è disciplinato dall'articolo 17 - forse qualcuno dovrebbe andare a leggerlo -, c'è qualche dubbio sulla legittimità della deliberazione regionale. Vengo poi a un'altra vicenda, che ha trovato una breve eco sugli organi di stampa; abbiamo appreso che il Consiglio di Stato con due decisioni - in realtà non recentissime - del 6 giugno 2016 è intervenuto in merito alla vicenda Sitaf e ha previsto che la vendita che è stata fatta della partecipazione Sitaf ad ANAS sia avvenuta sulla base di un processo e di una procedura che sono illegittimi e che sono stati annullati. Avremmo bisogno di capire qual è lo stato del contenzioso, perché, sempre da indiscrezioni di stampa e da conoscenze, apprendiamo che sarebbe stato promosso, da un lato, un conflitto di attribuzione in Cassazione e, dall'altro lato, un giudizio di ottemperanza da parte dei soggetti privati; giudizio di ottemperanza che porta a far dichiarare nulla la vendita e a far sì che venga restituita al Comune di Torino la partecipazione Sitaf. Se, però, la partecipazione viene restituita, il Comune deve pagarne il prezzo; la cifra, sempre da indiscrezioni, non è bassa e non è che abbia un impatto zero sugli equilibri, perché stiamo parlando di 75.000.000 di Euro. Se questi 75.000.000 di Euro devono essere restituiti, credo che creino un problema alla contabilità del Comune. In Comune c'è un fondo o uno stanziamento per questo rischio, oppure si intende finanziare questo debito cedendo il credito che incasserà, poi, dalla vendita della partecipazione? Chi finanzia tutto questo? Che cosa succede se, poi, la partecipazione verrà venduta ad un prezzo più basso? Il delta fa carico al Comune? Vorrei terminare il mio intervento con la vicenda della Fondazione Torino Musei; anche qui ci sono crediti che la Fondazione Torino Musei vanta nei confronti del Comune di Torino per circa 10.500.000 Euro, di cui 4.200.000 Euro risalgono al 2013 a un conferimento di immobili mai eseguito. Questi debiti sono contabilizzati correttamente nel Bilancio? Assessore e Consiglieri di maggioranza, mi sembra che, da quanto precede, ci imponga una riflessione chiederci di ratificare una deliberazione con cui si stabiliscono equilibri di Bilancio in presenza di dubbi più che fondati sulla consistenza effettiva delle entrate 2016 per cassa corrente e in conto capitale, dubbi sui tagli effettuati o da effettuare alle spese correnti o in conto capitale per pareggiare eventuali minori entrate di cassa, dubbi sulle spese effettivamente sostenute dalla Città sulla sussistenza degli stanziamenti relativi ai debiti della Città e dubbi sulla consistenza dei debiti della Città. Il Sindaco è assente, ma credo che dovrete state attenti quando voterete, se il Sindaco vota o non vota, perché questa proposta di deliberazione non è firmata dal Sindaco, ma solo dall'Assessore. Ne consegue che sarebbe irresponsabile e lesivo degli interessi di questa Città approvare in queste condizioni senza un puntuale e specifico chiarimento da parte dell'Assessore al Bilancio e del Sindaco per quanto di competenza in ordine alle perplessità sopra sollevate, che nascono, è vero, da una veloce lettura del PEG fatta da un non esperto, ma trovano poi conferma, in parte, dalle notizie di stampa e, in parte, dagli eventi accaduti o non accaduti in questi mesi. Non voglio ricordare ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, che spesso votano in modo totalmente acritico quanto viene proposto dalla Giunta, le responsabilità che gli stessi si assumono approvando nel contesto descritto la proposta di deliberazione. Infatti, è noto a tutti che, in più occasioni, la Corte dei Conti ha statuito la responsabilità dei Consiglieri e qualcuno di voi è anche andato dall'avvocato per sentirselo dire. In questo caso, a nulla vale, al fine di escludere la responsabilità, il fatto che ci sia il parere favorevole degli Uffici e la firma dell'Assessore, perché tutto questo vale se non si è a conoscenza o se qualcuno non vi porta a conoscenza delle perplessità che ci sono sui conti del Comune. Suggerisco vivamente all'Assessore al Bilancio, in assenza del Sindaco, se non vuole fare la fine del Colonnello Arlington nell'episodio: "Vendetta indiana" di Tex Willer, prima sfiduciato e poi degradato (la fine la legga lei, Assessore)... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere il suo intervento, Consigliere Morano. MORANO Alberto Mi ha ceduto i minuti. VERSACI Fabio (Presidente) In Conferenza dei Capigruppo avevamo concordato 15 minuti. MORANO Alberto …di ritirare, nell'interesse della Città, la proposta di deliberazione o di rinviare la sua votazione a quando avrà fornito i chiarimenti necessari. In difetto, è inevitabile che dovremo - è un obbligo che ci impone la Legge - portare all'attenzione dei competenti organi questa proposta di deliberazione e l'operato della Giunta. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Prima di entrare nel merito specifico di una deliberazione che, in realtà, si limita a un assestamento e a un ripristino del fondo di riserva (anche se qualcosa va detto), vorrei porre l'attenzione dell'Assessore Rolando al metodo con cui sta affrontando la questione dei nostri conti. Poco dopo le vacanze, noi ci siamo salutati con una vostra deliberazione di Giunta che avviava un iter procedurale per un cosiddetto audit sui conti, peraltro deliberazione del 23 agosto che poi avete capito non essere sostanzialmente procedibile, per cui siete tornati indietro e avete, in qualche modo, incaricato un gruppo di lavoro con - se non sbaglio - atti dirigenziali che ha il compito, sulla base degli atti che abbiamo avuto modo di leggere, di fare questa ricognizione dei conti. Dopodiché, stiamo assistendo a una singolare fenomenologia, cioè abbiamo esponenti dell'Amministrazione Comunale - per inciso, lei parla poco con i giornali e, invece, la Sindaca e il Vicesindaco sono abbastanza abituati ad esternare - che in saloni parrocchiali, nel caso della Sindaca, o in saloni di Circoscrizione, nel caso del Vicesindaco Montanari, danno al pubblico dei Consiglieri o dei cittadini cifre rilevanti, si parla - leggiamo - di 60 o 70 milioni di Euro. I giornalisti, poi, avranno tanti difetti, ma tendono a scrivere le cose come le capiscono e, di norma, le cose le capiscono sulla base di come vengono dette. In queste settimane in cui continuano a uscire cifre di disallineamenti, di debiti fuori Bilancio, di decine di milioni di Euro, lei capisce benissimo che anche l'attuale minoranza è un po' in difficoltà, perché è del tutto evidente che anche entrare nel merito di singoli atti e di singoli provvedimenti (peraltro oggi analizziamo un provvedimento che la Giunta ha adottato addirittura più di un mese fa e, quindi, parliamo di un assestamento che risale al 18 ottobre) diventa davvero complicato. In primo luogo, si pone il problema della veridicità, non tanto di quanto viene certificato in deliberazione, ma di quanto viene invece annunciato rispetto alla dinamica politica, che - non ci sfugge - ha anche una sua ragione politica; del resto, la giustificazione economica è la stessa che gli stessi Consiglieri del Movimento 5 Stelle adottano per autogiustificarsi nel votare determinati tipi di provvedimenti, cito corso Romania, via Malta e tutto quello che è arrivato in Aula. Qui, però, il problema è che non abbiamo contezza di quello che, di fatto, è il lavoro in essere, quindi diventa difficile anche per noi svolgere quella doverosa funzione di controllo, oltre che di indirizzo, che, in qualche modo, compete a tutto il Consiglio Comunale. Non le faccio mistero di ritenere deficitaria l'azione del governo dei conti della Città di Torino. Le cito tre esempi che la riguardano direttamente, non in quanto persona, ma in quanto Assessore al Bilancio di questa Città. Il Bilancio di Previsione 2016 prevedeva una serie di partite di entrata e di uscita e, ovviamente, traguardava al mese in cui è stato elaborato, che, ovviamente, era un mese abbastanza lontano dall'attuale. Come capita sempre quando si compone un Bilancio - lei lo sa meglio di chi le parla -, le previsioni di entrata e le previsioni di uscita vanno adeguate ed è peraltro la ragione per cui, oggi, noi assestiamo con questa deliberazione di Bilancio. Però, perché un Bilancio possa stare in piedi occorre che vi siano le entrate. Le entrate devono esserci; occorre prevedere delle entrate, che, poi, possono anche non venire a verificarsi, ma questi elementi sono banali ma essenziali. Non è certamente imputabile al sacro destino se l'operazione di SMAT, che prevedeva una partita di entrata, non l'avete portata a casa. Non l'avete portata a casa perché avete sottovalutato l'elemento politico di condivisione con i Sindaci e questo, poi, vi si è ritorto contro in sede di assemblea dei soci. Non fa parte di un ameno destino il fatto che la partita di trasferimento dall'Ente Regione Piemonte nell'una tantum preveda la valorizzazione degli immobili regionali e, grazie al cielo, abbiamo interrotto quella procedura di Variante proprio in virtù del fatto che c'è stata la presa di coscienza e la consapevolezza che quel tipo di operazione, così come era stata impostata, in realtà produceva un danno alla Città. A dimostrazione di ciò sta il fatto che lei stesso è firmatario di una deliberazione che verrà esaminata giovedì in un Consiglio straordinario, che prevede l'utilizzo di fondi che non erano previsti nel Bilancio di Previsione 2016, che invece, proprio in virtù delle maggiori entrate, si sono venuti a verificare e che, sulla base di quello che lei propone, dovremo assegnare alla spesa corrente di questo Comune. Questi tre esempi stanno a dimostrare il fatto che il Bilancio ha una sua dinamicità e questa cosa è assolutamente lapalissiana. Il problema che abbiamo è che, mentre noi votiamo le Varianti e i provvedimenti, non abbiamo contezza di quanto il Sindaco e il Vicesindaco, peraltro entrambi assenti durante questa discussione, continuano a ripetere in giro per la città e continuiamo a leggere sui giornali. Dopo questa discussione affronteremo il tema del CSI Piemonte, che è un'altra delle grandi questioni politiche in cui assistiamo a un meccanismo stravagante. Lei, Assessore Rolando, scrive ai suoi Colleghi di Giunta chiedendo loro di tagliare il 25%; non si capisce perché il 25%, ma immagino che lei lo sappia, mentre il Consiglio Comunale non lo sa, perché lei non lo ha detto al Consiglio Comunale. Non so se lo sanno i suoi Colleghi di Giunta e i suoi Colleghi di Giunta si esercitano (l'ha fatto l'Assessora Pisano) nell'immaginare un taglio del 25% al contratto di servizio per oltre 5.000.000 di Euro. Il problema è che sono esercizi di cui vorremmo capire, in qualche modo, il senso generale. Venendo al merito della deliberazione, che, di fatto - a meno di alcuni storni -, ripristina il fondo di riserva, ci permettiamo di fare una piccola considerazione politica, un po' antipatica, di modalità di gestione che c'è stata da parte della Giunta nei confronti delle Circoscrizioni; in questo taglio lineare del 25% che avete chiesto sostanzialmente a tutti i centri di spesa del Comune ci sono anche le Circoscrizioni di Torino e, ovviamente, sotto questo profilo il 25% di Bilanci già strutturalmente ridotti all'osso vuol dire impattare in maniera significativa. Ci risulterebbe, però - se non è così la pregherei di smentire nella replica -, che sia stato detto ai Presidenti delle Circoscrizioni che l'approvazione di questo assestamento e il ripristino del fondo di riserva - utilizzato, come è dichiarato in deliberazione, per la questione dei Servizi Educativi - avrebbe permesso il ripristino di quei fondi, sottintendendo che la mancata approvazione di questo atto avrebbe impedito invece questo tipo di operazione. Siccome il fondo di riserva è per definizione stessa un fondo di riserva non vincolato (si chiama fondo di riserva e non è un caso), che quindi consente alla Giunta di adeguare questi aggiustamenti, le chiederemmo se questa voce, che ovviamente ci è stata riferita, è confermata e cioè se, alla luce dell'approvazione della deliberazione del ripristino del fondo di riserva di 1.790.000 Euro, c'è l'impegno politico della Giunta di ripristinare il taglio rispetto ai Bilanci delle Circoscrizioni. Questo per noi è un elemento estremamente importante e non lo è solo per noi, ma lo è anche per le Circoscrizioni e gli enti del decentramento amministrativo. In virtù di questi elementi, oggi - anche chiedendole, Assessore Rolando, di mettersi un po' nei nostri panni - abbiamo l'esigenza di avere le risultanze del vostro audit quanto prima. Oggi, abbiamo questo provvedimento (che arriva oggi, ma è un po' datato, perché è del 18 ottobre), giovedì ci sarà un Consiglio straordinario per assegnare la sua deliberazione che prevede l'utilizzo dell'avanzo derivante dalle maggiori entrate per le spese correnti e, poi, ci sarà l'assestamento definitivo. Assessore, lei capisce che entrare nel merito di questo tipo di discussione senza avere contezza documentale del lavoro che immaginiamo, a questo punto (perché, poi, i suoi Colleghi che vengono in Conferenza dei Capigruppo ce lo danno come imminente), diventa davvero complicato per noi. Non condivido il tono dell'intervento del Consigliere Morano, anche perché, onestamente, credo anche io che vi sia un elemento che è quello, in qualche modo, della correttezza formale, che ritengo sia assolutamente rispettata dai visti di regolarità tecnica e contabile, però qui c'è un tema tutto politico. Noi siamo disponibili a darvi una mano, lo stiamo facendo e lo abbiamo fatto lunedì scorso evitando che questo Consiglio Comunale votasse una deliberazione che avrebbe pregiudicato con certezza un mancato incasso per la Città; lo abbiamo fatto con senso di responsabilità. Assessore Rolando, però ci deve essere reciprocità in questo tipo di collaborazione con la minoranza. Se non ci mettete nelle condizioni di avere una contezza di quadro che vada oltre le esternazioni di Chiara Appendino nei saloni parrocchiali o le esternazioni di Guido Montanari nei saloni delle Circoscrizioni per giustificare l'arrivo dei supermercati nella Circoscrizione 8 o 9, per noi diventa davvero difficile assecondare e collaborare a questo tipo di discussione. In sintesi, l'atteggiamento che assumeremo sarà come sempre costruttivo e starà al merito della proposta di deliberazione, però è evidente che questa modalità che ha la Giunta di essere un po' - non vorrei usare termini impropri - omertosa nel rappresentare anche al Consiglio e alle forze di minoranza quel è la reale consistenza di quello che viene detto nei corridoi e a mezzo stampa ci pare un elemento giustificante il fatto che non potremo partecipare alla votazione di questa proposta di deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Napoli; le ricordo che ha a disposizione 10 minuti per intervenire. NAPOLI Osvaldo Sarò molto più veloce, Presidente. Devo iniziare dicendovi che trovo estremamente grave la mancata presenza del Sindaco e del Vicesindaco in una discussione di questo genere. Non è possibile non avere la presenza del Sindaco, tenendo altresì presente che prima lo era. Il fatto che abbia l'abitudine di non essere presente - chiedo scusa se mi ripeto -, in modo particolare anche quest'oggi, credo che sia una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio Comunale e, quindi, della Città, perché gli argomenti posti questa sera in quest'Aula sono determinanti per la storia e per la vita di questa Città. Il fatto che il Sindaco non ci sia, in concomitanza con il Vicesindaco, comporta il fatto di essere deficitari di correttezza istituzionale. Debbo aggiungere, ma è una battuta - l'ho fatta ieri e la rifaccio ugualmente, rivolgendomi certamente al Segretario Generale, ma anche al Prefetto -, al di là della manifestazione in sé (sulla quale potevo anche essere d'accordo), che ritengo completamente fuori luogo l'utilizzo, ieri, della fascia tricolore da parte del Sindaco. La fascia tricolore si usa soltanto nei momenti istituzionali, cioè in rappresentanza istituzionale. Detto questo, l'assenza è gravissima. Mi hanno preceduto, ma ripeterò in maniera sintetica - lo sono già di carattere - che sento parlare di conti, milioni da una parte e milioni da un'altra, dichiarazioni per strada, oratori, giornali che parlano di milioni da tutte le parti, opere di urbanizzazione che eventualmente vengono usate per spesa corrente e SMAT che va e che viene. Direi che quanto ha detto il Consigliere Morano, assumendosi certamente la responsabilità, è un pesante fardello nei confronti di questo Consiglio Comunale. Le vostre mancate risposte ormai da lunghi mesi mi paiono una sorta di segreto massonico; c'è un silenzio assoluto, perché non se ne parla minimamente. Si parla di milioni di Euro in giro per Torino e non solo, ma dalla Giunta, dal Sindaco o da chi per esso, al di là di esternare all'esterno, non arriva una sola parola in termini ufficiali. Credo che ci sia qualcosa che non quadra. Noi siamo controllori rispetto a quello che fa la maggioranza e, se non lo facessimo, non faremmo il nostro dovere; aggiungo anche che, rispetto a quello che ha detto il Consigliere Morano (che, se lo ha dichiarato, avrà sicuramente da parte sua una ragione forte), abbiamo la necessità come Consiglio Comunale, ma, mi permetta, in modo particolare gli ex Assessori e l'ex Sindaco Fassino hanno necessità di potersi difendere davanti a un'accusa estremamente forte che il Sindaco ha fatto in un istituto salesiano dicendo che ci sono 60.000.000 di Euro di buco, che riprende poi una parte di quanto detto dal Consigliere Morano. La vecchia Amministrazione ha necessità di poter dire che non è vero, ma come fa a dire che non è vero se voi non dite nulla, se non in giro a parlare e a straparlare? È una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio, ma anche di coloro che governavano prima. Io sono sicuro - glielo auguro con tutto il cuore - che questo non ci sia. Io ho letto sui giornali di questi giorni del Patto per Torino con il Presidente Renzi. Renzi è abituato a fare patti dappertutto, non so bene come faccia, ma riguardo al Patto per Torino è venuto qualcuno, che eventualmente ha già parlato con il Presidente Renzi, a dirci dove abbia intenzione di destinare i due miliardi che Renzi dice di voler dare a Torino? Ce lo vuole dire, per piacere, il Sindaco Appendino, o chi per esso, dove vuole destinare eventualmente quei due miliardi, tenendo presente che una percentuale di quei due miliardi deve andare sull'Area Metropolitana? Vuol venire qualcuno a dirci cosa ha trattato o cosa dovrà trattare? Non credo che lei possa prendersi l'iniziativa di andare da Renzi senza aver indirizzato il Consiglio Comunale e senza che il Consiglio Comunale abbia o meno approvato un indirizzo di utilizzo di due miliardi. Io credo che ci siano tante cose sulle quali voi oggi fate silenzio e non si riesce a capire il motivo per cui fate silenzio. È inutile che ripeta che avete promesso, eccetera, ma su questa partita ci giochiamo il futuro di Torino e - l'ho detto prima - ho l'impressione di un silenzio che è terrificante. Io credo che quanto prospettato dal Collega Morano sia giusto; abbiamo il coraggio di rinviare e di aspettare che voi ci portiate i conti veri, quelli ufficiali e non quelli strampalati in mezzo alle vie di Torino. Dovete dirli e dovete darli per forza di cose a questo Consiglio Comunale e alla Città, perché non è giusto che ne parlino soltanto i giornali e che non se ne parli, invece, nell'unica sede istituzionale che è la rappresentanza della nostra Città. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Iaria. IARIA Antonino Io apprezzo molto da parte della minoranza la volontà di aiutarci a capire a quanto ammonti questo buco di Bilancio e a dirimere questioni su questa partita. Allora, la mia proposta è: perché non recuperiamo il libro nero di Passoni, dove c'erano tutti i conticini, e così sappiamo esattamente quant'è questo buco, dove erano le previsioni di prendere i soldi, eccetera? Così non avremmo dovuto fare audit e non avremmo dovuto nemmeno fare indagini all'interno del Comune. Quindi, aiutateci: recuperate il libro nero dell'ex Assessore al Bilancio, Passoni, e così velocizziamo tutta questa partita e chiariamo tutti questi problemi. VERSACI Fabio (Presidente) Adesso passerei alla discussione degli emendamenti, che sono stati accorpati... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). NAPOLI Osvaldo Chiedo scusa. Io accolgo quello che dice il Collega. Convocate l'ex Assessore Passoni e fate un'audizione. Vi chiedo scusa, ve lo propongo io. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie del suggerimento. La parola all'Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Mancando l'interlocutore, tutto quello che riguarda le domande sul PEG lo dirò un'altra volta. Volevo, però, dire alcune cose. Questa proposta di deliberazione è circostanziata e si limita, come è stato detto, a ripristinare quel prelievo significativo dal fondo di riserva che abbiamo dovuto fare a settembre per aprire gli asili. Poi, ci sono le partite spiegate che riguardano sia degli spostamenti dal cronoprogramma di entrate e altre piccole variazioni. Non mette in rilievo nessun altro fenomeno rilevante. Per quanto riguarda l'assestamento di Bilancio, stiamo operando per approvarlo entro il 30 novembre come dai termini previsti dal Regolamento, o da TUEL, adesso devo verificare se coincidono le due cose, ma stiamo operando in quel senso. Per quanto riguarda il gruppo di lavoro che - da quello che io so, e io mi limito a governare il procedimento attuativo di quel lavoro - sta rispettando perfettamente il cronoprogramma (scadono fra poco i 45 giorni lavorativi), presumiamo entro la fine del mese, massimo 1 o 2 dicembre, di poter avere le determinazioni del gruppo di lavoro e, quindi, di renderle pubbliche nel modo più normale e consono possibile che riguarda i vari livelli di comunicazione di queste informazioni. Io non ho numeri in tasca, non ne ho mai dati perché in passato, quando ho fatto delle previsioni, mi è capitato di sbagliare e quindi eviterei di ripercorrere gli stessi errori, per cui non so quali siano i numeri, però, appena li avrò disponibili, rispettando i livelli di comunicazione previsti per questi eventi, li porterò al Consiglio. Per quanto riguarda le domande poste dal Consigliere Morano, se qualcuno può dirgli di farci avere l'elenco di tutte le richieste che ha fatto, gli Uffici, compatibilmente con i tempi di lavoro necessari, daranno le risposte. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. |