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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2016-04330
"LA PISTA CICLABILE DI CORSO FRANCIA ? PERICOLOSA COME UNA TRAPPOLA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 29 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"La pista ciclabile di corso Francia è pericolosa come una trappola"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604330/002, presentata in data
29 settembre 2016, avente per oggetto:

"La pista ciclabile di corso Francia è pericolosa come una trappola"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Questa interpellanza riguarda la pista ciclabile di corso Francia, dove un giovane
Consigliere ha perso la vita cadendo da un motociclo, urtando contro un dissuasore di
metallo posizionato tra la pista ciclabile e il percorso pedonale. Purtroppo al momento
della progettazione di corso Francia, quindi anni fa, i dissuasori di gomma riciclata non
erano ancora diffusi, per questo sono stati utilizzati all'epoca questi dissuasori in ghisa,
che per quanto omologati, non riescono ad assorbire gli urti.
L'eliminazione e la sostituzione è oggetto di studio da parte di questa Amministrazione,
anche magari solo ricoprirli. L'intervento richiede una spesa molto elevata ed è per
questo che lo sto studiando già da tempo. Quello che faccio notare è che purtroppo non
risolverà il problema, perché ogni sei di questi dissuasori ci sono dei pali della luce che,
comunque, ahimè, sono un ostacolo, un arredo urbano comunque pericoloso, e lungo le
strade della nostra città ci sono molti arredi urbani che, quando avvengono gli incidenti,
potrebbero causare dei morti e dei feriti.
Quello che secondo me bisognerebbe fare da subito su corso Francia è aumentare il
presidio da parte dei Vigili, per intervenire in situazioni di auto parcheggiate sia in
doppia fila sulla pista ciclabile, sia proprio in doppia fila. Per questo motivo a volte si
hanno dei comportamenti errati, tipo i ciclisti scendono dalla pista ciclabile o viceversa,
quindi si possono creare dei momenti di pericolosità.
Stiamo valutando, farò anche una Commissione con le Circoscrizioni competenti, di
sperimentare, anche su questi controviali, le zone 20, proprio per poter vedere se
riusciamo in qualche modo a migliorare la sicurezza comunque, al di là delle barriere
che in città ci sono spesso.
Infine, nei futuri interventi di manutenzione del suolo pubblico, ho chiesto ai miei Uffici
di intervenire sulla manutenzione della pista ciclabile e anche sulla riduzione
dell'altezza del cordolo, mediante un migliore raccordo con le corsie veicolari, perché il
cordolo non è omogeneo lungo tutta la via; quindi ci sono delle zone in cui è molto
basso e delle zone in cui è molto alto. Per cui, migliorare il raccordo, a mio avviso,
potrebbe migliorare un po' la sicurezza.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Questa tipologia di panettoni fatti con materiale in gomma riciclata derivante dai
pneumatici, quelli di cui ho parlato nell'interpellanza, l'ho vista in Francia e ho notato
che hanno una possibilità di impatto meno devastante rispetto a quelle che abbiamo noi.
L'Assessore dice che si rende conto del problema, ma non ci sono le risorse. Faccio una
domanda: e toglierli definitivamente? Per quanto riguarda i pali della luce mi rendo
conto che dobbiamo illuminare la strada, ma numericamente sono meno presenti su quel
tratto.
Per come è fatto un palo della luce, è evidente che l'impatto potrebbe essere non per
forza sulla testa, che è la prima parte del corpo che cade per terra quando uno ha un
impatto con la moto o con la bici - in quel caso fu una moto, purtroppo -, però volevo
capire se c'era la possibilità di intervenire in fretta oppure toglierli; non so quanto possa
costare oggettivamente la copertura degli stessi, visto che non sono pochi.
Presidente, siccome non ho compreso, volevo che specificasse solo come pensate di
ridurre questo dislivello, sul quale oggettivamente l'Assessora ha ragione, che si ha tra
la carreggiata e la pista ciclabile, di cui mi hanno detto. Poi è evidente che se uno vuole
immettersi sulla pista ciclabile ha gli spazi per farlo, ma sono pochi, quindi spesso si
passa dalla carreggiata e si cerca di salire sulla pista ciclabile che è sul marciapiede.
Queste erano le due domande, giusto per dare la possibilità di replica all'Assessora:
uno, se è meglio toglierli e quindi riprogettare qualcos'altro, perché quello fu un
incidente molto grave, ma ci sono stati altri incidenti in seguito con lesioni, quindi se
questa può essere una soluzione; secondo, quali sono secondo lei le tempistiche per
pensare un ingresso più dolce, rispetto a tutta la carreggiata, per le biciclette su quel tipo
di manto stradale che, oggettivamente, rischia tutte le volte di essere pericoloso.
Non sono d'accordo sulla zona 20, ma sono d'accordo con lei che tutto nasce
dall'inciviltà di chi guida, questo è il vero tema, e poi l'Amministrazione deve cercare
delle soluzioni sempre diverse e sempre più attente, perché chi oggi guida mezzi
motorizzati non considera i ciclisti come soggetti da rispettare e viceversa, perché io
sono di questa idea.
Se può rispondermi su queste due domande, per il resto, Presidente, sono soddisfatto,
chiederei solo all'Assessora, nel caso in cui facesse questa Commissione con le
Circoscrizioni, di farla congiunta con una Commissione Consiliare, perché tanti
Consiglieri si sono occupati del tema e non vorrebbero essere messi da parte sulla
questione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La sua richiesta è accolta, credo che sia di interesse di tutto il Consiglio Comunale
essere informato su questo.
La parola, per una breve replica, all'Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Mi sono informata proprio per la rimozione e, visto che sono veramente tanti, costa
60.000 Euro, che non è una grossissima cifra, ma è comunque una spesa. Non solo sono
omologati, ma sono anche posti alla distanza giusta, il problema è proprio che destano
preoccupazione, essendo in ghisa e a spigolo vivo praticamente in superficie.
Toglierli si può, il problema a valle della rimozione sarebbe un altro, cioè a quel punto i
ciclisti possono invadere la corsia pedonale e i pedoni possono invadere la corsia delle
biciclette, quindi si creerebbe un altro problema ed è proprio lì che nasce la
sperimentazione, insieme alle Circoscrizioni, di una possibile zona 20. Lei diceva che è
contrario, ma la proposta di una possibile zona 20 è anche un po' provocatorio, è uno
spazio dove più utenti della strada devono riuscire a convivere, quindi senza per forza
una barriera fisica, come possono essere i paletti, ma convivere in modo che non ci
siano interferenze. Se insieme alle Circoscrizioni si deciderà di togliere i paletti,
secondo me si tratta di una spesa che si potrà affrontare in seguito, però cercando di far
convivere gli utenti della strada.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Magliano, per pochi secondi, in quanto c'è già un impegno
condiviso a trattare il tema in una Commissione congiunta con le Circoscrizioni.

MAGLIANO Silvio
Chiederei, se fosse possibile, di avere già in quella Commissione il preventivo di quanto
costerebbe ricoprire questi paletti, perché, se costasse meno di 60.000 Euro, forse
avremmo trovato la soluzione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza è discussa.
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