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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01052
PRESA D'ATTO DELLA DICHIARAZIONE DI RECESSO DELLA S.S.D. VICTORIA IVEST S.R.L. DALLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE SOCIALE DELL'IMPIANTO SPORTIVO NELL'AMBITO "5H DE MARCHI" AI SENSI DELL'ARTICOLO 24 DEL REGOLAMENTO N. 295 - APPROVAZIONE BANDO DI ESTERNALIZZAZIONE.
Interventi
"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla
convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De
Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di
esternalizzazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201601052/010,
presentata dalla Giunta Comunale in data 8 marzo 2016, avente per oggetto:

"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla
convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De
Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di
esternalizzazione".

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Ho seguito con attenzione l'intervento del Consigliere Marrone, al quale ricordo che
abbiamo fatto un percorso di confronto in Commissione, non solo con l'Assessore
Gallo, ma anche con l'Assessore Passoni, con il quale siamo stati a fare un
sopralluogo e ad incontrare gli attuali gestori in concessione dell'impianto e la
discussione è stata approfondita e franca, dalla quale è emerso, sostanzialmente,
quello che dice lei, cioè tutti abbiamo a cuore il fatto che quella struttura continui a
funzionare, perché è un bene pubblico importante, in una zona della città che, per
quanto riguarda l'edilizia sportiva, non si caratterizza per impianti di particolare
pregio. Quello, invece, lo è, ha una storia, una tradizione e un radicamento
importante.
Io credo che, dopo aver approfondito la questione anche con gli Uffici degli
Assessorati sia al Patrimonio che allo Sport, noi non possiamo che prendere atto di
quanto dice la proposta di deliberazione, cioè che, di fatto, gli attuali gestori non
sono più formalmente in grado di continuare una gestione con quel tipo di
problematiche, di carattere economico-patrimoniale. Teniamo anche conto del fatto
che questo tipo di costruzione e gestione dell'immobile sono avvenuti in anni in cui,
probabilmente, le finanze anche delle società dilettantistiche e sportive avevano un
determinato tipo di possibilità.
Oggi non è più così, tant'è che - lo dico e poi lo spiegherà nel merito il Consigliere
Ventura -, evidentemente, fare una deroga a quello che abbiamo deciso nel
Regolamento, cioè imporre dall'80 al 100% delle utenze a chi deve già sobbarcarsi
una quota non irrilevante per il pagamento del mutuo acceso per quell'impianto,
ovviamente rischia di mandare quel bando deserto.
Quindi, non sono d'accordo, Consigliere Marrone, io credo che sarà il prossimo
Consiglio Comunale a decidere se questo Regolamento alla prova dei fatti è idoneo a
consentire la gestione dello sport a Torino. Troppi sono stati i bandi deserti, troppe
sono state le situazioni nelle quali non abbiamo potuto, voluto o, forse, non siamo
stati capaci di rendere quel Regolamento adattato alla realtà che stava cambiando. La
realtà è cambiata molto; chi deve pagare un canone di un certo tipo più tutte le utenze
non può più esistere sul mercato, non può riuscire a gestire una società dilettantistica
e sportiva: o si fanno pagare 2.000,00 Euro all'anno ai bambini per partecipare alle
scuole calcio, oppure si rischia di chiudere le società. Dobbiamo decidere delle due
l'una e fare un percorso di carattere politico e culturale: se lo sport ha un senso e se
vogliamo investire soprattutto sul dilettantismo e non sull'agonismo, dobbiamo fare
in modo che tutti possano accedere allo sport. Non bisogna discriminare tra bambini
che hanno determinati redditi rispetto a chi non può permettersi determinate
iscrizioni. Quindi, la Città che cosa deve fare? Intervenire laddove questi impianti
hanno spese di gestione troppo gravose (questo è un caso) e quindi portare la
variazione percentuale invece che tra l'80 e il 100% tra il 20 e il 100% consentirà,
secondo me, al bando di provare ad avere una soluzione e, quindi, un'allocazione di
quell'impianto. Altrimenti, Consigliere Marrone e lo dico a tutta l'Aula, noi
rischiamo di avere solo bandi deserti e, come giustamente diceva lei, anche posti che
rischieranno di essere vandalizzati da parte di qualcuno, come a Falchera e come in
altre località della città che abbiamo enumerato negli scorsi mesi e che con difficoltà
siamo riusciti e stiamo riuscendo a risolvere. Bisogna, però, mettere mano a un
Regolamento e ai bandi.
Quindi, non credo sia giusto derogare a quanto avevamo deciso in quella storia nel
Regolamento, per cui ha fatto bene il Consigliere Ventura, a seguito di una
discussione in Commissione, a presentare gli emendamenti che voterò
convintamente, così come dobbiamo assolutamente votare la proposta di
deliberazione, perché, nonostante tutti fossimo d'accordo a stralciare il bando,
abbiamo una responsabilità anche nei confronti dell'Erario e della Corte dei Conti.
Non possiamo stralciare il bando e lasciare quella struttura abbandonata, senza
nessuno che la possa riallocare.
Se qualcuno farà domanda e avrà i requisiti, il bando verrà assegnato, diversamente
si passerà alla fase due e sarà poi il prossimo Consiglio Comunale a decidere...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è il Consiglio Comunale che delibera i
bandi e li pubblica, poi la Giunta fa la proposta al Consiglio Comunale per quanto
riguarda il tipo di disciplinare che abbiamo qui allegato, disciplinare che possiamo
modificare, tant'è che il Consigliere Ventura lo ha fatto, così come ha fatto lei,
cercando di modificarne alcune parti. Lei vuole stralciarlo, lui vuole modificarlo. Io
credo che occorra modificarlo, occorra andare a bando, occorra verificare se c'è
qualcuno che è in grado, con una valutazione patrimoniale appropriata, di riuscire ad
avere l'assegnazione di quel bando e occorra monitorare che ci sia la continuità
sportiva. Infatti, credo che la soluzione che l'Assessore Passoni ha dato alla
Commissione sia giusta, quella di consegnare in custodia e valutare, poi, quali
saranno i dare e avere che avremo nei confronti di chi sarà nominato custode, per poi
procedere ad una situazione definitiva.
Poi, bisognerebbe fare - ma non è questa la sede, sarà poi il prossimo Consiglio
Comunale a farlo - un ragionamento sui tempi di assegnazione, sulla durata delle
concessioni, sul tipo di utenze che andranno pagate e il tipo di situazioni di carattere
commerciale che si andranno ad innescare, perché quella materia va nuovamente
presa in mano in modo completo. Questo pezzo di tornata amministrativa ha fatto un
primo passaggio, ma non è sufficiente e non è completo. Qualcuno - speriamo il
Consiglio Comunale - tornerà su questo tema, lo farà la Giunta prossima insieme al
Consiglio, a chi farà l'Assessore e a chi farà il Consigliere.
Quindi, invito l'Aula a votare favorevolmente sia la proposta di deliberazione, che
revoca quella concessione, sia gli emendamenti che rendono possibile la situazione
del bando.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Credo che questa sia una proposta di deliberazione dal principio giusto, ma che, se
entriamo nel merito, apra un grosso precedente. Il precedente è che qualcuno può
decidere liberamente di fare degli investimenti e, poi, di scaricare questi investimenti
sull'Amministrazione. Io capisco quando il Consigliere Cassiani dice che dobbiamo
fare in modo che ci sia la possibilità per tutti i bambini di poter fare attività
all'interno di una società dilettantistica e mettere quel quartiere nella condizione di
avere una società sportiva, ma è anche vero che chi sbaglia gli investimenti deve
assumersene la responsabilità. La Città non deve aprire una breccia in questa
direzione.
Io non vorrei che, magari, domani un'altra società sportiva decidesse di fare un
investimento che all'inizio può permettersi, ma che non potrà permettersi a lungo
termine e che, poi, tra 5, 6, 7 anni scarichi completamente all'Amministrazione tutto
quello che è l'investimento che non riesce ad onorare.
Ciò che mi piacerebbe capire è se esista ancora oggi - ne abbiamo discusso a lungo in
Commissione, ma senza arrivare mai davvero ad una risposta definitiva - la
possibilità di slittare al prossimo Consiglio Comunale questo tipo di decisione, come
chiedeva prima qualcuno. È una decisione che, comunque, verrà presa tra due mesi,
quindi neanche tra troppo tempo, e sarà sicuramente una delle priorità del prossimo
Consiglio Comunale.
Però, noi oggi dobbiamo avere chiaro che fare un'azione di questo tipo è una
forzatura. Ripeto, diamo anche il "la" ad associazioni dilettantistiche, che, magari,
hanno già fatto degli investimenti, ma che fanno fatica ad onorarli (perché, magari, o
il business plan è stato sbagliato o ci sono state altre situazioni al momento di fare i
conti) e che si trovano sul groppone delle spese che non possono onorare, di
decidere, esattamente come succede in questo caso, di scaricare quello che è il debito
sull'Amministrazione.
Io so che la società aveva anche proposto una soluzione diversa, una soluzione che
cercava di trovare un equilibrio con la rinegoziazione del mutuo in cambio anche
dell'allungamento della concessione.
Mi pare che questo non sia neanche stato preso in considerazione dall'Assessore
Passoni e oggi, andando a fare il recesso, rischiamo di creare un precedente, perché,
almeno in questa città, succede sempre così, che quando qualcuno trova una
scappatoia per risolvere un problema scaricandolo sulla Città, poi, uno dopo l'altro,
si vanno ad aggregare.
Quindi, io chiedo che questa proposta di deliberazione venga sospesa, ritirata e
ripresentata poi dalla prossima Giunta, così da poter capire se ci siano delle
situazioni diverse, anche perché non credo che l'Assessore Passoni abbia la verità in
tasca a livello economico, gli si può riconoscere una capacità nel gestire i conti
comunali, ma quanto dice l'Assessore Passoni non è oro colato.
Io sono convinto che, magari, si possa trovare un'altra soluzione, cercando di
guardare oltre i panorami conosciuti da questo Assessorato al Bilancio e proposti in
questi cinque anni, perché, se guardiamo fuori da quello che è il recinto
dell'Assessore Passoni, forse qualcosa di diverso si può fare. Se qualcosa di diverso
si può fare, si deve fare.
Io non ritengo che sia obbligatorio votare oggi questa proposta di deliberazione, per
quanto ci siano dei vincoli, che spostare a 60 giorni non cambiano la struttura della
proposta di deliberazione. Quindi, Presidente, io chiedo che la proposta di
deliberazione venga ritirata, o nel caso chiedo che venga messa in votazione il fatto
che la proposta di deliberazione venga ritirata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Al massimo che venga sospesa, non certo ritirata. Il ritiro lo decide il presentatore.
Lei può chiedere tutt'al più che venga sospesa. Se il presentatore non intende
ritirarla, metteremo in votazione il fatto che resti sospesa.
La parola al Consigliere Ventura.

VENTURA Giovanni
Mi stupisce che il Consigliere Marrone si occupi di impianti sportivi a fine mandato
e si occupi di quello che sta succedendo nel mondo dello sport e nel mondo sportivo
sociale; questo mi stupisce un po', nel senso che, Consigliere Marrone, quando è
passata la deliberazione del Robaldo, solamente io e il Consigliere Cassiani abbiamo
cercato di fare attenzione che quell'impianto non venisse occupato e, quindi,
abbiamo dato la custodia anche a quell'impianto. Io voglio semplicemente dire che è
vero che dobbiamo porre attenzione agli impianti sportivi, è anche vero che sarà
necessario rivedere alcune cose, perché chiaramente sono passati...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Scusi, Consigliere Ventura. Colleghi, chi non è interessato può tranquillamente
uscire dall'Aula. Dobbiamo consentire al Consigliere Ventura di intervenire. Grazie.

VENTURA Giovanni
Sono passati cinque anni e, quando passano gli anni, sicuramente bisogna rivedere le
cose, cercare di capire quello che ha funzionato e quello che, invece, sarà da
rivedere. Questo sarà un compito del prossimo Consiglio Comunale. Come diceva
anche il Consigliere Cassiani, ci sono alcune situazioni che, sicuramente, dovranno
essere riviste per aiutare il mondo sportivo sociale.
Nello specifico, io ho presentato due emendamenti, non perché volevo cambiare le
utenze in modo da mercato, come diceva il Consigliere Marrone, ma ho
semplicemente allineato i parametri delle utenze a tutti gli altri bandi e a quanto
previsto dal Regolamento. Quindi, non ho fatto nient'altro che riallineare la
situazione, che lui aveva votato come quando aveva votato il Regolamento.
Oggi, è chiaro che con questo riallineamento possiamo dare la possibilità, forse, a chi
ha utilizzato l'impianto fino ad oggi di poter partecipare e poter prendere l'impianto
avendo dei costi limitati, ma dei costi veri e non dei costi che potrebbero creargli dei
problemi sulla gestione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Posto che il fine giustifica sempre i mezzi, non sempre una proposta di deliberazione
è presa di mira per colpa della proposta di deliberazione stessa, ma perché, magari,
c'è tutta una storia dietro, che va indietro nel tempo. Quindi, avrebbe dovuto essere
gestita magari con più attenzione e analizzata più a fondo, perché, altrimenti, si
rischia di innescare pensieri o azioni che non sono coerenti con quello che, invece, si
potrebbe fare per trovare una soluzione definitiva al problema.
Mi unisco anch'io al coro di chi chiede di rinviarla e di rivederla in un momento
diverso da quello che è l'ultimo minuto, perché, altrimenti, veramente assumerebbe
dei connotati che non sono consoni ai lavori fatti per questi cinque anni, durante i
quali mi pare che questa Città abbia prestato la massima attenzione rispetto ai temi
più delicati che ha dovuto affrontare, con responsabilità da parte di tutti.
Questo vale sia per questa proposta di deliberazione sia per le altre che,
probabilmente, arriveranno nei prossimi giorni, da qui alla fine del mandato, sia per
quelle che, magari, hanno visto Assessori assenti per tantissimo tempo dalla
discussione e che, poi, appunto devono passare alla fine a tutti i costi, perché anche
in campagna elettorale si devono chiudere determinate azioni e determinate
iniziative.
Quindi, credo sia necessario, in prima battuta, sospenderla, ma mi unisco a quanto
chiesto dal Consigliere Ricca a far sì che venga ritirata e venga riaffrontata con
estrema attenzione, perché è delicata, ci sono molti soldi in ballo e credo che ci siano
soluzioni alternative sicuramente favorevoli su come debba essere gestito.
Ricordo anche altre proposte di deliberazione, che sono state, poi, ridiscusse e sulle
quali abbiamo trovato una quadra che ci ha visto concordi su quanto dovevamo fare.
Sono certo che si possa fare anche in questa situazione. Capisco che, dall'altra parte,
si voglia dimostrare che si è lavorato fino in fondo e credo che, però, qualcosa in più
si sarebbe potuto fare.
Detto questo, mi rimetto alle sue decisioni, Presidente, sperando che si possa andare
in questa direzione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non ho altri Consiglieri iscritti a parlare. Dopo l'intervento dell'Assessore Gallo, se
comunicherà di non ritirare la proposta di deliberazione, metterò in votazione
l'eventuale sospensione.
La parola all'Assessore Gallo.

GALLO Stefano (Assessore)
Intanto, l'illustrazione della proposta di deliberazione non è stata sintetica, come ha
sottolineato il Consigliere Marrone nel suo intervento. Semplicemente, volevo solo
sottolineare che il lavoro che ho affidato, insieme all'Assessore Passoni, ad un
gruppo di lavoro interassessorile e interdivisionale, coordinato dall'ingegnere
Montanari e dal dottor Ferrari, cioè dal Direttore Generale e dal Vicedirettore
Generale del Comune, che è scaturito nell'elaborazione di questa proposta di
deliberazione, è un gruppo di lavoro che ha lavorato per quasi due anni e mezzo, tre.
Quindi, dopo aver avuto l'illustrazione in Commissione con il Presidente Cassiani e
con gli altri Commissari che hanno approfondito gli altri aspetti, mi sembrava un
lasso temporale sufficiente per poter votare la proposta di deliberazione, che,
peraltro, approva il bando per quanto riguarda l'esternalizzazione dell'impianto, a
seguito del recesso dei contenuti della deliberazione, proprio perché in questi anni
non abbiamo mai voluto lasciare percorsi incompiuti per quanto riguarda le
situazioni degli impianti.
Quindi, ovviamente, quando questo bando verrà pubblicato, avrà un suo esito che gli
Uffici determineranno, ma non vogliamo lasciare un impianto che abbia un percorso
non definito, come peraltro abbiamo fatto per tutti gli altri impianti della Città di
Torino, che hanno trovato tutti una loro aggiudicazione dei bandi o dei rinnovi a
seguito di manifestazioni di interesse deserte, e che quindi giustifica proprio il fatto
che l'applicazione del Regolamento è stata assoluta omogenea nella città.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessore.
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