Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2016-04193
"COLLOCAZIONE DELLE ATTIVITA' DI LIBERO SCAMBIO 'SUK' VIA MONTEVERDI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE RICCA IN DATA 21 SETTEMBRE 2016.
Interventi
"Collocazione delle attività di libero scambio 'suk' via Monteverdi"

VERSACI Fabio (Presidente)
Iniziamo l'adunanza odierna discutendo l'interpellanza n. mecc. 201604193/002,
presentata in data 21 settembre 2016, avente per oggetto:

"Collocazione delle attività di libero scambio 'suk' via Monteverdi"

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
L'attività di libero scambio nasce dalla necessità di riportare alla legalità mestieri
regolari estromessi dall'applicazione del decreto Bersani (ad esempio, cenciaioli e
rigattieri) e dalla risposta concordata in seno al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza
pubblico di spostare e risolvere attività illecite presenti sull'area del Balon, in piazza
della Repubblica, Esedra, PalaFuksas (Regolamento n. 316). È stimato in più di mille
espositori per un bacino di 15.000 utenti, mantiene in vita circa otto tonnellate di
oggetti diversi che andrebbero a gravare sul sistema di raccolta rifiuti.
Tra gli espositori, la presenza italiana supera il 25% e le donne sono arrivate ad
essere più del 14%. La fascia di età più presente è quella tra i 20 e i 40 anni pari al
53%; tra gli utenti (coloro che acquistano) la presenza italiana supera il 60% e le
donne superano il 22%. Le fasce di età 31-40 anni sono al 22%, 51-60 anni al 26%
con un aumento della percentuale nella fascia 61-70 anni intorno al 15%.
La Città, nel concedere tramite gara la gestione dell'area di via Monteverdi, introita
circa 55.000 Euro a fronte di 480 stalli. L'esperienza di via Monteverdi è monitorata
settimanalmente dal Servizio Suolo Pubblico, Rigenerazione Urbana e Integrazione,
Polizia Municipale oltre che dalla Circoscrizione 6 in incontri che prevedono la
presenza e, quindi, l'immediato confronto con l'associazione Vivi Balon.
Trascorso il primo mese di avvio, opportuno per gli aggiustamenti logistici necessari
per passare dalla fase teorica a quella gestionale, si è dimostrato ottimale sia
geograficamente, in prossimità con l'area della città da cui provengono gli utenti
(lontananza dalle civili abitazioni, perimetrazione e accessi viabili controllati,
sicurezza della logistica) sia per l'interazione con l'area del canale Molassi,
diminuzione della pressione ed emersione dell'abusivismo, miglioramento del
rapporto e della qualità dell'oggettistica esposta, controlli sia da parte
dell'Associazione che della Polizia Municipale.
Tutto ciò premesso, a dimostrazione dell'attenzione necessaria per operare un
cambiamento significativo tanto da valutare la modifica del Regolamento n. 316,
occorre completare uno studio delle possibili location, che, ad oggi, comprende circa
24 luoghi diversi, secondo criteri di presenza di perimetri netti, separazione
dell'abitato, raggiungibilità dei clienti, dotazione di parcheggi. Occorre, inoltre,
ridefinire il servizio da mettere a gara cambiando il progetto e partendo dai principi
educativi del riuso e della riparazione; modificare, magari, il sistema di riscossione e
incasso valutando se portarlo in capo all'Amministrazione e lasciare al soggetto la
parte logistica, ma soprattutto progettuale; definire una quota COSAP di restituzione
alla Circoscrizione che ospita la/le aree di libero scambio, vincolandola ad esempio
ad interventi di rigenerazione urbana.
Consolidato quanto sopra descritto, occorre riportare il nuovo progetto in sede al
Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblico per condividerne le scelte e la
responsabilità. Quindi, quanto sopra vi ho detto evidenzia la delicatezza della materia
in questione presente sul nostro territorio, ma anche in molte altre città (Genova,
Milano, Roma, Napoli, Catania) e la necessità di dotarsi di tutte le valutazioni
oggettive necessarie a una decisione di lungo periodo, assumendosi così la
responsabilità di declinare il programma temporale dato dal cambiamento, che può
comprendere anche una fase intermedia utile al governo dell'attività, deliberando un
bando di gara intermedio in cui iniziare a inserire la nuova ripartizione COSAP e la
progettualità sui principi rieducativi del riuso e della riparazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Sto rimpiangendo l'Assessore Mangone, perché almeno rispondeva alle domande.
Sappiamo tutti che cos'è il suk, viviamo quasi tutti a Torino e se ieri qualcuno avesse
fatto una passeggiata in via Monteverdi avrebbe capito che quei mestieri, di cui
parlava prima, non sono vendere trapani, anche nuovi, perché difficilmente una
persona che è in quelle condizioni può acquistare un trapano nuovo e rivenderlo a un
prezzo inferiore di quello regolare.
Detto questo, tralasciando la parte di abusivismo e irregolarità che c'è all'interno del
suk e che è alla luce di tutti e di chiunque sia passato in via Monteverdi la domenica,
ci viene da pensare che tutto quello che è stato detto, soprattutto durante la campagna
elettorale, di intervento su quell'area siano bugie. Sono state fatte delle promesse, i
cittadini soprattutto della zona di via Bologna sono molto arrabbiati, perché se la
Giunta precedente aveva ipotizzato uno spostamento del suk a Basse di Stura, questa
ricomincia il percorso completamente daccapo. I 24 siti di cui parlava prima,
Assessore, sono gli stessi che ci propinava esattamente un anno fa l'ex Assessore
Mangone e, quindi, capiamo che non c'è una visione di come andare a risolvere il
problema.
Io dico che, anziché stralciare la deliberazione che iniziava il percorso di
spostamento da via Monteverdi a Basse di Stura, forse si poteva iniziare da lì un
percorso che coinvolgeva la Circoscrizione favorevole allo spostamento e il
Consiglio Comunale, che da anni chiede di poter intervenire insieme alla Giunta per
cercare di trovare una soluzione equilibrata per tutti. Bastava andare avanti; forse non
era la soluzione perfetta, però poteva essere l'inizio del cambiamento.
Tornare indietro, ricominciare a discutere di quei 24 siti, il come, il Tavolo per
l'Ordine e la Sicurezza e tutto quello che ne consegue, vuol dire posticipare di un
altro anno lo spostamento del suk da un'altra parte.
Quello che chiedo oggi alla Giunta è, innanzitutto, una presa di posizione forte per
andare a contrastare l'abusivismo, perché, se ci sono persone che con questo tipo di
attività sopravvivono, io sono d'accordo a dargli la possibilità di poterlo fare in
maniera regolare, ma coloro che vendono le gomme invernali nuove, ancora con
l'etichetta, le stesse che si possono trovare da un gommista, difficilmente credo che
siano persone che compiono un mestiere regolare. Anche le persone che vendono
yogurt nelle bottiglie di plastica, probabilmente usate, non credo che siano regolari e
se andassimo a chiedere a qualcuno che si occupa di Haccp ci direbbe che quella
merce così non può essere venduta, soprattutto in un banchetto esposto in mezzo a
tante cianfrusaglie.
Poi c'è anche il problema dello spaccio, perché in mezzo a tutto quel casino si
nascondono anche gli spacciatori e io non vorrei che l'Amministrazione andasse a
tutelare anche lo spaccio in quell'area.
Quello che chiedo alla Giunta oggi è di intervenire, da domenica prossima, contro
l'abusivismo e di portare il prima possibile al Consiglio Comunale un piano che
preveda lo spostamento e io auspico anche il superamento del suk, perché quel suk lì
- Assessore, se c'è stato, se ne sarà reso conto - non è più supportabile. Se, poi,
vogliamo fare qualcosa di diverso e metterci nella condizione, in un'area chiusa, di
poter controllare chi entra e che cosa ha, di dare una sorta di piccola licenza per poter
vendere materiale preso da cantine svuotate regolarmente (perché, a volte, vengono
anche svuotate in maniera irregolare), se lei verrà in Commissione con un piano
potremo discuterne; noi siamo totalmente favorevoli e le daremo tutto il supporto
disponibile, esattamente come abbiamo fatto con la scorsa Giunta e con la passata
Amministrazione. Se questo non dovesse avvenire, potremmo iniziare a pensare che
questa sia un'altra bugia raccontata in campagna elettorale che oggi non si va a
concretizzare.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)