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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2016-04038
"LE DELIBERAZIONI DELLA SCORSA CONSILIATURA CHE ITER HANNO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE NAPOLI IN DATA 14 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"Le deliberazioni della scorsa consiliatura che iter hanno?"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604038/002, presentata in data
14 settembre 2016, avente per oggetto:

"Le deliberazioni della scorsa consiliatura che iter hanno?"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, alla Sindaca.

SINDACA
Ringrazio il Consigliere interpellante e rispondo alle tre domande. Nell'interpellanza
chiede se fossimo a conoscenza di tale obbligo e la risposta è sì, lo eravamo; poi chiede
se abbiamo adempiuto e la risposta è sì, i termini scadevano il 17 ottobre. Rispetto alle
deliberazioni della Giunta precedente: nove sono state reiscritte (tre del Patrimonio, una
riguarda Smart City, tre dell'Urbanistica e due dello Sport) e una è stata rifatta in modo
uguale ed è già stata discussa dal Consiglio (è quella che riguarda la modifica dello
Statuto di Torino Città Capitale Europea); sono state fatte decadere 27 deliberazioni e,
di queste, 16 erano addirittura antecedenti al 2015, alcune giacenti in Aula dal 2009
(c'erano anche delle deliberazioni molto vecchie, non prese in considerazione), mentre
sono 11 le deliberazioni non adottate. Visto che è un elenco abbastanza lungo, sarà mia
premura dare al Consigliere Napoli la specifica di tutte le deliberazioni adottate e non
adottate attraverso una nota ai suoi Uffici.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Ringrazio il Sindaco. Quando, non avendo dalla Presidenza comunicazioni in merito, ho
sollevato il problema della decadenza delle deliberazioni proposte al Consiglio (prevista
dal comma 5 dell'articolo n. 34 del Regolamento), ritengo di aver individuato una
dimenticanza della nuova Amministrazione. Lo dimostra la tesi secondo cui il termine
decorrerebbe, sì, dal 18 luglio scorso, data di insediamento del nuovo Consiglio, ma
dovrebbe vedere la detrazione dei 31 giorni di agosto, perché l'attività del Consiglio in
tale periodo è sospesa. Si tratti di una tesi che, a mio giudizio, non sta in piedi, perché
l'istituto richiamato è quello delle ferie della giustizia e basta la denominazione per
rilevare che la Legge la prevede solo per l'attività giurisdizionale. Non esiste alcuna
norma o Legge che preveda la sospensione dei termini del procedimento
amministrativo, se non per la necessità di richiedere integrazioni e ulteriori elementi di
valutazione per l'assunzione del provvedimento finale, argomento che, in risposta a un
mio specifico quesito ad organo competente, è stato convalidato in pieno.
Vi è comunque la considerazione dirimente relativa ai soggetti istituzionali coinvolti:
posto che la norma regolamentare citata prevede che sia il Sindaco a comunicare entro
60 giorni le proposte di deliberazione avanzate dalla Giunta precedente che intende
sottrarre alla decadenza, quale rilevanza può avere il fatto che sia il Consiglio ad avere
l'attività sospesa, visto che l'adempimento è del Sindaco? Chiunque abbia un minimo di
riflessione non può che convenire. Intanto, le dimensioni del problema, l'ha detto lei,
sono rilevanti: si tratta di 37 deliberazioni, delle quali 13 sono state assunte dalla Giunta
Fassino nel periodo di convocazione dei comizi elettorali e 24 invece durante la
gestione del mandato, tra le quali 12 Varianti. Rispetto a quello che diceva il
Vicesindaco l'altro giorno, penso che anche quelle ritirate abbiano una valenza
economica e, quindi, non sono d'accordo quando lei dice che sono molto restrittive.
Tuttavia, è colpa esclusiva del Sindaco aver posto in essere una situazione in cui si
rischia di dover ripetere il procedimento amministrativo. Proprio perché voglio
ragionare in termini istituzionali e, quindi, senza volere in questo esprimere la mia
valutazione sui contenuti di queste deliberazioni, debbo sottolineare chiaramente e
formalmente che, ove la maggioranza intenda procedere all'approvazione o l'abbia fatto
in tutto o in parte delle deliberazioni in questione, non è accettabile che si operi sulla
base dell'argomento (che mi è stato confermato essere destituito di fondamento) del
mancato conteggio di agosto. Gli Uffici, il Segretario e l'Amministrazione - ripeto,
sempre a mio giudizio - devono garantire la convalida del procedimento con nuove
deliberazioni di Giunta che riattivino la trasmissione al Consiglio, altrimenti si
correrebbe il rischio di assumere deliberazioni illegittime che potrebbero essere
impugnate con danni evidenti per l'Amministrazione in primo luogo, ma anche per i
soggetti interessati.
Sarebbe da irresponsabili, per evitare di dover ammettere l'errore sui termini, esporsi ad
un simile rischio e certamente non mancherò di farlo rilevare. Qualcuno ha sostenuto
che, in realtà, non si sia trattato di un errore, ma dell'applicazione delle dichiarazioni di
discontinuità che la nuova maggioranza ha prima e dopo il voto. Voglio sperare che non
sia così, non perché voglio fare l'avvocato difensore della passata gestione (come Forza
Italia siamo stati all'opposizione), ma, prima di decidere di gettare nel cestino il
complesso lavoro istruttorio necessario per giungere a formalizzare una proposta di
deliberazione per il Consiglio Comunale, occorre fare una valutazione attenta nel merito
del contenuto dei provvedimenti in questione per capire se rispondono all'interesse
dell'Amministrazione e della Città e se sia proprio impossibile modificarle secondo le
valutazioni della nuova maggioranza.
Non è da me, Sindaco, impugnare e certamente non lo farò (anche perché lo fa la
Regione Piemonte un regolamento di questo genere), ma lascerò a voi, come parte
politica, e ai tecnici (con cui ho lavorato nella mia storia anche amministrativa) la
valutazione e l'approfondimento su questi 30 giorni; cioè, se siano realmente validi o se,
invece, non sia eventualmente necessario modificare un Regolamento, che qualcun altro
potrebbe impugnare. Non lo farò sicuramente io, perché non è mia abitudine, ma credo
che sia importante, anche nel rapporto con la Regione stessa, sentire anche quell'organo
per capire ed eventualmente approfondire tecnicamente e politicamente se quei 30
giorni siano validi o meno, perché, a mio giudizio, potrebbero non essere validi.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola alla Sindaca.

SINDACA
Ringrazio il Consigliere Napoli per la sua relazione. La posso tranquillizzare su due
fatti: il primo è che non ci siamo dimenticati, tant'è che c'è una lettera del Presidente
del Consiglio che ci ha ricordato questa scadenza, di cui mi sono presa carico in base ai
tempi che sono dettati dalla norma e dal Regolamento attuale. Ci siamo confrontati con
gli Uffici e c'è un Segretario Generale che ci ha dato la comunicazione e ha avviato un
iter, per cui la posso tranquillizzare: ci siamo presi il tempo giusto e necessario per fare
la valutazione di merito. Questo ha significato farlo entro il 17 ottobre e, a breve, il
Consiglio discuterà alcune di queste deliberazioni. Credo, quindi, che non vi sia alcuna
scorrettezza, anzi ci sarà la volontà di voler approfondire nel merito e stare nei termini
previsti, così come delineato dal Segretario Generale, del quale credo che tutti abbiamo
stima e ci possiamo fidare.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, al Consigliere Napoli, perché ha già parlato 5 minuti.

NAPOLI Osvaldo
Sono stato in quello che è il Regolamento. Sindaco, sono perfettamente d'accordo, sto
soltanto dicendo che lascio a lei e alla parte amministrativa l'approfondimento di quella
norma che avete messo nel Regolamento, perché non esiste nessuna Legge nazionale
che dà ai Comuni la possibilità di fare i 30 giorni. Non sto facendo una critica, vi dico
soltanto di approfondire e penso che sia un consiglio come tanti: qualcuno lo può
accettare e altri no.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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