Interventi |
"Bilancio di Previsione Finanziario 2016/2018. Variazioni. II Provvedimento" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201603861/024, assunta in via d'urgenza dalla Giunta Comunale in data 16 settembre 2016, avente per oggetto: "Bilancio di Previsione Finanziario 2016/2018. Variazioni. II Provvedimento" VERSACI Fabio (Presidente) Comunico che in data 21/09/2016 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Presidente, mi può ricordare i tempi di intervento? VERSACI Fabio (Presidente) Avete due minuti per ogni emendamento. RICCA Fabrizio Non procediamo prima con l'illustrazione e la discussione della proposta di deliberazione e poi con la votazione degli emendamenti? VERSACI Fabio (Presidente) Vi sarà prima l'illustrazione degli emendamenti, perché la proposta di deliberazione era già stata illustrata. RICCA Fabrizio Quella sugli equilibri di Bilancio non è stata illustrata. VERSACI Fabio (Presidente) Siete sicuri che non era stata illustrata? RICCA Fabrizio Sì. Tenendo conto che si tratta del Bilancio, mi ricorda i tempi di intervento? VERSACI Fabio (Presidente) Non c'è differenza, perché è una ratifica che fa il Consiglio, per cui è una classica proposta di deliberazione, Consigliere Ricca. Un Consigliere per Gruppo ha a disposizione 10 minuti per intervenire sulla proposta di deliberazione e ogni Consigliere ha due minuti per intervenire su ogni emendamento. La parola, per l'illustrazione della proposta di deliberazione, all'Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Il titolo della proposta di deliberazione è: "Bilancio di Previsione Finanziario 2016/2018. Variazioni. II Provvedimento" e, in particolare, riguarda un assestamento in parte corrente per 2.300.000,00 Euro dovuto a un contributo della Regione Piemonte destinato alla gestione dei servizi socio-assistenziali per minori; conseguentemente, ne derivano maggiori entrate e maggiori spese. Vi è poi un ulteriore assestamento in conto capitale per 1.298.740,64 Euro al fine di destinare i proventi derivanti dalle alienazioni di immobili di Edilizia Residenziale Pubblica all'acquisizione di altri immobili da destinare sempre a Edilizia Residenziale Pubblica. Infine, sempre in conto capitale, in relazione ai lavori di sistemazione del viale della Spina, a seguito di variazione del cronoprogramma dei lavori, occorre rimodulare le previsioni di Bilancio, spostando parte dello stanziamento per la realizzazione del Passante Ferroviario per l'importo di 2.025.000,00 Euro dal 2016 al 2017, fermo restando l'ammontare complessivo del finanziamento proveniente dal Ministero delle Infrastrutture. Con il provvedimento che è oggi in Aula si è inoltre provveduto, su esplicita richiesta dei Dirigenti e degli Assessori competenti per materia, a effettuare operazioni di storno per rendere compatibili gli stanziamenti con le esigenze gestionali. A ulteriore esplicitazione di questa seconda parte, va detto che gli storni e gli assestamenti sono effettuati su esplicita richiesta dei Settori. In questa fase gli Uffici non effettuano verifiche nel merito dell'utilizzo successivo, effettuano tutti i controlli che riguardano gli aspetti formali di questi storni e rettifiche, e, poiché in Commissione è nata anche l'esigenza di chiarire questo concetto, il controllo relativo alla corretta imputazione a Bilancio delle tipologie di spesa nel merito viene svolto in occasione dell'assunzione degli impegni correlati attraverso la verifica della regolarità contabile. Se ci saranno poi informazioni specifiche, ovviamente sono disponibile a fornirle. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Morano. MORANO Alberto Purtroppo oggi la prenderò un po' alla lontana e non sarò sintetico come altre volte. Leggo nella bozza della proposta di deliberazione che le suddette variazioni, operate nel rispetto del disposto di cui all'articolo n. 175 del Decreto Legislativo n. 267/2000, garantiscono il rispetto degli equilibri di Bilancio e dei vincoli di finanza pubblica. La prima domanda è: quali equilibri di Bilancio? Alla luce delle notizie di stampa di questi giorni, mi è parso di capire che qualche dubbio sulla sussistenza degli equilibri di Bilancio vi sia e che sia in corso un'indagine. Purtroppo, questo apprendere dagli organi di stampa è un qualche cosa che con questa Giunta stiamo iniziando a fare con una certa frequenza, perché, sempre dagli organi di stampa, ho appreso ieri che l'Assessore Rolando mi ha tirato le orecchie, come si fa con uno studente impreparato, e queste sono le sue testuali parole: "Il notaio Morano dovrebbe sapere che l'approvazione del bilancio di una società di capitale è un atto dovuto, in base alla Legge, e ha tempi precisi". Assessore, sono una persona paziente, ho l'umiltà di ascoltare sempre tutti, ma, quando vengono fatte affermazioni false oppure sbagliate o vengono date lezioni di diritto palesemente errate, mi corre l'obbligo, innanzitutto per onestà intellettuale e poi per amore della verità, di fare alcune precisazioni. Il collegamento a quello che dovremmo o dovreste deliberare oggi lo capirete alla fine di questo intervento. Non esiste né nel Codice Civile, né nel Codice Penale, né nel diritto societario, per quanto attiene alle società soggette all'ordinamento del diritto privato, l'istituto dell'approvazione con riserva. Non è scritto da nessuna parte, non è mai stato ammesso dalla giurisprudenza, non è mai stato ammesso dalla dottrina e non lo ritroveremo da nessuna parte. Non esiste nemmeno, come sembrerebbe implicare l'Assessore Rolando, l'istituto dell'obbligo di approvare un bilancio falso in quanto atto dovuto in base alla Legge: l'approvazione di un bilancio falso è un atto vietato dalla Legge, salvo che il Movimento 5 Stelle abbia recentemente approvato, ma non ne ho notizia, una nuova Legge che autorizza il Movimento 5 Stelle e le Giunte a maggioranza Movimento 5 Stelle ad approvare, unici in Italia, documenti falsi. Non voglio andare avanti nella lezione, però il Codice disciplina la mancata approvazione del Bilancio in due ipotesi diverse: nell'ipotesi in cui l'organo amministrativo non abbia fatto la bozza di Bilancio e nell'ipotesi in cui l'Assemblea non abbia approvato il Bilancio. Inoltre, l'Assemblea può non approvare il Bilancio perché non raggiunge una maggioranza o perché, semplicemente, non è d'accordo. Diversamente da quanto ha affermato l'Assessore Rolando - sempre a mezzo stampa -, la mancata approvazione del Bilancio da parte dell'organo amministrativo è solo giusta causa di revoca dell'amministratore, da parte dell'Assemblea non vi è alcuna sanzione nel Codice e adesso vedremo perché. Vi è una sanzione nel Codice, qualora l'organo amministrativo, dopo aver predisposto la bozza di Bilancio, non chieda nei termini la convocazione ed è di 1.032 Euro, a cui si sommano, per il deposito ritardato, poche centinaia di Euro che vengono erogate dalla Camera di Commercio. Se quanto da lei affermato fosse vero, noi svuoteremmo di potere l'Assemblea, perché, se fosse vero che vi è un obbligo del socio in Assemblea di approvare il Bilancio predisposto dagli amministratori senza poter contestare o chiedere chiarimenti, vorrebbe dire che, contrariamente a quello che io ho sempre studiato, l'Assemblea diventerebbe un organo ridotto al rango di Ente ratificatore di atti dell'amministratore. Caro Assessore, anche uno studente al secondo anno di giurisprudenza - dico, non a caso, al secondo anno di giurisprudenza, perché è quando si dà l'esame di diritto commerciale - sa che il socio, se non è d'accordo, non vota o chiede rettifiche o integrazioni. Quello che ci saremmo aspettati il 20 luglio era che l'Assemblea venisse aperta e, in quella sede, il socio, invece di dichiarare che il Bilancio presentava disallineamenti (è una parola molto ambigua, ma molto vicina a dire che il Bilancio è falso), chiedesse la sospensione della delibera, chiedesse le notizie necessarie per rivedere quel Bilancio e, successivamente, procedesse all'approvazione o chiedesse all'organo amministrativo di fare le rettifiche. D'altra parte, Assessore, se fosse vero quanto lei ha affermato a mezzo stampa, avremmo uno stravolgimento del funzionamento delle regole del diritto societario, attribuendo ai soli soci di minoranza - e sarebbe ben strano - il potere di impugnare il falso in Bilancio o di chiedere la rettifica del Bilancio, perché il socio di maggioranza o il socio totalitario dovrebbe sempre e solo approvare. Assessore, mi corre quindi l'obbligo di precisare che, decidendo di approvare quei bilanci di GTT e di Infra.To, il Comune di Torino ha assunto delle responsabilità: innanzitutto, espone le società GTT e Infra.To a rischi fiscali, perché la dichiarazione dei redditi viene fatta sulla base del Bilancio, ma, se fosse approvato un Bilancio falso, la dichiarazione fiscale non sarebbe corretta e questa diventa una responsabilità assunta dalla Città. In secondo luogo, ratifica, di fatto, l'operato dell'organo amministrativo di questa società e, se lo approva, non potrà mai contestare l'operato dell'organo amministrativo in tema di gestione che ha portato a quei dati di Bilancio. In terzo luogo, siccome - come lei ben sa -, anche se il Comune non lo dichiara e le società non lo dichiarano, il Comune di Torino è Ente che esercita attività di direzione e coordinamento rispetto alle società GTT e Infra.To, il Comune di Torino, proprio quale Ente che esercita attività di direzione e coordinamento, assume una responsabilità nei confronti dei creditori di queste società ai sensi dell'articolo 2497 del Codice Civile, perché, ai sensi di detta norma, il Comune sarà tenuto ad indennizzare i creditori di dette società, non parlo della responsabilità verso i soci (perché è lui il socio e, quindi, diventa irrilevante), ma dei creditori nei casi previsti dalla norma per la lesione recata al patrimonio della società. In ultimo - e sempre con riferimento alle notizie apprese a mezzo stampa -, Assessore, vorrei capire se realmente il sistema bancario le ha chiesto di approvare un Bilancio di simil fattura, perché, nella mia esperienza - ne ho meno di lei -, in 25 anni non ho mai visto una banca votare l'approvazione di un bilancio anche nel caso avesse il pegno sulle azioni; lo prendono sempre senza diritto di voto nell'assemblea ordinaria ed espressamente non votano mai quello che attiene il bilancio, perché è un atto gestionale che comporta assunzione di responsabilità. Temo, Assessore, che quanto da lei incautamente affermato a mezzo stampa sia solo un modo errato di cercare di coprire un errore grave, che è stato fatto approvando un bilancio con riserva, quando la riserva non è prevista, pensando che tutto ciò passasse inosservato. A volte, però, piuttosto che fare affermazioni incaute, è meglio stare zitti, perché queste affermazioni ci fanno venire il dubbio - e le devo dire non è la prima e, forse, neanche la seconda - che lei non sia adeguato a ricoprire un incarico così delicato; e questo, se venisse confermato come dubbio, ci obbliga inevitabilmente, come minoranza, a chiedere le sue dimissioni. Finita questa premessa, che però era importante perché voi siete chiamati a parlare e ad approvare un equilibrio di Bilancio che è il presupposto della deliberazione che vi fanno approvare, io non so come, oggi, si possa ragionevolmente votare questa proposta di deliberazione prima che venga chiarita qual è la sostanza del Bilancio del Comune di Torino. Mi rivolgo ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle: non voterò questa proposta di deliberazione e, probabilmente, lascerò l'Aula, ma dovete sapere che, quando si approva una proposta di deliberazione di Bilancio che non è corretta, si assumono delle responsabilità; la Corte dei Conti lo ha detto recentemente in un caso che non riguardava un'Amministrazione del Movimento 5 Stelle, ma un'Amministrazione del Comune di Alessandria, e ha chiamato come responsabili il Sindaco e l'Assessore; se c'è stata una esimente per i Consiglieri è semplicemente perché c'erano i pareri favorevoli della Ragioneria e dei Revisori. Nel caso di specie, voi non potreste andare a dire che non lo sapevate o che non avevate capito, perché, in questi giorni, tutti i giornali hanno parlato del problema del Bilancio del Comune di Torino. Non prendo una posizione se c'è un problema o se non c'è un problema, mi limito a sottolineare che nel votare vi assumete delle responsabilità e, forse, fareste bene a verificare se avete una copertura assicurativa e se copre il voto di un Bilancio falso. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. ROSSO Roberto Bisogna fare i complimenti al Consigliere Morano, perché, nell'arco di tre mesi, ha rivelato qualcosa che sembrava impossibile: cioè, che una Giunta, espressione della forza politica che ha voluto il reintegro del reato di falso in Bilancio all'interno del Codice Penale, si comporti poi come avallatrice (tramite il suo Assessore, l'Assessore Lapietra e tramite le disposizioni che il Sindaco ha dato) di questo stesso falso nel momento in cui si compie all'interno di questa Amministrazione. Ci sono disallineamenti per circa 80 milioni di Euro da verificare (ne sta parlando sia la Magistratura contabile, che quella penale) all'interno di questo Bilancio per quanto riguarda le posizioni delle sole GTT e Infra.To. È veramente impressionante che questo mondo del Movimento 5 Stelle si consegni così profondamente alla sua Amministrazione da rischiare in proprio; perché, come ha ricordato bene prima il Consigliere Morano, non vi potete dire disinformati sul fatto, visto che, ormai, tutti i giornali e anche il dibattito di questo Consiglio Comunale lo hanno ripreso; voi avete contezza della situazione in cui vi trovate e della situazione che fa sì che voi votiate un Bilancio falso, avendolo dichiarato lo stesso Assessore Rolando, che ha detto che votava con riserva - cosa che non è possibile per Legge - un Bilancio che presentava degli scostamenti concreti. Evidentemente, voi siete più coraggiosi e facoltosi di quanto siano il sottoscritto e altri esponenti presenti in quest'Aula… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non lo so. O non ne avete nessuno o considerate poco i vostri soldi, perché esporsi a questo rischio è veramente considerevole. Voi sapete che il Sindaco di Alessandria è appena stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 5 milioni di Euro per un atto molto simile a quello che è in questione questa sera e, come ha detto giustamente il Consigliere Morano, i Consiglieri Comunali ne sono stati esentati perché la Ragioneria aveva espresso parere favorevole e nessuno aveva posto obiezione a quello che il Consiglio Comunale andava ad approvare. Evidentemente, in questo caso, chi ha un po' di buonsenso si asterrà dal prendere posizione su questo Bilancio, ma quello che vorrei capire dall'Assessore Rolando è per quale ragione lui sia andato ad approvarlo, perché quello che è veramente preoccupante è che noi abbiamo degli Amministratori che, ancora prima di cominciare il loro mestiere, compiono degli atti così gravi e lo fanno senza neppure dare ragione del motivo. Da questo punto di vista, dall'Assessore Rolando (qui manca la Sindaca, che, evidentemente, si è vantata di avere dato disposizioni in materia) vorrei capire che cosa è successo (voi eravate i redentori del sistema politico italiano e del sistema politico torinese) nell'arco di pochi giorni per determinarvi ad avallare ciò che, come avete dichiarato - mi sembra che questo lo abbiate dichiarato -, non era scappato al vostro intendimento, ma, ciò nonostante, lo avete dovuto avallare. Mi piacerebbe che l'Assessore Rolando lo spiegasse anche a favore di quei poveretti che voteranno questa proposta di deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Sull'adeguatezza dell'Assessore Rolando non possiamo che riconoscerci nelle parole del Consigliere Morano, peraltro - lo abbiamo già messo in evidenza - c'è un problema strutturale di qualità della capacità professionale dell'Assessore, che si sta assolutamente evidenziando nella totale inadeguatezza dell'azione amministrativa e nel ritardo con cui l'Assessore risponde alle domande puntuali che gli vengono poste. È un ritardo colpevole e non certamente un ritardo tattico, dettato da ignoranza in senso anche comprensibile, ma non adeguato al ruolo e alla delicatezza che deve in qualche modo rappresentarsi in chi riveste un onere importante che è quello dell'Assessore al Bilancio del Comune di Torino. Molte cose sono state dette: alcune le condividiamo e su altre ci riserviamo di sospendere il giudizio, anche perché credo davvero che la verità emergerà e siamo confidenti che emergerà nella sua nettezza. Non possiamo fare altro che, anche in virtù di una dichiarazione tutta politica espressa a mezzo stampa e a mezzo Internet anche dalla Sindaca Appendino in ordine alla denuncia di aver trovato una situazione sull'orlo del disastro, chiamarci anche noi fuori da quello che è un minimo assestamento, perché, nella pratica concreta, è ovviamente un'assoluta inezia in termini di importi che vengono ad essere toccati rispetto all'ammontare del nostro Bilancio, pertanto il Partito Democratico non parteciperà alla votazione di questa proposta di deliberazione. Tuttavia, visto che siamo entrati in un argomento delicato e che è anche oggetto - sulla base di quanto abbiamo appreso - di un'indagine, ci rappresentiamo di dirle, Assessore Rolando, che quando lei fa affermazioni sui giornali nei confronti delle capacità professionali del Consigliere Morano o quando attribuisce ad ingerenze di istituti di credito le decisioni in ordine alle sue scelte in assemblea dei soci, come ha fatto in una dichiarazione a "Il Fatto Quotidiano", in cui ha attribuito in qualche modo la responsabilità di averla indotta a votare il Bilancio della società in cui lei è stato delegato a rappresentare la Città su pressione degli istituti di credito o quanto meno ha fatto intendere bene, se non è così, la invito a smentirlo, perché lei ha fatto un'affermazione di cui non ho trovato smentita, mentre ho trovato un virgolettato, che è di una gravità di una certa rilevanza. A noi è evidente che lei non abbia attitudine a dialogare con i media, però il problema è che, da un punto di vista strutturale, lei rappresenta l'Assessore al Bilancio della Città di Torino. L'Assessore al Bilancio della Città di Torino quando parla e quando parla nelle proprie funzioni ha, in qualche modo, un profilo di responsabilità e di rappresentanza dell'Ente che non è indipendente da un sistema dialettico. Non è la stessa cosa se parla un Consigliere Comunale della forza politica che sostiene lei e la sua posizione in questo momento o se parla lei, perché è evidente che lei rappresenta a tutti gli effetti l'Amministrazione Comunale sulle materie finanziarie e, conseguentemente, può produrre effetti, anche se magari da lei non desiderati o magari da lei sottovalutati rispetto a quelle che sono le azioni che poi il mercato, nelle sue diverse accezioni, intende esprimere. Assessore Rolando, la invitiamo caldamente a riflettere, non solo prima di parlare, ma a riflettere se lei è ancora nelle condizioni di poter svolgere il ruolo che, in qualche modo, la Sindaca Appendino le ha affidato, in quanto, a nostro modo di vedere, i primi mesi di azione sono stati confusionari. È inutile ricordarle la sua deliberazione del 23 agosto sulla mitica mega consulenza privata e ci ringrazi che siamo intervenuti e che, in qualche modo, siete dovuti tornare indietro su quella deliberazione, che avete decantato con tanta prosopopea - non ultimo, lei - in Conferenza di Capigruppo. Ci permetta di rilevare un deficit di qualità, di professionalità e di competenza, che forse, con grande serenità, lei dovrebbe valutare, nel senso che, probabilmente, ha sulle sue spalle il peso e la gravosità di un incarico che magari non è in grado, dal punto di vista professionale e di competenza politica, di reggere. Gliela consegniamo - noi non siamo così dritti come è stato il Consigliere Morano e non le chiediamo di fare un passo indietro, né di dimettersi - e le suggeriamo di fare una piccola riflessione, anche autocritica, nell'interesse di questa Città: se lei sta occupando una posizione che, forse, non è davvero in grado di reggere. Ci pensi nelle prossime settimane, con pacatezza; se ha bisogno di qualche consiglio, lo chieda senza alcun problema, noi siamo qui anche per questo. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Oggi, ho sentito delle affermazioni gravi, in particolar modo da parte dei Consiglieri Morano e Rosso, i quali hanno accertato, non so con quali strumenti, che i Bilanci di GTT e Infra.To sono falsi. Questa cosa mi ha un po' allarmato e mi sono chiesto in base a che cosa hanno già certificato che quei due Bilanci sono falsi. Il dubbio mi sorge, anche perché questa Amministrazione - mi pare che l'Assessore Rolando l'abbia anche detto pubblicamente -, appena arrivata, nel momento in cui si è trovata in mano dei Bilanci con dei disallineamenti, ha subito segnalato queste discrepanze alla Corte dei Conti. Queste discrepanze e questi disallineamenti dovranno essere accertati dalla Corte dei Conti e dalla Guardia di Finanza, che è venuta a bussare qui, ma non sarà certo quest'Aula a dire se quei Bilanci sono falsi. Non possiamo dirlo noi o, meglio, magari potremmo chiederlo a chi ha approvato quei primi Bilanci, in primis il Bilancio del Comune di Torino dell'8 maggio approvato dal Partito Democratico e qui sono presenti tutti gli esponenti: Fassino, Lo Russo, Magliano, Lubatti e Tisi. Abbiamo tutti questi Consiglieri che hanno approvato quel Bilancio e che, quindi, possono dirci se quel Bilancio è falso oppure no, senza chiedere le dimissioni di un Assessore, che, appena arrivato qui, la prima cosa che ha fatto è stata quella di segnalare queste discrepanze, questi disallineamenti e le cose che non vanno. Si permettono anche di chiedere le dimissioni. Diteci se quel Bilancio è vero oppure no, perché se quel Bilancio è falso, come hanno affermato i Consiglieri Morano e Rosso, dovete prendervi voi le responsabilità. Se vi prendete queste responsabilità, i primi a doversi dimettere siete proprio voi, visto che avete approvato un Bilancio falso. Queste sono delle supposizioni, perché, sinceramente, non sono nella condizione di poter dire che il Bilancio del Comune di Torino è falso e mi auguro che così non sia, perché, se così è, visto che il Consigliere Lo Russo ha detto di avere stima del Consigliere Morano, forse si è perso il passaggio sul Bilancio falso, perché è una cosa grave. Lei ha stima di un Consigliere che dice che il Bilancio che avete approvato pochi mesi fa è falso o qualcosa del genere. Qui siamo arrivati ad un paradosso in cui chi è arrivato qualche mese dopo denuncia i disallineamenti, denuncia le discordanze e denuncia che questo Bilancio ha qualcosa che non quadra (cioè, società partecipate che fanno delle richieste al Comune di crediti), mentre dobbiamo dire che cosa c'era nel Bilancio che il Comune ha approvato l'8 maggio: c'era scritto "GTT: dato non disponibile", "Infra.To: dato non disponibile", per cui voi avete approvato un Bilancio con dati mancanti. Se questo è un reato oppure no lo dirà la Magistratura e non questo Consiglio. Suggerirei a tutti di fare un bagno di umiltà, di non rilasciare dichiarazioni all'acqua di rose su presunti Bilanci falsi (perché, fino a prova contraria, qualcun altro dovrà decidere se un Bilancio è falso o meno) e, allo stesso tempo, di non fare richieste di dimissioni a chi, appena arrivato in quest'Aula ed appena preso in mano un Assessorato, è andato subito da chi di dovere - la Corte dei Conti - a denunciare quello che non quadrava. Chi ha amministrato prima questa Città, anziché accertarsi se i debiti di Infra.To e i debiti e i crediti di GTT erano effettivamente corretti, ha tergiversato ed atteso e ci ha fatto arrivare al punto attuale, cioè una situazione in cui non sappiamo quali sono i debiti e i crediti di GTT e di Infra.To, quali sono i debiti e i crediti dell'Agenzia Metropolitana e quali sono i debiti di buona parte delle partecipate. Regna il caos, avete lasciato all'attuale Amministrazione un caos sulla situazione dei debiti e dei crediti, che accerteremo con la Commissione interna, che è appena stata nominata dai Dirigenti, e, se ce ne sarà bisogno, anche con un ente terzo esterno, perché vogliamo avere la certezza ed essere trasparenti, dobbiamo dire ai cittadini di Torino qual è il debito del Comune di Torino, in quanto, allo stato attuale, non lo sa nessuno, a parte, forse, qualcuno che dice che i Bilanci sono falsi. Quindi, accertiamo questo e, poi, evitiamo di chiedere le dimissioni di qualcuno, visto che avete approvato un Bilancio non disponibile, perché il dato che è sul Bilancio, lo sapete benissimo, è: "non disponibile". Prima di permettervi di chiedere le dimissioni o fare altro, abbiate almeno la compiacenza di prendervi le vostre responsabilità; l'ultimo Bilancio del Comune di Torino lo avete approvato voi e, di conseguenza, abbiate almeno la decenza di prendervi le vostre responsabilità. Mi auguro che, nei prossimi mesi, da parte vostra vi sarà un minimo di collaborazione per chiarire questa situazione, anche perché la collaborazione dovrete darla, in primis, alla Guardia di Finanza, che, probabilmente, vi convocherà, e, in quelle sedi, dovrete chiarire effettivamente quali erano i rapporti tra il Comune di Torino e le partecipate. Mi auguro che la Guardia di Finanza faccia il suo lavoro in tempi stretti, perché noi, che abbiamo a cuore il Comune di Torino, vorremmo sapere il prima possibile quali sono i debiti, quali sono i crediti e qual è la possibilità che ha il Comune di Torino di spendere, perché vorremmo magari dedicare tempo a pensare a quali servizi dare ai cittadini piuttosto che cercare di capire quali sono le risorse che chi ha amministrato la Città ci ha lasciato, perché a quanto pare non lo si riesce a sapere. Da quel punto di vista... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Chiedo di non intervenire fuori microfono, Consigliere Fassino; se vuole intervenire, io la iscrivo e la farò intervenire. FORNARI Antonio A quanto pare il Consigliere Morano, che il suo Capogruppo Lo Russo reputa un esperto, ha parlato di Bilanci falsi, quindi, se un Consigliere che viene reputato esperto parla di Bilanci falsi, magari, parlatevi tra di voi e chiaritevi se il Consigliere Morano sia una persona esperta, di cui noi dobbiamo aver fiducia, oppure se sia meglio non aver fiducia. Nelle esternazioni che hanno fatto precedentemente hanno parlato di questi disallineamenti come di una certezza assoluta e, quindi, di un Bilancio che non doveva essere approvato, perché era falso, quindi qualcosa non quadra, o uno o l'altro. Volevo concludere con un appello a tutti: se c'è una collaborazione per chiarire in tempi brevi quali siano i debiti e i crediti del Comune di Torino, ben venga. Mi auguro che chi ha amministrato la Città fino a pochi mesi or sono voglia chiarire questa situazione. Se non avete voglia di chiarirla, lo faranno sicuramente la Guardia di Finanza, la Magistratura e la Corte dei Conti, magari con tempi un po' più lunghi. Da parte nostra che cosa c'è? C'è il senso di responsabilità, che ci porta a votare questa proposta di deliberazione, al di là dei commenti dei Consiglieri Morano e Rosso, perché è solo una proposta di deliberazione di assestamento che varia alcune voci di Bilancio. Quindi, da parte nostra, c'è la volontà di votare questa proposta di deliberazione per dare al Comune di Torino una continuità amministrativa, che è fondamentale, e si spera poi che chi di dovere faccia i suoi controlli e che, in un tempo ragionevole, l'Amministrazione attuale del Comune di Torino sappia con certezza quali sono i crediti e i debiti della Città di Torino e delle sue partecipate. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Napoli. NAPOLI Osvaldo Voglio tranquillizzare il Collega Forlenza... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Come si chiama? Cosa c'è di male? Non è che dobbiamo conoscerci tutti. VERSACI Fabio (Presidente) Silenzio, per cortesia. NAPOLI Osvaldo Perfetto. Chiedo scusa, non me ne faccio un problema, io non rido mica. VERSACI Fabio (Presidente) Scusate, per cortesia. NAPOLI Osvaldo Quello che conta è il contenuto. Voglio tranquillizzarla, perché anche noi abbiamo come interesse Torino, ma se l'interesse di Torino, però, caro Collega, significa fare una marcia indietro sulla Città della Salute, significa dire di sì allo zoo quando avevate detto di no, significa ingoiare la variante di Auchan, significa dire di sì a corso Grosseto, significa non dire più niente sulla TAV, significa parlare dell'alimentazione vegana e poi non parlarne più, significa perdere il Salone del Libro e chi si è visto si è visto, significa non parlare più dei 5 miliardi che dovevate mettere a Bilancio... VERSACI Fabio (Presidente) Chiedo silenzio in Aula, per cortesia. Non si parla fuori microfono. Per cortesia, ve lo richiedo per l'ennesima volta, non si parla fuori microfono, chi non è interessato alla discussione può uscire dall'Aula, grazie. NAPOLI Osvaldo Io capisco che possa fare male, ma questa è la storia di questi mesi. Se significa perdere il Salone del Libro, se significa non dire più nulla dei 5 milioni che avevate promesso in campagna elettorale per le piccole e medie imprese e per la parte sociale più debole, se significa andare sul Po a pulire le alghe salvo rimanere lì senza autorizzazione, se significa chiedere al Comune di Cesana, che non è il vostro Comune, di cambiare quello che ha deciso, se significa chiedere le dimissioni di Profumo e poi non poterle dare, se significa chiedere le dimissioni di Peveraro e poi non darle, se significa chiedere le dimissioni della Asproni, un curriculum in cui, glielo voglio dire Collega, nel 2014... VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Napoli, parliamo dell'argomento, c'è una proposta di deliberazione in discussione. NAPOLI Osvaldo Chiedo scusa, Presidente, ma il Collega ha parlato di difendere il Comune di Torino: di fronte a questi dati, se questo significa difendere il Comune di Torino, penso che voi in questi mesi abbiate difeso ben poco. Aggiungo, anche se, come dico sempre, i giornali non sono Legge, però: "Nessuna denuncia sui conti. Giunta smentita dalla Procura. Dopo l'approvazione 'con riserva' dei bilanci di GTT e Infra.To l'Amministrazione Comunale di Torino si limitò solo a chiedere un parere alla Corte dei Conti". Vi chiedo scusa, ma ho un pochino di esperienza, riconoscetemela; una cosa è chiedere un parere e una cosa è fare un esposto, sono due parole completamente diverse rispetto a quello che voi pensate. Avete chiesto soltanto un parere. Io non me la prendo con l'Assessore Rolando rispetto a quello che dicevano loro, ma al limite chiedo le dimissioni del Sindaco, perché il Sindaco l'altro giorno sui giornali ha fatto intendere che lei sapeva che il Bilancio non era giusto, perché quando dice che ha firmato per garantire servizi essenziali, secondo la mia interpretazione dell'italiano - mi chiamo Napoli, ma sono nato a Torino e un pochino di scuola l'ho fatta -, significa che lei sapeva che, forse, c'era qualcosa sotto che non andava, ripeto, forse. Ha ragione qualcuno quando dice che aspetta la Procura, la Corte dei Conti o chi per esse per dare un giudizio; certo è che ritengo gravissima questa affermazione del Sindaco, perché ammette di poter conoscere che vi sono formalmente e possibilmente delle irregolarità e, nonostante questo, ha fatto firmare per garantire i servizi essenziali. Questo non me lo sono inventato io, lo ha detto lei davanti a tutti, non lo ha detto l'Assessore Rolando, ma il Sindaco. Allora, io credo che il Sindaco, giustamente, debba assumersi le responsabilità di quello che ha detto, come se le assumerà chi ha parlato prima di me rispetto a quello che ha detto, ci mancherebbe, perché io non credo che persone come il Consigliere Morano ed altri parlino senza avere la capacità e l'intellettualità di poter dire determinate cose, non pensando che siano vere, ma se ne assumono la responsabilità, come dovete assumervela voi. Il Consigliere Morano ha detto bene: lui se ne assume la responsabilità, ma ve la dovete assumere anche voi, perché se per caso la Magistratura o la Corte dei Conti dovesse appurarlo, voi ve ne assumete e pagate di tasca vostra. Concludo, dicendo che il Sindaco ha affermato una frase estremamente pesante e delicata e se ne deve assumere le responsabilità, non l'Assessore Rolando, ma il Sindaco. Per quanto riguarda il bene di Torino, avete fatto marcia indietro almeno su dieci questioni rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale, quindi abbiate il coraggio di fare autocritica e di dire che vi dispiace e che avete venduto fumo, ma, d'altronde, nella vita si vende anche quello. Ho detto prima che il Sindaco ha imparato a fare politica: la non risposta è l'ideale per un non politico che non sa fare amministrazione. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Siccome ritengo importante questo dibattito, oltre il Sindaco che ho visto entrare e uscire un paio di volte, vorrei anche la Sindaca in Aula, perché è colei che si è anche presa, in Commissione, a verbale, tutte le responsabilità politiche e giuridiche. Mi piacerebbe, in un dibattito di questo tipo, guardando anche dove verte questo dibattito, averla in Aula, perché è importante assumersi la responsabilità politica e giuridica, però sarebbe anche utile che venisse qui a sedersi e a rispondere a qualche domanda, perché non vorrei che, poi, domani mattina, aprendo il giornale ci fosse una sua dichiarazione, quando noi siamo qui a parlare di Bilancio e lei non c'è. Se, gentilmente, potete chiamarla, magari facciamo un confronto anche con la Sindaca, che questa volta è a Torino. Io ricordo, perché ho riascoltato l'intervento, le parole dell'ex Assessore al Bilancio, Passoni, il quale in Commissione diceva che il dato contabile del Bilancio non è attendibile. Io di Bilanci - sono sincero - ne capisco davvero poco; difatti, questo Bilancio non lo voterò, terminerò l'intervento, vi ringrazierò e andrò fuori dall'Aula, ma mi auguro che la Sindaca venga, intervenga e voti quello che propone. Io non mi fido, perché, non avendo competenza - permettetemi - cerco di prendere le distanze; i Dirigenti da voi interpellati sicuramente vi hanno dato rassicurazioni, ma a me nessuno le ha date e, viste le notizie che escono in questi giorni, permettetemi, io questa responsabilità non me la voglio prendere. Consigliere Fornari, si ricordi che loro sono una cosa e che rimangono un'altra cosa; io invito il Capogruppo Lo Russo la prossima volta, se ha tutta questa stima del Collega Morano, a candidarsi nella sua lista, non in quella di un altro Sindaco, perché noi quel Bilancio non lo abbiamo votato, orgogliosamente, lo ripeto, non eravamo convinti in quel momento e adesso. La Magistratura farà il suo lavoro e io non voglio entrare in questioni di altri. Loro sono una cosa e noi siamo un'altra. Se il Consigliere Morano dà delle indicazioni, io credo a quelle indicazioni, perché rivedo in lui una competenza tale da potermi fidare. Detto questo, la invito a non unire due gruppi che sono completamente distanti politicamente e su determinate cose molto di più. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Unia. UNIA Alberto Volevo tranquillizzare il Consigliere Narpoli che noi ci prenderemo tutte le nostre responsabilità... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Scusi, ogni tanto sbaglio anch'io i cognomi. E volevo tranquillizzare anche il Consigliere Rinca che noi ci prendiamo tutte le nostre responsabilità, sempre. Vedremo, poi, quello che succederà, sarà la Magistratura a decidere se le cose siano giuste o sbagliate, non spetta né a noi né a questo Consiglio. Soprattutto, volevo riconfermare da parte del nostro Gruppo Consiliare la piena fiducia all'Assessore Rolando, che non è cambiata e non cambierà per questi vostri interventi. Abbiamo piena fiducia, anzi, forse oggi è aumentata ancora un po', perché vuol dire che non siamo tanti lontani. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'esame degli emendamenti. Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5: Presenti 24, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 196. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 196: Presenti 24, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 197 al n. 247. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 197 al n. 247: Presenti 24, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 248 al n. 301. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5: Presenti 24, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 303 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 303 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 303 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 307 bis al n. 308 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 307 bis al n. 308 bis: Presenti 24, contrari 24. L'accorpamento degli emendamenti è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 310 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 310 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 310 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 313 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 313 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 313 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 318 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 318 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 318 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 322 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 322 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 322 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 326 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 326 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 326 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 330 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 330 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 330 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 334 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 334 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 334 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 ter. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 ter: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 ter è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 quater. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 quater: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 quater è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 quinquies. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 quinquies: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 quinquies è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 sexties. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 sexties: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 sexties è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 septies. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 septies: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 septies è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 octies. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 octies: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 octies è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 335 novies. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 335 novies: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 335 novies è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 336 bis. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 336 bis: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 336 bis è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 336 ter. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 336 ter: Presenti 24, contrari 24. L'emendamento n. 336 ter è respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la ratifica della deliberazione assunta dalla Giunta Comunale, ai sensi dell'art. 42, comma 4, del Testo Unico approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, in data 16 settembre 2016 avente per oggetto: "Bilancio di Previsione Finanziario 2016/2018. Variazioni. II Provvedimento": presenti 24, favorevoli 24. La proposta di deliberazione è approvata. |