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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 12
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01334
FONDAZIONE TORINO SMART CITY PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTARIE.
Interventi
"Fondazione Torino Smart City per lo sviluppo sostenibile. Approvazione modifiche
statutarie"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201601334/064,
presentata dalla Giunta Comunale in data 19 aprile 2016, avente per oggetto:

"Fondazione Torino Smart City per lo sviluppo sostenibile. Approvazione modifiche
statutarie".

VERSACI Fabio (Presidente)
Comunico che in data 10/10/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
Sono stati presentati quattro emendamenti da parte della Giunta e un numero
consistente di emendamenti da parte della Lega Nord.
La parola, per l'illustrazione della proposta di deliberazione, all'Assessora Pisano.

PISANO Paola (Assessora)
La proposta di deliberazione riguarda un'approvazione di modifiche statutarie. La
premessa a queste modifiche è la seguente: la Prefettura di Torino, nel 2015, avanza
alcune perplessità in merito alla rilevanza territoriale della Fondazione Torino Smart
City, in considerazione al fatto che la Prefettura richiedeva il riconoscimento
giuridico a livello regionale e non nazionale, come invece aveva prima.
La Fondazione ha confermato alla Prefettura le valutazioni della natura territoriale a
valenza regionale dell'Ente, di conseguenza sono state apportate delle modifiche allo
Statuto, per far sì che questa valenza venga effettivamente recepita all'interno dello
Statuto.
Le modifiche introdotte sono le seguenti: esplicitazione dell'ambito di operatività
della Fondazione limitato al territorio della Regione e non più al territorio della
nazione; l'introduzione della distinzione tra patrimonio indisponibile e disponibile
(questo per chiarire, le risorse a disposizione e le modalità di reperimento). L'assetto
organizzativo: i due organi che vi erano prima (il Consiglio di indirizzo e il Consiglio
di gestione) sono stati accorpati in un unico organo, che è il Consiglio Direttivo,
questo per fare in modo che la gestione sia più efficiente e più snella.
Di conseguenza legate a tale modifica ci sono le seguenti modifiche all'interno della
gestione: viene abrogato l'articolo 14 dello Statuto attuale, in quanto superato poiché
non esiste più il Consiglio di indirizzo, mentre l'articolo 16 disciplina con precisione
la composizione e le competenze del nuovo organo, oltre che le modalità di
convocazione. Viene rivisto l'articolo 13 bis, al fine di aggiungere all'elenco delle
competenze dell'Assemblea l'espressione di un parere sulla nomina dei componenti
del Comitato tecnico. L'articolo 18, relativo alla figura del Direttore, viene
modificato e al Direttore vengono aggiunte nuove funzioni. Inoltre la nomina del
Direttore è fatta attraverso una procedura di selezione pubblica. Articolo 13, il
Direttore viene espunto dall'elenco degli organi. Infine la competenza della nomina
del Revisore dei Conti viene ora attribuita al fondatore Città di Torino, anziché al
Consiglio di Gestione come era prima.
Ultime modifiche: articolo 7, la data di approvazione del bilancio viene spostata dal
mese di novembre a quello di dicembre, e adesso l'approvazione del bilancio è di
competenza del Consiglio Direttivo, che è il nuovo organo. All'articolo 11 si ritiene
opportuno specificare che i partecipanti esteri non costituiscono una categoria di
partecipanti ulteriori rispetto a quella dei partecipanti istituzionali, partecipanti a
progetti speciali. L'ultimo articolo, il 22, viene abrogato perché il contenuto è oramai
desueto.
A queste modifiche statutarie sono state apportate inoltre due emendamenti...

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora, gli emendamenti verranno esaminati in un secondo momento.
Se qualcuno vuole intervenire nel merito. Allora dichiaro chiusa la discussione sulla
proposta di deliberazione e dichiaro anche scaduti i termini di presentazione degli
emendamenti, che verranno esaminati ed eventualmente accorpati.
La proposta di deliberazione è rinviata al prossimo Consiglio Comunale.
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