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"Stato di attuazione delibera (mecc. 201603770/008) G.C. 23/08/2016: 'Disposizioni in applicazione della deliberazione del 26 luglio 2016 (mecc. 201603303/024) in merito alla ricognizione contabile della Città di Torino'" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza generale n. mecc. 201603950/002, presentata in data 8 settembre 2016, avente per oggetto: "Stato di attuazione delibera (mecc. 201603770/008) G.C. 23/08/2016: 'Disposizioni in applicazione della deliberazione del 26 luglio 2016 (mecc. 201603303/024) in merito alla ricognizione contabile della Città di Torino'" VERSACI Fabio (Presidente) In Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso che il Consigliere Morano avrà a disposizione 10 minuti, perché gli sono stati concessi i minuti del Consigliere Ricca, mentre il Partito Democratico avrà a disposizione 30 minuti, come da accordi presi. La parola, per la risposta, all'Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) L'obiettivo di una ricognizione dello stato complessivo del Bilancio della Città è stato approvato nel contesto della deliberazione del Consiglio Comunale del 26 luglio 2016, che come si ricorderà aveva ad oggetto l'approvazione della salvaguardia degli equilibri di Bilancio prevista dalla Legge. Con tale deliberazione il Consiglio indicava altresì le procedure da seguire nel rispetto del Codice dei Contratti per l'individuazione dei soggetti a cui affidare tale incombenza, da selezionare nell'ambito delle maggiori società di advisor nazionali e internazionali, e rinviava a successivo provvedimento della Giunta Comunale l'attuazione di tale ricognizione. Con propria deliberazione del 23 agosto 2016 n. 03770/008 la Giunta Comunale dava attuazione al provvedimento del Consiglio, in ottemperanza alle indicazioni ricevute, anche in relazione a specifico emendamento presentato in Consiglio. In particolare, la deliberazione della Giunta si riferiva, in questa fase, tenuto conto del loro rilievo economico, ai rapporti tra la Città e le sue società controllate e partecipate. Essa dava atto della necessità di una ricognizione approfondita di tali rapporti, ulteriore rispetto ai controlli già previsti dalla normativa, anche implicando, ove necessario, l'implementazione degli strumenti ordinariamente impiegati. Scopo espresso dell'attività, oltre all'accertamento e ulteriore asseverazione delle relative poste di Bilancio, era quello di pervenire alla definizione di opportune soluzioni finalizzate al contenimento dei costi e alla ottimizzazione delle risorse, garantendo così il necessario equilibrio di Bilancio, anche e soprattutto in vista della redazione del Bilancio consolidato previsto dal Decreto Legislativo 118, che diventa obbligatorio da quest'anno. La deliberazione sosteneva le esigenze di terzietà e di indipendenza, che nel rispetto delle indicazioni consiliari sarebbero state certamente soddisfatte dal ricorso a un soggetto esterno. In tal senso, esplicitava con chiarezza tale modalità procedurale per il raggiungimento dell'obiettivo, che è quello della chiarezza dei rapporti di debito e di credito tra le Città e le società partecipate. Nessuno peraltro si è mai nascosto che le modalità procedurali indicate, sia dalla deliberazione del Consiglio sia dalla deliberazione della Giunta, impongano specifici adempimenti, che se è vero che non sono indicati nei testi delle deliberazioni predette, è altresì vero che sono imprescindibili ogniqualvolta ci si ponga l'obiettivo di esternalizzare un'attività o un servizio. Tale adempimento si concreta nell'attuazione della fase di affidamento della incombenza a professionalità interna all'Ente e nella verifica che esse possano o meno con la loro attività esaurire l'obiettivo, soddisfacendo le esigenze conoscitive ritenute necessarie in questo senso. L'Amministrazione, a tal fine, ha recentemente costituito un apposito gruppo di lavoro, in cui sono rappresentate tutte le aree interessate ai temi in questione. La costituzione di tale gruppo costituisce pertanto una fase necessaria dell'attuazione della deliberazione. Solo al termine del suo lavoro potranno trarsi indicazioni sulle successive fasi attuative. Se l'esito delle attività condurranno a una visione chiara e completa della situazione, potrà ritenersi inutile attuare ulteriori iniziative. Se per contro, per qualsiasi motivo, l'attività svolta non consentirà di soddisfare le esigenze di chiarezza che gli organi della Città hanno posto, sarà necessario dare corso a fasi successive. In altre parole, la questione e l'obiettivo da raggiungere e le modalità per procedervi, gli organi, Giunta e Consiglio, hanno indicato l'esigenza esplicitando con chiarezza la volontà di procedervi con le modalità più ampie che l'Ordinamento consenta. Per percorrere tali modalità vi sono fasi e adempimenti da osservare che il diritto impone. In questo senso la deliberazione non è da revocare, bensì da attuare, sulla base degli argomenti che ho cercato di esplicitare. Credo sia bene anche aggiungere che in nessun momento la Giunta Comunale, con l'approvazione di tale provvedimento, ha ritenuto di dubitare dell'affidabilità e delle professionalità dei Dirigenti delle Aree in qualsiasi modo coinvolte nelle tematiche di cui trattasi. Dico questo perché notizie di stampa susseguitesi hanno fornito talvolta questa interpretazione, che per quanto detto poc'anzi non ha nulla a che fare con le iniziative che la Giunta ha assunto. Anzi, se questa è l'occasione per confermare fiducia ai Dirigenti di cui ho detto, in particolare al Direttore dei Servizi Finanziari, cui è stato fatto maggiore riferimento negli organi di stampa, lo faccio volentieri qui esplicitamente. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Lo Russo. Come concordato durante la Conferenza dei Capigruppo, le ricordo che ha a disposizione 30 minuti, se non interviene nessun altro del suo Gruppo. LO RUSSO Stefano Ringrazio l'Assessore per la risposta. Nel 1975 un noto regista italiano, Mario Monicelli, manda sugli schermi dei cinema italiani un film che ha fatto la storia della cinematografia, che si intitola "Amici Miei". Tra i personaggi di questo importante capolavoro della cinematografia comica italiana, ricordo il Necchi, il Melandri, il Perozzi, il Sassaroli e il Mascetti, interpretati, come a dire, a geometria variabile da attori di primaria grandezza, che alternandosi in macchiette molto divertenti (lei aveva 27 anni, Assessore Rolando), introducono una serie di dizioni nella lingua italiana, che poi diventeranno patrimonio anche nelle successive generazioni, per assimilare i percorsi peripatetici all'interno dei discorsi, identificando con chiarezza alcune terminologie; tra queste, due: le cosiddette "supercazzole" e la cosiddetta locuzione "come se fosse antani". Perché vede, Assessore Rolando, lei oggi, se posso dire onestamente stupendomi un pochino, ha integralmente ripetuto, integrandolo, per la verità, quanto ci disse nella Conferenza dei Capigruppo, in cui le ponemmo la questione della legittimità della deliberazione cui lei fa riferimento, che oggi ha di nuovo ribadito che non solo non va revocata, ma va attuata. Leggerò alcuni passaggi di quella deliberazione. E l'ha fatto in una maniera, mi consenta, Assessore, non proprio elegantissima, perché venire qua a spiegarci che il Consiglio Comunale, che le ha dato la copertura nella fattispecie come lei l'ha descritta, cioè la maggioranza consiliare che mi sta di fronte le ha chiesto di fare quella cosa lì per il fatto che ha votato una deliberazione da lei proposta, Assessore Rolando, non proposta dal Consiglio Comunale, mi permetta non è un gesto di coraggio o di assunzione di responsabilità, non si chiama così, è un gesto neanche tanto elegante da parte di chi come lei giustamente ha o dice di avere un profilo squisitamente tecnico e autorevole, ma ci torno. È vero che il Consiglio Comunale le ha dato un mandato, ma le ricordo, Assessore Rolando, che lei che ha firmato la deliberazione che ha fatto ratificare, perché è stata una ratifica del Consiglio Comunale, ha rivendicato a verbale la scelta di andare verso l'esterno nella definizione dell'audit e mi permetto quindi, conseguentemente, perché forse lei ha qualche problema di memoria, quindi gliela rinfresco io la memoria, di leggere le sue parole, Assessore. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Lo Russo, non facciamo commenti sulla memoria, penso che sia inopportuno. LO RUSSO Stefano È inopportuno che lei intervenga. Se c'è qualcosa da sindacare, sono abbastanza abituato ad assumermi la responsabilità di quanto dico, in tutte le sedi. Grazie, Presidente. VERSACI Fabio (Presidente) Intervengo quando lo ritengo opportuno. LO RUSSO Stefano Anche io. VERSACI Fabio (Presidente) Io pure. LO RUSSO Stefano Io parlo come credo, me ne assumo la responsabilità. Stia tranquillo, non si agiti. VERSACI Fabio (Presidente) Io svolgo il mio ruolo. LO RUSSO Stefano Lasci finire. VERSACI Fabio (Presidente) Sono tranquillissimo, prego. LO RUSSO Stefano Non si agiti, stia tranquillo. Rileggo, perché forse anche io me lo sono dimenticato, può essere, Assessore. "Per la complessità, la rilevanza e la tempestività delle operazioni in materia organizzativa contabile è necessario - l'ha scritto lei, Assessore, non l'ha fatto il Consiglio - prevedere l'affidamento dei servizi ad un advisor quale soggetto altamente specializzato, terzo e indipendente da individuare in conformità alla disciplina vigente in materia di affidamenti pubblici", parole sue. Oggi ho sentito una cosa diversa. Forse se poi le verifiche interne daranno corso a questo gruppo di lavoro - ma poi ci torniamo sul gruppo di lavoro -, allora vedremo. Mi dispiace, lei ha detto una cosa opposta a quello che ha scritto e ha fatto deliberare dalla Giunta Comunale in data 23 agosto. Non ho capito che cosa è successo nel frattempo, noi continuiamo a ribadirle che questa deliberazione va semplicemente revocata, dovete tornare indietro, può capitare: Torino è piena di deiezioni canine sui marciapiedi nonostante gli sforzi dell'Amministrazione, ogni tanto capita di pestarne qualcuna; primo tentativo, pestata, capita. È più corretto umilmente dire: "Eravamo nella foga di prendere in mano la questione del bilancio, presi da questa foga vi abbiamo fatto deliberare, cara maggioranza, una deliberazione che non sta in piedi sotto il profilo giuridico". E la ragione per cui non sta in piedi l'ha detta lei oggi in Aula. La deliberazione non sta in piedi, tant'è vero che lei fa deliberare dalla Giunta Comunale - e questo è l'atto vigente e io parlo per atti, Assessore - il percorso da individuare. Non pago di questo, primo profilo chiaro di illegittimità amministrativa e me ne dolgo, sono anche cose su cui forse vale la pena talvolta consultarsi un po' di più con gli Uffici, questo glielo do come personale suggerimento per il futuro, perché alle volte presi dalla foga si rischia di fare errori amministrativi, lei a un certo punto giustamente si preoccupa e dice: "No, caspita, il problema è che non deve costare al contribuente" e allora si inventa questo straordinario meccanismo. Glielo rileggo, sempre parole sue, Assessore: "L'Amministrazione ritiene possibile conseguire" - l'Amministrazione è lei, Assessore - "esclusivamente mediante il ricorso a soggetto esterno, che assicuri caratteristiche di terzietà e indipendenza…" - giustamente preoccupato dice - "non costituisca un onere aggiuntivo per la Città, la misura e le modalità del compenso nei confronti dell'advisor privato dovranno tener conto dei risparmi di spesa che sarà possibile conseguire in esito all'attività condotta". Cioè lei mette una modalità che sa benissimo come funziona, gli Uffici poi devono tradurre questa roba in una gara di appalto. Ovviamente, come le ho detto in Conferenza dei Capigruppo, perché tendo ad essere abbastanza dritto come avrà intuito, le ho chiesto come poteva tradursi questa cosa e lei giustamente slalomando le domande, perché mi rendo conto, non ha risposto; ed ora non ha di nuovo risposto. La prima domanda all'interpellanza era a che punto siamo e lei risponde facendo finta di niente, arriva qua e fa finta di niente. Questi sono atti deliberati, non sono parole o dichiarazioni sui giornali, e ci spiega che avete costituito un gruppo di lavoro interdirezionale, se ho capito bene, invitando tutti i dirigenti di questa Città, non si sa bene come, ma questo glielo chiederemo con una richiesta di accesso agli atti, modalità di costituzione, criteri e obiettivi del gruppo di lavoro, che dovrebbe verificare quello che lei non ha verificato, cioè se sussistono le condizioni giuridiche per attribuire all'esterno una consulenza privata, che lei il 23 agosto - e oggi ha smentito se stesso, mi dispiace - ha detto essere indispensabile. Veniamo alle questioni relative allo specifico del lavoro. Prendiamo atto che lei si fida degli Uffici. Mi permetta: fa bene, Assessore Rolando, si fidi, si fidi perché sono persone competenti e perbene. Questo atteggiamento con cui siete partiti, con cui lei è partito e che ha fatto deliberare al Consiglio e che ha prodotto questa deliberazione, produce in realtà un meccanismo molto antipatico. Se si ricorda - è tutto a verbale, quindi dico cose che probabilmente, se non ce le ricordiamo, le ricordo io all'Aula - le chiesi delle due l'una: o la direzione Risorse Finanziarie della Città di Torino, che - segnalo - predispone e governa un bilancio da 1,3 miliardi di Euro all'anno con complessità rilevanti, non è in grado di fare una ricognizione sul bilancio, parliamo di una ricognizione sul bilancio, e lo autocertifica e allora io da Consigliere Comunale alzo il dito e dico: "Momento, io ho un dirigente che mi predispone un bilancio che autocertifica, che non sa fare una ricognizione?", caso uno; caso due: qualcun altro, questo gruppo che lei ha costituito e di cui vedremo la competenza tecnica, vedremo la composizione e vedremo la missione da voi individuata, certifica che il direttore delle Risorse Finanziarie non è in grado di fare la ricognizione del bilancio? Questa è la strada che lei oggi ha tracciato; tenga presente che la monitoreremo su questa situazione. Quindi dopo averglielo fatto notare in Conferenza dei Capigruppo e averglielo detto, glielo ridico oggi in Aula, davvero, Assessore Rolando, la deliberazione va revocata. Bisogna chiedere scusa: "Ci siamo sbagliati", può capitare di sbagliare. Ringrazi la minoranza che se ne è accorta. Veramente io devo ringraziare il Capo dell'Ufficio Stampa della Sindaca che avendo dato rilevanza sulla stampa del 24 agosto, io ero in vacanza, leggo questo articolo, dico: "Cosa è successo?" e quindi ringrazio la Sindaca Appendino che ha sparato immediatamente la notizia del fatto che finalmente arrivavano i controllori sui malfattori che c'erano stati prima. La cosa che la invito a fare: questo è l'ultimo warning che possiamo darle, dopodiché lei vada avanti, peraltro le sue caratteristiche personali e professionali parlano per lei giustamente, del resto non è un caso che proprio lei era il dirigente che è stato responsabile della predisposizione del bilancio regionale su cui la Corte dei Conti del Piemonte ha dovuto addirittura fare un ricorso in Corte Costituzionale, all'epoca della sua precedente esperienza professionale come dirigente della Regione Piemonte, annullando il documento di programmazione economico-finanziaria da lei accuratamente vistato come tecnico nel 2013. Del resto, lo so che è inelegante, mi scusi, Assessore Rolando, però mi sono scaricato il suo curriculum dal sito della Sindaca Chiara Appendino. Non è elegantissimo, Assessore Rolando, scrivere che nella sua esperienza di istruzione e formazione lei ha svolto un corso per la preparazione all'esame di Stato presso l'Università degli Studi di Torino, quando risulterebbe che quel corso non è mai esistito e che lei è andato a seguirlo invece al CEPU, Assessore Rolando. Io capisco che scrivere in un curriculum che lei ha preparato l'esame di Stato da commercialista al CEPU non era elegante, però siccome poi questo curriculum la Sindaca Chiara Appendino, che invece ha fatto la Bocconi e che sicuramente ha ricevuto tanti curriculum di tanti aspiranti assessori al bilancio, ha fatto - credo - anche un ranking tra le università e i livelli di formazione degli aspiranti assessori. Allora mi faccia la cortesia personale, è sempre brutto dire bugie, non c'è nulla da vergognarsi, Assessore Rolando, se lei ha svolto questo incarico di formazione per superare l'esame di Stato. VERSACI Fabio (Presidente) Però possiamo rimanere sull'argomento, Consigliere Lo Russo? L'argomento è un altro, se poi lei vuole parlare di questo… LO RUSSO Stefano Sì. Se lei ha preparato l'esame di Stato al CEPU e non all'Università degli Studi di Torino, noi la rispettiamo lo stesso, non ce ne frega niente, purché lo dica con chiarezza quando si atteggia a grande esperto, non c'è niente di male. VERSACI Fabio (Presidente) La invito nuovamente a tornare sull'argomento dell'interpellanza generale. Grazie, Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Perché è sempre brutto mentire ai cittadini, sempre brutto, bruttissimo, è meglio dire le cose come stanno, ma non do diretta correlazione al suo errore tecnico e alla sua formazione, per la carità di Dio. Seconda cosa, ha sbagliato la deliberazione, banalmente, la revochi, chiudiamo la partita davvero con grande eleganza, può capitare, azzeri il processo, incarichi i suoi prestigiosi uffici di fare la ricognizione del Bilancio, guardi sono in grado. Più di questo non possiamo fare, siamo minoranza consiliare, abbiamo alcuni compiti, alcuni compiti sono quelli di sorvegliare che le cose vengano svolte correttamente. Ci dispiace che alla prima uscita del super tecnico Rolando si commetta un errore tecnico così grossolano come questo. Però devo essere sincero, ritengo la risposta dell'Assessore Rolando, per le cose che ho detto, Presidente, esaustiva rispetto ai quesiti posti. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Morano. MORANO Alberto Non credo che sarò così critico nei confronti dell'operato dell'Assessore, anche se molte perplessità vengono. La richiesta di dar corso all'audit indipendente sui conti del Comune di Torino, con particolare riferimento ai rapporti tra il Comune e le Partecipate, appare nella sostanza pienamente condivisibile. Sembra anche corretto, sempre da un punto di vista sostanziale, che questa verifica debba essere svolta da enti indipendenti, perché qualche dubbio sull'operato dei funzionari del Comune, che dovrebbero verificare i conti, è legittimo porselo. Vi faccio due esempi concreti, forse tre: 1) nel fascicolo di bilancio della società GTT, relativo all'esercizio chiusosi al 31 dicembre 2015, pagine 65 e 66, si precisa che "esistono disallineamenti - è una parola magica - fra i saldi contabili risultanti dalla contabilità di GTT e i saldi contabili della società Infra.To, relativamente ai quali - notate bene, perché questo è interessante - si procederà dopo - e non come sarebbe stato normale prima dell'approvazione del bilancio di GTT - ad una verifica congiunta al fine di giungere ad una comune ricostruzione delle partite contabili". Vi chiederete cosa c'entra tutto questo. C'entra eccome, perché nel bilancio della società Infra.To, sempre relativo all'esercizio 2015, si segnala un credito nei confronti di GTT di 22.338.000,00 Euro per fatture da emettere, mentre nella contabilità di GTT detto credito ammonterebbe a 20.255.000,00 Euro. La cosa strana e imbarazzante è che entrambi i bilanci sono stati approvati dal Comune di Torino per il tramite di FCT Holding S.r.l., la quale deve votare conformemente alle istruzioni ricevute dal competente organo della Città di Torino, quando è evidente, perché parlano i numeri 22 e 20 milioni, quindi qui non si tratta di fare dei conti, si tratta di leggere; è evidente che almeno uno dei due bilanci non rappresenta un quadro fedele. Quando un bilancio non rappresenta un quadro fedele normalmente si scivola nel falso di bilancio, che nelle società commerciali ha anche una rilevanza penale, perlomeno ce l'ha di nuovo una rilevanza penale. Come ho detto, qui non si tratta di far di conto, qui si tratta di leggere e incrociare le risultanze dei bilanci. In una prospettiva lievemente diversa, alla pagina 63 del fascicolo di bilancio della società GTT relativo all'esercizio 2015 emerge un disallineamento di 23.992.000,00 Euro per le partite relative alla gestione metro per il periodo 2006-2012 rispetto alle risultanze contabili della Città di Torino; un ulteriore disallineamento è segnalato alla pagina 65 e riguarda 14.300.000,00 Euro di un finanziamento concesso da GTT al Comune di Torino; come GTT possa concedere finanziamenti, non essendo la concessione di finanziamenti nell'oggetto sociale della società, lo vedremo in un'altra sede. Per maggiore chiarezza di tutti l'espressione "disallineamento" si riferisce a crediti asseritamente vantati da GTT nei confronti del Comune, per il quale non vi è lo stanziamento nei conti del Comune di Torino. Nella relazione al Rendiconto 2015 del Comune di Torino, alla pagina 49 e seguenti, sotto il titolo "Rapporti di debito e credito tra Comune e Partecipate" si segnala che non sono disponibili i dati relativi ai rapporti di debito/credito tra il Comune di Torino e le società Infra.To e GTT, quelle di cui abbiamo parlato adesso e di cui il Comune nella Giunta Appendino ha approvato i bilanci. Questi asseriti disallineamenti, che ammontano a complessivi 40.200.000,00 Euro, pongono in realtà, secondo noi, un serio problema perché delle due l'una, o non è corretta la rappresentazione dei debiti del Comune di Torino contenuta nel Rendiconto della Città relativo all'esercizio 2015, o non è corretto il bilancio di GTT approvato per il tramite di FCT Holding dalla Città di Torino in data 21 luglio 2016, quindi, in base ad istruzioni che avrebbero dovuto essere impartite a FCT dalla nuova Giunta Appendino, e infatti, se il credito di GTT era vero e quindi il Comune era tenuto al pagamento, il corrispondente debito non è riflesso nella contabilità, questo risulta da documenti richiamati nel bilancio di GTT. Se il credito invece non era corretto, allora andava postato un fondo di rischi su crediti nel bilancio di GTT e stiamo parlando di 40 milioni, che incidono anche sulla contabilità del Comune, perché rappresentano circa il 3% del fatturato del Comune di Torino. Lo scambio di corrispondenza intercorso in merito tra la GTT e il Comune non sembra sufficiente a legittimare il comportamento degli amministratori di GTT, che hanno ritenuto di non iscrivere alcun fondo rischi. In merito occorre ricordare che, ai sensi dello Statuto della FCT Holding nella predisposizione del bilancio, l'organo amministrativo, nel caso di partecipazione in società che gestiscono servizi pubblici locali, esegue gli indirizzi e le decisioni assunte dalla Città di Torino, la quale per prima avrebbe dovuto verificare la sussistenza o meno del credito ed eventualmente e conseguentemente, in caso di non sussistenza, non approvare il bilancio di GTT. Non approvare un bilancio è un atto grave, ma approvare un bilancio falso è un atto più grave ancora. Ancora, vengo a un'altra società: nel fascicolo di bilancio AMIAT si segnalano crediti di AMIAT verso il Comune di Torino. Alla pagina 82 per 77.400.000,00 Euro sotto la voce "crediti immobilizzazioni finanziarie" e crediti per 43.100.000,00 Euro sotto la voce "crediti verso altri" relativi alla prestazione di servizi verso la Città, pagina 85. Di ciò non vi è traccia nella sezione della relazione al rendiconto 2015, relativo al rapporto tra il Comune e le Partecipate, forse perché AMIAT è una partecipata indiretta, per il tramite di FCT, FSU e IREN, però i crediti sono comunque di una società indirettamente partecipata dal Comune verso il Comune di Torino. Mi pare che i dati appena ricordati evidenzino senza ombra di dubbio la necessità di fare chiarezza nei rapporti tra Comune e Partecipate, con riguardo ai rapporti di debito/credito. Sorprende però che l'Assessore Rolando, pur volendo perseguire un interesse meritevole, abbia voluto intraprendere una strada formalmente sbagliata in quanto in contrasto con le circolari della Corte dei Conti. Nella proposta dell'Assessore Rolando si precisa che l'analisi della situazione economico- finanziaria riferita alle poste debito/credito è necessaria allo scopo di definire soluzioni finalizzate al contenimento della spesa e alla ottimizzazione delle risorse. Nella proposta di deliberazione si precisa che per la complessità, la rilevanza e la tempestività delle operazioni in materia è necessario affidare l'incarico ad un advisor indipendente. Quanto al primo profilo l'affermazione con tutta la proposta non è corretta e infatti la verifica dei conti non porta di per sé alcun risparmio. I risparmi derivano da scelte dell'Amministrazione, che forse possono essere prese con più serenità e chiarezza se si ha un'idea di cosa è il bilancio, ma non è dalla chiarezza dei conti che si fanno i risparmi. Se i risparmi non derivano dalla verifica dei conti non si può nemmeno dire, e qui concordo con il Consigliere Lo Russo, che il compenso dell'auditor sarà parametrato ai risparmi dell'Amministrazione. Questo a prescindere dal fatto che sembra di per sé non legittimo che il Comune di Torino conferisca un incarico con un compenso in tutto o in parte variabile e dipendente da scelte dell'Amministrazione successive al completamento del lavoro. Ma come si può fare una gara dicendo: "Tu partecipi a una gara, fai un'offerta, ma quello che ti darò dipenderà da quanto risparmierò"; questo è totalmente illegittimo, solo per questo semplice motivo questa deliberazione dovrebbe essere tecnicamente revocata. Quanto al secondo profilo, da un punto di vista formale si pone in realtà come preliminare all'adozione della deliberazione: andavano forse evidenziate alcune delle anomalie sopra riferite che derivano da una semplice lettura. Io non sono un esperto di bilanci, faccio il notaio e non ho esperienze contabili, ma so leggere e se leggo nel bilancio che c'è un problema a GTT e non trovo la corrispondente risposta nella contabilità del Comune di Torino mi pongo un problema di lettura e non di conto. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Napoli, per cinque minuti. NAPOLI Osvaldo Credo che questa sia una discussione nata dalla campagna elettorale di grande comunicazione, in cui c'era la necessità di mandare un appello ai cittadini che andavano a votare: "Controlleremo tutto, andremo a vedere tutto, perché tutto è irregolare e quindi, noi che siamo bravi, belli, onesti, sinceri e il resto abbiamo necessità di andare a vedere cosa hanno fatto gli altri, perché gli altri hanno sbagliato tutto e hanno fatto delle cose irregolari". È certamente un argomento che prende nei confronti della collettività e di chi va a votare; è la pancia della gente che dice: "Sì, hanno rubato", è naturale, ci sta. Poi però dal dire al fare c'è di mezzo il mare e su questo non ci sono dubbi, caro Sindaco, perché io ritengo il Sindaco responsabile di tutto e non tanto l'Assessore, non ce l'ho con lei, ma perché ritengo che il Sindaco sia il rappresentante più in alto, quindi deve controllare cosa fanno eventualmente gli Assessori, oppure dare le deleghe agli Assessori perché si attuino, ma con il controllo del Sindaco. Rispetto, quindi, gli amici che mi hanno preceduto, ma io mi riferisco al Sindaco. Credo che tutto questo nasce, come sulla TAV, come su tanti argomenti, in maniera elettorale per riuscire a prendere più voti possibili. C'è solo un problema molto semplice: la Corte dei Conti vieta di dare all'esterno attività che possono essere svolte all'interno del Comune. Lo dico a voi, Consiglieri Comunali, non vi inventate le cose così per dire, oppure il Sindaco decide di fare quello che vuole e come vuole, come non andare in corso Umbria dandosi malato e ricevere Grillo, perché Grillo è Grillo. VERSACI Fabio (Presidente) Scusi, Consigliere Napoli, non c'entra assolutamente niente con la discussione, altrimenti ogni volta si dice di tutto. NAPOLI Osvaldo Mi scusi, Presidente, era un esempio, il Sindaco decide di fare quello che vuole anche su questo aspetto - fra virgolette -, con profondo rispetto, "fregandosene" della Legge e dice: "Noi facciamo un controllo perché l'abbiamo promesso in campagna elettorale". Io quindi vedo il problema in maniera diversa rispetto, sotto un certo aspetto, a chi mi ha preceduto, cioè non potete farlo perché la Legge lo dice, altrimenti la Corte dei Conti viene a chiedere i soldi a voi che lo avete votato, è naturale. Qualcuno mi ha preceduto, mi pare il Consigliere Morano, ma anche il Consigliere Lo Russo, dicendo che pagherete sul risparmio che ci sarà. È allucinante, per chi amministra è una cosa allucinante. E se per caso non risparmi? La domanda è molto lecita, chiedo scusa, è semplicistica. Io sono uno veloce e nello stesso tempo estremamente semplice, quindi trovo tutto questo allucinante sotto tutti gli aspetti, perché non ha possibilità di essere fatta; poi sono uno che dal primo giorno, Sindaco, ho estremamente fiducia nei dirigenti. Dico sempre che la Legge Bassanini è sbagliata, nata allora su Tangentopoli per colpevolizzare chi firmava, il politico che firmava, ha dato ai dirigenti la responsabilità del documento che firma, di cui se ne assume la responsabilità in termini amministrativo e giuridico davanti alla Legge perché, se per caso, lo dico al Consigliere Morano e poi aggiungo un'altra cosa, del quale ho profonda stima, perché ha fatto un ottimo intervento e quindi niente da dire, ma i dirigenti hanno la responsabilità penale di quello che firmano. Se per caso hanno fatto del falso ne rispondono, non risponde il politico, a meno che il politico - lo dico anche a voi - non abbia fatto pressioni nei confronti del dirigente e il dirigente, subendo la pressione, abbia accolto le rilevanze del politico; il dirigente è responsabile. Rispetto quello che ha detto il Consigliere Morano, ritengo che domani mattina la Procura debba prendere tutti i bilanci delle società nominate, ma attenzione, è giusto. Chiarisco bene, lo dico qui davanti a tutti, dopo quanto detto, è naturale che la Procura prenda gli atti in Comune, come li prenda nelle varie società nominate, si tratta di un atto ufficiale di cui lei si è assunto la responsabilità in maniera corretta e anche con estremo coraggio, quindi vedremo il proseguire di quanto detto. Sindaco, non rido davanti a questa situazione, lei ride. Io non rido e mi dispiace che lei dica quello. Quando faccio domanda di Grillo, che è venuto qui a comandare, a dire cosa doveva fare e il Sindaco ride su un problematica che lei ha sentito di una gravità enorme e le dico, Sindaco, che non è un buon comportamento istituzionale davanti a tutti noi, questo non è un comportamento da Sindaco, perché lei ha il dovere di ascoltare quanto dice anche la minoranza. VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. NAPOLI Osvaldo Noi rappresentiamo il senso critico, lo stimolo, il controllo nei confronti della maggioranza e voi dovreste essere contenti che svolgiamo questo tipo di compito. Oggi con questa deliberazione che voi presentate, voi andate contro la Legge, ve ne assumete la responsabilità e nel caso, cari Consiglieri, la Corte dei Conti chiederà i soldi a voi e non certamente a noi. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso, per cinque minuti. ROSSO Roberto Sono rimasto abbastanza colpito, come è capitato anche al Consigliere Napoli, di quanto riferito in Aula dal Consigliere Morano. Penso che, di fronte a notizie di reato quali quelle fornite da parte del Consigliere Morano, la Giunta voglia percorrere una strada doverosa come pubblico ufficiale, ha avuto acquisizione di notizie di reato denunciate in quest'Aula, si rivolga alla Procura della Repubblica per capire se davvero queste notizie constano di reato o meno. Quando si dice che addirittura due società, GTT e Infra.To, hanno posizioni opposte all'interno del proprio bilancio credo che questo emerga in modo chiaro. La seconda cosa, sono solo domande molto brevi: mi sono incontrato l'altro giorno con un esperto che ho nominato in Commissione Bilancio, il Professore emerito di Scienze delle Finanze all'Università di Torino, Carlo Manacorda, il quale mi accennava l'esigenza di capire, lo dico all'Assessore Rolando, se state facendo la verifica sul monte tariffario inevaso da parte del Comune di Torino, da un lato, perché mi ha parlato di cifre pazzesche per quanto riguarda l'inevaso di questo Comune nei confronti di IREN, per esempio; la seconda cosa, se state facendo un riesame della situazione dei derivati che tenderanno ad esplodere da qui al 2025- 2035, per far rendere edotta la maggioranza e la minoranza di quanto successo nel periodo Peveraro-Chiamparino in questa sede. In ultimo, pongo una domanda all'Assessore e al Sindaco: alla prima deliberazione assunta in questa sede, che era quella sulla riduzione dei 5 milioni di budget allo staff del Sindaco, avete approvato un emendamento del sottoscritto che su indicazione dell'ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione di Cantone, dava indicazione ai Comuni di provvedere soprattutto nei cambi di gestione alla rotazione del dirigente. Credo che la verifica che state mettendo in piedi interna al Comune di Torino, prima di quella eventualmente esterna di cui ha fatto cenno l'Assessore, sia importante soprattutto in questo caso, cioè sia veramente decisivo il fatto di mettere anche persone diverse in rotazione tra di loro a fare i conti e le pulci a chi questi conti li ha realizzati. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Tresso. TRESSO Francesco Io sarò veramente lapidario. Volevo anche io come Gruppo, visto che sono firmatario dell'interpellanza, ribadire che ho ravvisato un certo livello di approssimazione e anche un'urgenza di produrre questa deliberazione che, come è stato detto, ha avuto un percorso non lineare. In effetti, mi sono chiesto perché non poteva essere anteposto e chiedo all'Assessore questa ricognizione e magari anche discutendola in Commissione e presentando i risultati con la necessità, invece, di provvedere a un atto che formalmente è poco chiaro, ha avuto poi un percorso che è stato un po' rimesso in pista, ma che sostanzialmente noto anch'io un'improvvisazione nella scelta, per esempio, di modalità di assegnazione di questo incarico verso un elemento che viene giustificato rappresentare un elemento di terzietà e il cui compenso viene invece valutato in maniera proporzionale all'efficacia stessa del suo operato. A parte la difficoltà tecnica di provvedere a un'assegnazione di questo tipo, viene meno anche quello stesso principio di terzietà a cui ci si richiama. Chiedo quindi davvero perché non si è pensato di fare un procedimento diverso, proponendo prima questa attività ricognitiva con gli Uffici che hanno tutte le competenze per poterlo fare e poi, se si ravvisava la necessità, personalmente non ho nulla in contrario anche ad avvalermi di esternalizzazioni di questi servizi, qualora le competenze siano palesemente maggiori di quelle interne. VERSACI Fabio (Presidente) Non avendo nessun altro Consigliere iscritto a parlare, la parola alla Sindaca. SINDACA Ringrazio i Consiglieri intervenuti. Sorridevo, Consigliere Napoli, perché se vuole ho il termometro di là, vengo la mattina e le faccio vedere quante sono le linee di febbre, se volete per me non è un problema. Avendo anche nipoti e figli può capitare che si abbia la febbre e sono qui con la febbre perché volevo rispondere a questa interpellanza, però possiamo anche mettere il test all'ingresso con il termometro, sono disponibile a farlo. Ringrazio il Consigliere Lo Russo per averci ricordato la deliberazione e, guardi, ex Assessore, oggi Capogruppo, le faccio una confessione: nei miei cinque anni di liceo, nonostante fossi secchiona, un anno ho preso otto in condotta. Se succedesse qualcosa tra qualche anno mi rinfacci questo otto in condotta, per dire che evidentemente è causa del fatto che oggi faccio degli errori. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Non parliamo fuori microfono. SINDACA Io non l'ho interrotta, l'ho lasciata parlare. Detto ciò, credo che la professionalità dell'Assessore Rolando sia conosciuta a tutti per la sua esperienza nel Comune di Milano, ha lavorato con quattro Presidenti, quindi davvero credo che questo modo di fare opposizione, tra l'altro tutto sul personale, forse significa e vuole andare a dimostrare che non c'è nulla su cui fare opposizione, ma va bene, lo capisco, non c'è problema. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Lo Russo, per cortesia, non può intervenire fuori microfono, grazie. SINDACA Sono molto soddisfatta dell'iter che stiamo intraprendendo. C'è piena fiducia da parte mia nei confronti dell'Assessore Rolando sul percorso che si sta facendo che, evidentemente, è condiviso da me, ma anche da tutta la Giunta. La deliberazione è legittima e io le faccio una domanda, Consigliere Lo Russo, lei chiede a noi di credere e avere fiducia nei dirigenti, noi ce l'abbiamo, ma io le chiedo al contrario, c'è un visto e un vaglio degli Uffici che dicono che la deliberazione è legittima. C'è un visto favorevole e allora evidentemente credo che, se una deliberazione è legittima dal punto di vista tecnico, poi c'è la responsabilità politica che io mi assumo in toto, quella deliberazione va avanti. Noi abbiamo piena fiducia, ribadisco anche io quello che ha detto l'Assessore Rolando nella struttura. Crediamo che ci sia un iter che deve partire per i motivi che ha detto il Consigliere Morano. Anche io sono entrata e la prima cosa che ho guardato, forse da Consigliere di opposizione non l'avevo mai fatto con tanto approfondimento, è stato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 di GTT e leggendo la nota dei Revisori effettivamente leggo "al disallineamento di Euro 24 milioni di saldi a credito della società verso il Comune di Torino per il servizio di gestione della linea metropolitana fino all'esercizio 2012 rispetto ai corrispondenti impegni di spesa assunti da quest'ultimo basati sul programma triennale pubblico locale, eccetera; al disallineamento di altri 14,3 milioni dei saldi a credito della società verso il Comune di Torino per le rate di mutuo pagate dal Gruppo Torinese Trasporti all'ente finanziatore rispetto ai corrispondenti impegni di spesa assunti dal Comune stesso; al disallineamento di euro 39,9 milioni di saldi a credito della società verso l'Agenzia per la Mobilità Piemontese". Ora, è chiaro che leggendo tutto ciò nasce la necessità di fare una verifica e questo ancor di più in ottica non tanto di rapporto Città-Partecipata in senso stretto, ma di rapporto che c'è in quanto gruppo consolidato, perché, come diceva giustamente l'Assessore Rolando, peraltro al 30 aprile inizierà questo nuovo percorso che vedrà tutte le città, in particolare la Città di Torino come gruppo, dover stilare un bilancio consolidato. Quindi la verifica debiti-crediti non riguarderà solo più la Città di Torino con la sua partecipata, ma anche partecipata su partecipata e tutti i rapporti tra enti correlati. Il percorso che si sta facendo, quindi, è assolutamente legittimo, io lo rivendico e sono profondamente convinta della deliberazione che vogliamo attuare e attueremo. In tal senso si è costituito un gruppo di lavoro che, peraltro, è anche un'occasione per far crescere professionalmente le persone che lo costituiranno. Ho visto queste note, è scattato un campanello d'allarme, mi chiedo come non fosse possibile che fosse scattato prima onestamente e noi ci siamo assunti questa responsabilità e procederemo in tal senso. Il gruppo di lavoro lavorerà per 45 giorni; sarà mia responsabilità e mia cura informare il Consiglio Comunale di quanto emerso all'interno del gruppo di lavoro. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Lo Russo, per fatto personale. Le concedo un brevissimo intervento. LO RUSSO Stefano Sindaca Appendino, il problema è che noi siamo stati sul merito di una deliberazione, tant'è vero che se legge l'interpellanza parla solo della deliberazione. Riguardo la questione da me sollevata, di cui ho chiesto scusa prima di sollevarla, ritengo solo che sia brutto mentire, è brutto mentire ai cittadini, solo questo il tema. Inoltre, le ricordo che lei non arriva dalla Luna, Sindaca Appendino, lei era la Vicepresidente della Commissione Bilancio. Apprendo che in cinque anni non si è mai accorta di questi documenti e mi stupisco perché la conosco come abbastanza precisina e mediamente attenta a leggere le cose, prendo atto che in cinque anni lei da Vicepresidente della Commissione Bilancio e Partecipate non ha mai sollevato la questione. VERSACI Fabio (Presidente) L'interpellanza è discussa. |