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"Commissione Consiliare Speciale 'Progetto Smart City'. Indirizzi per l'Amministrazione" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201601923/002, presentata in data 14 aprile 2016, avente per oggetto: "Commissione Consiliare Speciale 'Progetto Smart City'. Indirizzi per l'Amministrazione" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Muzzarelli. MUZZARELLI Marco In realtà sarò breve, perché credo che i lavori della Commissione ci abbiano dato la possibilità di approfondire anche molto, per cui penso che la proposta di mozione ci basterà. Innanzitutto ringrazio il Consiglio per aver posticipato questa relazione. Purtroppo, per problemi di lavoro, non riuscivo ad essere presente nella prima parte. Apro questa parte relativa alle conclusioni citando una delle frasi che abbiamo utilizzato anche all'interno della Commissione: "Il genio copia, il mediocre imita". Credo che questa frase ci sia stata utile anche per capire, proprio nell'ambito della Commissione Smart City e soprattutto in un ambito in cui la riflessione legata a un concetto che probabilmente non si è ancora realizzato appieno e nessuno sa già adesso come sarà la Smart City del futuro, dal momento che tutti quanti stiamo incominciando a costruirla, credo che iniziare a pensare di guardare all'esterno - e in parte si sta già facendo anche da parte della nostra Città - e guardare cosa fanno le migliori città, che possono essere caratterizzate come Città identificabili come Smart City, penso che sia il modo migliore per capire che cosa potremmo fare e che cosa vorremmo fare anche della nostra città. Mi avvio citando le basi della proposta di mozione che è stata presentata, che in realtà costituiscono anche le conclusioni della relazione. Primo tema, che diventa anche una sollecitazione per la nostra Città: troppo spesso si è pensato alla Smart City come un'occasione per cercare di capire come ci possa essere più wi-fi disponibile, piuttosto che infrastrutture tecnologiche, cioè si è legato il tema della Smart City quasi esclusivamente agli aspetti tecnologici. Ripensare alla Smart City, soprattutto a partire dalle persone e dalle loro relazioni, credo che possa essere l'opportunità, anche per Torino, per caratterizzarsi, da un lato, sui temi dell'innovazione e, dall'altro, anche su una caratteristica che ha sempre identificato Torino all'avanguardia anche sugli aspetti sociali. Mettere insieme gli aspetti delle relazioni sulle persone e gli aspetti innovativi, cercando di capire come tutte le innovazioni portate dal digitale possano essere un'occasione per avvicinare le persone, credo che possa essere una delle modalità con cui Torino attua in modo nuovo e con un pensiero anche differente le politiche della Smart City. Seconda conclusione: quanto abbiamo analizzato - ma emergeva già dalla conclusione fatta la scorsa volta con la Commissione Smart City, che si era già chiusa subito dopo l'estate, con la Presidenza del Consigliere Troiano - emergeva già in modo evidente il fatto che, analizzando la Smart City, non era così facile identificare, come se fossero dei silos verticali, delle competenze e separarle completamente tra loro. Pensare alla suddivisione delle deleghe che caratterizzano la nostra Città anche in ottica Smart City forse significa incominciare a pensarle un po' come degli strati sovrapposti e tanti analizzano le Smart City proprio in quest'ottica. L'innovazione è trasversale, non si può pensare che l'innovazione sia un silos verticale sul quale solo qualcuno agisce e gli altri stanno a guardare, separando le deleghe. Ripensare all'organizzazione delle nostre deleghe e della nostra Città non più - come dicevo prima - per silos verticali, ma per piani sovrapposti, probabilmente può essere, anche in questo caso, una delle modalità con cui la nostra Città può innovare anche in prospettiva futura e nell'ottica della Città Intelligente. Proprio partendo da questo principio e partendo dalla nostra Città, ragionare sul fatto che - e questo emergeva in tante audizioni fatte nella nostra Commissione - la struttura amministrativa, in qualche modo, deve essere tra i primi soggetti a definirsi smart e, in qualche modo, deve essere più attenta, più veloce e rapida anche nei movimenti per adattarsi a ciò che avviene all'esterno, credo che possa caratterizzare, un po' come avere la spina dorsale della nostra Amministrazione rapida e veloce, anche ad adattarsi a quella che è l'innovazione all'esterno, ci richiama e in qualche modo ci mette in discussione, possa essere anche il modo per far sì che la Città stessa sia rapida e innovativa già dal suo interno e non solo per ciò che avviene anche all'esterno, magari con sperimentazioni, considerando questo passo, probabilmente, anche come inderogabile rispetto ad un percorso di Città Intelligente che vuole mettersi anche al confronto con quanto avviene all'esterno. Ultimo tema emerso dalle conclusioni, già ripreso in più proposte di mozione anche all'interno di questo Consiglio, legato al tema degli Open Data, ma soprattutto intersecato anche con il tema dei Big Data: pensare che la nostra Città dia a disposizione i propri dati, dove sia possibile, soprattutto con i termini di privacy opportuni, significa cambiare anche un po' il paradigma. Credo che il nostro Comune sia stato caratterizzato dal fatto che costantemente ha reso disponibili i propri dati, ma normalmente li ha resi disponibili su richiesta, cioè bastava chiederli e i dati erano disponibili. Entrare nel paradigma degli Open Data significa far sì che i dati siano disponibili per definizione. Dopodiché, chi ne avrà questa disponibilità deciderà, di conseguenza, come utilizzarli. Intersecati con dati tendenzialmente privati, come possono essere i Big Data, credo che possano dare l'opportunità, da un lato, ai policy maker - e quindi ai soggetti che costituiscono anche il Consiglio Comunale, nonché anche la parte della Giunta -, di prendere decisioni in modo più rapido e più attinente e coerente con quanto sta avvenendo con la Città, grazie all'interpretazione dei dati, ma, dall'altra parte, sempre sul tema dei Big Data, i dati della nostra Città possono essere resi disponibili quasi come se fossero un substrato fertile sul quale creare nuovi servizi e nuovi pensieri per i cittadini. Queste sono un po' le conclusioni della relazione che abbiamo presentato come Commissione. Sono le conclusioni che caratterizzano anche la proposta di mozione di accompagnamento e quindi cercano di dare un indirizzo alla nostra Città. Concludo ringraziando i membri della Commissione e tutti coloro che hanno partecipato anche alle nostre audizioni, abbiamo fatto veramente molte audizioni nel nostro percorso. Ne approfitto anche per ringraziare il Presidente precedente, che ha preceduto il mio lavoro, il Consigliere Troiano, e anche gli Uffici, in particolare Franco Marrapodi, che ha accompagnato questo lavoro della Commissione non facile, perché, essendo legato all'innovazione, spesso provava a fare delle cose un po' diverse dal normale. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Troiano. TROIANO Dario Sarò molto breve. Innanzitutto intervengo per ringraziare il Consigliere Muzzarelli dell'ottimo lavoro svolto con il suo mandato e per ribadire un concetto che avevamo già espresso in conclusione dei lavori della precedente Commissione, ma che ha ribadito, ma anche migliorato il Consigliere Muzzarelli: è necessario che il prossimo mandato di questo Consiglio possa analizzare la possibilità di vedere il lavoro tipico del concetto di Smart City ancora più approfondito ed elaborato e possa avere - noi dicemmo sei mesi fa - una Commissione ad hoc ordinaria che si possa occupare sempre di questo tipo di argomento, perché è talmente trasversale rispetto alle competenze assessorili, che è importante, soprattutto per una Città come la nostra, che è una tra le prime in assoluto in Italia sotto questo profilo, e quindi sarebbe necessario che il prossimo Consiglio decidesse di muoversi in questo senso, concetto che ha evoluto e, in qualche modo, esasperato il Consigliere Muzzarelli parlando addirittura di deleghe. È chiaro che questa cosa non è di competenza di questo mandato, ma credo che sia molto importante dare una specificità precisa a un lavoro futuro del prossimo quinquennio, in cui si possa veramente ragionare, in maniera verticale e orizzontale, sullo sviluppo della Smart City nella città di Torino. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Anche per me è stata una Commissione molto interessante e poi questi sono i temi su cui io ho un'esperienza professionale anche precedente all'attività politica, per cui li ho seguiti anche con attenzione, anche se bisogna dire che in politica su questi temi è molto facile dire tante parole e poi fare pochi fatti. Torino è sicuramente una città che, tradizionalmente, in Italia è innovativa ed è all'avanguardia nell'introduzione dell'informatica nei servizi pubblici e in altri aspetti, però analisi indipendenti compiute e riportate anche dai media hanno mostrato che su una serie di fattori - anche se poi si può andare a discutere dei fattori - Torino forse non è così avanti come crede di essere. Certamente non lo è, come tutto il nostro Paese, rispetto al livello del centro-nord Europa, che dovrebbe essere il riferimento per qualsiasi Amministrazione a venire. È molto importante che la futura Amministrazione metta questi argomenti al centro della sua azione, non per stabilire priorità rispetto ad altri, eccetera, ma perché veramente l'innovazione e l'ICT applicata sia all'economia che ai servizi della Pubblica Amministrazione sono centrali ormai in tutti i Paesi sviluppati, come unico possibile vero elemento di sviluppo, di sviluppo economico, ma anche di sviluppo sociale. Per cui questo è il terreno dove bisogna osare, dove bisogna innovare, dove bisogna concentrarsi, perché è veramente quello che permette un salto di qualità, anche nel rapporto tra le Istituzioni e i cittadini, nei servizi che l'Istituzione dà ai cittadini e alle aziende, per permettere poi la crescita economica, possibilmente una crescita sostenibile, non come in passato magari a danno dell'ambiente, ma, anzi, in armonia e in sostenibilità con l'ambiente. In particolare, c'è un elemento che purtroppo in Italia tende spesso ad essere trascurato quando si parla di Smart City, che è l'elemento della partecipazione. Devo dire che questo Consiglio ha già dato una buona prova di sé approvando, qualche settimana fa, la deliberazione di iniziativa popolare che ha introdotto una serie di nuovi strumenti ed ha introdotto anche - lo ricordo - un comma molto importante nel nostro Statuto, che prevede che ogni cittadino possa esercitare i propri diritti di partecipazione tramite le vie telematiche. Su questo non so se arriveremo a votare anche la proposta di ordine del giorno che ho presentato, riguardante l'estensione del servizio Torino Facile al nuovo protocollo nazionale SPID, in modo da permettere ai torinesi di utilizzare direttamente le loro identità digitali, già conosciute a livello comunale, nei servizi SPID a livello nazionale, però comunque certamente nella futura Amministrazione c'è da fare un grosso lavoro di espansione e di integrazione della piattaforma Torino Facile con i nuovi servizi digitali locali e nazionali e anche di estensione della piattaforma dal punto di vista partecipativo. A questo scopo ricordo anche che io e il Consigliere Viale abbiamo protocollato una bozza di deliberazione - poi non ci sarà mai tempo di discuterla - , una proposta di deliberazione proprio per l'adeguamento dei Regolamenti comunali al voto telematico, su cui anche questo Consiglio si è già espresso favorevolmente in passato. Questi sono argomenti che volevo lasciare a verbale per la futura Amministrazione e il futuro Consiglio Comunale, dato che credo che saranno da riprendere subito all'inizio. Ben venga se anche su questo argomento la futura tornata amministrativa vorrà introdurre una Commissione permanente o comunque valida per tutta la tornata amministrativa. Sicuramente, però, è importante che il prossimo Consiglio, in particolare, essendo il Consiglio proprio il luogo dove ci si occupa di più della democrazia e della partecipazione, in collaborazione tra le maggioranze e le opposizioni, si dia come priorità quella di una completa implementazione dei metodi di partecipazione, anche tramite la rete, per rendere veramente i cittadini più coinvolti e quindi più partecipi e più soddisfatti della loro democrazia e della loro Amministrazione Comunale. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola alla Consigliera Nomis. NOMIS Fosca Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Muzzarelli, oltre all'ex Presidente Troiano, per il lavoro che è stato fatto e che è stato portato avanti con una visione interessante, anche per costruire un reale valore aggiunto rispetto alle attività che porta avanti l'Amministrazione, in quella logica di ruolo di indirizzo che effettivamente hanno e possono avere il Consiglio Comunale e le Commissioni Speciali, come quella che è stata istituita; ringrazio anche tutti i Colleghi per aver seguito i lavori della Commissione stessa in questa logica di valore aggiunto. Io voglio sottolineare soltanto due aspetti sull'importanza delle conclusioni e delle proposte che porta questa relazione, perché sono le basi abilitanti per costruire una città che sia realmente una Smart City e quindi per continuare sul lavoro importante che sicuramente è già stato fatto e che è stato riconosciuto anche a livello europeo, ma per dare quell'accelerata che consenta di trasformare degli elementi della Smart City come degli asset di sviluppo di questo territorio, avendo come orizzonte quello dell'Agenda Digitale Europea. Su questo solo tre punti: uno è il tema dello sviluppo economico, che porta con sé lo sviluppo del lavoro, la crescita delle opportunità di lavoro in questa città; quindi, anche temi come quello degli Open Data e dei Big Data, che viene riproposto in questo contesto, credo che siano importanti come spunto di lavoro, perché, nel modo in cui è stato affrontato nel rapporto tra pubblico e privato, è quello che veramente consente delle opportunità di sviluppo e un interesse da parte del settore privato sul nostro territorio. Questo, secondo me, è un aspetto da considerare non solo come un tema di trasparenza, ma come un asset fondamentale dello sviluppo del nostro territorio. Ci tengo a ribadirlo, anche perché, come diceva il Presidente Muzzarelli, sono già state fatte diverse iniziative, ordini del giorno e mozioni su questo tema, ma l'impulso e le indicazioni che vengono date sono proprio in questa direzione: un asset per lo sviluppo del territorio e quindi anche per lo sviluppo di opportunità di lavoro. Un altro tema che va in questa direzione e su cui i temi affrontati rappresentano un cosiddetto "ecosistema favorevole" è quello della promozione e dell'interlocuzione tra incubatori di start up - cosa che è stata promossa all'interno della stessa Commissione -, di favorire anche l'interlocuzione e il dialogo tra realtà che hanno una partecipazione nel Comune e che non necessariamente collaborano tra di loro; questo è un altro passaggio che credo sia importante e che ci porta anche a ragionare su una serie di proposte, tra l'altro alcune poi rilanciate come facilitazioni rivolte alle start up, proprio per favorire un ecosistema, ancora una volta, di sviluppo, grazie anche agli altri asset di cui si parla nella proposta di mozione stessa, quindi quello che è stato definito il "pass per le start up", che prevede una serie di iniziative che favoriscono e facilitano sostanzialmente la presenza con facilitazioni burocratiche, sgravi fiscali eccetera, tutti elementi che sicuramente sono rilevanti. L'ultimo tema, che è stato un po' trasversale e su cui ho sollecitato nel tempo la Commissione, è il ruolo delle donne o comunque l'attenzione a una declinazione di genere sui temi delle tecnologie e delle innovazioni, avendo sempre quest'attenzione, un po' perché è un'area di sviluppo importante e di lavoro anche per le donne, perché consente - e queste sono riflessioni che abbiamo fatto anche in altri contesti - e favorisce dinamiche di conciliazione nuove e interessanti, appunto le tecnologie e le start up che vengono create, perché le start up vedono una forte presenza di giovani donne. Quindi, diciamo che questo è tutto un settore sul quale un'attenzione specifica è sicuramente rilevante - e ringrazio il Presidente per aver accolto questi stimoli nel corso dei lavori -, perché, come si dice a volte, si parte un po' da zero, si parte in una condizione iniziale di potenziale parità che vorremmo garantire non solo al momento della partenza, ma anche nello sviluppo e nella crescita professionale e di vita di tutti coloro che in questo settore decidono di operare. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Le uniche valutazioni che voglio fare rispetto al lavoro egregiamente svolto prima dal Consigliere Troiano e successivamente dal Consigliere Muzzarelli sono che questa relazione dovrebbe essere letta con molta attenzione dai Consiglieri, soprattutto da coloro che non fanno parte di questa Commissione, e anche dalla Giunta. Non sono solamente 20 pagine e 11 capitoli. Siamo partiti quattro anni fa con le mozioni che riguardano il software libero, abbiamo proseguito sul lavoro su Big Data e Open Data, sapendo che questa è una base fondamentale anche e soprattutto per lo sviluppo della banda larga e ultra larga. È il tema che il Governo sta affrontando a livello nazionale: come ha citato la Consigliera Nomis, l'Agenda Digitale Europea oggi in Italia sta creando i presupposti per nuove aggregazioni e anche una nuova e migliore competizione tra quei settori industriali - non solamente italiani, ma anche stranieri - che, oltre alle fusioni societarie, stanno costruendo il presupposto per creare una nuova forma di governance all'interno del settore delle telecomunicazioni e, più in generale, della banda ultra larga. È evidente sia rispetto alla vicenda Telecom, sia rispetto alla vicenda Enel e il Governo su questo punto sta facendo passi in avanti molto significativi. Stessa cosa non possiamo dire - anche se l'impegno c'è stato - rispetto a due punti in particolare che abbiamo cercato di valorizzare in questi anni, sia per quanto riguarda il software libero - c'è il progetto, ma è ancora allo stato embrionale - e sia per quanto riguarda la piattaforma wi-fi interna: ricordo che io e il Consigliere Troiano solamente l'anno scorso nel Bilancio di Previsione facemmo votare un nostro emendamento, che prevedeva non solamente un'applicazione, ma soprattutto la decisione che la Giunta doveva assumere di dedicare 50.000 Euro di quel Bilancio per far partire la piattaforma, cosa che ancora non è avvenuta. Ovviamente è un lascito che resta non solamente a verbale, ma soprattutto per i Consiglieri che dovranno occuparsene nel prossimo mandato amministrativo, ma mi auguro che anche gli Assessori, su questo punto, visto tra l'altro la non ingente entità della cifra prevista come primo finanziamento per la piattaforma, possano dare un contributo importante e necessario, perché se c'è una cosa che faccio fatica a sopportare è vedere emendamenti sul Bilancio importanti, condivisi e votati alla unanimità, che non vengono poi portati avanti dalla Giunta. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Laterza. LATERZA Vincenzo Vorrei esprimere un ringraziamento sentito al Presidente della Commissione, perché il lavoro di cui oggi stiamo parlando, quello presentato, e la sua relazione, sono stati condivisi da tutti noi, ma sono frutto di un suo impegno certosino su quei temi della Smart City. I Consiglieri Nomis, Altamura, ma lo stesso Bertola hanno appena citato il grande lavoro che è stato fatto. Certo, rimane un punto non espletato, non risolto, ed è quello del wi-fi, della piattaforma wi-fi per il Consiglio Comunale: era arrivata una nostra mozione, era stato fatto un emendamento al Bilancio, approvato all'unanimità, però di questo nulla si sa e purtroppo nulla è stato portato avanti. Quindi, questo è l'unico neo che rimane; speriamo che chi verrà dopo di noi riuscirà finalmente a portare il wi-fi in Consiglio Comunale. Delle tante cose dette e ricordate da tutti noi Consiglieri, vorrei citarne una che non è stata ricordata, ma di fondamentale importanza: i lavori della Commissione per la prima volta hanno previsto un collegamento in videoconferenza, non solo con l'ospite, che in quel caso era Paolo Testa, che è il Direttore dell'Osservatorio ANCI sulle Smart City, ma anche con noi stessi Consiglieri; infatti, chi non era presente quel giorno in Aula, è potuto intervenire, anche informalmente mediante chat, e seguire i lavori di quella Commissione. Questo può essere uno spunto per dare un'apertura al futuro, al di là della presenza qui in Consiglio, per dare la possibilità a chi è lontano, ma interessato ai temi di Commissione, di potervi partecipare anche da altra sede. Queste erano le mie osservazioni, che volevo esprimere a chiusura di questo bel lavoro fatto dalla Commissione Smart City. Ultima cosa. In questa apertura di seduta la Consigliera Ambrogio aveva proposto che la Commissione Legalità diventasse una Commissione stabile e non temporanea; allo stesso modo, secondo me, andrebbe fatta una Commissione permanente per la Smart City, Torino Smart City, perché il lavoro che si può portare avanti in Commissione è un lavoro di fondamentale importanza e può portare al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini di Torino. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Chiaramente sarà compito della prossima tornata amministrativa valutare la possibilità di inserire queste due Commissioni come Commissioni permanenti e non temporanee. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 31, favorevoli 31. La proposta di mozione è approvata. |