Interventi |
"Telelavoro" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604275/002, presentata in data 27 settembre 2016, avente per oggetto: "Telelavoro" VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Giusta. GIUSTA Marco (Assessore) Per la realizzazione della previsione della Legge Madia, la Città si è dotata di una vera e propria Agenda Smartworking che detta le azioni previste e racconta quanto è già stato fatto ed è reperibile al seguente link: comune.torino.it/smartworking. Per Smartworking si intende una nuova filosofia manageriale, fondata sulla restituzione alle persone di capacità, flessibilità ed autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. La Città a questo proposito individua diverse linee di intervento, che vanno da nuove forme di Telelavoro a progetti di Smartworking, da azioni formative e sensibilizzazione alla creazione di task force per la risoluzione dei problemi dei dipendenti, che hanno ricadute ovviamente sul clima organizzativo. La Città presenterà un progetto per partecipare al bando regionale "Concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di formule organizzative di lavoro decentrato…", eccetera, in accordo con le Organizzazioni Sindacali e i referenti territoriali del CUG per le pari opportunità. Il bando è in scadenza il 18 ottobre 2016, ma già prorogato al 10 novembre. Il progetto sarà coordinato, come lo scorso bando, da un responsabile del Servizio Centrale Risorse Umane Direzione e Organizzazione - che approfitto anche per ringraziare per l'ottimo lavoro che stanno facendo - e si avvarrà delle competenze professionali di alcuni esperti tematici all'interno dell'Amministrazione in materia di studio di fattibilità, di formazione dei dipendenti al Telelavoro e di allestimento delle postazioni. La scorsa settimana è stato concluso invece un accordo con le OS del comparto e della dirigenza in materia di Telelavoro e Smartworking. Nell'accordo sono state individuate tre forme di Telelavoro: uno classico, che vedrà bandite dieci nuove postazioni nei prossimi mesi; un Telelavoro su progetti specifici delle divisioni su aree individuate a tal fine; infine, un Telelavoro in emergenza, per la durata massima di sei mesi per sopperire a situazioni particolari e urgenti di cura e necessità personali. Nell'accordo viene altresì prevista la possibilità, per tutti i lavoratori e le lavoratrici della Città, di effettuare fino a tre giornate di lavoro al mese in Smartworking, ovvero al di fuori dei locali dell'Amministrazione. Tale possibilità necessita dell'autorizzazione del responsabile, in ragione delle mansioni svolte, dell'autonomia dei compiti e della misurabilità della prestazione. Questo autunno si è anche dato avvio al Progetto EdiliziAgile, ovvero la possibilità per alcuni lavoratori e lavoratrici dell'Edilizia Privata, di svolgere parte della propria attività in luogo diverso dall'ufficio, a partire da quelli che già per primi si stavano fornendo come operatori per i professionisti che si rivolgevano ai loro uffici attraverso un servizio di "work conference", grazie anche alla piattaforma Mude, che garantisce informaticamente tutte le pratiche di edilizia privata; per questo progetto la Città ha ricevuto una menzione speciale dall'Osservatorio Smartworking del Politecnico di Milano. Per quanto attiene alle competenze specifiche dell'Assessorato ai tempi e orari e Pari Opportunità si rammenta che da quest'anno, con l'introduzione delle unioni civili, sarà possibile accedere alla graduatoria per il Telelavoro anche ai lavoratori uniti civilmente che hanno una situazione con Legge 104, uno dei possibili requisiti recante punteggio. Con riferimento poi all'avvio di una positiva collaborazione sul tema del lavoro tra gli Uffici e le Segreterie, in primis, che ringrazio nuovamente, gli Uffici che fanno capo all'Assessore Rolando, ai quali si sono aggiunti la Segreteria dell'Assessore Pisano e la mia, che ringrazio ovviamente, si comunica che si sta lavorando ad un'ipotesi di progetto Smartworking di segreteria diffusa, che prende appunto le ali dalla sperimentazione fatta con il progetto EdiliziAgile, ragionando su una modalità flessibile negli specifici uffici, che miri alla riorganizzazione dei processi e degli spazi. Avrà come target i dipendenti di staff delle segreterie della Giunta Comunale, con un'adesione su base volontaria e compatibilmente con le mansioni svolte e in accordo con i responsabili, verrà probabilmente utilizzato anche come banco di prova, attraverso cui valutare sul campo quali strumenti dovranno essere inseriti in futuro per rendere sempre più agile, smart l'operatività della macchina comunale. A tal proposito, sempre all'interno di questa sperimentazione, si cercheranno risorse per allestire una sala riunione referente all'Assessorato con un ragionamento di Wi-Fi, coworking personale delle segreterie per facilitare comunicazione e progettualità condivise. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Nonostante la diffusione delle informazioni che l'Assessore ha ritenuto di fornire all'Aula, per il quale lo ringrazio, mi sembra che la risposta all'interpellanza non sia pervenuta. Intanto, non comprendo perché della materia Telelavoro debba essere referente per le risposte in Aula l'Assessore Giusta e non l'Assessore al Personale. Ovviamente non posso che trovare gradevole la disponibilità dell'Assessore Giusta, trovo poco impegnativo il defilarsi dell'Assessorato al Personale, anche perché la mia interpellanza non aveva l'esigenza di fare un trattato in breve o il Bignami del Consiglio Comunale sul Telelavoro, quale l'Assessore ha ritenuto generosamente di fornirci con questa sua risposta, quanto piuttosto di conoscere, nella loro durezza e semplicità, alcuni banali dati: quanti sono i dipendenti comunali che fino ad ora hanno potuto accedere al Telelavoro, in base ai segmenti organizzativi predisposti dall'Amministrazione e alla valutazione delle loro condizioni professionali e familiari? Quali sono le persone che pur avendo interesse, competenza e necessità di rivolgersi al Telelavoro hanno formulato domanda e all'atto non hanno potuto ricevere soddisfazione, fatte salve le attese dei futuri progetti che l'Assessore ha diffusamente raccontato? A fronte di questa eventuale forbice tra possibilità di organizzare il Telelavoro, persone disponibili ad effettuarlo e volontà dell'Amministrazione, come intende procedere l'Amministrazione? Tre domandine semplici semplici. Ad oggi, appunto, abbiamo appreso qualcosa di più della varietà delle forme di Telelavoro, sappiamo che il Comune di Torino parteciperà ad un bando, ne deduco, ma è ovviamente una mia maligna illazione, che come è stato fatto in passato si è proceduto nella programmazione di possibilità di Telelavoro a seguito di un bando europeo, oggi lo si farà a seguito di un bando regionale e siamo in fiduciosa attesa, magari insieme alle linee operative della Giunta che continuiamo ad attendere, dei programmi che l'Assessorato al Personale vorrà graziosamente fornirci anche su questo aspetto. VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Giusta. GIUSTA Marco (Assessore) Scusate, tre piccoli ragionamenti. Sulla base dei dati, sono 46 le persone coinvolte in questo momento dall'operazione sul Telelavoro. C'è un ragionamento di spostare l'asse del Telelavoro sullo Smartworking, quindi c'è un'implementazione in questo campo. In ultimo, ho sottratto personalmente la pratica all'Assessore al Personale perché, come Assessorato ai tempi e orari, stiamo provando a gestire anche questa parte di ragionamento sullo Smartworking, coinvolgendo anche, sulla base delle disponibilità personali e soprattutto delle esigenze, sulla base di un ragionamento di venire incontro alle esigenze di lavoro, dipendenti uomini e donne. VERSACI Fabio (Presidente) La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Sono lieta di sapere che l'Assessore Giusta acquisisce responsabilità e competenze, gli suggerirei di non eccedere nel carico per non rischiare poi di non essere sufficientemente presente sulle tematiche puntuali del suo Assessorato. Al di là delle battute, mi preme fare un'osservazione: non stiamo parlando di politiche di pari opportunità, stiamo parlando di modelli di organizzazione del lavoro, il cui vantaggio è certamente volto ad agevolare l'esercizio di una funzione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, ma soprattutto ad affermare che si possono introdurre, a parità di efficacia, altri modelli organizzativi e che, consentire la flessibilità del lavoro per i dipendenti, non porta ad una riduzione della qualità della prestazione verso l'organizzazione comunale, anzi a volte la può migliorare. Quindi stiamo parlando di modifiche strutturali, non soltanto - il soltanto ovviamente me lo concedete, ma non è una diminutio - di politiche di pari opportunità. Mi preme sottolineare questo, altrimenti continuiamo a restare nella fase della concessione e non del diritto o dell'innovazione. VERSACI Fabio (Presidente) L'interpellanza è discussa. |