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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Maggio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 10
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01458
RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2015 E VERIFICA DELL'AVVENUTO RIPIANO DEL MAGGIOR DISAVANZO DERIVANTE DALL'APPLICAZIONE DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI.
Interventi
"Rendiconto della gestione per l'Esercizio 2015 e verifica dell'avvenuto ripiano del
maggior disavanzo derivante dall'applicazione dei nuovi principi contabili"
"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201601458/024) avente per oggetto
'Rendiconto della gestione per l'Esercizio 2015 e verifica dell'avvenuto ripiano del
maggior disavanzo derivante dall'applicazione dei nuovi principi contabili'"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
201601458/024, presentata dalla Giunta Comunale in data 8 aprile 2016, avente per
oggetto:

"Rendiconto della gestione per l'Esercizio 2015 e verifica dell'avvenuto ripiano del
maggior disavanzo derivante dall'applicazione dei nuovi principi contabili".

e della proposta di mozione n. mecc. 201602038/002, presentata dai Consiglieri
Trombotto e Ventura in data 20 aprile 2016, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201601458/024) avente per oggetto
'Rendiconto della gestione per l'Esercizio 2015 e verifica dell'avvenuto ripiano del
maggior disavanzo derivante dall'applicazione dei nuovi principi contabili'".

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Comunico che in data 29/04/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
Vorrei salutare i nuovi Sindaci Revisori del Comune di Torino, che sono stati
sorteggiati e che, sin d'ora, ricoprono l'incarico di Sindaci Revisori della Città.
La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Questo è l'ultimo Rendiconto della tornata amministrativa e, per la verità, non si
discosta dai princìpi e dalle dimensioni delle azioni amministrative svolte sul
Bilancio negli ultimi esercizi. Mi limito ad osservare che, contrariamente al solito,
non è stata predisposta una relazione articolata, stante peraltro il dibattito in
Consiglio che dovremo ancora fare, per cui mi limiterò, per via della sessione
straordinaria, ad aggiornare più sinteticamente su alcuni aspetti importanti riferiti alla
gestione del Rendiconto.
È un anno in cui il Rendiconto va a chiudere quella che possiamo chiamare la
gestione che derivava dal Decreto Legislativo n. 77 del 1995, che poi è diventato il
Testo Unico degli Enti Locali (Decreto Legislativo n. 267 del 2000). È un
Rendiconto che ha vissuto un anno di transizione tra la vecchia impostazione
tecnico-contabile ed il nuovo Decreto Legislativo n. 118 del 2011, riferito
all'armonizzazione contabile, ed è un Rendiconto che, in realtà, non cambia il suo
corredo documentale, ma, di fatto, cambia nella rappresentazione di alcuni dati.
In Commissione è stato illustrato il tema del Rendiconto sotto il profilo dei dati
comparativi tra Preventivo, Consuntivo e Consuntivo dell'anno precedente. Il
Rendiconto suggella un altro risultato importante, che, a nostro avviso, va
sottolineato: è il tema di come la concorrenza di quelli che una volta erano gli avanzi
economici e gli avanzi di parte corrente, che non possono più essere applicati al
Bilancio, hanno coadiuvato ed aiutato al piano di contenimento di disavanzo
straordinario del riaccertamento residui, che l'anno scorso il Consiglio Comunale ha
approvato, di fatto alleggerendo ulteriormente il piano di rientro e, pertanto,
alleggerendo anche la gestione nei prossimi esercizi.
Quindi, è stato un anno caratterizzato da una gestione di grande prudenza, che ha
consentito di limitare il ricorso a manovre future sul tema del rientro e della
concorrenza del risanamento derivante dalla normativa prevista dal Decreto
Legislativo n. 118, quando, lo ricordo a tutti, la disciplina contabile del nuovo
principio di competenza finanziaria e potenziata aveva obbligato al riaccertamento
generale dei residui attivi e passivi, generando una riclassificazione che ha portato
l'Amministrazione a stanziare congrui fondi accantonamento per FCDE straordinari
(cioè Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità), necessitati dall'esigenza di ammortizzare
il rischio di perdita su crediti derivanti da residui attivi più vecchi.
È un Bilancio che ha visto caratterizzarsi, con il rispetto del Patto di Stabilità, anche
questo Rendiconto, che fa il funerale al vecchio Patto di Stabilità costruito dal 2007
ad oggi sul sistema dei saldi (saldi misti di competenza e saldi finanziari di capitale)
e che aveva contraddistinto il limite al pagamento in parte investimenti e all'impegno
in parte spesa legato ai saldi di finanza pubblica che il Ministero attribuiva al nostro
Ente negli anni (120 milioni, 127 milioni meno, 80 meno, 90 meno), sostanzialmente
concorsi al risanamento di spesa pubblica in misura piuttosto consistente.
Quest'anno, lo abbiamo già detto e lo diremo ancora mercoledì in occasione del
Preventivo, è, in realtà, l'anno in cui il Bilancio ha il saldo zero - anche se, poi, non
sarà veramente il saldo zero - ma comunque è un saldo di Patto di Stabilità che è
aderente al Bilancio di parte corrente e capitale e, di fatto, coincide con la
rendicontazione generale dell'Ente, quindi sarà anche meno complicato per tutti
capirne le dinamiche.
Tuttavia, la Città ha rispettato il Patto di Stabilità e lo ha fatto in un anno molto
difficile. Sono numerose le poste di trasferimento compensativo che sono state
sterilizzate - diciamo così - dal Governo, ovvero non possono essere contate quali
entrate ai fini del Patto di Stabilità, di fatto aggravando ulteriormente le manovre di
ricorso al pareggio di Bilancio ed al pareggio ai fini del Patto che l'Ente ha dovuto
fare per rientrare nel Patto di Stabilità.
È un anno in cui - era già stato annunciato l'anno scorso, come quest'anno - non ci
sono state manovre tariffarie e, pertanto, i dati di entrata sono in linea con i dati
storici che l'Ente ha avuto. Ricordo che è stato fatto un assestamento importante a
fine anno, teso all'adeguamento ed al principio di competenza finanziaria potenziata
di alcune voci, adeguando contestualmente il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità di
competenza e, pertanto, garantendo che questo nuovo principio rispecchiasse il
principio di trasparenza ed il principio di cassa che stanno nel concetto di
accantonamento del FCDE.
È un Rendiconto che, sostanzialmente, ha stabilito un ulteriore importante livello di
contenimento e di riduzione del debito. Nel 2014/2015, la Città aveva avuto
l'autorizzazione di realizzare opere per una cifra straordinaria di 32 milioni di Euro,
indebitamento in deroga al principio di contenimento e di stop del debito che vigeva
da quattro anni; quel debito è stato stipulato per realizzare opere contingibili ed
urgenti nelle materie della viabilità, del suolo, dei manufatti patrimoniali di varia
natura, compresa quella scolastica, ed in materia ambientale e di tutela del suolo. I
risultati sono che le gare e le situazioni delle opere sono in corso e saranno realizzate
da qui ai prossimi mesi.
In riferimento all'indebitamente complessivo, l'indebitamento da funzionamento è
disceso anche per via del [parola incomprensibile] straordinario; l'indebitamento da
investimento salda, come sapete, in una stima anche quest'anno di circa meno 100
milioni di Euro sul 2014, che ha consolidato il trend di circa 450 milioni di Euro di
discesa del debito costante, ed ha confermato il fatto che la Città è riuscita a
coniugare investimenti dentro il concetto della tutela dei conti pubblici e della
salvaguardia. Ci tengo a dire che, essendo l'ultimo Rendiconto, fare una stagione con
la non crescita economica sul piano macroeconomico ha reso tutto più complicato.
Questa è la considerazione che volevo riferire all'Aula prima di lasciarla al dibattito.
Tutti si riempiono facilmente la bocca del concetto di risanamento dei conti pubblici;
di risanamento vuol dire di contenimento del debito, di efficienza della spesa, di
spending review sulla spesa pubblica. In questi anni, la Città ha, effettivamente, fatto
operazioni straordinarie (non nel senso di una tantum, ma perché davvero
miracolose).
Sul costo del personale siamo riusciti a ridurre il costo di quasi 60 milioni di Euro
della spesa fissa. L'indice di rigidità della spesa scende di 10 punti in 5 anni. Ciò,
naturalmente, garantendo i servizi e l'offerta ai servizi pubblici complessivi, ma,
soprattutto, garantendo il funzionamento di un Ente che ha saputo adeguare la sua
struttura al quadro di risorse disponibili, non certo per responsabilità o scelta di
questo Consiglio, ma spesso per linee guida europee e per l'applicazione nazionale di
questa linee guida.
Sul piano delle risorse, la Città ha ancora tutti gli anni perso risorse al trasferimento;
l'FSC, cioè il Fondo di Solidarietà Comunale e compensativi è stato, tra virgolette,
"contenuto" e reso parte complementare del gettito IMU-TASI negli ultimi anni.
Tutto sommato, c'è stato un leggero calo negli ultimi anni anche su questo fronte.
Con ciò, le politiche di risanamento hanno visto fronteggiare un quadro in cui anche
le risorse tributarie, in caso - come il presente - di contenimento della crescita
economica o, peggio, di recessione, non hanno sostenuto non solo le politiche di
investimento, ma con fatica anche quelle di risanamento.
Devo dire, quindi, che la difficile operazione di portare i conti in porto, di tenere in
piedi la Città, di mantenere il riaccertamento straordinario come uno strumento
straordinario, come dice la parola stessa, di evidenza da rendicontazione della
gestione residui, di poter dare alla futura Amministrazione conti trasparenti e
oggettivi sul piano della valutazione delle iniziative da intraprendere, è una piccola
punta di orgoglio che questa Amministrazione cerca di valorizzare, ma di cui deve
dire grazie non soltanto alle azioni dell'esecutivo, ma anche al Consiglio Comunale,
per le scelte che ha accompagnato, e agli Uffici dei Servizi finanziari, tutti quanti,
Uffici Bilancio e Rendiconto e tutte le strutture che hanno lavorato con noi,
naturalmente anche i Collegi dei Revisori (approfitto per ringraziare gli uscenti e gli
entranti) per il supporto, la competenza e il valore aggiunto che danno nel loro
operato.
Dicevo che questo è l'ultimo Rendiconto di questa Amministrazione. Il risultato di
un Rendiconto spesso può essere determinato da valori di natura tecnica e, quindi,
sono indici, valori, statistiche e dati oggettivati, ma mi preme ricordare il valore
politico.
Io credo che cinque anni fa ci siamo dati - questo è scritto anche nel bilancio di
mandato - il compito di condurre una politica che coniugasse sviluppo e risanamento
e non facesse prevalere mai l'una sull'altra, tenendo conto delle risorse che erano
disponibili. Abbiamo avuto cinque anni di contesto economico generale, che ho
descritto poc'anzi, estremamente difficile; abbiamo visto cinque anni in cui, non solo
non si è usata o potuta usare la leva fiscale, in questo caso non la si è neanche voluta
o potuta usare, ma in cui la leva fiscale ha calato, per ragioni di economia generale, il
gettito. Penso al dato sull'addizionale comunale delle Regioni, delle Città e l'Irpef
dello Stato, che sono la fotografia di quanta ricchezza genera il Paese tramite
l'imposizione diretta e che, direttamente o indirettamente, alimentano le casse delle
Istituzioni.
Abbiamo vissuto un sistema in cui si sono centralizzati pesantemente i flussi di cassa
dal decentramento degli Enti Locali dell'autonomia allo Stato, pagamento tramite
F24 dei debiti tributari comunali, il tema delle tesorerie, il ricorso necessario a quello
che è stato il riaccertamento straordinario che ha richiesto sforzi notevoli di cassa.
Questo fa parte di un contesto in cui gli Enti Locali hanno visto lottare, anche sul
piano politico, autonomia e capacità di fare le proprie politiche.
L'auspicio che lascio sul Rendiconto di questo esercizio a chi seguirà queste attività
nel futuro Consiglio è che si apra una stagione non di splendore e di prosperità senza
responsabilità sui conti, ma che il quadro di certezze di programmazione dei prossimi
cinque anni non sia quello spesso vissuto in questi cinque anni, dettato da norme
finanziarie approvate a dicembre dell'anno stesso, che hanno portato a fare gli Enti
Locali i Bilanci talvolta a novembre, talvolta a settembre, talvolta a luglio e quasi
mai nella prima parte dell'anno. Questo consentirebbe e consentirà di fare una
programmazione migliore, di dare migliore opportunità di lavoro agli Uffici
Comunali e di dare migliore capacità di programmazione anche agli organi politici,
Giunta e Consiglio.
L'ultimo ringraziamento va in particolare alla dottoressa Tornoni, Direttrice del
Servizio finanziario, per il lavoro svolto su questo Rendiconto e sull'attività di
passaggio tra regime anteriore all'armonizzazione e l'armonizzazione contabile, e
alla I Commissione Consiliare Bilancio per l'approfondimento e l'appoggio che ci ha
dato in questi cinque anni sul lavoro svolto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Ventura.

VENTURA Giovanni
Volevo solo dare alcuni chiarimenti in merito alla proposta di mozione che abbiamo
previsto con la III Commissione Lavoro e con la Commissione Ambiente, presieduta
dal Consigliere Trombotto. In queste Commissioni, abbiamo verificato la questione
Enpa e, come tutti ben sappiamo, alcuni lavoratori sono stati licenziati per via del
taglio che è stato fatto lo scorso anno del 10%. Questo taglio ha inciso in gran parte
sulla questione relativa alla gestione del personale. Siccome anche l'Assessore
Passoni ci ha detto che il prossimo Bilancio vedrà il reintegro di queste somme per
poter gestire meglio il canile (perché, chiaramente, ci siamo resi conto che quella
somma era necessaria), siccome il bando per la nuova gestione del canile sarà a
settembre di quest'anno - se non vado errato - e siccome sono pochi mesi di
reintegro, si chiede di poter dare queste somme all'Enpa per poter riassumere queste
due persone, per questo periodo, in modo che nel bando si possa mettere la
salvaguardia di tutto il personale che era in organico nel 2015.
Questo, quindi, ci permetterebbe di non lasciare nessuno a casa e di poter essere
assunti, poi, nel prossimo bando, considerato che l'Amministrazione ha valutato e
capito che il reintegro del 10% ci sarà nel prossimo bando.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Avendo aperto il dibattito sulla proposta di mozione, volevo soltanto dire che io sono
favorevole, anche perché i soldi spesi per gli animali sono ben spesi, però bisogna
verificare che poi siano anche ben utilizzati. Sono favorevole, ma faccio rilevare che,
nonostante diverse sedute di Commissione, non si è ancora capito se non è stata data
alcuna prova e alcun dato sulla gestione economica effettiva e sui conti effettivi della
gestione del canile e, quindi, non ci è dato sapere se al taglio effettuato sia
corrisposta la necessità di un taglio del personale e se sia necessario reintegrare
questo stanziamento per poter riavere la riassunzione delle persone, cosa che, magari,
si sarebbe potuta ottenere senza il reintegro dei fondi, o, magari, reintegrando i fondi
si potrebbero ottenere più servizi o, semplicemente, il rispetto pieno di tutti i servizi
che sono assegnati nel capitolato d'appalto e che non sempre, almeno secondo le
testimonianze ricevute anche da altre associazioni animaliste, sono stati alla lettera
forniti come previsto da contratto, o perlomeno c'è una necessità di verificare anche
la rispondenza dei servizi forniti al capitolato d'appalto.
Va bene reintegrare i fondi, ma bisogna essere sicuri che, poi, questi fondi vadano
veramente a vantaggio dei lavoratori e del servizio e non a vantaggio semplicemente
del gestore.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Innanzitutto, giustamente, come si è arrivati in fondo per la Giunta, per chi ha
lavorato e anche per noi, credo che sia doveroso il ringraziamento agli Uffici per il
grande lavoro fatto.
È ovvio che, senza innescare polemiche, però è giusto che l'opposizione, in qualche
modo, puntualizzi, per l'ennesima vota e per il quinto anno di fila, che forse è
mancata un briciolino di collaborazione nel condurre quello che poteva essere tutto
l'argomento Bilancio. Dopodiché, cose se ne sono ottenute, ma non per il gusto di
ottenerle, perché qui non si tratta di ottenere dei risultati solo per poter piantare la
bandierina e dire che ci siamo riusciti, ma perché delle cose effettivamente andavano
riviste.
Abbiamo fatto un grandissimo lavoro di opposizione e tanti, forse troppi
emendamenti ostruzionistici (a questo punto posso dirlo molto serenamente), perché
sono semplicemente la dimostrazione di una scarsità di dialogo evidente. Uno su tutti
il discorso del decentramento, ma poi ci sono stati altri argomenti, le tasse e tutto
quello che è stato discusso in questi cinque anni.
Non so chi ci sarà al prossimo giro, però spero che chi ci sarà abbia il buonsenso di
aprire il più possibile quella che è la discussione anche con le opposizioni, cosa che
non è stata fatta tutte le volte nel migliore dei modi, anzi, forse quasi mai, questo
perché - lo voglio ricordare a tutti - siamo qui per andare avanti per i nostri
concittadini e per una Torino che deve funzionare.
Rinnovo davvero i ringraziamenti alla grande pazienza degli Uffici, che hanno
sopportato questo tipo di atteggiamento, spesso dovuto alla sordità della politica.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Altamura.

ALTAMURA Alessandro
Intervengo per ringraziare anche io gli Uffici, che hanno collaborato in questi ultimi
mesi, in particolare anche sul Rendiconto, ma a maggior ragione sul lavoro che è
stato fatto per il Previsionale, dove effettivamente la discussione che inizieremo nei
prossimi giorni nelle Commissioni sarà particolarmente densa di significati per mille
motivazioni che è inutile ricordare in questo momento.
Faccio una valutazione rispetto alla discussione che abbiamo fatto venerdì scorso in
Commissione con l'Assessore Passoni e con i Consiglieri, in particolare con i
Consiglieri dell'opposizione, che ringrazio (oltre ai Consiglieri di maggioranza che
erano presenti), perché sicuramente quelle tre ore di discussione sono state
approfondite e ricche anche di spunti di discussione per i futuri Bilanci.
Gli aspetti ricordati dall'Assessore Passoni effettivamente sono stati condivisi dalla
Commissione. Nel bene e nel male, non possiamo negare che abbiamo diminuito il
debito, abbiamo sicuramente mantenuto un trend e anche un consolidamento della
razionalizzazione della spesa.
La valutazione che non viene fatta da nessuno, ma che secondo me è giusto
riprendere, è l'aspetto legato all'ultimo anno e all'armonizzazione finanziaria, che ha
sicuramente creato un surplus di lavoro importante e significativo rispetto ai
precedenti Bilanci, soprattutto per quanto riguarda i residui attivi e passivi.
La pianificazione di un Ente come il nostro e di una Città come la nostra - è stato
anche ricordato recentemente dal Sindaco - è soprattutto il tentativo non solamente di
mantenere invariati i servizi alla persona, il welfare su cui tutti noi ci siamo
impegnati per non diminuire il livello qualitativo, che della nostra Città è un punto di
vanto, ma sicuramente è essere riusciti anche a trovare sinergie importanti tra
pubblico e privato, cosa che nel passato non si era riusciti a fare con altrettanta
capacità. Stessa cosa possiamo dire citando la Relazione dei Revisori: se alcuni punti
critici vengono rimarcati, vengono rimarcati solamente perché anche nel recente
passato - come è stato già detto dalla Giunta - il fatto di trovarci a discutere i Bilanci
sempre in limine mortis di scadenza amministrativa mette spesso lo stesso Consiglio
nella condizione di dare più spazio agli aspetti squisitamente politici, spesso anche
legittimi, di opposizione, ossia di ostruzionismo - ed è stato detto anche dal
Consigliere Carbonero -, e molto meno spazio nel merito.
Tuttavia, io credo che tutto il Consiglio abbia partecipato non solamente a questa
discussione, che è l'ultima che facciamo su un Rendiconto, ma sicuramente in questi
anni, dando un contributo importante anche sotto l'aspetto degli emendamenti e delle
richieste di attenzione ad alcuni aspetti che ho già rimarcato precedentemente.
Ricordo all'Assessore Passoni, soprattutto sul Previsionale, che ci ritroveremo a
discutere alcuni punti che abbiamo discusso già l'anno scorso, chiedendo attenzione
particolare anche da parte di questa maggioranza - dal Partito Democratico e anche
dai Moderati, ricordo - per quanto riguarda alcuni emendamenti presentati e anticipo
che saranno riproposti, proprio perché su alcuni punti, a mio parere, possiamo e
potremo fare di più. Chi verrà dopo di noi avrà degli impegni che saranno già sanciti
da questo Previsionale che andremo a discutere.
Invece, sul Rendiconto, al di là delle anticipazioni di cassa (sulla Tesoreria ne
abbiamo già discusso in Commissione), ribadisco che il tema vero, diminuzione dei
dipendenti, diminuzione del Bilancio, delle perdite che abbiamo avuto e quindi anche
del trend di consolidamento della diminuzione del debito, sono gli elementi positivi.
Su questo dobbiamo lavorare per il futuro Previsionale.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Ringrazio il Sindaco per la sua presenza, perché non era affatto scontata, nel
momento che si discute un documento importante come il Rendiconto annuale.
Il Rendiconto che si riferisce allo scorso anno, il 2015, per quanto ci riguarda, come
Sinistra Ecologia Libertà, è stato un Rendiconto che ha toccato un anno in cui
evidentemente sono mutati gli scenari politici e la collocazione all'interno di questa
Amministrazione.
Faccio anche un mea culpa, se vogliamo, rispetto al fatto che forse sarebbe stata
necessaria un'ufficializzazione di una posizione altra rispetto a quella di rimanere
all'interno di una maggioranza sino all'ultimo, mantenendo però una posizione
progressivamente più critica, perché credo che i rapporti politici - lo dico in assenza
del Consigliere - debbano essere sempre caratterizzati da aspetti cristallini che non
lascino ombre ed elementi di ambiguità, però diciamo che questa vicenda è andata in
questo modo. Quindi, come Gruppo, nonostante il fatto che, appunto, abbiamo
progressivamente assunto una posizione di dissociazione rispetto alla maggioranza,
abbiamo ancora garantito il numero legale all'interno di quest'Aula anche
recentemente, e lo voglio ricordare, nonostante il fatto che qualche Consigliere dai
banchi del centrodestra venisse a sollecitare un nostro contributo per far cadere
questo numero legale.
Personalmente mi è dispiaciuto che il Partito Democratico - lo cito perché è il partito
di maggioranza relativa e quindi è il partito che ha la maggiore responsabilità e che
ha maggiori oneri e onori - abbia ceduto alle pressioni del centrodestra (in un caso
nel 2015 e nell'altro caso più recentemente, praticamente nella scorsa seduta),
quando credo che una maggiore capacità di presenza d'Aula avrebbe consentito di
portare a casa dei risultati diversi, a partire dalla Riforma del Decentramento dello
scorso anno, che è uno dei capitoli del documento che ci accingiamo a votare, che
probabilmente avrebbe consegnato al prossimo quinquennio una soluzione e
un'organizzazione amministrativa istituzionale diversa da quella che poi è stata
realizzata.
Anticipo - evitando così una successiva dichiarazione di voto - che il voto sul
Rendiconto 2015 sarà di astensione per le motivazioni politiche che ho appena
cercato di enunciare.
Debbo comunque ringraziare gli Assessori della disponibilità e della presenza,
dovuta, ma comunque anche, in quest'occasione, spesso sufficientemente analitica
nell'illustrazione del contenuto di questo documento nelle diverse Commissioni. Ciò
non toglie che in alcuni casi - e questo è un ulteriore motivo di astensione, entrando
nel merito delle scelte concrete di politica amministrativa e di governo del territorio -
sono state operate delle scelte che, per quanto ci hanno riguardato, non erano
condivisibili.
Vado solo per accenni, molto brevemente: campo dell'urbanistica, la scelta di portare
numerose 106 in Commissione, atto certamente in parte dovuto, ma che in parte
prevede anche una discrezionalità da parte della politica nel valutare o meno se
sussistano le ragioni di interesse pubblico per dar seguito alle richieste del privato e,
salvo eccezioni, questa Giunta e questa Amministrazione hanno ritenuto comunque
che le ragioni fossero sempre presenti, dando un'interpretazione che credo risulti
essere tra le più estensive in Italia all'applicazione di questa norma nazionale. Parlo
dell'assenza di una politica strategica di pianificazione commerciale, che ha, di fatto,
portato gli interventi di trasformazione degli assetti urbanistici di questa città a
vedere spesso la previsione dell'apertura di nuove piattaforme commerciali di media
e di grande dimensione.
Parlo delle politiche culturali di questa Città, che sicuramente hanno esaltato il ruolo
di una capacità di attrazione turistica da parte del Comune di Torino, ma che hanno
puntato primariamente ai grandi eventi, alle mostre sicuramente importanti e
significative, ma abbandonando progressivamente una politica anche di aiuto e di
sostegno a quell'elevato numero di realtà culturali e di operatori culturali che pur
magari non giungendo a quella notorietà che hanno altri tipi di eventi, hanno
comunque costruito e mantenuto negli anni un tessuto culturale importante e
significativo all'interno di questa città.
Mi riferisco alla scelta, di fatto, almeno formalmente, di esternalizzare la politica
culturale con la creazione di una Fondazione per la cultura, creando una sorta di
sovrastruttura che è andata deprimendo il ruolo e la funzione, almeno a mio giudizio,
degli Uffici dell'Assessorato alla Cultura.
Parlo ancora (mi riferisco sempre al documento che andremo a votare tra poco) di
una politica che, nonostante ciò che oggi si legga dai cartelloni e dai manifesti
elettorali ampiamente distribuiti sul territorio cittadino, in modo pressoché
indifferente rispetto alle candidature del centrosinistra o del centrodestra, tra i termini
che più vengono impiegati, certamente in modo legittimo, ma che a questo punto
appaiono anche un po' abusati, vi è il termine periferie.
Invece anche nelle scelte contenute all'interno di questo documento (ovviamente è
una lettura che può essere partigiana, ritenuta come tale da parte di alcuni e, quindi,
può ovviamente non essere assolutamente condivisa), la buona parte delle azioni è
concentrata nella parte centrale della città. Mentre le periferie, salvo quelle che
hanno vissuto il momento del 2006, ospitando anche degli interventi degli impianti
olimpici, continuano a essere non dico abbandonate, perché non sarebbe corretto, ma
non così sufficientemente considerate.
Quindi questo è sicuramente un documento che riassume quelle che sono state le
azioni di un anno importante come quello che precede la conclusione di un mandato
amministrativo, che precede il voto; però, è un documento che riassume e
rappresenta bene, a mio giudizio bene, le scelte di questa Amministrazione.
Un'Amministrazione che ha deciso di stabilire dei patti molto netti, molto chiari, in
alcuni casi dei patti già precedentemente stipulati e che attraverso le azioni concrete
di questo Comune sono stati ulteriormente esaltati, con quelli che possono essere
definitivi i cosiddetti "poteri forti". Una Amministrazione, però, che ha dimenticato
un patto con il soggetto fondamentale che vive quotidianamente all'interno del
territorio di un Comune, che sono le cittadine e i cittadini.
Questa Amministrazione, da questo punto di vista, ha mancato; è stata molto capace
a creare una immagine vincente di questa città, ma la città che vince è una città
minoritaria, non è la città di tutte le torinesi e di tutti i torinesi. E di questo,
l'Amministrazione in carica, in primo luogo il Sindaco che si ricandida alla guida di
questa Città, ne porta tutta, completamente, la responsabilità.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Brevemente, perché per la quinta volta mi ritrovo a ripetere le cose dette nei miei
interventi durante le illustrazioni dei Bilanci fatte dall'Assessore Passoni. Pur dando
atto della positiva fase di riduzione della consistenza del debito, così come della
riduzione della spesa per il personale, i punti di criticità risultano essere
sostanzialmente i soliti, cioè il ricorso costante alle anticipazioni di tesoreria e,
accanto a una riduzione del debito, la contrazione di nuovi mutui, che
sostanzialmente sono debiti.
Quindi, pur dando atto (questo l'ho sempre fatto per onestà intellettuale) del percorso
che ci ha visto impegnati, in questi cinque anni, nei confronti del rigore della spesa,
occorre fare una valutazione, perché come ci dicono i Revisori dei Conti, sono uno
dei due parametri che vengono sforati, in maniera particolare riguardo alle
anticipazioni di tesoreria.
Al di là del fatto che la Legge di Stabilità abbia previsto l'incremento di questo limite
massimo, con ricorso alle anticipazioni di tesoreria fino al 31 dicembre, il ricorso
costante alle anticipazioni di tesoreria denuncia evidentemente un deficit strutturale
da parte dell'Ente, che non risulta in grado di far fronte ai propri pagamenti con le
entrate ordinare.
Per fare questo credo che ci sia un'unica ricetta (questo vuole essere l'invito a questa
Amministrazione Comunale e a quella che verrà), che è sempre la stessa: cioè
continuare a ridurre l'indebitamento dell'Ente attraverso il rigore della spesa, che
deve essere l'obiettivo di questa Amministrazione Comunale.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la replica, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Ringrazio i Consiglieri per gli interventi. Comincio dalla proposta di mozione così
eviterò di esprimere il parere, perché, nonostante sia un atto di accompagnamento a
un Rendiconto, in realtà è più una mozione di indirizzo sul Preventivo; ma comunque
la Giunta recepirà l'indirizzo se approvato e di conseguenza ragioneremo.
Solo una precisazione: nel testo non si percepisce che in realtà non parliamo di canile
municipale, ma di terziarizzazione del soggetto aggiudicatario; cosa che peraltro è
successa nelle Spending Review nazionali un po' in tutti gli Enti quando si è
obbligati a ridurre i contributi e i contratti di servizio. Naturalmente questo ha degli
impatti anche negativi sulla gestione e sull'occupazione; di qui anche la nostra
posizione scettica su alcune Spending Review generalizzate e non puntuali.
È stata riportata l'osservazione generale sul Rendiconto. Sicuramente il Rendiconto è
una certificazione delle cose fatte, quindi si commenta nei dati, nelle relazioni e in
quanto è successo.
Raccolgo, in conclusione, l'appello del Consigliere Ricca, ricordando che se il
Gruppo Lega Nord, il Consiglio Comunale e la Giunta riusciranno a dialogare di più,
ne avrà sicuramente giovamento l'ambiente, Consigliere Ricca, che magari vedrà
150.000 fogli di carta inutili in meno.
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