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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2016-04319
"SOSPENSIONE PEG PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LO RUSSO IN DATA 28 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"Sospensione PEG Piano Esecutivo di Gestione"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604319/002, presentata in data
28 settembre 2016, avente per oggetto:

"Sospensione PEG Piano Esecutivo di Gestione"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
In riferimento al quesito presentato dal Consigliere, si precisa che, com'è noto, il
bilancio previsionale, una volta approvato dal Consiglio, ha titolo autorizzatorio per
consentire ai dirigenti di impegnare la spesa, una volta adottato il Programma Esecutivo
di Gestione che ne costituisce lo strumento attraverso il quale la spesa viene correlata
agli obiettivi assegnati a ciascun dirigente. La sospensione di 45 giorni delle spese non
obbligatorie consentirà all'Amministrazione di avere a disposizione risorse sufficienti a
far fronte ad impegni che dovessero emergere dovuti al cambio di Amministrazione e
alle verifiche ed implementazione delle nuove linee di mandato, approvate da questo
Consiglio Comunale che, inoltre, necessitano di una verifica finalizzata a correlare le
risorse disponibili con i nuovi obiettivi.
La Giunta, confermando che tale sospensione non riguarda in alcun modo né i
pagamenti, né gli impegni obbligatori (quali, a titolo esemplificativo, gli stipendi, i
contratti in essere, gli obblighi speciali regolati dalla Legge e le rate dei mutui), si
riserva di approvare alcune spese che fossero ritenute necessarie e creatrici di danni
patrimoniali certi e gravi all'Ente, così come previsto dalla deliberazione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Finalmente abbiamo il piacere di avere in Aula l'Assessore e finalmente abbiamo il
piacere di sentire dalla sua viva voce le ragioni per cui la Giunta Comunale ha sospeso il
Piano Esecutivo di Gestione, ormai a distanza di oltre un mese rispetto a quando
formulammo la richiesta di comunicazioni in ordine alla questione e fu rigettata in
Conferenza dei Capigruppo dall'allora presente Vicesindaco Montanari. Ovviamente, in
questo mese sono successe molte cose, ne stanno succedendo delle altre e credo che la
discussione che avverrà più tardi su un assestamento di Bilancio, che fu addirittura
adottato con procedura d'urgenza a metà settembre e che vede la luce in Aula a distanza
di oltre un mese - sempre per il concetto di urgenza di questa Giunta, che talvolta è un
po' variabile, lo definiremmo forse così -, potrà rendere merito alla discussione un po'
più specifica.
Di norma, Assessore, le verifiche sulla compatibilità delle azioni che l'Amministrazione
delibera si fanno ex ante e non ex post e, conseguentemente, la giustificazione che lei
adduce alle esigenze di sospendere il Piano Esecutivo di Gestione, cioè quello di
verificarne la congruenza e la coerenza con le nuove linee di mandato, ci sembra
oggettivamente debole. Tuttavia, ne prendiamo atto e siamo in attesa (come credo, a
questo punto, gran parte dei cittadini che seguono le vicende del Comune di Torino) di
conoscere questo mirabolante esito della ricognizione sui conti, mentre, nel frattempo,
leggiamo sui giornali di eventi che riguardano il nostro Bilancio e, anche da questo
punto di vista, attendiamo fiduciosi. Diciamo che ci piacerebbe - è un auspicio
ovviamente, non me ne voglia, Assessore - che la dinamica relazionale tra la Giunta
Comunale e le forze politiche elette in questo Consiglio Comunale (e, come tali,
rappresentanti i cittadini in maniera democratica) possa essere un po' più fluida e un po'
più celere rispetto a quando vengono poste le questioni.
Noi capiamo che lei si trova su una poltrona difficile da gestire e che ha delle difficoltà
oggettive anche di capire dove è finito e dove è arrivato, però è altrettanto vero che la
serietà e la difficoltà degli argomenti che lei tratta richiederebbero da parte sua, non me
ne voglia, una maggiore accelerazione rispetto a questo tipo di processi, perché le
domande che le vengono poste non sono complicate, sono domande ragionevolmente
semplici (il motivo per cui lei ha portato in sospensione il Piano Esecutivo è una
domanda semplice e banale). Crediamo davvero che attendere 40 giorni una risposta ad
una domanda così semplice non sia indice di serietà e di competenza specifica politica.
Questo, ovviamente, è il nostro giudizio e ci rimettiamo alla successiva discussione, che
credo entrerà un po' più nel merito relativamente alla sua proposta di deliberazione di
assestamento del Bilancio, quella che - se non sbaglio - discutemmo a metà settembre e
che, finalmente, forse oggi potremo esaminare.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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