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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 3 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2016-04577
"INGRESSO DEGLI OPERATORI DELL'INFORMAZIONE A PALAZZO CIVICO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LO RUSSO E FOGLIETTA IN DATA 13 OTTOBRE 2016.
Interventi
"Ingresso degli operatori dell'informazione a Palazzo Civico"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604577/002, presentata in
data 13 ottobre 2016, avente per oggetto:

"Ingresso degli operatori dell'informazione a Palazzo Civico"

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per la risposta, alla Sindaca.

SINDACA
Ringrazio i Consiglieri interpellanti e inizio con il dire che a me non risulta, come
scritto nel "visto" dell'interpellanza, che l'Ufficio Stampa abbia mai voluto sapere
chi entrava e per quali motivi, per cui ai miei Uffici non arrivava l'informazione di
quali fossero i giornalisti che entravano, per quale motivo e con chi volessero avere
dei contatti. Detto ciò, come probabilmente sapete (perché è già emerso a mezzo
stampa), lunedì 17 ottobre, insieme al Presidente del Consiglio Comunale e al Capo
Ufficio Stampa, abbiamo incontrato il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del
Piemonte, Sinigaglia, ed il Vicepresidente dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte,
Ercole. Abbiamo capito quali fossero le loro richieste, l'incontro è stato chiarificatore
e quindi, ad oggi, ma sostanzialmente già da tempo, come probabilmente saprete, i
giornalisti e i foto-cineoperatori possono accedere liberamente in occasione delle
sedute del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari pubbliche, nonché per
seguire tutte le conferenze stampa e le riunioni del Diritto di Tribuna. Per altri tipi di
incontro invece, in particolare presso gli Uffici comunali, agli operatori
dell'informazione che vengono invitati viene chiesto di dare il nominativo al
personale di vigilanza all'ufficio ricevimento per essere accreditati, rispettando i
principi di riservatezza richiesti in tale circostanza, in analogia con quanto accade
peraltro in altri uffici pubblici.
Quindi, vorrei semplicemente sfatare il mito che io, come Sindaca, e l'Ufficio
Stampa della Città passassimo il tempo ad informarci sui giornalisti che entravano a
Palazzo. Credo che questo possa permettere a tutti di adempiere al proprio dovere. È
giusto, come peraltro è scritto nell'interpellanza, e condivido il fatto che il rapporto
con l'informazione rappresenti uno dei punti fondamentali per un'Amministrazione
trasparente, al fine che ci sia la libertà di poter esercitare il proprio ruolo sia come
Consigliere, sia come operatore dell'informazione, e credo che questa modalità possa
funzionare.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Sindaca, mi attendevo una risposta di questo tipo. Vede, la ragione per cui abbiamo
presentato un'interpellanza avente un oggetto molto specifico ovviamente non è che
io e la Vicecapogruppo Foglietta ci siamo alzati un mattino e quel mattino, siccome
non sapevamo che cosa fare, ci siamo chiesti: "Ma è vero che i giornalisti, quando
arrivano a Palazzo e vogliono parlare con i Consiglieri Comunali, e vengono
identificati presso le strutture che controllano l'accesso al Palazzo, è vero che i
nominativi dei giornalisti e le persone con cui devono parlare i giornalisti -
soprattutto se si tratta di politici della minoranza - devono o possono essere
comunicati al Capo dell'Ufficio Stampa, dottor Pasquaretta?". Sinceramente,
siccome quando ci sono arrivate queste notizie siamo trasecolati, noi non abbiamo
l'ambizione di difendere il diritto di cronaca e il diritto dei giornalisti di poter
esercitare le loro prerogative, a questo ci pensano loro stessi e i loro Ordini
professionali (tanto è vero che la reazione del Segretario Generale della Stampa si è
fatta attendere tempo tre minuti), noi, però, abbiamo l'esigenza di tutelare le
prerogative democratiche della minoranza consiliare. Allora qui il problema non è se
chi entra a Palazzo ed è un giornalista viene o non viene identificato per essere in
qualche modo noto all'Amministrazione, se una persona esterna all'Amministrazione
stessa entra nel Palazzo di Città, cara Sindaca, questo è un principio di sicurezza che
ci sentiamo di condividere. Il problema è che questa notizia debba arrivare al Capo
del suo Ufficio Stampa; questo è un po' diverso.
Lei, oggi, ha puntualmente negato questa questione e io ovviamente non posso fare
altro che essere contento che lei neghi quello che stava capitando fino al momento
della presentazione dell'interpellanza, tanto guardi, Sindaca, c'è la sua parola, c'è la
mia percezione e, ovviamente, le informazioni che io ho ricevuto e poi, purtroppo per
lei, in questo caso c'è la consapevolezza di moltissima parte dei giornalisti torinesi
che invece la prassi invalsa fino al momento della presentazione di questa
interpellanza era che qualcuno del suo Ufficio Stampa, per la precisione il dottor
Pasquaretta, aveva gentilmente chiesto di sapere se i giornalisti vagavano per il
Palazzo e volevano parlare con politici della minoranza.
Sono contento, lo dico con franchezza, di aver presentato con il Vicecapogruppo
Foglietta questa interpellanza e, miracolosamente, di colpo, questa prassi (che, a
nostro modo di vedere, era profondamente pericolosa sotto il profilo della tutela e
della riservatezza dei Consiglieri Comunali) sia stata interrotta. Sindaca, sono
contento di aver appreso che lei nega quello che è capitato fino al momento della
presentazione dell'interpellanza, ma sia io che lei sappiamo che le cose andavano in
maniera molto diversa; tuttavia, abbiamo risolto un problema e, da qui in avanti,
cerchiamo di fare in modo che non si ripresenti.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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