Interventi |
"Terreno di proprietà comunale sito in via Malta/via Lussimpiccolo. Modifica precedenti provvedimenti deliberativi. Approvazione costituzione diritto di superficie novantanovennale per la realizzazione di una residenza universitaria" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201604620/131, presentata dalla Giunta Comunale in data 18 ottobre 2016, avente per oggetto: "Terreno di proprietà comunale sito in via Malta/via Lussimpiccolo. Modifica precedenti provvedimenti deliberativi. Approvazione costituzione diritto di superficie novantanovennale per la realizzazione di una residenza universitaria" VERSACI Fabio (Presidente) Comunico che in data 02/11/2016 le competenti Commissioni hanno rimesso il provvedimento in Aula. La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaca. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Questo è un tema che abbiamo ampiamente dibattuto in Commissione, anche recependo molti suggerimenti e molte piccole modifiche che dalla Commissione stessa e dai vari Consiglieri sono arrivati. Sostanzialmente, l'oggetto della proposta di deliberazione è la messa a bando del diritto di concessione novantanovennale di un'area sita in via Malta e via Lussimpiccolo, della superficie di circa 4.768 metri. È un'area di proprietà della Città, che avremmo piacere di riuscire a mettere sul mercato entro l'anno, anche sempre per coprire i buchi di Bilancio di cui stiamo parlando da un po' di tempo. Quest'area era stata già oggetto di alcune destinazioni e proposte di messa in vendita che si sono susseguite dal 2007 al 2014 e 2015, con due bandi che sono andati entrambi deserti. Il primo per farne un presidio sociosanitario, un poliambulatorio, e il secondo per farne una residenza per anziani ultracinquantenni autosufficienti. Questa terza ipotesi, naturalmente, ha abbassato un po' il valore dell'area da mettere sul mercato, proprio per riuscire a venderla, rispetto anche alle condizioni di mercato non eccezionali di quest'ultimo periodo; questa volta, però, la destinazione è residenza universitaria. Da questo punto di vista, ci pare interessante perché Torino, come sapete, ha già attuato e sta portando avanti una politica di residenze universitarie importante, proprio per promuovere la città di Torino come luogo di ricerca, luogo di studio, luogo di attrazione di studenti. Questa residenza, in particolare, per le condizioni dell'area, della vendita, eccetera, non sarà rivolta a tutti gli studenti, perché fatti i conti della vendita e del legittimo guadagno del privato che prenderà in gestione quest'area, porterà a realizzare residenze per studenti che costeranno, sul libero mercato, tra i 350 e i 500 Euro a posto letto. Quindi stiamo parlando di una residenza universitaria non rivolta esattamente a tutti gli studenti, ma a una fascia di studenti medio-alta. Questo, assolutamente, non è da mettere in relazione, o meglio, in alternativa a un progetto di residenza universitaria, che noi comunque stiamo preparando, sul quale stiamo lavorando con l'EDISU e con gli studenti stessi, che si rivolgerà a fasce di studenti, invece, di estrazione più modesta. Dunque, è solo un aspetto di una politica intorno alla residenza che, in parte, continuiamo e, in parte, proporremo in alternativa alle visioni delle Amministrazioni che ci hanno preceduto. Attualmente, il diritto di superficie verrà messo a bando con una percentuale di valutazione che valuterà per il 50% l'aumento del valore a base d'asta e per il 50% la diminuzione del costo delle residenze universitarie da mettere a bando. Quindi, questi saranno i due elementi prevalenti della valutazione dell'offerta. Al tempo stesso, però, sia in partenza sia nel corso della discussione in Commissione, abbiamo valutato di sottolineare anche l'importanza di un disegno architettonico di qualità, di un disegno del verde di qualità, di una disposizione degli stessi in sintonia con il contesto, con le acquisizioni intorno al risparmio energetico più avanzate e con la possibilità di destinare la residenza ai servizi migliori che attualmente si possono avere sul mercato. Inoltre, in questo bando di concessione diritto di superficie, la Città porta a casa circa 800 metri quadrati di verde che verrà attrezzato dal concessionario; porta a casa una possibilità di utilizzare gratuitamente per 15 giorni - mi sembra - all'anno una sala polivalente per 99 posti, che è prevista tra le condizioni della realizzazione stessa. Ovviamente, la residenza dovrà avere vari servizi annessi. È pensata per una popolazione di circa 300-350 studenti, dovrà avere sale di studio, sale per attività ricreative, sala polivalente l'ho detto, il servizio di pulizia, il parcheggio bici, copertura wi-fi, parcheggi nelle quantità di legge, lavanderia e così via, non sto a tediarvi. L'area verde sarà gestita, con apertura al pubblico ed eventuale chiusura notturna, dal gestore stesso, però sarà aperta al pubblico e si collegherà, o meno, a seconda del progetto, con un'area di diritto privato contigua che è di accesso pubblico. Quindi, diciamo che il verde sarà integrato tra quello esistente nella zona e quello in previsione. Il prezzo a base d'asta per l'operazione di cui dico è stato rideterminato dopo una serie di passaggi (che erano quelli che spiegavo prima), che partivano da una cifra un po' superiore: prima, 1.700.000 e, poi, 1.500.000 Euro; adesso, la base d'asta attuale è 1.344.500 Euro. Ripeto, è la base d'asta, quindi a partire da questa, la gara deciderà quale sarà l'assegnatario, sulla base del (questa è una modifica che, tra l'altro, faremo nel corso degli emendamenti) passaggio della percentuale di punteggio per il 50% per l'aumento della base d'asta e per il 50% per il ribasso dei canoni previsti, che vedranno per un 51% dei posti complessivi delle tariffe convenzionate, che saranno, come dicevo prima, tra 350 e i 450 Euro al mese, più IVA. Se non c'è altro, inizia il dibattito. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti. LO RUSSO Stefano Noi riteniamo questa proposta di deliberazione molto importante, perché va a definire il futuro di un'area di proprietà pubblica, che è quella di via Malta e via Lussimpiccolo, un'area classificata a servizi pubblici dal nostro Piano Regolatore, la va a definire con una prospettiva che, come è noto, non solo condividiamo, ma che riteniamo sia la prospettiva della città, cioè quella di andare verso un modello di città che attraverso il potenziamento dell'offerta universitaria, in tutte le sue diverse declinazioni, sia per quanto riguarda i siti in senso stretto afferenti alla ricerca e alla didattica, ma anche ovviamente i laboratori, ovviamente tutti quelli che sono i servizi correlati agli studenti, e tra questi quelli relativi all'offerta residenziale, ci sembra davvero importante. E lo fa con una modalità che dal punto di vista ideale, e ideologico tenderei a dire, condividiamo e sosteniamo, che è quello di un rapporto di partnership pubblico-privato, cioè un rapporto in cui il soggetto pubblico si fa garante di un quadro di regole, che sono quelle descritte nella deliberazione così come uscita dalla Giunta Comunale e poi anche a valle della fase emendativa, che poi si è sviluppata in Commissione, e il privato sviluppa e attua il servizio pubblico in un regime di convenzionamento. Che è esattamente quello che noi riteniamo essere un po' la prospettiva verso cui occorre muoversi ed è per certi versi una prospettiva che, quindi, non solo difendiamo e sosteniamo, ma che anzi stimoliamo a ripercorrere in tantissimi altri elementi. Cito, ad esempio, la questione del parco Michelotti con Zoom, vedremo quale sarà l'atteggiamento dell'Amministrazione rispetto a questo tipo di dimensione; penso alla Cavallerizza, Vicesindaco, altro modello assolutamente utile, in cui sperimentare modelli virtuosi di partnership pubblico-privato; penso alla valorizzazione del patrimonio militare dismesso; penso a tantissime altre azioni che lei e l'Amministrazione Appendino potete sviluppare coerentemente con un quadro che riteniamo assolutamente da sostenere. Riteniamo che sia da sostenere non tanto e non solo perché ovviamente potenzia una dinamica positiva del rapporto tra il Comune e i soggetti privati che in questa città, sempre meno, purtroppo, hanno comunque ancora intenzione di investire e di sperimentare modelli di attuazione di servizio pubblico, ma anche perché rappresentano una delle poche modalità, in assenza di contribuzione pubblica diretta, con cui sviluppare attività dinamiche e azioni di sviluppo della città. In questi termini, pertanto, pur condividendo il provvedimento, non ci sentiamo tanto di condividere le parole del Vicesindaco (gia dette, peraltro, in Commissione e ribadite in Aula), e cioè che questo è un provvedimento fatto per fare cassa. Questo non è un provvedimento fatto per fare cassa, Vicesindaco Montanari. Questo è un provvedimento patrimoniale-urbanistico, che serve a dotare la Città di una funzione fondamentale se vogliamo costruire veramente le condizioni di città universitaria, e come tale andrebbe almeno presentato, difeso, soprattutto da lei, che ha sempre, almeno come conferenziere, dichiarato di opporsi strenuamente al tema dell'esigenza di utilizzare la dinamica economica nelle scelte di politica urbanistica. Ovviamente, il Partito Democratico sosterrà conseguentemente la proposta di deliberazione, lo fa convintamente, stimola fortemente l'Amministrazione Comunale attuale a continuare su questa strada, riteniamo che il tema dell'offerta residenziale per gli studenti sia un tema di grande rilevanza e siamo, come abbiamo già avuto modo di dire in Commissione, al vostro fianco, qualora riteniate di portare avanti questa azione politica, nel responsabilizzare l'EDISU (l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) relativamente all'obbligatorietà morale, etica e anche politica di incrementare i fondi per il diritto allo studio per i meritevoli e i privi di mezzi, cioè per tutti gli studenti che si affacciano alla vita universitaria e che hanno esigenze di avere provvigioni allo studio, borse/posti in residenza. Qualora questa proposta di deliberazione venisse a trovare attuazione, noi ci auguriamo che la futura residenza di via Malta abbia la stessa velocità di realizzazione e di messa in opera di quella vicina del Campus Sanpaolo, che è stato un successo di rilevanza sovranazionale rispetto alle politiche urbanistiche-patrimoniali della Città, riteniamo che, da questo punto di vista, pertanto, sia compito della Città, da un lato, costruire le condizioni perché l'Amministrazione possa sviluppare questo tipo di dotazioni e, dall'altro, ovviamente, quello di farsi parte attiva perché i nostri studenti universitari possano trovare adeguata sistemazione. Siamo contenti che il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, che annovera tra i suoi banchi esponenti che negli anni scorsi si sono particolarmente distinti per contrastare e fronteggiare questo tipo di politica urbanistica, oggi voteranno e solidamente sosterranno la proposta di deliberazione. Siamo contenti perché, giustamente, cambiare idea è sempre una cosa utile, è un sintomo di intelligenza. Quindi, se anche voi, ovviamente non tutti, ma qualcuno in particolare, ci siete arrivati, non possiamo che esserne assolutamente contenti. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Avrò modo, durante lo sviluppo della discussione sugli emendamenti, di precisare ulteriormente la valutazione e il punto di vista del mio Gruppo Consiliare. Devo dire che ho una preoccupazione specifica, relativa alla proposta di deliberazione riguardante via Malta, e una preoccupazione generale, che riassumo in questo intervento introduttivo. Siamo alla fine della trilogia o dobbiamo aspettarci altri atti della serie "penso di no, ma faccio di sì"? Dopo Parco Zoom, dopo la deliberazione di Auchan, adesso siamo alla deliberazione di via Malta, appunto, dicevo, tre atti consecutivi. Temo che avremo ulteriori sorprese di qui alla fine dell'anno finanziario del Consiglio Comunale; ci troveremo nuovamente ad affrontare degli atti, che vengono presentati come quelli che non si sarebbero voluti fare, ma che si devono fare per ragioni di carattere economico, vale a dire l'incasso degli oneri di urbanizzazione. Ora, mi spiace dire in questa sede che credo che il successo politico nella Città di Torino da parte del Movimento 5 Stelle - ma forse anche il successo politico di qualunque formazione che si presenta come alternativa - sia quello di dimostrare che l'arte del possibile non è soltanto un'utopia e neanche una promessa, ma è una capacità concreta che coloro che vogliono praticarla e si presentano come capaci di praticarla devono poi dare atto nelle scelte operative. Questo - mi dispiace - fino a questo momento non è avvenuto, non avviene rispetto alle scelte che vediamo compiere una dietro l'altra. Per le scelte di partenariato pubblico-privato e di concessione novantanovennale di suolo pubblico bastava ampiamente l'ex Assessore Lo Russo, come ha anche tenuto a ricordarci di essere capace di fare nel discorso che ha concluso pochi minuti fa. Quindi, è evidente che si fanno delle scelte giudicate contingenti e irripetibili, dal punto di vista della filosofia delle scelte, ma sono scelte che condizionano la Città se, per chi le fa contingenti, per la Città per 99 anni. È esattamente sulla natura e sulla qualità di questa scelta che il mio Gruppo consiliare non può convenire per due ordini di ragioni. Il primo ordine di ragioni: come ho già detto, il consumo di suolo; mi pare che non ci siano argomenti più sintetici di questi per descrivere la natura di questo atto, ma ce n'è uno anche più specifico che riguarda la totale assenza - nel momento in cui ci è stata presentata la deliberazione, poi, certo, alcuni emendamenti anche della stessa maggioranza tentano di edulcorare e di ammorbidire il provvedimento - di qualunque valutazione sull'opportunità o meno di ospitare questo tipo di servizio in quel determinato luogo della città. È evidente che l'unico argomento che viene presentato è: a) altre funzioni sono andate deserte nelle gare; b) c'è il Politecnico vicino. Nulla veniva detto sulle considerazioni generali rispetto al tessuto urbano e sociale, sulla presenza di collegamenti e servizi, sulle previsioni relative ai nuovi assi di sviluppo delle residenze universitarie, e quindi alla coerenza o meno di questo investimento in quel determinato territorio, sull'andamento o meno della domanda in termini di crescita e soprattutto su quali indirizzi quella domanda assumesse rispetto alla qualità delle opportunità abitative offerte. Insomma, il carattere innovativo della funzione che si vuole insediare in quel determinato territorio e il ruolo di governo che l'attore pubblico dovrebbe sempre avere in ordine a queste trasformazioni urbane sono stati completamente dismessi in questo atto deliberativo, sia dal punto di vista dell'eventuale preliminare studio d'ambito che avrebbe dovuto precedere la scelta, ma anche sulle caratteristiche dei futuri fabbricati che lì si andranno ad insediare, perché testualmente viene detto: "La tipologia costruttiva è libera". Poi è vero che negli emendamenti si cercherà di ammorbidire e contenere questa assenza di direzione e di governo, ma è altrettanto vero che oggi nulla nella deliberazione proposta dalla Giunta veniva definito, ad esempio sulle soluzioni architettoniche, ad esempio su quali soluzioni architettoniche sarebbero state più o meno compatibili con le tipologie abitative che sono già lì insediate e con le soluzioni che nel tempo sono state adottate. Quindi, un intervento estemporaneo, che però impegnerà la Città per un secolo, un intervento privo di indicazioni relative alla compatibilità urbanistico-territoriale, un intervento non utile ai fini del perseguimento dell'obiettivo del diritto allo studio. Questo non lo dice la perfida Capogruppo di Torino in Comune, lo dice anche la deliberazione, che serenamente ammette che la Residenza Universitaria è una funzione di pregio che potrà, forse, avere qualche capacità di attrazione nei confronti di operatori privati, che si pone nell'ambito di un segmento di ricerca di soluzioni abitative, che è quello della popolazione universitaria, ma che non si propone a quel tipo di popolazione universitaria, che, dovendo coniugare il tema del diritto allo studio con le proprie condizioni socioeconomiche, certamente non potrà e non potrebbe permettersi i costi di locazione delle unità abitative che sono previste con questa deliberazione. Quindi, come sempre, siamo in presenza dell'annus horribilis, per molti per ragioni diverse, ma l'annus horribilis per il Movimento 5 Stelle, in cui si deve, obtorto collo, soggiacere a scelte già compiute da altri e rieditarle, ma gli anni che verranno vedranno, invece, praticarsi una vera politica sociale del diritto allo studio, che viene annunciata con questa deliberazione. Una politica del diritto allo studio che qui non c'è, perché qui ci si rivolge a studenti benestanti, ma che, con magnifiche progressive sorti, leggeremo nelle future Linee operative dell'Assessore Giusta e del Vicesindaco Montanari, sempre se e quando ci consegneranno le Linee operative, che continuiamo ad attenere e che avrebbero dovuto consegnarci entro il 30 settembre. Quindi, questa deliberazione non si configura come una deliberazione che vuole perseguire l'obiettivo del diritto allo studio, perché, se stiamo a leggere i dati che ci vengono forniti dagli Enti deputati alle politiche del diritto allo studio, sono dai 1.200 ai 1.300 gli studenti borsisti che avrebbero bisogno di una soluzione abitativa nella città di Torino. Se sono borsisti, nel senso che sono in gara per ottenere una borsa di studio da parte dell'EDISU, ne deriva l'evidente constatazione che hanno condizioni reddituali, proprie e delle proprie famiglie, tali per cui questo tipo di opzione economica offerta con la soluzione di via Malta angolo via Lussimpiccolo non è quella per loro praticabile. Quindi, Torino è una Città Universitaria, che valorizza il territorio in funzione universitaria, non per tutti, e soprattutto non ci viene ancora detto come per gli altri, cioè per la stragrande maggioranza di chi avrà difficoltà economiche, verranno perseguite soluzioni abitative: cedendo patrimonio ad uso abitativo della Città verso l'EDISU, studiando altre formule di convenzionamento con soggetti privati per riconvertire alloggi, io non lo so, lo vedremo quando ci verranno consegnate le famose Linee operative. Certo è che in questo momento questa soluzione non si configura nella direzione dei capaci e meritevoli, ancorché non dico privi di mezzi, ma con pochi mezzi, per perseguire un diritto allo studio che nella nostra società contemporanea, come ben sappiamo, per garantire reali opportunità, deve consentire anche l'accesso agli studi universitari. Concludo questa prima valutazione dicendo che le previsioni qui date perché sono così alte, dal punto di vista del costo mensile della locazione? Per garantire quel tipo di redditività all'investitore o agli investitori che si presenteranno a gara. Una redditività che - mi si dice - normalmente viene considerata tra il 3% e il 5% del valore del capitale investito. Dico bene? Io non so - perché non sono mai stata un imprenditore - se questo livello di redditività sia un livello di redditività normale, non so se nei rapporti tra Governo pubblico ed economia si possano gestire relazioni più equilibrate nell'interesse comune, certo è che quello a cui io assisto è che la bussola con la quale si adottano le scelte nella politica dell'Amministrazione è sempre una bussola che tende a garantire una redditività a fronte della possibilità di garantirsi un'entrata subito, con interventi, in questo caso, di politiche urbanistiche e di resa del suolo pubblico. Non mi sembrava fosse questa la cifra politica di chi in questo momento, per scelta dei cittadini, ci sta amministrando. Quindi, ritengo di dovermi opporre a questa deliberazione, come farò con la presentazione degli emendamenti che ho condiviso con altri Consiglieri. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Giusto per usare una citazione, dopo tutte queste deliberazioni al Vicesindaco, qualcuno forse proporrà la tessera onoraria del Partito Democratico, perché tutto quello che è stato portato in Aula finora da lui è a firma della vecchia Giunta; forse per una continuità nell'anno, forse per quell'incapacità di rompere con il passato, io credo che l'esigenza contabile non possa condizionare scelte così importanti da parte della Città, ovvero, la prima - se così vogliamo chiamarla - residenza universitaria viene fatta, per la stessa voce del Vicesindaco, per studenti ricchi. Come ha detto in Commissione, non saranno proprio dei Montezemolo, però per andare lì bisogna star bene, bisogna poterselo permettere. Sono le sue parole dette in Commissione, che io condivido, perché, vedendo quello che è il listino prezzi di quella residenza universitaria, concordo pienamente. Io, però, non so se l'avrei fatta. La mia paura è che la prossima deliberazione a firma del Vicesindaco Montanari sia riprendere quella dell'ex Assessore Passoni per la Cavallerizza, anche perché, visto che tutto quello che in campagna elettorale avevate detto che era sbagliato lo state facendo, questo potrebbe essere davvero il coronamento perfetto di una liaison tra la Giunta di adesso e quella di prima. Detto questo, non mi sento di condividere questa deliberazione, non l'avrei condivisa con la passata Amministrazione e non mi sento di condividerla con questa; vedremo, su un'astensione, perché, nel caso in cui gli emendamenti della Consigliera Artesio fossero accolti nella loro totalità, potrei valutare pienamente un'astensione, perché ritengo che normalizzino la deliberazione o comunque cercano di renderla più accessibile, cosa che invece l'Amministrazione doveva fare da subito. Io penso che, se uno voleva dare un segnale di discontinuità rispetto a chi ha governato precedentemente, doveva fare qualcosa di più, anche solamente intervenire in maniera forte su quelli che erano gli obblighi da parte del concessionario di andare a calmierare i prezzi, almeno per una minima parte degli studenti. Adesso nella deliberazione c'è scritto che fino al 51% ci deve essere per forza una calmierizzazione, io dico che si poteva lavorare magari per un 25% con prezzi ancora più bassi. Non è stato fatto, a me dispiace. Le proposte non sono mancate. Sarò curioso di vedere cosa succederà con gli emendamenti presentati dalla Consigliera Artesio, per poi esprimere un giudizio complessivo finale durante le dichiarazioni di voto. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Tresso. TRESSO Francesco Io faccio solo due rapide considerazioni. Mi rivolgo al Vicesindaco Montanari. Io personalmente, pur avendo condiviso - poi lo vedremo - gli emendamenti con la Consigliera Artesio, non sono scandalizzato, anzi, dalla possibilità anche di coinvolgere risorse private per alcuni tipi di realizzazioni. Quello che mi sento di dire, però, è che mi sarei aspetto due aspetti: uno era una questione forse di tempistica, io capisco anche l'esigenza di poter provvedere anche a mettere in essere tutta una serie di azioni che possano concorrere a far quadrare il Bilancio, però davvero avrei preferito che fosse chiaro, da parte dell'Amministrazione, quali sono gli intendimenti per il Piano delle residenze che vuole mettere in atto e quindi avere maggiori garanzie, ante, sulla possibilità concreta di come viene attuato il diritto allo studio, proprio perché stiamo parlando effettivamente di una possibilità residenziale destinata a fasce decisamente alte, che peraltro mi sembra anche - poi lo vedremo quando andremo a discutere nel dettaglio gli emendamenti - che siano addirittura superiori ai dati di mercato per quelle stesse aree residenziali; ritengo che questa sia quasi più una mancanza di un'adeguata tempistica. Il Piano residenze può comprendere anche una fascia reddituale più alta, però mi sarebbe sembrato più garantista avere prima una visione chiara di come, invece, venivano prioritariamente garantite le fasce reddituali più basse. Non entro nel merito dell'uso del suolo. Non è per polemica, però faccio solo presente che, quando furono discusse le Linee guida che avevano presentato i vari Assessori della Giunta, io feci notare che l'accezione "fermiamo il consumo di suolo" era da intendersi - e lo condividevo pienamente - come riduzione del consumo di suolo, ma era una frase forte, anche perché in certi casi può essere anche consentito, se c'è un intervento che intendiamo buono dal punto di vista della riqualificazione, un moderato uso di suolo. In questo caso vedo che effettivamente di consumo di suolo ce n'è parecchio, siamo a quasi 10.000 metri quadrati di SLP, quindi mi permetto solo di far notare che forse a volte anche le frasi vanno più ponderate. In ultimo dico che, come ribadivo, non mi scandalizza affatto la possibilità di investimenti anche privati che concorrano a questo tipo di interventi, però deve essere molto chiara la funzione del regolatore rispetto alla funzione dell'operatore. Questo impianto della deliberazione mi sembra un po' debole sotto questo profilo, almeno sotto due aspetti: uno è che, come ha già fatto presente prima la Consigliera Artesio, vengono dati ampi margini di operazione, anche sotto il profilo architettonico e strutturale, che potevano essere un minimo definiti. Noi proponiamo anche che si possa fare addirittura uno studio d'ambito preliminare o che comunque possa dare delle indicazioni più precise. Inoltre, anche il coinvolgimento delle associazioni locali e delle Circoscrizioni viene richiamato nelle premesse, però poi non trova una specifica linea di indirizzo in quelli che sono gli aspetti che normano la possibilità di partecipare al bando. Anche - e concludo - l'intendimento di cosa sia un intervento sostenibile poteva essere meglio chiarito, sotto gli aspetti proprio realizzativi, sulla sostenibilità energetica, ma anche sulla sostenibilità di tipo sociale, che potesse almeno individuare quella serie di punti, legati all'inclusività, alla possibilità di realizzare effettivamente un intervento anche di maggiore apertura verso quello che è il contesto sociale intorno, che potevano essere in linea di massima individuati e quindi essere oggetto anche della proposta di bando. VERSACI Fabio (Presidente) Io non ho altri iscritti a parlare, quindi passerei alla discussione degli emendamenti. A questa proposta di deliberazione sono stati presentati 50 emendamenti. Chiedo, per cortesia, un po' di attenzione, perché poi durante la discussione non ci capiamo o qualcuno si lamenta che non ha capito. Voteremo prima i subemendamenti presentati dai Consiglieri Curatella, Iaria, Carretto e Fornari all'emendamento di Commissione, poi si voterà l'emendamento di Commissione; dopodiché si passerà alla discussione e alla votazione degli emendamenti presentati dalla Consigliera Artesio e dal Consigliere Tresso. Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Curatella, Iaria e Carretto, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Curatella. Può intervenire per due minuti. CURATELLA Cataldo Questo subemendamento all'emendamento di Commissione mira ad aggiungere gli aspetti di efficienza energetica e di sostenibilità energetica nella nuova costruzione - ne ha parlato poco fa il Consigliere Tresso -, perché nel testo della proposta di deliberazione non si fa alcun riferimento né alle Direttive Europee né alle Leggi attualmente in vigore, quindi ad esempio la Direttiva Europea 2010/31/UE, e i Decreti Ministeriali, ad esempio il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015, sui requisiti minimi degli edifici. In particolare, è un subemendamento che vuole far presente che quanto va a realizzarsi deve cercare di tendere ai nuovi obiettivi europei di efficienza energetica, quello che viene chiamato come "edificio ad energia zero", o ad energia quasi zero, indicato come NZEB (Nearly Zero Energy Building), cercando il più possibile di avvicinarsi, anticipandole, alle tempistiche europee del 2018-2020, in modo tale da poter ridurre anche il costo vivo, il costo corrente delle bollette, che poi si ritroverà a pagare chi dovrà effettivamente vivere in tali alloggi. Quindi, è semplicemente un'integrazione della necessità di non perdere di vista la sostenibilità energetica e, di conseguenza, ambientale. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 1: presenti 31, astenuti 3, favorevoli 28. Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 1 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Curatella, Fornari, Iaria e Carretto, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Questo subemendamento nasce per correggere quello che è stato probabilmente un fraintendimento avvenuto in Commissione, per cui, quando si parlava di qualità degli edifici e di risparmio energetico, non si voleva far rifermento a una certificazione di prodotto, ma a una certificazione di prestazione degli edifici. Quindi, riteniamo abbastanza superfluo il riferimento all'Ecolabel, per cui il subemendamento tende ad eliminare questa dicitura e questa richiesta. VERSACI Fabio (Presidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 1: presenti 32, astenuti 2, favorevoli 30. Il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 1 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Carretto, Mensio, Paoli e Curatella, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Mensio. MENSIO Federico Questo subemendamento va a modificare parzialmente la collocazione dell'area verde di nuova costituzione prevista nella deliberazione, indicando come area preferenziale quella su via Malta, prospiciente e di più facile accessibilità agli allievi della scuola Salgari, che sta praticamente lì di fronte, ovviamente salvo modifiche migliorative che dovranno essere concordate con l'Amministrazione. Sempre parlando di verde, auspichiamo anche che, in fase di presentazione del progetto, poi vengano considerate positivamente le eventuali adozioni di soluzioni come pareti verdi verticali o tetti verdi, che potrebbero ancora migliorare la quantità di verde presente. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 1: presenti 33, astenuti 2, favorevoli 31. Il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 1 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 1, presentato dal Consigliere Fornari, recita: VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1 così subemendato: presenti 32, astenuti 1, favorevoli 31. L'emendamento n. 1 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 2, presentato dalla Consigliera Artesio, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per l'illustrazione, alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Io illustrerei l'emendamento n. 2 congiuntamente all'emendamento n. 3. Entrambi, infatti, si ispirano ad un'unica filosofia: il coinvolgimento della Circoscrizione nella fase di definizione della finalità di destinazione dell'area e la costruzione partecipativa delle soluzioni progettuali, in particolare per quanto riguarda gli spazi di utilizzo comunale, quale lo spazio verde e l'edificio polivalente. Ovviamente io segnalavo la necessità di rispettare la mozione che il Consiglio aveva adottato all'unanimità, credo, forse con un'astensione, all'epoca dell'espressione di parere, in cui si chiedeva, per la soluzione progettuale, la conservazione e l'utilizzo degli spazi comuni, di fare un'attività partecipativa coinvolgendo circoli scolastici, associazionismo del territorio, per definire come realizzare le opere e come garantirne la fruibilità generale. Quindi, si tratta di un invito al coinvolgimento che ispira entrambi gli emendamenti, che considero così illustrati con quest'unico intervento. VERSACI Fabio (Presidente) Quindi l'intervento riguarda gli emendamenti n. 2 e n. 3. Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Siamo d'accordo su questo principio, ne abbiamo già discusso in Commissione, ed è già presente nella proposta di deliberazione. Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2: Presenti 33, astenuti 6, favorevoli 3, contrari 24. L'emendamento n. 2 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 3, presentato dalla Consigliera Artesio. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3: Presenti 33, astenuti 6, favorevoli 3, contrari 24. L'emendamento n. 3 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 4, presentato dalla Consigliera Artesio. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Illustrerei l'emendamento n. 4 congiuntamente all'emendamento n. 5 e all'emendamento n. 6. Si tratta (e qui sarà curioso vedere il comportamento di voto della maggioranza) di inserire nella proposta di deliberazione i paragrafi delle Linee guida Programmatiche che abbiamo adottato con votazione del Consiglio il 29 luglio, nelle quali si fa riferimento allo sviluppo dell'edilizia universitaria e della relativa residenzialità, e nelle quali si impegna il governo della Città a un'attenta valutazione dei costi per i beneficiari, a una iniziativa di tutela particolare rispetto agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi e a una ricerca di condivisione con le rappresentanze studentesche e con l'EDISU, requisiti che non mi paiono apparire in questa proposta di deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Tresso. TRESSO Francesco Io ribadisco solo quanto avevo già detto nel mio intervento precedente. Pur non modificando nella sostanza la natura della proposta di deliberazione, però mi sembra opportuno invece che questi aspetti ci siano nelle premesse, proprio perché con questo disallineamento di tempi che ha anticipato le deliberazioni rispetto a un programma sulle residenze più articolato, mi sembra importante almeno che la Giunta si impegni a dare valore a questi aspetti. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Anche in questo caso è già presente in narrativa un ragionamento del genere. Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 4: Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24. L'emendamento n. 4 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 5. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 5: Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24. L'emendamento n. 5 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 6. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 6: Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 24. L'emendamento n. 6 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 7, presentato dalla Consigliera Artesio. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora (INTERVENTO FUORI MICROFONO) VERSACI Fabio (Presidente) Anche l'emendamento n. 7 era compreso? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, la ringrazio. Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 7: Presenti 36, astenuti 3, favorevoli 9, contrari 24. L'emendamento n. 7 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 8, presentato dalla Consigliera Artesio. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Questo può essere inteso come un emendamento di bandiera, nel senso che viene riportato nell'emendamento il giudizio di carattere urbanistico descritto nella relazione introduttiva. Nel senso che qui si richiede di procedere alla redazione di uno studio preliminare che, esplorando le diverse possibilità di soluzioni planivolumetriche, indirizzi le scelte edificatorie in maniera rispettosa dell'edificato dell'intorno, sapendo che l'edificato dell'intorno ha almeno due tipologie edilizie prevalenti: maniche lineari a filo strada e palazzine isolate. Ovviamente questo è il famoso studio d'Ambito che avremmo desiderato costituisse la premessa della scelta di localizzazione specifica. Quindi è, evidentemente, un emendamento di principio. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Non me ne voglia la Consigliera Artesio, abbiamo già fatto questa discussione in Conferenza dei Capigruppo. Il nostro voto sarà contrario, non tanto perché non vi è condivisione rispetto allo spirito di inquadrare l'intervento edilizio nel contorno e anche nel tessuto urbano, ma in quanto la modalità scelta dalla Amministrazione - che, ribadiamo, condividiamo - è quella di procedere a una preliminare cessione del diritto di superficie novantanovennale a un soggetto che poi avrà, nella interlocuzione tecnico- politica in sede di piano esecutivo convenzionato, la modalità di adempiere a sostanziali procedure di inserimento ambientale/architettonico, urbanistico ed edilizio. Mentre introdurre questi elementi all'interno della deliberazione di cessione del diritto di superficie novantanovennale ci sembra preconfigurare - rispetto all'emanazione del bando stesso e poi successivamente a eventuali problemi, che ovviamente ci auguriamo non capitino, ma ci dobbiamo mettere nell'ottica che possono capitare - problematiche legate ai futuri contenziosi. Per questa ragione, il nostro voto, pur essendo assolutamente in linea con quanto da voi auspicato, sarà contrario. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Nell'emendamento che abbiamo già votato parliamo di un corretto inserimento ambientale dell'intervento in un'ottica di salvaguardia della qualità urbana in coerenza con il contesto urbano circostante; a tale fine si demandano gli Uffici di una valutazione tecnica afferente al progetto proposto, eccetera. Cioè è già tutto presente, quindi mi sembrano veramente emendamenti inutili. Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 8: Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 2, contrari 29. L'emendamento n. 8 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 9, presentato dai Consiglieri Artesio e Tresso. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Illustrerei congiuntamente l'emendamento n. 9 e l'emendamento n. 10. Entrambi intervengono sulla seconda obiezione relativa a questa proposta di deliberazione, che è la capacità di questa futura edilizia universitaria di incrociare le effettive esigenze della popolazione studentesca. Da un'analisi artigianale condotta all'interno del mercato immobiliare del territorio, noi rileviamo che le caratteristiche per le quali si prevede di locare la parte di edilizia universitaria convenzionata sono, rispetto al mercato immobiliare della zona, molto superiori, in particolare di circa il 23%, rispetto all'andamento medio dei canoni di quel territorio. Quindi, evidentemente, quando chiedevamo con gli emendamenti n. 9 e n. 10 di riferirsi a un andamento di mercato più ragionevole, se non solo per il bisogno della popolazione, già sarebbe stato molto, ma più ragionevole rispetto al livello medio del quartiere, era per cercare di conciliare la credibilità di questa offerta universitaria con le possibilità reali dei futuri utilizzatori. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Tresso. TRESSO Francesco Volevo solo aggiungere che ancora più direttamente in riferimento alla Residenza Sanpaolo, a cui giustamente è stato fatto cenno in precedenza, proprio perché si colloca in un contesto simile e, tra l'altro, di nuovo si rivolge a fasce reddituali più elevate, ha comunque dei sostanziali disallineamenti, perché la camera singola è affittata a 440 € al mese, ma con IVA e spese incluse. Quindi, siamo quantomeno a un 22% in più, più le spese. Poi mi si dirà che si confida anche nel ribasso d'asta, però sicuramente si parte da canoni che sono elevati. Pur conoscendo le difficoltà del mercato, però, se ho fatto bene i calcoli, su 9.200 metri quadrati di SLP, questo vuol dire avere un costo di un parametro di capacità edificatoria che si pone al di sotto dei 150 € al metro quadrato; quindi, comunque, non siamo su livelli particolarmente esosi; con tutta quella che è la rispondenza del mercato in questo momento, però sicuramente siamo in una fascia bassa. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Ovviamente questo è un grande tema che riguarda i canoni relativi alle residenze universitarie. Come ho avuto modo di dire più volte, però, a noi pare di poter affermare, l'abbiamo detto anche in sede di discussione della proposta di deliberazione, che noi dobbiamo contemperare a una serie numerosa di esigenze: da un lato quella di fornire un'offerta abitativa di qualità, che ovviamente ha dei costi indotti certamente superiori a quelli che sono i costi indotti rilevabili nell'intorno del quartiere, in quanto alcuni dei servizi collettivi che verosimilmente verranno introdotti producono quel plusvalore, ed è la ragione per cui, peraltro, il Campus Sanpaolo sta funzionando bene, anche in presenza di affitti nell'intorno più bassi, proprio perché oggi la domanda di offerta residenziale da parte di studenti richiede un certo tipo di standard qualitativo. Ma poi - l'ha detto lo stesso Consigliere Tresso - perché avendo noi aderito all'impostazione di modificare la deliberazione portando sul 50% il valore di punteggio di assegnazione tra valore e cessione di diritto di superficie e il 50% sui valori delle tariffe, è evidente che sarà lì la misura in cui il piano economico-finanziario degli eventuali soggetti proponenti andrà a verificare questa condizione. Tutto ciò in ogni caso non esclude, lo ribadisco cogliendo l'occasione dell'emendamento, che l'Ente regionale diritto allo studio, in questo senso il Vicesindaco potrebbe farsi parte attiva, stanzi risorse per acquistare posti in residenza universitaria e li dia agli studenti. Cioè il punto di fondo non è tanto il valore unitario del posto letto, quanto piuttosto se e qual è la somma a carico dello studente medesimo. Io ricordo che sul Campus Sanpaolo, a mia memoria, a meno che non siano intercorsi elementi diversi, non vi sono posti acquisiti dall'EDISU. Allora, forse, a valle e individuando una strategia un po' più generale di politica universitaria della città, varrebbe la pena, e in questo senso ci troverà al suo fianco, Vicesindaco, chiedere che venga aumentata la capienza finanziaria per l'acquisto di posti letto in residenza universitaria da parte dell'EDISU. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Io vorrei solo ricordare al Consigliere Lo Russo, prima di rivolgersi al Vicesindaco Montanari, che l'EDISU mi risulta essere un Ente regionale, mi risulta che a governare la Regione ci sia il partito di cui il Consigliere Lo Russo fa parte. Quindi si potrebbe chiedere direttamente alla Regione di dare soldi all'EDISU, in modo che possa investire sul diritto allo studio universitario. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Consigliere Carretto, ha perso di nuovo una buona occasione per stare zitto, perché se nota io non ho fatto il minimo accenno di chiave polemica, anzi, ho ribadito al Vicesindaco che diamo una mano come Partito Democratico della città di Torino nel sostenere un'azione in cui non c'entra niente che la Regione sia amministrata dal PD. Quindi, purtroppo, lei ha perso nuovamente un'occasione per tacere. Non c'era vena polemica, anzi, ribadisco che voteremo contro l'emendamento, proprio per aiutare l'operazione a svilupparsi. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Non credo che sia un buon momento per stare zitto quando rilevo una certa ipocrisia di chi per cinque anni ha amministrato questa Città e queste richieste non le ha mai portate avanti. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 9: Presenti 34, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 29. L'emendamento n. 9 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 10. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 10: Presenti 34, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 29. L'emendamento n. 10 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti n. 11 e n. 12 decadono, perché è stato approvato l'emendamento n. 1. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 13, presentato dai Consiglieri Artesio e Tresso. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Io ritirerei questo emendamento, alla luce delle osservazioni che sono state svolte negli interventi precedenti dei Colleghi di maggioranza. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 13 è ritirato. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 14, presentato dalla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Poiché nel tempo la discussione in ordine alla tipologia della residenzialità universitaria si è sviluppata non soltanto in termini quantitativi, cioè rapporto tra domanda e offerta, ma anche in termini qualitativi, andando a ricercare diverse soluzioni di tipo abitativo, abbiamo introdotto la possibilità, da inserire nel bando, di nuclei di coabitazione indipendenti, fino a un massimo di 15 posti letto. Questo in relazione al fatto che forme di convivenza promosse dalla popolazione studentesca verso o propri partner del contesto universitario, con particolari caratteristiche, penso all'accoglienza di studenti con disabilità, o addirittura forme di convivenza con persone in difficoltà abitativa, hanno dato risultati particolarmente soddisfacenti. La stessa Consigliera Tisi, in Commissione, aveva anche ipotizzato che in questa proposta di deliberazione si potessero prendere in considerazioni nuclei per soluzioni di problemi di emergenza abitativa. Quindi, l'idea era quella di introdurre, sia pure un minimo, 15 posti letto, qualche criterio di flessibilità. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 14: Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 5, contrari 26. L'emendamento n. 14 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 15, presentato dalla Consigliera Artesio. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Illustrerei congiuntamente l'emendamento n. 15 con l'emendamento n. 17, uno tratta di frigoriferi e l'altro di macchine fotocopiatrici. Sembrano un po' ridicoli, il tema era però collegato all'introduzione, da un lato, di alcune caratteristiche di autonomia, perché noi pensavamo ai nuclei integrati e, quindi, a forme di flessibilità; dall'altro lato, avere qualche garanzia che tutti i servizi che giustificano la distanza tra il prezzo di mercato di un alloggio e quello qui messo a base d'asta sussistano effettivamente. Devo dire che nella discussione questo è sembrato del tutto implicito, cioè che è dato per scontato che i servizi di fotocopie, la possibilità della cucina e della conservazione dei cibi ci siano già. Quindi, facendo un atto di fiducia, ritirerei gli emendamenti n. 15 e n. 17, assumendo che gli impegni presi durante la discussione in Commissione siano assunti poi nella concreta realizzazione. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti n. 15 e n. 17 sono ritirati. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 16, presentato dai Consiglieri Artesio e Tresso. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Questo emendamento è proprio relativo alla valorizzazione di quella dimensione di funzioni di accessibilità che veniva richiamata prima. Se davvero questa residenza universitaria consente dei vantaggi aggiuntivi alla popolazione studentesca, che siano vantaggi aggiuntivi dal punto di vista della accessibilità dei luoghi nei quali svolgere l'attività di studio. Quindi si è messo un parametro relativo ai locali comuni per lo studio. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 16: Presenti 35, astenuti 3, favorevoli 8, contrari 24. L'emendamento n. 16 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Dichiaro decaduti gli emendamenti n. 18 e n. 19, perché approvato il primo emendamento. Passiamo all'analisi degli emendamenti nn. 20, 46 e 47. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora L'emendamento n. 20 va letto parallelamente agli emendamenti n. 46 e n. 47, che riguardano gli orari e le settimane di apertura e che miravano a dare una continuità alla possibilità di utilizzo degli alloggi in convenzione, perché nello schema della deliberazione si fa riferimento, da un lato, alla possibilità, laddove gli alloggi non siano occupati da studenti, di utilizzarli per offerta e accoglienza turistica, questo per le unità rimaste libere; dall'altro, si faceva riferimento a una durata in corso d'anno della possibilità di utilizzo di undici mesi. Non era chiaro dal nostro punto di vista se periodi giudicati estivi, ma impiegati dagli studenti per la sessione di esami, fossero garantiti nella previsione scritta in atto deliberativo, così come fosse sempre garantita la conservazione laddove si addivenisse a una concezione univoca del concetto vacanze natalizie. Quindi avevamo precisato il numero di settimane del calendario per quelle natalizie e per quelle pasquali e il numero complessivo di mesi. Se, come ci è stato detto, non ci sono rischi perché l'interpretazione è univoca ed è a tutela degli studenti, gli emendamenti nn. 20, 46 e 47 possono essere ritirati. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Tresso. TRESSO Francesco In effetti c'era una frase in deliberazione che diceva: "Il regime convenzionato si estende anche a tali periodi qualora lo studente occupante o comunque l'avente titolo decida, per qualsiasi motivo, di sostare nella struttura". Mi sembrava solo di dover rafforzare, perché fosse maggiormente esplicito; se si intende, però, che implicitamente si sottintende questa frase, possiamo ritirarlo. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti nn. 20, 46 e 47 sono stati ritirati. Gli emendamenti nn 21, 22, 23 e 24 decadono, perché è stato approvato il primo emendamento. Passiamo all'analisi degli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30, sui quali c'è parere tecnico sfavorevole. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Sugli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30 c'è un parere tecnico sfavorevole. Questi quattro emendamenti rispondono a una logica di riduzione del danno, nel senso che, avendo prima tentato di ridurre il costo di ogni posto letto con ragionamenti relativi all'opportunità e al diritto allo studio e non essendoci riusciti, si introduceva la possibilità, che non era certamente quella da noi desiderabile, di ottenere una riduzione del costo rinunciando a una quota parte degli alloggi da convenzionare. Subendo quindi la logica del profitto, introducevamo la possibilità di ottenere una miglioria, sia pure per una quota inferiore a quella prevista in convenzione. Poiché qui ci viene detto che, in rapporto alla convenzione per uso pubblico preminente, non è possibile ridurre la quota di convenzione, pur essendo possibile chiedere al Consiglio di pronunciarsi sul piano politico, per quanto mi riguarda, credo anche con il Collega, ritirerei quelli che hanno parere sfavorevole da parte della Giunta, anche perché nella nostra impostazione erano davvero un punto di caduta che avremmo subito, non era la condizione desiderabile. VERSACI Fabio (Presidente) C'è il parere tecnico sfavorevole, non il parere della Giunta. ARTESIO Eleonora Scusi, parere tecnico sfavorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti nn. 25, 26, 29 e 30 sono ritirati. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 27. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Questo emendamento è di nuovo sui costi, quindi lo do per illustrato. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 27: Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 30. L'emendamento n. 27 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 28 decade, perché approvato il primo emendamento. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 31. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Lo do per illustrato. VERSACI Fabio (Presidente) Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il parere della Giunta è negativo. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 31: Presenti 32, astenuti 3, favorevoli 2, contrari 27. L'emendamento n. 31 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti nn. 32, 33 e 34 decadono, perché è stato approvato il primo emendamento. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 35, che di fatto è uguale all'emendamento n. 14. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Esatto, quindi sono già stati illustrati. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 35: Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 5, contrari 26. L'emendamento n. 35 è respinto. Stesso esito dell'emendamento n. 14. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 36 è ritirato. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 37. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Ha la stessa formulazione di quello precedente, è solo in una pagina diversa. Stiamo parlando della scheda patrimoniale, l'altro era sulla deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 37: Presenti 35, astenuti 3, favorevoli 8, contrari 24. L'emendamento n. 37 è respinto. Stesso esito dell'emendamento n. 16. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 38. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora L'emendamento n. 38 era già stato ritirato. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi degli emendamenti n. 39 e n. 40, che hanno un parere tecnico sfavorevole. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Sono entrambi stati ritirati. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti n. 39 e n. 40 sono ritirati. Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 41. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Questo emendamento è sempre sui costi, abbiamo già votato l'emendamento n. 27 che è analogo e interveniva non sulla scheda patrimoniale ma sulla deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 41: Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 30. L'emendamento n. 41 è respinto. Stesso esito dell'emendamento n. 27. VERSACI Fabio (Presidente) Gli emendamenti n. 42 e n. 43 decadono, perché approvato il primo emendamento. Gli emendamenti n. 44 e n. 45 sono ritirati, perché hanno un parere tecnico sfavorevole. Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 1. La proposta di deliberazione è approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: Presenti 35, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 1. L'immediata eseguibilità è concessa con il medesimo esito. |