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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2016-04345
"GIUNTA ALLERGICA AI 'SALONI CULTURALI'?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CARRETTA ED ALTRI IN DATA 29 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"Giunta allergica ai 'Saloni Culturali'?"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604345/002, presentata in data
29 settembre 2016, avente per oggetto:

"Giunta allergica ai 'Saloni Culturali'?"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Il Salone a cui immagino vi riferiste era il Salone dell'Orientamento. Rispetto a quello
che chiedete, quindi il dettaglio dei costi economici, prima di passare a quanto vi dirò in
dettaglio, vorrei però fare una premessa su ciò che si intende per "orientamento
scolastico" e ciò che si intende per "informazione" sulle scuole secondarie di secondo
grado.
L'orientamento scolastico, che investe gli alunni delle scuole medie, ovvero delle scuole
secondarie di primo grado, in realtà è costituito da una serie di azioni volte al fatto che
dobbiamo riuscire a indirizzare e orientare dei ragazzi, riuscendo a percepire quali sono
le loro abilità e quelli che sono i loro desideri; in un incontro spesso è molto difficile,
all'interno di un mondo lavorativo complesso e frammentato. Dunque, questo è ciò che,
a grandi linee, si chiama "orientamento" e ciò che nella circolare che ho fatto scrivere -
ve la leggo testualmente - era la mia proposta: "Per l'anno scolastico 2016-2017 la
scelta è stata quella di puntare sullo sviluppo di una serie di azioni orientative, rivolte
agli allievi che devono scegliere il percorso dopo la terza media, da tenersi all'interno di
ciascuna sede scolastica, in luogo del Salone dell'Orientamento, così come organizzato
fino ad ora. Riteniamo, infatti, che sia più efficace coinvolgere in modo attivo tutti i
ragazzi, dando loro l'opportunità di confrontarsi direttamente in classe con orientatori
esperti attraverso incontri informativi. Saranno momenti dedicati ad approfondire il
sistema scolastico, le opportunità presenti sul territorio, i criteri di scelta e le modalità di
iscrizione".
Dunque, questa è stata una serie di azioni indubbiamente perfettibile, che però è arrivata
ad ogni singola scuola, andando a raccogliere un bacino di 50 alunni per volta, con
incontri mirati sull'orientamento, anche in un contesto che si ritiene più adeguato
rispetto a quello di un salone, in cui la maggior parte delle scuole mostra un banchetto
con tutta una serie di volantini e flyer, che, appunto, è ciò che noi chiamiamo
"informazione", sulla quale c'è indubbiamente da lavorare, perché, oltre al sito specifico
in cui vengono mostrate tutte le date degli open day e tutte le possibilità di andare a
visitare le scuole, bisogna in qualche modo arrivare anche alla Città Metropolitana. Non
è questo il luogo per dibatterne, ma di sicuro dobbiamo concertarci tra Città
Metropolitana e Regione su tutta una serie di azioni da fare sul territorio.
Per quel che riguarda i costi - che non è stato comunque un aspetto indifferente -, il
Salone dell'Orientamento, nel suo complesso, aveva un costo di circa 50.000 Euro.
Quest'anno Città Metropolitana non era in grado di finanziare la parte di attività relativa
al Salone di Orientamento, che si aggirava circa sui 20.000 Euro, dunque, ciò che era la
nostra parte come Comune di Torino - che erano più o meno i restanti 30.000 Euro - è
stata impiegata esclusivamente per fare tutti gli incontri orientativi in ogni singola
scuola, per dare questa opportunità anche in tutte le scuole nelle quali i percorsi di
orientamento ad oggi non hanno un livello adeguato.
Questa è la risposta in merito alle vostre domande.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Carretta. Può intervenire per cinque minuti.

CARRETTA Domenico
Ringrazio l'Assessora per la risposta e anche per la lezione su quella che è la sua idea di
linee sull'orientamento.
Guardi, noi non le stavamo chiedendo questo e naturalmente, se non lo ha capito bene, è
scritto in più punti che non ci riferiamo chiaramente al Salone dell'Orientamento.
È chiarissima quella che è la sua presa di posizione: lei considera un salone come quello
che è stato fatto fino adesso a Torino un salone inutile, perché dispersivo, e quindi si
può fare dell'altro. Peccato che forse quell'"altro" andava concordato. Non c'è stato
alcun passaggio, immagino che lei abbia frequentato qualche volta le nostre
Commissioni, quindi forse si sarà anche lamentata tante volte del non coinvolgimento di
quelli che sono gli attori principali della vicenda; quindi, la Conferenza cittadina delle
Autonomie Scolastiche non è stata per niente interpellata, anche per sapere un parere
che potesse in un certo senso anche scalfire quelle che sono le sue certezze, che noi
consideriamo granitiche, e su quello ci confrontiamo.
Assessore, noi siamo costretti - e lo dico spesso - a produrre delle interpellanze, perché
dobbiamo rispondere a quello che leggiamo sui giornali, perché atti ne vediamo ben
pochi. Visto che l'interlocuzione non c'è, visto che è quantomeno singolare la sua
dichiarazione dove dice: "Cambiamo, vediamo quelle che saranno le modalità...", poi
adesso le abbiamo viste e vedremo se saranno migliori o meno, "...e la spesa sarà simile
a quella del Salone", quando prima, nell'intervista - mi rifaccio all'intervista perché è
l'unico modo che abbiamo avuto per interloquire sulla vicenda - parlava, appunto, di
una necessità di rivedere quelli che erano i costi impiegati. Dopodiché, sempre
nell'intervista, diceva: "Però faremo la stessa cosa spendendo sempre gli stessi soldi.
Queste cose dette da un Consigliere qualunque o da un cittadino, possono anche essere
accettate; dette da un Assessore, bisogna quantomeno approfondirle.
Bisogna anche approfondire la validità di quello che sarà l'esito di questa serie di
incontri, che è stata pianificata e che saranno sicuramente migliori rispetto al Salone
dell'Orientamento. Non ce ne voglia, Assessore, però noi dobbiamo produrre delle
interpellanze e lei deve venire qui a rispondere, semmai, come ha fatto puntualmente,
cercando di non fare necessariamente - come fanno altri -, per forza, degli interventi di
natura propagandistica e politica.
Noi prendiamo atto di quello che ha detto, quindi potremmo anche aggiornare la
discussione dell'interpellanza nel momento in cui andremo a verificare quella che è
stata la validità o meno della nuova esperienza che è stata da lei inaugurata in splendida
solitudine.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Consigliere, preferisce un approfondimento in Commissione Consiliare?
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene.
La parola, per una breve replica, all'Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Credo di aver capito abbastanza bene le vostre domande sulla questione dei costi e
credo di avervi risposto. Il Salone costava 50.000 Euro, la Città Metropolitana doveva
metterne 20.000 e noi ne avevamo 30.000. Con quei 30.000 Euro si sono fatte delle
azioni che già esistevano sul territorio, ma solo per alcune scuole, che sono delle azioni
mirate all'orientamento.
La premessa iniziale che ho fatto non voleva altro che dire che il Salone
dell'Orientamento era un elemento di informazione, in cui le scuole... (io come
insegnante, che ho orientato molti ragazzi, li ho portati), di fatto è un luogo di
informazione dove le singole scuole mostrano i loro volantini, i loro progetti ed è molto
legata, quindi, alla scuola in maniera concreta.
Mentre gli incontri sono mirati al fatto che si facciano riflettere i ragazzi e le ragazze in
un ambiente adeguato, in cui possono fare domande e ricevere risposte sui percorsi della
scuola secondaria.
Come dicevo prima, ogni percorso è perfettibile e sulla Conferenza delle Autonomie
credo di aver risposto, in quell'intervista che diceva il Consigliere, che c'è stato un
disallineamento di informazione all'interno dei miei Uffici. Ho chiesto scusa e me ne
sono dispiaciuta, avrei preferito confrontarmi, anche perché avrei avuto il loro totale
appoggio, dal momento che tutti i dirigenti scolastici (nell'intervista che ha letto il
Consigliere c'era anche l'intervista al preside dell'Avogadro) erano concordi sul fatto
che comunque questo strumento non era adeguato all'orientamento.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Carretta. Consigliere, chiarisca se vuole che l'interpellanza
vada in Commissione.

CARRETTA Domenico
Certo, anche perché, siccome abbiamo ridotto tutto a un'intervista, l'Assessora, già
sapendo che avrebbe ottenuto un responso positivo, ha pensato bene di non interloquire.
Lo ha detto l'Assessora. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lo ha detto lei, poi si
riascolti attentamente il verbale.
Dopodiché, visto che ha citato un preside che era favorevole, io dico che c'erano anche
dei presidi che non erano favorevoli. Per correttezza doveva citarli, altrimenti era inutile
farlo.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza è discussa. L'argomento viene rimandato in Commissione.
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