Interventi |
"Variante parziale n. 311 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 17, comma 5, L.U.R. 56/1977 e s.m.i., concernente l'Ambito 2.8 corso Romania e aree per attività produttive comprese tra corso Romania e strada delle Cascinette. Approvazione" VERSACI Fabio (Presidente) Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201601824/009, presentata dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2016, avente per oggetto: "Variante parziale n. 311 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 17, comma 5, L.U.R. 56/1977 e s.m.i., concernente l'Ambito 2.8 corso Romania e aree per attività produttive comprese tra corso Romania e strada delle Cascinette. Approvazione" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 6. La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Proverò a spiegare tutti gli emendamenti in questi tre minuti, partendo dal principio di fermare la grossa distribuzione, che non è un richiamo alla campagna elettorale, ma il fatto di avere su alcune parti una visione comune è perché si tratta di un modello che l'America ha abbandonato da 10 anni e addirittura chi è stato il promotore di questo tipo di grande distribuzione adesso è tornato indietro, perché si è reso conto che va a diminuire la vita media di un negozio di prossimità. Mi permetta, entrerò nel Movimento 5 Stelle con le stesse probabilità con le quali potrò entrare nel Partito Democratico, anche perché per me siete assolutamente uguali. Ci tengo, però, a sottolineare un passaggio importante: l'Outlet del Lusso non fa concorrenza a niente, se non ai negozi di via Roma. Non credo che una persona che vive nelle torri di Madonna del Pilone o di Pietra Alta possa andarsi a comprare una camicia da Hermès o vada a comprarsi una camicia da Hermès e, se ci va, al massimo sceglie tra via Roma e il centro del lusso di Settimo, non va a trovare determinati tipi di abbigliamento o gadget in un qualsiasi centro commerciale. Andiamo a diversificare. Io non credo che un ambulante di Barriera di Milano abbia dei problemi sull'Outlet del Lusso, probabilmente ce l'ha sul centro commerciale che vende magliette a 5 Euro. Quelli possono essere i problemi. Invece, sono altamente preoccupato da quello che dite relativamente al fatto che valuterete caso per caso la possibilità di fare un centro commerciale, anche perché, se foste stati più onesti, se foste venuti qui a dire che questa cosa non vi piace e non la volete, ma la fate soltanto per un motivo, cioè perché siete obbligati perché vi servono quei 3 milioni, allora avrei riconosciuto l'onestà, invece c'è questo aggrapparsi ai vetri per cercare di trovare una spiegazione per giustificare che fate un centro commerciale, quando avete passato la campagna elettorale ad appendere striscioni dicendo: "Basta centri commerciali. Non ci saranno più centri commerciali". La periferia non si ravviva con cemento su cemento, costruendo gallerie, dove lavorano persone sfruttate, perché comunque la domenica la gente andrà lo stesso ai centri commerciali, dimenticate di poterli chiudere, a meno che non cambi la Legge, perché finché c'è il Decreto Bersani i centri commerciali possono essere aperti la domenica. Con la liberalizzazione Monti, per assurdo, potrebbero stare aperti addirittura 24 ore su 24. Quindi, non è con questo tipo di politica che si va ad intervenire. Se vogliamo fare qualcosa per le periferie, magari potenziamo i nostri mercati, diamo la possibilità di fare aperture straordinarie concordate la domenica, non quelle porcherie che sono state fatte negli ultimi anni. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 6: presenti 25, astenuti 1, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 6 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 7 al n. 47 (escluso l'emendamento n. 30). La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per tre minuti. RICCA Fabrizio Se vogliamo davvero fare qualcosa per le periferie, diamo la possibilità alle periferie di poter risorgere da sole. Vicesindaco, sa quante sono le attività commerciali con la serranda abbassata? Avete fatto una ricognizione di quanti negozi sono chiusi o sono vuoti, perché non c'è nessuno che ci va a lavorare dentro? E sa dove provano ad andare a lavorare quelle persone? Nei centri commerciali. Aumentare di 20.000-25.000 metri quadrati gallerie commerciali vorrà dire sottrarre possibilità a posti di lavoro nelle zone limitrofe. Presidente Carretto, non è vero che quella è una zona dove non c'è possibilità commerciale; i negozi ci sono, ma le serrande sono abbassate e nessuno ha il coraggio di investire per provare a tirare su quella serranda, perché l'Amministrazione non ha un piano per dare la possibilità a quelle persone di investire, questo è semplice. Anzi, è molto più semplice dire: "Okay, tu, Auchan, mi dai 3 milioni e mezzo, che poi diventeranno 7, costruisci e poi prendi 300 persone a lavorare". Magari quelle 300 persone con un commercio normale diventavano 900; potevamo dare la possibilità a determinate periferie di avere una spinta nuova commerciale. Se noi passiamo al fondo di corso Vercelli, ci sono tante di quelle serrande abbassate che la gente non passeggia neanche più per strada, perché prende il 4 o il 51 e va all'Auchan. E funziona così anche per tutte le altre grosse realtà. Noi eravamo fortemente contrari alla costruzione dell'Area 12 - chi era in Consiglio Comunale con me la volta scorsa se lo ricorda -, perché ha depresso quella zona commerciale. Alle Vallette oggi vanno a fare la spesa fra l'Area 12 e l'Auchan di Venaria. È normale. Perché io d'inverno devo prendere ed andare in un mercato, dove magari piove e fa freddo - ci sono mille situazioni -, quando posso andare al caldo, con le luci, con i promoter che vengono per 4 Euro all'ora e mi danno il volantino per cercare di portarmi dentro al negozio? Io magari sono all'antica su questo, però credo in un altro tipo di commercio e credo che la Giunta dovrebbe fare qualcosa per dare una nuova spinta al commercio di prossimità, e non fare queste porcherie, perché, per quanto possano essere importanti i soldi, se lo dite, forse fate anche più bella figura, dite: "Ci servono i soldi degli oneri di urbanizzazione", almeno sarebbe onesto, non ci sarebbero dietrologie, non ci sarebbero arrampicamenti sugli specchi, non ci sarebbero balle, ma ci sarebbe la sincerità di dire: "Ci servono i soldi. Noi facciamo questo per i soldi, perché non siamo stati capaci di trovare un'altra soluzione", tant'è che questa deliberazione l'avete fermata per tre mesi, perché, se fosse stata una deliberazione in cui credevate, della riorganizzazione di corso Romania, del confine naturale della città, l'avreste fatta a luglio. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. Può intervenire per due minuti. ROSSO Roberto Intervengo soltanto perché a mio giudizio non si conosce la proposta di deliberazione, compreso il Vicesindaco. Io l'ho sfidato, e spero che poi mi paghi una cena. Chieda alla dottoressa Virano, che le è a fianco: i metri quadrati non sono 24.000 - lo dico anche al Consigliere Napoli, che secondo me ha preso una cantonata -, 24.000 sono lo spostamento da verticale in orizzontale della vecchia proprietà. Potevate non farlo, lo avete fatto, ma è ancora comprensibile. Ma si arriva a 92.000 metri. Provi a chiedere alla dottoressa Virano. Tra Aspi e commerciale puro si arriva a 92.000 metri, perché c'è la zona... almeno, così mi ha detto prima la dottoressa Virano, poi io non so... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, ho detto tra Aspi e commerciale puro sono 92.000 metri; di questi, una quota non può essere tutta vincolata a commerciale, ma la gran parte sì, perché sono servizi alla persona, poi si possono mettere come si vogliono. Allora, per cortesia, almeno su questo, perché se no sembrava che si arrivasse a 25.000 metri e poteva essere già un mega centro commerciale, ma non così significativo. Qui stiamo parlando di un mega, iper centro commerciale da 92.000 metri, perché una parte sarà destinata al commerciale puro, una parte per i servizi, una parte per il backstage e così via. Allora, da questo punto di vista, cerchiamo veramente di renderci conto di cosa stiamo facendo e, soprattutto, io ho visto che ci sono dei campioni di arrampicata sui vetri qui - altro che European Master Games, come diceva l'Assessore prima -, tra gli appartenenti al Movimento 5 Stelle, ma abbiate almeno la decenza e il pudore di dire: "Siamo andati in giro a dire certe cose". Lui mi vuole addirittura dare la tessera onoraria del Movimento 5 Stelle, a me basta tenere la mia posizione; il centrodestra avrà tanti difetti, l'ho anche criticato tanto, sono uscito da Forza Italia in cui ero, però una caratteristica l'ha sempre avuta: difendere il piccolo-medio commercio contro la grande distribuzione commerciale. Bersani era su un'altra posizione, ci ha imposto, con tre giorni di ostruzionismo anche notturno, le sue scelte; Monti - ha ragione il Consigliere Ricca - ha completato questo percorso, ma - devo dire la verità - il mondo a cui sono appartenuto e appartengo non lo ha mai fatto. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere, la invito a concludere. ROSSO Roberto Sì. Io credevo che da parte vostra ci fosse la volontà di mantener fede a qualcuna delle promesse fatte; per adesso non c'è, non avete mantenuto fede a nessuna e voglio solo ricordare che io mi sono fidato e l'ho lodata pubblicamente sul fatto che sull'Oftalmico verrà fuori quella soluzione di cui parlava. Mi auguro davvero che almeno su quello possiate tenere la linea. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Carretto. Può intervenire per due minuti. CARRETTO Damiano Prima rilevo che il Consigliere Ricca, oltre a non leggere le deliberazioni in Commissione, non ascolta neanche i Consiglieri quando parlano, perché il Consigliere Curatella in realtà è stato abbastanza chiaro. Seconda cosa, il problema dell'area di corso Romania è che l'Auchan c'è già, quindi noi non andiamo ad impattare con questo intervento, in maniera particolare, con la questione del fatto che ad un chilometro e mezzo c'è Settimo Cielo. Uno dovrebbe imparare a leggere la città a scala un pelo più ampia che nelle quattro vie che conosce. Quindi, io inviterei i Consiglieri a guardare sempre le situazioni ad una scala un po' più ampia. Ultima cosa. Consigliere Rosso, ripeto, date tempo al tempo e vedrete che, andando avanti, riconoscerete quello che abbiamo detto coscientemente in campagna elettorale. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Curatella. Può intervenire per due minuti. CURATELLA Cataldo Intervengo giusto perché è stato ripetuto due volte dal Consigliere Ricca che non abbiamo spiegato il perché votiamo a favore di questa deliberazione, ma probabilmente l'interruzione che c'è stata nel mezzo del mio intervento ha fatto perdere alcuni passaggi. Io ho detto chiaramente che a noi, come Gruppo di maggioranza, questa proposta di deliberazione non piace, perché altrimenti anche noi l'avremmo portata a luglio, ma la portiamo avanti perché non possiamo permetterci, nella situazione attuale del Bilancio, tenendo anche conto che ho fatto una lunga digressione sul recente passato delle ragioni, di togliere queste risorse al Comune di Torino. Come diceva sempre prima il Consigliere Lo Russo, parliamo di 2 milioni e mezzo su quest'anno, 10 milioni circa sul totale. Quindi, noi votiamo a favore solo per una questione di non togliere risorse al Bilancio della Città, perché togliere risorse in entrata al Bilancio della Città, dovendo garantire il Bilancio, l'equilibrio delle voci di entrata e spesa, vorrebbe dire tagliare dei servizi, cosa che non vogliamo essere costretti a fare. VERSACI Fabio (Presidente) Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Qual è il parere della Giunta? MONTANARI Guido (Vicesindaca) Per quanto riguarda gli emendamenti, il parere della Giunta è contrario all'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 6 e all'accorpamento degli emendamenti dal n. 7 al n. 47, è favorevole all'emendamento n. 30, è contrario all'accorpamento degli emendamenti dal n. 48 a n. 51, ed è favorevole all'emendamento n. 65, che è il nostro, e all'emendamento n. 66, che è anche nostro. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 7 al n. 47 (escluso l'emendamento n. 30): presenti 26, astenuti 2, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 7 al n. 47 (escluso l'emendamento n. 30) è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 30, presentato dal Vicesindaco Montanari, recita: VERSACI Fabio (Presidente) Ricordo che per questo emendamento il parere della Giunta è favorevole. La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per due minuti. RICCA Fabrizio La differenza di chi vede la politica come un lavoro e chi no è che chi non la vede come un lavoro si permette di dissentire quando una cosa non piace. Votare le cose anche quando non piacciono, quello è un mestiere, perché ci si deve garantire di poter rimanere lì; invece, non votare quando una cosa non piace, almeno uno prova a fare degli interventi. Io mi permetto di dire che interventi non ne ho visti, quindi la prendo come una difesa d'ufficio anche venuta male, perché gli uomini liberi decidono di votare quello che vogliono, non hanno indicazioni, soprattutto quando le cose non piacciono. Io mi ricordo, nello scorso mandato, Consiglieri di maggioranza che si davano fuoco tutte le volte che c'era qualcosa che non andava; poi trovavano una quadra, che magari non era esattamente quello che piaceva a loro, però, Presidente, si mettevano nella condizione di cercare di migliorare. Non credo che una mozioncina salva-faccia sia il tentare di fare qualcosa per questo tipo di deliberazione. Poi, per quanto riguarda il fatto che parlo di corso Vercelli, posso parlare tranquillamente anche di via Genova, parlando di Lingotto, non sono quelli i problemi. Torino la conosco praticamente tutta e ho la fortuna di conoscere persone in tutta la città, se faccio un riferimento o un altro di una parte della città, non si preoccupi Consigliere Carretto, la mia visione della città è a 360 gradi. Detto questo, io comunque rimango preoccupato, anzi, colgo l'occasione per annunciare la presentazione di una mozione che chiederà alla Giunta di fermare i centri commerciali, così per metterci nella condizione di dare atto di trasformare le parole in fatti, esattamente come avevo presentato una mozione negli scorsi giorni - il Presidente l'ha mandata oggi in Commissione - per abbassare la TARI agli ambulanti, un'altra di quelle promesse fatte in campagna elettorale, così da poter mettere direttamente in pratica per il 2017 questo tipo di intervento. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. Può intervenire per due minuti. ROSSO Roberto Ho ascoltato l'intervento del Consigliere Curatella: ci fosse stato il Consigliere Fassino al suo posto, sarebbe stato più credibile, cioè il Consigliere Fassino quelle cose le poteva dire; lui diceva onestamente, davanti a tutto il mondo, le cose che ha detto il Consigliere Curatella, le cose che ha detto il Consigliere Carretto, cioè che, siccome le esigenze di Bilancio di questa Città necessitano di interventi sugli oneri di urbanizzazione per poter recuperare denaro, ecco che si fanno i piani commerciali. Sennonché io ho sempre sentito la Sindaca Appendino, il Vicesindaco Montanari e ciascuno di voi che in campagna elettorale, con una notevole faccia tosta, andavate a dire il contrario: che voi avreste cambiato regime. E per cambiare regime si può agire in due modi: si aumentano le tasse o si riducono le spese, non è che si fanno operazioni di questo tipo, contro quello che dicevate. Poi, voglio dire, magari - io non lo credo - anche i vostri elettori hanno la vostra pazienza di Giobbe e quindi riescono a farsi passare tutto come i bocconi amari, però credo che, a differenza vostra, molti vostri elettori non la penseranno come voi la prossima volta. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Curatella. Può intervenire per due minuti. CURATELLA Cataldo Intervengo giusto per chiarire. Quello che viene suggerito, in pratica, è di tagliare i servizi ai cittadini, perché noi ci troviamo in una situazione in cui, se il Bilancio lo avessimo fatto noi o comunque se ci fossimo trovati ad agire a inizio di mandato del Bilancio, che dura 12 mesi, qualche margine di manovra in più ci sarebbe stato; con un'Amministrazione che si insedia il 30 giugno, quindi con già sei mesi attivati, attività già fatte e quindi spese da dover pagare - magari anche qualche spesa obbligatoria, adesso non so di preciso -, non ci si può permettere negli ultimi due mesi di dire: "Okay, tagliamo". Se ne è parlato anche prima, nella parte della mobilità, quando il Consigliere Malanca ha detto che una Regione o un Ente non può arrivare a fine anno e tagliare dei fondi che ha stabilito ad inizio anno, perché a fine anno si trova senza fondi. Noi non possiamo arrivare alla fine di un anno e dire: "Siccome il Bilancio è stato fatto dalla precedente Amministrazione, non ci piace, allora noi ragioniamo con il prosciutto sugli occhi, come i cavalli, e non guardiamo ai lati, tanto che ce ne importa, i cittadini capiranno quando si ritroveranno senza risorse, il trasporto, il welfare", perché adesso parliamo di emergenza abitativa e persone che non hanno casa, cosa facciamo? Facciamo in modo di abbandonarli, perché non abbiamo la possibilità di? Noi ci assumiamo la responsabilità di doverci fare andare giù, in qualche modo, determinate scelte, solo perché al momento a fine anno non c'è margine di manovra. Se fossimo stati a gennaio o a febbraio con un Bilancio approvato, avremmo avuto 10 mesi per agire. Con soli due mesi di azione, è difficile agire senza andare a penalizzare altri, e non è nostra intenzione. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 30: presenti 30, astenuti 2, favorevoli 28. L'emendamento n. 30 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 48 al n. 51. La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per tre minuti. RICCA Fabrizio Se uno avesse gestito diversamente tutta la questione SMAT, probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di fare il centro commerciale, perché chiaramente quei soldi sarebbero andati a coprire abbondantemente i 3 milioni derivanti dagli oneri di urbanizzazione della SMAT. Mi permetta, Presidente, sostituisco "il" con "con" in un emendamento. Sicuramente questa operazione avrebbe dato la possibilità di gestire con dei soldi; poi, ripeto, io non condividevo quell'impostazione e votammo contro, quando l'allora Sindaco Fassino propose una cosa del genere qualche anno fa, abbiamo votato di nuovo contro, però vi abbiamo anche dato l'opportunità di poter fare un'operazione diversa e poter magari avere della disponibilità economica per evitare di fare questo tipo di cose. Poi, chiaramente, una cosa è l'inesperienza, una cosa è essere arrivati adesso e un po' è arroganza politica, perché poi, quando uno vuole fare le cose di testa sua, i risultati che porta a casa alla fine, purtroppo, non sono mai quelli desiderati. Si poteva fare anche diversamente. Io ricordo di aver litigato, anche furiosamente, con l'attuale Capogruppo Lo Russo in Commissione, quando ci portò a un centro commerciale a Mirafiori Sud, che andava a creare un fortissimo problema con il mercato di via Cesare Pavese: l'atteggiamento fu lo stesso. Io non cambio atteggiamento perché ci siete voi o perché c'era un altro; tutte le volte che porterete un atto di questo tipo, da parte mia ci sarà un atteggiamento così, anche perché, ripeto, io credo che la coerenza debba essere il punto fondamentale dell'azione politica, e quando poi andrò a parlare con i commercianti torinesi, di qualsiasi zona siano - in questo caso, quelli di Torino Nord -, portando un volantino con le vostre foto e la screen dell'esito del voto, dove voi avete votato questa roba qui, io con la mia coscienza sarò più che a posto, sia con la mia coscienza elettorale, sia con la mia coscienza di cittadino, perché so di aver provato ad impedire che una parte del commercio di Torino Nord venga stuprato. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. Può intervenire per due minuti. ROSSO Roberto Come ricordavo prima al Vicesindaco Montanari, ci sono forze politiche che dichiarano di volere un certo sviluppo economico, basato sulla piccola e media impresa, sui commercianti, sugli artigiani e sugli ambulanti, e altre - il Partito Democratico ne è la speculare rappresentazione - che, invece, ritengono che sia importante giocarsela sul grande capitale, sia finanziario, sia economico, sia commerciale. Quello che non si capisce è come siete orientati voi, perché io in campagna elettorale ero veramente convinto che da parte vostra ci sarebbe stato un atteggiamento coerente. Non è vero, Consigliere Curatella, che voi lo sapete da due mesi, voi vi siete insediati il 30 giugno. Ora, siccome non avete una sprovveduta, ma una donna in gamba che fa la Sindaca e che ha guardato i Bilanci per cinque anni in questo Comune, è evidente che lei sapesse che, se voleva evitare di favorire nuove entrate con il centro commerciale, doveva trovarne altre in sei mesi di tempo. Il Bilancio del Comune di Torino pareggia a circa un miliardo. Due milioni non sono impossibili da trovare, che è la cifra che entrerà quest'anno per via di questa Variante. Si potevano fare tante cose e mantenere la faccia integra. Non lo avete voluto fare. VERSACI Fabio (Presidente) Ricordo che il parere della Giunta è negativo. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 48 al n. 51: presenti 25, astenuti 2, contrari 23. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 48 al n. 51 è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 52 al n. 72 (esclusi gli emendamenti n. 65 e n. 66). La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per tre minuti. RICCA Fabrizio Basterebbe andare a vedere nelle partecipate sane, per capire se c'è la possibilità di intervenire economicamente, anziché fare centri commerciali. Ripeto, non tutte le partecipate della Città di Torino hanno problemi di Bilancio, anzi, alcune di queste hanno conti più che solidi. Io credo che fare una ricognizione in quel senso, anziché andare a mettere cemento su cemento in zone già ipercementificate, avrebbe anche un impatto ambientale migliore. Mi sarebbe piaciuto, invece, pensare a un'azione diversa, magari con un approccio forse un po' meno bolscevico, così come disse il Vicesindaco in una Capigruppo: "La nostra maggioranza è bulgara - se lo ricorda? -, quindi ci permettiamo di esercitare questa maggioranza in maniera bulgara", perfetto, però - ripeto -, ve lo farò notare finché avrò fiato. Quindi, questa maggioranza bulgara si prenda anche la responsabilità poi di andare a spiegare, come ha fatto prima il Presidente della II Commissione arrampicandosi sui vetri, per quale motivo si vota questa deliberazione, che vi porta esattamente al pari di chi l'ha proposta, perché ricordo che incredibilmente voi state votando per l'ennesima volta una firma di un Assessore della Giunta precedente, state votando una deliberazione del Partito Democratico, sostenuta dal Partito Democratico, che il Partito Democratico voterà. Credo che l'intervento che ha fatto prima il Consigliere Lo Russo sia significativo su questa liaison, che ormai credo che da Comune e Regione si sia spostata anche tra maggioranza e una parte della minoranza, da cui noi siamo fieramente distanti, come siamo fieramente distanti da questa maggioranza, che in questo momento vuole cementificare ulteriormente una parte di Torino. Sono anche curioso di vedere - anche perché, Vicesindaco, se lo segni che mi prendo anche il verbale di questo Consiglio, poi mi permetterò di trascriverlo e di poterglielo portare alla discussione di quando ci porterà l'altro nuovo centro commerciale - se questa è davvero solamente un'eccezione, non credo, perché i conti della Città ormai più o meno li abbiamo tutti sotto gli occhi e ci sarà bisogno, purtroppo, a meno che voi non decidiate di cambiare impatto e modo di approcciare al Bilancio con essi, anzi, credo che inizierete a dialogare molto più spesso voi - i suoi Uffici - con il Capogruppo Lo Russo per portare avanti tutta una serie di iniziative urbanistiche piuttosto che magari con la minoranza sana di questa Sala Rossa, quella che invece i centri commerciali determinati o per urbanistica non li vogliono davvero. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. Può intervenire per due minuti. ROSSO Roberto Avevate detto che avreste cambiato il mondo e avete cambiato solo la vostra coerenza. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). So che sono palle, Vicesindaco Montanari, bisognerebbe avere un po' di coerenza, perché questo aiuta a star meglio nella vita. Voglio ricordare al Vicesindaco Montanari e a ciascuno di voi che, aggiuntivamente ai 92.000 metri che sono previsti in questa deliberazione, ce ne sono altri 330.000 collegati all'Area Michelin; di questi, soltanto 60 potrebbero essere commerciali, ma sono 330.000 metri ancora. E voglio ricordare anche che, siccome vi ho detto che non si sta fuori dal mondo, il vostro Movimento, i vostri esponenti e i vostri Assessori stanno dentro il mondo, stanno relazionandosi con Michelin. Ora, è difficile che Michelin arrivi a negoziare l'arrivo della direzione commerciale qui a Torino senza un ulteriore regalo. E l'ulteriore regalo non è certamente quello dato a Ponchia, l'ulteriore regalo sarà quello che interviene sul P.R.U.S.A. dei 330.000 metri dell'Area Michelin. Quindi, se il Vicesindaco Montanari è coerente con le sue premesse, ci dobbiamo aspettare che a questi 92.000, altri 50.000 o 60.000 metri commerciali per iper centri commerciali vengano attribuiti. VERSACI Fabio (Presidente) Non ho altri iscritti a parlare. Ricordo che su questo accorpamento di emendamenti il parere della Giunta è negativo. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 52 al n. 72 (esclusi gli emendamenti n. 65 e n. 66): presenti 25, astenuti 2, contrari 23. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 52 al n. 72 (esclusi gli emendamenti n. 65 e n. 66) è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 65, presentato dal Vicesindaco Montanari, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per due minuti. RICCA Fabrizio Gli ultimi che ho visto fare così, poi hanno perso al ballottaggio 55 a 45, con lo stesso sistema: stavano zitti, dicevano di sì, tra di loro ridevano: "Tanto la gente è con noi" e poi hanno preso uno schiaffo che, se li guardate, stanno ancora girando. È ovvio che, quando si sale, poi cadere è brutto, guardate come sono ridotti. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Ricca, le tolgo la parola, mi dispiace. RICCA Fabrizio Perché? VERSACI Fabio (Presidente) È uscito fuori tema e non è il caso che faccia un intervento così, non è assolutamente consono. Fa ridere anche a me, però non è assolutamente consono, perché giustamente i componenti del Partito che lui cita si sentono tirati in causa e chiedono il fatto personale. Non posso permettere che continui con questo atteggiamento. Ha ancora un minuto. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Quindi, io vi consiglierei di fermare in questo momento la votazione della proposta di deliberazione, magari provare ad ascoltare, quella cosa che voi chiamavate partecipazione, non so quanti cittadini di quella zona abbiate coinvolto e con quanta gente abbiate parlato per le loro ricadute positive di quell'intervento, si parlava tanto di partecipazione, però io non ho avuto notizia di nessun incontro per condividere questo incredibile progetto insieme a loro. Oggi è il 3 novembre, avete ancora due mesi di tempo per poterlo approvare. Il Consigliere Lo Russo ci ha insegnato negli anni come si possono portare Varianti il 27 dicembre, approvarle e incassare entro il 30, anzi, anche il 31 mattina, quindi potete farvi dare un consiglio e magari il progetto si cambia in maniera positiva e vi potete mettere nella condizione di fare qualcosa di buono, ma riprendere a piè pari una deliberazione che il vostro ex Capogruppo insieme a me si sarebbe dato fuoco su una deliberazione di questo tipo... Ricordo anche il Sindaco discutere animatamente durante l'approvazione di tante Varianti di centri commerciali, e oggi invece vi vedo sorridere così simpaticamente, quasi come se fosse una cosa bella. Almeno potreste avere delle facce tristi, se davvero aveste un po' di rimorso a votare la deliberazione... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere, ha finito il tempo. Grazie. RICCA Fabrizio Sì, ho concluso, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 65: presenti 28, astenuti 2, favorevoli 26. L'emendamento n. 65 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 66, presentato dal Vicesindaco Montanari, recita: VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. Può intervenire per due minuti. RICCA Fabrizio Dicevo, non dico di fare come la Fornero, che almeno faceva finta di piangere, però queste facce sorridenti, che io poi riporterò alle persone, ai commercianti di Torino Nord, perché voi ridete, ma poi loro si arrabbiano davvero e qualcuno di voi sa quando determinati commercianti si arrabbiano cosa possono fare e che problemi possono creare all'Amministrazione. Quindi, visto che dite che dovete votare questa deliberazione esclusivamente per un problema economico, almeno abbiate un po' di rispetto ed evitate di ridere, perché credo che sia brutto. Poi ci sono delle persone che magari vi credono anche, perché quando andate in giro vi credono anche, però sempre meno, perché tanto state dimostrando, in un'azione continua, di fare cose sempre più sistematiche a quello che era il sistema che ha governato questa Città per tanti anni. Quindi, abbiate almeno il buongusto di non ridere e non sghignazzare su una deliberazione di questo tipo. Poi usciamo e ridiamo tutti insieme, però io sono convinto che quando si trattano argomenti su cui uno è contrario, se proprio decide di votare una deliberazione perché deve farlo - anche se, ripeto, credo che un uomo libero cerchi di cambiare il più possibile e di non di subire passivamente una cosa di questo tipo -, ripeto, sarebbe un atteggiamento più elegante evitare di ridere. Detto questo, concordo con il Consigliere Rosso: la coerenza. Questo ve lo rinfacceremo sempre, tutte le volte, perché poi noi siamo andati tutti quanti a prendere le preferenze. Io rispondo alle persone che mi hanno dato la loro fiducia e tutte le volte che mi vengono a chiedere, almeno potrò dire loro: "Guardate, queste sono le votazioni, questo è il mio comportamento, soprattutto in Consiglio Comunale". La coerenza è fondamentale, soprattutto quando si vanno a votare atti di questo tipo. Non ve lo nascondo, questo è un ostruzionismo becero, perché non condivido questo tipo di atto... VERSACI Fabio (Presidente) Ha concluso il suo tempo, Consigliere Ricca. La parola al Consigliere Unia. Può intervenire per due minuti. UNIA Alberto Volevo rassicurare il Consigliere Ricca che avevamo capito che era un ostruzionismo strumentale. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 66: presenti 29, astenuti 2, favorevoli 27. L'emendamento n. 66 è approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: presenti 34, astenuti 1, favorevoli 30, contrari 3. La proposta di deliberazione è approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: presenti 34, astenuti 1, favorevoli 30, contrari 3. L'immediata eseguibilità è concessa. |