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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 28 Luglio 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 10
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2016-03358
LINEE PROGRAMMATICHE RELATIVE ALLE AZIONI ED AI PROGETTI DA REALIZZARE NEL CORSO DEL MANDATO 2016-2021 - APPROVAZIONE (ARTICOLO 42 COMMA 3 E ARTICOLO 46 COMMA 3 D.LGS. 267/2000 - ARTICOLO 38 DELLO STATUTO DELLA CITTA').
Interventi
"Linee Programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del
mandato 2016-2021 - Approvazione (articolo 42 comma 3 e articolo 46 comma 3 D.
Lgs. 267/2000 - Articolo 38 dello Statuto della Città)"

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201603358/002, presentata
dalla Sindaca in data 18 luglio 2016, avente per oggetto:

"Linee Programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del
mandato 2016-2021 - Approvazione (articolo 42 comma 3 e articolo 46 comma 3 D.
Lgs. 267/2000 - Articolo 38 dello Statuto della Città)".

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola alla Sindaca.

SINDACA
Ringrazio il Consiglio della discussione, che credo sarà ampia (visto anche il numero di
emendamenti di merito che sono stati proposti e di cui discuteremo nel pomeriggio), e
anche chi ha voluto ritirare l'ostruzionismo per permettere all'Aula di entrare nel
merito.
Come sapete, la proposta di deliberazione relativa alle linee di mandato è una
prescrizione normativa del Testo Unico degli Enti Locali, ma noi crediamo che sia
qualcosa di più. Crediamo che sia un importante strumento di programmazione, tant'è
che, come potete leggere nella prima pagina della proposta di deliberazione, ogni
Assessore si farà carico, entro 60 giorni dall'approvazione di oggi, di fare una
successiva deliberazione di Giunta che vada a delineare quali sono gli interventi per
quanto riguarda i propri Assessorati e, più nello specifico, andando ad inserire anche
degli obiettivi e degli indicatori, in modo tale da poter continuare a verificare qual è
l'andamento dell'Amministrazione rispetto agli obiettivi che si è dato. Questo
permetterà anche un nuovo strumento di dialogo; cioè, al di là di essere uno strumento
di programmazione e quindi con obiettivi di breve, medio e lungo periodo verificabili
(perché, all'interno di queste deliberazioni che ogni Assessore farà, ci saranno degli
indicatori specifici su cui i cittadini ci potranno chiedere conto ed i Consiglieri ci
chiederanno conto), riteniamo che sia anche uno strumento di dialogo e, quindi, uno
strumento continuo di confronto con i cittadini. È proprio su questa piattaforma che ci
confronteremo nei prossimi cinque anni.
Ho assunto un impegno importante: ogni sei mesi, gli Assessori e, quindi, questa Giunta
si confronteranno anche in un dibattito aperto con i cittadini, per verificare, rispetto a
questi obiettivi - quindi, al di là del confronto consiliare -, come sta lavorando la Giunta
ed essere anche giudicati a fronte del lavoro svolto. È chiaro che i valori su cui si basano
queste Linee Programmatiche sono due: da un lato, la partecipazione e, dall'altro lato, il
confronto continuo, sia con questo Consiglio - che, ovviamente, auspico che sia
costruttivo, come ho già detto nel mio discorso di insediamento -, sia con i cittadini.
Il programma è frutto di un lavoro partecipato, che è stato anche molto impegnativo,
iniziato prima della campagna elettorale; ci siamo confrontati con molti cittadini e credo
che questo programma non rappresenti le esigenze di Chiara Appendino, della sua
Giunta e del Movimento 5 Stelle in senso stretto, bensì sia il frutto di un lavoro di
continuo confronto ed ascolto dei cittadini. Sono quindi dei bisogni che sono rimasti
inespressi e che, oggi, i cittadini ci hanno chiesto di portare in quest'Aula e di utilizzare
come linee guida per i prossimi 5 anni di mandato.
Noi siamo disponibili a discutere gli emendamenti nel merito; siamo qui per
confrontarci, perché sappiamo bene che l'Aula è composta da più forze politiche e solo
dal confronto e dal dialogo possono emergere le decisioni migliori. Spero ed auspico
che la discussione che avverrà questo pomeriggio sia nel merito.
Come strumento di racconto delle Linee Programmatiche abbiamo deciso di far sì che
ogni Assessore intervenga per 5 minuti e spieghi le linee di mandato per quanto
riguarda la propria delega. Finita questa prima parte di presentazione, ci sarà un dialogo
che auspico sia costruttivo e che possa portare ad un'approvazione delle linee guida per
il bene della città.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Come abbiamo appreso adesso dalle parole della Sindaca e prima, in una condizione
fortuita, dalle comunicazioni della Sindaca ai Capigruppo, l'illustrazione delle Linee
Programmatiche avverrà a cura dell'intervento di ciascun Assessore della Giunta. In
altri contesti avrei molto apprezzato questa disponibilità, ma, poiché alla Conferenza dei
Capigruppo di questa mattina e di poco fa è stato chiesto di procedere in maniera
consecutiva alla discussione delle Linee Programmatiche e di contingentare i tempi
degli interventi, faccio presente che l'articolo n. 99 del nostro Regolamento disciplina la
partecipazione degli Assessori alle adunanze e li obbliga alla presenza nelle materie di
loro competenza e, ovviamente, la proposta di deliberazione programmatica è materia di
loro competenza. Quindi, gli Assessori sono graditi, presenti ed obbligati ad esserlo,
però l'articolo n. 117 dice che, quando una proposta di deliberazione non sia demandata
all'approfondimento di una Commissione - e questa non lo è stata -, si procede nel
seguente ordine: uno dei presentatori ha il diritto di illustrare la proposta per un tempo
non superiore a 15 minuti; 5 minuti per i 12 Assessori rappresentano evidentemente un
tempo superiore ai 15 minuti dell'illustrazione. Questo tempo assunto dalla Giunta a
scapito del tempo concesso al Consiglio, visto che i Consiglieri devono contingentare il
tempo, mi pare una questione eccessiva.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera Artesio, in primo luogo questa non è una proposta di deliberazione normale
e, quindi, non è regolamentata da quell'articolo, perché, per quanto riguarda le Linee
Programmatiche, non funziona così. È stata presa una decisione conforme a tutti i
Capigruppo e lei era presente; è stata fatta una proposta che tutti hanno accettato e la
Sindaca ha ripetuto più volte, visto che è stata una discussione lunga, che gli Assessori
sarebbero intervenuti per 5 minuti in materia, ma nessuno ha obiettato, neanche lei. Lo
fa in questo momento, ma non posso accogliere la sua richiesta.
La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Mi serve per spiegare che i tempi dei Consiglieri sono contingentati.

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera Artesio, ne abbiamo discusso per un'ora.
La parola all'Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Per le deleghe che mi sono state assegnate, il programma di governo prevede che siano
sviluppati determinati argomenti ed inizio l'illustrazione ripercorrendo la scheda
presentata nel programma stesso.
I mutamenti nei bisogni delle cittadine e cittadini e le difficoltà della macchina
comunale di rispondere alle crescenti necessità, dovute anche alle norme nazionali del
pubblico impiego, rendono necessario un intervento radicale di riorganizzazione degli
uffici e dei servizi.
Attualmente la Città di Torino ha un Bilancio di circa 1,2 miliardi di Euro e circa
10.000 dipendenti con un'età media di circa 51 anni. Secondo l'attuale normativa, nei
prossimi tre anni dovrebbero raggiungere i requisiti per la pensione circa 1.000 persone
e solo dal 2019 dovrebbe essere possibile uno sblocco completo del turnover,
consentendo così all'Amministrazione di procedere alla sostituzione integrale dei
pensionamenti. Al fine di garantire alla cittadinanza i servizi almeno invariati per
quantità e qualità, riteniamo sia necessario procedere ad una riorganizzazione
complessiva degli uffici e dei servizi, ciò che comunemente viene definito “macchina
comunale”.
Tale riorganizzazione sarà fondata su tre pilastri. La riorganizzazione delle risorse
umane: rivedendo i carichi di lavoro ed i singoli processi; la riorganizzazione logistica
(proseguendo in un'iniziativa peraltro già iniziata dalla precedente Amministrazione):
verrà individuata, utilizzando edifici già esistenti, una nuova sede della Città di Torino
(raggruppando le sedi più critiche). Il sistema informativo: anche qui è prevista una
revisione dei processi, che dovrà essere pensata congiuntamente ad un nuovo sistema
informativo che metta il cittadino al centro.
I principi sui quali si basa la riorganizzazione sono: la trasparenza di tutte le fasi sia nei
confronti della cittadinanza, sia dei dipendenti dell'Amministrazione Comunale; la
partecipazione, il riprocesso dei processi sarà attuato con uno schema bottomup (dal
basso verso l'alto); l'economicità, al turnover verrà data risposta, secondo i vincoli e le
norme vigenti (come si è deciso con una deliberazione già discussa in questa sede), con
lo scorrimento delle graduatorie e solo successivamente con il bando di nuovi concorsi
pubblici; la programmazione, verrà realizzato un piano triennale dei fabbisogni di ampio
respiro; la premialità, verranno definiti degli obiettivi, di gruppo ed individuali, il più
possibile basati su criteri quantitativi, attraverso la misurazione dei risultati, per
costituire premialità e progressioni; la formazione, verranno programmati percorsi di
formazione finalizzati ad investire sulle risorse umane già presenti
nell'Amministrazione.
Per ciò che concerne invece il Bilancio e le finanze comunali, consideriamo necessario
procedere in prima istanza ad una profonda ricognizione dell'esistente, con un'attenta
analisi tanto dei conti, quanto degli atti amministrativi sottostanti. Solo a seguito di tale
analisi potrà essere pianificata un'attività finalizzata alla riduzione, per quanto possibile,
dell'ammontare complessivo del debito.
Resta un obiettivo del mandato quello di approvare entro il 31 dicembre di ciascun anno
il Bilancio Previsionale, in modo da consentire a questo mezzo di pianificazione di
espletare appieno la propria funzione e garantire agli Uffici ed ai Servizi la piena
operatività già dai primi giorni dell'anno, anche utilizzando - questo a seguito anche di
altre iniziative già del Bilancio di Esercizio dello Stato - per la stesura del documento di
programmazione gli indicatori di benessere ecosostenibile adottati a livello
internazionale e sviluppati dall'O.C.S.E..
Tra le azioni che dovranno essere avviate nel breve periodo vi saranno la ricognizione
generale dello stato del Bilancio Comunale e degli atti amministrativi, l'analisi dei
fabbisogni dei settori, dei carichi di lavoro e dei processi, il ridisegno delle funzioni
intermedie anche accorpandone gli incarichi al fine di accorciare la catena di comando,
l'analisi delle graduatorie attive, comunali e di altri Enti del territorio metropolitano,
dalle quali attingere per il turnover, la ricognizione degli edifici adatti per ospitare gli
uffici comunali, l'avvio, in collaborazione con l'Università ed il Politecnico, di un
gruppo di lavoro per identificare i bisogni e gli standard del nuovo sistema informativo
comunale, la revisione dell'attuale Regolamento del Decentramento, la ridefinizione
dell'assetto organizzativo delle Circoscrizioni e la risoluzione di eventuali contrasti
normativi coi dettami statutari. Aggiungo che le azioni di strutturazione sono citate nella
pagina. La prossima proposta di deliberazione vedrà già un primo passo di queste
attività.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Con tutto il dovuto rispetto, chiederemmo gentilmente alla Giunta di non dare lettura
del programma, che i Consiglieri hanno letto; ovviamente, avete piena facoltà di
illustrare le Linee Programmatiche come meglio credete, però vi saremmo grati se,
gentilmente, avrete modo di inquadrarle in un ragionamento, senza darne pedissequa
lettura.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Ringrazio il Consigliere Lo Russo per queste spiegazioni e questi consigli, che
accettiamo volentieri. Nessuno qui è a leggere il programma, ma, semplicemente, a
sintetizzare in poche parole quello che è l'oggetto del nostro obiettivo. Per quanto mi
riguarda, direi due cose rapidamente, così da non tediare la Consigliera (che è uscita). Il
programma di urbanistica è il frutto di un lungo lavoro che ho coordinato insieme a
molte altre persone e che ha visto coinvolgere e lavorare sul territorio cittadini, comitati,
associazioni degli architetti, degli ingegneri, dei costruttori ed i sindacati dell'edilizia. È
quindi un lavoro che vede un contributo molto ampio di forze, esattamente nell'ottica
del nostro programma, cioè dell'accoglimento e dell'ascolto dal basso dei cittadini e
della massima trasparenza e partecipazione nell'organizzazione degli obiettivi.
Questo programma si basa soprattutto sul dare un segno di discontinuità rispetto alla
lettura che è stata fatta finora del territorio dal punto di vista dell'urbanistica, cioè una
lettura che ha visto prevalentemente il territorio come luogo per fare cassa, per portare a
casa soldi, indipendentemente dalla qualità della vita dei cittadini e dell'organizzazione
degli spazi urbani. È centrato in gran parte su un ridisegno delle aree ancora da
trasformare, sulla difesa delle zone verdi, sul risparmio del consumo di suolo, su una
viabilità dolce e sostenibile che riduca l'uso dell'automobile, sulla dotazione di servizi e
sull'utilizzo al meglio degli edifici pubblici e degli spazi sociali per finalità collettive;
quindi, la tutela dei beni comuni ed il rilancio dell'attività edilizia, che attualmente è
praticamente ferma. Oggi in Commissione Edilizia c'erano cinque pratiche e vengo da
un periodo in cui le pratiche in Commissione Edilizia erano decine e decine, quindi
evidentemente questo blocco dell'attività edilizia non è nostro, non è nelle nostre corde;
per noi fare ripartire l'attività edilizia vuol dire esattamente ripartire da un'urbanistica
rivolta ai cittadini, che non abbia nel suo disegno urbano complessivo quello che è stato
finora, cioè, sostanzialmente, mettere nelle aree libere centri commerciali e palazzoni.
Questo è quello che non vorremmo più fare, ma pianificare il territorio a scala
metropolitana e, ovviamente, coordinare il lavoro su tutte le tematiche nel modo più
interdisciplinare e interassessorile possibile.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Anche il mio intervento sarà breve. Avrete già avuto modo di leggere il programma del
Commercio, che è frutto di un attento lavoro durato mesi da parte dei gruppi di lavoro.
Come sapete, il nostro punto di vista è cercare di agevolare il massimo possibile il
commercio di vicinato, tramite la creazione di centri commerciali naturali, evitare
l'apertura di ulteriori centri commerciali - lo abbiamo detto più volte -, prestare una
particolare attenzione ai mercati - anche questo è stato detto più volte -, cercare di
bloccare il più possibile la direttiva Bolkestein, che sta creando dei problemi importanti,
e cercare di dare la tariffa giornaliera e degli sgravi a tutti gli operatori di mercato.
Per quanto riguarda il discorso dell'Avvocatura, ho incontrato più volte la dottoressa
Spinelli; cercheremo di potenziare l'Avvocatura per dare la possibilità di effettuare e di
creare al suo interno un servizio di recupero crediti effettivamente efficiente, che
attualmente conta soltanto su due persone.
Anche il discorso del lavoro andrebbe affrontato per molte ore. Con il dottor Presutti
abbiamo già affrontato diversi argomenti, che saranno il potenziamento dei cantieri di
lavoro (quindi, cercare di reperire il maggior numero possibile di risorse per i cantieri di
lavoro), nonché cercare di sviluppare progetti anche con la Comunità Europea per
creare dei centri commerciali naturali e, eventualmente, creare dei manager di quartiere
che seguano determinate zone.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
In primo luogo, vorrei ringraziare le persone che hanno impegnato il loro tempo e la
loro passione gratuitamente per la stesura di questo programma, che condivido
pienamente.
La parola "trasporti" la troverete in quasi tutti i capitoli, in quanto è un tema trasversale
e che riguarderà i vari Assessorati, al fine di raggiungere tre macro obiettivi: migliorare
la qualità della vita dei cittadini, diminuire i livelli di inquinamento e risparmiare sulle
spese sanitarie e promuovere la cultura della mobilità sostenibile.
La nostra responsabilità è avere uno sguardo lungimirante per la nostra Città e dare
continuità ai progetti di mobilità sostenibile attivati da chi ci ha preceduto,
implementandoli in modo deciso e partecipato per creare una strada percorribile anche
dalle future Amministrazioni. Il dialogo verrà aperto con i comuni cittadini, così come
con i commercianti, con gli imprenditori, con i sindacati e con tutti gli altri attori sociali
presenti sul territorio metropolitano.
Non vi elencherò tutti i punti del programma, perché li avrete sicuramente già letti.
Nella nostra visione non servono solo grandi investimenti per ottenere grandi
cambiamenti, ma anche piccoli interventi capillari a basso costo su tutta l'Area
Metropolitana daranno sicuramente grandi risultati.
Vi voglio portare solo qualche esempio di ciò che faremo nei prossimi mesi. La prima
problematica da affrontare riguarderà i tagli sul trasporto pubblico. Non sarà una
decisione facile; per questo motivo cercheremo di avere una situazione transitoria della
minor durata possibile per dare tempo ai tecnici di valutare un piano di ristrutturazione
calibrato sulle effettive esigenze dei cittadini. Dico fin da ora che avremo bisogno della
partecipazione attiva della città: aiutati dall'introduzione dell'obliterazione obbligatoria
anche da parte degli abbonati, riusciremo in tempi brevi a ricostruire la domanda attuale
del trasporto pubblico e a fare interventi non più miopi. La campagna: "Fai un bip e
salva la tua Linea" sarà il primo passo verso una partecipazione attiva della città sul
tema dei trasporti.
Per quanto riguarda la fluidificazione dei flussi di ogni tipo di mobilità, nei prossimi
mesi verranno aumentati il numero e la qualità dei semafori intelligenti e si interverrà in
modo puntuale nelle situazioni di conflitto tra il TPL e la sosta vietata. La priorità sarà
data al trasporto pubblico, aumentando la velocità commerciale delle Linee, rendendolo
una valida alternativa al mezzo privato motorizzato. Un esempio di progettazione, che
speriamo sia il primo di una lunga serie, riguarda la riqualificazione di via Nizza, dove
si è dato il giusto spazio alla mobilità dolce per migliorare la vivibilità della strada e
favorire così il commercio e la relazione sociale. Queste azioni, insieme a molte altre,
fanno parte di una visione strategica di più ampio respiro che ha come obiettivo quello
di dare il giusto peso a tutte le forme di mobilità.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Giannuzzi.

GIANNUZZI Stefania (Assessora)
Questo programma è stato scritto e discusso negli ultimi mesi con tutti i cittadini, i
comitati e le associazioni che hanno creduto nel nostro progetto politico e che ringrazio.
Difendere l'ambiente in cui viviamo e migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle
cittadine sono gli obiettivi prioritari per questo Assessorato. Infatti, non possiamo
prescindere dall'ambiente: ne siamo parte e ne siamo dipendenti in misura piena. Per
questa ragione è necessario ricorrere a corrette scelte politiche ambientali, che
rappresentano un investimento che garantisce un ritorno positivo in termini economici,
culturali e sociali.
Anche in un'ottica di Città Metropolitana, dobbiamo considerare le politiche per
l'ambiente come un investimento, anziché come una perdita o un aspetto secondario,
facendo emergere le qualità e le potenzialità dei beni comuni. Queste politiche devono
essere strutturate per superare la visione ristretta di emergenza ambientale ed essere
pianificate in modo più ampio e lungimirante nel tempo, un tempo operativo che vada
ben oltre la durata di una tornata amministrativa.
In questa ottica, costruiremo strumenti come il Piano della qualità dell'aria per ridurre
l'inquinamento atmosferico o il Piano del verde per creare un sistema del verde e delle
aree periurbane integrate in un sistema unico della Città, che sia fruibile da bambini e
che aiuti a migliorare la qualità di vita di tutti.
Vogliamo attuare una strategia di riduzione dei rifiuti ed applicare il principio
dell'economia circolare, diminuendo in modo sensibile la quantità di rifiuti conferiti
presso l'inceneritore. Tutti questi strumenti si rendono necessari al fine di perseguire gli
obiettivi ambientali a lungo termine della Città.
La nostra Giunta si assume un ruolo propulsivo, affinché sia fatta rispettare la volontà
popolare espressa nell'esito referendario del 12 e 13 giugno 2011 e sia messo in cantiere
un vasto programma di opere indispensabili ed urgenti per tutelare la risorsa idrica,
mirato ad attuare efficacemente il risparmio idrico. Si vuole promuovere la sostenibilità
ambientale in tutte le sue dimensioni e sensibilizzare la cittadinanza sui temi ambientali
attraverso l'informazione puntuale e corretta e la diffusione di buone prassi europee.
Torino è una città che si dimostra molto sensibile al tema della difesa degli animali e dei
loro diritti, lo dimostrano le numerose associazioni presenti ed attive sul territorio e la
sempre maggiore attenzione dei cittadini ai prodotti cruelty free. Noi ci impegniamo a
promuovere una cultura del rispetto che riconosca tutti gli animali come soggetti di
diritti.
A fronte della significativa riduzione delle disponibilità di Bilancio della Città assume
fondamentale importanza l'accesso ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali ed
investimenti europei e dei nuovi programmi di accesso diretto per il periodo 2014-2020.
Si svilupperanno e si rafforzeranno, attraverso network internazionali, partnership con il
sistema della ricerca e delle organizzazioni di categoria e sarà fatta una costante ed
attenta ricognizione dei bandi europei in corso, operando in maniera coordinata e
trasversale con tutti gli Assessorati. Per realizzare le azioni individuate saranno
necessari un costante confronto ed una fattiva collaborazione con tutti gli altri
Assessorati. Il coinvolgimento della comunità cittadina, tramite la partecipazione attiva
e l'ascolto, sarà l'elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi
comuni.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Schellino.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Il programma, che - come è noto - ha origine da un lavoro collettivo, iniziato con
l'ascolto del territorio e con l'osservazione dell'impatto dei Servizi Sociali sulla vita dei
cittadini, ripercorre i temi che anche in questi primi giorni di lavoro si sono dimostrati
urgenti e di forte impatto sulla vita in città: la povertà, la casa e la mancata inclusione.
Sono temi fortemente correlati alla mancanza di opportunità di lavoro per tutti coloro
che vorrebbero e potrebbero garantirsi un'esistenza dignitosa senza ricorrere ai Servizi
Sociali se solo avessero accesso o opportunità occupazionali. Gli obiettivi declinati
partono da un piano di revisione dei Servizi Sociali, nel senso di azioni di
modernizzazione e miglioramento - naturalmente, laddove necessario e possibile - di
procedure che, in qualche caso, risentono del trascorrere del tempo.
Alcuni Regolamenti sono stati costruiti in un contesto che è fortemente cambiato,
perché la società che conosciamo oggi non è quella di 10 anni fa, anche a causa di una
crisi grave e perdurante.
Con la collaborazione e partendo dall'esperienza e dalla competenza degli operatori ed
anche dall'ascolto delle critiche costruttive dell'utenza, ci impegniamo a modificare le
procedure e l'assetto organizzativo per migliorare la soddisfazione dell'utenza, come
pure le condizioni di chi lavora al servizio dei cittadini. Il potenziamento delle politiche
abitative richiederà non solo la massima attenzione per gli strumenti già in campo,
incluso l'impegno per fare tutto quanto in nostro potere affinché il patrimonio di ATC
sia pienamente utilizzato, ma anche l'impegno per l'attrazione di nuove risorse,
inserendo il tema casa anche nei progetti che partecipano a bandi pubblici nazionali ed
internazionali.
L'attenzione per il contrasto alla povertà ed alle nuove povertà sarà massima, anche
favorendo la continuazione ed il rafforzamento di cabine di regia per interventi con il
Terzo settore ed attuando controlli sulla gestione dei servizi. I cittadini diversamente
abili chiedono giustamente più opportunità ed attenzione e tra gli impegni che
dichiariamo c'è l'adozione di un modello inclusivo della disabilità, anche facendo
sistema con gli altri Assessorati per i temi della costruzione di una città più vivibile.
Inoltre, l'invecchiamento della popolazione comporta la necessità di tenere alta
l'attenzione sul tema delle cure sociosanitarie. Il rapporto con la Regione, che è il
principale attore in questo campo, come pure sul tema della disabilità, dovrà essere
rafforzato e lavoreremo per promuovere l'ascolto e la collaborazione tra Regione e
Comune.
Anche il tema dei minori e della loro tutela sarà costantemente presidiato, continuando a
privilegiare le azioni volte alla prevenzione di comportamenti a rischio, anche in
collaborazione con la Procura dei Minori e le altre Istituzioni.
In tema di accoglienza ed inclusione saranno date opportunità di integrazione agli
abitanti di Torino provenienti da Paesi extraeuropei e il tema dei campi nomadi, che non
ha ancora trovato una soluzione soddisfacente, dovrà essere presidiato con attenzione.
In particolare su questi temi, ma non soltanto, occorrerà lavorare in sinergia con gli
attori pubblici e privati, superando l'emergenza e mantenendo la legalità.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Innanzitutto, vorrei ringraziare il gruppo di lavoro e tutti quelli che hanno contribuito
alla definizione del programma in maniera critica e costruttiva; mi auguro che questo
lavoro di partecipazione e di scambio continui anche per il dettaglio delle linee di
programma, che dovranno essere depositate entro 60 giorni.
Le azioni del programma si snodano su due livelli: uno è quello delle azioni concrete,
che dovremo fare sui diversi piani che leggete nel programma, e l'altro si muoverà
invece su un piano culturale. È pacifico che, in questi anni, i Servizi Educativi hanno
vissuto grandi difficoltà su più livelli, date da situazioni, sia a livello locale che
nazionale, che si sono intrecciate e, molto spesso, si è lavorato in emergenza,
cercando…

VERSACI Fabio (Presidente)
Le chiedo scusa per l'interruzione, Assessora. Chiedo un po' più di silenzio, perché non
si capisce nulla e ci complichiamo tutti quanti la vita. Prego, Assessora.

PATTI Federica (Assessora)
In questa situazione di difficoltà, spesso la gestione si è tradotta in ricerca di soluzioni
di emergenza contingenti e ciò ha lasciato poco spazio ad una reale progettazione di
lungo periodo su quello che è il progetto educativo che la Città propone. Credo, senza
dubbio, che Torino abbia un passato molto importante nei Servizi Educativi, ma non
possiamo più permetterci di appellarci solamente a questo e dobbiamo fare in modo di
mettere in campo delle azioni che facciano ritrovare all'Istituzione pubblica quel ruolo
autorevole di guida educativa della città. Siamo fermamente convinti - come, credo, tutti
in quest'Aula - che i Servizi Educativi, a tutti i livelli, siano il principale strumento di
pari opportunità, emancipazione ed uguaglianza e crediamo che la scuola ed i Servizi
Educativi non debbano adeguarsi acriticamente alla società ed al mondo del lavoro, ma
possano e debbano essere in grado di leggerne i paradigmi e puntare ad uno sviluppo
della persona libero da condizionamenti, in un ambiente educativo che aiuti a rinnovare
il pensiero e a trovare soluzioni in un mondo sempre più complesso che richiede
risposte sempre meno scontate.
Crediamo che, in questo momento storico e culturale, ci si debba impegnare molto
anche a ricostruire quel rapporto di fiducia tra Istituzioni ed operatori dei Servizi
Educativi scolastici e, soprattutto, quel delicato rapporto tra scuola e famiglia, tra
Istituzione e famiglie. È indubbio che il Servizio Educativo e tutta la scuola comportino
costi elevati per la Città, ma siamo convinti che tutto ciò debba essere impiegato come
un investimento sul lungo periodo per la costruzione di una società più inclusiva e più
integrata. Intendiamo valorizzare le conoscenze e le capacità che arrivano dal basso e di
fare reti con il territorio moltiplicando l'impegno nel mettere a sistema, sostenere e
coordinare le esperienze che già esistono e valorizzando i soggetti che riflettono una
conoscenza ed un'azione educativa, che è preziosa ed è un bene che diventi un
patrimonio collettivo.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Leon.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Anche la parte del programma relativo all'Assessorato alla Cultura è stata redatta grazie
alla collaborazione ed alla partecipazione di numerosi cittadini interessati e che
partecipano alla vita culturale della Città, i quali hanno identificato criticità ed ipotesi di
cambiamento possibile.
Nel 2008, con la riapertura al pubblico della Reggia di Venaria Reale, si è idealmente
chiuso un ciclo, che ha visto il recupero dell'importantissimo patrimonio culturale della
nostra Città.
Gli investimenti nelle infrastrutture culturali e nelle sue istituzioni hanno contribuito a
creare prospettive di sviluppo per la Città, affiancando alla vocazione industriale quella
culturale, turistica e di innovazione. Le Olimpiadi del 2006 hanno reso evidente al
mondo ed ai cittadini questa trasformazione. Il modello di sviluppo però non ha tenuto
conto della sostenibilità e della solidità del sistema culturale nel lungo periodo.
La pesante crisi economica e le politiche messe in campo per affrontarla hanno generato
una consistente riduzione di risorse pubbliche e questa riduzione ha messo in luce le
grandi criticità che oggi dobbiamo affrontare. La politica dei grandi eventi ha, sì,
esaltato l'immagine di una città dinamica, bella ed attraente per chi viene da fuori e per
gli stessi cittadini, ma ha portato ad un profondo cambio di impostazione, da creatori
siamo diventati consumatori di prodotti altrui. La scelta di fare da palcoscenico per
prodotti di altri è stata più semplice da perseguire, ma ha reso il nostro sistema culturale
debole e non ha lasciato spazio e non ha sostenuto la capacità produttiva in alcuni settori
importanti del sistema culturale; la capacità produttiva genera conoscenza e ricchezza.
L'iniezione di risorse private ha privilegiato i grandi eventi culturali, mentre, a causa
delle riduzioni di Bilancio, si è sfibrata l'infrastruttura di base e si sono acuite le
differenze tra le diverse aree della città e le diverse componenti del settore. Si sono
indeboliti presidi strategici come le biblioteche ed i punti di lettura e, se si sono attivate
delle esperienze straordinarie, come le case dei quartieri ed i centri di protagonismo
giovanile (solo per fare alcuni esempi), occorre recuperare una visione di insieme ed
individuare nuovi percorsi condivisi con i cittadini e le Istituzioni.
Inoltre, occorre chiedere alle grandi istituzioni culturali di contribuire in modo
sistematico ed organico alla crescita ed al consolidamento dei talenti e delle imprese
culturali e creative indipendenti, attraverso la messa a disposizione delle proprie risorse
produttive e l'utilizzo dei talenti e delle competenze nell'ambito della propria
programmazione, per costruire una città culturale policentrica innovativa e capace di
produrre conoscenza e ricchezza.
Il lavoro dell'Assessorato alla Cultura sarà dunque orientato verso tre direttrici: la prima
è il mantenimento in capo all'Amministrazione della definizione delle politiche culturali
della Città in un dialogo costante con gli altri Assessorati (dall'Urbanistica, ai Servizi
Educativi, al Turismo, ai Trasporti), con gli Enti Locali, con le fondazioni e con i privati
interessati allo sviluppo di questo settore, valorizzando le competenze interne,
rivedendo l'organizzazione, rivedendo il sistema di gestione di contrattualizzazione
delle sponsorizzazioni ed anche individuando forme innovative di reperimento delle
risorse con gli attori economici e con i cittadini. La seconda riguarda le infrastrutture
culturali e di base diffuse sul territorio cittadino, a partire dal sistema bibliotecario,
individuando anche nuovi spazi a destinazione culturale che garantiscano ai cittadini
spazi di partecipazione e pratica culturale. La pratica culturale significa portare le
persone anche ad una maggiore partecipazione, sperimentando modelli di gestione
partecipata all'uso degli spazi. La costruzione delle condizioni per il recupero delle
capacità produttive della Città nell'ambito culturale può essere portata avanti ampliando
il perimetro della sua interlocuzione attraverso un confronto sistematico con le
Circoscrizioni ed i quartieri della Città, coinvolgendone tutti gli attori e la
riorganizzazione del sistema dei contributi per la cultura e dei processi, in un'ottica di
maggiore trasparenza ed efficacia rispetto agli obiettivi di sostegno ai talenti, allo
sviluppo delle imprese culturali ed alla produzione artistica.
Come ho detto prima, in questo percorso avranno un ruolo centrale anche le grandi
istituzioni museali e di spettacolo, che saranno chiamate a lavorare tra loro ed insieme
alle diverse aree e anime della Città. Anche i grandi eventi verranno ripensati in questa
ottica. La mia missione è contribuire al rafforzamento dell'ecosistema culturale,
riequilibrando programmi ed interventi a favore delle sue diverse componenti. La
programmazione dei festival, delle mostre e degli eventi, ivi compreso il Salone del
Libro, con le iniziative mirate alla valorizzazione dei beni culturali, dovranno
contribuire alla crescita dei talenti e delle imprese culturali, facendo tesoro delle
migliori esperienze realizzate in questa direzione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Comunico al Consiglio Comunale che la Sindaca, come ha già anticipato prima in
Conferenza dei Capigruppo, tra qualche minuto si dovrà assentare per partecipare al
Tavolo di Sicurezza. Questa comunicazione al Consiglio Comunale mi sembra
doverosa.
La parola all'Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Giovani, politiche ed integrazione e pari opportunità. Pari opportunità per tutte e tutti i
generi e gli orientamenti sessuali, inclusione ed integrazione, giovani ed Università. I tre
macrotemi di cui si occupa l'Assessorato che mi è stato affidato sono spesso intesi come
filoni di lavoro separati e solo talvolta comunicanti. La prima innovazione che
intendiamo apportare nella metodologia di lavoro è quella di acquisire una logica
integrata e intersezionale, perché al centro delle nostre politiche e dei servizi di
inclusione sociale ci sono le persone e non le categorie.
La nostra rivoluzione copernicana è quella di un cambio di prospettiva, in cui sono o
saranno gli Uffici a mettersi in relazione tra di loro per garantire servizi e diritti alle
persone a 360 gradi e non riducendole a singole caratteristiche, come il genere, l'età, la
disabilità, eccetera.
La seconda novità riguarda i rapporti con l'esterno, che vogliamo improntati all'ascolto
ed al dialogo. Per ogni macrotema costruiremo o potenzieremo tavoli di lavoro in cui
Amministrazione e società civile possano incontrarsi e parlarsi. Non saranno tavoli di
facciata o avviati una tantum, intendiamo mantenerli e potenziarli durante tutto il
mandato e farne un'eredità duratura per la Città e la cittadinanza. Gli sforzi saranno
condivisi e le politiche non verranno più percepite come calate o imposte dall'alto.
Non si tratta di promesse vuote o altisonanti, la serietà dell'impegno e la
consapevolezza della sfida la dimostriamo attraverso obiettivi concreti ed un
cronoprogramma realistico. Stiamo già iniziando: ad agosto completeremo lo studio e la
mappatura dei soggetti, individui, istituzioni e servizi rilevanti per le tre macroaree; a
settembre ed ottobre creeremo, rafforzeremo e gestiremo i tavoli di lavoro con i soggetti
mappati in precedenza per far emergere problematiche, buone pratiche, reti ed
esperienze. Al termine di questa seconda fase potremo cominciare con l'operatività vera
e propria.
Pari opportunità per tutte e tutti per noi significa lavorare nella quotidianità delle
persone, delle famiglie e dei gruppi sociali in chiave di parità e di non discriminazione.
Gli obiettivi generali del mandato in questa macroarea saranno la prevenzione, il
contrasto e la sensibilizzazione sui temi della violenza di genere in tutte le sue forme e
su quella omo-lesbo-bi-transfobica. Il pieno accesso a spazi e servizi pubblici e privati e
l'attuazione di politiche trasversali di mainstreaming dei diritti, grazie all'utilizzo di un
linguaggio inclusivo e non discriminatorio (come, ad esempio, è già stato scritto il
programma che avete davanti); le politiche di supporto, conciliazione, benessere e piena
accessibilità per tutte e tutti e, infine, la valorizzazione dell'impegno del volontariato
civico della città.
Passando alla seconda macroarea, quella dei giovani e delle giovani della Città
Universitaria, non credo di raccontarvi nulla di nuovo nel ribadire che il nodo
fondamentale è quello del lavoro e che la situazione è drammatica. I nostri giovani e le
nostre giovani ci chiedono di intervenire e non possiamo attendere oltre; è chiaro che
l'aspetto del lavoro non si esaurisce nell'aspetto professionale. L'indipendenza
economica significa poter uscire dal nucleo familiare e dare inizio a progettualità di vita,
un processo che la crisi economica rimanda all'infinito, creando generazioni di persone
a cui non è permesso costruirsi una vita indipendente. Quindi, la nostra priorità è
definire un progetto giovani organico e di lungo respiro, un progetto che non guardi
all'emergenza, ma che abbia una visione complessiva di 10-15 anni.
Il primo passo sarà la riorganizzazione della macchina comunale, sempre in seguito ad
un dialogo partecipato con i centri del protagonismo giovanile (i centri di aggregazione,
i luoghi ed i circoli vissuti ed animati dalle giovani e dai giovani e, poi, ovviamente le
associazioni giovanili); lavoriamo per dare fiato, prospettiva e speranza.
Potenzieremo le convenzioni culturali per gli studenti e le studentesse e miglioreremo i
servizi di accoglienza, di informazione e di orientamento. Prolungheremo gli orari di
apertura delle aule studio, perché una città a misura di studente è una città in grado di
trattenere le risorse umane, culturali ed intellettuali e permettere loro di creare
opportunità di lavoro per tutti e per tutte. Sostenere questi processi significa non dover
dire così spesso addio a progetti, iniziative e ricchezze. Questo significa migliorare la
quotidianità e non ne faccio un discorso di benessere, vuol dire che tutte le parti della
nostra società devono poter accedere ai servizi, pagare le tasse, lavorare per migliorare
lo spazio in cui vivono ed essere sostenuti nei progetti di vita. Nessuna e nessuno può
essere lasciato indietro, perché l'alternativa sono quei fenomeni di alienazione sociale a
cui assistiamo negli altri Paesi e le cui conseguenze sono, purtroppo, sotto gli occhi di
tutti.
Questo ci porta alle politiche di integrazione e le esigenze più pressanti sono due:
superare lo stato di emergenza con cui affrontiamo e affrontare l'ondata di intolleranza,
xenofobia e tensioni tra maggioranza e minoranze. Anche qui creeremo dei dialoghi di
ascolto e di partecipazione con le istituzioni, i servizi e le associazioni di comunità
etniche e religiose. Lavoreremo sicuramente sul tema dei rifugiati e dei richiedenti asilo,
andando a superare il business dell'accoglienza; ragioneremo sui rom, sinti e
camminanti per un percorso di integrazione nella società. Sappiamo che si tratta di un
progetto e di un programma ambizioso, ma noi abbiamo un grande obiettivo: in cinque
anni vogliamo trasformare questa Città in una capitale internazionale dei diritti e delle
possibilità per tutte e per tutti.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola all'Assessora Pisano.

PISANO Paola (Assessora)
Il programma riguarda due macroaree: da un lato, la Smart City e, dall'altro lato,
l'Anagrafe ed i sistemi informativi.
I pilastri della strategia di sviluppo della prima macroarea, ossia della Smart City, si
ispirano alle best practice delle Città europee e riguardano i seguenti punti. Il primo è la
bidirezionalità della comunicazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione, per
cogliere le esigenze degli abitanti di Torino, creare fiducia, partecipazione e senso
civico, ma, soprattutto, per far conoscere i servizi che il Comune di Torino offre già
oggi con standard di eccellenza, che ho avuto modo di constatare positivamente
all'interno dell'Anagrafe e dei servizi informativi. Un altro pilastro della Smart City è
l'infrastruttura tecnologicamente avanzata, basata sul paradigma Cloud e sul
potenziamento della banda ultralarga e del Wi-Fi, ovviamente in accordo con le
esigenze attuali e future della nostra Città. Un altro pilastro è l'apertura dei dati della
Pubblica Amministrazione e l'incentivo alla creazione di nuove informazioni da
condividere al fine di incoraggiare l'innovazione, di costruire una nuova generazione di
operatori pubblici capaci di decisioni rapide ed efficienti, di promuovere nel cittadino il
senso civico, la partecipazione ed il coinvolgimento, di aumentare la trasparenza ed
infine di creare valore per un'economia allargata e partecipativa.
Quarto ed ultimo punto: la Smart City e la sperimentazione di nuovi progetti; i quartieri
diventano hub di sperimentazione e di progetti altamente innovativi per rilanciare
economicamente e socialmente il quartiere stesso e contribuire alla soluzione delle
problematiche. Quanto detto fino ad ora riguarda la prima macroarea, ossia la creazione
della Smart City; la seconda macroarea riguarda l'Anagrafe ed i sistemi informativi.
Ho già avuto modo di incontrare gli Uffici e sono rimasta piacevolmente colpita dalla
voglia di fare, dalla competenza e dalla propositività delle persone. Abbiamo posto le
basi per avviare un'analisi delle attività delle due aree, per semplificare ed ottimizzare i
processi, anche con l'utilizzo della tecnologia, per gestire e monitorare gli indicatori di
tali processi, al fine di individuare le aree da potenziare e condividere con il cittadino la
qualità dei servizi che noi offriamo, per aumentare i servizi online al cittadino e la loro
fruibilità ed infine per creare un canale diretto di comunicazione con le persone che ogni
giorno lavorano all'Anagrafe ed ai sistemi informativi. Consiglieri, oggi sono felice ed
emozionata di iniziare insieme a tutta l'Amministrazione un percorso lungo cinque anni,
convinta di innovare la nostra Torino.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Vicesindaca Montanari, che, in assenza dell'Assessore Finardi, illustrerà la
parte riguardante l'Assessorato allo Sport.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Solo poche parole per dire che il programma è incentrato soprattutto sul vedere lo sport
come una ricchezza di tutti cittadini, quindi un modo per incrementare le possibilità di
socializzare ed aumentare il benessere fisico e per integrare le popolazioni a partire da
un patrimonio comunale molto importante che va considerato, valorizzato ed
incrementato. L'idea di sport come luogo di crescita, come luogo che si deve collegare
con le realtà dei quartieri, con le realtà della scuola e con le realtà anche della terza età,
per avere sottomano una possibilità di benessere per i cittadini. Fra l'altro, ho
curiosamente trovato molti punti di contatto tra Urbanistica e Sport, perché sul terreno
del disegno della città (e, quindi, dei suoi spazi per muoversi a piedi, muoversi in
bicicletta e muoversi in zone verdi), lo Sport trova la sua possibilità di svilupparsi
davvero. Mi permetto di dire due cose sullo Sport: proprio a partire da questa
consapevolezza, disegnare una città dei cittadini, una città dove si cerca di vivere
meglio, dove si può vivere meglio e dove ci sono opportunità per vivere meglio, deve
essere una Città che, oltre ad avere tutti i servizi di cui abbiamo sentito parlare fino ad
ora, deve evidentemente anche avere gli spazi per esercitare il fisico, che è in relazione
a tutto il resto per avere una vita sana.

VERSACI Fabio (Presidente)
La Giunta ha concluso e possiamo procedere con gli interventi da parte dei Gruppi.
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