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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Ottobre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-03347
SOCIET? "SMAT S.P.A.". ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE FINO AD UN MASSIMO DI 80.000 AZIONI DAI SOCI DIVERSI DAGLI ENTI LOCALI: APPROVAZIONE.
Interventi
"Società 'SMAT S.p.A.'. Acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 80.000
azioni dai soci diversi dagli Enti Locali: approvazione"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201603347/064, presentata dalla Giunta Comunale in data 19 luglio 2016, avente per
oggetto:

"Società 'SMAT S.p.A.'. Acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 80.000
azioni dai soci diversi dagli Enti Locali: approvazione"

VERSACI Fabio (Presidente)
Comunico che in data 15/09/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola, per l'illustrazione della proposta di deliberazione, al Vicesindaca
Montanari.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
La proposta di deliberazione che oggi viene presentata in quest'Aula, già illustrata
dalla Sindaca in Commissione, riguarda l'acquisto da parte di SMAT di azioni
proprie all'interno di un piano pluriennale finalizzato al rafforzamento della
componente pubblica nella compagine sociale dell'azienda. Anche quest'anno,
infatti, il Consiglio di SMAT ha deliberato di acquistare le azioni dell'azienda
detenute da società finanziarie, seppur controllate nella totalità dai Comuni di
riferimento. Tali operazioni sono finalizzate, ovviamente, a rafforzare la
partecipazione diretta dei Comuni nell'Assemblea di SMAT, dando così maggior
forza alla componente territoriale pubblica sulle decisioni in merito ad un argomento
così importante come l'acqua.
Tutti i dettagli relativi agli altri Comuni sono presenti nella proposta di deliberazione
e sono già stati illustrati in Commissione.
Alla luce di ciò che è emerso anche a mezzo stampa, questa Amministrazione
desidera fare chiarezza in particolare sui risvolti connessi al Bilancio che
l'approvazione di tale atto comporta. Tale proposta di deliberazione, infatti, è anche
uno dei provvedimenti relativi ad aggiustamenti al Bilancio, che sono già stati
sottoposti alla vostra approvazione e che arriveranno nelle prossime settimane.
Come certamente saprete, infatti la nuova Amministrazione ha ereditato il Bilancio
che il precedente Consiglio, su proposta della precedente Giunta, ha approvato.
Giunti ormai quasi al termine dell'anno, i margini di modifica delle operazioni
strutturate e avviate sono molto ridotti, per non dire praticamente nulli. Questa nuova
Amministrazione è così costretta, anche nel caso in cui non condivida i principi e i
valori ispiratori di queste operazioni, a concluderle, al fine di evitare alla Città
pesanti ripercussioni.
Come ricorderete, prima della pausa estiva avete approvato una deliberazione
finalizzata a riallineare le entrate, sulle quali si stava evidenziando uno scostamento
di circa 6 milioni di Euro.
Successivamente, poco prima della riapertura delle scuole, la Giunta ha dovuto
prelevare dal Fondo di riserva della Città - che domani sarà nuovamente integrato - la
somma 1,8 milioni di Euro circa, perché i capitoli previsti dal Bilancio di Previsione
approvato dal precedente Consiglio erano insufficienti a garantire la riapertura delle
scuole cittadine.
Giungiamo così al provvedimento odierno. Nel medesimo Bilancio Previsionale la
passata Amministrazione aveva previsto di incassare, facendone formalmente
richiesta a SMAT, circa 6 milioni di Euro dalla ripartizione del Fondo di riserva della
stessa, e circa 2 milioni di Euro tramite FCT, Fondo Città di Torino, dal riacquisto di
azioni da parte della SMAT medesima. Non appena insediata, agli inizi di luglio,
questa Amministrazione si è però accorta che nelle previsioni economiche e
finanziarie di SMAT vi erano fondi solamente per 6 milioni di Euro complessivi, di
cui 4 derivati dalla suddivisione del Fondo e 2 per il riacquisto di azioni. I numeri
naturalmente sono approssimati, ma sono abbastanza chiari.
Onde evitare alla Città di dover evidenziare, esattamente come nel caso delle
previsioni delle tasse e tributi, un disallineamento e una differenza di 2 milioni di
Euro circa, si è provveduto a verificare con gli Uffici competenti e con SMAT quali
fossero le possibili soluzioni. L'unica evidenziata da questa istruttoria e dai nostri
Uffici è stata, come emerge dalla deliberazione, la ripartizione non dell'80% della
riserva - ricordo, operazione già voluta dalla precedente Amministrazione -, ma del
100%, al fine di dotare SMAT di quella liquidità necessaria a riconoscere alla Città 8
milioni di Euro complessivi, 6 milioni di Euro dal Fondo e 2 milioni di Euro per il
riacquisto di azioni.
Non posso negare, ovviamente, che anche questi episodi di disallineamento - parola
un po' delicata - hanno contribuito a far sorgere la necessità di una verifica delle voci
di Bilancio, operazione che è in corso di realizzazione e che speriamo non evidenzi
ulteriori disallineamenti, oltre ai 6 milioni di Euro delle tasse, 1,8 milioni di Euro
delle scuole e 2 milioni di Euro del rapporto con SMAT.
Questa Amministrazione sta terminando la verifica delle poste in entrata e l'analisi
dei fabbisogni necessari di spesa, con riferimento al Bilancio ereditato. Appena
terminata questa fase, alla luce dei risultati, provvederemo a comunicare al Consiglio
le cifre relative al conseguente assestamento.
Per ciò che concerne il rapporto tra tali atti e i principi dai quali dipende l'agire
politico di questa nuova Amministrazione, correlati con le linee di mandato
approvate da questo Consiglio, mi preme rammentare che, per poter rendere concreti
i propri intendimenti ed obiettivi, è necessario possedere quella agibilità politica che
attualmente ci è preclusa, dovendo adempiere alle obbligazioni correlate al Bilancio
attualmente vigente, non approvato da questa maggioranza.
È naturalmente una certezza che tali operazioni finanziarie, derivanti dalla gestione
del servizio idrico, non saranno in alcun modo inserite nei bilanci che saranno
proposti da adesso in poi da questa Giunta a questo Consiglio Comunale.
Se poi volete che entri nel merito della deliberazione, posso farlo, ma l'avete tutti.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Confesso che sono un po' a disagio, nel senso che il Vicesindaco Montanari ha dato
comunicazioni in merito alla situazione del Bilancio, non ha illustrato la proposta di
deliberazione sulla SMAT; per cui, chiederei al Vicesindaco se è possibile proseguire
questa sua dissertazione, in maniera tale che riusciamo ad avere un quadro organico
su cui intervenire.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
A me sembra che il Vicesindaco ci abbia illustrato una deliberazione che verrà
assunta tra qualche tempo, cioè la distribuzione delle riserve.

VERSACI Fabio (Presidente)
Però è un intervento sull'ordine dei lavori.

MORANO Alberto
Sì, è sull'ordine dei lavori, perché oggi noi dobbiamo parlare dell'acquisto di azioni
proprie SMAT e non di quello che faremo o farete tra 15 giorni. Quindi, mi sembra
che il primo intervento sia totalmente fuori dal tema che interessa questa
deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
La conclusione a cui lei fa riferimento è assolutamente legittima, spiega perché
abbiamo fatto certe cose legate al vecchio Bilancio e quello che vorremmo fare dopo.
Se, invece, l'osservazione - mi sembra più che legittima - è quella di entrare nel
merito della deliberazione, proviamo a rileggerla insieme e ad approfondirne alcuni
aspetti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Illustrarla per me vuol dire
leggerne alcuni passi e spiegarla, se permette, dunque io farei questo. Ripeto, come
ho detto prima, che mi sembrava un po' ridondante, visto che mi risulta sia già stata
discussa in Commissione, quindi mi sembrava che fosse a conoscenza di tutti i
Consiglieri. Se così non è e la vogliamo approfondire, lo proviamo a fare insieme.
Partiamo dal fatto che Torino partecipa direttamente e indirettamente, attraverso la
controllata FCT, nella Società Metropolitana Acque Torino, con sede a Torino.
La SMAT è una società di capitali, cosiddetta "in house", sottoposta a controllo
analogo da parte dei soci e partecipata da Enti Locali o loro forme associative.
Detto Ente ha come oggetto sociale l'esercizio delle attività che concorrono a
formare il sevizio idrico ed è composto da una serie di società e di affiliate per un
certo numero di azioni e di numeri che qui sono sintetizzati.
A seguito dell'approvazione del Consiglio Comunale dello Statuto, con tale
provvedimento, al fine di rafforzare l'in-house providing, cioè il riportare in house
nella società e per rafforzare la natura pubblica di questa società, anche nel
recepimento dell'esito del referendum del 2011, è stato approvato, oltre al resto, un
nuovo schema di convenzione che prevede la progressiva uscita dei soci diversi dai
Comuni dalla compagine azionaria mediante trasferimento delle azioni da essi
detenute. Infatti, la normativa attualmente in vigore sugli affidamenti diretti prevede
che l'affidatario del servizio pubblico locale a rilevanza economica sia partecipato
dagli Enti Locali per i quali svolge il servizio e che l'Ente affidante eserciti un
controllo analogo sui servizi.
Quindi, l'uscita dalla compagine sociale di SMAT di soggetti ancorché pubblici
costituiti in forma societaria ottempera alla normativa vigente in tema di affidamenti
di servizi pubblici.
In ottemperanza a quanto disposto da questa Convenzione, l'Assemblea Ordinaria
dei Soci è stata, tra l'altro, convocata per autorizzare, ai sensi dell'articolo 2357 del
Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione della Società ad acquistare dai Soci
diversi dai Comuni, fino ad un massimo di 80.000 azioni, al prezzo unitario di
vendita di 64,55 Euro cadauna.
In quella sede gli azionisti hanno approvato la suddetta proposta. Tale approvazione
è avvenuta nei termini di quanto stabilito dalla Relazione Illustrativa predisposta,
eccetera. Di seguito vengono riportati gli aspetti significativi della Relazione
Illustrativa: l'autorizzazione all'acquisto è funzionale ed attuativa di quanto riportato
dall'articolo 3 della Convenzione, che prevede, in ottica di rafforzamento dell'in-
house providing, una progressiva uscita dalla compagine azionaria dei Soci diversi
dai Comuni; l'acquisto è riferito alle azioni ordinarie per un numero massimo di
azioni di 80.000, per il valore unitario di 64,55 Euro; il capitale sociale pari ad Euro
345.533.761,65 si compone di 5.352.963 azioni ordinarie e la Società possiede
304.568 azioni proprie. A fronte di tali azioni, è regolarmente iscritta in Bilancio
apposita riserva, eccetera. L'acquisto di azioni proprie dovrà avvenire entro il limite
delle riserve disponibili. L'autorizzazione viene richiesta per un periodo massimo di
18 mesi dalla data della deliberazione assembleare. Il prezzo di acquisto di ciascuna
azione ordinaria, l'abbiamo detto, è pari al valore nominale di Euro 64,55. La
cessione potrà avvenire nei modi ritenuti più opportuni e anche qui c'è
un'elencazione dei sistemi.
Poi ancora in data 2 maggio la Società ha comunicato che nel novero delle 80.000
azioni oggetto dell'operazione di acquisto di azioni proprie, deliberata
dall'Assemblea dei Soci, devono essere ricomprese anche le 1.097 azioni di proprietà
dell'ex Provincia di Torino, ora Città Metropolitana. Con tale nota la Società ha
altresì comunicato la facoltà di procedere all'acquisto delle azioni detenute dalla ex
Provincia di Torino.
Successivamente, tenuto conto dell'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci di
SMAT dell'acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 80.000 azioni, a firma
congiunta dei Soci, eccetera, qui c'è l'unica osservazione che giustamente è stata
fatta, che è quella di correggere "Patrimonio Città di Torino" in "Patrimonio Città di
Settimo Torinese", è stato un refuso che è stato segnalato in un emendamento
presentato dal Consigliere Morano o dal Consigliere Ricca, non ricordo. Poi ancora
questa ripartizione dell'acquisto procede nel seguente modo: 31.000 azioni dal Socio
FCT per un valore di circa 2 milioni di Euro; 31.000 azioni dal Socio Patrimonio
Città di Settimo Torinese S.r.l. per un valore di circa 2 milioni di Euro. Sono numeri
arrotondati. Poi ancora fino a un massimo di 18.000 azioni del Socio CIDIU S.p.A.
per un valore di Euro 1.161.900,00.
Ad oggi, pertanto, alla luce delle considerazioni sopra esposte ed al fine di
perfezionare l'operazione di acquisto secondo la proposta del Consiglio di
Amministrazione, è necessario procedere alla cessione di un numero massimo di
31.000 azioni detenute dal Socio FCT Holding S.p.A. alla Società SMAT S.p.A. per
un valore massimo di circa 2 milioni di Euro.
A tal fine è altresì necessario autorizzare la Sindaca o un suo delegato a partecipare
all'Assemblea Ordinaria, ovviamente per decidere questa procedura.
A seguito di tale operazione societaria la FCT potrà essere titolare di non meno di
238.600 azioni SMAT.
Si dà atto che il presente provvedimento non rientra nella disciplina, eccetera, quindi,
tutto ciò premesso, si propone al Consiglio Comunale quanto in declaratoria.
Non so se sono stato in grado di spiegare qualcosa, ma a me sembra abbastanza
chiaro tra la lettura e l'illustrazione dell'intervento.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Oggi il Vicesindaco ci chiede di autorizzare il Sindaco Appendino, o un suo
delegato, a dar corso alla vendita, da parte di FCT, alla società SMAT, di 31.000
azioni di SMAT. L'acquisto di queste azioni - come è stato ricordato - è stato
autorizzato (è previsto dalla Legge, quindi sono stati obbligati a farlo)
dall'Assemblea di SMAT, tenutasi il 14 aprile.
In detta sede si è precisato che l'acquisto di azioni proprie era necessario al fine di
favorire la progressiva uscita della compagine azionaria di SMAT dei soci diversi dai
Comuni, sia mediante trasferimento delle azioni detenute da tali soci in capo ai
relativi Comuni, sia per il tramite di operazioni di acquisto di azioni proprie.
Nella detta deliberazione si precisa che il corrispettivo sarà pari al valore nominale
delle azioni - attenzione, questo è importante - in considerazione della sostanziale
inesistenza di un mercato sul quale si possa formare un prezzo di riferimento delle
azioni, e in considerazione del fatto che vi sono vincoli statutari e normativi che
limitano sostanzialmente il numero di potenziali acquirenti delle azioni SMAT e la
circolazione delle stesse.
Ciò vuol dire che si è autorizzata SMAT a comprare azioni che non hanno mercato,
al solo fine di distribuire soldi al Comune di Torino. Questo lo dico soprattutto ai
Consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno molto a cuore il bene comune e il bene
comune di SMAT: non è vero quello che è stato detto, cioè che la proposta di
deliberazione è finalizzata a rafforzare la compagine. La proposta di deliberazione è
finalizzata a dare soldi per il Comune di Torino. È una finalità legittima, ma andava
esplicitato nell'atto.
In realtà, infatti, ci pare che la motivazione sottesa alla proposta di deliberazione non
sia quella corretta. Si poteva infatti addivenire al trasferimento delle azioni a favore
del Comune di Torino in un modo molto più semplice, senza utilizzare la cassa,
distribuendo dividendi in natura, distribuendo riserve in natura, si assegnavano azioni
a pagamento della distribuzione dei dividendi o delle riserve.
A noi, infatti, sembra che l'atto in oggetto e il conseguente acquisto di azioni proprie
da parte di SMAT siano finalizzati al solo scopo di consentire a FCT Holding di
reperire disponibilità liquide che le consentano innanzitutto di pagare un debito per
dividendi verso il Comune di Torino che risale al 2011 (c'è ancora un milione di
Euro che devono essere corrisposti) e poi per distribuirle in varie forme al socio.
Giova ricordare - questo lo richiamo alla vostra attenzione - che ai sensi dello Statuto
di SMAT, per l'approvazione della deliberazione occorreva il voto favorevole del
75% del capitale sociale. All'epoca della deliberazione, FCT Holding, quindi il
Comune di Torino, deteneva il 59% del capitale di SMAT. Quindi, senza il voto di
FCT Holding questa deliberazione non sarebbe stata approvata.
Nella deliberazione (e nel verbale io l'ho letto) non si fa alcun cenno alla sussistenza
del conflitto di interessi in capo a FCT, che perseguiva un interesse proprio, non un
interesse della società, nel votare l'acquisto delle proprie azioni, perché qui stiamo
parlando non di un acquisto generalizzato, ma stiamo parlando dell'acquisto delle
azioni di proprietà di FCT. Ed è di tutta evidenza che senza il voto di FCT questo
acquisto di azioni proprie non sarebbe stato attuato.
Il risultato di questa operazione è molto semplice: SMAT avrà 31.000 azioni in più,
non liquide, sostanzialmente non cedibili a terzi, che nel tempo dovranno essere
annullate. SMAT avrà due milioni di cassa in meno, due milioni che non potrà
utilizzare per gli interessi sociali. FCT avrà due milioni di cassa in più, che potrà in
parte utilizzare per pagare il dividendo al Comune di Torino e in parte per
distribuirlo al Comune di Torino. Il Comune avrà 31.000 azioni SMAT in meno,
quando questo risultato si sarebbe potuto ottenere assegnando le azioni direttamente
al Comune.
Questo stupisce un poco perché avviene con buona pace dell'interesse pubblico e
dell'interesse della società SMAT. Il fatto che la deliberazione dell'assemblea di
SMAT, presa con il voto favorevole di un socio in conflitto di interessi, non
dichiarato, oggi non sia più impugnabile per scadenza dei termini, non significa che
si debba dare esecuzione all'acquisto di azioni proprie, se questo acquisto non
rappresenta l'interesse della società. E ciò io credo dovrebbe stare particolarmente a
cuore a chi fa del rispetto della legalità il suo mantra e che ritiene che si debba
sempre tutelare l'interesse del bene pubblico.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 3.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1 al n. 3:
Presenti 24, contrari 24.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 3 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 4 al n. 254, esclusi
gli emendamenti n. 167 e n. 199.
Qual è il parere della Giunta?

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Abbiamo esaminato gli emendamenti. Ripeto, come ho già anticipato, che l'unico
che ci sembra accoglibile è quello che rileva, giustamente, un errore materiale
relativo a "Settimo Torinese" al posto di "Torino". Per quanto riguarda gli altri (il n.
167, il n. 276 e il n. 301) il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 4 al n. 254:
Presenti 24, contrari 24.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 4 al n. 254 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 167.
Ricordo che il parere della Giunta è negativo.
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Questo è l'unico emendamento sul quale mi permetto di spendere due parole, perché
nella proposta di deliberazione, a pagina 3, si dice "al prezzo comunque non inferiore
al valore nominale". In realtà la Legge dice che bisogna che ci sia un minimo e un
massimo. Se non si mette il massimo, allora bisogna mettere il prezzo.
Quindi, il commento, puramente tecnico, è stato fatto per evitare che nella proposta
di deliberazione ci sia un errore di diritto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
167:
Presenti 27, favorevoli 4, contrari 23.
L'emendamento n. 167 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento n. 199, presentato dai Consiglieri Morano e Ricca, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
Ricordo che il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 199:
Presenti 28, favorevoli 28.
L'emendamento n. 199 è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 255 al n. 267.
Ricordo che il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 255 al n. 267:
Presenti 24, contrari 24.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 255 al n. 267 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 268 al n. 307,
esclusi gli emendamenti n. 276 e n. 301.
Ricordo che il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 268 al n. 307:
Presenti 24, contrari 24.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 268 al n. 307 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 276.
Ricordo che il parere della Giunta è negativo.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Potrei sapere perché il parere della Giunta è negativo su questo emendamento? È
stato spiegato per l'altro emendamento e vorrei saperlo anche per questo, se è
possibile.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
È un'osservazione tecnica. Il nostro Ufficio ci ha detto che non c'è nessun bisogno di
questa aggiunta, che è già spiegato ampiamente nella proposta di deliberazione.

RICCA Fabrizio
"Si esprime parere sulla regolarità tecnica favorevole"...

VERSACI Fabio (Presidente)
Sulla regolarità tecnica.

RICCA Fabrizio
Sì, ma dato che il Vicesindaco ha detto che è una cosa tecnica, qui leggo che il parere
tecnico è favorevole e vorrei capire il motivo per cui l'emendamento non è
accoglibile. Non sto giudicando la scelta politica, vorrei solo capire perché il parere è
negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
C'è un parere tecnico che dice che l'osservazione è accoglibile. Dopodiché l'Ufficio
verifica le osservazioni alla luce del testo come è emerso e mi dice che non è
necessario metterlo.

VERSACI Fabio (Presidente)
La discussione su questo emendamento è finita. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Lei è già intervenuto due volte su questo punto, non è un dibattito,
Consigliere Ricca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Il valore di 64,55 Euro cadauna è ripetuto nella proposta di deliberazione almeno 10
volte. Quindi, evidentemente, sembra una ridondanza.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
276:
Presenti 27, favorevoli 4, contrari 23.
L'emendamento n. 276 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 301.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Anche in questo emendamento si legge che il parere di regolarità tecnica è
favorevole, idem il parere sulla regolarità contabile. Sarebbe interessante capire le
motivazioni politiche per cui la Giunta non accoglie questo emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
301:
Presenti 28, favorevoli 4, contrari 24.
L'emendamento n. 301 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ci sono dichiarazioni di voto sulla proposta di deliberazione?
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ritengo che peggio di un Vicesindaco che legge una proposta di deliberazione c'è un
professore che non ha studiato, perché quello che mi è parso di vedere oggi è una
impreparazione totale da parte della Giunta che illustra questa proposta di
deliberazione; probabilmente non sapeva neanche di cosa parlava, perché il
Vicesindaco ci dice che gli Uffici hanno espresso pareri negativi, ma sugli
emendamenti leggiamo che i pareri sono positivi.
Questo provvedimento dimostra per l'ennesima volta l'incoerenza di un partito
politico, quello che governa questa Città, che prima dice di voler rivoltare tutto e poi
riesce a fare peggio di chi l'ha preceduto, cioè utilizzare l'acqua come un bancomat,
peggio di quello che aveva fatto Fassino.
Io avrei voluto vedere le discussioni se un altro Sindaco avesse presentato una
proposta di deliberazione non al 100%, ma all'80%; ci sarebbero state delle rivolte
sui banchi dell'opposizione, ci sarebbero state delle manifestazioni con i Comitati
dell'acqua. Dai banchi in cui siete seduti ora si parlava di "modello Napoli" per
l'acqua; invece si prende SMAT, si inserisce il bancomat e si prendono i soldi.
Se si vuole essere coerenti bisogna esserlo fino in fondo, non dire, quando fa
comodo, che è una cosa che avevano già programmato e, quando non fa comodo, no.
È una perfetta continuazione della politica attuata da Piero Fassino negli scorsi
cinque anni di utilizzo di SMAT come un salvadanaio da rompere tutte le volte che
c'è la necessità, senza modificare niente.
Poi è facile dire vedremo, faremo, il prossimo anno, il prossimo Bilancio,
raccontiamo e raccontiamo. Andando avanti così siamo riusciti a fare lo zoo, mentre
avevate detto che lo zoo non sarebbe stato fatto; siete riusciti a farvi fregare da Intesa
Sanpaolo con le quote di IREN; siete riusciti a portare avanti questa proposta di
deliberazione.
Sono curioso di vedere quante altre volte direte che è una cosa che dovevate fare per
forza. Io ricordo tantissimi discorsi in cui si è detto che quando si vuole fare una cosa
si fa. Bene, questo era il momento di tirare fuori un po' di coraggio, un po' di
orgoglio e di trovare un'altra soluzione.
Il Consigliere Morano prima ha illustrato benissimo come si poteva trovare un'altra
soluzione, bastava percorrere la via più giusta, non quella più comoda. Voi avete
utilizzato la strada più comoda, quella di utilizzare SMAT come un bancomat, perché
evidentemente non sapete ancora dove girarvi; forse anche per quello, Consigliere Lo
Russo, hanno bloccato il PEG per 45 giorni.
Quindi, forse un po' meno di arroganza e un po' più di confronto con chi qualcosa
forse ne capisce (ripeto, il Consigliere Morano prima ha spiegato benissimo come si
poteva intervenire), magari darebbe un po' più di respiro alla Città, si potrebbe fare
qualcosa con un po' più di coerenza. Oggi avrei voluto mostrarvi la coerenza
tirandola fuori come qualche giorno fa ho tirato fuori altro, però probabilmente non
avreste saputo riconoscerla.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Quando, in Commissione, è stata presentata la proposta di deliberazione che
discutiamo oggi, ho anticipato il voto favorevole; voto favorevole che confermo in
Aula, limitatamente sulla proposta di deliberazione, perché voglio ritenere, sia nelle
intenzioni sia nella lettera del testo deliberativo, che quell'atto vada in direzione di
un rafforzamento della natura e della composizione pubblica di SMAT, verso la
trasformazione di SMAT in società di diritto pubblico.
L'illustrazione che ci ha fatto in Aula il Vicesindaco, e quanto abbiamo letto nei
giornali tra ieri e oggi, inquadra invece questo atto deliberativo, su cui confermo il
mio voto favorevole, in uno scenario ben più ambiguo e più preoccupante. Poiché lo
stesso Vicesindaco vi ha fatto riferimento, evidentemente è dato anche ai Consiglieri
di assumere questo tema dello scenario come parte del proprio intervento.
In modo particolare, io sono perplessa sullo stile, ma sono ancora più preoccupata su
una questione fondamentale, anche legata a quegli aspetti di continuità che il
Vicesindaco richiamava come un vincolo ineluttabile a cui l'attuale Giunta è
sottoposta.
La decisione di procedere al prelievo straordinario rispetto al fondo SMAT è
sicuramente uno stile che contraddice la vocazione che in quest'Aula si voleva
riecheggiare nei dibattiti dell'Amministrazione precedente. Vocazione che è stata
inserita nel programma elettorale della Sindaca Appendino e che ha trovato molte
condivisioni anche della mia parte politica.
Vale dire che il Servizio pubblico integrato deve preoccuparsi esclusivamente del
prelievo e della distribuzione dell'acqua e che l'acqua, come bene comune, deve
andare nella direzione di gravare il meno possibile sulla popolazione, peraltro in un
contesto come quello attuale in cui sembra che SMAT abbia evidentemente utili in
grado di poter concorrere al risanamento del Bilancio comunale. Quindi significa che
sulle tariffe attuali, evidentemente, gravano costi che non sono esclusivamente dediti
alle funzioni istituzionali di SMAT.
Quindi questa operazione è preoccupante, perché è profondamente contraddittoria e,
come altri hanno detto, fa rilevare non tanto un'intenzione della vocazione originaria
di SMAT nell'interesse collettivo, ma farne piuttosto il bancomat
dell'Amministrazione Comunale. Voglio segnalare questa contraddizione non
soltanto sul profilo politico, ma anche sulla coerenza istituzionale. Il Vicesindaco ha
detto che la decisione si è dovuta prendere "anche se non se ne condividono i principi
e i valori, ma vi si è obbligati perché in questo momento ci è preclusa l'agibilità
politica". Ho citato testualmente le dichiarazioni del Vicesindaco che mi sono
appuntate.
La cosa è un po' preoccupante perché vorrei sapere quando avverrà la piena agibilità
politica di questa Amministrazione, perché se deve prima cancellarsi la storia
pregressa, altrimenti ogni decisione è una decisione che non corrisponde ai vostri
principi, ma a un compromesso al quale siete stati obbligati dalla storia pregressa; se
dovrà, immagino, azzerarsi anche il Governo nazionale, perché l'aspetto delle
politiche locali è fortemente influenzato dalle decisioni del Governo nazionale...
insomma, la vostra agibilità politica, quella che risponde ai vostri principi e ai vostri
valori, avverrà soltanto quando ci sarà un Governo nazionale omogeneo e la storia di
chi vi ha preceduto sia definitivamente esaurita.
Mi pare uno scenario un po' apocalittico, anche rispetto al fatto che le politiche del
Governo si misurano con l'arte di mantenere la fedeltà ai principi e ai riferimenti per
cui si è stati votati, nella dimensione concreta dell'agire. Questa è la politica, e fa le
differenze tra uno schieramento e l'altro. Questo sul piano politico.
Sul piano istituzionale, poiché ciò che vi precede vi condiziona così fortemente,
vorrei ricordarvi che vi precede una mozione del Consiglio Comunale che non è mai
stata abrogata e, quindi, fa parte della storia che vi precede. La mozione è la n. 17 del
4 marzo 2013, votata alla unanimità, su proposta dei Consiglieri Appendino, Bertola
e Liardo, che impegnava il Sindaco e la Giunta, in occasione delle future assemblee
dei soci SMAT, a opporsi alla redistribuzione ai soci degli eventuali utili
dell'Azienda.
Vorrei sapere come conciliate la lettera della Sindaca Appendino con la mozione del
Consiglio Comunale.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Napoli, ne ha facoltà per cinque minuti.

NAPOLI Osvaldo
Io non entro tanto nel merito della problematica, anche se le ultime parole dette dalla
Consigliera Artesio mi dicono che in campagna elettorale avete raccontato tanto
fumo per poi, invece nella realtà, passare esattamente a fare il contrario. Le
dichiarazioni del Sindaco Appendino sull'argomento che la Consigliera Artesio ha
voluto riferire, e che avrei detto anch'io questa sera, pongono la problematica che voi
avete fatto della bugia la vostra campagna elettorale. È estremamente chiaro quello
che la Consigliera Artesio ha detto e le dichiarazioni che ha fatto il Sindaco (per me,
già mezzo Sindaco, perché il Sindaco vero siede qui oggi e tiene ormai le pubbliche
relazioni continuamente e fa bene - attenzione, non lo critico mica, ci mancherebbe,
ognuno fa quello che vuole -, non essendoci mai il Sindaco, il vero Sindaco è un
altro) in campagna elettorale, mi sembra estremamente chiaro, vi hanno fatto fare la
campagna elettorale su bugie vere.
Vedevo delle dichiarazioni anche in questi giorni del Movimento 5 Stelle sull'ANCI,
ieri le agenzie ne parlavano: voi togliete due milioni di Euro di investimenti ai
Comuni; questa è la problematica vera, voi togliete due milioni di Euro
contrariamente a quanto avete affermato ieri, i Comuni hanno necessità di
investimenti. Avete detto delle cose, benissimo: predicate bene e razzolate male,
perché oggi voi togliete due milioni di Euro agli investimenti comunali. Dall'altra
parte togliete 10-15 varianti, non so bene come coprirete il bilancio, caro
Vicesindaco, perché togliendo 10-15 varianti non so bene l'incasso dell'urbanistica
dove va a finire, come farete in queste condizioni e quindi mi faccio delle domande.
Scusate, lasciate stare ormai la moralità politica che voi ci venite a raccontare tutti i
giorni insegnandoci cos'è: non potete più insegnarci nulla, perché dalla campagna
elettorale ad oggi che governate è passato un mondo, dal giorno alla notte. Avete
predicato bene, avete raggiunto il vostro scopo - ci mancherebbe, ci siete riusciti -,
ma poi avete fatto nulla e state facendo esattamente il contrario di quanto avete detto
in campagna elettorale. Agibilità politica, già qualcuno lo ha detto, io non ho mai
sentito da parte del Movimento 5 Stelle le parole agibilità politica, anche a livello
nazionale, si vede che Torino è un laboratorio ben diverso su tutto. Torino vive sulle
disgrazie di Roma e qua voi fate bella figura, perché in fin dei conti il Comune di
Torino va più o meno avanti ugualmente, nessuno vi dice nulla, salvo che avete
raccontato - e uso la parola italiana, perché da parte mia è estremamente corretto -
tante storie in campagna elettorale, sicuramente su questo aspetto ancora di più,
perché le dichiarazioni del Sindaco Appendino sono pesantissime e oggi deve avere
il coraggio di andare a dire agli elettori che ha raccontato delle storie e che avete
tolto due milioni di investimento ai Comuni sull'acqua, dove ci sono grandi
problematiche in questo settore e mi rivolgo in modo particolare a qualcuno in Val di
Susa, dove tutt'oggi manca ancora l'acqua in determinati momenti delle stagioni.
Ebbene, voi li avete tolti, prendetevi almeno la responsabilità e il coraggio di dire
alla gente che avete fatto il contrario di quanto detto e oggi i Comuni hanno due
milioni in meno di investimenti da fare.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Unia.

UNIA Alberto
Leggendo da Wikipedia, questa tornata amministrativa è iniziata il 18 luglio e
abbiamo ereditato un'Amministrazione che fa acqua da tutte le parti. È chiaro che a
partire dalla mancanza di fondi per la scuola, per cui abbiamo dovuto modificare con
una deliberazione e spostare dei soldi nel bilancio, abbiamo ereditato una situazione
disastrosa, un bilancio che ogni giorno riserva sorprese e ci obbliga a fare azioni
come questa deliberazione, che mai avremmo fatto se chi ci ha preceduto avesse
lavorato bene; stiamo cercando di tenere in piedi un Comune che dal di fuori sembra
perfetto, invece è un colabrodo.
Dobbiamo sanare situazioni come le baraccopoli, dove per anni il silenzio sul
problema è stato assordante, cercare di evitare che la zona nord di Torino diventi un
enorme cantiere con il tunnel sotto corso Grosseto. Fino a dicembre, purtroppo,
faremo alcune scelte che non dipendono dalla nostra volontà, ma dalle politiche che
abbiamo ereditato. Non ci sono grossi motivi per ridere come fa qualcuno nell'Aula,
pensando di essere divertente o simpatico. Questa situazione è anche soprattutto
causa delle persone che erano qui prima e alcune di loro siedono ancora tra i banchi
di questo Consiglio. Sono stati democraticamente eletti come tutti noi, ma credo sia il
caso oggi di ricordare che alcune delle persone che sbeffeggiano sono quelle che ci
hanno lasciato in questa situazione.
Il bilancio 2017 lo faremo noi e finalmente i cittadini potranno dare a noi la
responsabilità delle scelte politiche e amministrative. Fino ad allora parte della
minoranza dovrà ancora assumersi la responsabilità della voragine che stiamo
cercando di riparare per causa loro e per questo diamo parere positivo a questa
deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Io avrei evitato di intervenire, ma l'intervento del Consigliere Unia non può non
stimolare un intervento da parte nostra.
Capogruppo Unia, faccia nomi e cognomi, se fa riferimento a qualcuno che era in
questa Aula e che, in virtù di una legittimazione democratica, è tornata qui, faccia
nomi e cognomi, non faccia affermazioni general generiche. Capogruppo Unia, se è
come dice lei, è la ragione per cui noi stiamo chiedendo insistentemente che si venga
a relazionare ed è la seconda settimana di fila che questo elemento ci viene negato.
Allora, siccome noi non solo non abbiamo nulla da nascondere, anzi vi chiediamo se
avete questi elementi che fate circolare nei corridoi, che usate a mezzo stampa per
giustificare di fatto un'inazione e politiche che sono diametralmente opposte a quelle
dichiarate in tutte le sedi - ma questo, per carità, ci sta che uno dica una cosa in
campagna elettorale, lo fanno tutti i partiti, voi siete un partito e lo fate anche voi -,
non è questo il punto, però è proprio quello che stiamo chiedendo, Capogruppo Unia.
Lei viene in Conferenza dei Capigruppo, a me pare che con i Colleghi delle
minoranze stiamo chiedendo esattamente che venga fatto questo e non lo stiamo
osservando.
Mi permetta, perché da questo punto di vista, però, le faccio sommessamente notare
che in data 14 luglio è la sua Sindaca che ha scritto a SMAT, non è
l'Amministrazione precedente; in data 20 luglio è l'Assessora Lapietra che è andata
su delega della Sindaca Appendino ad approvare il bilancio di Infra.To e l'Assessore
Rolando il 20 luglio ha approvato il bilancio di GTT; nella notte tra il 27 e il 28
luglio siete stati voi ad approvare la deliberazione dell'Assessore Rolando sugli
equilibri di Bilancio, voi, Capogruppo Unia, non noi.
Allora, delle due l'una: io vi ho citato quattro atti fatti dall'Amministrazione del
Movimento 5 Stelle di questa Città. Chiedo scusa, Capogruppo Unia, ma il 28 luglio,
quando nel cuore della notte, alle ore 00.47, senza alcuna discussione in procedura
d'urgenza avete votato la deliberazione degli equilibri di Bilancio, che cosa avete
votato? Se quello che dice e afferma a verbale essere vero, che cosa avete votato?
Comincio ad avere dei dubbi.
Se è vero che ci sono questi disallineamenti, il 20 luglio in assemblea dei soci di
GTT che cosa ha votato l'Assessore Rolando? Che cosa ha votato l'Assessora
Lapietra nell'assemblea dei soci di Infra.To? Il 14 luglio voi eravate al corrente della
lettera della Sindaca Appendino che chiedeva l'extra dividendo? Mi dispiace, noi
non ci facciamo prendere in giro.
Vi assumete le vostre responsabilità fino in fondo e la invito la prossima volta che
dovrà intervenire su temi riguardanti chi c'era prima, li faccia i nomi e i cognomi,
non abbia paura, sia coraggioso, Capogruppo Unia. Sia coraggioso, se lei fa
riferimento specifico a qualcuno che è seduto nei banchi di quest'Aula, che, secondo
lei, ha lasciato buchi di Bilancio e un Bilancio disastrato, lo dica.
Io però qui affermo con grande chiarezza una cosa: il Bilancio di Previsione 2016
pareggiava con una semplice banale condizione e la semplice banale condizione è
che, associate a quel Bilancio lì, c'erano delle cose da fare, c'erano delle entrate da
recuperare e nelle entrate da recuperare c'erano trasformazioni urbane, dismissioni
patrimoniali e anche prelievi di carattere erariale.
Se voi, legittimamente e politicamente, decidete di non fare quelle cose - lo capisce
un bambino, è aritmetica, lo diciamo già noi - quella roba non può stare in piedi, però
vi assumete voi la responsabilità, non la scaricate su chi c'era prima.
Se il Vicesindaco Montanari nella sua piena facoltà e nel suo pieno possesso delle
facoltà mentali decide di far decadere delle deliberazioni urbanistiche che producono
entrate, evidentemente è libero di farlo, non può pretendere che quella roba lì non
produca effetti sul Bilancio, tanto per essere chiari.
Quindi noi, con grande energia e nuovamente, chiediamo, Capogruppo Unia, che si
venga in Aula a parlare di questa cosa. È tutto importante, Assisi, Dubai, venga la
Sindaca Appendino in Aula a parlarne. Noi non abbiamo scheletri, non abbiamo
assolutamente timore e sfidiamo, guardandovi in faccia, guardandovi negli occhi,
tranquillamente rispetto alle condizioni di governo di questa Città e che forse adesso
come Biancaneve scoprite che comporre il Bilancio di una Città di un milione di
abitanti è una cosa un po' più complicata che fare i volantini, come diceva il
Consigliere Lavolta prima; benvenuti nel club di chi deve governare.
L'unica roba che vi chiediamo gentilmente è un po' di onestà intellettuale. Noi ci
assumiamo tutte le responsabilità di chi ha governato fino al momento in cui
abbiamo governato. I quattro casi che vi ho fatto, mi dispiace, si chiamano Sindaca
Chiara Appendino, lettera del 14 luglio, si chiamano Assessore Rolando,
approvazione del bilancio di GTT, si chiamano Assessora Lapietra, approvazione del
bilancio di Infra.To e si chiamano Assessore Rolando e voi, che avete votato all'una
di notte da soli in quest'Aula la deliberazione degli equilibri di Bilancio; assumetevi
le vostre responsabilità.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Prendo lo spunto dalle parole del Consigliere Lo Russo, perché a me dà un po'
fastidio e un po' di imbarazzo che ci venga chiesto il voto su una deliberazione sulla
base di falsi presupposti, cioè ci viene detto che questo serve per tutelare l'interesse
pubblico e l'interesse pubblico si tutela diversamente perché, ha ragione il
Consigliere Napoli, in questo modo si sottraggono soldi ai Comuni che possono
essere utilizzati per interventi specifici.
Poi, e ci torneremo in altra sede, perché prima o poi il Sindaco Appendino sarà
presente in Aula a riferire, ma ha ragione il Consigliere Lo Russo, avete votato il
bilancio di GTT, scrivendo nella deliberazione che è falso, ma l'avete votato voi e
non l'hanno votato i precedenti; avete votato il bilancio di Infra.To scrivendo nella
deliberazione che è falso, perché avete scritto nella deliberazione che siete
consapevoli che ci sono disallineamenti che verificherete successivamente.
I bilanci falsi non si approvano. Se poi questi disallineamenti portano necessità di
cassa nel Comune di Torino, allora bisogna avere la coerenza di non votare quei
bilanci, fare le verifiche e venire poi a chiedere i soldi tutti in una volta, perché
altrimenti è un po' come la politica del carciofo: ogni giorno togliamo una foglia e
poi troveremo il carciofo nudo.
Guardando i Consiglieri del Movimento 5 Stelle, ricordatevi che prima o poi tutti
noi, ma anche voi, dovete fare i conti con la vostra coscienza e con i vostri elettori,
con quanto avete promesso e con quanto non mantenete.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
Presenti 36, astenuti 9, favorevoli 24, contrari 3.
La proposta di deliberazione è approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 36, astenuti 9, favorevoli 24, contrari 3.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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