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Comunicazioni dell'Assessora Lapietra: - "Metro Linea 2" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo alle comunicazioni dell'Assessora Lapietra, aventi ad aggetto: "Metro Linea 2". La parola all'Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Per quanto riguarda la Metro Linea 2, ultimamente ho letto sui giornali alcune illazioni, ma, in realtà, noi vogliamo questo nuovo collegamento. La Commissione è quasi totalmente formata, ma manca ancora un nome; infatti, erano stati richiesti sei nomi e il Politecnico di Torino deve ancora fornirci un nome, che, probabilmente, verrà richiesto alla Città Metropolitana. Fra queste sei persone, ne verranno estratte quattro. Il ritardo è stato più che altro dovuto alle verifiche di compatibilità dell'incarico per la Commissione e non da noi. In seguito, la gara sarà aggiudicata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Una volta aggiudicata la gara, si proseguirà con la progettazione preliminare dell'opera, cercando di seguire il più possibile le esigenze dei cittadini in termini di domanda attuale e potenziale, così come concordato proprio con il Ministro Delrio, con il quale siamo andati a parlare anche di questo. In accordo con l'Agenzia della Mobilità Piemontese, verrà ricalibrato il modello di generazione e assegnazione della domanda sulla base dell'attuale analisi territoriale, perché lo studio è stato fatto con dati del 2006, quindi sono passati dieci anni (anche alcune infrastrutture stradali, che erano state previste, non vengono più fatte). Riteniamo, così come più volte dichiarato e avendolo concordato con il Ministro, che sia importante parallelamente anche avviare un dialogo con i residenti e con i commercianti. Il documento preliminare alla progettazione, inoltre, non deve essere inteso come un documento chiuso. È plausibile, infatti, che si verifichino, nel momento della sua stesura e comunicazione iniziale per l'avvio della progettazione, una serie di eventi per cui sarà opportuno tenere conto di indicazioni, necessità o migliorie. Nella progettazione tali elementi potranno entrare, senza con questo provocare né ritardi né problematiche, alla procedura avviata. Ci stiamo, inoltre, attivando per fluidificare le possibili alternative per il finanziamento dell'opera. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Rosso. ROSSO Roberto Io vorrei capire esattamente su che cosa verta questa comunicazione. Noi abbiamo un secondo progetto di Linea Metropolitana, che ho visto, tra l'altro, su internet nella nuova fase (credo che se ne occupassero l'Assessore Lubatti o l'Assessore Lo Russo), che prevedeva un proseguire zigzagante, anche non malvagio, nella zona Nord della città e, poi, in una zona Sud che andava a coprire quartiere San Paolo anziché corso Unione Sovietica. Al di là di questo, torno sempre a ricordare gli impegni da voi presi e da me condivisi: c'era l'idea di far partecipare concretamente i cittadini di Torino alla prospettiva di come organizzare questa seconda Linea di Metropolitana, se andava bene l'attuale percorso, se andava bene l'attraversamento verticale previsto fin dal 1975, o se ci voleva qualcos'altro. Voi state chiudendo - come ha detto l'Assessora Lapietra - il percorso di individuazione della Commissione di aggiudicazione, manca ancora un nome. Siccome un'aggiudicazione avviene su un progetto, evidentemente avrete messo quel progetto ad oggetto della progettazione, non penso che abbiate fatto una cosa soltanto per consigliarvi su quale sia lo studio migliore a Torino per fare le cose. Voglio capire: se voi non sospendete la gara e andate avanti, create inevitabilmente (se ne è accennato su corso Grosseto, ma è ancora più evidente in questo caso) delle aspettative giuridicamente rilevanti a favore di coloro che si fossero aggiudicati l'appalto di progettazione. Come pensate di svolgere successivamente la consultazione con la popolazione torinese per vedere eventualmente di cambiare il progetto, di cambiare il percorso, di cambiare l'iter, se voi chiudete l'appalto in quel modo? Questo non mi è chiaro e sono preoccupato. Siccome anche in questo caso l'intenzione mi sembrava ottima, ma, anche in questo caso, pessimo comportamento, volevo capire se da parte vostra rimanga ferma l'intenzione di cambiare il percorso ove la popolazione riscontrasse esigenze diverse da quelle che erano state evidenziate. Ma come potete farlo se, prima, aggiudicate il bando, oltretutto che individua un'offerta tecnicamente ed economicamente vincolante? Chi concorre al bando di gara potrebbe dire che se avesse saputo che il progetto era diverso avrebbe fatto un'offerta economica diversa. Come potete pensare di chiudere quel percorso e poi di aprirne un altro con la popolazione? Mi sembra un controsenso, però spiegatemelo. IMBESI Serena (Vicepresidente) La parola al Consigliere Lo Russo. Le ricordo che ha a disposizione 5 minuti. LO RUSSO Stefano Qualcuno ha definito l'opera: "il grande bluff: hanno calato dall'alto il progetto, come hanno sempre fatto limitando il controllo pubblico e facendosi guidare dai promotori dei progetti stessi. L'idea è quella di sfruttare il trincerone della ferrovia già esistente e sfruttare le aree attorno per costruire ancora. Personalmente sono convinto che la soluzione migliore sarebbe quella di puntare direttamente su San Mauro e utilizzare la Torino-Ceres per il collegamento da Caselle ad arrivare in centro". Qual è il problema, Assessora Lapietra? Che questa dichiarazione, che ho letto a mezzo stampa e che si trova su internet digitando "Guido Montanari, Linea 2", l'ha fatta il Vicesindaca. Noi abbiamo un po' di difficoltà, Sindaca Appendino, nel capire (però è un problema nostro onestamente, mi rendo conto) come fare a mettere insieme queste dichiarazioni roboanti, corredate di schemini e di foto con cerchietti e frecce, con la risposta alla richiesta di comunicazioni che la nostra Assessora Lapietra ha, invece, oggi rilasciato all'Aula. Facciamo un po' di fatica, mi rendo conto, cioè siamo un po' semplici, Consigliere Rosso, siamo meno elaborati di quanto sembriamo, cioè vediamo l'esternazione di un Vicesindaca, con delega all'Urbanistica, che spiega che la Linea 2 di Metropolitana è un bluff calato dai costruttori sul trincerone. Vediamo che vengono fatti annunci roboanti di sospensione del bando della gara internazionale di progettazione e, poi, la nostra Assessora Lapietra, con un candore che le riconosco, davvero ha proprio la mia vicinanza umana, fortunatamente ci spiega che si è sbloccata la questione, che parte la Commissione e che, conseguentemente, fortunatamente per Torino, non fortunatamente per il PD o per la maggioranza o per la minoranza, evitiamo di restituire 10 milioni di Euro allo Stato. Anche qui, cari silenti Colleghi del Movimento 5 Stelle, ricordo che questi 10 milioni di Euro che finanziano il bando di progettazione non arrivano da una Zecca che stampa dobloni nei sotterranei di Palazzo Civico; arrivano a valle di una negoziazione molto complessa, che riguardava il Piano Metropolitane e che ha previsto i 90 milioni di Euro per il prolungamento di Linea 1 e i 10 milioni di Euro per la progettazione della Linea 2, per una semplice ragione: siccome, oggi, le regole per la concessione di contributi per la realizzazione di lavori prevedono che le Amministrazione si dotino di progetti, abbiamo chiesto e abbiamo negoziato, combattendo all'ultimo sangue, con tutte le altre Città italiane di poter avere delle risorse economiche per poter finanziare la progettazione. Peraltro, questa questione della partecipazione pubblica è già prevista attraverso una modalità, che è quella del débat public; bastava leggere il bando per verificare ed evitare di innescare ulteriori questioni. Ha ragione, Consigliere Rosso, l'Amministrazione poteva bloccare, dopo corso Grosseto, anche la progettazione della Linea 2? Certo che poteva, fortunatamente non l'ha fatto, perché il Ministro Delrio, quella persona speciale, come l'ha definito prima, ha confermato che Linea 2 della Metropolitana può anche entrare nel piano delle Metropolitane e, quindi, conseguentemente, una volta ottenuto il progetto, magari, riusciamo anche ad ottenere dei fondi. Quindi, Assessora Lapietra, bene, continui così. Ci piace, ha il sostegno del Partito Democratico. Vada avanti su questa strada; come fa, non sbaglia. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Morano. MORANO Alberto Sono contento di quello che ho sentito, però spero che, poi, non ci sia un ripensamento, perché di atti presi in questa Giunta e, poi, ripensati, riformulati, rimodulati e sospesi ne ho già visti. Qui stiamo parlando di una gara pubblica, che impegna risorse per un progetto e, quindi, se viene cambiato, deve cambiare anche la gara. Quindi, se questi 10 milioni di Euro vengono spesi per un qualcosa che non si fa, si pone un profilo di responsabilità. In sede di Commissione, l'Assessore ha più volte parlato a titolo personale; oggi, dobbiamo presumere che lei esprima la posizione della Giunta e che, quindi, tutta la Giunta, il Vicesindaco incluso, sia d'accordo nel far partire la gara per questo progetto che è alla base della gara. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Malanca. MALANCA Roberto Ricordo, anche in questo caso, che stiamo trattando di una grande opera, che riguarda un'enormità di cambiamenti per tutta la città e per la vita dei suoi cittadini. Proprio per queste ragioni, noi vorremmo che tutte le scelte che accompagnano un progetto di questa portata fossero fatte in base alla migliore alternativa disponibile e, soprattutto, alle reali necessità della città. Il tracciato spero che sia stato definito in funzione di uno studio che ne giustifichi la necessità e, quindi, con la prospettiva di servire questa città per i futuri 50 anni, quindi non è un'opera che va ad esaurire il suo compito nell'arco di 5-10 anni. Noi vorremmo che questi dati fossero raccolti e analizzati in maniera scientifica e incontrovertibile, cosa che non ho trovato in molti studi che ho letto di recente relativi a quest'opera. Questa gara - devo ammettere - è stata avviata in extremis dalla precedente Amministrazione, che è riuscita a reperire dopo anni e solo prima delle elezioni esclusivamente i fondi per arrivare a un bando di progettazione. Anche la storia di questa Linea è caratterizzata da una serie di continui colpi di scena, soprattutto sul percorso: si parte da Nord, anzi si parte da Sud, il centro si fa per ultimo, si parte da Porta Nuova, anzi partiamo da Rebaudengo, ci si infila nel Passante, si passa sotto; abbiamo alcune ipotesi che sono cambiate nel corso del tempo. Nel 2006, l'Assessore Sestero dichiarava: "La scelta del tracciato definitivo è prevista nelle prossime settimane e prima delle prossime elezioni di aprile". Non l'abbiamo ancora fatta definitivamente. Nel 2007, è uscito addirittura un articolo su "La Stampa" che recitava: "La Metrò, la Linea 2 con i privati. Il pool di privati è molto interessato a finanziare l'opera, soprattutto il secondo tronco, ci sono 4 opzioni, ma nel vertice con i privati sembra emergere che l'opzione più interessante sia quella verso la zona di San Mauro". Sembra che i criteri che sono stati usati nel corso degli ultimi dieci anni per analizzare le varie alternative di percorso di questa Linea nell'ambito della città, tutto abbiano seguito tranne che l'utilità per il trasporto delle persone in questa città. Si arriva, poi, da ultimo, alla parte legata alla Variante 200, che fa effettivamente scegliere uno dei quattro percorsi identificati dall'Agenzia e che aveva messo in uno studio. La parte legata alla Variante 200 è quella più succosa, per certi versi, in termini di contenuti e in termini di previsioni di sviluppo: parla di 14.000 nuovi residenti della Circoscrizione, provenienti probabilmente da fuori dell'Area Metropolitana, che ci verranno ad abitare proprio grazie alla Metropolitana e che consentiranno di incassare in questo modo oneri di urbanizzazione, con cui finanzieremo un pezzo di ferrovia della Metropolitana? Una stazione? Due stazioni? Non so che cosa esattamente. Non solo, ci saranno anche 13.000 nuovi addetti, non so di quali aziende, perché negli studi non sono state minimamente prese in considerazione tutte le delocalizzazioni produttive e le chiusure delle aziende che abbiamo avuto negli ultimi otto anni. Non solo, viene citato lo studio Isfort e si dice che, pur sapendo che la mobilità è diminuita dal 2008 e sta diminuendo, come misura precauzionale, si decide di continuare a mantenere le previsioni di crescita che c'erano nello studio del 2006, che si basava sui dati di traffico del 2004. Io credo che, forse, sia arrivato il momento di ripartire con criteri logici e utili, rivolti a risolvere i problemi di mobilità di questa città attuali e futuri, senza correre dietro a visioni favolistiche di nuovi quartieri che nascono dal nulla, in cui andrebbero ad abitare e a lavorare decine di migliaia di persone. Io volevo soltanto citare due dati, uno dell'Isfort, che dice che gli indicatori strutturali della domanda di movimento registrano una battuta d'arresto: diminuisce il tasso di mobilità, diminuisce il numero medio di spostamenti della popolazione mobile, diminuisce il tempo pro capite giornaliero dedicato alla mobilità. Dal 2000 in poi, parliamo di 16 anni, con una tendenza uniforme nel tempo, tranne per un paio d'anni in controtendenza, il tasso di mobilità è sceso del 6% e il numero medio di spostamenti pro capite è sceso del 14%. Non siamo, quindi, per nulla convinti che il tracciato finora raffigurato, definito in base alle visioni politiche... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. MALANCA Roberto ...giustificato tecnicamente - concludo - sia adeguato ai bisogni di questa città, ripeto, attuali e futuri. Vogliamo - siamo contenti che l'Assessora ne parli - che si abbia l'intenzione di riprendere le misurazioni sulla mobilità torinese e la ricerca attraverso questa attività di un nuovo paradigma che sia coerente con la necessità di ridurre il traffico privato motorizzato. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Non ritorno sul discorso della Commissione che è già partita, nonostante si dica ancora adesso che quel progetto non va bene. Quel progetto adesso c'è, mi pare che l'incontro con il Ministro Delrio sia stato positivo e, quindi, vuol dire che è positivo anche l'esito della procedura per la Linea 2. Io vi chiederei solo di non parlarne più; la Giunta sta lavorando e lasciatela lavorare, perché continuare a dire che quel progetto è giusto o è sbagliato non serve più. Un minimo di coerenza; se la Giunta dice che quel progetto va bene, tanto che lo concordano con il Ministro Delrio, non perdete altro tempo a parlarne. Poi, quel progetto poteva essere migliore? Sì, l'abbiamo detto in più occasioni. Si poteva fermare? Evidentemente sì, si poteva fermare e invece è stata scelta un'altra strategia, quella di procedere in continuità con chi ha sviluppato quel progetto. Non c'è niente di male, è una scelta politica dare continuità all'Amministrazione precedente su questo tema, non è che tutto quello che fanno gli altri è sbagliato, potete aver cambiato idea vedendo le carte e capendo che il progetto non era così male, come invece avete raccontato durante la campagna elettorale, e ne prendiamo atto. Prendiamo atto che l'Assessore Lapietra con il Ministro Delrio abbiano deciso che va tutto bene e che quel progetto andrà a compimento così come è stato stabilito. Mi auguro di non sentire più parlare della Linea 2 della Metropolitana, esattamente come è successo per il termovalorizzatore, dopo che avete votato no. Lasciamo lavorare la Giunta. Fino a quando non ci sarà uno sviluppo della questione, non se ne parli più. VERSACI Fabio (Presidente) La parola all'Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Ringrazio il Consigliere Lo Russo per avermi definito una persona candida; in realtà, anche io ho sempre avuto 8 in condotta e, quindi, un po' bestia lo sono pure io, loro lo sanno bene. Per quanto riguarda, invece, la gara, adesso che cosa succede? Che la Commissione apre le buste e, come dicevo prima, verrà assegnata la gara con l'offerta economicamente più vantaggiosa e, quindi, i dodici raggruppamenti che concorrono portano semplicemente le loro caratteristiche tecniche e un'offerta economica. Sulla base di questo, verrà scelto il raggruppamento. Dopodiché, ci sarà ampio margine di modifiche e lo dice proprio il documento preliminare alla progettazione, non lo dico io, per modificare il tracciato sulla base sia delle esigenze dei cittadini sia di quelle della Pubblica Amministrazione. Questa mattina ho sentito proprio l'Agenzia della Mobilità Piemontese, che concordava con noi il bisogno di aggiornamento dei dati, non solo di traffico, ma, come dicevo prima, dell'analisi territoriale. In questo caso, senza l'Assessore all'Urbanistica non si potrebbe fare nulla, perché noi dobbiamo guardare avanti, dobbiamo guardare al futuro e dobbiamo vedere come vogliamo noi domani Torino e, sulla base solo di questo, definire il tracciato, vedere se va bene l'attuale, se dobbiamo togliere o aumentare delle fermate, se dobbiamo fare delle varianti in progetto, ma questo è tutto previsto dal documento preliminare alla progettazione e non da noi. Un'altra cosa che volevo dire riguardava il finanziamento. Il Consigliere Lo Russo diceva prima che siamo riusciti ad avere un finanziamento per attuare la gara; in realtà, no, cioè sono stati tolti 10 milioni di Euro dalla realizzazione della Metropolitana 1 e sono stati messi per la gara della Metropolitana 2. Quindi, non sono state trovate altre risorse, sono state tolte alla progettazione della Metropolitana della Linea 1. VERSACI Fabio (Presidente) Le comunicazioni sono state effettuate. |