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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-04620
TERRENO DI PROPRIET? COMUNALE SITO IN VIA MALTA/VIA LUSSIMPICCOLO. MODIFICA PRECEDENTI PROVVEDIMENTI DELIBERATIVI. APPROVAZIONE COSTITUZIONE DIRITTO DI SUPERFICIE NOVANTANOVENNALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RESIDENZA UNIVERSITARIA. - REVOCATA DA MECC. 2020 02375/131 C.C. 23/11/2020.
Interventi
"Terreno di proprietà comunale sito in via Malta/via Lussimpiccolo. Modifica
precedenti provvedimenti deliberativi. Approvazione costituzione diritto di superficie
novantanovennale per la realizzazione di una residenza universitaria"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201604620/131,
presentata dalla Giunta Comunale in data 18 ottobre 2016, avente per oggetto:

"Terreno di proprietà comunale sito in via Malta/via Lussimpiccolo. Modifica
precedenti provvedimenti deliberativi. Approvazione costituzione diritto di superficie
novantanovennale per la realizzazione di una residenza universitaria"

VERSACI Fabio (Presidente)
Comunico che in data 02/11/2016 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Questo è un tema che abbiamo ampiamente dibattuto in Commissione, anche recependo
molti suggerimenti e molte piccole modifiche che dalla Commissione stessa e dai vari
Consiglieri sono arrivati. Sostanzialmente, l'oggetto della proposta di deliberazione è la
messa a bando del diritto di concessione novantanovennale di un'area sita in via Malta e
via Lussimpiccolo, della superficie di circa 4.768 metri.
È un'area di proprietà della Città, che avremmo piacere di riuscire a mettere sul mercato
entro l'anno, anche sempre per coprire i buchi di Bilancio di cui stiamo parlando da un
po' di tempo. Quest'area era stata già oggetto di alcune destinazioni e proposte di messa
in vendita che si sono susseguite dal 2007 al 2014 e 2015, con due bandi che sono
andati entrambi deserti. Il primo per farne un presidio sociosanitario, un
poliambulatorio, e il secondo per farne una residenza per anziani ultracinquantenni
autosufficienti.
Questa terza ipotesi, naturalmente, ha abbassato un po' il valore dell'area da mettere sul
mercato, proprio per riuscire a venderla, rispetto anche alle condizioni di mercato non
eccezionali di quest'ultimo periodo; questa volta, però, la destinazione è residenza
universitaria.
Da questo punto di vista, ci pare interessante perché Torino, come sapete, ha già attuato
e sta portando avanti una politica di residenze universitarie importante, proprio per
promuovere la città di Torino come luogo di ricerca, luogo di studio, luogo di attrazione
di studenti. Questa residenza, in particolare, per le condizioni dell'area, della vendita,
eccetera, non sarà rivolta a tutti gli studenti, perché fatti i conti della vendita e del
legittimo guadagno del privato che prenderà in gestione quest'area, porterà a realizzare
residenze per studenti che costeranno, sul libero mercato, tra i 350 e i 500 Euro a posto
letto.
Quindi stiamo parlando di una residenza universitaria non rivolta esattamente a tutti gli
studenti, ma a una fascia di studenti medio-alta. Questo, assolutamente, non è da
mettere in relazione, o meglio, in alternativa a un progetto di residenza universitaria, che
noi comunque stiamo preparando, sul quale stiamo lavorando con l'EDISU e con gli
studenti stessi, che si rivolgerà a fasce di studenti, invece, di estrazione più modesta.
Dunque, è solo un aspetto di una politica intorno alla residenza che, in parte,
continuiamo e, in parte, proporremo in alternativa alle visioni delle Amministrazioni
che ci hanno preceduto.
Attualmente, il diritto di superficie verrà messo a bando con una percentuale di
valutazione che valuterà per il 50% l'aumento del valore a base d'asta e per il 50% la
diminuzione del costo delle residenze universitarie da mettere a bando. Quindi, questi
saranno i due elementi prevalenti della valutazione dell'offerta.
Al tempo stesso, però, sia in partenza sia nel corso della discussione in Commissione,
abbiamo valutato di sottolineare anche l'importanza di un disegno architettonico di
qualità, di un disegno del verde di qualità, di una disposizione degli stessi in sintonia
con il contesto, con le acquisizioni intorno al risparmio energetico più avanzate e con la
possibilità di destinare la residenza ai servizi migliori che attualmente si possono avere
sul mercato.
Inoltre, in questo bando di concessione diritto di superficie, la Città porta a casa circa
800 metri quadrati di verde che verrà attrezzato dal concessionario; porta a casa una
possibilità di utilizzare gratuitamente per 15 giorni - mi sembra - all'anno una sala
polivalente per 99 posti, che è prevista tra le condizioni della realizzazione stessa.
Ovviamente, la residenza dovrà avere vari servizi annessi. È pensata per una
popolazione di circa 300-350 studenti, dovrà avere sale di studio, sale per attività
ricreative, sala polivalente l'ho detto, il servizio di pulizia, il parcheggio bici, copertura
wi-fi, parcheggi nelle quantità di legge, lavanderia e così via, non sto a tediarvi.
L'area verde sarà gestita, con apertura al pubblico ed eventuale chiusura notturna, dal
gestore stesso, però sarà aperta al pubblico e si collegherà, o meno, a seconda del
progetto, con un'area di diritto privato contigua che è di accesso pubblico. Quindi,
diciamo che il verde sarà integrato tra quello esistente nella zona e quello in previsione.
Il prezzo a base d'asta per l'operazione di cui dico è stato rideterminato dopo una serie
di passaggi (che erano quelli che spiegavo prima), che partivano da una cifra un po'
superiore: prima, 1.700.000 e, poi, 1.500.000 Euro; adesso, la base d'asta attuale è
1.344.500 Euro. Ripeto, è la base d'asta, quindi a partire da questa, la gara deciderà
quale sarà l'assegnatario, sulla base del (questa è una modifica che, tra l'altro, faremo
nel corso degli emendamenti) passaggio della percentuale di punteggio per il 50% per
l'aumento della base d'asta e per il 50% per il ribasso dei canoni previsti, che vedranno
per un 51% dei posti complessivi delle tariffe convenzionate, che saranno, come dicevo
prima, tra 350 e i 450 Euro al mese, più IVA. Se non c'è altro, inizia il dibattito.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Noi riteniamo questa proposta di deliberazione molto importante, perché va a definire il
futuro di un'area di proprietà pubblica, che è quella di via Malta e via Lussimpiccolo,
un'area classificata a servizi pubblici dal nostro Piano Regolatore, la va a definire con
una prospettiva che, come è noto, non solo condividiamo, ma che riteniamo sia la
prospettiva della città, cioè quella di andare verso un modello di città che attraverso il
potenziamento dell'offerta universitaria, in tutte le sue diverse declinazioni, sia per
quanto riguarda i siti in senso stretto afferenti alla ricerca e alla didattica, ma anche
ovviamente i laboratori, ovviamente tutti quelli che sono i servizi correlati agli studenti,
e tra questi quelli relativi all'offerta residenziale, ci sembra davvero importante.
E lo fa con una modalità che dal punto di vista ideale, e ideologico tenderei a dire,
condividiamo e sosteniamo, che è quello di un rapporto di partnership pubblico-privato,
cioè un rapporto in cui il soggetto pubblico si fa garante di un quadro di regole, che
sono quelle descritte nella deliberazione così come uscita dalla Giunta Comunale e poi
anche a valle della fase emendativa, che poi si è sviluppata in Commissione, e il privato
sviluppa e attua il servizio pubblico in un regime di convenzionamento. Che è
esattamente quello che noi riteniamo essere un po' la prospettiva verso cui occorre
muoversi ed è per certi versi una prospettiva che, quindi, non solo difendiamo e
sosteniamo, ma che anzi stimoliamo a ripercorrere in tantissimi altri elementi. Cito, ad
esempio, la questione del parco Michelotti con Zoom, vedremo quale sarà
l'atteggiamento dell'Amministrazione rispetto a questo tipo di dimensione; penso alla
Cavallerizza, Vicesindaco, altro modello assolutamente utile, in cui sperimentare
modelli virtuosi di partnership pubblico-privato; penso alla valorizzazione del
patrimonio militare dismesso; penso a tantissime altre azioni che lei e
l'Amministrazione Appendino potete sviluppare coerentemente con un quadro che
riteniamo assolutamente da sostenere.
Riteniamo che sia da sostenere non tanto e non solo perché ovviamente potenzia una
dinamica positiva del rapporto tra il Comune e i soggetti privati che in questa città,
sempre meno, purtroppo, hanno comunque ancora intenzione di investire e di
sperimentare modelli di attuazione di servizio pubblico, ma anche perché rappresentano
una delle poche modalità, in assenza di contribuzione pubblica diretta, con cui
sviluppare attività dinamiche e azioni di sviluppo della città.
In questi termini, pertanto, pur condividendo il provvedimento, non ci sentiamo tanto di
condividere le parole del Vicesindaco (gia dette, peraltro, in Commissione e ribadite in
Aula), e cioè che questo è un provvedimento fatto per fare cassa. Questo non è un
provvedimento fatto per fare cassa, Vicesindaco Montanari. Questo è un provvedimento
patrimoniale-urbanistico, che serve a dotare la Città di una funzione fondamentale se
vogliamo costruire veramente le condizioni di città universitaria, e come tale andrebbe
almeno presentato, difeso, soprattutto da lei, che ha sempre, almeno come
conferenziere, dichiarato di opporsi strenuamente al tema dell'esigenza di utilizzare la
dinamica economica nelle scelte di politica urbanistica.
Ovviamente, il Partito Democratico sosterrà conseguentemente la proposta di
deliberazione, lo fa convintamente, stimola fortemente l'Amministrazione Comunale
attuale a continuare su questa strada, riteniamo che il tema dell'offerta residenziale per
gli studenti sia un tema di grande rilevanza e siamo, come abbiamo già avuto modo di
dire in Commissione, al vostro fianco, qualora riteniate di portare avanti questa azione
politica, nel responsabilizzare l'EDISU (l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario) relativamente all'obbligatorietà morale, etica e anche politica di
incrementare i fondi per il diritto allo studio per i meritevoli e i privi di mezzi, cioè per
tutti gli studenti che si affacciano alla vita universitaria e che hanno esigenze di avere
provvigioni allo studio, borse/posti in residenza.
Qualora questa proposta di deliberazione venisse a trovare attuazione, noi ci auguriamo
che la futura residenza di via Malta abbia la stessa velocità di realizzazione e di messa
in opera di quella vicina del Campus Sanpaolo, che è stato un successo di rilevanza
sovranazionale rispetto alle politiche urbanistiche-patrimoniali della Città, riteniamo
che, da questo punto di vista, pertanto, sia compito della Città, da un lato, costruire le
condizioni perché l'Amministrazione possa sviluppare questo tipo di dotazioni e,
dall'altro, ovviamente, quello di farsi parte attiva perché i nostri studenti universitari
possano trovare adeguata sistemazione.
Siamo contenti che il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, che annovera tra i suoi
banchi esponenti che negli anni scorsi si sono particolarmente distinti per contrastare e
fronteggiare questo tipo di politica urbanistica, oggi voteranno e solidamente
sosterranno la proposta di deliberazione. Siamo contenti perché, giustamente, cambiare
idea è sempre una cosa utile, è un sintomo di intelligenza. Quindi, se anche voi,
ovviamente non tutti, ma qualcuno in particolare, ci siete arrivati, non possiamo che
esserne assolutamente contenti.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Avrò modo, durante lo sviluppo della discussione sugli emendamenti, di precisare
ulteriormente la valutazione e il punto di vista del mio Gruppo Consiliare. Devo dire
che ho una preoccupazione specifica, relativa alla proposta di deliberazione riguardante
via Malta, e una preoccupazione generale, che riassumo in questo intervento
introduttivo. Siamo alla fine della trilogia o dobbiamo aspettarci altri atti della serie
"penso di no, ma faccio di sì"?
Dopo Parco Zoom, dopo la deliberazione di Auchan, adesso siamo alla deliberazione di
via Malta, appunto, dicevo, tre atti consecutivi. Temo che avremo ulteriori sorprese di
qui alla fine dell'anno finanziario del Consiglio Comunale; ci troveremo nuovamente ad
affrontare degli atti, che vengono presentati come quelli che non si sarebbero voluti
fare, ma che si devono fare per ragioni di carattere economico, vale a dire l'incasso
degli oneri di urbanizzazione.
Ora, mi spiace dire in questa sede che credo che il successo politico nella Città di
Torino da parte del Movimento 5 Stelle - ma forse anche il successo politico di
qualunque formazione che si presenta come alternativa - sia quello di dimostrare che
l'arte del possibile non è soltanto un'utopia e neanche una promessa, ma è una capacità
concreta che coloro che vogliono praticarla e si presentano come capaci di praticarla
devono poi dare atto nelle scelte operative. Questo - mi dispiace - fino a questo
momento non è avvenuto, non avviene rispetto alle scelte che vediamo compiere una
dietro l'altra. Per le scelte di partenariato pubblico-privato e di concessione
novantanovennale di suolo pubblico bastava ampiamente l'ex Assessore Lo Russo,
come ha anche tenuto a ricordarci di essere capace di fare nel discorso che ha concluso
pochi minuti fa.
Quindi, è evidente che si fanno delle scelte giudicate contingenti e irripetibili, dal punto
di vista della filosofia delle scelte, ma sono scelte che condizionano la Città se, per chi
le fa contingenti, per la Città per 99 anni.
È esattamente sulla natura e sulla qualità di questa scelta che il mio Gruppo consiliare
non può convenire per due ordini di ragioni. Il primo ordine di ragioni: come ho già
detto, il consumo di suolo; mi pare che non ci siano argomenti più sintetici di questi per
descrivere la natura di questo atto, ma ce n'è uno anche più specifico che riguarda la
totale assenza - nel momento in cui ci è stata presentata la deliberazione, poi, certo,
alcuni emendamenti anche della stessa maggioranza tentano di edulcorare e di
ammorbidire il provvedimento - di qualunque valutazione sull'opportunità o meno di
ospitare questo tipo di servizio in quel determinato luogo della città. È evidente che
l'unico argomento che viene presentato è: a) altre funzioni sono andate deserte nelle
gare; b) c'è il Politecnico vicino.
Nulla veniva detto sulle considerazioni generali rispetto al tessuto urbano e sociale,
sulla presenza di collegamenti e servizi, sulle previsioni relative ai nuovi assi di
sviluppo delle residenze universitarie, e quindi alla coerenza o meno di questo
investimento in quel determinato territorio, sull'andamento o meno della domanda in
termini di crescita e soprattutto su quali indirizzi quella domanda assumesse rispetto alla
qualità delle opportunità abitative offerte.
Insomma, il carattere innovativo della funzione che si vuole insediare in quel
determinato territorio e il ruolo di governo che l'attore pubblico dovrebbe sempre avere
in ordine a queste trasformazioni urbane sono stati completamente dismessi in questo
atto deliberativo, sia dal punto di vista dell'eventuale preliminare studio d'ambito che
avrebbe dovuto precedere la scelta, ma anche sulle caratteristiche dei futuri fabbricati
che lì si andranno ad insediare, perché testualmente viene detto: "La tipologia
costruttiva è libera". Poi è vero che negli emendamenti si cercherà di ammorbidire e
contenere questa assenza di direzione e di governo, ma è altrettanto vero che oggi nulla
nella deliberazione proposta dalla Giunta veniva definito, ad esempio sulle soluzioni
architettoniche, ad esempio su quali soluzioni architettoniche sarebbero state più o meno
compatibili con le tipologie abitative che sono già lì insediate e con le soluzioni che nel
tempo sono state adottate.
Quindi, un intervento estemporaneo, che però impegnerà la Città per un secolo, un
intervento privo di indicazioni relative alla compatibilità urbanistico-territoriale, un
intervento non utile ai fini del perseguimento dell'obiettivo del diritto allo studio.
Questo non lo dice la perfida Capogruppo di Torino in Comune, lo dice anche la
deliberazione, che serenamente ammette che la Residenza Universitaria è una funzione
di pregio che potrà, forse, avere qualche capacità di attrazione nei confronti di operatori
privati, che si pone nell'ambito di un segmento di ricerca di soluzioni abitative, che è
quello della popolazione universitaria, ma che non si propone a quel tipo di popolazione
universitaria, che, dovendo coniugare il tema del diritto allo studio con le proprie
condizioni socioeconomiche, certamente non potrà e non potrebbe permettersi i costi di
locazione delle unità abitative che sono previste con questa deliberazione.
Quindi, come sempre, siamo in presenza dell'annus horribilis, per molti per ragioni
diverse, ma l'annus horribilis per il Movimento 5 Stelle, in cui si deve, obtorto collo,
soggiacere a scelte già compiute da altri e rieditarle, ma gli anni che verranno vedranno,
invece, praticarsi una vera politica sociale del diritto allo studio, che viene annunciata
con questa deliberazione. Una politica del diritto allo studio che qui non c'è, perché qui
ci si rivolge a studenti benestanti, ma che, con magnifiche progressive sorti, leggeremo
nelle future Linee operative dell'Assessore Giusta e del Vicesindaco Montanari, sempre
se e quando ci consegneranno le Linee operative, che continuiamo ad attenere e che
avrebbero dovuto consegnarci entro il 30 settembre.
Quindi, questa deliberazione non si configura come una deliberazione che vuole
perseguire l'obiettivo del diritto allo studio, perché, se stiamo a leggere i dati che ci
vengono forniti dagli Enti deputati alle politiche del diritto allo studio, sono dai 1.200 ai
1.300 gli studenti borsisti che avrebbero bisogno di una soluzione abitativa nella città di
Torino. Se sono borsisti, nel senso che sono in gara per ottenere una borsa di studio da
parte dell'EDISU, ne deriva l'evidente constatazione che hanno condizioni reddituali,
proprie e delle proprie famiglie, tali per cui questo tipo di opzione economica offerta
con la soluzione di via Malta angolo via Lussimpiccolo non è quella per loro praticabile.
Quindi, Torino è una Città Universitaria, che valorizza il territorio in funzione
universitaria, non per tutti, e soprattutto non ci viene ancora detto come per gli altri, cioè
per la stragrande maggioranza di chi avrà difficoltà economiche, verranno perseguite
soluzioni abitative: cedendo patrimonio ad uso abitativo della Città verso l'EDISU,
studiando altre formule di convenzionamento con soggetti privati per riconvertire
alloggi, io non lo so, lo vedremo quando ci verranno consegnate le famose Linee
operative. Certo è che in questo momento questa soluzione non si configura nella
direzione dei capaci e meritevoli, ancorché non dico privi di mezzi, ma con pochi
mezzi, per perseguire un diritto allo studio che nella nostra società contemporanea,
come ben sappiamo, per garantire reali opportunità, deve consentire anche l'accesso agli
studi universitari.
Concludo questa prima valutazione dicendo che le previsioni qui date perché sono così
alte, dal punto di vista del costo mensile della locazione? Per garantire quel tipo di
redditività all'investitore o agli investitori che si presenteranno a gara. Una redditività
che - mi si dice - normalmente viene considerata tra il 3% e il 5% del valore del capitale
investito. Dico bene? Io non so - perché non sono mai stata un imprenditore - se questo
livello di redditività sia un livello di redditività normale, non so se nei rapporti tra
Governo pubblico ed economia si possano gestire relazioni più equilibrate nell'interesse
comune, certo è che quello a cui io assisto è che la bussola con la quale si adottano le
scelte nella politica dell'Amministrazione è sempre una bussola che tende a garantire
una redditività a fronte della possibilità di garantirsi un'entrata subito, con interventi, in
questo caso, di politiche urbanistiche e di resa del suolo pubblico. Non mi sembrava
fosse questa la cifra politica di chi in questo momento, per scelta dei cittadini, ci sta
amministrando. Quindi, ritengo di dovermi opporre a questa deliberazione, come farò
con la presentazione degli emendamenti che ho condiviso con altri Consiglieri.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Giusto per usare una citazione, dopo tutte queste deliberazioni al Vicesindaco, qualcuno
forse proporrà la tessera onoraria del Partito Democratico, perché tutto quello che è
stato portato in Aula finora da lui è a firma della vecchia Giunta; forse per una
continuità nell'anno, forse per quell'incapacità di rompere con il passato, io credo che
l'esigenza contabile non possa condizionare scelte così importanti da parte della Città,
ovvero, la prima - se così vogliamo chiamarla - residenza universitaria viene fatta, per la
stessa voce del Vicesindaco, per studenti ricchi. Come ha detto in Commissione, non
saranno proprio dei Montezemolo, però per andare lì bisogna star bene, bisogna
poterselo permettere. Sono le sue parole dette in Commissione, che io condivido,
perché, vedendo quello che è il listino prezzi di quella residenza universitaria, concordo
pienamente. Io, però, non so se l'avrei fatta.
La mia paura è che la prossima deliberazione a firma del Vicesindaco Montanari sia
riprendere quella dell'ex Assessore Passoni per la Cavallerizza, anche perché, visto che
tutto quello che in campagna elettorale avevate detto che era sbagliato lo state facendo,
questo potrebbe essere davvero il coronamento perfetto di una liaison tra la Giunta di
adesso e quella di prima.
Detto questo, non mi sento di condividere questa deliberazione, non l'avrei condivisa
con la passata Amministrazione e non mi sento di condividerla con questa; vedremo, su
un'astensione, perché, nel caso in cui gli emendamenti della Consigliera Artesio fossero
accolti nella loro totalità, potrei valutare pienamente un'astensione, perché ritengo che
normalizzino la deliberazione o comunque cercano di renderla più accessibile, cosa che
invece l'Amministrazione doveva fare da subito.
Io penso che, se uno voleva dare un segnale di discontinuità rispetto a chi ha governato
precedentemente, doveva fare qualcosa di più, anche solamente intervenire in maniera
forte su quelli che erano gli obblighi da parte del concessionario di andare a calmierare i
prezzi, almeno per una minima parte degli studenti. Adesso nella deliberazione c'è
scritto che fino al 51% ci deve essere per forza una calmierizzazione, io dico che si
poteva lavorare magari per un 25% con prezzi ancora più bassi. Non è stato fatto, a me
dispiace. Le proposte non sono mancate.
Sarò curioso di vedere cosa succederà con gli emendamenti presentati dalla Consigliera
Artesio, per poi esprimere un giudizio complessivo finale durante le dichiarazioni di
voto.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Io faccio solo due rapide considerazioni. Mi rivolgo al Vicesindaco Montanari. Io
personalmente, pur avendo condiviso - poi lo vedremo - gli emendamenti con la
Consigliera Artesio, non sono scandalizzato, anzi, dalla possibilità anche di coinvolgere
risorse private per alcuni tipi di realizzazioni. Quello che mi sento di dire, però, è che mi
sarei aspetto due aspetti: uno era una questione forse di tempistica, io capisco anche
l'esigenza di poter provvedere anche a mettere in essere tutta una serie di azioni che
possano concorrere a far quadrare il Bilancio, però davvero avrei preferito che fosse
chiaro, da parte dell'Amministrazione, quali sono gli intendimenti per il Piano delle
residenze che vuole mettere in atto e quindi avere maggiori garanzie, ante, sulla
possibilità concreta di come viene attuato il diritto allo studio, proprio perché stiamo
parlando effettivamente di una possibilità residenziale destinata a fasce decisamente
alte, che peraltro mi sembra anche - poi lo vedremo quando andremo a discutere nel
dettaglio gli emendamenti - che siano addirittura superiori ai dati di mercato per quelle
stesse aree residenziali; ritengo che questa sia quasi più una mancanza di un'adeguata
tempistica. Il Piano residenze può comprendere anche una fascia reddituale più alta,
però mi sarebbe sembrato più garantista avere prima una visione chiara di come, invece,
venivano prioritariamente garantite le fasce reddituali più basse.
Non entro nel merito dell'uso del suolo. Non è per polemica, però faccio solo presente
che, quando furono discusse le Linee guida che avevano presentato i vari Assessori
della Giunta, io feci notare che l'accezione "fermiamo il consumo di suolo" era da
intendersi - e lo condividevo pienamente - come riduzione del consumo di suolo, ma era
una frase forte, anche perché in certi casi può essere anche consentito, se c'è un
intervento che intendiamo buono dal punto di vista della riqualificazione, un moderato
uso di suolo. In questo caso vedo che effettivamente di consumo di suolo ce n'è
parecchio, siamo a quasi 10.000 metri quadrati di SLP, quindi mi permetto solo di far
notare che forse a volte anche le frasi vanno più ponderate.
In ultimo dico che, come ribadivo, non mi scandalizza affatto la possibilità di
investimenti anche privati che concorrano a questo tipo di interventi, però deve essere
molto chiara la funzione del regolatore rispetto alla funzione dell'operatore. Questo
impianto della deliberazione mi sembra un po' debole sotto questo profilo, almeno sotto
due aspetti: uno è che, come ha già fatto presente prima la Consigliera Artesio, vengono
dati ampi margini di operazione, anche sotto il profilo architettonico e strutturale, che
potevano essere un minimo definiti. Noi proponiamo anche che si possa fare addirittura
uno studio d'ambito preliminare o che comunque possa dare delle indicazioni più
precise. Inoltre, anche il coinvolgimento delle associazioni locali e delle Circoscrizioni
viene richiamato nelle premesse, però poi non trova una specifica linea di indirizzo in
quelli che sono gli aspetti che normano la possibilità di partecipare al bando.
Anche - e concludo - l'intendimento di cosa sia un intervento sostenibile poteva essere
meglio chiarito, sotto gli aspetti proprio realizzativi, sulla sostenibilità energetica, ma
anche sulla sostenibilità di tipo sociale, che potesse almeno individuare quella serie di
punti, legati all'inclusività, alla possibilità di realizzare effettivamente un intervento
anche di maggiore apertura verso quello che è il contesto sociale intorno, che potevano
essere in linea di massima individuati e quindi essere oggetto anche della proposta di
bando.

VERSACI Fabio (Presidente)
Io non ho altri iscritti a parlare, quindi passerei alla discussione degli emendamenti.
A questa proposta di deliberazione sono stati presentati 50 emendamenti.
Chiedo, per cortesia, un po' di attenzione, perché poi durante la discussione non ci
capiamo o qualcuno si lamenta che non ha capito.
Voteremo prima i subemendamenti presentati dai Consiglieri Curatella, Iaria, Carretto e
Fornari all'emendamento di Commissione, poi si voterà l'emendamento di
Commissione; dopodiché si passerà alla discussione e alla votazione degli emendamenti
presentati dalla Consigliera Artesio e dal Consigliere Tresso.
Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Curatella,
Iaria e Carretto, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Curatella. Può intervenire per due minuti.

CURATELLA Cataldo
Questo subemendamento all'emendamento di Commissione mira ad aggiungere gli
aspetti di efficienza energetica e di sostenibilità energetica nella nuova costruzione - ne
ha parlato poco fa il Consigliere Tresso -, perché nel testo della proposta di
deliberazione non si fa alcun riferimento né alle Direttive Europee né alle Leggi
attualmente in vigore, quindi ad esempio la Direttiva Europea 2010/31/UE, e i Decreti
Ministeriali, ad esempio il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015, sui requisiti minimi
degli edifici.
In particolare, è un subemendamento che vuole far presente che quanto va a realizzarsi
deve cercare di tendere ai nuovi obiettivi europei di efficienza energetica, quello che
viene chiamato come "edificio ad energia zero", o ad energia quasi zero, indicato come
NZEB (Nearly Zero Energy Building), cercando il più possibile di avvicinarsi,
anticipandole, alle tempistiche europee del 2018-2020, in modo tale da poter ridurre
anche il costo vivo, il costo corrente delle bollette, che poi si ritroverà a pagare chi
dovrà effettivamente vivere in tali alloggi.
Quindi, è semplicemente un'integrazione della necessità di non perdere di vista la
sostenibilità energetica e, di conseguenza, ambientale.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 1
all'emendamento n. 1:
presenti 31, astenuti 3, favorevoli 28.
Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 1 è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Curatella,
Fornari, Iaria e Carretto, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Questo subemendamento nasce per correggere quello che è stato probabilmente un
fraintendimento avvenuto in Commissione, per cui, quando si parlava di qualità degli
edifici e di risparmio energetico, non si voleva far rifermento a una certificazione di
prodotto, ma a una certificazione di prestazione degli edifici.
Quindi, riteniamo abbastanza superfluo il riferimento all'Ecolabel, per cui il
subemendamento tende ad eliminare questa dicitura e questa richiesta.

VERSACI Fabio (Presidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 2
all'emendamento n. 1:
presenti 32, astenuti 2, favorevoli 30.
Il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 1 è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Carretto,
Mensio, Paoli e Curatella, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Questo subemendamento va a modificare parzialmente la collocazione dell'area verde
di nuova costituzione prevista nella deliberazione, indicando come area preferenziale
quella su via Malta, prospiciente e di più facile accessibilità agli allievi della scuola
Salgari, che sta praticamente lì di fronte, ovviamente salvo modifiche migliorative che
dovranno essere concordate con l'Amministrazione.
Sempre parlando di verde, auspichiamo anche che, in fase di presentazione del progetto,
poi vengano considerate positivamente le eventuali adozioni di soluzioni come pareti
verdi verticali o tetti verdi, che potrebbero ancora migliorare la quantità di verde
presente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 3
all'emendamento n. 1:
presenti 33, astenuti 2, favorevoli 31.
Il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 1 è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 1, presentato dal Consigliere Fornari, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1 così
subemendato:
presenti 32, astenuti 1, favorevoli 31.
L'emendamento n. 1 è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 2, presentato dalla Consigliera Artesio, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per l'illustrazione, alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Io illustrerei l'emendamento n. 2 congiuntamente all'emendamento n. 3. Entrambi,
infatti, si ispirano ad un'unica filosofia: il coinvolgimento della Circoscrizione nella
fase di definizione della finalità di destinazione dell'area e la costruzione partecipativa
delle soluzioni progettuali, in particolare per quanto riguarda gli spazi di utilizzo
comunale, quale lo spazio verde e l'edificio polivalente.
Ovviamente io segnalavo la necessità di rispettare la mozione che il Consiglio aveva
adottato all'unanimità, credo, forse con un'astensione, all'epoca dell'espressione di
parere, in cui si chiedeva, per la soluzione progettuale, la conservazione e l'utilizzo
degli spazi comuni, di fare un'attività partecipativa coinvolgendo circoli scolastici,
associazionismo del territorio, per definire come realizzare le opere e come garantirne la
fruibilità generale. Quindi, si tratta di un invito al coinvolgimento che ispira entrambi
gli emendamenti, che considero così illustrati con quest'unico intervento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Quindi l'intervento riguarda gli emendamenti n. 2 e n. 3.
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Siamo d'accordo su questo principio, ne abbiamo già discusso in Commissione, ed è già
presente nella proposta di deliberazione.
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2:
Presenti 33, astenuti 6, favorevoli 3, contrari 24.
L'emendamento n. 2 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 3, presentato dalla Consigliera Artesio.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3:
Presenti 33, astenuti 6, favorevoli 3, contrari 24.
L'emendamento n. 3 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 4, presentato dalla Consigliera Artesio.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Illustrerei l'emendamento n. 4 congiuntamente all'emendamento n. 5 e
all'emendamento n. 6. Si tratta (e qui sarà curioso vedere il comportamento di voto della
maggioranza) di inserire nella proposta di deliberazione i paragrafi delle Linee guida
Programmatiche che abbiamo adottato con votazione del Consiglio il 29 luglio, nelle
quali si fa riferimento allo sviluppo dell'edilizia universitaria e della relativa
residenzialità, e nelle quali si impegna il governo della Città a un'attenta valutazione dei
costi per i beneficiari, a una iniziativa di tutela particolare rispetto agli studenti capaci e
meritevoli privi di mezzi e a una ricerca di condivisione con le rappresentanze
studentesche e con l'EDISU, requisiti che non mi paiono apparire in questa proposta di
deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Io ribadisco solo quanto avevo già detto nel mio intervento precedente. Pur non
modificando nella sostanza la natura della proposta di deliberazione, però mi sembra
opportuno invece che questi aspetti ci siano nelle premesse, proprio perché con questo
disallineamento di tempi che ha anticipato le deliberazioni rispetto a un programma
sulle residenze più articolato, mi sembra importante almeno che la Giunta si impegni a
dare valore a questi aspetti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Anche in questo caso è già presente in narrativa un ragionamento del genere.
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 4:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24.
L'emendamento n. 4 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 5.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 5:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24.
L'emendamento n. 5 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 6.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 6:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24.
L'emendamento n. 6 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 7, presentato dalla Consigliera Artesio.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)

VERSACI Fabio (Presidente)
Anche l'emendamento n. 7 era compreso? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va
bene, la ringrazio.
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 7:
Presenti 36, astenuti 3, favorevoli 9, contrari 24.
L'emendamento n. 7 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 8, presentato dalla Consigliera Artesio.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Questo può essere inteso come un emendamento di bandiera, nel senso che viene
riportato nell'emendamento il giudizio di carattere urbanistico descritto nella relazione
introduttiva. Nel senso che qui si richiede di procedere alla redazione di uno studio
preliminare che, esplorando le diverse possibilità di soluzioni planivolumetriche,
indirizzi le scelte edificatorie in maniera rispettosa dell'edificato dell'intorno, sapendo
che l'edificato dell'intorno ha almeno due tipologie edilizie prevalenti: maniche lineari
a filo strada e palazzine isolate.
Ovviamente questo è il famoso studio d'Ambito che avremmo desiderato costituisse la
premessa della scelta di localizzazione specifica. Quindi è, evidentemente, un
emendamento di principio.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Non me ne voglia la Consigliera Artesio, abbiamo già fatto questa discussione in
Conferenza dei Capigruppo. Il nostro voto sarà contrario, non tanto perché non vi è
condivisione rispetto allo spirito di inquadrare l'intervento edilizio nel contorno e anche
nel tessuto urbano, ma in quanto la modalità scelta dalla Amministrazione - che,
ribadiamo, condividiamo - è quella di procedere a una preliminare cessione del diritto di
superficie novantanovennale a un soggetto che poi avrà, nella interlocuzione tecnico-
politica in sede di piano esecutivo convenzionato, la modalità di adempiere a sostanziali
procedure di inserimento ambientale/architettonico, urbanistico ed edilizio.
Mentre introdurre questi elementi all'interno della deliberazione di cessione del diritto
di superficie novantanovennale ci sembra preconfigurare - rispetto all'emanazione del
bando stesso e poi successivamente a eventuali problemi, che ovviamente ci auguriamo
non capitino, ma ci dobbiamo mettere nell'ottica che possono capitare - problematiche
legate ai futuri contenziosi.
Per questa ragione, il nostro voto, pur essendo assolutamente in linea con quanto da voi
auspicato, sarà contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Nell'emendamento che abbiamo già votato parliamo di un corretto inserimento
ambientale dell'intervento in un'ottica di salvaguardia della qualità urbana in coerenza
con il contesto urbano circostante; a tale fine si demandano gli Uffici di una valutazione
tecnica afferente al progetto proposto, eccetera. Cioè è già tutto presente, quindi mi
sembrano veramente emendamenti inutili.
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 8:
Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 2, contrari 29.
L'emendamento n. 8 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 9, presentato dai Consiglieri Artesio e Tresso.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Illustrerei congiuntamente l'emendamento n. 9 e l'emendamento n. 10. Entrambi
intervengono sulla seconda obiezione relativa a questa proposta di deliberazione, che è
la capacità di questa futura edilizia universitaria di incrociare le effettive esigenze della
popolazione studentesca. Da un'analisi artigianale condotta all'interno del mercato
immobiliare del territorio, noi rileviamo che le caratteristiche per le quali si prevede di
locare la parte di edilizia universitaria convenzionata sono, rispetto al mercato
immobiliare della zona, molto superiori, in particolare di circa il 23%, rispetto
all'andamento medio dei canoni di quel territorio.
Quindi, evidentemente, quando chiedevamo con gli emendamenti n. 9 e n. 10 di riferirsi
a un andamento di mercato più ragionevole, se non solo per il bisogno della
popolazione, già sarebbe stato molto, ma più ragionevole rispetto al livello medio del
quartiere, era per cercare di conciliare la credibilità di questa offerta universitaria con le
possibilità reali dei futuri utilizzatori.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Volevo solo aggiungere che ancora più direttamente in riferimento alla Residenza
Sanpaolo, a cui giustamente è stato fatto cenno in precedenza, proprio perché si colloca
in un contesto simile e, tra l'altro, di nuovo si rivolge a fasce reddituali più elevate, ha
comunque dei sostanziali disallineamenti, perché la camera singola è affittata a 440 € al
mese, ma con IVA e spese incluse. Quindi, siamo quantomeno a un 22% in più, più le
spese.
Poi mi si dirà che si confida anche nel ribasso d'asta, però sicuramente si parte da
canoni che sono elevati. Pur conoscendo le difficoltà del mercato, però, se ho fatto bene
i calcoli, su 9.200 metri quadrati di SLP, questo vuol dire avere un costo di un
parametro di capacità edificatoria che si pone al di sotto dei 150 € al metro quadrato;
quindi, comunque, non siamo su livelli particolarmente esosi; con tutta quella che è la
rispondenza del mercato in questo momento, però sicuramente siamo in una fascia
bassa.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Ovviamente questo è un grande tema che riguarda i canoni relativi alle residenze
universitarie. Come ho avuto modo di dire più volte, però, a noi pare di poter affermare,
l'abbiamo detto anche in sede di discussione della proposta di deliberazione, che noi
dobbiamo contemperare a una serie numerosa di esigenze: da un lato quella di fornire
un'offerta abitativa di qualità, che ovviamente ha dei costi indotti certamente superiori a
quelli che sono i costi indotti rilevabili nell'intorno del quartiere, in quanto alcuni dei
servizi collettivi che verosimilmente verranno introdotti producono quel plusvalore, ed è
la ragione per cui, peraltro, il Campus Sanpaolo sta funzionando bene, anche in
presenza di affitti nell'intorno più bassi, proprio perché oggi la domanda di offerta
residenziale da parte di studenti richiede un certo tipo di standard qualitativo.
Ma poi - l'ha detto lo stesso Consigliere Tresso - perché avendo noi aderito
all'impostazione di modificare la deliberazione portando sul 50% il valore di punteggio
di assegnazione tra valore e cessione di diritto di superficie e il 50% sui valori delle
tariffe, è evidente che sarà lì la misura in cui il piano economico-finanziario degli
eventuali soggetti proponenti andrà a verificare questa condizione.
Tutto ciò in ogni caso non esclude, lo ribadisco cogliendo l'occasione
dell'emendamento, che l'Ente regionale diritto allo studio, in questo senso il
Vicesindaco potrebbe farsi parte attiva, stanzi risorse per acquistare posti in residenza
universitaria e li dia agli studenti. Cioè il punto di fondo non è tanto il valore unitario
del posto letto, quanto piuttosto se e qual è la somma a carico dello studente medesimo.
Io ricordo che sul Campus Sanpaolo, a mia memoria, a meno che non siano intercorsi
elementi diversi, non vi sono posti acquisiti dall'EDISU.
Allora, forse, a valle e individuando una strategia un po' più generale di politica
universitaria della città, varrebbe la pena, e in questo senso ci troverà al suo fianco,
Vicesindaco, chiedere che venga aumentata la capienza finanziaria per l'acquisto di
posti letto in residenza universitaria da parte dell'EDISU.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Io vorrei solo ricordare al Consigliere Lo Russo, prima di rivolgersi al Vicesindaco
Montanari, che l'EDISU mi risulta essere un Ente regionale, mi risulta che a governare
la Regione ci sia il partito di cui il Consigliere Lo Russo fa parte. Quindi si potrebbe
chiedere direttamente alla Regione di dare soldi all'EDISU, in modo che possa investire
sul diritto allo studio universitario.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Consigliere Carretto, ha perso di nuovo una buona occasione per stare zitto, perché se
nota io non ho fatto il minimo accenno di chiave polemica, anzi, ho ribadito al
Vicesindaco che diamo una mano come Partito Democratico della città di Torino nel
sostenere un'azione in cui non c'entra niente che la Regione sia amministrata dal PD.
Quindi, purtroppo, lei ha perso nuovamente un'occasione per tacere. Non c'era vena
polemica, anzi, ribadisco che voteremo contro l'emendamento, proprio per aiutare
l'operazione a svilupparsi.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Non credo che sia un buon momento per stare zitto quando rilevo una certa ipocrisia di
chi per cinque anni ha amministrato questa Città e queste richieste non le ha mai portate
avanti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 9:
Presenti 34, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 29.
L'emendamento n. 9 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 10.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 10:
Presenti 34, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 29.
L'emendamento n. 10 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti n. 11 e n. 12 decadono, perché è stato approvato l'emendamento n. 1.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 13, presentato dai Consiglieri Artesio e
Tresso.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Io ritirerei questo emendamento, alla luce delle osservazioni che sono state svolte negli
interventi precedenti dei Colleghi di maggioranza.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 13 è ritirato.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 14, presentato dalla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Poiché nel tempo la discussione in ordine alla tipologia della residenzialità universitaria
si è sviluppata non soltanto in termini quantitativi, cioè rapporto tra domanda e offerta,
ma anche in termini qualitativi, andando a ricercare diverse soluzioni di tipo abitativo,
abbiamo introdotto la possibilità, da inserire nel bando, di nuclei di coabitazione
indipendenti, fino a un massimo di 15 posti letto.
Questo in relazione al fatto che forme di convivenza promosse dalla popolazione
studentesca verso o propri partner del contesto universitario, con particolari
caratteristiche, penso all'accoglienza di studenti con disabilità, o addirittura forme di
convivenza con persone in difficoltà abitativa, hanno dato risultati particolarmente
soddisfacenti. La stessa Consigliera Tisi, in Commissione, aveva anche ipotizzato che in
questa proposta di deliberazione si potessero prendere in considerazioni nuclei per
soluzioni di problemi di emergenza abitativa.
Quindi, l'idea era quella di introdurre, sia pure un minimo, 15 posti letto, qualche
criterio di flessibilità.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 14:
Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 5, contrari 26.
L'emendamento n. 14 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 15, presentato dalla Consigliera Artesio.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Illustrerei congiuntamente l'emendamento n. 15 con l'emendamento n. 17, uno tratta di
frigoriferi e l'altro di macchine fotocopiatrici. Sembrano un po' ridicoli, il tema era però
collegato all'introduzione, da un lato, di alcune caratteristiche di autonomia, perché noi
pensavamo ai nuclei integrati e, quindi, a forme di flessibilità; dall'altro lato, avere
qualche garanzia che tutti i servizi che giustificano la distanza tra il prezzo di mercato di
un alloggio e quello qui messo a base d'asta sussistano effettivamente. Devo dire che
nella discussione questo è sembrato del tutto implicito, cioè che è dato per scontato che
i servizi di fotocopie, la possibilità della cucina e della conservazione dei cibi ci siano
già.
Quindi, facendo un atto di fiducia, ritirerei gli emendamenti n. 15 e n. 17, assumendo
che gli impegni presi durante la discussione in Commissione siano assunti poi nella
concreta realizzazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti n. 15 e n. 17 sono ritirati.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 16, presentato dai Consiglieri Artesio e
Tresso.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Questo emendamento è proprio relativo alla valorizzazione di quella dimensione di
funzioni di accessibilità che veniva richiamata prima. Se davvero questa residenza
universitaria consente dei vantaggi aggiuntivi alla popolazione studentesca, che siano
vantaggi aggiuntivi dal punto di vista della accessibilità dei luoghi nei quali svolgere
l'attività di studio. Quindi si è messo un parametro relativo ai locali comuni per lo
studio.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 16:
Presenti 35, astenuti 3, favorevoli 8, contrari 24.
L'emendamento n. 16 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Dichiaro decaduti gli emendamenti n. 18 e n. 19, perché approvato il primo
emendamento.
Passiamo all'analisi degli emendamenti nn. 20, 46 e 47.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
L'emendamento n. 20 va letto parallelamente agli emendamenti n. 46 e n. 47, che
riguardano gli orari e le settimane di apertura e che miravano a dare una continuità alla
possibilità di utilizzo degli alloggi in convenzione, perché nello schema della
deliberazione si fa riferimento, da un lato, alla possibilità, laddove gli alloggi non siano
occupati da studenti, di utilizzarli per offerta e accoglienza turistica, questo per le unità
rimaste libere; dall'altro, si faceva riferimento a una durata in corso d'anno della
possibilità di utilizzo di undici mesi.
Non era chiaro dal nostro punto di vista se periodi giudicati estivi, ma impiegati dagli
studenti per la sessione di esami, fossero garantiti nella previsione scritta in atto
deliberativo, così come fosse sempre garantita la conservazione laddove si addivenisse a
una concezione univoca del concetto vacanze natalizie. Quindi avevamo precisato il
numero di settimane del calendario per quelle natalizie e per quelle pasquali e il numero
complessivo di mesi.
Se, come ci è stato detto, non ci sono rischi perché l'interpretazione è univoca ed è a
tutela degli studenti, gli emendamenti nn. 20, 46 e 47 possono essere ritirati.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
In effetti c'era una frase in deliberazione che diceva: "Il regime convenzionato si
estende anche a tali periodi qualora lo studente occupante o comunque l'avente titolo
decida, per qualsiasi motivo, di sostare nella struttura".
Mi sembrava solo di dover rafforzare, perché fosse maggiormente esplicito; se si
intende, però, che implicitamente si sottintende questa frase, possiamo ritirarlo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti nn. 20, 46 e 47 sono stati ritirati.
Gli emendamenti nn 21, 22, 23 e 24 decadono, perché è stato approvato il primo
emendamento.
Passiamo all'analisi degli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30, sui quali c'è parere tecnico
sfavorevole.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Sugli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30 c'è un parere tecnico sfavorevole.
Questi quattro emendamenti rispondono a una logica di riduzione del danno, nel senso
che, avendo prima tentato di ridurre il costo di ogni posto letto con ragionamenti relativi
all'opportunità e al diritto allo studio e non essendoci riusciti, si introduceva la
possibilità, che non era certamente quella da noi desiderabile, di ottenere una riduzione
del costo rinunciando a una quota parte degli alloggi da convenzionare. Subendo quindi
la logica del profitto, introducevamo la possibilità di ottenere una miglioria, sia pure per
una quota inferiore a quella prevista in convenzione.
Poiché qui ci viene detto che, in rapporto alla convenzione per uso pubblico preminente,
non è possibile ridurre la quota di convenzione, pur essendo possibile chiedere al
Consiglio di pronunciarsi sul piano politico, per quanto mi riguarda, credo anche con il
Collega, ritirerei quelli che hanno parere sfavorevole da parte della Giunta, anche
perché nella nostra impostazione erano davvero un punto di caduta che avremmo subito,
non era la condizione desiderabile.

VERSACI Fabio (Presidente)
C'è il parere tecnico sfavorevole, non il parere della Giunta.

ARTESIO Eleonora
Scusi, parere tecnico sfavorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30 sono ritirati.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 27.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Questo emendamento è di nuovo sui costi, quindi lo do per illustrato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 27:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 30.
L'emendamento n. 27 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 28 decade, perché approvato il primo emendamento.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 31.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Lo do per illustrato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 31:
Presenti 32, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 27.
L'emendamento n. 31 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti nn. 32, 33 e 34 decadono, perché è stato approvato il primo
emendamento.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 35, che di fatto è uguale all'emendamento n.
14.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Esatto, quindi sono già stati illustrati.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 35:
Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 5, contrari 26.
L'emendamento n. 35 è respinto.
Stesso esito dell'emendamento n. 14.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 36 è ritirato.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 37.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Ha la stessa formulazione di quello precedente, è solo in una pagina diversa. Stiamo
parlando della scheda patrimoniale, l'altro era sulla deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 37:
Presenti 35, astenuti 3, favorevoli 8, contrari 24.
L'emendamento n. 37 è respinto.
Stesso esito dell'emendamento n. 16.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 38.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
L'emendamento n. 38 era già stato ritirato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi degli emendamenti n. 39 e n. 40, che hanno un parere tecnico
sfavorevole.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Sono entrambi stati ritirati.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti n. 39 e n. 40 sono ritirati.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 41.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Questo emendamento è sempre sui costi, abbiamo già votato l'emendamento n. 27 che è
analogo e interveniva non sulla scheda patrimoniale ma sulla deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 41:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 30.
L'emendamento n. 41 è respinto.
Stesso esito dell'emendamento n. 27.

VERSACI Fabio (Presidente)
Gli emendamenti n. 42 e n. 43 decadono, perché approvato il primo emendamento.
Gli emendamenti n. 44 e n. 45 sono ritirati, perché hanno un parere tecnico sfavorevole.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione la
proposta di deliberazione così emendata:
Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 1.
La proposta di deliberazione è approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 1.
L'immediata eseguibilità è concessa con il medesimo esito.
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