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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2016-05085
(GENERALE) "RIQUALIFICAZIONE DELL'EX ZOO AL PARCO MICHELOTTI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LO RUSSO ED ALTRI IN DATA 10 NOVEMBRE 2016.
Interventi
"Riqualificazione dell'ex zoo al Parco Michelotti"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201605085/002, presentata in
data 10 novembre 2016, avente per oggetto:

"Riqualificazione dell'ex zoo al Parco Michelotti"

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
L'interpellanza generale, presentata dai Consiglieri Lo Russo, Tresso, Magliano,
Lavolta, Ricca, Foglietta, Lubatti e Napoli, pone all'Amministrazione due domande
che vado a leggere: "gli intendimenti della Amministrazione in merito al progetto e,
seconda domanda, soprattutto in ordine all'esigenza di costituirsi in giudizio a fronte
della richiesta di sospensiva cautelare".
Passando alla prima domanda, sugli intendimenti della Amministrazione in merito al
progetto, nell'interpellanza è ben specificato tutto il percorso lungo, dal 12 gennaio
2015, che ha seguito il progetto. Dal primo Consiglio Comunale del 12 gennaio
2015, dove con 24 voti favorevoli e 2 voti contrari, si è dato il via al percorso. I due
voti contrari, giusto per dovere di cronaca, sono di Chiara Appendino e Bertola
Vittorio. Sempre nell'interpellanza c'è scritto che è stata disposta con determinazione
dirigenziale in data 29 giugno 2016...

VERSACI Fabio (Presidente)
Chiedo nuovamente ai Consiglieri di fare silenzio, se volete parlare uscite dall'Aula.
Continui, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
... quindi, ripercorrendo, c'è stato un Consiglio Comunale il 24/02, poi c'è stata una
deliberazione della Giunta il 15 maggio 2015, poi c'è stata una determinazione
dirigenziale del 28 dicembre 2015 e alla fine, in data 29 giugno 2016, c'è stata
un'ulteriore determinazione dirigenziale con cui leggo dall'interpellanza (ovviamente
ho anche la determinazione): "è stata disposta l'aggiudicazione definitiva della gara a
favore del costituente RTO, composto da Zoom Torino e da Zoom in progress Srl.".
Quindi, quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione in merito a una
determinazione dirigenziale che dispone l'aggiudicazione definitiva di una gara? La
risposta mi sembra abbastanza pleonastica, nel senso che c'è già un'aggiudicazione
definitiva.
Per quanto riguarda l'esigenza di costituirsi in giudizio a fronte della richiesta di
sospensiva cautelare, l'Amministrazione ovviamente è obbligata a difendere i propri
atti quando viene proposto il ricorso giurisdizionale (sto leggendo il parere
dell'Avvocatura), perché gli atti amministrativi sono assistiti dalla presunzione di
legittimità. Quindi, l'Amministrazione, in questo caso, è praticamente obbligata a
costituirsi.
Se non si costituisse, vado a leggere cosa scrive sempre l'Avvocatura Comunale,
ringrazio l'avvocato Spinelli: "Anche in caso la Giunta decida di non autorizzare la
costituzione in giudizio nel ricorso pendente avanti al TAR, avverso l'aggiudicazione
a Zoom, l'Amministrazione ha l'obbligo, previsto dal Codice del processo
amministrativo, di depositare al Giudice tutta la documentazione relativa alla
procedura di gara, per consentire al TAR di assumere la decisione, pur in contumacia
nell'Ente".
Questa è la parte più interessante. "Nel caso di soccombenza, annullamento dell'atto
di aggiudicazione, la Città sarà esposta all'azione risarcitoria da parte di Zoom, senza
aver difeso, anche con eventuali possibili eccezioni processuali di inammissibilità e/o
difetto di legittimazione attiva, il proprio atto".
Quindi, la Città potrebbe essere ritenuta responsabile per non aver difeso un proprio
atto. Il che aggrava la responsabilità per l'adozione dell'atto ritenuto illegittimo dal
Giudice e può portare alla condanna dell'Ente al risarcimento del danno arrecato
all'aggiudicataria per le spese sostenute per la partecipazione alla gara, per la
predisposizione dei progetti eccetera. Ne deriverebbe una conseguente responsabilità
per danno erariale".
Mi scrive sempre l'Avvocatura: "In concreto va ricordato che il Settore competente
ha già espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio e che, in conseguenza,
l'Avvocatura ha proposto la delibera di autorizzazione alla lite, inserendola
nell'ordine del giorno delle varie Giunte". Questo è quello che possiamo dire sul
costituirci.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo. Ne ha facoltà per cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Ringrazio l'Assessore Sacco, che credo abbia interloquito con il Consiglio nella sua
veste di Assessore all'Avvocatura. Non sfugge ovviamente a nessuno (l'ho scritta
bene l'interpellanza, la ringrazio dei complimenti) che, in realtà, il tema è tutto
politico, perché qui il nodo non è tanto se c'è o non c'è obbligatorietà dell'azione di
costituzione in giudizio in sede giurisdizionale rispetto all'istanza di sospensiva,
quanto piuttosto il tema politico.
Cioè qui noi assistiamo a una stravagante modalità che ha questa Amministrazione di
gestire queste partite, che è la seguente: c'è un provvedimento in atto, terzi aventi
titolo o non aventi titolo promuovono ricorsi in sede giurisdizionale al Tribunale
Amministrativo Regionale (ce ne sono tre di casi: uno è questo, l'altro è il Palazzo
del Lavoro e l'altro è Westinghouse), la nostra Amministrazione cosa fa? Pensa bene
di dire: "Guardate, noi non l'avremmo fatto, ci fa proprio schifo 'sto progetto, però,
siamo costretti a costituirci in giudizio". In questo caso è una costituzione formale
obbligata, in altri casi un pochino meno obbligata, perché altrimenti rischiamo di
pregiudicare la posizione della Città.
Allora, voi mettetevi nei panni, ovviamente in spregio a qualunque ruolo
istituzionale, cito che cosa dice il Vicesindaco Montanari il giorno 15 ottobre 2016
(tra l'altro è scritto nell'interpellanza e l'Assessore avrebbe dovuto citare anche
questo paragrafo), dichiara: "Non riesco a condividere l'entusiasmo per questo
progetto di uno Zoom al Parco Michelotti, perché avremmo preferito ridare l'area a
verde ai cittadini".
Allora, voi mettetevi nei panni dell'avvocato che deve andare a difendere il Comune
di Torino al TAR Piemonte, difendendo quanto diceva l'Assessore Sacco, cioè la
legittimità di un atto, e sotto il profilo della legittimità si valuta anche, in molti casi,
qual è il contesto in cui questo atto è maturato, e deve difendere l'Ente sapendo che
la sua Amministrazione, cioè la sua Giunta, gode ed è contenta se l'avvocato perde la
causa.
Allora, io veramente vorrei che voi rifletteste un po' proprio sotto il profilo
istituzionale, perché il fatto che il Vicesindaco - oggi partiamo con Zoom, venerdì
abbiamo depositato l'interpellanza sul Palazzo del Lavoro e a breve avremo anche la
vicenda di Westinghouse -, il fatto che il Vicesindaco, il Sindaco o l'Assessore
dichiari a mezzo stampa che auspica che la propria Amministrazione
(l'Amministrazione che è rappresentata da lui, in veste istituzionale, non è più
rappresentante politico di una parte, rappresenta la Città), perda il ricorso al TAR e
che, quindi, vanifichi il progetto, è di una gravità istituzionale pazzesca, e la cosa che
ci sorprende è che non ve ne rendiate conto.
Allora, voi mettetevi nei panni degli Uffici Comunali che hanno, con diligenza e con
perizia, svolto un'istruttoria tecnico-amministrativa di una cosa complicata come
poteva essere il bando in questione.
Guardate, ve ne accorgerete non appena avrete l'opportunità di fare qualcosa voi, ve
ne accorgerete immediatamente quando toccherà a voi fare qualche cosa, vi
accorgerete di quale livello di complessità ha produrre una procedura amministrativa
nel quadro normativo che viviamo.
Allora, voi siete i dirigenti del Comune di Torino che con perizia e con scrupolo
avete lavorato a una correttezza formale, amministrativa, producete un atto
amministrativo (determine, delibere). Dopodiché, arriva un soggetto terzo che,
legittimamente, presenta un ricorso al TAR e sostiene l'illegittimità amministrativa.
Bene, cosa fa l'Amministrazione Comunale? Dice "speriamo che vinca chi fa
ricorso". Ma come potete pensare di gestire così il ruolo istituzionale che vi
compete? Cioè il dubbio che ci lasciate è davvero se avete capito dove siete arrivati.
Perché la gravità della cosa non è, ovviamente, Assessore Sacco (dispiace che non ci
sia la Sindaca, in Aula, come sempre; ormai, ultimamente, ci stiamo un pochino
abituando a questa sedia vuota), non è tanto in sé il fatto che la Città si costituisca o
meno, e ci mancherebbe ancora che non si costituisca, ma è, come dire, lo sprezzo
istituzionale che avete nei confronti di quelli che ci hanno lavorato e degli avvocati
che devono andare a difendere la posizione davanti a un Giudice, davanti ad avvocati
terzi che rappresentano le istanze dei ricorrenti, consapevoli del fatto che la loro
Amministrazione spera che loro perdano la causa.
Cioè, se a voi questo pare normale, guardate, connettete per favore qualche
connettore che si è disconnesso. Allora, il senso dell'interpellanza generale non è
tanto quello di ribadire la validità di un progetto, è il richiamo all'Amministrazione
Comunale ad avere una maggiore prudenza nelle esternazioni, ad avere la
consapevolezza che siete seduti su poltrone dove rappresentate l'Ente, non
rappresentate posizioni politiche, rappresentate l'Ente e lo rappresentate a tutto
tondo, anche rispetto a quello che è un clima che si può venire a configurare.
Siccome il problema, ed è stato, purtroppo, ahimè, di nuovo ribadito, anzi, non detto
dall'Assessore Sacco, è che cosa pensa la Giunta Appendino del progetto Zoom, è
facile la domanda: che cosa pensa l'Amministrazione Appendino del progetto Zoom
nel merito, nella sostanza? Allora, sui giornali dite che non lo condividete, in Sala
Rossa non dite niente, vi pregheremmo di difendere, se lo ritenete, progetti che
invece hanno una valenza che va ben oltre quella che è stata la maggioranza politica
che li ha deliberati e, credo, debba andare ben oltre quella che è l'attuale
maggioranza politica al governo della Città.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Giacosa. Ne ha facoltà per cinque minuti.

GIACOSA Chiara
Il Consigliere Lo Russo ha preso in pieno il punto focale che caratterizza tutta la
questione di Parco Michelotti. Per quanto riguarda la gravità della gestione, mi
sembra che non ci sia nessuno sprezzo da parte nostra per il lavoro di nessuno. I
lavori sono stati fatti e portati avanti nel modo corretto? Bene, siamo contenti, ma
passiamo ad altro.
Il percorso che ci ha portati ad oggi è stato ben raccontato dall'Assessore Sacco, ma
mi preme sottolineare alcuni punti. Che il Movimento 5 Stelle sia contrario alla
privatizzazione dei beni comuni e allo sfruttamento animale è cosa nota, ma siamo
sempre molto orgogliosi di ribadirlo e probabilmente è meglio ripeterlo, per
l'ennesima volta, a favore di chi ancora non lo ha capito o fa finta di non capirlo.
La scelta politica che riguarda la questione di Parco Michelotti è stata presa in
maniera chiara e netta, e altrettanto chiaramente espressa in narrativa nella
interpellanza generale, a partire dal 12 gennaio 2015. In quel frangente la Città ha
definito, cito: "il proprio interesse a riqualificare l'area dell'ex Giardino Zoologico
con un progetto che fosse in grado di restituirlo alla cittadinanza, mantenendo e
valorizzando la memoria botanico-architettonico-paesaggistica del luogo, senza
incidere sulle risorse economiche della Città, restituendo una nuova immagine
unitaria all'area, caratterizzandola con una forte identità paesaggistica e con
particolare riguardo al rapporto con il fiume e alle valenze architettoniche".
Tramite la stessa deliberazione, lo sapete bene, la Città ha approvato l'attivazione
della procedura di affidamento. È stato allora che la scelta politica è stata fatta, ed è
stata fatta da un'Amministrazione che di sicuro non era in mano al Movimento 5
Stelle. La scelta politica venne presa dai Consiglieri Comunali che in quel momento
votarono a favore di quella deliberazione. Mi piace ricordare, come ha già ricordato
l'Assessore Sacco, e far notare a chi non lo sapesse ancora, che gli unici due
Consiglieri che votarono contrari furono gli allora Consiglieri del Movimento 5
Stelle, Appendino e Bertola. Se la stessa deliberazione fosse passata in questa
Consigliatura ci sarebbero stati molti più voti contrari, anzi, una deliberazione del
genere non sarebbe mai neanche stata concepita da noi.
La scelta politica si è ancora più rafforzata il 15 maggio del 2015, lo scorso anno,
quando fu decretata la fine del pubblico utilizzo del Parco. Allora, di cosa stiamo
parlando, come giustamente diceva il Consigliere Lo Russo? Stiamo parlando di un
procedimento che ha avuto il suo termine con l'aggiudicazione definitiva avvenuta il
29 giugno di quest'anno. Ricorda niente questa data? A me e ai miei Colleghi seduti
affianco a me rimarrà per sempre impressa nella mente e nei cuori, nonostante le
vostre scelte.
Noi tutti, il giorno dopo, il 30 giugno, siamo stati ufficialmente proclamati
Consiglieri Comunali, esattamente alle ore 11.15 del 30 giugno, il giorno dopo
l'aggiudicazione definitiva. Dal 29 giugno di quest'anno in poi parliamo solo di
scelte amministrative che noi siamo costretti a fare, per senso di responsabilità, su
scelte politiche che altri hanno preso prima del nostro arrivo. Parliamo di scelte che
un buon Amministratore, almeno, secondo noi, che pensa al bene della propria Città
e non ai suoi tornaconti anche di facciata, non può non assumere.
La costituzione in giudizio della Città a fronte della richiesta di sospensione degli atti
impugnati dai ricorrenti al TAR è un atto dovuto della Città, che non può non tutelare
se stessa e i suoi cittadini. L'atto politico è altro ed era già stato espresso da altri
prima che il Movimento 5 Stelle entrasse in forza nell'Amministrazione di questa
Città. La responsabilità politica sulla questione di Parco Michelotti non è, molto
chiaramente, del Movimento 5 Stelle.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Napoli. Ne ha facoltà per cinque minuti.

NAPOLI Osvaldo
Devo dire la verità, rispetto al Collega Lo Russo, io la penso diversamente. In che
senso? Lui dice non guardiamo la validità del progetto, invece io la vedo
diversamente. Io dico che guardo la validità del progetto e debbo dire al Consigliere
Giacosa che se lei ha partecipato a quella Commissione, in cui sono venuti in tanti e
hanno partecipato molti interessati, associazioni o meno, sa che è stata una
Commissione allucinante, in cui a voi del Movimento 5 Stelle, che in campagna
elettorale continuavate a dire che nel Parco Michelotti non si sarebbe fatto lo zoo,
alla fine gli stessi dirigenti vi hanno detto che se per caso andate avanti su questa
linea, il Comune avrà delle ripercussioni economiche con dei danni enormi.
Avete venduto in campagna elettorale, il Sindaco, un certo modo di comportarsi e
successivamente vi siete comportati in maniera diversa. Ma attenzione, vi siete
comportati in maniera diversa come è vostra abitudine, lo dico con profonda sincerità
e senza nessun discorso contrario. Ebbene, ricordo al Consigliere Giacosa il Piano
Regolatore: la Giunta ha promesso lo stop a nuovi centri commerciali,
immediatamente c'è l'Auchan. Le infrastrutture: il Sindaco dice usciamo fuori
dall'Osservatorio TAV, poi nel momento in cui viene eletta dice "no, però sono
obbligata per Legge". I rifiuti, la stessa cosa: aumentare la raccolta differenziata dal
43% portandola al 65%. corso Romania, corso Grosseto e così via, avete fatto e siete
stati costretti a fare esattamente il contrario di quello che avevate detto in campagna
elettorale, perché ha ragione lei, l'Amministrazione non è politica.
Voi avete venduto in campagna elettorale la politica, salvo poi trovarvi oggi a fare
amministrazione facendo esattamente il contrario di quello che avevate detto in
campagna elettorale. Ma potrei parlare anche di tante altre cose, di cui voi in questo
momento siete costretti, perché dovete per forza farlo, a comportarvi in maniera
diversa rispetto al passato.
Allora, su questa storia sono convinto - mi perdoni, l'Assessore Sacco - che sotto un
certo aspetto è stato violentato a dire quello che ha detto, sapendo di dire qualcosa
obbligato a doverlo dire. Perché quello che ha detto il Consigliere Lo Russo è
estremamente delicato. Il Consigliere Lo Russo ha detto esattamente quello che disse
l'avvocato Zaccone quando difendeva la Juventus "ma sì, andiamo in serie B, ci
togliete via 15 punti, però dopo va bene". No, l'avvocato difende sempre in maniera
diversa.
Qui, invece, dite all'avvocato "sì, ma noi, però... dice difendetevi". Io credo che sia
una contraddizione enorme, che voi, da quando avete iniziato la vostra
Amministrazione, usate moltissimo. Allora abbiate il coraggio di dire la verità, che vi
sono delle contraddizioni, che su questo argomento dello zoo c'è una contraddizione
fortissima e, ripeto, vissuta direttamente in quella Commissione.
Dire la verità e fare mea culpa non costa nulla. Io lo apprezzerei molto di più,
rispetto a difendere qualcosa che avete detto in campagna elettorale e che oggi non
potete fare.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca. Ne ha facoltà per 5 minuti.

RICCA Fabrizio
Prendo spunto dalle parole del Collega Napoli, perché ha ragione, nel senso che
sarebbe stato semplice, per farci stare zitti, almeno per i primi sei mesi, non aver
promesso tutto quello che era anche impossibile, perché sapevate perfettamente che
il 90% delle cose che avete detto in campagna elettorale erano irrealizzabili. Quindi,
nel momento in cui uno è consapevole o sceglie volutamente di mancare di onestà
intellettuale e racconta bugie sapendo che poi non potrà applicare le promesse,
oppure pensa di perdere e dice la qualunque per dire "tanto io l'avevo detto".
Mi lascia un pochino perplesso il fatto che ci sia questo scollamento tra la Giunta e la
maggioranza, forse questo è il vero problema, ovvero c'è una maggioranza che pensa
determinate cose, ho visto qualche faccia triste quando l'Assessore Sacco leggeva la
risposta dell'Avvocatura, perché immagino che la volontà sia un'altra.
Io posso immaginare che chi è in maggioranza oggi dica "no, io quella roba là
davvero la vorrei fermare", poi si trova di fronte a una Giunta che ormai si è talmente
omologata al sistema della Giunta precedente che fa le stesse identiche cose della
Giunta precedente, anzi, le porta avanti, tanto che finora non abbiamo avuto una vera
e propria deliberazione forte da parte di questa Giunta, ma solamente deliberazioni
firmate dai Consiglieri Lavolta, Fassino e Lo Russo.
Poi, forse, il passaggio più importante è che vi obbligano a votare determinate cose,
sapendo che siete "obbligati" da un vincolo di fedeltà; quindi, mi permetto di dire
che c'è una proposta di mozione a firma della Consigliera Artesio, se qualcuno ha
qualcosa da dire lo fa schiacciando "sì" a quella proposta di mozione, se no poi deve
tacere per sempre, perché credo che sia finito, insieme al 2016, qualsiasi tipo di
giustificativo da parte vostra, perché andrete in giro a raccontare di quanto
materialmente non avete cambiato niente, anzi, vi siete omologati perfettamente alla
Giunta Fassino.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Rosso. Ne ha facoltà per 5 minuti.

ROSSO Roberto
Non farò, a differenza di altri, il rosario di tutto ciò che era stato detto e non
completato, però, in questo caso, devo dire che capisco l'atteggiamento del
Movimento 5 Stelle. Evidentemente, quando l'Avvocatura dà un parere di quel tipo,
diventa difficile prendere un'altra posizione, perché dice con chiarezza che si espone
al danno erariale una Giunta che facesse il contrario.
Devo dire che io verificherei meglio il lavoro dell'Avvocatura anche all'interno del
Consiglio Comunale di Torino, perché secondo me è una posizione un po' estrema
quella che l'Avvocatura del Comune di Torino ha preso in questo caso.
Ciò detto, rimane il fatto che, a differenza di quello che dice il Consigliere Lo Russo,
io mi augurerei che la maggioranza facesse in tutti i modi capire che vuole andare su
un'altra strada. Se come avevate detto è brutto tenere in cattività gli animali selvatici,
non ci sono i parcheggi per reggere 350.000 visitatori, come si prevede per lo Zoom,
e un bene pubblico non dovrebbe servire da bene privato, ebbene, se sono vere tutte
queste cose, ci si aspetta che poi, conseguentemente, il Movimento 5 Stelle tenga una
posizione.
Ce ne sono anche altre due, quella su Westinghouse e quella sul Palazzo del Lavoro.
Io spero che in tutti e tre questi casi il Movimento tenga la sua posizione, facendo
capire con chiarezza all'Avvocatura che non è la sua causa, perché altrimenti sarebbe
veramente contraddittorio. Se voi dite, come ha detto la Consigliera Giacosa prima,
che non credete a questo progetto, non lo volete, non volete mettere gli animali in
cattività, non volete utilizzare il territorio per fini che non gli sono propri, e se,
dall'altro lato, la Giunta fosse infervorata a far sì che l'Avvocatura del Comune porti
avanti la sua azione, ci sarebbe evidentemente una contraddizione politica da parte di
chi si espone oggi all'interno del Comune.
L'unica cosa che voglio riprendere da alcuni interventi fatti prima è che sarebbe
ragionevole e giusto, quando si fa una campagna elettorale, dire esattamente quello
che si può fare e quello che non si può fare. È sbagliato raccontare alle persone che si
farà tutto e poi si realizza l'opposto, cioè non si fa niente. Questa mi sembra una cosa
contraddittoria, è un raccontar bugie che non vi fa bene e penso e spero che possa
essere rimediato nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.
Quanto alla vicenda di oggi mi auguro, invece, che ci possa essere la possibilità di
una Avvocatura blanda nel sostenere le tesi che dovrebbe sostenere, anche perché o
cambiano le Amministrazioni e cambiano anche gli indirizzi politici e anche quelli
amministrativi, perché la politica e l'Amministrazione non è che sono due cose che
non si tengono, si tengono insieme. Oppure, francamente, diventa difficile concepire
che voi andiate dalle persone... io ho sentito cosa diceva prima il Consigliere Napoli,
tutte le persone che avete convocato per lo zoo in Commissione; bene, tutte queste
erano convinte che voi teneste una posizione diversa da quella che prenderete.
Cercate quantomeno di essere coerenti sulla posizione che all'Avvocatura chiederete
di mantenere in seno al giudizio.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto. Ne ha facoltà per 5 minuti.

CARRETTO Damiano
Su questa vicenda vorrei solo ricordare che, rispetto a quanto ci viene ricordato, né
nelle Linee Programmatiche, né nel programma del Movimento 5 Stelle si era scritto
che noi avremmo fermato il progetto di Zoom, perché mi spiace che continuate a non
avere fiducia in chi vi sta di fronte, ma qualcosina ne capiamo.
Ciò non toglie che noi ribadiamo, come è stato espresso da noi Consiglieri e dalla
Giunta nelle due o più Commissioni che sono state fatte su questo argomento, la
nostra contrarietà a questo progetto. Ma più che al progetto in sé, siamo contrari
all'architettura che ha portato a questo progetto, quindi al bando di concessione per
valorizzazione, che per noi è un abominio. È un abominio pensare di poter concedere
un bene comune per un progetto del genere. Noi, una cosa del genere, non la faremo
mai... (INTERVENTI FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Non parliamo fuori microfono, per cortesia.

CARRETTO Damiano
... una scelta del genere non l'avalleremo mai. Quindi, bandi di concessione per
valorizzazione, dal 2017 in avanti, non credo che ne vedrete. (INTERVENTI FUORI
MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Colleghi Consiglieri, ogni Consigliere può intervenire per cinque minuti. Se volete
parlare alzate la mano, vi segnate e parlate. Non parlate sopra i Consiglieri che
parlano.

CARRETTO Damiano
Mi prendo la responsabilità di quello che sto dicendo, lo dico a nome mio, ma spero
anche a nome del Gruppo del Movimento 5 Stelle.
L'altra questione che mi premeva sottolineare è che io trovo giusto che politicamente
la maggioranza attuale non difenda l'operato della Giunta precedente, perché se
avessimo voluto difendere il vostro operato vi avremmo votati, con tutta probabilità,
ma così non è stato.
Quindi, il piano amministrativo è uno e il piano politico è un altro. Non sperate che
da questa parte della Sala Rossa arrivi mai un applauso per questo progetto, non
arriverà mai. Mi preoccuperei di più, nel caso in cui i ricorrenti vincessero, di aver
votato quella deliberazione, onestamente, quello è il problema. Cioè, se i ricorrenti
vincono il ricorso al TAR, chi ha votato quella deliberazione dovrebbe iniziare a
preoccuparsi, questa è la mia opinione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Volevo solo ribadire molto concretamente un paio di aspetti. Da un lato, mi sembra
opportuno che si arrivasse oggi a una posizione chiara ed è giusto anche sentire
prima il parere dell'Avvocatura. Francamente non capisco la posizione del
Capogruppo Rosso, perché trovo insostenibile auspicare una posizione blanda da
parte dell'Avvocatura.
Il Consigliere Lo Russo ha ben espresso che, invece, c'è un dovere istituzionale di
prendere una posizione netta a favore e a tutela dei lavori condotti dagli Uffici;
francamente, queste situazioni di poca chiarezza mi sembrano assolutamente
fuorvianti. Tra l'altro, avevo anche apprezzato in Commissione la posizione espressa
dal Presidente Mensio, su una difficoltà di arrivare a prendere delle decisioni che non
sono in linea con le proprie aspettative, che sono state quelle anche ribadite in
campagna elettorale e nella programmazione, però, a questo punto, sarà poi compito
di comunicare bene questo tipo di scelte, però da parte di chi governa è necessario
fare delle scelte.
Quindi quello che auspico a livello di Gruppo è che non si perda ulteriore tempo, la
Città ha bisogno di non fermarsi di fronte a principi di trasformazione, qualora si sia
ormai verificato che questo è l'intendimento, ricordo anche che il Vicesindaco
Montanari disse in Commissione che c'è bisogno adesso di andare avanti e lavorare
al meglio per migliorare e rendere più sostenibile questo progetto. Il progetto non è
ancora stato sviluppato, perché si tratta solo di una scheda tecnica, quindi
francamente, a questo punto, mi sembra opportuno aver fatto questa chiarezza, credo
che la mozione presentata dalla Consigliera Artesio, come ha detto il Consigliere
Ricca, dia la possibilità, se c'è una volontà sostanziale di andare contro il parere
dell'Avvocatura, di prendersi questa responsabilità, altrimenti inviterei davvero tutti
a non tergiversare oltre ma a proseguire.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Presidente, nei punti successivi del nostro Ordine del Giorno c'è la mozione del mio
Gruppo che esprime una posizione molto chiara, contraria alla concessione per
valorizzazione, così come è stato ricordato. Inspiegabilmente per me, lei non ha
abbinato le due discussioni, quella dell'interpellanza generale e quella della mozione
a mia firma.
Volevo solo segnalarle che per la discussione della mozione ricomincerò daccapo,
quindi riprenderò tutti gli argomenti che i Colleghi hanno già sviluppato, magari può
confidare sul fatto che i Colleghi saranno stanchi e non avranno voglia di
reintervenire sulla mozione e quindi il dibattito sarà breve, ma per quanto mi
riguarda mi sembrerebbe conveniente per l'economia del nostro tempo, per la logica
della nostra discussione abbinare, diversamente da quanto è stato fatto, i due oggetti.
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