Interventi |
Comunicazioni del Presidente: - "Ordine dei lavori". PORCINO Giovanni (Presidente) Comunico che è pervenuta una proposta di mozione di accompagnamento alla proposta di deliberazione TARI, che trovate iscritta a pagina 4 del 1° Supplemento. Visto che non vi è ancora stata trasmessa, vi leggo sinteticamente il testo della proposta di mozione: "Oggetto: sgravio TARI per esercenti in zona campi Rom. Il Consiglio Comunale, premesso che gli esercizi pubblici, gli artigiani e le piccole e medie imprese insediate in aree urbane prospicienti agli insediamenti Rom abusivi soffrono pesanti disagi; considerato che i summenzionati disagi danneggiano il normale esercizio dell'attività imprenditoriale, minando la sostenibilità e la solvibilità dei tributi locali e della TARI, impegna il Sindaco e l'Assessore a pervenire a uno sgravio sulla TARI ad esercenti ed artigiani operanti nelle aree urbane vicine agli insediamenti Rom abusivi, costituendo un fondo perequativo nei limiti delle risorse disponibili del Bilancio Previsionale 2016". Questo è il testo della proposta di mozione di accompagnamento, presentata dal Consigliere Marrone, a cui aggiungono la firma i Consiglieri Carbonero, Berthier e D'Amico. La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Solo per lasciare anche a verbale questa proposta di mediazione politica su un punto che a noi sta molto a cuore. Non vedo presente l'Assessore che rappresenta quell'incontro, ma recentemente si sono svolte alcune assemblee promosse anche da Confartigianato e da Confesercenti che riguardavano la rimostranza su tutti i danni che sono sopportati da artigiani e commercianti che si ritrovano a operare nelle aree vicino ai campi Rom abusivi, per tutta una serie di disagi connaturati a quelle realtà, ovvero la frequenza maggiore di episodi di microcriminalità, di furti e anche problemi di disagio igienico-sanitario e ambientale, portato dai roghi delle sostanze plastiche che avvengono spesso nei campi, piuttosto che i cumuli di immondizia che infestano le aree limitrofe, tutti disagi che chiaramente vanno a impattare molto negativamente sull'esercizio della professione dell'imprenditoria da parte di queste realtà. Visto che sono disagi che potrebbero essere assimilati (forse sono anche più gravi) per analogia amministrativa e normativa a quelli che sopportano gli esercizi colpiti dalle cantierizzazioni, la proposta che è emersa e che io ho voluto condensare in questo atto di indirizzo collegato alla proposta di deliberazione TARI è di prevedere, esattamente come per quelle realtà delle agevolazioni TARI. Da un confronto con la Giunta comprendo che non possono entrare così in gioco, perché mancano fonti normative che consentano lo sgravio diretto, ma mediante un fondo perequativo (strategia già utilizzata dall'Assessore Passoni e dalla Giunta rispetto all'IMU del primo anno sulla prima casa per le famiglie indigenti) si darebbe una boccata di ossigeno a quelle partite IVA che, per i disagi sopportati, sarebbero costrette a chiudere o a trasferirsi, desertificando ulteriormente il tessuto sociale di quelle periferie, su cui già gravano pesi e disagi davvero esagerati. Credo che questa sia una misura di buon senso e non ideologica, bensì fondata sulla necessità di sostenere il territorio e implementare una riqualificazione che deve riuscire a evitare che ci siano dei quartieri trasformati in un ghetto. Credo che su questo si possa trovare un'intesa e, se c'è, chiedo un impegno della maggioranza nelle persone dei suoi Capigruppo ad approvare questo atto di indirizzo, allora può esserci anche la disponibilità a ritirare l'ostruzionismo che sta affossando questa e altre deliberazioni dei tributi. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele A nessuno sfugge la situazione straordinaria ed emergenziale nella quale ci troviamo a livello di Consiglio Comunale, dovendo approvare le deliberazioni propedeutiche al bilancio in questa fase, con il Consiglio Comunale che ha già concluso i suoi lavori ordinari e avendo di fronte ancora due impegni così delicati e così importanti come l'approvazione del rendiconto e del bilancio preventivo. In questo contesto la maggioranza si assume la responsabilità di cercare, in tutti i modi, possibili soluzioni di mediazione perché abbiamo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei impari l'educazione, che appartiene, innanzitutto, alla sinistra ed io ritengo di poter parlare a nome della sinistra. PORCINO Giovanni (Presidente) Per favore, andiamo avanti ed evitiamo di interromperci. PAOLINO Michele Non è semplice, Presidente. La maggioranza si assume la responsabilità di consentire alla Città di Torino di approvare il Rendiconto e il Bilancio Preventivo. In questo contesto abbiamo valutato la proposta del Consigliere Marrone, facciamo un ragionamento un po' più ampio sull'emergenza Rom e sul disagio che vivono i cittadini, in particolare nella zona di corso Tazzoli e di via Germagnano, e ragioniamo sul superamento dei campi, sulla soluzione e la trasformazione di quelle aree in maniera un po' più ampia. Faremo la nostra parte perché il Consiglio approvi questa mozione nella formulazione così elaborata, che prevede, da una parte, il prendere atto che ci sono porzioni di questa Città che vivono situazioni di disagio e, dall'altra, la possibilità di venire incontro a questo disagio, nei limiti del Bilancio Preventivo, fermo restando che riteniamo principalmente di dover fare un lavoro di trasformazione urbana in quelle aree, quindi non vorremmo limitarci soltanto a riconoscere uno sgravio ai commercianti e agli artigiani, alle piccole e medie imprese; è nostra intenzione fare un ragionamento più ampio e lo abbiamo già dimostrato. Da questo punto di vista, però, mi concentrerei soprattutto sul fatto che come Consiglio Comunale possiamo approvare le deliberazioni propedeutiche al bilancio, possiamo approvare il Rendiconto e possiamo approvare il Bilancio Preventivo in una situazione che, come è noto a tutti, è fuori dall'ordinario. PORCINO Giovanni (Presidente) A fronte di questo, consideriamo ritirati gli emendamenti presentati dal Consigliere Marrone sulle deliberazioni. La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Curto. CURTO Michele Mi duole ricordare al Consigliere Paolino che oltre all'educazione fra le persone, che lui richiamava poc'anzi, perché stavo parlando con il Consigliere Trombotto preparando questo intervento, è più importante l'educazione istituzionale, soprattutto in quest'Aula, e da questo punto di vista credo che ieri ne abbia avuto prova nel momento in cui il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà ha permesso per diverso tempo di mantenere il numero legale. Non abbiamo fatto una cortesia a nessuno, Consigliere Paolino, ma siamo stati educati nei confronti dell'Istituzione Consiglio Comunale di Torino e soprattutto dell'Istituzione Comune di Torino, che ha la necessità di approvare gli atti fondamentali di questa Amministrazione; ci sembra però che questa cosa non sia stata compresa, capisco il nervosismo, ma così è. Detto questo, semplicemente non condividiamo l'accordo che è stato trovato, in quanto ci sembra chiaro l'intento ricattatorio, legittimo da parte del Consigliere Marrone, qualcuno all'interno della maggioranza diceva - cito - "con i fascisti non si vota mai nulla". (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Qualcuno, non io, tant'è vero che noi con il Consigliere Marrone abbiamo votato diversi atti e lo abbiamo fatto nel merito perché li condividevamo, mentre invece in questo caso si vota perché si è costretti a farlo, si accetta il ricatto; si tratta semplicemente di un'altra cosa. Per questa ragione non abbiamo nulla da prendere, ma non abbiamo neanche nulla da dare a questo ricatto, quindi non parteciperemo, così come di volta in volta valuteremo se partecipare o non partecipare al voto, sempre nel rispetto dell'educazione istituzionale che ci contraddistingue, ma anche della, a questo punto, caratterizzazione politica che sempre ci distingue. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Ci tenevo a questo punto ad intervenire anch'io perché ho firmato la mozione del Consigliere Marrone e volevo aiutare un po' il Consigliere Paolino ad uscire da questo limbo di incertezza, di imbarazzo che lo accompagna. È chiaro che non è un ricatto ed è chiaro che il vostro pensiero a largo spettro sul futuro della situazione nomadi di Torino è come minimo quello che lei ha annunciato, che è lo stesso che è stato annunciato, lo devo dire, cinque anni fa nel programma che si chiamava "Gran Torino", che però non ha portato a grandi soluzioni in questi cinque anni. Trovo quindi corretta questa mozione, che può avere il sapore del ricatto per fare nel frattempo qualcosa di più concreto, perché, se aspettiamo il progetto a largo spettro, ci vogliono altri due sindaci per chiudere il cerchio di questo lavoro che volete fare nei confronti della situazione nomadi e quant'altro nella Città di Torino. Fa specie che non abbiate pensato nel frattempo ad una soluzione che potesse aiutare quelli che dovrebbero essere anche i vostri elettori, cioè sollevarli da gravosi impegni economici, poiché i loro incassi sono talmente diminuiti che hanno proprio problemi di sopravvivenza, ma questo lo avevo già detto ieri. Non è un problema che tutto sommato vi riguarda, perché come avete asfaltato il discorso degli ambulanti allo stesso identico modo asfaltate anche il problema degli altri commercianti o di chiunque sia in difficoltà. Perché non avete pensato, ad esempio, alla soluzione proposta prima dal Consigliere Marrone, a fronte dell'annullamento di 1.870 emendamenti che vi avrebbero tenuti qui per tutto il mese di maggio e che sarebbe stato un grosso problema, essendo tutti impegnati in campagna elettorale? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Infatti ho detto che sarebbe stato un grosso problema per tutti. Qual è il problema? È che si cerca, ripeto, di far cassa veramente forse mirando al singolo cittadino pur di raggranellare denari, quindi è giusto non pensare a situazioni o sgravi di questo tipo, proprio perché altrimenti anche solo quelle poche miserie che vengono raccolte verrebbero perse e non potrebbero essere messe nelle casse del Comune, che ne ha assolutamente bisogno. Vi ricordo sempre, ma quello sarà argomento poi futuro… PORCINO Giovanni (Presidente) Per cortesia, Consigliere Carbonero, arrivi al punto. CARBONERO Roberto Fondamentalmente ho voluto aiutare il Consigliere Paolino. PORCINO Giovanni (Presidente) La ringrazio, Consigliere. Data l'importanza del tema, non vi ho interrotto, vi segnalo solo che ho fatto una breve comunicazione sull'ordine dei lavori in apertura per rappresentare la mozione di accompagnamento che ho ammesso, presentata dal Consigliere Marrone. Vi chiedo di non trasformare l'ordine dei lavori in un'anticipazione del dibattito di merito, né considerarlo una variazione di ordine generale-politica su temi che non riguardano la deliberazione. La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Intervengo molto brevemente e sul punto. Non pensavo veramente che il crepuscolo del centrosinistra e gli ultimi giorni da Sindaco di questa Città di Piero Fassino avrebbero assunto questo tipo di caratterizzazione. Di accordi nefasti già se ne sono visti all'interno di questa Sala, quello più clamoroso, ma che tutto sommato aveva delle caratteristiche tecniche, è stato sulla riforma delle Circoscrizioni, ma che si giungesse ad un accordo fondato su basi razziste, razziali, che ricordano il ventennio fascista, ovvero quello per il quale si riconoscono… PORCINO Giovanni (Presidente) Per favore, Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Mi tolga la parola. PORCINO Giovanni (Presidente) Non le tolgo le parola, perché non censuro gli interventi, ma si ricordi che siamo in Aula e, francamente, mi sembra un'esagerazione paragonare la nostra attività a quella fascista. TROMBOTTO Maurizio Si riconoscono delle esenzioni al pagamento di una tassa comunale non sulla base di elementi oggettivi (quali quelli di un cantiere), ma sulla base di un'etnia. Forse non vi state rendendo conto della gravità di questo fatto. Da parte dei banchi dell'opposizione o di una parte dell'opposizione non mi stupisce affatto, è coerente con le loro opinioni politiche, ma mi stupisce da parte di coloro che si definirebbero di centrosinistra. Forse non vi rendete conto della gravità politica dell'accordo che avete appena sottoscritto, perché smentisce clamorosamente qualunque aspetto e qualunque collocazione - posto che ve ne fosse ancora - nell'alveo non solo della sinistra, ma del centrosinistra da parte del Partito Democratico. Vergognatevi e riflettete su quello che state facendo. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Viale VIALE Silvio Intervengo per chiedere scusa ai Colleghi, al Presidente ed al Consiglio per l'errore fatto ieri, che è stato involontario; avendo sottoscritto la proposta di mozione che si stava votando era pacifico il mio voto, ma i ritmi veloci delle nostre riunioni ed i nostri tempi, molte volte, ci portano a fare degli errori, in cui tutti siamo incorsi. Ieri, purtroppo, ha avuto questa conseguenza, però vorrei aggiungere che vedo positivamente gli sviluppi, perché non solo dopo il crepuscolo c'è sempre un nuovo giorno e c'è la luce, ma, soprattutto, credo che prevedere delle forme di risarcimento in caso di insediamenti abusivi (per capirci, quelli che abbiamo sgomberato) non sia un fatto negativo. L'unico problema è che non può essere una cosa permanente della Giunta, per cui non credo che averlo faccia parte del programma di centrodestra, ma è una situazione contingente che invita tutti quanti ad intervenire per risolvere i problemi. Ha fatto bene il Capogruppo Paolino a sottolineare che vogliamo trasformare quell'area e non soltanto dare dei risarcimenti per qualcosa che sembrava dovesse rimanere lì eternamente. Invito, quindi, il centrodestra a non esultare, semplicemente perché nel loro programma questo non è previsto e non credo che siano a favore di risarcimenti permanenti, non essendo capaci poi di smobilitare gli insediamenti abusivi come succede in tutte le Città; alla fine, mi pare che, tutto sommato, sia qualcosa che aggiunge qualcosa in più alla nostra discussione ed al nostro Bilancio e che non tolga nulla; poi si vedrà. |