Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 33
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01052
PRESA D'ATTO DELLA DICHIARAZIONE DI RECESSO DELLA S.S.D. VICTORIA IVEST S.R.L. DALLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE SOCIALE DELL'IMPIANTO SPORTIVO NELL'AMBITO "5H DE MARCHI" AI SENSI DELL'ARTICOLO 24 DEL REGOLAMENTO N. 295 - APPROVAZIONE BANDO DI ESTERNALIZZAZIONE.
Interventi
"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla
convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De
Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di
esternalizzazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201601052/010,
presentata dalla Giunta Comunale in data 8 marzo 2016, avente per oggetto:

"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla
convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De
Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di
esternalizzazione".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Riprendiamo l'analisi degli emendamenti.
L'emendamento n. 2000 bis, presentato dall'Assessore Gallo, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2000 bis:
presenti 25, favorevoli 25.
L'emendamento n. 2000 bis è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 2001, presentato dal Consigliere Ventura, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Il Consigliere Ventura lo ha già illustrato in precedenza.
Qual è il parere della Giunta?

GALLO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è favorevole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2001:
presenti 25, favorevoli 25.
L'emendamento n. 2001 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 2004, presentato dall'Assessore Passoni, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Non mi ricordo se vi avevo accennato del motivo per cui comunque ritengo, anche
proprio deontologicamente, corretto fare questo tipo di ostruzionismo, ma, se non lo
avessi fatto, mi preme ricordarvelo e cioè il fatto che questo è frutto sicuramente, al
di là del fatto che si poteva comunque approfondire, come era doveroso
approfondire, l'argomento Ivest, perché secondo me si era iniziato a discutere in un
certo senso, che poteva trovarci tutti d'accordo e tutti coesi nel fare la scelta più
coerente, sia per i gestori, che sicuramente si sono trovati ad affrontare un momento
di particolare difficoltà, sia per quanto riguarda il Comune, che ha il dovere
comunque di tutelare il denaro dei cittadini e quindi fare in modo che non ci siano
perdite irrecuperabili.
Si sarebbe potuto tranquillamente trovare un indirizzo e voglio farvi degli esempi,
ma senza andare a rispolverare vecchi scheletri, dall'argomento del mercato di corso
Racconigi, al Pala di Porta Palazzo, alla stessa vicenda dei Murazzi (che però poi,
grazie a Dio, si è conclusa in modo giusto, credo, anche quella), cioè credo che si
potesse dare a chi è imprenditore in questa città e ha a che fare con il Comune la
possibilità comunque di farcela a sostenere la propria attività, e invece questo non è
avvenuto. Si è arrivati al fondo di questa tornata amministrativa e di nuovo, tanto per
cambiare, bisogna chiudere gli argomenti facendo tutto di fretta.
Ripeto, non voglio mettere becco, anche perché non ne ho le giuste argomentazioni,
perché non ho seguito in prima persona, quindi non vorrei dire ulteriori sciocchezze.
Rimane, invece, il fatto che nell'insieme si debba sottolineare l'assenteismo degli
Assessori, e questo non riguarda sicuramente l'Assessore Gallo, che è sempre stato
presente ed attivo in tutte le discussioni di questa tornata amministrativa, ma
sicuramente altri suoi Colleghi/Colleghe, che sono stati invece dei grandi assenteisti
e di quelli che erano i problemi legati ai propri Assessorati e ai problemi della Città
stessa non si sono poi granché preoccupati.
Credo ci sia stato un grande lavoro da parte degli Uffici, ai quali va tutta la mia
stima, perché so che lavorano sempre molto alacremente, ma la parte politica si è
vista ben poco e quel poco che si è vista c'è stato solo per dare indicazioni di riporto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Grazie, Consigliere. Il tempo a sua disposizione è terminato.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Intervengo per ribadire che sulla Victoria Ivest non c'è la volontà di fare passi
indietro. In realtà è una questione di merito e non di ostruzionismo generale contro la
Giunta.
La richiesta è semplicemente quella di dare corso a quello che è un suggerimento di
buonsenso. Nessuno sta dicendo di non completare l'operazione e nemmeno,
tantomeno, di non avviarla; nessun problema sul recesso, atto dovuto; nessun
problema sulla riassegnazione a mero titolo di custodia, con tutte le condizioni, pur
stringenti, che la Giunta ha inserito, atto legittimo e di buonsenso. Il problema è sul
bando e sul fatto di mettere a bando, con la maggioranza e addirittura il Presidente di
V Commissione che concordano sull'alta probabilità che il bando vada deserto, nella
consapevolezza che la Giunta - e in questo caso non l'Assessore Gallo, ma
l'Assessore Passoni - già ci ha confermato che poi in seconda battuta potrà accadere
qualsiasi cosa a questo immobile.
Allora, il fatto di mettere a rischio, anche solo potenzialmente, solo per una fretta
che, perdonatemi, a mio modo di vedere è strettamente elettorale, dopo anni che
questa situazione si trascina, in un momento di fine mandato, quando la tornata
amministrativa è di fatto già conclusa e noi siamo sostanzialmente già terminati
come Consiglio, è un atto che non ha senso. Sarebbe molto più razionale approvare
questa proposta di deliberazione con il mero stralcio del bando, tutto il resto
rimarrebbe in piedi e gli emendamenti di merito su questo già ci sono.
Se non volete, basta che li presentiate; a noi quello che importa è arrivare a una
definizione nel merito della questione. Il bando non ha senso deliberarlo in questa
fase, non ha senso deliberarlo in condizioni che sappiamo già noi preventivamente
essere sostanzialmente insostenibili per una realtà dilettantistica.
Di fatto si sta chiedendo a questo Consiglio Comunale di rendersi complice della
chiusura dell'ennesimo spazio, uno dei pochi peraltro presente in quella periferia, di
aggregazione e di vita sana improntata allo sport, offerta ai minori di quell'area della
città.
È davvero un peccato, la fine di una tradizione, la volontà deliberata di andare a
porre fine a un'esperienza positiva che aveva di sicuro grossi problemi da un punto
di vista di gestione economica e finanziaria, ma non per questo dobbiamo buttare il
bambino dell'associazionismo sportivo, del valore sociale del dilettantismo calcistico
con l'acqua sporca di una gestione finanziaria troppo allegra e forse troppo
improntata a epoche di vacche grasse per la Pubblica Amministrazione.
Si chiede però di cercare davvero di distinguere e abbracciare un concetto di
buonsenso pratico-amministrativo. Bisogna semplicemente consegnare il testimone
della scelta, senza nessuna volontà dilatoria, alla prossima tornata amministrativa,
tanto nell'arco di 2-3 mesi sarà già operativa e insediata per poter decidere nella
massima serenità e con la massima proprietà anche di decisione amministrativa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2004:
Presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento n. 2004 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 2005.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Sono emendamenti di merito per cercare di influire un po' sulla proposta di
deliberazione. L'intervento sarà per ribadire ancora una volta che non c'è alcuna
volontà ulteriormente dilatoria; questa Amministrazione, ma non l'attuale, anche
quelle precedenti, hanno fin troppo atteso per affrontare il tema e il problema della
Victoria Ivest.
Non è vero che noi dell'opposizione abbiamo posto il tema solo in questa fase di
campagna elettorale, perché in realtà la discussione di questa proposta di
deliberazione è venuta in congiunta con una nostra mozione che era stata presentata
due anni fa, quando il recesso e il nuovo bando non erano neanche nell'anticamera
dei neuroni dei nostri Assessori, in cui ponevamo il tema dell'agibilità e della
continuità dell'azione sportiva di questa società, compatibilmente però con
l'interesse erariale della Città a recuperare questo enorme debito cui si vede esposta
in garanzia.
Dall'altra parte, però, non ci stiamo ad accettare supinamente, a un mese dalla fine
della tornata amministrativa e a pochi giorni proprio dal termine dell'attività del
Consiglio Comunale, a dover approvare, perché poi la responsabilità è del Consiglio
Comunale, la Giunta dispone, approva una deliberazione, la propone al Consiglio
Comunale e poi noi con il nostro voto ci assumiamo la responsabilità della decisione.
Io questa responsabilità, sinceramente, in questa fase, in questi termini, non me la
voglio caricare; motivo per cui continuiamo a chiedere che vengano recepiti quegli
emendamenti di merito che danno il via libera sostanzialmente a tutto il testo, tranne
a quella parte che fa riferimento espresso, e sono solo due punti di dispositivo,
all'emissione del bando. E siamo perfettamente concordi nel sostituirli non in una
cassata generalizzata, bensì nella sostituzione con un testo che ponga lo stesso
impegno per il futuro Consiglio Comunale, tra i primi atti che si troverà a deliberare,
a definire la concessione per il nuovo soggetto e quindi anche il contenuto nel merito
dell'evidenza pubblica.
Allora vedete bene che in realtà non si tratta di un braccio di ferro, si tratta invece di
una richiesta fondata e, secondo noi, anche di buonsenso. Continuiamo a sperare,
anche se ovviamente con il progredire di questi interventi ostruzionistici la speranza
comincia a calare, che ci sia un ravvedimento perché sappiamo che in settori anche
piuttosto ampi della maggioranza c'è la consapevolezza che un'operazione affrettata
e nel merito anche poco condivisibile, che gran parte della maggioranza sa, ed è per
questo che nell'intervento iniziale ha cercato di allontanare le responsabilità, che
probabilmente un bando deserto porterà a cambiare la destinazione di quel luogo e a
far morire quindi una tradizione sportiva dilettantistica rivolta ai più giovani.
Questo è un triste obiettivo che vorremmo che tutti insieme, voi soprattutto che avete
l'onore ma anche l'onere di avere un apporto decisionale più ampio, possiate
accordare e concordare. D'altronde i numeri ce li avete voi, noi quello che possiamo
fare è cercare di indurvi il più possibile, con una pressione che è psicologica ma è
anche di attività d'Aula, a capire che si tratta oggettivamente di una scelta errata, per
cui cerchiamo anche di tentare fino all'ultimo che ci sia un ravvedimento rispetto alle
tempistiche giuste.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
2005:
Presenti 23, contrari 23.
L'emendamento n. 2005 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 2006 al n. 2013.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Posto che io continuo a dire che potevamo anche sull'ordine dei lavori sospendere e
fare quella relativa a Mughetti e Fraternità e riprendere, se non si riesce a fare un
momento di confronto politico nel merito, su questo, ovviamente visto che invece
come ho sempre ribadito l'ostruzionismo prosegue sul tema Victoria Ivest, sarà
un'ulteriore occasione per ricordare, ahimè, le ragioni che stanno alla base di questi
interventi ostruzionistici.
Ovvero il fatto che questa operazione poteva essere legittimamente iniziata nei
termini in cui la Giunta l'ha proposta. Da un certo punto di vista il recesso era un atto
dovuto, c'era un debito veramente eccessivo, insostenibile e non recuperabile;
dall'altra parte una funzione fideiussoria della Città che era stata forse assunta troppo
a cuor leggero, dall'altra però anche la necessità non nell'interesse della società, ma
nell'interesse della società (perdonatemi il gioco di parole), quella del quartiere, delle
famiglie, dei ragazzini e delle ragazzine che vanno lì a giocare, l'obbligo di dare
delle garanzie concrete, non degli impegni assunti in via semplicemente formale ed
astratta, nella prosecuzione dell'attività sportiva in quel sito.
Ricordiamo che quella è una periferia dormitorio già piuttosto scevra di luoghi di
aggregazione, soprattutto aggregazione seguita, perché anche i luoghi nuovi, come il
Parco Dora, su cui di sicuro c'è anche un parere favorevole perché è stata una
riqualificazione in un'area post industriale sicuramente molto creativa, con il
coinvolgimento dei più giovani; però sono strutture sportive - ve lo faccio notare - in
completa autogestione: cioè ragazzini che vanno lì, se vogliono giocano, se vogliono
fare altro vandalizzano, come purtroppo spesso accade, e non c'è invece quella
cultura educativa allo sport dilettantistico, quella che dà un'educazione vera,
spirituale, al di là del nozionismo, che spesso tiene lontani dalla strada, in un
quartiere dove anche la delinquenza è magari una tentazione maggiore che in
quartieri più agiati.
In tutto ciò è incredibile che invece si vada a cuor leggero, ed è questo il passaggio
che non ci piace della proposta di deliberazione, a emettere un bando che, come
ammettete voi stessi, rischia di far tramontare, se andrà come è probabile, se non
certo, deserto, questa tradizione sportiva consolidata. Quando lì poi ci troveremo
qualcos'altro di commerciale allora sarà davvero interessante andare a chiedere a
tutti i Consiglieri che, pur sapendo nel merito che è così, hanno comunque avallato
una decisione della Giunta pur non condividendola e pur sapendo quali sarebbero
stati gli esiti.
Allora, in tutte le occasioni in cui la Presidenza mi darà la parola per intervenire, io
lo ricorderò, perché è un passaggio che voglio rimanga molto chiaro nella testa di
tutti noi, perché è una questione di importanza basilare nel rivendicare quella che è la
responsabilità nel decidere se un impianto sportivo con tutte le difficoltà di rientro di
un debito molto alto si vogliano perseguire o se invece...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere Marrone, il tempo a sua disposizione è terminato.
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 2006 al n. 2013:
Presenti 23, astenuti 1, contrari 22.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 2006 al n. 2013 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 2014 al n. 2016.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Molto brevemente sui lavori. Siccome c'è stato qualche equivoco o non so che cosa,
perché senza dire di rinviarla a un altro Consiglio Comunale non facciamo una
piccola sospensione di questa per discutere quella dei Mughetti su cui c'è un
accordo?
Io non chiedo sospensioni, Capigruppo volanti, ma proprio un ragionamento; se
volete, nel corso del mio intervento, così nessuno perde tempo, ragionateci un
secondo, perché non ha senso fare diversamente. Cioè sospendere, ma solo adesso in
Aula, per fare Mughetti e riprendere poi con questa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Percepisco che su questo non ci sia concordia, quindi procediamo sul merito,
Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Nel merito continuo l'intervento che avevo iniziato prima, per ricordare che la
Circoscrizione ha preso di petto questa situazione della Victoria Ivest. Vorrei
ricordare che la Giunta Comunale, pur andando sul bando che non condividiamo, ha
quantomeno preso le redini del tema debito e del tema custodia dell'impianto; invece
la Circoscrizione non aveva originariamente neppure fatto questo, cioè ha solo detto
sostanzialmente alla società sportiva: "Sapete che c'è? Che avete una revoca
dell'impianto, ve ne dovete andare e tanti saluti".
Questa è l'Amministrazione decentrata che dovrebbe tenere alla base delle proprie
decisioni e della propria volontà politica l'interesse del proprio quartiere. Cioè noi
dovremmo dimostrare tutto il buonsenso rispetto a una Circoscrizione forse abituata
a considerarsi troppo un piccolo feudo; dall'altra parte abbiamo un'Amministrazione
Comunale che vuole decidere tutto in quattro e quattr'otto nell'ultimo mese della
tornata amministrativa e il tema diventa quello di cercare di portare a casa invece una
deliberazione condivisa.
Una deliberazione condivisa passa dal recesso della concessione tout court, perché il
debito oggettivamente c'è e qualcuno evidentemente ha sbagliato; dall'altra parte una
riassegnazione in custodia, come avete detto voi giustamente per dare continuità e
dall'altra parte evitare che ci siano vandalismi, deterioramenti e degrado nella
struttura, ma dall'altra, consentitemi, anche una garanzia vera della continuità nel
tempo dell'attività sportiva, e questo può essere consentito e portato avanti solo ed
esclusivamente da un bando che sia accessibile alle società dilettantistiche. E questo
non lo è, sappiamo benissimo che finirà deserto, sappiamo benissimo che lì avverrà
qualcos'altro.
Dio non ce ne scampi che arrivi l'Assessore Lo Russo e nel giro di due minuti la
vediamo rinominata "rigenerazione urbana" e ci ritroviamo un bel centro
commerciale, che è la specialità di una certa parte della Giunta, non me ne voglia ma
purtroppo ormai è una statistica sostanzialmente ininterrotta di risultati di questo
tipo.
Allora l'auspicio è vogliamo salvare tutti insieme la Victoria Ivest, è pure una
borgata rossa, non votano noi, cioè cerchiamo solo di ricordare che quello è un
interesse di periferia, è un interesse di educazione sana delle giovani generazioni, è
un interesse di presidio del territorio del buon sport dilettantistico, per evitare di
avere di nuovo un rudere e di avere un nuovo centro commerciale che vada ad
ammazzare il piccolo commercio di prossimità e vada ad annullare lo sport. E
soprattutto trovarci legioni intere di ragazzini in una che è una borgata tra le più
giovani e anche vive in termini proprio demografici nella nostra città, consegnando
intere generazioni - perdonatemi il termine - al cazzeggio sulla panchina, sul muretto
o nei punti verdi dove non c'è alcun riferimento educativo, non c'è alcun messaggio
di buon valore e nessuna disciplina.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 2014 al n. 2016:
Presenti 25, contrari 25.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 2014 al n. 2016 è respinto.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)