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"Destinazione immobile via Onorato Vigliani 104 per emergenza abitativa" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201604955/002, presentata in data 3 novembre 2016, avente per oggetto: "Destinazione immobile via Onorato Vigliani 104 per emergenza abitativa" VERSACI Fabio (Presidente) A questa proposta di mozione è stato presentato un emendamento da parte della Consigliera Canalis. La parola, per l'illustrazione, alla Consigliera Paoli; le ricordo che ha a disposizione 5 minuti per intervenire. PAOLI Maura Anche oggi parliamo di emergenza abitativa e speriamo di parlarne sempre più spesso, in modo da non dover più definire un'emergenza la condizione abitativa della nostra Città e affinché il diritto alla casa sia davvero effettivo. Nell'ultimo Consiglio abbiamo approvato una mozione di indirizzo che impegna la Giunta a individuare e censire immobili inutilizzati e a promuoverne l'autorecupero; la proposta di mozione di oggi è un atto concreto a quell'indirizzo. Vorrei leggervi un passaggio del libro: "Torino dietro le apparenze. Grattacieli. Grandi eventi. Disagio sociale. Povertà", in cui, nel 2015, Fabio Balocco descrive così la città di Torino: "Il mix di espropriazioni immobiliari, sfratti per morosità e alloggi invenduti porta Torino anche tra i primi posti di un'altra triste graduatoria: quella degli alloggi liberi. I numeri sono oscillanti perché non è facile avere dati certi a riguardo, ma si parla di un minimo di 35.000 alloggi liberi e di un massimo di 50.000, tra pubblici e privati. Eppure a Torino si continuano a rilasciare permessi a costruire che garantiscono, subito, oneri di urbanizzazione e, dopo, imposte alla Municipalità". Questa è la visione che la vecchia Amministrazione aveva sulla Città ed è la visione che abbiamo intenzione di modificare il più presto possibile. Sappiamo che, nonostante il decremento che si è registrato nel numero degli sfratti nel corso dell'anno 2015 (sono stati 3.823 gli sfratti per morosità contro i 4.693 del 2014), la problematica delle famiglie che perdono l'abitazione senza disporre di mezzi e risorse atte ad individuare alternative di nuova collocazione abitativa o di ospitalità temporanea nelle proprie reti continua ad essere uno dei temi che maggiormente impattano sul benessere dei cittadini e sul sistema dei servizi sociali e abitativi della Città. Per questo motivo, la Città ha già presentato un piano d'ambito, in cui, tra le altre cose, propone il sostegno a progetti innovativi di accoglienza temporanea e ha messo a disposizione due strutture della Città (l'Istituto Cimarosa in via Ghedini e la struttura di via Farinelli); in questo momento sono interessate da una ristrutturazione a basso costo per garantire una pronta accoglienza ai nuclei familiari privi delle necessarie risorse economiche e sociali o di altre opportunità di collocazione. In questa ottica, questa proposta di mozione chiede di destinare gli alloggi inutilizzati presenti nel compendio immobiliare di via Onorato Vigliani 104, da poco tornato in possesso della Città e per il quale sono in corso le istruttorie per definire la futura destinazione e gestione, per l'accoglienza di soggetti in condizione di fragilità e di emergenza abitativa. Perciò è un'azione che deve essere svolta il prima possibile e ad uso temporaneo. La proposta di mozione impegna la Giunta anche ad individuare altri immobili da destinare all'accoglienza, questo per arrivare in breve tempo almeno all'eliminazione degli alberghi, che, fino ad oggi, si sono usati con un costo altissimo per la Città e per la dignità delle persone. Mi riservo di intervenire sull'emendamento. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Canalis; dopo il suo intervento, se vuole, può illustrare anche l'emendamento. CANALIS Monica Preciso che tra le parti libere del complesso di via Onorato Vigliani n. 104 non ci sono i cinque mini alloggi riservati al turismo per disabili, perché, poche settimane fa, in I Commissione abbiamo apposto un vincolo di utilizzo, che, appunto, riserva questi spazi al turismo per disabili. Quindi, non possono rientrare nelle finalità del presente atto. Fatta questa precisazione, il mio emendamento è volto a dare una maggiore accuratezza e concretezza ad un atto il cui spirito è, nel suo complesso, condivisibile; in questo, però, mi discosto dalla trattazione della Consigliera Paoli, in quanto lo ritengo condivisibile anche perché è in continuità con le azioni messe in campo dalla precedente Amministrazione. Ricordiamo che la sistemazione negli alberghi è stata assolutamente residuale e non prioritaria rispetto alle altre soluzioni offerte per l'emergenza abitativa. L'emendamento consta di alcune parti. Innanzitutto, la precisazione che questo atto temporaneo è fatto nelle more di un bando che è stato annunciato a più riprese nelle varie Commissioni, sia in IV che in I, e dovrà vedere la luce nei prossimi mesi, dando un utilizzo sistematico e pluriennale a questa area. Richiediamo che il riferimento al bando venga incluso nell'atto per una maggiore completezza, anche perché il bando è sicuramente una soluzione politicamente più incisiva e progettualmente più chiara e organica rispetto a una soluzione temporanea. Mi preme illustrare altre due parti dell'emendamento; la prima è quella che fa riferimento al coinvolgimento del territorio e del livello istituzionale locale, cioè la Circoscrizione, nell'individuazione di una soluzione per questi immobili vuoti. Lo sottolineo perché il territorio di cui stiamo parlando, via Onorato Vigliani n. 104, è inserito in un contesto territoriale - si trova vicino a via Artom - che non è un contesto qualunque. Sicuramente, in questi anni ha vissuto un'evoluzione positiva, ma è ancora soggetto di numerose tensioni sociali. Quindi, riteniamo che un confronto con il territorio e con la Circoscrizione non possa che essere foriero di un esito positivo e fruttuoso. Infine, abbiamo specificato che le soluzioni che verranno individuate dovrebbero porre la massima attenzione alla realizzazione di un mix sociale compatibile con le persone che sono attualmente ospitate all'interno del complesso di via Onorato Vigliani n. 104. Infatti, la maggior parte degli immobili di questo complesso oggi ospita un'accoglienza per persone disabili e il fatto che le casette siano tutte molte vicine l'una all'altra richiede, secondo noi, che vi sia una compatibilità tra le diverse soluzioni sociali adottate. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Paoli. PAOLI Maura Per quanto riguarda il bando, nel "considerato" si fa riferimento alle diverse Commissioni che abbiamo fatto a riguardo e, per questo motivo, la nostra intenzione è di respingere l'emendamento, sia per il motivo appena illustrato, che, in particolare, per altri due motivi. Si è riunita una Commissione per discutere questa proposta di mozione, preceduta da un'altra Commissione e un sopralluogo proprio sul compendio di via Onorato Vigliani, perciò riteniamo che vi siano state tutte le occasioni per un confronto con la Circoscrizione 2, che, invece, non si è mai presentata. Considerata l'urgenza del provvedimento, riteniamo di non poterci permettere un ulteriore previo confronto. Il secondo motivo è che, come ho già detto in Commissione, il ruolo dei Consiglieri è di indirizzo e controllo; aggiungere la frase: "purché adeguatamente gestiti nel rapporto con il territorio attraverso la realizzazione di un mix sociale compatibile con le persone già presenti nell'area", oltre ad essere ridondante, mette in dubbio il ruolo degli Uffici, che sono deputati a fare quello che lei sta chiedendo. Per questi motivi, il nostro voto sull'emendamento sarà contrario. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Intervengo per cercare di capire anche le intenzioni della Consigliera che ha firmato l'atto. Faccio mio l'intervento della Consigliera Canalis, anche perché quella destinazione d'uso - ricordo questo di quanto deciso in Commissione -, ove non rispettata (stiamo parlando di turismo per le persone con disabilità), creerebbe dei problemi dal punto di vista del rendiconto di quella progettualità. Questo è chiaro anche ai Consiglieri, perché, oggettivamente, in quella zona si è scelto e, a mio giudizio, con errore, però parlo di quel tema perché penso che nel complesso l'operazione, quando la Consigliera Canalis parla di mix sociale, ponga un punto che secondo me è interessante; non è legato alla villa che viene discussa in questo atto, ma il mix sociale che si crea all'interno di quello spazio deve portare a uno sviluppo. Da questo punto di vista, fin quando questa maggioranza (che, tra l'altro, debbo anche ringraziare, perché nello scorso Consiglio abbiamo votato due atti all'unanimità, per cui non c'è alcun tipo di contrapposizione ideologica) non si renderà conto che ci sono degli spazi, in questo momento occupati, che potrebbero essere utilizzati per quella tipologia di preoccupazione che ha la Consigliera e di quelli non ne parliamo mai, secondo me è inaccettabile trovare altre soluzioni. Sappiamo benissimo quali sono gli spazi occupati in questa Città, che potrebbero essere utilizzati per le finalità assolutamente ottime e di sostegno sociale di cui parla la Consigliera, ma continuare ad utilizzare altri spazi e non voler guardare la realtà secondo me è grave e non è corretto. Magari dipende dalla cultura politica di chi ha firmato l'atto non guardare che ci sono spazi occupati e, quindi, non liberarli… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lo scriverò, Consigliere, non mi interrompa; stia calma. Lo scriverò e poi vedremo in Aula se voi volete continuare a pagare le bollette della luce e delle utenze per degli spazi occupati, oppure fare un'operazione di questo tipo. Non so quale esperienza lei abbia di welfare, di realtà cooperativa o di come si gestiscono i mix sociali - da come si sta comportando durante il mio intervento credo pochissima -, ma non si possono imporre ai quartieri delle scelte che lei prende in quest'Aula e non è andare oltre la scelta degli Uffici mettere l'attenzione su un punto, perché l'indirizzo politico è importante. Non recepisce un emendamento di quel tipo perché dice che non dobbiamo insegnare agli Uffici a fare il loro mestiere, io invece credo che sia importante creare le condizioni affinché gli Uffici applichino una certa sensibilità; imporre alle Circoscrizioni, soprattutto in luoghi che hanno determinate caratteristiche. Su quello che accadeva lì, spesso sono intervenuto in quest'Aula in modo assolutamente non positivo; quindi, ben venga che si trovi un'altra destinazione, ma rispettando la storia di quel quartiere, che non è semplice. Da questo punto di vista, annuncio il mio voto contrario, ma volevo spiegarlo, perché, se il problema è sempre ben altro, alla fine della fiera i problemi veri, dal punto di vista dell'occupazione degli immobili, non li affrontiamo mai e, appena si libera uno spazietto, una villa, i cinque alloggi turistici e i due alloggi di proprietà della Città andiamo a fare lì quell'operazione. Io chiedo solo di fare attenzione, perché andiamo su spazi e luoghi che, forse, dovrebbero essere gestiti e concordati in modo diverso. Lì si cercò un mix tra privato sociale e Città e i risultati sono questi, lo ammetto. Non creiamone un altro perché abbiamo il problema dell'emergenza abitativa, senza tenere quanto è stato fatto di buono o comunque la struttura che c'è oggi. È più difficile, me ne rendo conto, Consigliera, però, ogni tanto, se ci si applica, ci vuole più tempo, ma magari si trovano delle soluzioni sensate. Non è con questo atto che risolveremo il problema dell'emergenza abitativa e, soprattutto, nella vostra maggioranza c'è qualcuno che se ne occupa con cognizione di causa; dico solo questo. Poi, per carità, è un atto politico, anche io voglio la fine della guerra in tutto il mondo, votatevelo, ma non è così che si affronta seriamente un problema e, soprattutto, in quella zona della città. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Canalis. CANALIS Monica Sono d'accordo che il tema del diritto alla casa non debba essere sotto il cappello della parola "emergenza", perché credo che sia un problema sentito da tutti noi. Proprio perché necessiterebbe di un'unitarietà di approccio, ho presentato questo emendamento, in quanto, senza le precisazioni che abbiamo espresso e l'attenzione al contesto territoriale in cui ogni azione sociale va a collocarsi e non è isolata, secondo me l'atto non era completo. Mi dispiace che questo tentativo di unitarietà sia stato respinto e, francamente, non ho capito le motivazioni con le quali è stato respinto. A questo punto, prendo atto del rifiuto da parte vostra. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Vorrei soltanto ribadire che lo scopo di questo atto è un utilizzo non definitivo. Consigliere Magliano, ha perfettamente ragione nell'ottica del bando. Ci sarà un bando che gli Uffici stanno istruendo e, ovviamente, verrà istruito con tutti i crismi da lei ricordati. In questo caso, si cerca di agire utilizzando questi spazi e, ovviamente nelle more del bando (quindi, da qui fino alla sua approvazione), essendo stato sgomberato, l'immobile è vuoto e rimarrà vuoto fino a quando il bando non verrà assegnato, per cui potrà capitare tra sei mesi o un anno, a seconda dei tempi. Poi ci hanno detto che ci sono dei problemi relativi alla redazione del bando, perché quell'immobile ha delle peculiarità, dei problemi, delle diverse destinazioni d'uso (si va dal residenziale al commerciale, c'è la parte del mercato), quindi è sicuramente una situazione non facilissima, però, vista la situazione emergenziale, l'emergenza sfratti e la carenza di soluzioni abitative che vengono proposte, riteniamo che sia errata l'interpretazione dello spirito di questa proposta di mozione del Consigliere Magliano. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Vorrei rispondere al Consigliere Magliano rispetto al concetto che ha espresso di progettualità, nel senso che recepiamo assolutamente questa preoccupazione e condividiamo quello che lei diceva prima. Questo è un piccolo passaggio. È vero che si sta lavorando sulle emergenze, è anche vero che questo tipo di problema non lo si può andare a risolvere solo ed esclusivamente come Amministrazione locale comunale, perché purtroppo, come ben sapete, si muove su tre competenze che sono sia a livello regionale, che a livello nazionale e finché dal Governo centrale, insieme alla Regione (per quanto da parte nostra possono anche partire delle richieste o delle prese di posizione), non si muoverà qualcosa che riguardi un nuovo piano di edilizia pubblica o nuovi finanziamenti o il rifinanziamento dei fondi che interessano questo settore, purtroppo a livello locale si continua a lavorare molto sulle emergenze. È anche vero che siamo la nuova Amministrazione da quattro mesi e ci siamo trovati davanti a una situazione molto emergenziale (lo dicono i dati, non lo diciamo noi come nuova Amministrazione). Ricordo soltanto che sono 15.475 famiglie a bando e in più abbiamo tutta l'emergenza freddo da gestire; quindi, in questi casi sono piccole risposte e piccoli passi, ma diventano anche una ricchezza davanti all'emergenza che abbiamo. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Tisi. TISI Elide Intanto, ringrazio la Consigliera Paoli, perché ha ricordato che tra le soluzioni che sono state attivate recentemente, posso dire in continuità con quanto fatto precedentemente, ci sono proprio delle strade che si sono consolidate e che hanno visto, di fatto - salvo rare eccezioni -, il superamento del ricorso alle soluzioni alberghiere, non a quelle di housing. Credo ormai che sia patrimonio comune avere individuato l'housing come una soluzione abitativa ancorché temporanea, cioè esattamente quello che si sta proponendo all'interno di questa proposta di mozione, in attesa di definizione di una migliore soluzione. Ha ricordato, ad esempio, l'Istituto Cimarosa, che è molto specifico per alcune tipologie, ma che va proprio in questa direzione. L'altra cosa che vorrei sottolineare di quanto è stato detto è che sicuramente noi abbiamo registrato nell'anno 2015 una piccola inversione di tendenza, che certamente non è risolutiva, ma che credo vada esaminata per quello che rappresenta in termini di inversione di tendenza. L'altro elemento fondamentale sull'emergenza o sulla domanda di casa popolare, la riporto in questo modo, è che certamente ci sono circa 15.000 domande a Torino - un po' più di 14.000 - per le case popolari; per fortuna, solo una minima parte di queste sono in emergenza abitativa. Sapete meglio di me che l'accesso alla domanda di casa popolare è definita sia per livelli reddituali, sia per requisiti da delle Leggi Regionali, che cambiano da Regione a Regione, da territorio a territorio, a seconda dei paletti che le Regioni attribuiscono. Detto ciò, credo che il senso della modifica che è stata proposta sia proprio quello di tenere in considerazione l'attenzione al territorio, anche perché, fino a qualche giorno fa, pensavamo che il bando sarebbe stato fatto entro la fine dell'anno. Dalle parole che ci ha riportato l'Assessore in Commissione e anche da quanto confermato oggi dalla maggioranza, invece i tempi saranno più lunghi, sei mesi o un anno ha detto (ma non è stato definito il tempo). Allora, prospettandosi un tempo più lungo, credo che sia doverosa un'attenzione al territorio e, soprattutto, un'attenzione alle persone che vengono inserite, perché certamente, quando si parla di persone, bisogna avere attenzione ai problemi di cui sono portatori e fare in modo che il mettere insieme problemi diversi possa non costituire un problema aggiuntivo, ma diventare una risorsa. Questi erano i termini assolutamente costruttivi con cui è stata proposta questa modifica e credo che possano essere condivisi ed accolti. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Vorrei soltanto precisare che sei mesi o un anno era una mia ipotesi, assolutamente non ufficiale, perché non arriva né dall'Assessorato, né dagli Uffici. Per fare un esempio ho dato una suggestione. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento: presenti 29, favorevoli 6, contrari 23. L'emendamento è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 23, astenuti 1, favorevoli 22. La proposta di mozione è approvata. |