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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Settembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2016-03865
(MOZIONE N. 70/2016) "DPCM RECANTE LA NUOVA DEFINIZIONE DEI LEA - RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO ALL'ASSISTENZA TUTELARE ALLA PERSONA NELL'AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI GRIPPO ED ALTRI IN DATA 31 AGOSTO 2016.
Interventi
"DPCM recante la nuova definizione dei LEA - Riconoscimento del diritto
all'assistenza tutelare alla persona nell'ambito delle cure domiciliari"

VERSACI Fabio (Presidente)
Riprendiamo l'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201603865/002,
presentata in data 31 agosto 2016, avente per oggetto:

"DPCM recante la nuova definizione dei LEA - Riconoscimento del diritto
all'assistenza tutelare alla persona nell'ambito delle cure domiciliari"

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento, presentato dal Consigliere Russi, recita:


VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Io, invece, ritengo che la Consigliera Grippo sia stata troppo generosa dando la
disponibilità all'accoglienza dell'emendamento, perché quella parte del testo è una
parte che storicamente rafforzerebbe la posizione del Comune di Torino nella sua
autorevole funzione di contrattazione verso la Regione e verso il Governo.
Credo che nessuno mi possa, sul piano politico, rimproverare di aver in qualche
modo ammorbidito, quando era necessario, le mie valutazioni critiche rispetto
all'attività delle Giunte precedenti, ma per onore della storia devo dire che il modello
di cure domiciliari in lungoassistenza è iniziato esattamente con il Comune di Torino,
perché altrove le cure domiciliari erano gestite meramente... Sì, c'è poco da scuotere
la testa, purtroppo uno degli elementi per cui si è vecchi è anche quello che si
ricordano le cose, quando ancora non insorgono le amnesie senili, e non è ancora il
caso. Ricordo esplicitamente l'accordo intercorso tra le quattro Aziende Sanitarie
della Città di Torino e il Comune di Torino, con l'autorizzazione della Regione
Piemonte, a maggioranza diversa da quella attuale, per autorizzare l'applicazione
delle cure domiciliari in lungoassistenza con compartecipazione - e quindi non
relegandole a assistenza - della spesa sanitaria. Modello che poi fondò la delibera
regionale del 2009 e che istruì l'avvio della Legge Regionale.
Poi possiamo discutere se sia stato giusto nel passato che la Regione trasferisse al
Comune i fondi per la gestione delle cure domiciliari in lungoassistenza, che lo
Sportello Unico di accesso fosse gestito dal Comune piuttosto che dalle ASL.
Altrove, quando si formalizzò come diritto esigibile, come obbligo degli Enti,
l'attività di cura domiciliare, lo Sportello di Accoglienza e la gestione dei fondi
furono dati alle ASL, in altri luoghi ancora fu dato ai consorzi, in altri ancora ai
Comuni.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera, la invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
Concludo. Io invece voterò contro questo emendamento, perché devo dire che
racconta correttamente una verità storica.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Intervengo per fare una precisazione. Ringrazio per il riconoscimento rispetto alla
generosità. In realtà, è stato proprio l'ultimo tentativo di fermare la vendetta, che non
si fa sulla pelle della gente. Quindi, io rimango ferma sul fatto che siamo disponibili
a emendare la parte, perché non c'è bisogno che una verità storica sia riportata anche
nel mio atto di indirizzo, ripeto, con tanti ringraziamenti alla Consigliera Artesio, che
ha saputo riconoscere che non ci sono stati orpelli, ma semplicemente la verità dei
fatti. Mi spiace che la maggioranza non abbia voluto andare oltre la vendetta.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Consigliera Buccolo.

BUCCOLO Giovanna
Nessuna vendetta, anzi, io in Commissione - ci tenevo a dire anche questo - giovedì
ho presentato il mio ordine del giorno e non è rimasto nessuno della minoranza ad
ascoltare. Pensavo che fosse un tema importante su cui discutere, non è rimasto
nessuno di voi e quindi mi è dispiaciuto anche da questo punto di vista, perché
magari si poteva invece trovare un elemento di condivisione e anche far uscire un
testo condiviso, come anche noi volevamo fare. Abbiamo raccolto anche la vostra
istanza, però non si è trovato l'accordo perché mancavano le 24 ore, poi tutte banalità
formali che alla fine hanno poi lasciato in realtà uscire due atti diversi. Vi stiamo
appunto anche proponendo di far uscire oggi da quest'Aula due atti diversi, un ordine
del giorno e una mozione, e quindi non c'è alcun atto né di vendetta, né di posizioni
non condivise. Se approvate l'emendamento così com'è, noi abbiamo proposto
questo emendamento, è nella nostra facoltà proporre anche delle modifiche, come è
nelle vostre, quindi non c'è alcun tipo di vendetta, anzi, per di più sulla pelle delle
persone.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretta.

CARRETTA Domenico
Intervengo velocemente soltanto perché quello che lei chiama "banalità" è il
Regolamento. Quello che lei chiama "formalità inutili" è il Regolamento, quel
Regolamento che la prima volta è stato eluso, perché le mozioni vanno discusse. Da
parte della Consigliera e da parte del PD c'è tutta la disponibilità ad accogliere un
emendamento; è quella postilla iniziale che fa assaporare l'odore della vendetta.
Lei ha detto che non c'è vendetta, non c'è rancore politico, non c'è niente; io invece
ho sentito in alcune parole, specie in quelle del Consigliere Russi, tutto quello che la
peggior politica dovrebbe fare, è il peggio della politica, è quello della retorica, è
quello di tirar fuori tutto e il contrario di tutto, pur di affossare un'iniziativa che era
arrivata dalla minoranza. Quell'iniziativa è stata affossata con emendamenti,
subemendamenti, ordini del giorno. Io volevo farvi i complimenti, perché veramente
state imparando bene e lo state facendo sulla pelle delle persone.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento:
presenti 34, astenuti 1, favorevoli 31, contrari 2.
L'emendamento è approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione
così emendata:
presenti 34, favorevoli 34.
La proposta di mozione è approvata.
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