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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2016-04294
"PROPOSTA DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 26 LUGLIO 2016 (MECC. 2016 03562/065)" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ROSSO IN DATA 27 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"Proposta della Giunta Comunale del 26 luglio 2016 (mecc. 201603562/065)"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604294/002, presentata in
data 27 settembre 2016, avente per oggetto:

"Proposta della Giunta Comunale del 26 luglio 2016 (mecc. 201603562/065)"

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Parliamo dell'Associazione Abbonamento Musei.it, quella della tessera dei musei.
L'interpellanza del Consigliere Rosso è molto tecnica, ha rilevato delle irregolarità, o
delle presunte irregolarità, la modifica dello Statuto che è stata proposta per
l'Associazione. Vado ad analizzare punto per punto l'interpellanza (con gli Uffici
abbiamo preparato una risposta). Si tratta di questioni tecniche; il Consigliere Rosso,
poi, mi dirà il suo punto di vista.
La prima domanda è relativa all'articolo 7 dello Statuto, che sarebbe illegittimo in
quanto sono esclusi dalla possibilità di aderire le imprese individuali e le persone
fisiche, quindi questa modifica renderebbe lo Statuto illegittimo. In questo caso,
però, non viene violata nessuna norma di Legge, perché non ci sono delle
disposizioni di Legge che impongano alle associazioni di enti e persone giuridiche di
inserire nel loro Statuto la possibilità di associare anche persone fisiche o imprese
individuali. A ciò consegue che prevedere la tipologia di soggetti che possono far
parte dell'associazione è frutto di una libera e legittima scelta degli associati. Questo
per quanto riguarda il fatto che è stata esclusa la possibilità di mettere imprese
individuali o persone fisiche.
Un altro punto dell'interpellanza dice che lo Statuto nuovo non chiarisce le modalità
con cui si può acquisire la qualifica di socio dell'Associazione e che - giustamente,
dico da avvocato - non valgono le clausole di mero gradimento.
Qui, però, ci sono gli articoli 7 e 8 dello Statuto che specificano che possono essere
soci enti e persone giuridiche interessate al perseguimento della finalità
dell'Associazione e, poi, disciplinano le altre modalità di ingresso (si tratta di una
deliberazione dell'assemblea dell'Associazione). Anche qui, nessuna norma di Legge
impone che gli Statuti delle associazioni debbano contenere ulteriori specifiche
disposizioni.
Gli articoli dello Statuto, peraltro, non integrano clausole di mero gradimento
essendo evidente che le delibere dell'assemblea conterranno in se stesse le
motivazioni delle decisioni assunte e, quindi, andranno a spiegare il perché non
possono entrare determinati soci.
L'altra domanda è sull'articolo 10 dello Statuto, in cui non vengono specificati i
poteri e i diritti del Presidente Onorario. Questa figura del Presidente Onorario era
già prevista in precedenza, peraltro non è indispensabile che siano stabiliti i compiti e
i diritti. L'assemblea, di volta in volta, può andare a determinare i compiti e le
funzioni del Presidente Onorario.
L'articolo 19 prevede la figura retribuita del Direttore e, quindi, verrà inserita in
questa associazione Abbonamento Musei.it la figura del Direttore; stiamo studiando
come fare la nomina, ma, probabilmente, sarà con una call pubblica, per cui chi
vuole potrà partecipare.
Questa richiesta del Consigliere non contiene alcuna osservazione o contestazione, si
limita a segnalarlo. Possiamo soltanto dire che, essendo un'Associazione, è normale
che ci sia del personale dipendente, che sia il Direttore o che abbia altri ruoli.
L'altro punto contestato è anche interessante e dice che, qualora subentrino soci
privati e diventassero in maggioranza, l'Associazione risulterebbe privatizzata pur
gestendo fondi di provenienza pubblica.
Qui è importante spiegare che cosa succede: innanzitutto, le associazioni non sono
come le società che possono essere scalate da soggetti esterni mediante vendita o
acquisizioni di soci; nelle associazioni si entra solo con una delibera dell'assemblea e
non in sostituzione di altri soci. In quest'ottica, certo, i privati possono diventare
maggioranza, ma solo se i soci pubblici decidono che l'Associazione diventi a
maggioranza privata. Se diventa tale, saranno i privati a dover versare la
maggioranza delle quote sociali e non i soggetti pubblici con tutte le conseguenze.
Quanto alla gestione dei fondi pubblici di provenienza esterna, il problema non è in
capo all'Associazione, ma agli erogatori dei fondi stessi. Saranno la Regione e il
Comune a valutare la possibilità e la correttezza del versamento dei contributi e,
quindi, a decidere come continuare con l'attività.
L'ultima domanda che ci pone il Consigliere Rosso è se sia stata valutata la
possibilità di trasformazione in Fondazione tenuto anche conto del pericolo di
controllo privatistico di risorse pubbliche. Mi limiterei a dire che si tratta di una
scelta discrezionale dei soci; una volta ottenuto il riconoscimento della personalità
giuridica, l'Associazione comunque avrà più o meno i caratteri simili della
Fondazione. In seguito, per carità, i soci potrebbero valutare di trasformarla in
Fondazione. Ancora in merito al controllo privato di fondi pubblici, mi richiamo a
quello che ho detto sopra.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Rosso.

ROSSO Roberto
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Era solo una preoccupazione pratica. Siccome
si dice che il Comune metterà 70.000 Euro dentro questa Associazione e siccome
potrebbe essere che, attraverso l'adesione di molti soci privati, vengano loro a
controllare questi soldi, sembrava impropria questa opportunità, cioè i soldi pubblici
vanno gestiti da mano pubblica e i soldi privati vanno gestiti da mano privata. Per
questo motivo, visto che il Comune ha ancora una grossa frazione di influenza su
questa Associazione, proponevo eventualmente di cambiarla in Fondazione, almeno
si avrebbe un quadro chiaro di chi entra, di come entra, di come vengono disciplinati
i soldi.
Semplicemente questo, per non creare delle commistioni improprie tra il privato e il
pubblico. Non so come volete comportarvi voi; se andrete su questa strada, noi ve ne
saremo grati.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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