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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 16
INTERPELLANZA 2016-01643
(QUESTION TIME) "REGOLARIZZAZIONE PAGAMENTI PER TRASPORTO DISABILI DITTA CST" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RICCA E CARBONERO IN DATA 6 APRILE 2016.
Interventi
"Regolarizzazione pagamenti per trasporto disabili ditta CST"
"Giardini Reali a pagamento"
"Amianto presente nello stabilimento GTT di Venaria"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc.
201601643/002, presentata in data 6 aprile 2016, avente per oggetto:

"Regolarizzazione pagamenti per trasporto disabili ditta CST"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessora Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Ho ricevuto un promemoria dagli Uffici dell'Assessore Lubatti e anche dalla
Segreteria del Vicesindaco e mi appresto a darne comunicazione.
Da marzo del 2014 il servizio disabili non ha più rapporti con la cooperativa CSSA
che è citata nell'interpellanza, essendo il contratto di trasporto presso i centri diurni
disabili affidato alla sola impresa Tundo S.p.A., quindi, da verifiche effettuate con i
Colleghi, il contratto del trasporto dei disabili a scuola e quello per i mezzi attrezzati
relativi al Regolamento 353 fino a febbraio 2016, invece, erano affidati all'ATI
Tundo cooperativa CSSA; identico promemoria ricevo dagli Uffici della Vicesindaco
Tisi, per cui non risulta altro in questo momento.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Presidente, per me questo si chiama sputare in faccia alla gente che lavora. Ci sono
persone che devono…

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, per una breve integrazione, all'Assessora Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Faccio solo un'integrazione, che credo sia stata già fornita dall'Assessore Lubatti in
un Consiglio precedente.
Per quanto riguarda le fatture della mail, vengono riportati gli importi corretti che poi
sono stati anche letti dall'Assessore Lubatti. Infatti, le nostre fatture per ottobre-
novembre-dicembre del 2015, intestate al vecchio contratto della ditta CSSA,
ammontano a 57.290,00 Euro e non, come invece riportato, a 150-200.000,00 Euro.
Risulta pagata la fattura di dicembre 2015 e le altre sono in lavorazione nella
ragioneria, le fatture intestate, sempre per quanto riguarda il vecchio contratto al
CSSA, per gennaio-febbraio 2016 ammontano a 73.200,00 Euro e non a 300.000,00
Euro, come invece riportato. Lo dico per correttezza, solo perché l'Assessore Lubatti
mi ha detto che queste informazioni erano già state date, credo, in un Consiglio
precedente.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ricca, per due minuti.

RICCA Fabrizio
Vorremmo anche sapere i nomi di chi scrive queste …, perché ci sono persone che
aspettano…

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Consigliere, la prego di usare termini consoni all'Aula!

RICCA Fabrizio
Sono consoni, sono termini da persone che aspettano 1.500.000,00 Euro da questa
Amministrazione, soldi che non arrivano. Presidente, lei sa perfettamente che quando
un'azienda si regge sul lavoro di un padre di famiglia e aspetta 1.500.000,00 Euro,
non una, 17 piccole imprese, che vivono facendo questo lavoro, non ce la fanno più.
Queste risposte sono uno sputo in faccia a chi lavora!
Vorrei sapere, prima di tutto, chi scrive queste cose, per poterci andare a parlare
immediatamente, anche perché si può scrivere tutto quello che si vuole, ma questa
sera quelle stesse persone avranno il medesimo problema di ieri e di domani, ovvero
che non hanno i soldi per poter lavorare.
Assessora, lei sa che la gara è stata vinta dalla ditta Tundo con parametri
completamente diversi, che mettono ancora più in difficoltà i subappaltatori; se già
sono in difficoltà e poi non gli diamo 1.500.000,00 Euro, non noccioline, non
50.000,00 Euro come detto nella sua risposta, ma 1.500.000,00 Euro, permettetemi di
arrabbiarmi, perché ci sono persone che non hanno da mangiare, non hanno i soldi
per fare gasolio e per mandare fuori i mezzi per trasportare le persone.
Quando sento queste risposte mi arrabbio. Poi capisco tutto, però, Assessora, so che
con lei si può parlare, so che lei ci mette sempre la faccia, alla fine di questa
discussione potremmo adoperarci insieme all'Assessore Passoni per sbloccare i
pagamenti, come avvenne nel 2014 quando intervenimmo con un'interpellanza e la
settimana dopo, casualmente, vennero sbloccati i pagamenti, perché 1.500.000,00
Euro sono tanti soldi.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Come vede, Consigliere Ricca, nelle questioni che lei sollevava, che sono delicate e
importanti, si possono usare anche termini consoni all'Aula per dire le stesse cose.
Invito l'Assessora a fare un approfondimento ulteriore se ci possono essere altri
elementi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ci sono ordini dei lavori,
Consigliere Ricca, se deve aggiungere qualcosa a quello che diceva, può integrare
velocemente.

RICCA Fabrizio
Ringrazio l'Assessora Tedesco che, nonostante non siano le sue deleghe e non siano
materia di sua competenza, nonostante tutto lei è l'unica Assessora che viene a
rispondere in Aula a tutto e al contrario di tutto, non essendone titolata. Quindi ci
tenevo, Presidente, a ringraziarla, perché i miei toni si sono accesi, ma non sono
contro l'Assessora Tedesco, che è l'unica degli Assessori presenti oggi.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
I toni possono essere accesi, l'importante è che siano nel rispetto dell'Aula che noi
rappresentiamo.
L'interpellanza è discussa.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc.
201601736/002, presentata in data 8 aprile 2016, avente per oggetto:

"Giardini Reali a pagamento"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessora Tedesco, in sostituzione dell'Assessore
Lubatti, che oggi non è presente per impegni istituzionali.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Comunque ambasciator non porta pena, giova ricordarlo per la prossima filippica del
Capogruppo Ricca.
I Giardini Reali comprendono tutta quell'area vasta che si estende tra piazza
Castello, via Verdi, corso Regina, corso San Maurizio, in parte percorsa dagli antichi
bastioni della Città e già parco annesso alla residenza reale. Agli inizi del Novecento,
quando venne impostata la nuova viabilità, gran parte dell'area a valle dei Bastioni
venne ceduta al Comune per uso pubblico. Furono quindi demolite le Citroniere
settecentesche dei Giardini Reali e in risarcimento vennero ricostruite più a nord,
nell'edificio che attualmente ospita il Museo di Antichità; successivamente anche
altre parti dei Giardini sono state cedute al Comune.
I Giardini, invece, che rimasero nella disponibilità della Corona, poi entrati a far
parte del complesso museale di Palazzo Reale, sono il cosiddetto Giardino del Duca,
che è il lato nord del Palazzo Reale con il Bastion Verde, il Giardino Est, lato est del
Palazzo Reale, e i Giardini di Levante, che sono quelli dietro la Cavallerizza.
Nel dicembre 2015, quelli di cui parliamo, quindi i Giardini di Levante, sono stati
dati in concessione temporanea al Comune per realizzare i lavori di manutenzione e
per garantire l'apertura alla pubblica fruizione.
Il Giardino del Duca e il Giardino Est, che sono confinanti con il Palazzo Reale e con
la manica dell'Armeria e della Biblioteca Reale, dopo l'apertura straordinaria della
scorsa Pasqua, in questo momento sono interessati da restauri che interverranno sugli
arredi lapidei e sulla fontana settecentesca.
Per la gran parte dei Giardini, che sono circa 12 ettari, in gestione al Comune non è
prevista alcuna tassa di ingresso; per i soli Giardini del Palazzo Reale, invece, che
sono circa cinque ettari, a fine restauri si prevede l'introduzione di un biglietto di
ingresso di 2,00 Euro per i Giardini e di 12,00 Euro per i Musei e i Giardini.
Questa misura ha unicamente lo scopo di salvaguardare la sicurezza e la corretta
conservazione di un'area museale connessa alle collezioni dei Musei Reali,
l'Armeria, la Biblioteca, il Palazzo Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e di
preservare la libera circolazione in sicurezza dei visitatori da un museo all'altro.
I Giardini del Palazzo Reale non sono pubblici - per quelli che sono del Comune non
si paga alcuna tassa di ingresso -, ma uno spazio storico e di snodo strategico per
l'accesso alle collezioni dei Musei Reali, né più né meno per esempio dei Giardini
della Venaria Reale, che hanno un prezzo unico con la Reggia di 25,00 Euro, o del
Castello di Aglié, intero 4,00 Euro e solo Giardino 2,00 Euro, oppure di tutti i
Giardini connessi a musei e palazzi residenziali d'Europa.
I cittadini potranno continuare a passeggiare nel verde gratuitamente nella vasta area
già oggi disponibile, ora ampliata con i Giardini di Levante dietro la Cavallerizza,
che, ripeto, sono quelli dati in concessione al Comune.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ricca, per due minuti.

RICCA Fabrizio
Siamo talmente europei e vogliamo talmente tanto che la gente possa usufruire dei
nostri spazi verdi che li facciamo pagare. Così non succede a Granada nella
Alhambra e a Parigi a Versailles, o nei Giardini del Castello di Cracovia; perché?
Perché abbiamo deciso che bisogna pagare per poter usufruire di questi spazi verdi.
Vi chiedo se davvero parliamo con gente del genere, con fenomeni del genere e
magari gli diamo pure credito! Fossi stato io il Sindaco, mi sarei alzato e sarei andato
da chi ha scritto questa risposta e gli avrei chiesto: "Ma tu cosa ne capisci di musei?",
perché una cosa sono i musei e una cosa sono i giardini.
Assessora, non ce l'ho di nuovo con lei, perché è l'Assessore Lubatti che manca, ma
parametrare i musei a un giardino è una boiata, mi permetta, perché una cosa è voler
far pagare il Museo dove dietro c'è un costo, dove poi, per quanto mi riguarda, il
Museo non dovrebbero pagarlo i residenti, e una cosa è far pagare i Giardini.
Come facciamo a riempire gli spazi di questa Città, così come dice il Sindaco, così
come ci sta anche raccontando con le ennesime bugie da campagna elettorale, e poi
alle persone che vanno a visitare questi giardini chiediamo 2,00 Euro, che mi chiedo
chi li pagherà, perché se ho a disposizione gratuitamente tre quarti di Giardini, di
sicuro non vado a regalare 2,00 Euro, forse qualche turista.
Assessora, il Sindaco si è rifiutato di rispondere, chiederei una presa di posizione
forte da parte della Città e anche in fretta, perché ritengo che sia un'idiozia
incredibile. Se l'Assessora può comunicare con il Sindaco spiegandogli che la
richiesta fatta da parte del Polo Museale è una boiata, ci farebbe anche un favore!

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Assessora, se può fare da tramite, la ringraziamo.
L'interpellanza è discussa.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc.
201601900/002, presentata in data 14 aprile 2016, avente per oggetto:

"Amianto presente nello stabilimento GTT di Venaria"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco, in sostituzione dell'Assessore
Lubatti che ha un impegno istituzionale.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
La questione della presenza di amianto presso lo stabilimento GTT di Venaria è stata
più volte oggetto di attenzioni, interpellanze e anche Commissioni Consiliari, a
qualcuna ero presente anch'io, quindi lo ricordo bene.
È noto che la copertura dello stabilimento in origine completamente in MCA, quindi
manufatti contenenti amianto, è stata oggetto di diversi interventi di sostituzione,
come riportato da numerosi promemoria inviati alle Commissioni e anche a noi
Assessori per le risposte alle interpellanze.
Il 2 dicembre 2015 nella seduta congiunta della I e della V Commissione Permanente
sono già intervenuti i dirigenti di GTT per illustrare le politiche aziendali in tema di
gestione e rimozione di manufatti contenenti amianto e che, con lettera di GTT
protocollata 23 febbraio 2016, sono state trasmesse, quindi anche alle Commissioni,
tutte le schede relative ai piani di lavoro in atto presso tutto GTT per la rimozione di
questi manufatti; ho anche gli allegati di queste lettere in cui sono evidenziati proprio
i dati relativi allo stabilimento di Venaria.
A gennaio 2016 nello stabilimento di Venaria sono infatti iniziati i lavori di
rimozione e bonifica. Sempre nel mese di gennaio 2016 sono stati eseguiti numerosi
incontri informativi che hanno coinvolto, oltre ai responsabili aziendali e ai
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, anche le RSU e le ditte esterne. Sono,
quindi, stati fatti anche incontri congiunti e, a titolo esemplificativo, nella risposta
all'interpellanza, ho allegato anche i verbali redatti in seguito a quegli incontri,
quindi 8 gennaio, 12 gennaio… insomma, ci sono tutti i promemoria.
Inoltre, presso la portineria e presso tutte le bacheche presenti nello stabilimento
sono state affisse le copie del comunicato informazione e coordinamento di
rimozione e bonifica dei manufatti contenenti amianto presenti all'interno dello
stabilimento di Venaria. Come previsto dalla normativa vigente, i lavori sono
eseguiti in conformità ad uno specifico piano di lavoro, approvato dall'ASL
competente, in questo caso è l'ASL Torino 3 che effettua sopralluoghi periodici
presso il cantiere.
A titolo esemplificativo, ho allegato anche nella risposta, che poi posso fornire anche
alla Consigliera, tutti i verbali dei sopralluoghi, del 29 febbraio, 17 marzo, 22 marzo
e 7 aprile di questo anno.
Direi quindi che, a seguito di tutto questo, credo che non si possa dire che si stanno
effettuando lavori non in sicurezza o lavori nell'inconsapevolezza dei lavoratori, che
giustamente devono avere le loro rassicurazioni, per cui credo che si stia procedendo
nel rispetto di quanto prescrive la legge.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola alla Consigliera Ambrogio, per due minuti.

AMBROGIO Paola
So che la questione è stata affrontata già nelle Aule della Commissione in questi
anni, però è giunto di nuovo un allarme da parte dei lavoratori, perché, pur essendo a
conoscenza che con l'anno nuovo sono iniziati i lavori nello stabilimento di Venaria
ed il cantiere è tuttora attivo, in realtà i lavoratori sono preoccupati perché si vede
questo pulviscolo che scende dal tetto, soprattutto in determinate giornate di vento
queste sostanze di aerodisperso preoccupano, quindi i lavoratori vogliono avere
ulteriori rassicurazioni circa il fatto che questo pulviscolo non sia nocivo per la
salute. So che da parte dell'azienda, del datore di lavoro sono state attivate una serie
di procedure, però si tratta di notizie recenti e fresche, successive alla fase di inizio
del cantiere.
L'Assessora mi ha risposto anche rispetto a una fase precedente, cioè quella che
abbiamo anche audito e affrontato in Commissione, però oggi ci sono questi elementi
nuovi che ci fanno stare tutti più tranquilli, se vanno nella direzione che l'Assessore
riferisce qui, cioè che la situazione è assolutamente sotto controllo e quindi queste
polveri che si vedono circolare nell'aria anche nelle giornate di vento sono sotto
controllo e ci sono state delle valutazioni da parte dell'ASL, che rassicurano le
condizioni del cantiere e quindi l'impossibilità di nuocere alla salute dei lavoratori.
Vorrei che rispetto a questa fase successiva, che è proprio quella recente dall'inizio
dei lavori, ci fosse anche un ulteriore confronto con le categorie sindacali e i
lavoratori stessi per rassicurarli in questo senso.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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