Interventi |
"Quale futuro per l'Ospedale Oftalmico" VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201603886/002, presentata in data 2 settembre 2016, avente per oggetto: "Quale futuro per l'Ospedale Oftalmico" VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaca Montanari. MONTANARI Guido (Vicesindaca) L'interpellanza pone all'attenzione del Consiglio, e in generale dei cittadini, un problema molto sentito da molti gruppi di persone, da medici, da pazienti, dalle persone che abitano nel quartiere e, più in generale, da chi è attento alla salute dei cittadini della Città di Torino. Rispondo io perché ha a che fare con una questione prettamente urbanistica, cioè il fatto che la Regione Piemonte, nella definizione del nuovo Parco della Salute - di cui abbiamo anche già un po' parlato ampiamente e di cui parleremo ancora -, ha nelle sue decisioni anche la volontà di chiudere l'Oftalmico, come avete sentito dire. Io ne ho parlato con Saitta in un paio di occasioni e in tutte e due le occasioni, anche con il Presidente Chiamparino, hanno ribadito la necessità secondo loro di chiuderlo, perché è un ospedale che non ha un servizio di TAC e di approfondimenti medico- scientifici tali per cui - faccio un esempio - se una persona si rivolge all'Oftalmico per un danno a un occhio dovuto a un colpo o a qualcosa del genere, rischia di essere visitato per quella cosa, cioè per l'occhio, ma poi di non essere visitato per altre cose che potrebbero essere più importanti, per esempio un versamento di sangue nel cervello o cose del genere. Io non sono un tecnico, quindi la spiego un po' male, però la sostanza è che loro ribadiscono la necessità di chiuderlo. Noi non siamo d'accordo, però al tempo stesso non siamo noi che decidiamo, quindi non siamo noi che possiamo prendere in mano decisioni politiche o pubbliche contro la chiusura, anche se ci siamo espressi più volte contro e manteniamo questa posizione. Oltretutto ricordo anche che a noi sembra un po' strano fare un doppio trasloco. Immaginiamo di avere fatto il Parco della Salute, prima lo trasferiamo alle Molinette e poi lo trasferiamo al Parco della Salute: sembra anche a noi che sia una scelta non condivisibile. Potrebbe essere anche una scelta intermedia quella di dire di sospendere tutto, di fare la nuova Città della Salute, il Parco della Salute, e poi andare a definire che cosa succederà dell'Oftalmico. Quindi noi siamo assolutamente per sostenere tutte le iniziative democratiche e civili che i cittadini vorranno intraprendere, a partire dalla difesa dell'Oftalmico nella sua collocazione attuale, e anche nella sua pregnanza di istituto per la città, che è di alta qualità e offre, mi sembra, un servizio molto necessario per i cittadini. VERSACI Fabio (Presidente) La parola al Consigliere Napoli. NAPOLI Osvaldo Non posso che essere d'accordo su alcune cose che ha detto il Vicesindaco, anche se noto una contraddizione quando afferma che è più una parte urbanistica. Mi chiedo allora perché la mia interrogazione abbia avuto la risposta dell'Assessore Schellino, ma non quella del Vicesindaco. Io ho letto la risposta dell'Assessore Schellino ed è per quel motivo che ho ritenuto di doverla portare in Aula, perché questa risposta parla del "sesso degli angeli", cioè dice di tutto. Sono molto sincero, dalla lettura di questa lettera si ricava un politichese vero e proprio da parte del Movimento 5 Stelle. Se volete ve la leggo: c'è di tutto, ma niente. Allora ve la leggo, perché se no diventa un problema. "In riferimento all'interpellanza in oggetto si comunica quanto segue. Il ruolo che la normativa nazionale e regionale riconosce in capo al Sindaco relativamente alla tutela della salute della popolazione si sostanzia nell'esercizio di funzioni di indirizzo e monitoraggio rispetto agli atti di programmazione sanitaria di competenza regionale." Benissimo, lo sapevamo tutti. "La Città intende proseguire il confronto istituzionale avviato con la Regione per quanto riguarda la rete ospedaliera cittadina, affinché le scelte in ordine alla riorganizzazione dei presidi ospedalieri non pregiudichino i livelli di offerta assistenziale oggi garantiti. Ulteriormente, nell'ambito della Conferenza sanitaria e socio-sanitaria dei Presidenti di Circoscrizione verrà assicurato un costante confronto con la Regione e con i Direttori Generali delle aziende ospedaliere cittadine, per verificare la sostenibilità delle previste ricollocazioni, approfondendo congiuntamente modalità operative atte a garantire la continuità dei percorsi di cura sul territorio e tempistiche coerenti con la sussistenza dei necessari presupposti logistici e organizzativi". Sfido qualunque di voi a trovare la concretezza di questa risposta. Per quanto mi riguarda non dice nulla. Può darsi che mi sbagli, io ho profondo rispetto di quanto l'Assessore ed altri scrivono. Quindi in quello che diceva adesso il Vicesindaco trovo una contraddizione, tenendo altresì presente che è tutto vero quello che dice il Vicesindaco, però voglio leggere cosa diceva il Sindaco in campagna elettorale: "Come Amministrazione Comunale non decidiamo in merito all'apertura e alla chiusura dei presidi ospedalieri, intendiamo però opporci politicamente con tutti i mezzi possibili. Crediamo che l'Oftalmico non vada chiuso, almeno finché non sarà realizzato un adeguato spazio nella nuova Città della Salute. Se ciò non dovesse essere accolto, anche il dialogo tra Città e Regione, su localizzazione, tempistiche e costi del nuovo ospedale torinese, cioè della Città della Salute, potrebbe arenarsi". Questa è una dichiarazione del Sindaco in campagna elettorale estremamente pesante, cioè dice che se l'Ospedale viene chiuso noi non andiamo a trattare la Città della Salute, lo dice il Sindaco in campagna elettorale. Allora, io vorrei capire: anche stando ai numeri che giustamente il Consigliere Russi ha scritto nell'ordine del giorno (a cui io aggiungo la firma, niente in contrario, ci mancherebbe; vedo anche la firma del Capogruppo del Movimento 5 Stelle), che sono dei dati estremamente importanti, ben diversi e gravi rispetto a quello che ha detto il Vicesindaco, la situazione è tale da essere estremamente duri come era il Sindaco in campagna elettorale. È vero che in campagna elettorale (per uno come me, che sono vecchio e ho i capelli bianchi) si può dire di tutto e di più, però l'ha detto. Allora mi auguro che questa Giunta e questa maggioranza abbiano la forza di dire e di fare quello che il Sindaco ha detto in campagna elettorale. Accenno a un discorso diverso, Presidente, sarò velocissimo come è mia abitudine. Io reputo estremamente grave il comportamento del Sindaco, che è andato a Roma senza aver prima dialogato con il Consiglio Comunale. VERSACI Fabio (Presidente) Non rientra nella trattazione dell'interpellanza, altrimenti diventa complicato. NAPOLI Osvaldo Io sono una persona profondamente rispettosa; se il Presidente mi dice che non posso dirlo, non lo dirò. Quindi, ho finito per quanto riguarda il discorso sull'Oftalmico, che ritengo estremamente importante, e mi auguro che quello che ha detto il Sindaco venga applicato da questa maggioranza e da questa Giunta. VERSACI Fabio (Presidente) La parola, per una breve replica, al Vicesindaca. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Ringrazio il Consigliere Napoli. Noi riceviamo continuamente lezioni da tutti: quelli che ci dicono che non dobbiamo applicare quello che abbiamo detto in campagna elettorale e quelli che ci dicono che l'applichiamo un po' troppo. Questo è normale e fa parte dei giochi. Rispondo molto brevemente. Quello che ha detto l'Assessora Schellino è esattamente quello che ho detto io in parole un po' più semplici, quindi non mi sembra che ci sia nessuna contraddizione. Io ho un linguaggio forse un po' più semplice, ho più abitudine a parlare ai giovani in modo, come dire, un po' fuori dalle regole, mentre la Collega lo fa in modo più puntuale. Così come non vedo contraddizione tra quello che è stato detto in campagna elettorale e quello che abbiamo fatto. Nella prima riunione che abbiamo fatto con il Presidente della Regione e con il suo Assessore alla Sanità, sia la Sindaca, sia il sottoscritto e sia i nostri partecipanti alla delegazione, abbiamo posto il problema dell'Oftalmico. È stato argomentato, non è stata presa ancora nessuna decisione operativa. Noi continuiamo a mantenere la nostra idea che sia meglio non spostarlo. Certo, l'argomentazione che mi è stata fatta, un po' tecnica, nel merito delle emergenze che un ospedale come l'Oftalmico potrebbe essere chiamato ad affrontare, devo dire che mi ha lasciato qualche dubbio. Io sono anche una persona che ogni tanto cambia le proprie idee, non mi sembra che ci sia nulla di strano. Dico solo che a me qualche dubbio l'ha suscitato e credo anche ai miei Colleghi. Detto ciò, però, allo stato attuale delle cose, continuiamo a difendere l'Oftalmico dov'è, com'è e riteniamo che, finché non si farà una realizzazione complessiva di una nuova Città della Salute, che adesso ha preso il nome di Parco della Salute, non vada spostato; non mi sembra diverso da quanto dichiarato finora. VERSACI Fabio (Presidente) L'interpellanza è discussa. |