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"Commissione Permanente tematica sul monitoraggio dei Servizi Pubblici Locali. Indirizzi all'Amministrazione" PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201601709/002, presentata in data 7 aprile 2016, avente per oggetto: "Commissione Permanente tematica sul monitoraggio dei Servizi Pubblici Locali. Indirizzi all'Amministrazione" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Araldi. ARALDI Andrea Il tema che la nostra Commissione ha affrontato e da cui, poi, è nata questa proposta condivisa da tutti i Commissari, è che il tema dei Servizi Pubblici Locali sia diventato un tema centrale nel confronto, nella discussione e nella riflessione politica e amministrativa. Si tratta di un elemento fondamentale sia per la vita dei singoli cittadini sia per lo sviluppo della città e del territorio ed è anche un importante elemento di coinvolgimento nei confronti dei singoli cittadini su quella che è la vita democratica della città. Di fatto, il sistema dei Servizi Pubblici Locali vede tre principali attori: il Comune, che è colui che affida il contratto, il gestore e il cittadino utente. Questi Servizi Pubblici Locali hanno subito nel tempo, sappiamo, una nota evoluzione. Inizialmente, erano gestiti da aziende municipalizzate e, poi, man mano nel tempo, con gestioni in house, per arrivare ad oggi ad una tendenza generale dell'affidamento tramite gara. Tendenza generale che viene anche confermata da indicazioni della Comunità Europea e indicazioni del Governo. Evidentemente, questa evoluzione ha portato a dare sempre maggiore importanza a quello che è il contratto di servizio, inteso quindi come vero snodo attraverso cui l'Ente Locale ha modo di interagire con il fornitore ed erogatore del servizio, sia per quanto riguarda la gestione del servizio stesso sia per le modifiche in itinere sia per le eventuali revisioni del contratto sia per quello che sono i nuovi bandi che si debbono man mano mettere a punto. Nei fatti, è noto che l'evoluzione della gestione dei Servizi Pubblici Locali è passata, come abbiamo detto, da quelli che erano settori interni del Comune, le aziende speciali, poi a società spesso a controllo pubblico e, ad oggi, in alcuni casi, si va su aziende che sono, invece, del tutto private, che vincono la gara e l'affidamento. In realtà, bisogna dare atto che, a livello cittadino, ma in generale a livello italiano e anche europeo, molto spesso è stato lo stesso complesso aziendale che nel corso dei decenni ha gestito il servizio, modificando quella che era la sua figura giuridica e la sua posizione, tipologia di rapporto giuridico con l'Ente che affidava il servizio. Questo ha fatto sì che la comunità economica e tecnica, che, all'interno della Città, si occupava di un servizio, fosse in forte continuità e in forte spirito collaborativo, ma è evidente che, man mano che il sistema va effettivamente verso la struttura dell'affidamento del Servizio Pubblico Locale a soggetti che possono nulla avere a che fare con la comunità locale (immaginiamo una gara per i trasporti vinta da una società quotata alla borsa di Singapore, i cui manager sono meramente degli interlocutori tecnici-economici con la nostra Città), in questo caso sempre più importante diventa il contratto di servizio, sia per quelli che sono gli aspetti di controllo quotidiano, ma anche, forse soprattutto, per la capacità e la possibilità che noi dobbiamo sempre garantire al nostro Ente Pubblico di essere in grado di essere una controparte rispetto a quelli che sono i fornitori del servizio, senza soffrire di un'asimmetria di capacità e di informazione. Vale a dire che, se pensiamo che un Servizio Pubblico Locale sia gestito da un soggetto totalmente esterno per dieci o vent'anni, dobbiamo nel modo più assoluto garantire che il Comune non solo sia in grado di esercitare il controllo quotidianamente, ma sia anche in grado di avere tutte le informazioni necessarie per progettare l'evoluzione del servizio e, in dieci o vent'anni, fare una nuova gara avendo gli elementi per poterla fare con cognizione di causa. In questo senso, la nostra Commissione ha ragionato, sottolineando l'importanza del contratto di servizio come un elemento di snodo e di capacità di gestione da parte dell'Ente pubblico dei rapporti con il fornitore e, quindi, ha voluto sottolineare come sia assolutamente fondamentale che i contratti di servizio mantengano in sé tutte le previsioni necessarie per garantire la possibilità di acquisire i dati sia economici che finanziari che anche industriali ed operativi e di management da parte dei gestori dei Servizi Pubblici Locali. In particolare, è necessario che questa capacità non sia soggetta a particolari vincoli, al di là di quelli impliciti di una riservatezza industriale anche con riferimento a quelle che sono le esternalizzazioni, quindi appalti a soggetti terzi, perché, viceversa, la forza di una capacità informativa e di know-how in capo all'Ente Pubblico verrebbe mano, di fatto togliendo la capacità e la possibilità di controllo effettivo da parte dell'Ente Pubblico rispetto al fornitore del servizio. Questa attività di ricognizione informativa è anche importante non soltanto per la Giunta e l'Amministrazione, ma anche per il Consiglio Comunale e i Consiglieri a cui sono affidati tali compiti di verifica e di indirizzo. Quindi, abbiamo pensato - è necessario sottolinearlo - che sia importante che tutti gli Uffici Comunali che sono coinvolti in questo processo abbiano le adeguate risorse umane, tecniche e di know-how informative per permettere queste attività di progettazione e controllo, interlocuzione ed indirizzo, in maniera efficace e puntuale. Abbiamo anche ritenuto importante che si avvii una seria riflessione su quelli che sono i diversi presidi di controllo dal singolo Comune alla Città Metropolitana, alle ATO e all'Authority, in maniera da comprendere quali siano le migliori aree, anche geografiche, di intervento per permettere un rapporto, tra l'Ente o gli Enti Locali che affidano il servizio ai fornitori, che sia caratterizzato da una certa simmetria di capacità tra i due Enti. In tal senso, abbiamo anche ritenuto che, anche sulla base delle importanti esperienze che ci sono state nel passato, sia necessario che nel Comune vi siano le risorse affinché il Consiglio Comunale e le sue Commissioni, senza per questo dover creare particolari strutture o sovrastrutture, siano in grado, con il massimo contenimento dei costi di intervento, di poter effettivamente svolgere l'attività di indirizzo e di controllo. Io volevo ringraziare tutti i Commissari, perché è stato svolto un lavoro importante e proficuo. Credo che, poi, il Consigliere Marrone vorrà fare un intervento. Ringrazio gli Uffici che hanno supportato l'attività della nostra Commissione con preziosi apporti anche tecnici e documentali. Concludo, ribadendo che, in una democrazia moderna, i Servizi Pubblici Locali sono uno degli elementi fondamentali di collegamento tra il cittadino utente e l'Ente Pubblico e sono uno degli strumenti che maggiormente vengono vissuti nella vita quotidiana del singolo e della collettività. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Io mi unisco in premessa ai ringraziamenti del Presidente di Commissione Araldi, partendo dal ringraziamento nei suoi confronti per aver diretto questa Commissione tematica con grande inclusività e con il rispetto di tutte le parti politiche coinvolte nella programmazione dei lavori e anche nella redazione dell'atto di indirizzo, che va poi a culminare l'attività di questa Commissione in fine tornata amministrativa. Io continuo a rimanere convinto che la decisione espressa con un voto unanime di questo Consiglio Comunale sulla mozione che istituiva questa Commissione sia stata una scelta giusta, perché quantomeno non si può negare il merito di aver riportato al centro del dibattito e dell'attenzione politica la necessità di non deresponsabilizzarci e non deresponsabilizzare nessuno rispetto al tema centrale e strategico dei Servizi Pubblici Locali. Noi veniamo da un sistema che, originariamente, controllava e gestiva direttamente questi servizi, passando poi ad un sistema - ovviamente, sto semplificando - che li andava a delegare a società strumentali, che rimanevano comunque enti strettamente subordinati e, con la crisi dell'erario pubblico, diciamo generalizzato, e con una tendenza alla privatizzazione, ha rischiato sostanzialmente di perdere qualsiasi non dico neanche controllo o indirizzo, ma anche solo coinvolgimento informativo sull'erogazione, sulle modalità, sulle strategie, sulla qualità e sulle dinamiche di erogazione dei Servizi Pubblici Locali stessi. Io ritengo che sia stata un scelta davvero miope, per quanto magari animata anche da buona volontà, all'inizio di questa Consiliatura, proprio mentre il trend dell'esternalizzazione, della privatizzazione e della dismissione delle municipalizzate comunali, che erogano questi servizi, prendeva sempre più piede, la decisione invece in controtendenza di andare a congelare e non rinnovare quell'autorità prevista statutariamente dal Regolamento anche della Città, autorità di vigilanza sui Servizi Pubblici Locali. Quando abbiamo deciso di istituire questa Commissione, io ritengo che il segnale sia stato chiaro, cioè lanciare un messaggio di volontà di riappropriazione di quello che è un controllo o quantomeno una verifica sui Servizi Pubblici Locali da parte di questo Consiglio Comunale e non arrenderci a delegare esclusivamente alla Giunta che ha - lo sappiamo -, a prescindere dalle singole persone e partiti politici che hanno rivestito questo incarico, però una delega apposta tra i componenti della Giunta, tra gli Assessori. Il punto, però, è che - meno male o purtroppo - questo lavoro di approfondimento credo che abbia evidenziato l'utilità e la necessità di un luogo di confronto e di approfondimento, come è stata la Commissione tematica, ma una strutturale insufficienza della sola Commissione tematica a svolgere questo ruolo e questo incarico. Gli strumenti e l'assenza di risorse, che volontariamente abbiamo scelto di intraprendere per non gravare sul Bilancio del Comune di Torino, hanno però evidenziato un'assenza di reale controllo di strumenti determinati a sondare e penetrare quelle che sono le dinamiche di gestione di queste società municipalizzate, perché l'esame, che pure è stato fatto, penso approfonditamente, dei contratti di servizio, le audizioni dei vertici di quelle società e l'audizione anche delle Associazioni dei consumatori (credo che quello sia stato un passaggio importante) sono servite ad approfondire politicamente un tema, ma credo che ci abbiano messo nelle condizioni di non essere in grado, però, di andare ad influire su quelle dinamiche. Quindi, consapevolmente, sancendo una volta per tutte che sono finiti i tempi delle vacche grasse, che consentivano di avere un Ente con un organo amministrativo remunerato, con strutture corposamente attrezzate e con dotazioni anche di risorse, rimane il ragionamento politico sulla necessità di un organo non solo politico, ma anche tecnico che dia ai Consiglieri strumenti efficaci ed effettivi di indirizzo e controllo nei confronti dei soggetti che erogano i Servizi Pubblici Locali. Rimane per un semplice motivo, che non va neanche solo ad impattare sulla qualità dei servizi, che, ovviamente, è il dato più immediatamente percepibile dai cittadini da noi amministrati all'interno della Città di Torino, bensì su quelli che sono i costi di erogazione di questo servizio, che, secondo le più recenti normative, che, ormai, puntano tutte alla copertura dei costi di servizio rispetto alla determinazione delle tariffe, diventano un onere e una responsabilità politico-amministrativa non da poco. Andare a sondare quali sono i passaggi di efficienza o, magari, di mancata efficienza negli appalti o subappalti da parte delle nostre municipalizzate e dell'erogazione puntuale dei singoli servizi è un tema politico. Andare a vedere se le municipalizzate sono rimaste i carrozzoni clientelari da Prima Repubblica, che erano in tutta Italia, o sono invece diventate delle multiutility moderne e competitive è un tema politico. Sono temi che, in realtà, sarebbe del tutto irresponsabile non andare a caricare sulle nostre spalle; di fatto, la percezione che hanno i cittadini del nostro operato si esplica essenzialmente su quello. Noi qui abbiamo due funzioni: approvare un Bilancio, che determina degli impegni di spesa e delle strategie di entrata, e l'indirizzo e controllo nei confronti di quello che fa la Giunta. I Servizi Pubblici Locali sono una componente importante, se non essenziale, dei compiti che il Consiglio normativamente delega, ahimè, quasi esclusivamente alla Giunta. Motivo per cui l'appello che lasciamo alla prossima Consiliatura e alla prossima Giunta, qualunque sia il colore politico che la governerà, è quello di elaborare la necessità di rivivificare un organo tecnico politico di monitoraggio e controllo dei Servizi Pubblici Locali. Solo così avremo gli strumenti reali e non solo estemporanei in fase precipitosa e spesso anche temporalmente contingentata di approfondimento delle voci di Bilancio nelle poche settimane, se non addirittura pochi giorni, che precedono l'approvazione in Sala Rossa della carta contabile per eccellenza del Comune di Torino, bensì una riscoperta di un ruolo reale di indirizzo e di controllo. Questa è la responsabilità che i cittadini ci hanno delegato, votandoci; questa è la responsabilità che noi dobbiamo dimostrare e dobbiamo avere l'orgoglio e il coraggio di riprenderci per noi. PORCINO Giovanni (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 26, favorevoli 26. La proposta di mozione è approvata. PORCINO Giovanni (Presidente) Rimaniamo sempre in attesa dell'Assessora Pellerino. Approfittando della presenza dell'Assessore Gallo, tratterei la proposta di deliberazione successiva, con l'impegno di affrontare subito l'interpellanza generale non appena ci raggiungerà l'Assessora Pellerino. |