Interventi |
"Ex Galoppatoio Militare Parco del Meisino" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604606/002, presentata in data 14 ottobre 2016, avente per oggetto: "Ex Galoppatoio Militare Parco del Meisino" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola, per la risposta, al Vicesindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Mi fa piacere che ci sia questo tema all'ordine del giorno, perché è interessante ed è oggetto di prossime decisioni. Illustro, quindi, la situazione attuale e un paio di opinioni ed indirizzi che avremo. Con domanda di attribuzione numero 6552, presentata nell'ambito del cosiddetto Federalismo Demaniale, la Città ha richiesto al Demanio il trasferimento a titolo gratuito del Galoppatoio Militare Ferruccio Dardi, e con deliberazione del Consiglio è stata confermata, da parte della Civica Amministrazione, la volontà di procedere alla sua acquisizione. Dunque, con decreto del Direttore Regionale della Direzione Regionale, eccetera, è stato disposto il trasferimento a titolo gratuito a favore di questa Amministrazione - sempre nell'ambito del cosiddetto Federalismo Demaniale - dell'area denominata "Campo di equitazione militare di Sassi" di cui all'oggetto, nonché la strada di accesso allo stesso. Il decreto è soggetto a trascrizione e voltura, formalità poste a carico del Comune di Torino acquirente. In data 27 ottobre il decreto è stato consegnato all'Agenzia del Demanio alla Città, unitamente alle chiavi di accesso al compendio. Dunque, attualmente l'immobile risulta libero e non esiste alcuna forma di consegna o concessione a terzi, sia pure in forma precaria. L'intenzione dell'Amministrazione è quella di proseguire nell'ampliamento del Parco nel quale insiste questo comprensorio; posto all'interno della Riserva del Meisino, è una delle più interessanti aree naturalistiche urbane d'Europa. Quindi, ottenuto il possesso del bene, si procederà con gli opportuni sopralluoghi da parte degli Uffici, per dare vita alle attività previsionali, ai fini dell'utilizzo dell'area nell'ottica della salvaguardia delle caratteristiche naturali del luogo. Aggiungo che ho ricevuto dei proponenti di un progetto di uso di quest'area, di un progetto di uso privatistico di quest'area. Questo progetto prevede la possibilità di realizzare 36 palafitte con zone di accoglienza ricettiva, con cupole di 6 metri di diametro sollevate 4 metri da terra, con relativi parcheggi e tantissime attività rivolte ai cittadini, tra cui tiro con l'arco, orti per anziani, pet therapy, attività per disabili, eccetera. La mia risposta è stata: "Di tutto ciò non ci interessa niente, un altro Zoom secondo non lo vogliamo". Il primo non lo abbiamo deciso noi, il secondo non lo faremo. Specifico ancora che, se invece ci fosse qualche soggetto privato che volesse proporre un riutilizzo specifico degli edifici del galoppatoio - parlo degli edifici in muratura attualmente esistenti -, con una utilizzazione compatibile con l'importanza naturalistica dell'area, quindi con una piccola attività recettiva oppure con cavalli, o quello che è, che renda utilizzabili questi edifici attualmente in abbandono, credo che non avremmo nulla in contrario, però la sostanza è che quest'area deve essere riconsegnata ai cittadini e far parte del Parco del Meisino. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola alla Consigliera Artesio. Può intervenire per cinque minuti. ARTESIO Eleonora Devo dire che l'esito della risposta mi compensa del fatto che purtroppo ho offerto al Vicesindaco l'occasione di uno spot non pre, ma post elettorale. Comunque, il contenuto della sua risposta è per la mia preoccupazione soddisfacente, nel senso che il timore che mi aveva condotto a presentare l'interpellanza era quello che si passasse dall'abbandono del Demanio al rischio di privatizzazione dell'area. Ovviamente, sarà mia cura verificare che nel prossimo Piano degli investimenti - che, ovviamente, il Comune e la Giunta, per tramite, presenteranno - ci siano gli interventi di salvaguardia naturalistica, nonché di restituzione alla fruizione collettiva per il loisir, ad esempio attraverso la prosecuzione, lungo l'argine del fiume, del percorso ciclopedonale che proviene dalle Molinette, arriva fino a San Mauro e proprio lì si interrompe per parecchie centinaia di metri. Quindi, nel transitorio la risposta è rassicurante; nell'immediato futuro vedremo alla prova del Piano degli investimenti. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Visto che è presente anche il Presidente della Circoscrizione 7, chiederei se si riuscisse poi a coinvolgere anche la Circoscrizione, ma credo che sia negli intendimenti dell'Amministrazione. L'interpellanza è discussa. |