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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2016-04391
"SMAT - DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DELLA RISERVA FACOLTATIVA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LAVOLTA E MORANO IN DATA 3 OTTOBRE 2016.
Interventi
"SMAT - Distribuzione straordinaria della riserva facoltativa"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604391/002, presentata in data
3 ottobre 2016, avente per oggetto:

"SMAT - Distribuzione straordinaria della riserva facoltativa"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, alla Sindaca.

SINDACA
In data 14 luglio 2016, ho provveduto con lettera a firma mia e della Direttrice delle
Partecipate a chiedere di valutare la distribuzione straordinaria della riserva facoltativa
riportata a Bilancio 2015, in continuità peraltro con quanto fatto in passato. Gli
orientamenti in merito ai rapporti tra la Città di Torino, SMAT e gli altri Comuni soci
sono sintetizzati in una mozione, che è stata presentata dalla maggioranza questa
mattina e che credo verrà discussa a breve.
In questo documento, in sintesi, si richiede di attivare un dialogo strutturato tra la Città
di Torino e gli altri Comuni, di confermare il piano di riacquisto delle azioni SMAT e di
confermare che eventuali utili distribuiti debbano essere utilizzati per investimenti
ambientali in via prioritaria sul ciclo idrico.
Il documento integrale, che sarà discusso da quest'Aula, è ovviamente a vostra
disposizione.
La riserva (domanda n. 3), della quale è stata chiesta la distribuzione straordinaria, era
stata costituita per coprire rischi vari ed operazioni ormai esaurite. Nei prossimi anni,
con la nuova programmazione e in base alle necessità aziendali, si procederà a costituire
un nuovo fondo calibrato sulle esigenze di Bilancio, in accordo con gli altri Sindaci,
così come vedrete anche nella mozione, grazie a questa cabina di regia e di
concertazione che andremo ad istituire che lavorerà in modo costante nei prossimi
cinque anni.
Riguardo all'ultima domanda, così come evidenziato nella lettera di richiesta, la
distribuzione della riserva concorrerà al mantenimento degli equilibri di Bilancio e,
dunque, per effetto, al mantenimento dei servizi e degli investimenti in campo
ambientale, essendo parte del Bilancio della Città.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Lavolta.

LAVOLTA Enzo
Ringrazio la Sindaca per le risposte. Devo dire che si è persa nella notte dei tempi quella
ragazza che campeggiava sotto il quadro di Bellezia, che nel 2013 si scagliava contro il
Sindaco Fassino presentando una mozione per impedire che la società ridistribuisse gli
utili ai soci; si è persa nella notte dei tempi quella ragazza che scriveva con alcuni di voi
il programma elettorale nel quale si ribadivano alcuni concetti, che, comunque, non ci
sono più, cioè non sono più nell'agenda di questo Consiglio Comunale. Da questo punto
di vista - devo ammetterlo - non ho nostalgia di quella ragazza, non sono entusiasta
neanche dell'attività di questa Amministrazione, però delle due l'una: è arrivato il
momento di chiarire una volta per tutte che le scelte che l'Amministrazione precedente
portava avanti nella relazione con SMAT erano scelte che anche questa
Amministrazione giudica positivamente. Quindi, giusto era e giusto è chiedere la
distribuzione degli utili ai Comuni nel momento in cui ne facciano richiesta; giusto era e
giusto è chiedere l'accesso al fondo di riserva straordinario, così come è stato fatto da
questa nostra Sindaca e da questa Amministrazione.
Segnalo, però, che tutta questa mutazione genetica è avvenuta senza che ci fosse una
condivisione con il Consiglio Comunale. Tra l'altro, è avvenuta in modo molto
repentino, perché è successo in dieci giorni, cioè dal momento dell'insediamento, come
giustamente la Sindaca ci ha ricordato in Aula, solo il 14 luglio firmava, insieme a una
dirigente della Città di Torino, una lettera indirizzata a SMAT, che a dirla tutta non era
proprio esattamente congruente a quella del Sindaco Fassino, perché il Sindaco Fassino
aveva richiesto l'accesso a quel fondo di riserva per una percentuale massima dell'80%.
La mutazione genetica ha portato la Sindaca Appendino a chiedere il 100% e noi di
questo prendiamo atto. Ripeto, non ho nostalgia di quella ragazza, ma credo che sia
necessario in questa sede fare chiarezza.
Che cosa contesto, però? Contesto un problema di metodo. Cioè, quella lettera è
avvenuta in assoluta solitudine, senza informare quest'Aula e senza informare l'Ufficio
di Presidenza. Lei mi ha fatto avere una nota interna a firma di una dirigente, che non
era la risposta all'interpellanza, perché avrebbe dovuto rispondermi entro i termini,
Sindaca, e non l'ha fatto (a tal proposito, ricordo che quella ragazza, quando
interveniva, chiedeva anche il rispetto dell'Aula e chiedeva il rispetto del Regolamento,
ma può succedere, era all'estero), ma io mi sono accontentato, in quella fase, di quella
risposta. Dicevo, però, che quanto io contesto è il metodo. Quella lettera è stata inviata
segretamente, senza che noi fossimo coinvolti. Sappia questo Consiglio Comunale che
non è stato informato neanche l'Assessore al Bilancio, perché nella nota che io ho
intercettato - spero fossi io il destinatario, visto che arrivava dal Gabinetto del Sindaco
al sottoscritto e agli altri interpellanti - è scritto in modo molto chiaro che è stato
comunicato all'Assessore al Bilancio della Città di Torino (che avrebbe dovuto
presenziare all'assemblea dei soci SMAT) qualche giorno prima, cioè ad ottobre,
mentre questa richiesta è stata formulata ufficialmente e formalmente il 14 luglio.
Visto che anche durante la campagna elettorale ci siamo riempiti tutti la bocca della
parola "partecipazione", allora non vuole condividere queste scelte con il Comitato
Acqua Pubblica? Bene. Non le vuole condividere con i cittadini? Bene - per me male,
ma ne prendiamo atto -, ma almeno le condivida con il Consiglio Comunale.
L'assemblea, che si è svolta il 14 ottobre - questa interpellanza preventivamente la
metteva in guardia rispetto a quello che avrebbe potuto verificarsi -, si è conclusa con
una sospensione, con un rinvio a tra qualche giorno, il 28 se non ricordo male. In quella
sede e per quell'appuntamento lei si è impegnata a fare esprimere anche questa
assemblea, non solo l'assemblea metropolitana. A me fa piacere che oggi pomeriggio si
discuterà una mozione, che prenderà atto di questa mutazione genetica e del fatto che
questa Città di Torino, in coerenza con il passato, continuerà ad accedere agli utili di
SMAT e ad accedere, qualora ci saranno in futuro, anche alle risorse del fondo di
riserva, però chiariamoci una volta per tutte: bene faceva l'Amministrazione precedente,
bene fa anche questa. Devo dire che, finalmente, si è avverata anche la profezia che
qualcuno continua a veicolare su Facebook e sui social network quando il Sindaco
Fassino le diceva: "Venga, si segga,vediamo cosa fa". Adesso, abbiamo le idee chiare,
la linea è chiara, lei si è seduta e quello che sta facendo è esattamente quello che faceva
il Sindaco Fassino, anzi, se posso permettermi, che prova a fare quello che faceva il
Sindaco Fassino e non sempre ci riesce.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Sindaco, io credo che abbiamo qualche piccolo problema, perché la convenzione che è
stata stipulata dalla Città di Torino e dagli altri soci SMAT prevede che quell'utile
possa essere ripartito tra i soci in una quota del 20%, a condizione che sia destinato a
promozione di attività di tutela ambientale, con particolare riferimento alla risorsa
idrica. Io apprendo dagli organi di stampa - perché nulla ci viene detto oggi in merito -
che secondo l'Amministrazione Comunale la previsione della convenzione non
troverebbe applicazione con riguardo alla distribuzione della riserva di cui si discute.
Peccato che non credo si possa fare una differenza, da un punto di vista giuridico, tra
utili e riserva di utili non distribuiti, perché sempre di utili stiamo parlando.
Ne consegue che il Comune, secondo me, potrebbe votare a favore della distribuzione
solo se si impegnasse a rispettare quanto previsto nella convenzione, e non - come ci è
stato detto e ci è stato anche scritto - per far fronte ad esigenze di Bilancio; ma così non
è, infatti nella lettera inviata dall'Amministrazione il 13 ottobre ed allegata dal
Presidente di SMAT al verbale, si precisa che le riserve derivanti dalla distribuzione
straordinaria degli utili concorreranno al mantenimento degli equilibri finanziari
dell'esercizio in corso. In quella lettera l'Amministrazione ha evidenziato, prima
dell'assemblea, un interesse in conflitto con quello della società e in realtà in contrasto
anche con quanto previsto dalla convenzione firmata dai soci.
Detto interesse è in conflitto e potrebbe recare danno a SMAT sotto un triplice profilo:
la distribuzione comporta evidentemente una diminuzione del patrimonio; la
diminuzione del patrimonio impatta sul valore delle azioni, che, non avendo mercato,
vengono normalmente valutate sulla base del patrimonio netto della società; infine,
come abbiamo detto, l'utilizzo dei fondi da parte del Comune avviene in contrasto con
la convenzione.
Vede, Sindaco, io credo che si debba essere consapevoli che in sede di assemblea
SMAT potrebbe accadere - non è detto che accada - che uno o più soci facciano
constatare il conflitto di interessi del Comune di Torino e magari chiedano al Presidente
di escludere dal voto il socio in conflitto. Lo farà il Presidente, lo farà il socio, questo
non lo so, lo vedremo il 28, ma che cosa succederà se qualcuno lo farà constatare per un
caso al Presidente, ritenendo che il conflitto è stato evidenziato prima dell'assemblea e
quindi è rilevante e esclude il Comune dal voto?

IMBESI Serena (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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