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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 57
MOZIONE 2016-00910
(MOZIONE N. 44/2016) "INDIRIZZI E LINEE GUIDA PER NUOVO BANDO RISTORAZIONE SCOLASTICA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE TRONZANO IN DATA 1 MARZO 2016.
Interventi
"Indirizzi e linee guida per nuovo bando ristorazione scolastica"

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201600910/002,
presentata dal Consigliere Tronzano in data 1 marzo 2016, avente per oggetto:

"Indirizzi e linee guida per nuovo bando ristorazione scolastica"

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Sono stati presentati sette emendamenti.
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
La faccio breve perché il tempo si allunga e non va bene. Parlo anche al Capogruppo
del PD, oltre che alla Presidenza. Dal punto di vista pratico (nel merito ci entriamo
quando magari facciamo le dichiarazione di voto, ora entriamo nel punto di vista
pratico) questa proposta di mozione è stata oggetto di diverse critiche, ma anche di
plausi. Detto questo, alla fine dovremmo aver trovato una quadra, Presidente, con
alcuni emendamenti.
La prima cosa che le chiedo è se è possibile votare il dispositivo per parti separate, in
modo da lasciare libertà di coscienza su alcuni punti, perché ci sono ragionamenti
ideali che configgono. Quindi magari personalmente sono favorevole del pasto
portato da casa, mentre la stragrande maggioranza di questo Consiglio Comunale è
contraria.
Non per questo, secondo me, si deve inficiare l'impostazione della proposta di
mozione che verte su un tema centrale, cioè sul tentativo di provare a dare delle linee
guida per il prossimo bando, in modo che le tariffe vengano abbassate a favore dei
genitori. Quindi chiedo se possiamo votarla per parti separate.
La seconda valutazione è che io emendo la mia proposta di mozione in linea con
quanto richiesto anche da altri Consiglieri che vorrebbero votare questo atto per parti
separate. Quindi, ho fatto degli emendamenti che consegno alla Presidenza, che
sostanzialmente tolgono completamente il punto A del dispositivo della proposta di
mozione, cioè tolgono la questione dell'IVA. Poi modificano il punto B, eliminando
da "in particolare tolga dai predetti costi", fino a "energia elettrica"; questa parte
viene completamente tolta e viene lasciato soltanto: "riduca sensibilmente i costi
indiretti che incidono sulle tariffe".
Con l'emendamento n. 3 si elimina la parte finale del punto C, cioè da: "ed in linea
con le principali Città italiane (Roma e Napoli)"; quella parte si elimina
completamente e rimane soltanto "riesca a stabilire una tariffa base che sia di poco
superiore al prezzo che la Città paga agli appaltatori".
Poi c'è il punto D, che è il punto dirimente, per quanto mi riguarda, ma non voglio
che sia un ostacolo all'approvazione di questa proposta di mozione, ed è per questo
che chiedo la votazione per parti separate perché la mia valutazione è che il pasto da
casa debba essere concesso ai genitori. I genitori secondo me non possono
avvelenare propri figli, quindi portare il pasto da casa sarebbe cosa giusta; mentre c'è
un indirizzo da parte della maggioranza di questo Consiglio Comunale che va in
linea opposta.
Se la votassimo tutta insieme non passerebbe questa proposta di mozione, ma
siccome su alcuni punti abbiamo trovato un accordo, se il Presidente ci concedesse la
possibilità di votarla per parti separate, potremmo trovare la quadra.
Chiudo qua l'intervento nella parte di opportunità, non nel merito, perché il quale
farò eventualmente le dichiarazioni di voto; adesso mi interessa trovare una
soluzione alla votazione della proposta di mozione. Mi pare che anche il Consigliere
Curto abbia presentato degli emendamenti; anche lui probabilmente farà delle
proposte contrarie credo alla proroga del bando, ma sarà comunque lui a illustrare
questo tema.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Consigliere Tronzano, non ci sono problemi; lei deve presentare i suoi emendamenti
in modo che gli Uffici possano coordinarli con gli emendamenti presentati dal
Consigliere Curto.
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Il punto D, relativo alla possibilità di portarsi il pasto da casa, viene votato per parti
separate? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ok.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Abbiamo avuto modo di ragionare su questo tema con i Colleghi di tutto il Consiglio
Comunale in rappresentanza dei Gruppi di maggioranza e minoranza. Io credo che
molte delle cose che il Consigliere Tronzano ha proposto non siano condivisibili,
glielo abbiamo espresso; in particolare un aspetto è quello che diceva poco fa il
Consigliere Viale, che ci vede in modo molto fermo contrari per tanti motivi, che
eventualmente poi nella dichiarazione di voto andremo a esplicitare.
In particolare ci sono due ragioni: una di carattere più sanitario, legata alla sicurezza
alimentare, mentre l'altra riguarda soprattutto il momento del pasto come momento
di socializzazione, e una classe consuma il pasto tutti insieme; per tanti bambini,
spesso a causa di differenze di condizioni economiche, ma anche di genitori che non
hanno la possibilità di fare il pranzo o la cena con loro, è l'unico pasto vero della
giornata che va dall'antipasto al dolce. Per cui questo dal punto di vista politico ci
vede contrari.
Come ci vede contrari il fatto di ipotecare tutta una serie di vicende che dovranno
essere affrontate, come abbiamo spiegato al Consigliere Tronzano, dalla prossima
tornata amministrativa, come è giusto che sia. Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale
e Assessori competenti per materia dovranno mettere mano al nuovo bando, alla
nuova gara, importante, che dovrà affrontare il futuro della prossima tornata
amministrativa con un bando importante come quello delle mense scolastiche, con
tutte le prescrizioni di cui ha parlato anche il Consigliere Curto, che poi dirà sugli
emendamenti, per quanto riguarda il massimo ribasso, le gare, la qualità e quant'altro.
Però va detta una cosa e questa è l'occasione per dirla, dopo cinque anni di attività
amministrativa. Credo che in questi ultimi anni Torino si posizioni a livello nazionale
come la Città che ha fatto di più da questo punto di vista per qualità, filiera corta,
biologico, controlli sulle mense da parte delle Aziende Sanitarie Locali e dei NAS,
attività ispettiva da parte dell'Università.
Alla luce delle relazioni che ci hanno mandato e che abbiamo avuto modo di vedere
insieme, sia in Commissione sia nei rapporti con l'Assessore, devo dire che ci
possiamo ritenere soddisfatti per la qualità, la quantità e la provenienza dei cibi che
eroghiamo ai bambini.
Quindi, da questo punto di vista, a differenza di altre città medio grandi che hanno
avuto gravi problemi, ricordo chiusure di mense in città come Napoli per molti mesi,
eccetera, siamo presi a esempio. Molte Città chiedono il nostro capitolato, prendono
esempio dalla storia della ristorazione collettiva che la Città di Torino ha messo in
campo in questi anni, ma anche precedentemente. Anche il bando e la gara che
abbiamo fatto testimoniano che i cibi a filiera corta sono diventati ormai uno dei
principali indicatori di qualità che mettiamo in campo.
Siamo alla fine della tornata amministrativa e mi pare giusto rivolgere un
ringraziamento particolare agli Uffici che hanno gestito un settore difficilissimo,
dove c'è un'attenzione particolare e, qualche volta, anche molto stressante,
giustamente, da parte delle famiglie, che sono attente ai menù, alla qualità, alla
filiera, alla conservazione del cibo, al trasporto e a tutto ciò che riguarda la questione
delle mense.
Negli ultimi anni la qualità è stata assolutamente rispettata e noi come Commissione,
insieme ai Colleghi, abbiamo fatto molti controlli ispettivi, dal tipo di trasporto, alla
preparazione dei pasti e al lavaggio addirittura delle posate, che vengono lavate in un
centro di lavaggio molto importante che abbiamo visitato recentemente.
Devo dire che da questo punto di vista il lavoro è stato importante. Ci sono opinioni
diverse, concordo con il Consigliere Tronzano quando dice che forse dobbiamo fare
un ragionamento in futuro sui costi indotti che rendono per molte famiglie,
soprattutto per le fasce più alte, il prezzo del pasto oneroso.
Va detto però che l'introduzione del pagamento a consumo è stato una vera
rivoluzione. Se prima si pagava una retta uguale per tutti, in base alla fascia di
reddito, indipendentemente dal consumo del pasto, oggi abbiamo una rivoluzione da
questo punto di vista: si paga quando si consuma, se l'alunno non va a scuola cinque
giorni, quei giorni la famiglia non li paga.
Io credo che questo sia assolutamente giusto, sacrosanto ed è un'innovazione che va
vista in modo assolutamente positivo. Stiamo riuscendo a mettere tutto questo a
regime e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, ma la sperimentazione e anche
l'innovazione che questo patto ha portato credo che siano di particolare pregio.
Quindi, in accordo con il Capogruppo e con i Consiglieri della maggioranza con i
quali abbiamo dibattuto, dichiaro che voteremo a favore soltanto i due punti che
riguardano la volontà di avere un risparmio quanto più possibile dei prezzi indotti
rispetto a quelli della gara di appalto sul costo del pasto singolo. Ovviamente ci
impegneremo, chi sarà in questo Consiglio Comunale nella prossima tornata
amministrativa, per rendere questa cosa fattibile e possibile.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Cervetti.

CERVETTI Barbara Ingrid
Sicuramente è stato fatto un buon lavoro per quello che riguarda la ristorazione
scolastica. Abbiamo parlato di qualità del cibo, del cibo biologico, di filiera corta,
però non possiamo neanche far finta che non esista invece una parte della
cittadinanza che ci dice che qualcosa ancora non va bene. Non possiamo far finta che
senza i controlli della Città, tutte le aziende che forniscono cibo nelle nostre scuole
non agivano nel modo più corretto. Quindi siamo ricorsi ai ripari (meno male) e
abbiamo fatto un ottimo lavoro, perché siamo stati attenti, perché altrimenti forse non
sarebbe andato tutto così liscio.
Non possiamo non ascoltare tutti quei genitori che si sono riuniti in comitati; quindi è
giusto dargli voce e ascoltare quello che hanno da dire, rispetto ad alcuni punti che
sono solo semplicemente da migliorare. Per cui non mi sento di dire che abbiamo
raggiunto il massimo risultato, mi sento di dire che siamo ad un buon risultato ma
come maggioranza dobbiamo assumerci la responsabilità di riconoscere che si può
ancora migliorare e lavorare per migliorare.
Io non voglio arrivare a sentire cori di cittadini che boicottano le mense o che
chiedono i permessi d'uscita per il pranzo o che invocano il pranzo casalingo. Io non
voglio questi tre cori, perché voglio che le mense siano assolutamente adeguate nella
qualità e nel rapporto qualità-prezzo. Voglio assolutamente che i bambini e le
famiglie non siano costretti (cosa che invece fanno e solo in alcune scuole sono
arrivate a chiedere di proibire questa richiesta) a uscire per l'orario mensa, perché
questo va assolutamente a danno del bambino nel momento di socializzazione
insieme agli altri bambini nell'orario mensa, ma anche nella sua diversità a essere un
bambino che esce per mangiare, anziché rimanere a scuola. Molte famiglie stanno
facendo questa richiesta nelle nostre scuole e in alcune scuole hanno chiesto ai
genitori di non fare questa richiesta.
Come amministratrice voglio arrivare ad un altro risultato, cioè che i genitori non
siano messi nelle condizioni di chiederlo.
Non sono a favore del pranzo casalingo, perché andiamo incontro ad una serie di
problemi rispetto a come può essere preparato quel pranzo, quindi riguardo la
sicurezza di sanità e di igiene. Per fare questo c'è ancora una parte di lavoro da fare e
io mi sento parte di una maggioranza responsabile, quella che non si chiude dietro a
slogan di grandissima qualità, efficienza e di ottimo risultato, altrimenti non ci
sarebbero alcuni comitati. Ci sono, hanno invocato certe modifiche e, come
maggioranza, mi sento di sposarne alcune presenti in questa mozione, spero che
anche l'Assessore Pellerino dia ragione ai punti dell'impegna.
Noi voteremo sicuramente sì ai primi tre punti e ci asterremo… (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). "riduca in modo sostanziale - quest'ultimo termine è stato
poi modificato con un'altra parola che in questo momento non ricordo - i costi
indiretti che incidono sulle tariffe". Anche qui c'è assunzione di responsabilità da
parte di una maggioranza di ridurre i costi indiretti per quanto si possa fare, per
quanto ci sia consentito fare, rimanendo in un bilancio dei costi.
Ci asterremo invece sul punto d) che è quello del pasto casalingo, per i motivi che ho
precedentemente elencato, perché andrebbe a interferire sulla socializzazione del
bambino e non ci renderebbe sicuri rispetto al pasto introdotto nelle scuole, e non lo
riteniamo proprio un principio giusto, perché la nostra Città deve andare incontro ad
altri modelli, che sono quelli del Nord Europa, dobbiamo andare incontro al modello
in cui la scuola dell'obbligo è gratuita, non quello in cui cerchiamo di correre ai ripari
diminuendo la tariffa delle mense; quindi ci asteniamo rispetto al pasto casalingo,
tutti gli altri punti avranno il nostro voto favorevole.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola alla Consigliera Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Quanto detto dalla Consigliera Cervetti mi fa intervenire. Le mie nipoti abitano in
Norvegia e in Nord Europa il pasto se lo portano da casa, l'unica cosa che la scuola
gli dà è un po' di brodo caldo a un certo punto della giornata, per il resto mangiano
quello che si portano da casa e lì la regola è una lauta colazione al mattino, un pranzo
molto veloce e poi una bella cena.
Magari anche questo potrebbe essere un modello da seguire, se si volesse
necessariamente seguire gli altri; non necessariamente dobbiamo fare il pasto frugale
a mezzogiorno, se questa è la nostra regola, però devo dire che anche le mie figlie,
dall'asilo fino al liceo, si sono portate il pasto da casa, il divertente era scambiarsi il
cibo: è un modo per socializzare, cioè il ragazzo marocchino che porta pietanze
marocchine insegna ai ragazzi italiani che esiste anche un modo diverso di mangiare.
Adesso l'Assessore mi faceva presente i problemi che ci possono essere per le
malattie tipo di diabete, piuttosto che altre… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Sto dicendo che un bambino diabetico deve essere protetto dal fatto
che il compagno di scuola gli dia lo zuccherino, ma fa parte della supervisione dei
maestri rispetto ai problemi alimentari, per il resto non ci vedo niente di male che
uno si porti da casa il cibo; io voterò a favore di questo punto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Ho ancora iscritti a parlare, nell'ordine, i Consiglieri Curto, Tronzano, Centillo e
Appendino.
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Tanto per cominciare voglio ringraziare il Consigliere Tronzano per aver portato
questa discussione in Consiglio Comunale quando sembrava che il tema delle mense
non ci dovesse più interessare, un paradosso, perché in realtà l'appalto della Città di
Torino volge al termine e trovo giuridicamente molto fragile l'ipotesi di rinnovarlo,
lo andremo a rinnovare soltanto perché ci siamo messi nelle condizioni di non
poterlo rifare. Non sono d'accordo, tant'è vero che ho presentato un emendamento
per cui ognuno si assume le proprie responsabilità, soprattutto chi avrebbe dovuto in
questi mesi preparare e approntare il bando in maniera che questo Consiglio
Comunale potesse affrontare questa discussione. Ovviamente non lo si è fatto perché
questo Consiglio Comunale lo si teme, con questo Consiglio Comunale non ci si
vuole confrontare.
Dall'altra parte, Presidente, credo che sia importante affrontare questa discussione,
perché non si può non vedere quanto sta accadendo nelle mense dei nidi e delle
materne in questa Città, checché ne dica la Giunta e l'Assessore, il numero di pasti
negli ultimi anni si è ridotto, così come si sono ridotte le iscrizioni ai nidi e alle
materne; per una ragione molto semplice: nidi e materne sono ormai diventati servizi
che rappresentano un lusso per una parte significativa di questa Città e a questo lusso
molte persone purtroppo devono rinunciare.
Purtroppo, Consigliere Tronzano, prima di poter affrontare un tema culturale, sul
quale - lei sa - io non sono d'accordo, cioè quello del panino da casa sostanzialmente,
dobbiamo provare a riaprire, a squarciare il velo di ipocrisia e di demagogia che c'è
intorno a questa vicenda e provare ad affrontarla per quella che è, una vera e propria
emergenza democratica, perché quando centinaia di persone non possono più
accedere ad un servizio fondamentale credo che ci sia un problema in questa Città.
Proviamo a riavvolgere quello che il Consigliere Cassiani definisce un buon lavoro,
proviamo a vedere cosa è successo in questi anni. Per me il problema principale è
rappresentato da quella gara che facemmo, mi pare, nel 2013, adesso non ricordo
bene, che ancora oggi non posso che contestare: nove lotti su dieci vinti da un unico
accorpamento di impresa; nessun criterio per ATI sovrabbondante inserito, quando
ormai viene previsto in quasi tutti i bandi; una scontistica altissima rispetto a quella
storica; ma soprattutto 112 persone dei centri cottura lasciate a casa.
Quest'ultimo punto per una ragione semplice: sfido chiunque a dire che, se sto
cercando delle automobili, inserirò nel bando il fatto che chi me le deve fornire è una
fabbrica di automobili e, se sto cercando dei pasti, inserirò il fatto che chi me li deve
fornire deve avere dei centri cottura; qualcosa che non fu prevista dal famoso bando.
Tant'è vero che per i primi mesi le ditte vincitrici, appunto l'ATI, hanno tirato il collo
alla morte agli unici centri cottura che avevano a disposizione: quello che prima
facevano tre centri cottura, ad un certo punto, l'ha fatto un unico centro cottura e da lì
giustificati i problemi che abbiamo avuto.
Ricordo che a verbale dissi una cosa e oggi la voglio ricordare, perché purtroppo la
storia si è chiusa. All'epoca dissi che avevo la sensazione che una di queste ditte,
l'Eutourist in particolare, volesse prendere questo appalto per capitalizzarsi:
effettivamente, tre mesi dopo quell'appalto, la Eutourist è stata messa in vendita, è
stata acquistata da un'altra società, che ovviamente ha pagato un appalto. Siamo stati
degli allocchi!
Se vogliamo andare avanti ancora così, credo che non si possa, e non andare avanti
così vuol dire, a mio parere, intervenire su una situazione non più accettabile. Mi fa
piacere che anche altri Colleghi della maggioranza abbiano valutato che,
effettivamente, non si capisce per quale ragione il nostro pasto costi mediamente 1,6-
1,7 volte il pasto delle altre grandi Città; mi fa piacere che oggi si voglia fare una
mozione di indirizzo in cui finalmente si chiede chiarezza su costi che sono
quantomeno opachi; mi fa piacere che finalmente si dia risposta a quelle migliaia di
donne e uomini torinesi che hanno raccolto delle firme e che sono stati ripetutamente
umiliati nelle Commissioni Consiliari, perché non gli si è voluto dare risposta, in un
gioco delle parti tra il Presidente della Commissione che faceva finta di non invitare
e l'Assessore che faceva finta di non andare: finalmente oggi affrontiamo questo
punto, mi fa piacere! (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Credo che sia semplice, oggi la tassazione è tutta sulle fasce medie di questa Città.
Basta fare un esempio - perché altrimenti poi si va nelle fasce, fascette - semplice: un
nucleo familiare composto da due redditi da 1.300,00-1.400,00 Euro, con la casa di
proprietà e con un mutuo, oggi pagano il pasto più di 7,00 Euro al giorno,
immaginate voi se questa è una situazione sostenibile per una famiglia normale, una
famiglia media di questa Città!

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La invito a concludere.

CURTO Michele
Sì, ho finito, Presidente.
Credo sia fondamentale l'approvazione di questa mozione, spiegherò volta per volta
gli emendamenti, perché trovo che sia il modo più corretto.
Ringrazio ancora il Consigliere Tronzano che avrà il nostro sostegno, ovviamente
non per la parte che riguarda il panino da casa, perché non siamo d'accordo, come
abbiamo già detto, sarebbe un lusso poterci permettere quella discussione Consigliere
Tronzano. Inoltre abbiamo aggiunto un punto che riteniamo fondamentale, cioè che
nel prossimo bilancio vengano individuate delle risorse per cui un servizio
fondamentale come la mensa scolastica torni al centro delle politiche di questa
Amministrazione.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Innanzitutto il Consigliere Tronzano non vuole mettere nessuna bandierina, anzi
ritiene che questa mozione debba essere sottoscritta da tutti i Gruppi e non vuole
assolutamente nessun merito nello specifico. Ho ritenuto però necessario e
importante discuterne prima della fine del Consiglio, perché credo che questo
Consiglio abbia tutta la potestà e tutte le competenze per stabilire situazioni che
scadranno il 31 agosto 2016, quando probabilmente ancora la nuova Giunta sarà in
fase di rodaggio.
Secondo me stiamo facendo un favore a coloro che arriveranno dopo di noi, perché
probabilmente con l'esperienza che ci deriva da anni di impegni su questa tematica
possiamo consigliare che cosa sia più favorevole per i cittadini, ma non perché siamo
più intelligenti, ma perché in questo quinquennio abbiamo ascoltato tanti genitori
raccontarci le loro spiacevoli vicende, sia riguardo ai costi sia per la qualità.
Personalmente mi sono occupato delle mense sin dal 2007, c'era ancora l'allora
Assessore Borgogno, che con grande sapienza ha ascoltato alcune cose, siamo
arrivati nella presente tornata amministrativa finalmente a cambiare quel benedetto
bando. Io rivendico il successo di questo cambiamento, ognuno la pensa come vuole,
certamente, ma credo che non andasse più bene che quattro aziende vincessero
l'appalto per vent'anni consecutivi, pertanto era giusto portare lo sconto medio, che
era 0,9%, a uno sconto adeguato, che adesso è diventato del 15%, Presidente, per
utilizzare questo risparmio lì - e questo è quello che non è successo in maniera
inadeguata - lo dico anche al Presidente Altamura della I Commissione che è sempre
attento, per abbassare le tariffe. Non siamo stati abbastanza efficaci come Consiglio
per fare in modo che la Giunta seguisse le nostre intenzioni o le nostre valutazioni.
Pertanto, bene la diminuzione dell'aumento dello sconto, male l'utilizzo di questo
sconto, che purtroppo non è andato a beneficio delle tariffe.
Allora ci troviamo alla fine della tornata amministrativa, Presidente, a discutere
nuovamente su quello che sarà il bando successivo, cioè quello che scadrà il 31
agosto 2016. Premesso che anch'io non sono d'accordo sul fatto che venga
prorogato; la Giurisprudenza dice che, nel caso in cui non fosse scritto nel bando,
questo non si può prorogare; da quello che mi risulta, ma poi c'è chi mi può smentire,
non c'è scritto nel bando attuale che possa essere prorogato almeno per un anno e,
non essendoci scritto, vale la Giurisprudenza, ovvero il fatto che questo bando non
possa essere prorogato e debba essere riscritto, pubblicato e assegnato entro il 31
agosto 2016. Questa è la mia opinione, naturalmente non coincide con quella della
maggioranza.
La stessa opinione non coincidente è sul pasto da casa. Io lo dico con molta
franchezza e trasparenza e con onestà intellettuale: non credo che in questa Città,
nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti dall'Assessore, dalla Commissione per
andare a fare sopralluoghi, per verificare cosa stava facendo CAMST, eccetera, la
qualità sia sufficiente. Non lo dice il Consigliere Tronzano, lo dicono decine e decine
di genitori che vedono i loro figli che, purtroppo, non mangiano più volentieri a
scuola.
Non lo dico per polemica politica, perché non mi interessa, lo dico a vostro favore.
Se voi ascoltate quello che dice il Consigliere Tronzano dell'opposizione o altri
esponenti dell'opposizione, magari, riuscite a dare una sterzata in questo ultimo mese
che vi serve per la campagna elettorale.
Non lo dico a mio favore, lo dico perché ci sono decine e decine di genitori che
dicono che i loro figli non mangiano più a scuola, ed è per questo - bene ha fatto ad
intervenire la Consigliera Levi-Montalcini - che collego il fatto di poter portare il
pasto da casa, che non è il panino e non credo neanche che i genitori…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Può essere il baracchino, va benissimo, è
una cosa che facevano i nostri genitori quando lavoravano, può anche essere il
baracchino, non importa, ma non credo che nella sostanza i genitori vogliano
avvelenare i loro figli. Se i genitori fanno il loro pasto a casa e consentono ai propri
figli di portarlo a scuola, se il Consiglio Comunale dà questo indirizzo e la possibilità
di poterlo fare, ma perché non deve essere concessa questa libertà? Ritengo che
questa libertà addirittura vada a vantaggio dei poveri, di coloro che hanno meno
soldi, o di coloro che sono i nuovi poveri che con 1.200,00 Euro al mese, per due fa
2.400,00 Euro, faticano a sbarcare il lunario. Forse è meglio portare il pranzo da
casa, Presidente, piuttosto che pagare 7,10 Euro o 6,80 Euro a pasto, credo che sia
così.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La invito a concludere.

TRONZANO Andrea
Chiedo scusa, Presidente.
Nella sostanza, sono favorevole e grazie per la votazione separata che ci consentirà
di fare per il quarto punto, cioè il pasto da casa.
Finisco rapidamente dicendo che, nella sostanza, però mi pare che il Consiglio si sia
messo d'accordo su una cosa essenziale, cioè i costi indiretti valutiamoli con
attenzione, cerchiamo di diminuirli. Vi faccio solo degli esempi velocissimi, forse
con il borsellino elettronico possiamo diminuire le spese di spedizione, Assessore,
che cubano 1.050.000,00 Euro, oppure le spese di riscossione che gravano su tutti,
non solo su quelli che sono inadempienti. Addirittura nelle scuole medie, e lo so che
a qualcuno nella maggioranza fa piacere, ma non lo capisco io, la UISP, l'ente di
promozione sportiva di base, si fa pagare 1,00 Euro per poter far servizio durante la
mensa dei bambini, ma perché la UISP deve caricare 1,00 Euro per queste cose? Non
ha alcun senso.
Detto questo, ringrazio per il tempo che mi ha concesso in più, grazie per la
votazione separata e speriamo che il Consiglio approvi almeno quello per il quale si è
messo d'accordo in precedenza.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola alla Consigliera Cervetti, per fatto personale.

CERVETTI Barbara Ingrid
Sono stata citata per aver dato un dato errato, invece cito io la Consigliera Levi-
Montalcini ad andare a fare una ricerca su Internet e vedere quali sono state le ultime
riforme dei Paesi nordici. Probabilmente la Norvegia, che è il paese che lei ha citato,
è l'unica che ancora ha questa forma di organizzazione della mensa, invece negli altri
Paesi la scuola è gratuita e la mensa della scuola è gratuita e non c'è nessun pranzo
portato da casa nei paesi del Nord Europa.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola alla Consigliera Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Molto brevemente perché ha parlato il Presidente della Commissione Cultura a nome
del Gruppo.
Ci tengo, però, a lasciare a verbale il fatto che, se è vero che ci possono essere
certamente dei margini di miglioramento che nessuno nega, bisogna stare attenti a
non lanciare un messaggio che, secondo me, guarda all'indietro e che in qualche
modo discrimina, cioè quello che riguarda il pasto da casa.
Dobbiamo evitare che ci sia la discriminazione di chi non può pagare, e quindi
trovare per loro una soluzione, perché questo è assolutamente giusto, ma ritengo sia
una cosa gravissima sul piano educativo, nei confronti delle bambine e dei bambini,
introdurre il principio che ci si porta il panino o il baracchino. Siccome il momento
del pasto è un momento educativo per la classe, per le bambine, i bambini e gli
insegnanti… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non è così, Consigliere
Tronzano, anzi noi abbiamo recentemente approvato anche una modifica sul nostro
Statuto che parla dell'accesso al cibo in termini di giustizia e di equità, quindi
dobbiamo essere coerenti. Attorno al discorso del cibo c'è un momento di
socializzazione, di educazione e anche ciò che rimane come scarto è elemento che
deve essere di trasparenza e di condivisione. Intorno alle questioni poste sulla
produttività, sull'occupazione, credo che ci siano delle cose da andare a migliorare,
non le miglioriamo certo con una mozione, affermando con il voto che invece si fa
marcia indietro rispetto a percorsi di tipo pedagogico e anche per la salute, per la
tutela della salute delle persone, quindi non ci sarà assolutamente il mio voto su un
atto del genere.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola alla Consigliera Appendino.

APPENDINO Chiara
Devo dire che molto è già stato detto ed evidentemente quando si parla del tema della
mensa sono sostanzialmente due i temi, come anche riportati nella mozione: il primo
è la qualità e il secondo è il costo.
Per quanto riguarda il tema della qualità, è già stato detto e più volte siamo anche
intervenuti in casi specifici in quest'Aula, ci sono stati anche dibattiti accesi, credo
che ci sia margine di miglioramento e penso che in parte questo derivi proprio dalle
specifiche tecniche richieste dai bandi del Comune, quindi noi voteremo a favore
dell'emendamento proposto dal Consigliere Curto.
L'altro grande tema è quello relativo al costo, lo dicevano anche i Consiglieri prima
di me. Devo essere onesta intellettualmente, nel senso che penso che il fatto che il
Comune abbia fissato dei criteri di pagamento secondo l'ISEE sia una cosa positiva e
noi concordiamo, anche perché ovviamente il fatto che le fasce sociali
economicamente più svantaggiate abbiano tariffe che vanno da 1,25 Euro a 3,50
Euro a pasto penso sia una cosa oggettivamente positiva, perché sono dei minimi con
i quali le famiglie in effetti non potrebbero acquistare il pasto.
Il problema, però, non è su queste fasce, ma riguarda in particolare, dal nostro punto
di vista, la richiesta di una quota fissa da pagare in due rate, e questo fa sì che il costo
totale di un pasto arrivi addirittura ai 7,00 Euro, di cui parlava anche il Consigliere
Tronzano, costo oggettivamente alto anche rispetto alla media nazionale.
Penso che ci sia un buon margine di intervento per quanto riguarda i costi indiretti,
quindi sosterremo la mozione presentata dal Consigliere Tronzano per quanto
riguarda i primi punti; ci tengo a dire, invece, come hanno già fatto altri Consiglieri
prima di me, come Movimento 5 Stelle non approviamo la scelta o la possibilità di
ritornare al pranzo portato da casa. Siamo convinti, infatti, che questo approccio
potrebbe generare tutta una serie di problematiche: in primo luogo, il fatto che i
bambini verrebbero separati durante il pasto, che comporterebbe la previsione di
locali idonei al consumo privato di cui in alcuni casi le strutture non dispongono,
quindi c'è anche un primo problema logistico, che - come dicevano anche la
Consigliera Centillo e il Consigliere Cassiani ed io condivido - penso sarebbe
contrario proprio ai principi di socializzazione ed uguaglianza che rappresentano gli
obiettivi educativi formativi della condivisione del pasto.
Il Movimento 5 Stelle non voterà l'ultimo punto della mozione, quindi sono contenta
di poter votare per parti separate, invece condivide in pieno la necessità di intervenire
per ridurre il costo del pasto, che viene in qualche modo addebitato ai genitori,
perché risulta essere troppo alto. Riteniamo che sia necessario intervenire per quanto
riguarda l'appalto, quindi consideriamo giusta la possibilità di fare un nuovo bando e
riteniamo soprattutto importante cercare di intervenire sui costi indiretti, come diceva
il Consigliere Tronzano.
Questi cinque anni ci hanno visto più volte discutere di questo tema, forse avessimo
affrontato prima quest'ultima parte avremmo fatto meglio, lo dico come Consiglio
Comunale, perché forse saremmo riusciti anche ad intervenire in modo più
tempestivo evitando alcune scelte che oggi non si possono fare, penso però che, visto
che si tratta di un servizio così importante, sia necessario intervenire su tre grandi
temi: la qualità del servizio, il costo e la rimodulazione della tariffa.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Faccio delle osservazioni molto semplici: la prima è che non c'era nessun bisogno di
una mozione di questo tipo, perché il prossimo Sindaco, che sarà sempre lo stesso,
deciderà cosa fare, però mi fa piacere che chi l'ha proposta si ponga in continuità con
l'attuale Amministrazione, tutti quanti vanno in quella direzione.
Sulla questione dell'emendamento del Consigliere Curto, non lo voterò, ma credo che
sia la posizione maggioritaria anche del Gruppo del Partito Democratico e non
spendo una parola.
La parte più interessante è quella annosa sul fatto se il bambino può portarsi da casa
il pasto e non sia obbligato a mangiare alla mensa. Ho fatto una ricerca velocissima
su Internet e una mamma olandese nel 2014 diceva che si mangiava in fretta, in
un'ora di intervallo i bambini avevano quindici minuti a disposizione per mangiare i
panini, poi non so se nel frattempo l'Olanda abbia rivoluzionato il sistema. A quanto
mi risulta gran parte dei Paesi nordici da sempre hanno al massimo delle mense
interne in cui paghi, con situazioni diverse: scegli cosa vuoi mangiare, ma non c'è un
obbligo strutturato con un menù in cui la società ha deciso cosa tu devi mangiare per
il tuo bene.
Inoltre, c'è un aspetto molto banale: la libertà delle famiglie. Non sono sicuramente
un familista io, però ritengo che sia libertà di un genitore dare al proprio figlio tutti
giorni il kebab, piuttosto che un panino e la sera la frutta, perché faccio parte di un
gruppo che pensa quello. Che lo Stato debba addirittura entrare non solo sotto le
lenzuola, ma anche sul pasto mi sembra veramente una cosa esagerata!
Peraltro non credo e spero che nessuna maestra vada a sequestrare le caramelle in
tasca ai bambini, quindi tra loro se le passano. Quando i bambini vanno a una festa a
casa di qualcun altro mangiano quello che trovano, non si portano il cibo da casa.
Dico una cosa banale: in ospedale ormai si fa firmare alle donne un impegno in cui
non mangino nulla di diverso da quello che dà l'ospedale, dopodiché la stessa donna
dice: "Scusi, posso andare al bar?", "Sì, vada pure" e va al bar a prendersi cosa
vuole, oppure arrivano e si mangiano cosa vogliono, non abbiamo la Gestapo interna
che va a sequestrare, per il bene delle donne, quello che si portano da casa.
Credo che noi dobbiamo fare alcune riflessioni su questo. Ci deve essere da parte
delle famiglie la libertà di decidere cosa far mangiare ai propri figli.
Poi per la questione che devono socializzare, Consigliera Appendino, dove sta scritto
che devono stare in locali separati? Io voglio trovare un medico che mi dica che
devono stare in locali separati, perché se uno passa il mandarino all'altro è rovinato;
bisogna responsabilizzare la famiglia. Dopodiché, se la logica è che il Comune è
responsabile di ogni atto ed è responsabile di cosa dà ai bambini e li costringe a
mangiare quello che vuole, poi ci sono i pasti speciali e tutto il resto, che però lo
sceglie anche la famiglia, non ci lamentiamo se poi uno cade in un prato correndo e
chiede al Comune i danni perché c'era una buca!
Credo che l'unica parte che voto volentieri è proprio la parte finale e sono contento
che il Consiglio Comunale voti. Passerà una posizione diversa? Perfetto, ma la strada
è quella, perché in gran parte degli altri Paesi, non so come funziona all'est, ma nel
Nord ci si porta il cibo da casa, se si vuole, a mio figlio faccio fare una colazione
robusta e poi gli do cosa voglio.
Peraltro, per quanto riguarda la mia esperienza, mia figlia non ha quasi mai mangiato
a scuola, pagavamo i pasti, ma non mangiava, perché non le piaceva questo o
quell'altro e se, alla fine, a pranzo avesse mangiato un panino o una cosa veloce non
sarebbe stata la fine del mondo.
L'ultimo punto è che ritengo offensivo e irriguardoso che si pensi che nelle famiglie
povere i bambini non mangino o mangino male; ritenere in questa Città che i
bambini di famiglie povere non mangiano e muoiono di fame a casa è un'offesa
proprio nei confronti dei cittadini torinesi.
L'avete scritto voi che a casa non mangerebbero, invece con la mensa scolastica
mangiano un pasto completo, rileggetevi perché lo ripetete molto spesso che per
fortuna mangiano primo, secondo, contorno e dolce perché a casa non mangerebbero:
questa è un'offesa anche per le famiglie più povere, che sicuramente ci sono. È giusto
far pagare a queste persone 1,00 Euro e che la collettività paghi il resto, è giusto in
base all'ISEE, ma ritenere che, perché si è poveri, i bambini sono maltrattati, è
un'offesa a qualsiasi persona civile.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo all'analisi degli emendamenti.
Vi comunico che gli emendamenti nn. 1, 4, 5 e 6 sono ritirati.
L'emendamento n. 2, presentato dal Consigliere Curto, recita:


D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2:
Presenti 26, favorevoli 26.
L'emendamento n. 2 è approvato.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo all'emendamento n. 3, presentato dal Consigliere Curto.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 3:
Presenti 25, astenuti 5, favorevole 9, contrari 11.
L'emendamento n. 3 è respinto.

CASSIANI Luca
Scusi, Presidente, ho erroneamente votato a favore, ma volevo votare contrario, se
potesse verificare.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Intanto, le ricordo che per poter parlare deve chiedere alla Presidenza l'opportunità di
farlo.
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Volevo rettificare a verbale il mio voto contrario a questo emendamento, anche
perché ho fatto un intervento poco fa ed ho solo sbagliato.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Registriamo a verbale il suo voto contrario.
L'emendamento n. 7, presentato dal Consigliere Curto, recita:


D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Questo emendamento è per gran parte pleonastico, visto però che l'ultima volta per
varie ragioni - evitiamo la polemica - non è andata così, anche il pleonastico potrebbe
essere utile. Chiedo quindi ai Colleghi, visto che tanto è stato bocciato
l'emendamento anche se per stretta differenza di voti, che l'appalto venga
predisposto immediatamente, almeno questo, lo dico ai Colleghi del Partito
Democratico in particolare, secondo me può essere approvato dal momento che parla
sostanzialmente… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Siete il partito di
maggioranza relativa. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In questo caso vi
blandisco. Almeno sulla conservazione dei livelli occupazionali e sull'ATI
sovrabbondante mi sembra che stiamo parlando di cose condivisibili.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 7:
Presenti 26, favorevoli 26.
L'emendamento n. 7 è approvato.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo ai tre emendamenti a firma del Consigliere Tronzano.
Se avete davanti a voi la deliberazione, l'emendamento n. 1 dice di eliminare
nell'impegna il punto a), cioè "non consideri l'IVA tra i costi diretti che determinano
le tariffe base". Questo punto viene cassato, quindi se avete compreso…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Anche l'emendamento n. 2 al punto b)
dell'impegnativa dice di eliminare da: "in particolare" fino a: "energia elettrica".
In pratica rimane soltanto: "riduca in modo sostanziale i costi indiretti che incidono
sulle tariffe". Mi fermi, Consigliere Tronzano, se sbaglio.
L'emendamento n. 3 al punto c) dell'impegnativa eliminare da: "ed in linea con le
principali Città italiane Roma e Napoli". Questa parte viene cassata, quindi il punto
c) diventerebbe: "riesca a stabilire una tariffa base che sia di poco superiore al prezzo
che la Città paga agli appaltatori".
Detto ciò passiamo adesso alla votazione per parti separate di questa mozione.
Colleghi, vi chiedo di fare attenzione, perché non vorrei che si creassero equivoci.
Le votazioni saranno due: la prima votazione dell'impegnativa è da: "Il Sindaco e la
Giunta" fino alla fine del punto c), compresa la narrativa. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).
La parola all'Assessora Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Siccome ho inteso che sia stata richiesta una votazione della mozione per parti
separate, vorrei che si facesse più chiarezza su quali sono le due parti in questione, in
modo da poter esprimere con più sicurezza un parere.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Cercherò di essere il più chiaro possibile, Assessore Pellerino.
In pratica, la prima votazione è dal punto 1) fino alla fine del punto c), con gli
emendamenti che sono stati votati poc'anzi. È chiaro che la mozione completa è
partendo dalla narrativa con l'impegnativa, fino alla fine del punto c). Se vuole posso
concederle un minuto di tempo per valutare.

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Il punto 1 è: "a fare in modo che l'Amministrazione calcoli il costo complessivo dei
servizi a domanda individuale evitando quindi di separare il servizio di refezione
scolastica da tutti gli altri servizi"? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Più
l'emendamento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Per quanto riguarda la prima parte, il parere è negativo; per la seconda parte:
"individuando nel prossimo bilancio risorse adeguate", il parere è favorevole.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Alcuni emendamenti che sono stati presentati alla mozione sono stati accolti, altri no.
Le votazioni per parti separate saranno due: la mozione dalla narrativa fino al punto
c), in pratica mettiamo in seconda votazione separata il punto d), quello relativo
all'eventuale possibilità di portare il cibo da casa.
Nella sua complessità, la mozione rimane così invariata, la seconda votazione è
quella relativa esclusivamente al fatto di poter portare da casa il pranzo.
Qual è il parere della Giunta?

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Se devo esprimere un parere su tutto il testo della mozione, il parere è negativo, se
invece il parere riguarda soltanto l'emendamento: "individuare nel prossimo bilancio
risorse adeguate a ridurre le tariffe", ovviamente il parere è favorevole.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Scusi, Presidente, avevamo preso un accordo, noi votiamo esclusivamente il punto
dove diciamo di inserire nuove risorse nel bando, poi c'è un punto precedente, a cui il
Consigliere Tronzano voterà favorevolmente, mentre noi abbiamo già detto che
siamo contrari; bisognerebbe dividere questa votazione.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Ha ragione, compreso l'Assessore, perché c'è stato un errore da parte mia.
Per evitare dubbi di ogni genere, faccio l'emendamento per togliere: "a fare in modo
che l'Amministrazione calcoli" fino a: "tutti gli altri servizi", sostanzialmente il
punto 1); tutto il resto della mozione era come negli accordi, quindi si procede
normalmente.
Il tema è che loro non vogliono votare: "a fare in modo che l'Amministrazione
calcoli il costo complessivo dei servizi a domanda individuale", allora lo tolgo.
Presento l'emendamento a verbale, Presidente, togliendo il punto 1) e votiamo tutto il
resto come previsto.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Consigliere Tronzano, però le chiedo di formalizzare l'emendamento per iscritto e
portarlo qui alla Presidenza. Il Consigliere Tronzano ha presentato un'ulteriore
emendamento che, di fatto, cassa il punto 1) dell'impegnativa.
Non essendoci più questa parte, le votazioni saranno due. Per chi ha la mozione sotto
mano, il punto 2) diventerà il primo punto dell'impegnativa, fino alla fine del punto
c).

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Provo a rileggerlo anche per il verbale. Sostanzialmente sarà: "a redigere il nuovo
bando per il servizio di ristorazione nelle scuole dell'obbligo, nelle scuole e nei nidi
d'infanzia seguendo gli indirizzi di cui sotto", si elimina il punto a) che riguarda
l'IVA, e di seguito: "riduca in modo sostanziale i costi indiretti che incidono sulle
tariffe", e qui siamo fino al punto c): "riesca a stabilire una tariffa base che sia di
poco superiore al prezzo che la Città paga agli appaltatori.".

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la parte 1 della
proposta di mozione:
Presenti 27, favorevoli 27.
La parte 1 è approvata.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la parte 2 della
proposta di mozione:
Presenti 23, astenuti 3, favorevoli 6, contrari 14.
La parte 2 viene respinta.
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