Interventi |
"Variante parziale n. 311 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 17, comma 5, L.U.R. 56/1997 e s.m.i. concernente l'Ambito 2.8 corso Romania e aree per attività produttive comprese tra corso Romania e strada delle Cascinette. Approvazione" "Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311 al PRG' - Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del centro commerciale Auchan di corso Romania attualmente trasferiti in altre sedi" "Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311' - La Giunta si scusi" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 201601824/009, presentata dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2016, avente per oggetto: "Variante parziale n. 311 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 17, comma 5, L.U.R. 56/1997 e s.m.i. concernente l'Ambito 2.8 corso Romania e aree per attività produttive comprese tra corso Romania e strada delle Cascinette. Approvazione". della proposta di mozione n. mecc. 201604794/002, presentata dai Consiglieri Albano, Fornari, Carretto, Tevere, Imbesi, Giovara, Chessa, Unia, Azzarà, Curatella, Russi e Amore in data 24 ottobre 2016, avente per oggetto: "Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311 al PRG' - Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del centro commerciale Auchan di corso Romania attualmente trasferiti in altre sedi". e della proposta di mozione n. mecc. 201604961/002, presentata dal Consigliere Ricca in data 3 novembre 2016, avente per oggetto: "Accompagnamento a deliberazione (mecc. 201601824/009) 'Variante parziale n. 311' - La Giunta si scusi". VERSACI Fabio (Presidente) Faccio una piccola sintesi di quanto è stato detto in Conferenza dei Capigruppo. Si richiede a tutti i Consiglieri presenti di fare interventi inerenti al tema e, soprattutto, di essere rispettosi nei confronti degli altri Colleghi, di non parlare fuori microfono, di evitare battutine e di non fare allusioni a cose che non sono attinenti agli argomenti di questa Sala. Vi ringrazio. La parola al Consigliere Curatella. Non ricordo per quanto tempo ha parlato, le lascio ancora due minuti. CURATELLA Cataldo Torno sul discorso di corso Romania e, quindi, alla proposta di deliberazione. Come già spiegato, tenendo in conto l'ambito all'interno del quale noi ci andiamo a muovere e in cui ci siamo ritrovati a muoverci in questi mesi, come anche l'Assessore Montanari ha spiegato bene durante la Commissione in cui si è discusso della deliberazione di corso Romania (la Variante n. 311), che è stata rivalutata tra quelle che erano da verificare se portare avanti col cambio di Amministrazione o meno, questa Variante ha un impatto che sull'anno, come diceva il Consigliere Lo Russo, è di 2,5 milioni di Euro, ma in totale siamo intorno ad una decina di milioni di Euro. Come Amministrazione e come maggioranza, prima di tutto, questa Variante non ci piace e non lo neghiamo, non stiamo a fare salti di gioia perché questa Variante è stata portata in Commissione e ora è in Consiglio. Non possiamo, però, bloccarla per un semplice motivo; c'è una riduzione di spesa, i Bilanci 2010-2015 sono al vaglio della Magistratura, non possiamo privare la Città di risorse, non possiamo usare l'Urbanistica come cassa e, certamente, dal 2017 non lo faremo, ma nel caso specifico di questa Variante non possiamo impedire alla Città di usufruire di questo introito che servirà a coprire per il futuro le esigenze della Città stessa. Pertanto, noi voteremo a favore. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Morano. MORANO Alberto Ritiro l'intervento. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Consigliere Morano. La parola, per la replica, al Vicesindaca. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Il mio, ovviamente, sarà un intervento politico, perché credo che sia giusto dare alcune risposte. Cercherò di attenermi alle istruzioni, all'eleganza e alla disponibilità nei confronti di tutti, quindi senza provocazioni. Volevo, però, ringraziare chi è intervenuto, perché, soprattutto i Consiglieri Ricca e Rosso, ormai ci richiamano regolarmente al nostro programma e a quello che abbiamo detto in campagna elettorale e in rapporto a quello che facciamo. È un richiamo più che legittimo. Io credo che noi siamo esattamente in sintonia con quello che era ed è il nostro programma elettorale, che nel giro di pochi giorni sarà trasformato in un programma operativo che avrà tappe, eccetera, dunque non posso che ribadire quello che abbiamo già detto. Sono stati richiamati alcuni esempi in diversi interventi: su corso Grosseto stiamo rivedendo il progetto insieme alla Regione e al Ministero dei Trasporti, non sarà quello che è stato approvato, ma sarà un'altra cosa; la Linea 2 della Metropolitana, abbiamo già detto, non sarà quel tracciato, ma un altro, e ci lavoreremo. Purtroppo, la Metropolitana è un bluff, lo ripeto, perché noi abbiamo i soldi soltanto per fare la progettazione e non abbiamo i soldi per farla; credo che i soldi che erano previsti e ricavati da una trasformazione urbanistica, cosiddetta Variante n. 200, non arriveranno, giusto per ritornare con i piedi per terra. I Consiglieri Ricca e Rosso sono molto bravi, secondo me dovrebbero iscriversi al Movimento 5 Stelle, anzi sono già iscritti al Movimento 5 Stelle, ad honorem, perché sono così dentro al nostro programma e così attenti alla nostra realizzazione che io li ringrazio d'emblée, e davvero li vedo ormai nelle nostre file, quindi credo che faranno un passaggio rapido da noi. Il Consigliere Napoli è stato, invece, molto centrato nell'intervento e lo ringrazio, perché la ricostruzione storica che ha fatto di questa nostra Variante è perfettissima e assolutamente precisa. Faccio solo notare una cosa, che, come è stato detto dal Consigliere Napoli, tutta questa vicenda nasce se non sbaglio intorno al 2008. Quindi, non stiamo parlando di una cosa che oggi la nostra Amministrazione si è inventata, dicendo: "Ah che bello, facciamo i grandi centri commerciali, abbiamo cambiato idea!", non è così, è un processo molto lungo che ha vissuto varie fasi e che adesso è arrivato in una fase terminale dalla quale togliersi è quasi impossibile, se non con rischi significativi e, dunque, non abbiamo intenzione di affrontare questi rischi. Riteniamo, invece, che ci sia una serie di elementi positivi che abbiamo già discusso in Commissione, quindi adesso non la farò lunghissima, però richiamo semplicemente alla possibilità di mettere in ordine corso Romania con un vero boulevard alberato, con i sottoservizi in ordine, che si collega a Settimo, anche se questo collegamento per noi non è detto che sia così positivo, perché mette in competizione due realtà commerciali, però è chiaro che noi vogliamo andare a definire un margine Nord della città, su quell'area lì noi andremo a cambiare il Piano Regolatore ed è per questo che mi richiamo al fatto che noi stiamo procedendo ad una Variante zona per zona nel Piano Regolatore, nel senso che lì, nella zona nord, corso Romania, non costruiremo più niente salvo mettere in ordine, come si diceva, probabilmente la Stazione Stura, quel pezzetto di vicinanza alla Stazione Stura che è in abbandono e in una situazione veramente terribile. Noi lì faremo un margine. Ricordo ancora al Consigliere Rosso che i contatti con Michelin noi li abbiamo, non è che stiamo facendo queste cose non considerando i rapporti con le realtà produttive che possono investire: questa cosa sta nell'ambito di un dibattito intorno alla zona ex Michelin, che è una zona difficile, problematica, di cui abbiamo capito le problematicità e sulle quali stiamo lavorando. Allora, sinceramente, il fatto di ruotare questo scatolone commerciale da così a cosà, dargli un po' più di superficie di pavimento di commercio... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non sono gli 80.000, ma stiamo parlando di 20.000 più 20.000, quindi la metà di quello che lei ha detto, Consigliere Rosso. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Andiamo a discutere poi i dati... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Abbiamo detto che non si interviene. Non la voglio provocare, però sui dati bisognerebbe essere più precisi e, secondo me, lei li ha un po' gonfiati, ma glielo avevo già detto, comunque in Commissione li possiamo andare a vedere. C'è qui la dirigente Virano, se vuole può intervenire un attimo sui dati... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Rosso, per cortesia. Vicesindaca, proceda con l'intervento. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Procedo con l'intervento, però sono molto centrato sul tema, non si può dire che non sia centrato, il tema è quello, le quantità non sono quelle, comunque le possiamo ancora andare a discutere. Consigliere Lo Russo, la ringrazio, ma io sinceramente non capisco bene, perché non capisco la sua ansia di scatenarsi contro l'Assessore, i Consiglieri, eccetera, perché, se è come dici lei, che io faccio solo figuracce e, tranquillamente, nei prossimi anni non dovrò fare altro che continuare il suo programma urbanistico, e dovrò farlo per una serie di cose che sono state messe in campo, non ci sarà nessun'altra alternativa, io le dico di stare sereno, nel senso che l'Urbanistica andrà esattamente come lei pensa che debba andare, abbiamo visioni opposte, ma evidentemente io nel tempo le cambierò, adotterò completamente le sue, dato che non c'è modo di fare diversamente, andremo avanti serenamente. La ringrazio, ma penso che lei sprechi la sua verve per cose inutili. Ringrazio anche la Consigliera Artesio, naturalmente, che ha centrato molto l'argomento, una serie di temi sociali assolutamente importanti e temi politici più ampi che condivido totalmente. Dico ancora che sui temi politici più ampi questa politica dei grandi centri commerciali viene anche da Leggi nazionali fatte dai partiti che sono qui rappresentati dalla minoranza, posizioni iperliberiste, quelle di Forza Italia... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Vicesindaca Montanari, non faccia dialogo con i Consiglieri e chiedo al Consigliere Rosso di non parlare fuori microfono. Abbiamo appena fatto una Conferenza dei Capigruppo per questo motivo. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Chiedo scusa, Presidente. Dico solo che il fatto che si stiano decidendo e costruendo in tutto il nostro Paese giganteschi centri commerciali e medi centri commerciali è il frutto di una politica iperliberista dei governi che hanno governato questo Paese negli ultimi 15 anni almeno. Questa politica fa sì che si distrugga la piccola distribuzione e si imposti anche un modello di vita sociale nel quale la domenica si prende l'automobile e si va a riempire il carrello della spesa, oppure si vanno a comprare altre cose. Questa è una visione della società che io non ho, che è orrida, che spero a livello nazionale venga corretta, perché bisogna anche eliminare la possibilità di aprire centri commerciali 24 ore su 24, sette giorni su sette, che è una cosa socialmente sbagliata. Dunque, noi siamo però in questa situazione, siamo a metà del guado. Dico ancora poche cose e poi chiudo, perché non voglio rubare troppo tempo. Delle 27 deliberazioni che erano in ballo e che erano in possibilità di approvazione immediata, noi ne abbiamo salvate tre, quindi dire che tutto va esattamente come prima non è proprio corretto. Di queste tre, tra l'altro, una è veramente una cosa molto minima, che riguarda una grande istituzione di assicurazioni; l'altra è una cosa importante che riguarda una politica della Regione Piemonte sui propri beni e la terza è questa, quindi non è che stiamo approvando chissà che cosa. Dopodiché, andremo avanti nel tempo a valutare zona per zona e caso per caso. Come linea generale, io ho già visto che un paio di centri commerciali noi li faremo passare, perché sono centri commerciali nella grande periferia di Torino, in zone dove non ci sembra che vadano a distruggere, come è stato richiamato dal Consigliere Carretto, la piccola distribuzione. Viceversa, saremo molto più attenti, neanche tanto sul grande centro commerciale, che - ripeto - non è la vera pressione che adesso noi abbiamo dal punto di vista del commercio e delle sue ricadute urbanistiche, ma la media distribuzione, quella dei supermercati intorno ai 1.000, 1.500 o 2.000 metri quadrati di superficie di vendita, che sono diffusissimi. Io ho in attesa almeno 14 o 15 proposte di questo genere, ma ce ne saranno altre, e su quelle noi andremo davvero a discutere caso per caso. L'ho detto in Commissione, io ho formato un Tavolo congiunto con le associazioni dei commercianti, con i cittadini, le Circoscrizioni, esperti del settore, proprio per andare a vedere caso per caso come comportarci, perché la questione non è semplice e certe volte la media distribuzione aiuta la piccola e certe volte la distrugge. Quindi, bisogna andare a vedere caso per caso. Fra l'altro, i dati - ne abbiamo discusso anche con il Consigliere Russi - sono un po' contrastanti, certe volte ci sembra che attualmente la piccola distribuzione non sia così in perdita, ma, in realtà, se andiamo a spacchettare meglio ci accorgiamo che c'è questa sofferenza. Però, su questo avremo un'attenzione estrema, che è frutto del nostro programma ed è frutto del programma di mantenere la distribuzione dei mercati rionali, che è un altro degli aspetti che ci caratterizza e sul quale andremo avanti. Quindi, io credo che, con un po' di tempo, le cose si chiariranno, che la nostra politica sarà molto riconoscibile sia in termini urbanistici sia in termini sociali e che le cose che ogni tanto vengono dette in quest'Aula, da quando ci siamo insediati, io penso che si riveleranno in gran parte non vere. La scelta che noi facciamo di votare questa proposta di deliberazione non mi riempie certo di gioia; è chiaro che aver dovuto vedere nel centro commerciale una soluzione non è nella mia ottica, tuttavia ritengo che, studiata nell'attenzione del caso specifico, facendo davvero un po' di attenzione ai vari elementi che sono in gioco, credo che il bene comune - e torno a quanto diceva il Consigliere Ricca nella sua prima introduzione riguardo al bene collettivo e al bene pubblico - sia mantenuto da questa proposta di deliberazione, anzi, sia riconosciuto in quanto tale, quindi invito i Consiglieri a votarla e credo che sia una cosa positiva per la città. |