Interventi |
"Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311 al P.R.G.' - Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del centro commerciale Auchan di corso Romania attualmente trasferiti in altre sedi" VERSACI Fabio (Presidente) Riprendiamo l'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201604794/002, presentata in data 24 ottobre 2016, avente per oggetto: "Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311 al P.R.G.' - Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del centro commerciale Auchan di corso Romania attualmente trasferiti in altre sedi" VERSACI Fabio (Presidente) La Consigliera Albano vuole fare un intervento. Oggi faccio un'eccezione perché è la prima volta, io l'avevo detto prima, la discussione era congiunta, quindi bisognava intervenire nella discussione della deliberazione. Io faccio un'eccezione per questa volta, perché è la prima volta che viene presentata una mozione di accompagnamento a una deliberazione nella nuova tornata amministrativa, ma non succederà mai più. Quindi, interverrà solamente la presentatrice Albano sulla proposta di mozione. La parola alla Consigliera Albano. ALBANO Daniela Premesso che siamo consapevoli che la deliberazione che stiamo discutendo in questo momento prevede un ampliamento dell'area commerciale di corso Romania e non coinvolge più il Gruppo Auchan, perché l'area commerciale non è più di proprietà del Gruppo Auchan, riteniamo comunque doveroso in questa sede richiamare l'attenzione sulla situazione lavorativa attuale di alcune lavoratrici e alcuni lavoratori che erano dipendenti di Auchan di corso Romania. Riteniamo di richiamare l'attenzione su questo tema non perché vogliamo in qualche modo lavarci la faccia o la coscienza con questa mozione, ma perché comunque siamo convinti che la qualità del lavoro sia un valore fondante della struttura sociale. Credo che la situazione sia abbastanza nota, la ripercorrerò brevemente. Tutto ha inizio nel 2015, quando alla catena Auchan è stata attivata una procedura di licenziamento a livello nazionale. La procedura si risolve poi semplicemente con una mobilità volontaria per 1.345 lavoratori a livello nazionale. Cosa è successo a Torino? In Piemonte hanno aderito alla procedura di mobilità 100 lavoratori e lavoratrici, di cui 40 del punto vendita di corso Romania. Dopo la chiusura della procedura di mobilità risultano in esubero 65 unità; 60 sono le risorse che hanno lasciato la sede di Torino di corso Romania. Dopo la chiusura della procedura di mobilità altre 14 colleghe vengono dislocate nella sede di Cuneo, quindi si tratta di persone che lavorano a Cuneo e che sono residenti e hanno la famiglia a Torino; perlopiù sono lavoratrici part-time, che lavorano per uno stipendio di circa 800 Euro al mese, con una famiglia a carico, magari monoreddito, molto spesso monoreddito - per cui il reddito del lavoratore o della lavoratrice è l'unico reddito della famiglia -, che sono costrette a sobbarcarsi 130 chilometri di strada quotidianamente, per un ammontare di 12 ore di distanza da casa e 4 ore di lavoro. Questi trasferimenti non appaiono affatto necessari, perché nella sede di Cuneo non c'è un accrescimento del carico di lavoro, mentre a Torino vengono rilevate richieste di straordinario dei lavoratori attualmente dipendenti. Peraltro, questo ampliamento amplierà la superficie commerciale con l'insediamento di nuovi centri commerciali, quindi amplierà certamente il transito anche nella sede di Auchan. Nell'ottobre del 2015 viene approvata da questo Consiglio Comunale una mozione che impegna la Giunta, in sede di trattativa, a sostenere le lavoratrici e i lavoratori per essere reintegrati nella sede di Torino. Ovviamente questa mozione è decaduta nel momento in cui non c'è più una trattativa in corso con il Gruppo Auchan, però noi riteniamo opportuno che, nel momento in cui avviene un ampliamento di un'area commerciale e quindi un ampliamento del traffico commerciale sulla sede, si possa in questa occasione richiedere nuovamente di interagire con i vertici del Gruppo Auchan. Attualmente la situazione vede lavoratori e lavoratrici trasferiti presso altre sedi piemontesi (Cuneo) e anche di altre regioni (ad Antegnate, in provincia di Bergamo, c'è un lavoratore che si reca quotidianamente ad Antegnate per lavorare, come sede di lavoro), quindi sono costretti a questi spostamenti, che compromettono la loro qualità della vita. Noi chiediamo che la Sindaca e la Giunta possano tentare una mediazione con i vertici societari di Auchan, affinché la precaria situazione lavorativa di queste persone venga risolta, permettendo loro di tornare a lavorare in città, mantenendo inalterate le attuali condizioni di lavoro, quindi senza essere reintegrate nell'organico dell'Auchan di Torino con un contratto di lavoro peggiorativo, come è stato proposto ad altri lavoratori di altre sedi Auchan. VERSACI Fabio (Presidente) Siccome c'è anche la mozione di accompagnamento del Consigliere Ricca, dal momento che ho fatto l'eccezione per la Consigliera Albano, se qualcuno vuole fare un intervento, prego di farlo breve. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ripeto, le mozioni di accompagnamento alle proposte di deliberazione vanno discusse congiuntamente con la proposta di deliberazione. Abbiamo fatto un'eccezione stasera, ma questo non succederà mai più; quindi, do la parola a chi vuole intervenire. La parola al Consigliere Rosso. ROSSO Roberto Come dicevo prima, dal sistema Torino si sta passando al sistema Appendino, cioè si è cambiato il nome, l'"ino" è rimasto, però gran parte delle cose sono invariate. Ciò che faceva il Partito Democratico prima, lo fa con il vostro sorriso adesso. Devo dire sinceramente che è spiacevole vedere come sorridevate prima, quando il Consigliere Ricca ed io parlavamo, quando negavamo le condizioni che voi cercavate di sostenere, che erano le stesse che il Partito Democratico sosteneva a suo tempo. È davvero incredibile che i vostri datori di lavoro - mi sembra che li chiamiate così, cioè i cittadini - non si accorgano di chi siate. Io penso che in cinque anni calerete la maschera, perché davvero si possono ingannare poche persone per tanto tempo, ma non si può ingannare un popolo per sempre, lo diceva Churchill e aveva qualche ragione. A mio giudizio, se andrete avanti su questa strada, rinnegando continuamente, con perseveranza, tutto quello che avevate promesso in campagna elettorale, farete una brutta fine, perché qual è il merito vostro? Cioè, a fare il mestiere del Partito Democratico ci riescono meglio loro che voi, hanno più professionalità. Il Consigliere Lo Russo è un grande amministratore, chiunque di noi può pensare di esserlo, ma è un grande amministratore; a fare questo tipo di Varianti, questo tipo di interventi è sicuramente migliore di Carretto o di Russi. Allora, se era questo che voi vi proponevate di fare, cioè di ingannare sistematicamente la gente che vi ha votato, dovevate dirlo. Si può stare in Consiglio Comunale anche per questi motivi, ma è difficile. Io vorrei che da parte vostra, almeno al vostro interno, cerchiate di chiarirvi le idee, perché non è possibile vedere che una maggioranza così significativa, in una Città - aveva ragione chi lo diceva prima, non so se fosse il Consigliere Curatella o il Consigliere Iaria -, dopo 23 anni è chiaro che non è facile cambiare il mondo come lo si proponeva dall'opposizione, ma è possibile però cercare di costruire dei percorsi, cercare di imbastirli, cercare di creare le condizioni, quando si è in tempo, cioè a partire dal 30 giugno, e non magari dal 2 novembre. Io mi auguro che siate ancora in tempo per cambiare. Prima il Vicesindaco Montanari diceva che porterà altre deliberazioni che non saranno drammatiche sul piano del centro commerciale, però è evidente che un ipercommerciale rastrema gli utenti anche da aree potenzialmente lontane da quelle in cui interviene. Non è necessariamente vero che se non ci sono i piccoli negozi del commercio, al dettaglio o di ambulantato, vicino al centro commerciale, la gente non si sposta di 5, 10, 20 chilometri con la macchina; non è vero, come voi sapete. Voi state creando l'opposto di quello che avevate dichiarato. È davvero difficile comprendere perché lo facciate. Due milioni di Euro li potevate recuperare tranquillamente senza arrivare in queste condizioni. Eravate una forza di progresso, di cambiamento, di innovazione. Io spero che qualcosa in voi si ridesti, che ritorni a essere una normalità che anche la Sindaca Appendino faccia quello che ha dichiarato in campagna elettorale. Perché non è come diceva il Vicesindaco Montanari che la coerenza è un dono a giorni alterni. La coerenza dovrebbe permanere a giorni fissi; si può sbagliare una volta, ma non si può sbagliare continuamente su così tanti passaggi della vostra azione amministrativa. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Chiediamo tre cose semplicissime, così da evitare e mettere anche una clausola di salvaguardia per la Giunta, così, come piace tanto nei bandi, gliela diamo anche con una mozione che chiede di riflettere prima di fare promesse che non si possono mantenere; credo che sia una cosa normale parlare solo quando si è sicuri e mantenere le promesse, così da evitare magari di dire bugie o di trovarsi in situazioni come queste. Soprattutto evitare di parlare a sproposito rilasciando dichiarazioni mendaci, anche perché non vorremo poi trovarci, a causa di una bugia, a dover chiedere la sfiducia a qualcuno. Oggi non ho chiesto la sfiducia del Vicesindaco Montanari, perché credo che per lui presentare una deliberazione del Consigliere Lo Russo sia una punizione già abbastanza grande... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Ho chiesto di non parlare fuori microfono. Mi sembra di essere stato chiaro. Può continuare, Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Quindi, invito, non obbligo, perché su cose di questo tipo non si può obbligare qualcuno a dire la verità, ma credo che possa iniziare a essere una buona abitudine da parte della Giunta iniziare a parlare prima con il Consiglio e poi magari con i giornali, così da poter capire insieme a tutto il Consiglio quando c'è la necessità davvero di fare un intervento e quando no. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: Presenti 31, astenuti 1, favorevoli 30. La proposta di mozione è approvata. |