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"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di esternalizzazione" PORCINO Giovanni (Presidente) Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201601052/010, presentata dalla Giunta Comunale in data 8 marzo 2016, avente per oggetto: "Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di esternalizzazione". PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Cassiani. CASSIANI Luca Ho seguito con attenzione l'intervento del Consigliere Marrone, al quale ricordo che abbiamo fatto un percorso di confronto in Commissione, non solo con l'Assessore Gallo, ma anche con l'Assessore Passoni, con il quale siamo stati a fare un sopralluogo e ad incontrare gli attuali gestori in concessione dell'impianto e la discussione è stata approfondita e franca, dalla quale è emerso, sostanzialmente, quello che dice lei, cioè tutti abbiamo a cuore il fatto che quella struttura continui a funzionare, perché è un bene pubblico importante, in una zona della città che, per quanto riguarda l'edilizia sportiva, non si caratterizza per impianti di particolare pregio. Quello, invece, lo è, ha una storia, una tradizione e un radicamento importante. Io credo che, dopo aver approfondito la questione anche con gli Uffici degli Assessorati sia al Patrimonio che allo Sport, noi non possiamo che prendere atto di quanto dice la proposta di deliberazione, cioè che, di fatto, gli attuali gestori non sono più formalmente in grado di continuare una gestione con quel tipo di problematiche, di carattere economico-patrimoniale. Teniamo anche conto del fatto che questo tipo di costruzione e gestione dell'immobile sono avvenuti in anni in cui, probabilmente, le finanze anche delle società dilettantistiche e sportive avevano un determinato tipo di possibilità. Oggi non è più così, tant'è che - lo dico e poi lo spiegherà nel merito il Consigliere Ventura -, evidentemente, fare una deroga a quello che abbiamo deciso nel Regolamento, cioè imporre dall'80 al 100% delle utenze a chi deve già sobbarcarsi una quota non irrilevante per il pagamento del mutuo acceso per quell'impianto, ovviamente rischia di mandare quel bando deserto. Quindi, non sono d'accordo, Consigliere Marrone, io credo che sarà il prossimo Consiglio Comunale a decidere se questo Regolamento alla prova dei fatti è idoneo a consentire la gestione dello sport a Torino. Troppi sono stati i bandi deserti, troppe sono state le situazioni nelle quali non abbiamo potuto, voluto o, forse, non siamo stati capaci di rendere quel Regolamento adattato alla realtà che stava cambiando. La realtà è cambiata molto; chi deve pagare un canone di un certo tipo più tutte le utenze non può più esistere sul mercato, non può riuscire a gestire una società dilettantistica e sportiva: o si fanno pagare 2.000,00 Euro all'anno ai bambini per partecipare alle scuole calcio, oppure si rischia di chiudere le società. Dobbiamo decidere delle due l'una e fare un percorso di carattere politico e culturale: se lo sport ha un senso e se vogliamo investire soprattutto sul dilettantismo e non sull'agonismo, dobbiamo fare in modo che tutti possano accedere allo sport. Non bisogna discriminare tra bambini che hanno determinati redditi rispetto a chi non può permettersi determinate iscrizioni. Quindi, la Città che cosa deve fare? Intervenire laddove questi impianti hanno spese di gestione troppo gravose (questo è un caso) e quindi portare la variazione percentuale invece che tra l'80 e il 100% tra il 20 e il 100% consentirà, secondo me, al bando di provare ad avere una soluzione e, quindi, un'allocazione di quell'impianto. Altrimenti, Consigliere Marrone e lo dico a tutta l'Aula, noi rischiamo di avere solo bandi deserti e, come giustamente diceva lei, anche posti che rischieranno di essere vandalizzati da parte di qualcuno, come a Falchera e come in altre località della città che abbiamo enumerato negli scorsi mesi e che con difficoltà siamo riusciti e stiamo riuscendo a risolvere. Bisogna, però, mettere mano a un Regolamento e ai bandi. Quindi, non credo sia giusto derogare a quanto avevamo deciso in quella storia nel Regolamento, per cui ha fatto bene il Consigliere Ventura, a seguito di una discussione in Commissione, a presentare gli emendamenti che voterò convintamente, così come dobbiamo assolutamente votare la proposta di deliberazione, perché, nonostante tutti fossimo d'accordo a stralciare il bando, abbiamo una responsabilità anche nei confronti dell'Erario e della Corte dei Conti. Non possiamo stralciare il bando e lasciare quella struttura abbandonata, senza nessuno che la possa riallocare. Se qualcuno farà domanda e avrà i requisiti, il bando verrà assegnato, diversamente si passerà alla fase due e sarà poi il prossimo Consiglio Comunale a decidere... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è il Consiglio Comunale che delibera i bandi e li pubblica, poi la Giunta fa la proposta al Consiglio Comunale per quanto riguarda il tipo di disciplinare che abbiamo qui allegato, disciplinare che possiamo modificare, tant'è che il Consigliere Ventura lo ha fatto, così come ha fatto lei, cercando di modificarne alcune parti. Lei vuole stralciarlo, lui vuole modificarlo. Io credo che occorra modificarlo, occorra andare a bando, occorra verificare se c'è qualcuno che è in grado, con una valutazione patrimoniale appropriata, di riuscire ad avere l'assegnazione di quel bando e occorra monitorare che ci sia la continuità sportiva. Infatti, credo che la soluzione che l'Assessore Passoni ha dato alla Commissione sia giusta, quella di consegnare in custodia e valutare, poi, quali saranno i dare e avere che avremo nei confronti di chi sarà nominato custode, per poi procedere ad una situazione definitiva. Poi, bisognerebbe fare - ma non è questa la sede, sarà poi il prossimo Consiglio Comunale a farlo - un ragionamento sui tempi di assegnazione, sulla durata delle concessioni, sul tipo di utenze che andranno pagate e il tipo di situazioni di carattere commerciale che si andranno ad innescare, perché quella materia va nuovamente presa in mano in modo completo. Questo pezzo di tornata amministrativa ha fatto un primo passaggio, ma non è sufficiente e non è completo. Qualcuno - speriamo il Consiglio Comunale - tornerà su questo tema, lo farà la Giunta prossima insieme al Consiglio, a chi farà l'Assessore e a chi farà il Consigliere. Quindi, invito l'Aula a votare favorevolmente sia la proposta di deliberazione, che revoca quella concessione, sia gli emendamenti che rendono possibile la situazione del bando. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Credo che questa sia una proposta di deliberazione dal principio giusto, ma che, se entriamo nel merito, apra un grosso precedente. Il precedente è che qualcuno può decidere liberamente di fare degli investimenti e, poi, di scaricare questi investimenti sull'Amministrazione. Io capisco quando il Consigliere Cassiani dice che dobbiamo fare in modo che ci sia la possibilità per tutti i bambini di poter fare attività all'interno di una società dilettantistica e mettere quel quartiere nella condizione di avere una società sportiva, ma è anche vero che chi sbaglia gli investimenti deve assumersene la responsabilità. La Città non deve aprire una breccia in questa direzione. Io non vorrei che, magari, domani un'altra società sportiva decidesse di fare un investimento che all'inizio può permettersi, ma che non potrà permettersi a lungo termine e che, poi, tra 5, 6, 7 anni scarichi completamente all'Amministrazione tutto quello che è l'investimento che non riesce ad onorare. Ciò che mi piacerebbe capire è se esista ancora oggi - ne abbiamo discusso a lungo in Commissione, ma senza arrivare mai davvero ad una risposta definitiva - la possibilità di slittare al prossimo Consiglio Comunale questo tipo di decisione, come chiedeva prima qualcuno. È una decisione che, comunque, verrà presa tra due mesi, quindi neanche tra troppo tempo, e sarà sicuramente una delle priorità del prossimo Consiglio Comunale. Però, noi oggi dobbiamo avere chiaro che fare un'azione di questo tipo è una forzatura. Ripeto, diamo anche il "la" ad associazioni dilettantistiche, che, magari, hanno già fatto degli investimenti, ma che fanno fatica ad onorarli (perché, magari, o il business plan è stato sbagliato o ci sono state altre situazioni al momento di fare i conti) e che si trovano sul groppone delle spese che non possono onorare, di decidere, esattamente come succede in questo caso, di scaricare quello che è il debito sull'Amministrazione. Io so che la società aveva anche proposto una soluzione diversa, una soluzione che cercava di trovare un equilibrio con la rinegoziazione del mutuo in cambio anche dell'allungamento della concessione. Mi pare che questo non sia neanche stato preso in considerazione dall'Assessore Passoni e oggi, andando a fare il recesso, rischiamo di creare un precedente, perché, almeno in questa città, succede sempre così, che quando qualcuno trova una scappatoia per risolvere un problema scaricandolo sulla Città, poi, uno dopo l'altro, si vanno ad aggregare. Quindi, io chiedo che questa proposta di deliberazione venga sospesa, ritirata e ripresentata poi dalla prossima Giunta, così da poter capire se ci siano delle situazioni diverse, anche perché non credo che l'Assessore Passoni abbia la verità in tasca a livello economico, gli si può riconoscere una capacità nel gestire i conti comunali, ma quanto dice l'Assessore Passoni non è oro colato. Io sono convinto che, magari, si possa trovare un'altra soluzione, cercando di guardare oltre i panorami conosciuti da questo Assessorato al Bilancio e proposti in questi cinque anni, perché, se guardiamo fuori da quello che è il recinto dell'Assessore Passoni, forse qualcosa di diverso si può fare. Se qualcosa di diverso si può fare, si deve fare. Io non ritengo che sia obbligatorio votare oggi questa proposta di deliberazione, per quanto ci siano dei vincoli, che spostare a 60 giorni non cambiano la struttura della proposta di deliberazione. Quindi, Presidente, io chiedo che la proposta di deliberazione venga ritirata, o nel caso chiedo che venga messa in votazione il fatto che la proposta di deliberazione venga ritirata. PORCINO Giovanni (Presidente) Al massimo che venga sospesa, non certo ritirata. Il ritiro lo decide il presentatore. Lei può chiedere tutt'al più che venga sospesa. Se il presentatore non intende ritirarla, metteremo in votazione il fatto che resti sospesa. La parola al Consigliere Ventura. VENTURA Giovanni Mi stupisce che il Consigliere Marrone si occupi di impianti sportivi a fine mandato e si occupi di quello che sta succedendo nel mondo dello sport e nel mondo sportivo sociale; questo mi stupisce un po', nel senso che, Consigliere Marrone, quando è passata la deliberazione del Robaldo, solamente io e il Consigliere Cassiani abbiamo cercato di fare attenzione che quell'impianto non venisse occupato e, quindi, abbiamo dato la custodia anche a quell'impianto. Io voglio semplicemente dire che è vero che dobbiamo porre attenzione agli impianti sportivi, è anche vero che sarà necessario rivedere alcune cose, perché chiaramente sono passati... PORCINO Giovanni (Presidente) Scusi, Consigliere Ventura. Colleghi, chi non è interessato può tranquillamente uscire dall'Aula. Dobbiamo consentire al Consigliere Ventura di intervenire. Grazie. VENTURA Giovanni Sono passati cinque anni e, quando passano gli anni, sicuramente bisogna rivedere le cose, cercare di capire quello che ha funzionato e quello che, invece, sarà da rivedere. Questo sarà un compito del prossimo Consiglio Comunale. Come diceva anche il Consigliere Cassiani, ci sono alcune situazioni che, sicuramente, dovranno essere riviste per aiutare il mondo sportivo sociale. Nello specifico, io ho presentato due emendamenti, non perché volevo cambiare le utenze in modo da mercato, come diceva il Consigliere Marrone, ma ho semplicemente allineato i parametri delle utenze a tutti gli altri bandi e a quanto previsto dal Regolamento. Quindi, non ho fatto nient'altro che riallineare la situazione, che lui aveva votato come quando aveva votato il Regolamento. Oggi, è chiaro che con questo riallineamento possiamo dare la possibilità, forse, a chi ha utilizzato l'impianto fino ad oggi di poter partecipare e poter prendere l'impianto avendo dei costi limitati, ma dei costi veri e non dei costi che potrebbero creargli dei problemi sulla gestione. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Posto che il fine giustifica sempre i mezzi, non sempre una proposta di deliberazione è presa di mira per colpa della proposta di deliberazione stessa, ma perché, magari, c'è tutta una storia dietro, che va indietro nel tempo. Quindi, avrebbe dovuto essere gestita magari con più attenzione e analizzata più a fondo, perché, altrimenti, si rischia di innescare pensieri o azioni che non sono coerenti con quello che, invece, si potrebbe fare per trovare una soluzione definitiva al problema. Mi unisco anch'io al coro di chi chiede di rinviarla e di rivederla in un momento diverso da quello che è l'ultimo minuto, perché, altrimenti, veramente assumerebbe dei connotati che non sono consoni ai lavori fatti per questi cinque anni, durante i quali mi pare che questa Città abbia prestato la massima attenzione rispetto ai temi più delicati che ha dovuto affrontare, con responsabilità da parte di tutti. Questo vale sia per questa proposta di deliberazione sia per le altre che, probabilmente, arriveranno nei prossimi giorni, da qui alla fine del mandato, sia per quelle che, magari, hanno visto Assessori assenti per tantissimo tempo dalla discussione e che, poi, appunto devono passare alla fine a tutti i costi, perché anche in campagna elettorale si devono chiudere determinate azioni e determinate iniziative. Quindi, credo sia necessario, in prima battuta, sospenderla, ma mi unisco a quanto chiesto dal Consigliere Ricca a far sì che venga ritirata e venga riaffrontata con estrema attenzione, perché è delicata, ci sono molti soldi in ballo e credo che ci siano soluzioni alternative sicuramente favorevoli su come debba essere gestito. Ricordo anche altre proposte di deliberazione, che sono state, poi, ridiscusse e sulle quali abbiamo trovato una quadra che ci ha visto concordi su quanto dovevamo fare. Sono certo che si possa fare anche in questa situazione. Capisco che, dall'altra parte, si voglia dimostrare che si è lavorato fino in fondo e credo che, però, qualcosa in più si sarebbe potuto fare. Detto questo, mi rimetto alle sue decisioni, Presidente, sperando che si possa andare in questa direzione. PORCINO Giovanni (Presidente) Non ho altri Consiglieri iscritti a parlare. Dopo l'intervento dell'Assessore Gallo, se comunicherà di non ritirare la proposta di deliberazione, metterò in votazione l'eventuale sospensione. La parola all'Assessore Gallo. GALLO Stefano (Assessore) Intanto, l'illustrazione della proposta di deliberazione non è stata sintetica, come ha sottolineato il Consigliere Marrone nel suo intervento. Semplicemente, volevo solo sottolineare che il lavoro che ho affidato, insieme all'Assessore Passoni, ad un gruppo di lavoro interassessorile e interdivisionale, coordinato dall'ingegnere Montanari e dal dottor Ferrari, cioè dal Direttore Generale e dal Vicedirettore Generale del Comune, che è scaturito nell'elaborazione di questa proposta di deliberazione, è un gruppo di lavoro che ha lavorato per quasi due anni e mezzo, tre. Quindi, dopo aver avuto l'illustrazione in Commissione con il Presidente Cassiani e con gli altri Commissari che hanno approfondito gli altri aspetti, mi sembrava un lasso temporale sufficiente per poter votare la proposta di deliberazione, che, peraltro, approva il bando per quanto riguarda l'esternalizzazione dell'impianto, a seguito del recesso dei contenuti della deliberazione, proprio perché in questi anni non abbiamo mai voluto lasciare percorsi incompiuti per quanto riguarda le situazioni degli impianti. Quindi, ovviamente, quando questo bando verrà pubblicato, avrà un suo esito che gli Uffici determineranno, ma non vogliamo lasciare un impianto che abbia un percorso non definito, come peraltro abbiamo fatto per tutti gli altri impianti della Città di Torino, che hanno trovato tutti una loro aggiudicazione dei bandi o dei rinnovi a seguito di manifestazioni di interesse deserte, e che quindi giustifica proprio il fatto che l'applicazione del Regolamento è stata assoluta omogenea nella città. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessore. |