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"Proposta della Giunta Comunale del 26 luglio 2016 (mecc. 201603562/065)" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201604294/002, presentata in data 27 settembre 2016, avente per oggetto: "Proposta della Giunta Comunale del 26 luglio 2016 (mecc. 201603562/065)" VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sacco. SACCO Alberto (Assessore) Parliamo dell'Associazione Abbonamento Musei.it, quella della tessera dei musei. L'interpellanza del Consigliere Rosso è molto tecnica, ha rilevato delle irregolarità, o delle presunte irregolarità, la modifica dello Statuto che è stata proposta per l'Associazione. Vado ad analizzare punto per punto l'interpellanza (con gli Uffici abbiamo preparato una risposta). Si tratta di questioni tecniche; il Consigliere Rosso, poi, mi dirà il suo punto di vista. La prima domanda è relativa all'articolo 7 dello Statuto, che sarebbe illegittimo in quanto sono esclusi dalla possibilità di aderire le imprese individuali e le persone fisiche, quindi questa modifica renderebbe lo Statuto illegittimo. In questo caso, però, non viene violata nessuna norma di Legge, perché non ci sono delle disposizioni di Legge che impongano alle associazioni di enti e persone giuridiche di inserire nel loro Statuto la possibilità di associare anche persone fisiche o imprese individuali. A ciò consegue che prevedere la tipologia di soggetti che possono far parte dell'associazione è frutto di una libera e legittima scelta degli associati. Questo per quanto riguarda il fatto che è stata esclusa la possibilità di mettere imprese individuali o persone fisiche. Un altro punto dell'interpellanza dice che lo Statuto nuovo non chiarisce le modalità con cui si può acquisire la qualifica di socio dell'Associazione e che - giustamente, dico da avvocato - non valgono le clausole di mero gradimento. Qui, però, ci sono gli articoli 7 e 8 dello Statuto che specificano che possono essere soci enti e persone giuridiche interessate al perseguimento della finalità dell'Associazione e, poi, disciplinano le altre modalità di ingresso (si tratta di una deliberazione dell'assemblea dell'Associazione). Anche qui, nessuna norma di Legge impone che gli Statuti delle associazioni debbano contenere ulteriori specifiche disposizioni. Gli articoli dello Statuto, peraltro, non integrano clausole di mero gradimento essendo evidente che le delibere dell'assemblea conterranno in se stesse le motivazioni delle decisioni assunte e, quindi, andranno a spiegare il perché non possono entrare determinati soci. L'altra domanda è sull'articolo 10 dello Statuto, in cui non vengono specificati i poteri e i diritti del Presidente Onorario. Questa figura del Presidente Onorario era già prevista in precedenza, peraltro non è indispensabile che siano stabiliti i compiti e i diritti. L'assemblea, di volta in volta, può andare a determinare i compiti e le funzioni del Presidente Onorario. L'articolo 19 prevede la figura retribuita del Direttore e, quindi, verrà inserita in questa associazione Abbonamento Musei.it la figura del Direttore; stiamo studiando come fare la nomina, ma, probabilmente, sarà con una call pubblica, per cui chi vuole potrà partecipare. Questa richiesta del Consigliere non contiene alcuna osservazione o contestazione, si limita a segnalarlo. Possiamo soltanto dire che, essendo un'Associazione, è normale che ci sia del personale dipendente, che sia il Direttore o che abbia altri ruoli. L'altro punto contestato è anche interessante e dice che, qualora subentrino soci privati e diventassero in maggioranza, l'Associazione risulterebbe privatizzata pur gestendo fondi di provenienza pubblica. Qui è importante spiegare che cosa succede: innanzitutto, le associazioni non sono come le società che possono essere scalate da soggetti esterni mediante vendita o acquisizioni di soci; nelle associazioni si entra solo con una delibera dell'assemblea e non in sostituzione di altri soci. In quest'ottica, certo, i privati possono diventare maggioranza, ma solo se i soci pubblici decidono che l'Associazione diventi a maggioranza privata. Se diventa tale, saranno i privati a dover versare la maggioranza delle quote sociali e non i soggetti pubblici con tutte le conseguenze. Quanto alla gestione dei fondi pubblici di provenienza esterna, il problema non è in capo all'Associazione, ma agli erogatori dei fondi stessi. Saranno la Regione e il Comune a valutare la possibilità e la correttezza del versamento dei contributi e, quindi, a decidere come continuare con l'attività. L'ultima domanda che ci pone il Consigliere Rosso è se sia stata valutata la possibilità di trasformazione in Fondazione tenuto anche conto del pericolo di controllo privatistico di risorse pubbliche. Mi limiterei a dire che si tratta di una scelta discrezionale dei soci; una volta ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica, l'Associazione comunque avrà più o meno i caratteri simili della Fondazione. In seguito, per carità, i soci potrebbero valutare di trasformarla in Fondazione. Ancora in merito al controllo privato di fondi pubblici, mi richiamo a quello che ho detto sopra. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. ROSSO Roberto Ringrazio l'Assessore per la risposta. Era solo una preoccupazione pratica. Siccome si dice che il Comune metterà 70.000 Euro dentro questa Associazione e siccome potrebbe essere che, attraverso l'adesione di molti soci privati, vengano loro a controllare questi soldi, sembrava impropria questa opportunità, cioè i soldi pubblici vanno gestiti da mano pubblica e i soldi privati vanno gestiti da mano privata. Per questo motivo, visto che il Comune ha ancora una grossa frazione di influenza su questa Associazione, proponevo eventualmente di cambiarla in Fondazione, almeno si avrebbe un quadro chiaro di chi entra, di come entra, di come vengono disciplinati i soldi. Semplicemente questo, per non creare delle commistioni improprie tra il privato e il pubblico. Non so come volete comportarvi voi; se andrete su questa strada, noi ve ne saremo grati. VERSACI Fabio (Presidente) L'interpellanza è discussa. |