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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 31
MOZIONE 2016-04955
(MOZIONE N. 85/2016) "DESTINAZIONE IMMOBILE VIA ONORATO VIGLIANI 104 PER EMERGENZA ABITATIVA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI PAOLI ED ALTRI IN DATA 3 NOVEMBRE 2016.
Interventi
"Destinazione immobile via Onorato Vigliani 104 per emergenza abitativa"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201604955/002,
presentata in data 3 novembre 2016, avente per oggetto:

"Destinazione immobile via Onorato Vigliani 104 per emergenza abitativa"

VERSACI Fabio (Presidente)
A questa proposta di mozione è stato presentato un emendamento da parte della
Consigliera Canalis.
La parola, per l'illustrazione, alla Consigliera Paoli; le ricordo che ha a disposizione
5 minuti per intervenire.

PAOLI Maura
Anche oggi parliamo di emergenza abitativa e speriamo di parlarne sempre più
spesso, in modo da non dover più definire un'emergenza la condizione abitativa della
nostra Città e affinché il diritto alla casa sia davvero effettivo. Nell'ultimo Consiglio
abbiamo approvato una mozione di indirizzo che impegna la Giunta a individuare e
censire immobili inutilizzati e a promuoverne l'autorecupero; la proposta di mozione
di oggi è un atto concreto a quell'indirizzo.
Vorrei leggervi un passaggio del libro: "Torino dietro le apparenze. Grattacieli.
Grandi eventi. Disagio sociale. Povertà", in cui, nel 2015, Fabio Balocco descrive
così la città di Torino: "Il mix di espropriazioni immobiliari, sfratti per morosità e
alloggi invenduti porta Torino anche tra i primi posti di un'altra triste graduatoria:
quella degli alloggi liberi. I numeri sono oscillanti perché non è facile avere dati certi
a riguardo, ma si parla di un minimo di 35.000 alloggi liberi e di un massimo di
50.000, tra pubblici e privati. Eppure a Torino si continuano a rilasciare permessi a
costruire che garantiscono, subito, oneri di urbanizzazione e, dopo, imposte alla
Municipalità". Questa è la visione che la vecchia Amministrazione aveva sulla Città
ed è la visione che abbiamo intenzione di modificare il più presto possibile.
Sappiamo che, nonostante il decremento che si è registrato nel numero degli sfratti
nel corso dell'anno 2015 (sono stati 3.823 gli sfratti per morosità contro i 4.693 del
2014), la problematica delle famiglie che perdono l'abitazione senza disporre di
mezzi e risorse atte ad individuare alternative di nuova collocazione abitativa o di
ospitalità temporanea nelle proprie reti continua ad essere uno dei temi che
maggiormente impattano sul benessere dei cittadini e sul sistema dei servizi sociali e
abitativi della Città.
Per questo motivo, la Città ha già presentato un piano d'ambito, in cui, tra le altre
cose, propone il sostegno a progetti innovativi di accoglienza temporanea e ha messo
a disposizione due strutture della Città (l'Istituto Cimarosa in via Ghedini e la
struttura di via Farinelli); in questo momento sono interessate da una ristrutturazione
a basso costo per garantire una pronta accoglienza ai nuclei familiari privi delle
necessarie risorse economiche e sociali o di altre opportunità di collocazione. In
questa ottica, questa proposta di mozione chiede di destinare gli alloggi inutilizzati
presenti nel compendio immobiliare di via Onorato Vigliani 104, da poco tornato in
possesso della Città e per il quale sono in corso le istruttorie per definire la futura
destinazione e gestione, per l'accoglienza di soggetti in condizione di fragilità e di
emergenza abitativa. Perciò è un'azione che deve essere svolta il prima possibile e ad
uso temporaneo.
La proposta di mozione impegna la Giunta anche ad individuare altri immobili da
destinare all'accoglienza, questo per arrivare in breve tempo almeno all'eliminazione
degli alberghi, che, fino ad oggi, si sono usati con un costo altissimo per la Città e
per la dignità delle persone. Mi riservo di intervenire sull'emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Canalis; dopo il suo intervento, se vuole, può illustrare
anche l'emendamento.

CANALIS Monica
Preciso che tra le parti libere del complesso di via Onorato Vigliani n. 104 non ci
sono i cinque mini alloggi riservati al turismo per disabili, perché, poche settimane
fa, in I Commissione abbiamo apposto un vincolo di utilizzo, che, appunto, riserva
questi spazi al turismo per disabili. Quindi, non possono rientrare nelle finalità del
presente atto.
Fatta questa precisazione, il mio emendamento è volto a dare una maggiore
accuratezza e concretezza ad un atto il cui spirito è, nel suo complesso, condivisibile;
in questo, però, mi discosto dalla trattazione della Consigliera Paoli, in quanto lo
ritengo condivisibile anche perché è in continuità con le azioni messe in campo dalla
precedente Amministrazione. Ricordiamo che la sistemazione negli alberghi è stata
assolutamente residuale e non prioritaria rispetto alle altre soluzioni offerte per
l'emergenza abitativa.
L'emendamento consta di alcune parti. Innanzitutto, la precisazione che questo atto
temporaneo è fatto nelle more di un bando che è stato annunciato a più riprese nelle
varie Commissioni, sia in IV che in I, e dovrà vedere la luce nei prossimi mesi,
dando un utilizzo sistematico e pluriennale a questa area.
Richiediamo che il riferimento al bando venga incluso nell'atto per una maggiore
completezza, anche perché il bando è sicuramente una soluzione politicamente più
incisiva e progettualmente più chiara e organica rispetto a una soluzione temporanea.
Mi preme illustrare altre due parti dell'emendamento; la prima è quella che fa
riferimento al coinvolgimento del territorio e del livello istituzionale locale, cioè la
Circoscrizione, nell'individuazione di una soluzione per questi immobili vuoti. Lo
sottolineo perché il territorio di cui stiamo parlando, via Onorato Vigliani n. 104, è
inserito in un contesto territoriale - si trova vicino a via Artom - che non è un
contesto qualunque. Sicuramente, in questi anni ha vissuto un'evoluzione positiva,
ma è ancora soggetto di numerose tensioni sociali. Quindi, riteniamo che un
confronto con il territorio e con la Circoscrizione non possa che essere foriero di un
esito positivo e fruttuoso.
Infine, abbiamo specificato che le soluzioni che verranno individuate dovrebbero
porre la massima attenzione alla realizzazione di un mix sociale compatibile con le
persone che sono attualmente ospitate all'interno del complesso di via Onorato
Vigliani n. 104. Infatti, la maggior parte degli immobili di questo complesso oggi
ospita un'accoglienza per persone disabili e il fatto che le casette siano tutte molte
vicine l'una all'altra richiede, secondo noi, che vi sia una compatibilità tra le diverse
soluzioni sociali adottate.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Paoli.

PAOLI Maura
Per quanto riguarda il bando, nel "considerato" si fa riferimento alle diverse
Commissioni che abbiamo fatto a riguardo e, per questo motivo, la nostra intenzione
è di respingere l'emendamento, sia per il motivo appena illustrato, che, in particolare,
per altri due motivi. Si è riunita una Commissione per discutere questa proposta di
mozione, preceduta da un'altra Commissione e un sopralluogo proprio sul
compendio di via Onorato Vigliani, perciò riteniamo che vi siano state tutte le
occasioni per un confronto con la Circoscrizione 2, che, invece, non si è mai
presentata. Considerata l'urgenza del provvedimento, riteniamo di non poterci
permettere un ulteriore previo confronto. Il secondo motivo è che, come ho già detto
in Commissione, il ruolo dei Consiglieri è di indirizzo e controllo; aggiungere la
frase: "purché adeguatamente gestiti nel rapporto con il territorio attraverso la
realizzazione di un mix sociale compatibile con le persone già presenti nell'area",
oltre ad essere ridondante, mette in dubbio il ruolo degli Uffici, che sono deputati a
fare quello che lei sta chiedendo. Per questi motivi, il nostro voto sull'emendamento
sarà contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Intervengo per cercare di capire anche le intenzioni della Consigliera che ha firmato
l'atto. Faccio mio l'intervento della Consigliera Canalis, anche perché quella
destinazione d'uso - ricordo questo di quanto deciso in Commissione -, ove non
rispettata (stiamo parlando di turismo per le persone con disabilità), creerebbe dei
problemi dal punto di vista del rendiconto di quella progettualità. Questo è chiaro
anche ai Consiglieri, perché, oggettivamente, in quella zona si è scelto e, a mio
giudizio, con errore, però parlo di quel tema perché penso che nel complesso
l'operazione, quando la Consigliera Canalis parla di mix sociale, ponga un punto che
secondo me è interessante; non è legato alla villa che viene discussa in questo atto,
ma il mix sociale che si crea all'interno di quello spazio deve portare a uno sviluppo.
Da questo punto di vista, fin quando questa maggioranza (che, tra l'altro, debbo
anche ringraziare, perché nello scorso Consiglio abbiamo votato due atti
all'unanimità, per cui non c'è alcun tipo di contrapposizione ideologica) non si
renderà conto che ci sono degli spazi, in questo momento occupati, che potrebbero
essere utilizzati per quella tipologia di preoccupazione che ha la Consigliera e di
quelli non ne parliamo mai, secondo me è inaccettabile trovare altre soluzioni.
Sappiamo benissimo quali sono gli spazi occupati in questa Città, che potrebbero
essere utilizzati per le finalità assolutamente ottime e di sostegno sociale di cui parla
la Consigliera, ma continuare ad utilizzare altri spazi e non voler guardare la realtà
secondo me è grave e non è corretto. Magari dipende dalla cultura politica di chi ha
firmato l'atto non guardare che ci sono spazi occupati e, quindi, non liberarli…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lo scriverò, Consigliere, non mi
interrompa; stia calma. Lo scriverò e poi vedremo in Aula se voi volete continuare a
pagare le bollette della luce e delle utenze per degli spazi occupati, oppure fare
un'operazione di questo tipo. Non so quale esperienza lei abbia di welfare, di realtà
cooperativa o di come si gestiscono i mix sociali - da come si sta comportando
durante il mio intervento credo pochissima -, ma non si possono imporre ai quartieri
delle scelte che lei prende in quest'Aula e non è andare oltre la scelta degli Uffici
mettere l'attenzione su un punto, perché l'indirizzo politico è importante. Non
recepisce un emendamento di quel tipo perché dice che non dobbiamo insegnare agli
Uffici a fare il loro mestiere, io invece credo che sia importante creare le condizioni
affinché gli Uffici applichino una certa sensibilità; imporre alle Circoscrizioni,
soprattutto in luoghi che hanno determinate caratteristiche. Su quello che accadeva lì,
spesso sono intervenuto in quest'Aula in modo assolutamente non positivo; quindi,
ben venga che si trovi un'altra destinazione, ma rispettando la storia di quel
quartiere, che non è semplice.
Da questo punto di vista, annuncio il mio voto contrario, ma volevo spiegarlo,
perché, se il problema è sempre ben altro, alla fine della fiera i problemi veri, dal
punto di vista dell'occupazione degli immobili, non li affrontiamo mai e, appena si
libera uno spazietto, una villa, i cinque alloggi turistici e i due alloggi di proprietà
della Città andiamo a fare lì quell'operazione. Io chiedo solo di fare attenzione,
perché andiamo su spazi e luoghi che, forse, dovrebbero essere gestiti e concordati in
modo diverso. Lì si cercò un mix tra privato sociale e Città e i risultati sono questi, lo
ammetto. Non creiamone un altro perché abbiamo il problema dell'emergenza
abitativa, senza tenere quanto è stato fatto di buono o comunque la struttura che c'è
oggi. È più difficile, me ne rendo conto, Consigliera, però, ogni tanto, se ci si
applica, ci vuole più tempo, ma magari si trovano delle soluzioni sensate. Non è con
questo atto che risolveremo il problema dell'emergenza abitativa e, soprattutto, nella
vostra maggioranza c'è qualcuno che se ne occupa con cognizione di causa; dico solo
questo. Poi, per carità, è un atto politico, anche io voglio la fine della guerra in tutto
il mondo, votatevelo, ma non è così che si affronta seriamente un problema e,
soprattutto, in quella zona della città.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Sono d'accordo che il tema del diritto alla casa non debba essere sotto il cappello
della parola "emergenza", perché credo che sia un problema sentito da tutti noi.
Proprio perché necessiterebbe di un'unitarietà di approccio, ho presentato questo
emendamento, in quanto, senza le precisazioni che abbiamo espresso e l'attenzione al
contesto territoriale in cui ogni azione sociale va a collocarsi e non è isolata, secondo
me l'atto non era completo. Mi dispiace che questo tentativo di unitarietà sia stato
respinto e, francamente, non ho capito le motivazioni con le quali è stato respinto. A
questo punto, prendo atto del rifiuto da parte vostra.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Vorrei soltanto ribadire che lo scopo di questo atto è un utilizzo non definitivo.
Consigliere Magliano, ha perfettamente ragione nell'ottica del bando. Ci sarà un
bando che gli Uffici stanno istruendo e, ovviamente, verrà istruito con tutti i crismi
da lei ricordati. In questo caso, si cerca di agire utilizzando questi spazi e,
ovviamente nelle more del bando (quindi, da qui fino alla sua approvazione), essendo
stato sgomberato, l'immobile è vuoto e rimarrà vuoto fino a quando il bando non
verrà assegnato, per cui potrà capitare tra sei mesi o un anno, a seconda dei tempi.
Poi ci hanno detto che ci sono dei problemi relativi alla redazione del bando, perché
quell'immobile ha delle peculiarità, dei problemi, delle diverse destinazioni d'uso (si
va dal residenziale al commerciale, c'è la parte del mercato), quindi è sicuramente
una situazione non facilissima, però, vista la situazione emergenziale, l'emergenza
sfratti e la carenza di soluzioni abitative che vengono proposte, riteniamo che sia
errata l'interpretazione dello spirito di questa proposta di mozione del Consigliere
Magliano.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Vorrei rispondere al Consigliere Magliano rispetto al concetto che ha espresso di
progettualità, nel senso che recepiamo assolutamente questa preoccupazione e
condividiamo quello che lei diceva prima. Questo è un piccolo passaggio. È vero che
si sta lavorando sulle emergenze, è anche vero che questo tipo di problema non lo si
può andare a risolvere solo ed esclusivamente come Amministrazione locale
comunale, perché purtroppo, come ben sapete, si muove su tre competenze che sono
sia a livello regionale, che a livello nazionale e finché dal Governo centrale, insieme
alla Regione (per quanto da parte nostra possono anche partire delle richieste o delle
prese di posizione), non si muoverà qualcosa che riguardi un nuovo piano di edilizia
pubblica o nuovi finanziamenti o il rifinanziamento dei fondi che interessano questo
settore, purtroppo a livello locale si continua a lavorare molto sulle emergenze. È
anche vero che siamo la nuova Amministrazione da quattro mesi e ci siamo trovati
davanti a una situazione molto emergenziale (lo dicono i dati, non lo diciamo noi
come nuova Amministrazione). Ricordo soltanto che sono 15.475 famiglie a bando e
in più abbiamo tutta l'emergenza freddo da gestire; quindi, in questi casi sono
piccole risposte e piccoli passi, ma diventano anche una ricchezza davanti
all'emergenza che abbiamo.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Tisi.

TISI Elide
Intanto, ringrazio la Consigliera Paoli, perché ha ricordato che tra le soluzioni che
sono state attivate recentemente, posso dire in continuità con quanto fatto
precedentemente, ci sono proprio delle strade che si sono consolidate e che hanno
visto, di fatto - salvo rare eccezioni -, il superamento del ricorso alle soluzioni
alberghiere, non a quelle di housing. Credo ormai che sia patrimonio comune avere
individuato l'housing come una soluzione abitativa ancorché temporanea, cioè
esattamente quello che si sta proponendo all'interno di questa proposta di mozione,
in attesa di definizione di una migliore soluzione. Ha ricordato, ad esempio, l'Istituto
Cimarosa, che è molto specifico per alcune tipologie, ma che va proprio in questa
direzione. L'altra cosa che vorrei sottolineare di quanto è stato detto è che
sicuramente noi abbiamo registrato nell'anno 2015 una piccola inversione di
tendenza, che certamente non è risolutiva, ma che credo vada esaminata per quello
che rappresenta in termini di inversione di tendenza.
L'altro elemento fondamentale sull'emergenza o sulla domanda di casa popolare, la
riporto in questo modo, è che certamente ci sono circa 15.000 domande a Torino - un
po' più di 14.000 - per le case popolari; per fortuna, solo una minima parte di queste
sono in emergenza abitativa. Sapete meglio di me che l'accesso alla domanda di casa
popolare è definita sia per livelli reddituali, sia per requisiti da delle Leggi Regionali,
che cambiano da Regione a Regione, da territorio a territorio, a seconda dei paletti
che le Regioni attribuiscono. Detto ciò, credo che il senso della modifica che è stata
proposta sia proprio quello di tenere in considerazione l'attenzione al territorio,
anche perché, fino a qualche giorno fa, pensavamo che il bando sarebbe stato fatto
entro la fine dell'anno. Dalle parole che ci ha riportato l'Assessore in Commissione e
anche da quanto confermato oggi dalla maggioranza, invece i tempi saranno più
lunghi, sei mesi o un anno ha detto (ma non è stato definito il tempo). Allora,
prospettandosi un tempo più lungo, credo che sia doverosa un'attenzione al territorio
e, soprattutto, un'attenzione alle persone che vengono inserite, perché certamente,
quando si parla di persone, bisogna avere attenzione ai problemi di cui sono portatori
e fare in modo che il mettere insieme problemi diversi possa non costituire un
problema aggiuntivo, ma diventare una risorsa. Questi erano i termini assolutamente
costruttivi con cui è stata proposta questa modifica e credo che possano essere
condivisi ed accolti.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Vorrei soltanto precisare che sei mesi o un anno era una mia ipotesi, assolutamente
non ufficiale, perché non arriva né dall'Assessorato, né dagli Uffici. Per fare un
esempio ho dato una suggestione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento:
presenti 29, favorevoli 6, contrari 23.
L'emendamento è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione:
presenti 23, astenuti 1, favorevoli 22.
La proposta di mozione è approvata.
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