Interventi |
"Accorpamento emendamenti alla deliberazione (mecc. 201601419/024) avente ad oggetto 'Indirizzi per l'Esercizio 2016 in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili'" D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201602095/002, presentata in data 26 aprile 2016, avente per oggetto: "Accorpamento emendamenti alla deliberazione (mecc. 201601419/024) avente ad oggetto 'Indirizzi per l'Esercizio 2016 in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili'" D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Un intervento è d'obbligo, visto che questa è una proposta di mozione di accorpamento. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Per cortesia, Colleghi, c'è il Consigliere Marrone che sta intervenendo, un po' di rispetto. Grazie. MARRONE Maurizio Presidente, la ringrazio di questa attenzione. Dicevo, un intervento è dovuto per spiegare le ragioni dell'ostruzionismo, a partire da un indirizzo politico partito dalla Giunta su una previsione di entrate, quali sono le tasse, i tributi e le tariffe, che oggettivamente e forse inevitabilmente - questo lo possiamo concedere -, decise e deliberate alla fine di una tornata amministrativa in piena campagna elettorale, non possono che riportare delle conseguenze di questo clima. Evidentemente su questo non si è neanche minimamente cercata - almeno al momento - un'intesa con le opposizioni, c'è stato anche un annuncio di quelle che erano le misure ampiamente precedenti, da parte della Giunta, all'approfondimento in Commissione, forse addirittura, se non ricordo male, al rinvio stesso alle Commissioni dal Consiglio Comunale. Da Consiglieri abbiamo avuto il piacere, ancora una volta - piacere ironico -, ma con un ampio anticipo, di leggere tutti i dettagli, come se fosse quasi un manifesto - non nel senso di affissione, nel senso di manifesto politico - di quelle che erano state le scelte tributarie e tariffarie dell'Amministrazione Fassino dai principali quotidiani. In particolare - penso che mi troverò a ripeterlo in alcune occasioni nella giornata di oggi -, c'è una cosa che ci ha abbastanza scioccato, dovendo immaginare delle particolari agevolazioni, e anticipo su questo che esiste anche un emendamento di merito (lo dico alle forze del centrosinistra come messaggio neanche troppo implicito e subliminale) che va a colpire una misura che noi riteniamo davvero propagandistica, ovvero l'abbattimento dell'aliquota prevista sull'IMU, quindi sulle seconde case che vengano affittate neanche tanto al rifugio diffuso, cioè all'ospitalità dei profughi o chiamiamoli più precisamente richiedenti asilo in quanto tali, bensì alle associazioni e alle cooperative che ospitano richiedenti asilo. È una misura che noi vediamo clamorosamente di clientelarismo elettorale nei confronti di queste realtà, che abbiamo dimostrato in diverse occasioni essere proprio partiticamente collaterali a diverse forze del centrosinistra, che sono anche sotto indagine per alcune vicende di ospitalità, in questo caso non di richiedenti asilo, bensì di Rom, e che in ogni caso abbiamo già dimostrato, anche sulle vicende dello SPRAR, e quindi nel progetto di assistenza ai richiedenti asilo finanziato dal Comune di Torino, avvalersi di stamberghe in affitto, spesso prive dei livelli minimi di abitabilità, di decoro e di igiene sanitario, da parte di società direttamente o indirettamente riconducibili ai famigerati "ras delle soffitte", che purtroppo possiedono ampie fasce immobiliari delle nostre periferie e che drammaticamente sono passati dall'arricchirsi alle spalle di singoli privati, ostaggio di un approfittamento economico figlio della disperazione abitativa, abbiamo visto purtroppo questi personaggi compiere un salto di qualità e diventare addirittura neanche tanto soggetti non perseguiti dalle autorità, ma addirittura interlocutori istituzionali ed economici della Pubblica Amministrazione, andando a beneficiare di questo business che ormai è diventato il rifugio dal Terzo Mondo con questa immigrazione di massa. Quindi, evidentemente, è un qualcosa che ha veramente poco a che vedere con la solidarietà e molto a che vedere con questo business politicizzato. Altrimenti - lo dico prevenendo prevedibili critiche del centrosinistra - non si capisce perché non siano state invece previste delle agevolazioni o degli sconti sulla TASI, e quindi sulle tasse immobiliari sulla prima casa, non alle cooperative e alle associazioni che ospitano i profughi, bensì ai privati cittadini o alle famiglie che magari - e quelli sono casi che di sicuro noi non condanniamo, perché la solidarietà è un valore anche a destra - abbiano deciso di ospitare, senza benefici economici, persone richiedenti asilo, rispondendo, per esempio, all'appello del Vescovo di Torino e del mondo cattolico. Questa, invece, è una realtà che evidentemente non beneficerà minimamente delle agevolazioni e dei tagli di aliquota di nessuna deliberazione, perché non è stato previsto alcunché da parte della Giunta. Evidentemente, riteniamo che un'impostazione di questo tipo sia da rigettare, consapevoli che è fuori luogo, prima ancora che nel merito, nel metodo, la decisione scellerata - ma questa non è colpa vostra, bensì del Governo, che non ha concesso proroghe - di non aspettare un mese e consentire a una nuova tornata amministrativa, senza l'affanno e la mentalità da campagna elettorale, bensì al fine mandato, di dover approvare atti fondamentali principali e importantissimi, come la carta contabile per eccellenza del Comune di Torino in un'unica soluzione, tanto Rendiconto che avremo - a breve non si capisce, visto che la Giunta tarda ad approvarlo, però avremo - prima o poi in Consiglio Comunale, ma in questo caso addirittura atti propedeutici al Bilancio Previsionale 2016, quindi addirittura atti propedeutici, invece, al documento contabile di previsione, quindi sul futuro anno 2016, anno nel quale, evidentemente, almeno metà, in termini di annualità solare, sarà amministrata questa città, se non da una maggioranza diversa - noi questo lo auspichiamo -, sicuramente da un Consiglio differente e da una Giunta differente. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Marrone, la invito a terminare. MARRONE Maurizio Sì, Presidente, non la voglio mettere in imbarazzo. Interrompo il mio intervento, tanto ci saranno altre occasioni. Grazie. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Credo che il discorso e il fil rouge dei discorsi di oggi si attesteranno tutti sullo stesso principio, e cioè, al di là del domandarsi il perché comunque non siano stati accolti determinati non dico emendamenti, anche solo suggerimenti e consigli da parte della minoranza su tutta la parte del Bilancio riguardante i tributi, è soprattutto l'assoluto sordismo, cosa che in questi giorni si sta evidenziando. Cercherò di dirlo il più possibile in questi giorni, non tanto come spot elettorale - che tra l'altro mi è dovuto, ci mancherebbe, siamo tutti qui per farci rieleggere -, ma per sottolineare come ormai da più di una settimana le Commissioni siano praticamente deserte; sono fatte deserte eventualmente dagli Assessori (in questo caso no, perché sono costretti a venire ad illustrare le loro parti di Bilancio), ma sicuramente dai Consiglieri della maggioranza, che sono presi dall'attiva campagna elettorale e disertano completamente le Commissioni. Questo la dice lunga su come l'interesse verso i loro concittadini sia assolutamente ridotto all'andare già alla caccia di voti, piuttosto che finire questo mandato con i giusti approfondimenti e con la ricerca di eventuali nuove soluzioni sempre a favore dei propri concittadini. Questo non accade e non accadrà sicuramente anche nei prossimi giorni, mi aspetto anche venerdì una Commissione deserta, perché comunque credo che l'Assessore Passoni - come ha dimostrato negli anni scorsi e lo dimostrerà anche in questo ultimissimo giro - imporrà il Bilancio, le voci, eventuali orpelli, eccetera, come vuole lui, e ha ragione. Quindi, è perfettamente e assolutamente inutile la presenza dei Consiglieri di maggioranza, tanto, al di là di non poter portare valore aggiunto a quelle che poi possono essere le voci di Bilancio a favore, sarebbero comunque poi costretti a piegarsi al volere di quello che la Giunta gli ordina e comanda. Questa, però, è una questione che va ben evidenziata, anche perché noi da qui alla votazione del Bilancio faremo di tutto per evidenziare quali sono quelle voci e quei passaggi assolutamente, come sempre, poco chiari - e quindi di questi chiederemo spiegazioni -, di come ci saranno stati spostamenti eventualmente di capitale, piuttosto che di voci in Bilancio, magari, come sempre, essendo un Bilancio pubblico, quindi non dettagliato come può essere quello privato, facilmente aggirabile in alcune voci. Questo non significa che non sia corretto, attenzione, ci mancherebbe, ma sicuramente è poco chiaro. Quindi, gli emendamenti e anche cercare gli accorpamenti, sono tutte manovre che dimostrano, per l'ennesima volta, una forza non legata alla discussione, al confronto e a cercare di ottenere il meglio da questa Sala, per trovare poi una sintesi che ci trovi tutti d'accordo e sicuramente in favore della città, del bene della città, ma semplicemente una prova di forza dedita alla dimostrazione che questa Giunta da sempre, per l'ennesima volta - e lo ripeto fino in fondo -, fa esattamente ciò che vuole. Sarà importante cercare di tenervi il più possibile attenti, perlomeno per le ultimissime sedute, nel senso indaffarati nelle vostre faccende e affaccendati, ma sicuramente seduti a quel banco il più possibile, perché, al di là dei vostri spot elettorali che farete in giro, credo che sia corretto far vedere che comunque forse siete ancora dalla parte di chi vi ha votati fino ad adesso e ha cercato di ottenere da voi di essere accompagnati in un sistema di vita leggermente migliore, in una città che ha offerto sicuramente tantissimo agli stranieri, intesi forse come visitatori di vari festival e manifestazioni, ma sicuramente molto poco ai torinesi, che si vedono continuamente tartassati e hanno una grande fortuna: credo che si sia arrivati al capolinea, cioè non si può ciucciare ancora più di quanto è stato succhiato dai loro portafogli fino adesso, quindi questo li dovrebbe in qualche modo consolare, perché di più non gli si potrà prendere, credo che sia quasi praticamente impossibile. Ce la metteranno tutta, probabilmente nel prossimo giro, credo - spero non più condotto come è stato condotto questo -, magari si potrà vedere qualche miglioramento; di sicuro questo no, questo non ha interessato chi doveva interessare e sicuramente non ha aiutato chi doveva essere aiutato. Presidente, quanti minuti mi rimangono? D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Ha terminato il tempo a sua disposizione, Consigliere. La parola alla Consigliera Cervetti. CERVETTI Barbara Ingrid Rispondo solo all'intervento del Consigliere Carbonero. Capisco la sua intenzione di fare un ostruzionismo legittimo e sacrosanto, va benissimo farlo, però, Consigliere Carbonero, la pregherei di farlo con degli interventi di merito, con delle critiche sul programma, leggendo una pagina di un atto, in qualunque modalità lei scelga di farlo, ma senza denigrare e raccontare menzogne a chi ci sta ascoltando, perché in Commissione i Consiglieri della maggioranza hanno continuato ad essere presenti. Io c'ero in Commissione e c'ero negli altri Consigli Comunali. Quindi, mi sembra veramente brutale far passare un messaggio alla città che lei c'era e gli altri no. Non arriviamo a questo punto, perché non è vero, perché ci siamo assunti la responsabilità di finire il mandato, di garantire i numeri nelle Commissioni, c'eravamo, ascoltiamo i dibattiti, partecipiamo agli argomenti. Direi di non abbassarci ad un livello tale, combattiamo proponendo programmi. Non denigriamoci a vicenda per un unico motivo, perché là fuori non gliene frega niente del fatto che noi ci denigriamo e non miglioriamo la qualità di vita, parliamo di programmi e rimaniamo sul merito. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Carbonero, non posso accordarle il fatto personale, perché non è stato insultato. Dopodiché, Consigliera Cervetti, comprendendo il suo pensiero, ogni Consigliere Comunale ha la libertà di dire ciò che vuole, dopodiché se ne assume la responsabilità. Chi dice una cosa, se ne assume la responsabilità. La parola al Consigliere Liardo, ha 5 minuti per il suo intervento. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Per cortesia, Consigliere Carbonero e Consigliera Cervetti... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere Viale, per cortesia, non ci si metta pure lei. Non mettetemi nelle condizioni di dover sospendere il Consiglio, vi chiedo questa cortesia. Consigliere Ricca, per cortesia, lasci parlare il suo Collega di opposizione, Liardo. La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Io nella passata mezz'ora sono stato un po' in letargo per quanto riguarda quello che è stato il dibattito. Però, Presidente, se si parlano tra Consiglieri... Capisco che non è sicuramente un intervento di alto livello culturale, però diventa difficile. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consiglieri, vi chiedo la cortesia di rimanere in silenzio. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Consigliere Cassiani, per cortesia. Ho l'impressione che questa sarà una seduta lunga, quindi cerchiamo di mantenere tutti la calma. Consigliere Paolino, lei, che è il Capogruppo del PD, cerchi di intercedere anche lei, mi faccia questa cortesia. Chiedo la stessa cosa ai Colleghi di opposizione, di limitarsi alla normale dialettica politica. La parola al Consigliere Liardo. Prego, prosegua il suo intervento. LIARDO Enzo Lo so che non è bello. Volevo rispondere alla provocazione del Consigliere Cassiani, che comunque dubitava sulle mie qualità oratorie e penso che abbia ragione, però ho avuto la sfortuna in questi anni di trovarmelo sempre vicino e una cosa che non riesco a capire è come lui, che è una persona estremamente intelligente, di alto livello culturale, possa essere sempre comunque a un livello paritetico al mio, perché comunque Consigliere sono io e Consigliere è lui. È Presidente di una Commissione, però poi una Presidenza di una Commissione non la si nega a nessuno. Adesso posso procedere... D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Liardo, entri nel merito della proposta che ci accingiamo a votare. LIARDO Enzo Comunque, in realtà al Consigliere Cassiani voglio bene, perché abbiamo passato... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non si offenda. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Cassiani, è l'ultima volta che presiedo, non mi costringa a cacciarla fuori, per cortesia. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). LIARDO Enzo Consigliere Paolino, io rispondo solo alle provocazioni. Mi rivolgo a lei. Allora, ho deciso di partecipare a questo dibattito perché comunque ho sentito e ascoltato con estremo interesse l'intervento della Consigliera Cervetti, perché parlava appunto di una cosa che io condivido, il fatto che comunque fuori da quest'Aula non interessano assolutamente tutte le beghe e le contrapposizioni che possono esserci tra maggioranza e opposizione. Tuttavia, su una cosa io volevo distinguermi rispetto al suo intervento: la qualità della vita, cara Consigliera Cervetti, è determinata comunque anche dalle scelte che in questi anni sono state fatte in questa Città, perché la qualità della vita si misura, ad esempio, nei servizi, si misura al fatto di pagare il giusto e avere una città pulita, avere anche un'assistenza di natura sociale, che comunque vediamo essere molto deficitaria, nonostante gli sforzi della Vicesindaco, che ha condotto egregiamente il suo ruolo, perché io do sempre a Cesare quel che è di Cesare. Purtroppo, invece, su altri capitoli la qualità della vita in questa città sicuramente non è ai primi posti nel panorama nazionale e questo è comunque attribuibile a chi ha governato in tutti questi anni. Ripeto anche e voglio sottolineare il fatto che questa Città ha avuto una grossa fortuna - l'ho detto in tanti ambienti, penso di averlo detto anche in questo Consiglio e vorrei ripeterlo - (...) come Bologna ha avuto una continuazione amministrativa sempre targata con gli stessi simboli. Questo sicuramente aiuta, a livello programmatico, a far sviluppare una città, perché normalmente, quando qualcuno fa anche qualcosa di buono, poi viene smontato o messo in discussione da chi subentra. Qui c'è stata la fortuna proprio di aver avuto sempre un'Amministrazione con la stessa identità politica. Purtroppo, secondo me, questa occasione non è stata colta, perché noi abbiamo visto, anche su tanti ambiti che determinano la qualità della vita, che ci sono state delle situazioni che sono iniziate e non sono mai state portate a termine; immagino e sottolineo, ad esempio, il fatto della raccolta differenziata, che può sembrare anche una cosa banale, però anche quella incide sulla qualità della vita: ci sono ancora dei quartieri che comunque non hanno dei recipienti adeguati per poter conferire, ad esempio, la plastica, in tanti condomini non sono stati previsti. Scusate se banalizzo, però, se noi parliamo di qualità della vita, dobbiamo inserire tutto quello che il contesto... D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Liardo, la invito a concludere il suo intervento. LIARDO Enzo Sì, infatti concludo perché il tempo è scaduto. Grazie. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 25, astenuti 2, favorevoli 22, contrari 1. La proposta di mozione è approvata. |