Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 28 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 6
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01829
TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI - TARI. APPROVAZIONE TARIFFE PER L'ANNO 2016
Interventi
"Tassa Comunale sui rifiuti - TARI. Approvazione tariffe per l'anno 2016"
"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201601829/013) 'Tassa comunale sui
rifiuti - TARI. Approvazione tariffe per l'anno 2016' - Sgravio TARI per esercenti in
zona campi Rom"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
201601829/013, presentata dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2016, avente per
oggetto:

"Tassa Comunale sui rifiuti - TARI. Approvazione tariffe per l'anno 2016".

e della proposta di mozione n. mecc. 201602131/002, presentata dal Consigliere
Marrone ed altri in data 28 aprile 2016, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201601829/013) 'Tassa comunale sui
rifiuti - TARI. Approvazione tariffe per l'anno 2016' - Sgravio TARI per esercenti in
zona campi Rom".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 20/04/2016 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
Come detto, gli emendamenti presentati dal Consigliere Marrone sono stati ritirati.
L'Assessore Passoni ha già illustrato la proposta di deliberazione in Commissione.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Premettendo che avrei anche qualcosa da dire sulla proposta di mozione di
accompagnamento, ma lo farò quando ci sarà…

PORCINO Giovanni (Presidente)
Il dibattito è congiunto.

BERTOLA Vittorio
È congiunto? Perché, durante - in teoria - gli interventi sull'ordine dei lavori,
abbiamo avuto un dibattito sulla sostanza della proposta di mozione. In realtà, vorrei
parlare della proposta di deliberazione vera e propria, nel senso che non vorrei che
l'infortunio in cui è incorsa la maggioranza con la soluzione trovata oggi
nascondesse il problema più generale dell'efficienza della raccolta dei rifiuti in
questa Città.
Ho già detto qualcosa ieri parlando della proposta di deliberazione gemella, quella
sul piano finanziario della tassa dei rifiuti, però, dato che probabilmente si tratta
dell'ultima occasione che ho in Consiglio Comunale per parlare di questi temi, credo
che sia importante fare un po' il punto e ribadire che, in questi cinque anni, il
risultato non c'è stato, nonostante l'impegno e, tra l'altro, nonostante le diverse
mozioni anche del Movimento 5 Stelle che sono state approvate dall'Aula che
proponevano interventi concreti ed anche molto fattibili per riuscire ad abbassare la
tassa dei rifiuti.
La percentuale di raccolta differenziata in questi cinque anni è rimasta
sostanzialmente stabile, forse è addirittura leggermente diminuita, ma quella che,
magari, cinque anni fa era una posizione di eccellenza o, comunque, abbastanza
all'avanguardia nell'ambito delle grandi città italiane, ora è diventata una posizione
di retroguardia o di non particolare merito rispetto ad altre città. In più, oltre a
questo, la tassa non ha fatto altro che aumentare. Quest'anno, c'è questo calo dello
0,5%, che, per carità, fa piacere, però sostanzialmente sono pochi centesimi per le
famiglie. Forse si sarebbe potuto ottenere molto di più se si fosse veramente
proceduto ad una diversa politica dei rifiuti, che avesse spinto maggiormente sul
recupero delle materie, ma anche sul recupero del valore intrinseco delle materie, e
che avesse spinto invece molto meno sull'inceneritore, che, secondo noi, è stata
comunque una scelta sbagliata e che, per quasi 20 anni, vincola e vincolerà questa
Città alla distruzione termica dei rifiuti, anziché al loro recupero. Di fatto, limita
anche le effettive possibilità di far calare queste spese e questo costo della tassa
rifiuti, in quanto la Città deve garantire un minimo di tre tonnellate annue da
conferire all'inceneritore, che, per poter funzionare, deve poter girare a pieno ritmo
per ripagare l'enorme debito (nel complesso, il costo è stato di mezzo miliardo di
Euro) contratto con le banche che ne hanno finanziato la costruzione.
A questo punto, per chi verrà dopo - noi speriamo che sia il Movimento 5 Stelle -
diventerà anche un po' difficile fare dei cambiamenti significativi nel modo in cui
sono gestiti i rifiuti. Si può senz'altro provare ad affamare l'inceneritore, però, nel
momento in cui l'inceneritore è costruito, autorizzato ed ha addirittura dei vincoli
contrattuali di questo genere (che sono stati decisi dall'attuale Amministrazione e da
quella precedente anche per i prossimi 15 o 20 anni), diventa molto difficile metterci
mano.
Nel bilancio di questi cinque anni non possiamo che essere scontenti della politica di
gestione dei rifiuti di questa Città.
Riconosciamo che qualcosa sia stato fatto, forse anche grazie - speriamo - alla nostra
pressione continua, quindi qualche ampliamento delle zone con il porta a porta è
stato fatto. Però, è stato fatto veramente molto poco, anche rispetto agli obiettivi già
molto ridotti che questa Amministrazione si era data in sede di Linee
programmatiche approvate nel luglio 2011, quindi, anche rispetto a quelle Linee,
comunque, l'Amministrazione non è riuscita a rispettarle e ad arrivare agli obiettivi
che si era da sola prefissata. Credo che sul tema dei rifiuti, quindi, ci sia poco da
essere contenti di quello che è stato fatto da questa Amministrazione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Le considerazioni politiche le ho già espresse. Lei, correttamente, ha ben detto che la
discussione è congiunta sulla proposta di deliberazione e sulla proposta di mozione.
Allora, entriamo nel merito della proposta di mozione, che mi sembra molto generica
e credo che occorrerebbe (penso che non sia obbligatorio, ma che sarebbe utile per
l'Aula) conoscere intanto quale sia l'opinione del Sindaco e l'opinione della Giunta
su questa proposta di mozione. La rileggo, più che altro a mio uso e consumo:
"Premesso che gli esercizi pubblici, gli artigiani e le piccole e medie imprese
insediate in aree urbane prospicienti agli insediamenti Rom abusivi soffrono pesanti
disagi; considerato che i summenzionati disagi danneggiano il normale esercizio
dell'attività imprenditoriale, minando la sostenibilità e la solvibilità dei tributi locali e
della TARI, si impegna a pervenire ad uno sgravio sulla TARI ad esercenti ed
artigiani operanti nelle aree urbane vicine agli insediamenti Rom abusivi, costituendo
un fondo perequativo nei limiti delle risorse disponibili nel Bilancio Previsionale
2016".
Chiedo anche agli Uffici: una proposta di mozione del genere (che, ovviamente, ha
carattere politico), di una genericità del genere, tecnicamente può essere considerata
ammissibile o no? Perché qual è il mandato, che, poi, viene consegnato agli Uffici,
quando si parla genericamente di uno sgravio che non viene quantificato? Quando si
parla genericamente di vicinanza che non viene definita? Quando si parla di
situazioni abusive, che, come tali, per definizione, non sono conosciute
ufficialmente?
Io mi pongo delle domande, che sono nel merito e tecniche; credo che, se non è
obbligatoria un'espressione o un giudizio politico da parte del Sindaco e della Giunta
- sarebbe ovviamente più che giustificato -, credo che sia invece obbligatorio che gli
Uffici ci dicano se questo atto è un atto votabile o meno, se è solo una dichiarazione
di principio, dal punto di vista della politica, che, però, non è traducibile in atti
concreti amministrativi, oppure se lo è.
Per quanto mi riguarda, nella scarsa conoscenza che ho del diritto amministrativo,
credo che questo atto, tecnicamente e giuridicamente, non abbia alcun suo valore e
alcuna sua applicabilità e che, quindi, gli Uffici debbano esprimere una valutazione e
un parere negativo e debbano comunicare questo loro parere al Consiglio, che, poi,
politicamente, deciderà come riterrà di poter e voler votare, con la consapevolezza
che, se vi è un parere tecnico negativo, votano un accordo politico, che rimarrà tale.
Consigliere Marrone, forse le servirà per andare domani sui giornali, sicuramente le
porterà - a mio giudizio, ma mi auguro di sbagliare - del consenso o rafforzerà la sua
parte politica e toglierà del consenso al partito della nazione, scusate, al Partito
Democratico, mi sono sbagliato, perché qualche elettore di sinistra può ancora
pensare che l'Assessore al Bilancio, che si affaccia dai manifesti della sinistra che
governa, sia di sinistra se non dice nulla su una proposta di mozione che,
politicamente, è una mozione razzista, è una mozione fascista... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere Trombotto, la richiamo nuovamente.

TROMBOTTO Maurizio
Reciti fino in fondo la sua parte, Assessore Passoni, perché dal prossimo mandato
siederà sui banchi del Consiglio dell'opposizione e si divertirà a tornare giovane
quando minacciava sfracelli per l'albergo di Casa Gramsci, caro Assessore, tanto per
citare un esempio della sua poliedricità e della sua capacità camaleontica di cambiare
posizioni a seconda del ruolo che esercita all'interno delle Istituzioni.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere Trombotto, per favore. Sono stato costretto a richiamarla più di una
volta. Le rispondo solo nel merito delle sue osservazioni. Quanto al parere degli
Uffici, Consigliere Trombotto, come ben sa, essendo frequentatore di quest'Aula da
tempo sufficiente, sugli atti di indirizzo non è necessario il parere tecnico e questa è
la ragione per cui gli Uffici non solo non si sono espressi, ma non devono esprimersi,
tutt'al più è una valutazione successiva e non precedente alla votazione dell'atto.
Sulla valutazione politica, invece, come consuetudine, prima della votazione
chiederò alla Giunta il parere in ordine alla proposta di mozione che discutiamo.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)