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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2015-07078
VARIANTE N. 313 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 16 BIS DELLA L.U.R., CONCERNENTE IL PIANO REGIONALE DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE. ADOZIONE. #2+1+A# SCADENZA TERMINI PARERI CIRC 31/01/2016
Interventi
"Variante n. 313 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 16 bis della L.U.R., concernente il
Piano regionale delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare.
Adozione"

VERSACI Fabio (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201507078/009,
presentata dalla Giunta Comunale in data 15 dicembre 2015, avente per oggetto:

"Variante n. 313 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 16 bis della L.U.R., concernente il
Piano regionale delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare.
Adozione".

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto. Ne ha facoltà per 10 minuti.

CARRETTO Damiano
In realtà sarò molto più breve di dieci minuti, non credo ci sia molto da dire, se non
giusto un paio di precisazioni. Prima di tutto ringrazio il Consigliere Lo Russo per
l'esposizione, è stato preciso, puntuale e ha dimostrato che forse il posto da
professore se lo è meritato. L'unico appunto che faccio è che magari si potrebbe
anche avere un pelo di fiducia nei confronti di chi governa la Città, per cui nel
momento in cui ci si trova di fronte a un provvedimento del genere - tra l'altro già
conosciuto, nel senso che non è nato dal nulla - chi governa in questo momento la
Città abbia ben chiaro il quadro normativo in cui ci si muove, e abbia soprattutto
anche ben chiaro le motivazioni per cui la Regione porta avanti certe scelte.
La DGR del febbraio 2016 ha un chiaro intento, nel senso che era un salvagente, nel
senso che se il Comune di Torino è stato lasciato con Bilanci disastrati, credo che in
Regione, in questo momento, siano messi decisamente peggio. Io la chiamerei la
maledizione di Chiamparino, cioè dove va fa debito; non capisco come sia possibile,
però, sta di fatto che la situazione è questa.
Inoltre questo Piano di dismissioni della Regione, di fatto, serviva poi a coprire
quello che secondo me è uno dei più grossi errori della storia di questa Città, ovvero
il grattacielo della Regione. Ancora adesso non capisco il perché sia stato scelto di
fare quel tipo di intervento, che appunto poi porta a queste azioni, cioè la Regione
deve liberarsi di patrimonio pubblico di pregio, deve di fatto venderlo a privati che
facciano l'albergo sette stelle, piuttosto che una casa di cura a Villa Gualino, uffici o
quant'altro.
Quindi, ritengo che in questo momento chi ha più interesse e più disperato bisogno di
questo provvedimento sia la Regione. Da quel punto di vista, ripeto, condivido la
scelta che era stata fatta dalla precedente Amministrazione di congelare questo
elemento. Sono anche felice di aver appreso in Commissione che il Vicesindaco
Montanari ha aperto un Tavolo di trattativa con Regione per ottenere quello che poi è
lo scopo comune, ovvero che in situazioni del genere il Comune abbia quantomeno
una parte, piccola o grande, sarebbe già un grosso risultato, relativa a questo tipo di
valorizzazioni.
Detto questo, da un certo punto di vista, ringrazio anche il Consigliere Ricca, che con
i suoi ormai canonici emendamenti ostruzionistici dà una settimana in più a Sindaca
e Vicesindaco, Assessore all'Urbanistica, di intavolare questo Tavolo. Chi lo sa,
magari arriveremo a lunedì prossimo con una situazione diversa relativamente a
questa Variante. In questa sede continuo a ribadire la mia piena fiducia nel lavoro
della Sindaca e del Vicesindaco relativamente a questa partita.
Sulla Variante, invece, entrando un po' più sullo specifico, ci tenevo solo ad
affrontare un punto particolare, che è Villa Gualino. Noi sappiamo che su Villa
Gualino la Circoscrizione si era espressa chiedendo che il parco di Villa Gualino
mantenesse una fruizione pubblica. Noi sposiamo questa richiesta. Abbiamo
presentato un subemendamento all'emendamento di Giunta per rafforzare questa
richiesta, perché riteniamo che il parco di Villa Gualino, se non nella totalità,
nell'equilibrio dell'intervento che Regione ha in mente di fare, ma quantomeno una
parte venga poi lasciata alla fruizione pubblica.
Il messaggio che come Consiglio Comunale vorremmo lanciare a Regione è nel
merito del provvedimento, al di là delle contrattazioni sulle plusvalenze, e quindi
sulla spartizione di quanto si ricava dalla valorizzazione di questi immobili.
Io mi auguro che lunedì prossimo saremo qua a discutere di questa Variante con
nuovi elementi e con elementi di certezza maggiori, in modo da permetterci di fare
delle scelte consapevoli e non al buio, anche perché, come diceva il Consigliere Lo
Russo, nulla vieta che in assenza di rassicurazioni o di cambiamenti a livello
normativo, il Consiglio Comunale scelga di non mandare avanti questo
provvedimento, nulla lo vieta. Ripeto, da questa sede, auspico che invece in questa
settimana possa cambiare qualcosa, per cui da questo provvedimento anche la Città
di Torino possa trarne un vantaggio.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Permettetemi, innanzitutto, com'è sempre mia abitudine, di sdrammatizzare, ma
voglio ringraziare il Collega Lo Russo, perché di materiale per le opposizioni in
Regione ne ha dato questa sera, ha mandato degli inviti estremamente chiari.
Io sarei intervenuto in maniera diversa, poi l'intervento del Consigliere Ricca ha
modificato un pochino le cose, ma mi pongo una domanda, lo dico al Sindaco e al
Vicesindaco, in maniera estremamente collaborativa: la lettera che la Regione
Piemonte, a firma di Valmaggia, in data 9 giugno, manda al Presidente dell'ANCI
(tutti voi conoscete la mia storia, di cui ne vado orgoglioso, è storia comunale, è
storia amministrativa, in modo particolare dell'ANCI), nell'ultimo paragrafo, dice
testualmente: "nell'ottica della collaborazione tra Enti, tuttavia, la Regione,
consapevole dell'importanza economica di tale contributo, sta esaminando la vostra
proposta e valutando come con proprio atto amministrativo chiarire o modificare il
paragrafo 'esclusioni'. A disposizione per ulteriori chiarimenti si porgono distinti
saluti".
Mi rivolgo in questo caso al Vicesindaco, il Sindaco non c'è. Con una frase di questo
genere, al posto vostro, prima di approvare la proposta di deliberazione, io
solleciterei la Regione perché dia una risposta alla luce di quello che scrive in questa
lettera mandata all'ANCI il 9 giugno 2016.
Successivamente approviamo la proposta di deliberazione, però, prima, per dare
anche modo ai Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione di poter dare
un giudizio definitivo su tutta questa questione, perché effettivamente ci potrebbero
essere dei dubbi che non si incassi o dei dubbi che si incassi.
Allora, credo, Vicesindaco, che alla luce di questa frase "sollecitare la Regione a una
risposta nel più breve tempo possibile", almeno il tentativo, non dico altro, sia da
fare, prima di approvare la proposta di deliberazione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Riservandomi un intervento, pur nei cinque minuti, in sede di dichiarazione di voto,
mi rivolgo da un lato alla Giunta e dall'altro ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle e
vi chiedo: ma sapete che cosa state facendo? Vi è chiaro che state facendo un regalo
anche a soggetti privati? Perché fra i vari atti che sono esclusi vi sono le Varianti
attuate all'interno di accordi di programma che fa il Comune con i privati. Voi state
regalando il 50% del plusvalore ai privati. Poi non potete venire a dire che il Comune
non ha soldi, perché state rinunciando a questi soldi.
Io so che alcuni di voi, lo hanno riportato i giornali, sono andati dall'avvocato per
capire le responsabilità dei Consiglieri che votino deliberazioni che recano danno
erariale. So che altri di voi hanno parlato con assicuratori, per sapere se siete coperti
da un'assicurazione. Sulla copertura assicurativa, vi ricordo che la copertura
assicurativa per gli atti di cui voi sapete che recano danno, non opera, perché opera
se voi non lo sapete, ma se ne siete a conoscenza e il dibattito in questa sede o il
dibattito che ci sarà in sede di approvazione del Bilancio porta a conoscenza di tutti
l'esistenza del problema; dopodiché, se deriva un danno erariale non potete più
invocare la copertura assicurativa.
Io vi chiedo: ma quello che state facendo lo fate per ignoranza, per incapacità, perché
vi sono promesse che vi sono state fatte dalla Regione Piemonte e che però non avete
la capacità di ritenere che debbano essere prima formalizzate? Lo fate per un
intervento di breve periodo per avere quei 4-5 milioni che magari possono servire a
migliorare una situazione difficile di chiusura di Bilancio e per questo si regalano
decine di milioni ai privati? Oppure, e non voglio nemmeno pensarlo, perché siete
interessati a sostenere operatori privati che hanno interessi privati a danno della
Città?

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Confesso che anche io condivido le perplessità espresse dal Capogruppo Lo Russo e
sono rimasto piuttosto stranito quando in Commissione si è deciso di liberare la
deliberazione per l'Aula, avendo ricevuto delle rassicurazioni, un po' generiche, sul
fatto che fosse in corso un Tavolo di lavoro con la Regione, su cui peraltro in
Commissione non ci è stato dato ulteriore dettaglio.
Ricordo, come ha già espresso bene il Consigliere Lo Russo, in precedenza, che la
DGR del febbraio 2016 puntava su due aspetti fondamentali. Il primo era quello del
criterio di calcolo, e su questo immagino che il Tavolo stia lavorando, perché in
precedenza già il Comune aveva espresso le sue valutazioni su come determinare la
plusvalenza da riconoscere ai Comuni. Il secondo aspetto, molto importante, è
l'elenco delle esclusioni tale per cui i quattro immobili in oggetto rimarrebbero
esclusi dall'applicazione del 206.
Ora, Consigliere Carretto, non è questione di avere un atteggiamento di benevolenza
nei confronti della Regione, che in questo momento ha delle difficoltà anche
maggiori.
Noi, peraltro, qui rappresentiamo gli interessi del Comune di Torino, poi siamo tutti
cittadini piemontesi, quindi ci mettiamo anche una mano sul cuore. Qui, però, la
questione è di essere benevolenti nei confronti dei privati, perché in ultima analisi
quello che viene detto è che il riconoscimento della plusvalenza è in capo ai privati.
Bisogna capire se il Tavolo di lavoro, ma questo ci deve essere detto, sta ragionando
sulla temporalità di questo meccanismo, perché al momento, su questo sono
d'accordo anche io, non è chiaro se la fideiussione sia da riconoscere al momento
dell'adozione della deliberazione o se, viceversa, ci spostiamo al momento in cui la
Regione riscuoterà dai privati, per alcuni interventi, quindi riconoscerà al Comune la
plusvalenza. Ma questo è l'importante.
Ma vi siete chiesti se c'è un precedente di questo genere, quanto sono le potenziali
perdite per la Città di Torino su tutti gli altri immobili che saranno oggetto poi dello
stesso procedimento? Avete fatto una valutazione? Perché questa è una cosa che
diventa un disastro negli anni a venire. Ma poi in ragione di cosa? Cioè qui stiamo
riconoscendo un principio per cui si richiede ai privati, che fanno un'operazione...
cioè il grande resort che verrà costruito in piazza Castello non deve riconoscere
queste plusvalenze, non possiamo fruirne noi come Comune di Torino? Mi chiedo da
cosa derivi questo tipo di atteggiamento.
Quindi non è questione di avere un pelo di fiducia, come dice il Consigliere Carretto,
ma è questione di voler essere molto razionali e molto pragmatici, cioè di pretendere
quello che è giusto che sia. Io mi riservo solo di sperare che la cosa venga ancora ben
valutata e al momento mi sembra che ben fece l'Amministrazione precedente a
congelare la deliberazione in attesa che si chiarisse il rapporto con la Regione.
Speriamo verremo al più presto edotti da quali sono le trattative sul Tavolo di lavoro,
però, al momento, non mi sembra ci siano ancora garanzie sufficienti.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Fassino.

FASSINO Piero
Voglio dire ai Consiglieri, al Sindaco e all'Assessore che il problema non è fidarsi, io
mi fido, Consigliere Carretto, vorrei che lo stesso atteggiamento lei lo avesse verso di
noi. Lei chiede a me di fidarmi di quanto dice il Sindaco Appendino e vorrei che lei,
quando io dico delle cose sul bilancio, si fidasse e non dichiarasse cose che non
hanno corrispondenza con la realtà; la fiducia è un fatto bilaterale.
A parte questo, il punto qui è molto semplice: se non c'è un atto, cioè una modifica
della DGR Regionale che riconosce che il Comune ha titolo per richiedere il 50%
degli oneri del contributo di valorizzazione, la Regione non ha titolo per erogarla e
quindi noi non abbiamo titolo per rivendicarla, il problema è giuridico-
amministrativo, non è un problema politico. Ci può essere la più buonafede nel
Sindaco Appendino, nell'Assessore Valmaggia, nel Presidente Chiamparino, ma se
la Regione a un certo punto eroga un contributo che non ha un atto giuridico che lo
giustifica, qualsiasi cittadino di questa Città o di questo Paese può ricorrere alla
giustizia amministrativa e dire: "Perché la Regione ha erogato questo contributo
senza titolo?". Questo è il tema, tutto il resto possiamo discuterlo.
Personalmente non abbiamo alcuna difficoltà a favorire che la Regione possa
alienare i suoi immobili, tant'è vero che la deliberazione è stata preparata dalle nostre
Amministrazioni. Non è in discussione la condivisione della finalità che si propone la
Regione nel dismettere quegli immobili, è in discussione il percorso, la procedura.
Siccome è nell'interesse della Città, tutti noi non possiamo concedere che vi sia una
riduzione di una contribuzione che è dovuta, o c'è un atto giuridico che ci garantisce
che dopo la potremo esigere o, se non c'è un atto che garantisce questa possibilità,
noi andiamo in una condizione di incertezza, di precarietà e a rischio che,
successivamente a questa deliberazione, non ci sia il titolo per rivendicare il
pagamento del contributo; questa è la questione e per questo noi l'abbiamo
congelata, si tratta solo di buonsenso.
Essendo noi d'accordo con la finalità che la Regione ci propone, cioè alienare quegli
immobili, non avendo difficoltà a fare le varianti urbanistiche che lo consentano e
avendole fatte, perché l'abbiamo congelata? Ovviamente non per un dissenso politico
o per fare un dispetto a qualcuno, perché condividiamo; l'abbiamo congelata perché
lungo il percorso ci siamo accorti che la bontà della finalità e la condivisione di
quella scelta però non poteva bypassare atti amministrativi e certezza del diritto che
consentissero al Comune di Torino di poter avere il contributo di valorizzazione.
Io, quindi insisto, come hanno già fatto i Consiglieri Lo Russo, Morano ed altri,
attenzione, rischiamo di approvare una deliberazione che pregiudica successivamente
un titolo per rivendicare il contributo di valorizzazione. Fosse anche un solo Euro,
ma non si tratta comunque di una piccola cifra, attenzione perché poi si discute di
bilancio, bilancio, bilancio - per inciso, non esiste nessun debito fuori bilancio di 70
milioni, come si è scritto e si è detto in questi giorni sui giornali e i funzionari che lo
stanno accertando sono funzionari di questo Comune e lo dimostreranno -, ma a parte
questo, questa è la questione. Quindi non possiamo metterci nella condizione di
spiegare ai torinesi che abbiamo rinunciato a una contribuzione che, per legge, è
dovuta e per la quale non avremmo titolo a rivendicarla se non c'è prima un atto
amministrativo della Regione che ci mette in una condizione di certezza.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Iaria.

IARIA Antonino
Volevo intervenire per fatto personale; sarò brevissimo.
Io non accetto dal Consigliere Morano, che forse è alla ricerca di una querela per poi
avere un titolo sui giornali, di essere accusati di favorire interessi privati, come detto
ripetutamente in Sala consiliare. Non accetto questa frase, perché è un'accusa molto
grave, ha detto testuali parole: "Voi volete favorire degli interessi privati".
Questa cosa non può dirla, mi dispiace. Lo so che è alla ricerca di una querela per poi
fare il titolone sui giornali, per dire che noi abbiamo querelato, che siamo contro la
libertà di espressione, però queste cose non le accetto.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto, per fatto personale.

CARRETTO Damiano
Visto che hanno fatto riferimento a miei interventi, volevo chiarire perché si sono
riferiti a me dicendo cose che non ho detto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Però non è un fatto personale, Consigliere Carretto, è nella dialettica della Sala
consiliare.

CARRETTO Damiano
Se io dico delle cose e altri Consiglieri mi rispondono dicendo: "Consigliere
Carretto, qui non si tratta di avere fiducia". (INTERVENTI FUORI MICROFONO).
Forse non sono stato chiaro, nel senso che noi, come Movimento 5 Stelle, non
abbiamo nessun interesse a favorire Regione perché venda questi immobili. Noi
abbiamo detto che c'è una trattativa in corso, se questa trattativa avrà un certo esito, è
una cosa… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Che non si voti oggi è chiaro,
perché ci sono 200 emendamenti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Però non si parla fuori microfono, Consigliere Lo Russo, non è un dibattito.

CARRETTO Damiano
Inoltre volevo solo dire, per completezza, al Consigliere Fassino che la fiducia noi la
diamo a chi se l'è guadagnata, qualcun altro l'ha persa, da molto tempo, tra l'altro.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Rosso.

ROSSO Roberto
Il Consigliere Fassino è stato magistrale, glielo riconosco, nell'esporre la questione
nei termini oggettivi.
Consigliere Iaria, qui il problema non è chiedere se il Consigliere Morano vuole una
querela, se lei ritiene che l'abbia diffamata, lo quereli, il problema è molto più grave,
ci si chiede - io non avevo colto la questione nella sua drammaticità - se c'è contezza
da parte del vostro Gruppo quando portate in Aula le deliberazioni, perché davvero
c'è da chiedersi questo.
Da un lato, se non fosse stato per la settimana che interverrà, Consigliere Carretto, a
seguito dell'ostruzionismo fatto dal Consigliere Ricca, voi avevate già chiuso il
termine entro il quale poter meditare se trovare o meno un accordo con la Regione,
perché oggi avevate previsto di chiudere la partita; non c'è nessun accordo da
concordare.
Mi auguro, lo devo dire sinceramente, e credo anche io che non abbiate nessunissimo
tipo di interesse, perché l'unica possibilità - come domandava il Consigliere Morano,
per riprendere l'intervento del Consigliere Iaria - era dire se avete qualche interesse
con i privati, se fate delle cose così pazzesche! Allora, se non ci sono interessi con i
privati, credo che sarà opportuno che questa Amministrazione si faccia anche
supportare meglio dal punto di vista del backstage giuridico-istituzionale e
amministrativo che può mettere in campo, perché lascia un po' esterrefatti che ci
possano essere questioni del genere. Quello che diceva il Consigliere Fassino è
corretto proprio dal punto di vista giuridico: è evidente che se non concordate prima
una regolamentazione del contributo da parte della Regione al Comune non può
essere erogato successivamente, perché sarebbe un abuso, quindi questo lo dovete
praticare prima.
Avete una settimana, prendetevene anche tre, ma chiudete la partita in modo che
giuridicamente stia in piedi. Io sono d'accordo con lei, Consigliere Carretto, che non
ci siano interessi di sorta tra voi e i potenziali acquirenti dell'albergo in piazza
Castello, però per dimostrarlo non resta di meglio che fare in modo che le cose siano
corrette giuridicamente. Avete il tempo, prendetevi qualche settimana in più,
chiudete la partita con la Regione.
Scusate, ma se loro erano d'accordo con la Regione, sono dello stesso Partito ed
hanno congelato la deliberazione, perché ritenevano che ci fossero altrimenti
illegittimità nel caso, ma perché non superate questa cosa? Lo ha ricordato il
Consigliere Fassino, erano d'accordo sull'obiettivo raggiunto dalla Regione, erano
d'accordo sulla variante, ne avevano fatte anche altre, chiedevano soltanto di avere
una correttezza di rapporto istituzionale giuridico con la Regione, non lo hanno fatto
loro e lo fate voi?
Questo veramente fa domandare con chi abbiamo a che fare come Amministrazione
Comunale di Torino. Non è più un problema di essere del Movimento 5 Stelle, PD,
Forza Italia o quant'altro, il problema è domandarsi se ci siamo dal punto di vista
giuridico su quanto proponete. Dimostrate di essere sulla linea di correttezza, sulla
linea di competenza giuridico-istituzionale, poi nessuno vi dirà mai niente. Anzi,
credo che questa discussione non sarebbe neppure emersa, perché il PD era
d'accordo, da parte nostra non c'erano particolari obiezioni, non cacciatevi in
questioni di questo tipo!

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per una breve replica, al Vicesindaca Montanari.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Ringrazio tutti i contributi che sono sicuramente utili, però ritengo tutta questa
discussione assolutamente surreale. Non stiamo votando un bel niente, stiamo
discutendo un principio, che è quello se nel corso di una cessione di alcuni beni della
Regione è legittimo o meno chiedere che venga riconosciuto un diritto di passaggio
di valorizzazione. Sappiamo che il privato paga questo tipo di valorizzazione al 50%
al Comune. Noi abbiamo discusso ampiamente in Commissione che stiamo trattando
con la Regione un cambio della DGR, in modo che venga riconosciuta una quota,
che abbiamo ipotizzato potrebbe essere il 50% di quello che paga il privato.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Non siamo qui a votare la deliberazione.
Scusate, non capisco a cosa servano le riunioni dei Capigruppo, in Conferenza dei
Capigruppo si è detto che avrei illustrato la deliberazione, punto, mi sembrava
legittimo. Poi il Consigliere Lo Russo ha detto di discuterne, benissimo, possiamo
anche discuterne, io l'avrei fatto dopo la trattativa con la Regione. Abbiamo voluto
discuterla oggi? Scusatemi, ma abbiamo perso due ore, senza sapere uno degli
elementi del problema e cioè se questo riconoscimento c'era o non c'era. Io chiederò
come Giunta che i Consiglieri la votino nel momento in cui ho in tasca qualcosa.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Per cortesia, non si interviene fuori microfono.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie per il contributo. Se vogliamo giocare a belle statuine o quant'altro, va
benissimo, in Commissione queste cose sono state chiarite. Il Consigliere Lo Russo
ci ha fatto notare i problemi del rapporto con la Regione, noi ne abbiamo preso atto e
abbiamo approfondito i contatti.
Mercoledì ci sarà probabilmente questa variante della DGR, arriviamo a concordare
questo 50% dell'incremento? Benissimo, la proporremo in votazione lunedì
prossimo. Non arriva? Signori, si ferma tutto, si congela tutto. Quindi ho capito che
magari voi pensate che a noi piace fare un albergo 5 stelle in piazza Castello, perché
ha le 5 stelle, ma non è questo il tema.
Sto guardando l'Assessore Rolando, che è impegnato, ma non mi sembra che siamo
persone così, di primo pelo che andiamo, approviamo e poi vediamo, stiamo sugli
accordi. Stiamo facendo politica, abbiamo degli accordi, in Commissione abbiamo
spiegato ampiamente il tema. Il Consigliere Lo Russo ci ha raccontato la storia di
questa deliberazione, l'abbiamo presa come un elemento positivo. Da un punto di
vista urbanistico, ritengo che sia corretto riconoscere un quid, non lo ho mai
quantificato: abbiamo ipotizzato questo 50% della valorizzazione che ci sembrava
ragionevole, che va nel solco di alcune riflessioni già fatte.
Mi spiace, mi assumo la responsabilità nell'illustrazione del provvedimento forse di
non aver spiegato fino in fondo questo, ma dato che i Capigruppo erano presenti
quando ne abbiamo parlato è forse anche responsabilità degli stessi di non aver
spiegato questa cosa, a meno che - e allora guardo il Consigliere Ricca a cui piace
fare interventi segreti - non ci sia sotto qualche operazione strana di giocare con la
Regione per fare in modo di non portare a termine la questione, in modo da fregarci.
Non volete fare la modifica? Va benissimo. Sto facendo una illazione del tutto
gratuita, se tale è, la ritiro immediatamente. Se stiamo a quanto ci siamo detti in II
Commissione e in Conferenza dei Capigruppo pochi minuti fa, discutiamo in termini
politici la questione, che sono molto semplici. Siamo d'accordo che nel momento in
cui la Regione vuole valorizzare un suo patrimonio, una parte di questa
valorizzazione, così come si fa per i privati, vada anche nelle casse del Comune?
Siamo d'accordo o no? Mi sembrava che fossimo d'accordo, che fosse nella
tradizione delle precedenti Amministrazioni e noi, più o meno, rispettiamo questo
tipo di strada; se, invece, così non era, va benissimo, cambiamo.
Continuo però a ripetere per l'ultima volta che, se avremo in mano i dati, e ho qui
l'Assessore Rolando che mi confermerà, andremo avanti, se non li avremo,
congeleremo il documento e amici come prima.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ritengo solo per una questione di metodo che sarebbe stato più produttivo non
liberare la variante e mandarla in Consiglio facendo un'illustrazione se non si è sicuri
poi di poterla votare; mi sembra una contraddizione. Poi in Commissione ho anche
sentito: "Tanto hanno fatto il grattacielo".
Detto questo, se mi permette, Presidente, faccio una proposta: sospenderei del tutto la
deliberazione, se ci saranno sviluppi, mi auguro che il Vicesindaco ce lo
comunicherà venerdì in Conferenza dei Capigruppo quando si fa l'ordine dei lavori,
magari sarebbe opportuno anche in II Commissione dove la deliberazione è stata
licenziata, se non ci sono cambiamenti, la deliberazione rimane sospesa, viene
ritirata, fate quello che ritenete più opportuno.
Oggi, però, per coerenza con quanto detto, la deliberazione andrebbe sospesa.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Io mi chiedo alle volte, Vicesindaco, se lei pensa che siamo proprio tutti deficienti,
glielo dico sinceramente! Glielo dico sull'ordine dei lavori, perché oggi non abbiamo
votato questa deliberazione per una sola e semplice ragione: sono stati presentati 200
emendamenti dalla Lega Nord. Non lo so, veramente, mi ha tolto le parole!
Concordo con il Consigliere Ricca sull'ordine dei lavori, Presidente, stante le parole
dette dal Vicesindaco in Aula, che fortunatamente insieme all'Assessore Rolando si
sono resi conto che forse tutto sommato stavamo facendo una colossale vaccata nei
confronti della Città di Torino, inviterei gentilmente…

VERSACI Fabio (Presidente)
Quando si chiede la parola sull'ordine dei lavori, Consigliere Lo Russo, si parla
sull'ordine dei lavori, non si dicono parolacce. Ordine dei lavori vuol dire ordine dei
lavori, non giochiamo con le parole, non che fa un intervento politico di due minuti
ogni volta, perché altrimenti passiamo la giornata sull'ordine dei lavori, interventi
fuori microfono.
Concluda, Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Sull'ordine dei lavori, mi riconosco in quanto diceva il Consigliere Ricca, alla luce di
questi elementi come abbiamo avuto modo di dire, conviene che questa deliberazione
venga nuovamente ritirata dall'Aula e riassegnata in Commissione, attendiamo di
vedere le modifiche della DGR Regionale approvate dalla Giunta Regionale e
pubblicate sul BURP, quando tornerà in Aula, come abbiamo avuto modo di dire, il
PD sosterrà convintamente la deliberazione.

RICCA Fabrizio
Se io ritirassi gli emendamenti oggi, la deliberazione verrebbe votata?

VERSACI Fabio (Presidente)
Non si fanno le domande con i "se" e con i "ma".

RICCA Fabrizio
Come no? Io ho chiesto se dovessi ritirare gli emendamenti, è già successo che ho
presentato degli emendamenti che poi ho ritirato,… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). …non la voteremmo?

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliere Ricca, ha finito il suo intervento sull'ordine dei lavori. Cosa vuole fare?
Vuole ritirare gli emendamenti? Allora, chiudo la possibilità di presentazione degli
emendamenti e, stante la necessità di fare una mozione di accorpamento, rimando la
deliberazione al prossimo Consiglio.
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