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"Museo Pietro Micca: bagni inagibili da quattro mesi" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604589/002, presentata dal Consigliere Magliano in data 13 ottobre 2016, avente per oggetto: "Museo Pietro Micca: bagni inagibili da quattro mesi". LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola, per la risposta, all'Assessora Leon. LEON Francesca Paola (Assessora) Rispetto ai bagni del Museo Pietro Micca, ho chiesto agli Uffici di farmi una relazione tecnica sulla questione, dopodiché potremo ulteriormente approfondire la situazione del Museo. L'allaccio della fognatura, a suo tempo costruito dai militari senza richiedere i relativi permessi, si è ostruito irrimediabilmente a causa dei deterioramenti e dei crolli e deve essere rifatto. SMAT non se ne assume l'onere, in quanto è abusivo, e attendere che lo rifacciano i militari sarebbe probabilmente vano e comporterebbe dei tempi lunghissimi. Di conseguenza, dovrebbe intervenire la Città; il costo dell'intervento è di circa 12.000,00 Euro sulla manutenzione ordinaria e abbiamo ancora delle disponibilità da parte del Settore Edifici per la Cultura. Non abbiamo ancora dato immediato corso agli interventi, per evitare di trovarci senza fondi in caso di nuove e gravi emergenze, anche perché, in questo periodo, l'installazione dei servizi chimici ha comunque consentito di tamponare il problema. Se non si verificheranno emergenze tali da esaurire queste risorse entro la fine dell'anno, l'intervento potrà essere effettuato; diversamente, dovrà essere programmato un primo intervento sui fondi 2017 e, quindi, presumibilmente a marzo. Sono in contatto con il Settore Edifici per la Cultura per capire se questi 12.000,00 Euro che servono per rimettere a posto i bagni siano ancora utilizzabili in relazione alle emergenze che vengono affrontate da quel Servizio. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Il concetto è, se non capita nulla di più grave, ci occuperemo di questo, che è un fatto a mio giudizio già grave, perché mi rendo conto che ci sia un combinato disposto di responsabilità tra i militari e la Città, ma è un Museo Civico, per cui sarebbe necessario fare chiarezza una volta per tutte e non so neanche le mozioni presentate sul tema, poi, che valore abbiano, perché di fatto noi dovremo rispondere almeno a tre tipologie di soggetti. Primo: ai nostri dipendenti. Mi pare anche strano che i dipendenti che lavorano lì non si stiano lamentando del fatto che per utilizzare i servizi debbano uscire; tra l'altro, i servizi chimici non hanno l'illuminazione, quindi tra un po' ci auguriamo che, da questo punto di vista, possano trattenere le proprie esigenze fisiologiche se le sentono dalle ore 17.30 in poi, perché quei bagni sono completamente all'oscuro. Secondo: ai volontari. Noi sappiamo che c'è un folto numero di volontari che si occupa, insieme ai nostri dipendenti, di tenere viva sia l'attività del Museo, anche le ricerche culturali che vengono fatte, gli approfondimenti, la produzione anche di testi legati alla salvaguardia di questa figura e di quello che essa rappresenta. Terzo, ancora di più, agli avventori, i bambini che vanno lì a vedere il Museo, i turisti. Noi stiamo da quattro mesi - sono quasi cinque, perché l'interpellanza l'ho presentata il 13 ottobre - tenendo una delle realtà più importanti in quelle condizioni, anche partendo da quanta attenzione si è avuta su quel luogo dalla maggioranza che la esprime. Che lei risponde in Aula che, se non capita niente altro di più importante - e capiterà, Assessora, se ne renda conto; in questa Città non capita, ma, se capita, capita regolarmente - noi andremo a marzo del prossimo anno. So che c'è una Consigliera di Circoscrizione del Movimento 5 Stelle che segue attentamente la questione, ho parlato con l'architetto Bavullo del tema, però mi aspettavo un'altra risposta, del tipo che ci rendiamo conto che è un problema, se lo fa il Ministero della Difesa è chiaro che i tempi si allungano, ma come Città vogliamo salvaguardare un Museo che si occupa del personaggio che cinque metri più in là è raffigurato nella Sala Congregazioni. Questo non avviene nella sua risposta, come non avvengono, Presidente, tutta una serie di altre cose all'interno del Museo. Io non sono soddisfatto della risposta, chiedo che si vada urgentemente in Commissione anche perché - concludo - i rappresentanti dell'Associazione di volontari che si occupano di questo tema spesso mi sollevano una serie di problematiche tipo questa: c'è questo problema, c'è un'arcata che non tiene, ci sono delle infiltrazioni e il dirigente o funzionario comunale dice: "ma che problema c'è? Chiudetela". Visto che siamo alla terza risposta formale, o informale, di questo tenore, cioè non riusciamo a fare un intervento perché c'è una commistione di responsabilità tra il Ministero della Difesa e il Comune, chiudetela. A suon di risposte così, chiuderemo tutto. Già mi pare strano che i nostri dipendenti che lavorano lì non si stiano lamentando, perché non possono andare in servizi igienici normali come fanno tutti i loro colleghi. Visto che non vorrei stressare la situazione e vorrei che si facesse chiarezza sulla gestione delle offerte in quel posto, sulla gestione dei volontari, sulla gestione della struttura e che la risposta che da il Comune non sia sempre e soltanto: "non ci sono le risorse, chiudiamo il Museo Pietro Micca" (perché, per quello che risponde il dirigente del Settore su quel tema, è così), chiedo che si vada in Commissione, parlando con il Direttore del Museo, che è un Generale in pensione e lo fa a titolo gratuito e si affrontino tutti questi temi. È chiaro che la risposta è che, se non capita nulla di grave, possiamo intervenire a breve, se c'è invece qualche problema lo faremo a marzo, vorrà dire che noi di fatto per dodici mesi daremo questa immagine della Città. Venite a vederlo e sappiate che, in caso di bisogno di andare ai servizi, dovreste utilizzare i servizi chimici, che sappiamo benissimo che col tempo più si usano e più sono oggettivamente non sostenibili dal punto di vista igienico. Soprattutto, diamo un'idea del fatto che questa Città, su quel Museo lì e su quello che rappresenta (visto che c'è stata una campagna elettorale molto importante sul ruolo di quel Museo), non intervenga. Per cui, da questo punto di vista, non sono soddisfatto assolutamente della risposta, perché sembra che non ci stiamo occupando del tema, quindi chiedo di andare il prima possibile in Commissione. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Quindi, non dichiarandosi soddisfatto della risposta, l'interpellanza viene inviata alla V Commissione Consiliare. Sarà poi cura della Presidente Albano calendarizzarla in Commissione. |