Interventi |
"Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di esternalizzazione" PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201601052/010, presentata dalla Giunta Comunale in data 8 marzo 2016, avente per oggetto: "Presa d'atto della dichiarazione di recesso della S.S.D. Victoria Ivest S.r.l. dalla convenzione per la gestione sociale dell'impianto sportivo nell'ambito '5H De Marchi' ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento n. 295 - Approvazione bando di esternalizzazione". PORCINO Giovanni (Presidente) Comunico che in data 22/03/2016 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. La parola all'Assessore Gallo. GALLO Stefano (Assessore) Questa proposta di deliberazione prende atto del recesso del Victoria Ivest S.r.l. dalla convenzione che era in essere per la gestione sociale dell'impianto sportivo De Marchi e, come abbiamo illustrato in Commissione, approva anche il nuovo bando prendendo atto del recesso intervenuto. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Assessore, speravamo in un'illustrazione un po' più ampia, visto che qui si tratta di riprendere le redini di una situazione molto problematica, che si trascina ormai da anni, per non dire decenni, ovvero quella della società sportiva Victoria Ivest, che è, da un lato, sicuramente, una realtà da tutelare per quello che rappresenta, da un punto di vista di offerta sportiva non agonistica e anche agonistica, comunque dilettantistica, anche per i tanti ragazzini del quartiere, che, in ogni caso, vedono in quell'esperienza un luogo di aggregazione, che inizia ad una vita sana, improntata allo sport, all'agonismo e alla vita di squadra, soprattutto in una città dove spesso le periferie vivono una desertificazione in tema di servizi al cittadino, spesso degradati ad una specie di dormitorio, quando poi tutto il centro vitale, aggregativo e culturale viene sempre tenuto nel centro vetrina. Invece, la Victoria Ivest, così come tante altre società sportive di borgate operaie, mi sento di dire che rappresenta, o forse dovrei dire rappresentava, rispetto a quello che siamo chiamati a deliberare, un'esperienza positiva, storica, tradizionale per la città di Torino assolutamente da salvaguardare. C'è però un problema, che riguarda purtroppo lo storico di questa realtà. Si è creato - lo sappiamo - un debito mostro rispetto a quella che è la società dilettantistica; purtroppo, anche il coinvolgimento di soggetti come la Banca Etica, un mutuo che è stato poi anche garantito in termini di copertura fideiussoria dalla Città, ha creato poi problemi di agibilità e di solvibilità del debito stesso. Il problema è che, rispetto alla possibilità di immaginare piani di rientro che fossero sostenibili, una giusta razionalizzazione, magari anche un cambio di gestione della società stessa, che erano, a mio modo di vedere, delle richieste oggettivamente più che legittime da parte dell'Amministrazione (perché non neghiamo che questo debito gigante milionario c'è e sarebbe stato un errore anche politico per l'Amministrazione Comunale fingere che non esistesse), dall'altra parte però un'Amministrazione pubblica comunale deve riuscire a garantire il mantenimento del servizio. Non si tratta di tutelare nessuno, o, meglio, si tratta di tutelare sì qualcuno, ma non la società in quanto tale, di tutelare le famiglie, i ragazzini, le bambine, che si trovano a frequentare, avviati allo sport e quindi in una dimensione sana, uno spazio vivibile e di aggregazione nel proprio quartiere. Allora, arriviamo al tema di questa proposta di deliberazione, perché, rispetto ad un'illustrazione un po' sintetica - la definisco così per il bene che voglio all'Assessore, e non in altro modo -, si sorvola sul fatto che c'è, da un lato, un regime provvisorio, un recesso da un punto di vista del provvedimento formale (quello era ovviamente dovuto rispetto a una situazione ormai incancrenita), un altrettanto legittimo e penso inevitabile provvedimento di riassegnazione in provvisorio al soggetto che attualmente è concessionario... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se il Consigliere Cassiani non è d'accordo avrà modo di intervenire. È una custodia, infatti stavo dicendo una riassegnazione dei locali per impedire che, come spesso accade in strutture pubbliche, anche magari sportive della Città, sia tutto preda di vandali, perché, ormai, siamo in questa specie di nuova barbarie per cui basta che sia chiusa e non aperta una struttura pubblica per 10 minuti e ci ritroviamo, poi, come se fossimo in un formicaio, defraudati di tutto il rame delle grondaie, delle strumentazioni, degli attrezzi ginnici e quant'altro, fino quasi anche ai cavi, ai sanitari e all'impiantistica, perché questa è una follia che ormai viviamo come gestione degli immobili comunali. Al netto di questo, il problema è che, poi, si arriva ad un nuovo bando che apre la strada, lo vogliamo dire in modo molto chiaro, non tanto nel privilegiare soggetti rispetto ad altri (è un bando, per cui in questo non entriamo e non è neanche giusto che vi entriamo), ma porta alla possibilità molto concreta, se non probabilità, che l'insostenibilità dei criteri portino ad un'assenza di proposte da parte di realtà che non debbono essere per forza l'attuale, ma che siano al pari dell'attuale realtà dilettantistiche, realtà di quartiere, realtà spontanee, realtà per questo motivo necessariamente non strutturate e aprano, invece, magari, dopo un primo bando deserto, la strada ad una riassegnazione - perché la Giunta non lo ha assolutamente escluso - a soggetti, invece, di natura commerciale, magari nemmeno sportivi, perché questo, comunque, è un rischio che la stessa Giunta non ha negato. Vogliamo una volta tanto metterci una mano sulla coscienza e renderci conto che, a fine Consiliatura, a meno di un mese dalla fine di questa esperienza amministrativa, non possiamo e non dobbiamo assumerci la responsabilità di aprire ad una possibile desertificazione sportiva ed aggregativa su quel sito storico? Vogliamo dirci che è una follia prendersi, in questi ultimi scampoli di Consiliatura, quando tutti hanno già la testa altrove, l'onere di andare a fissare il futuro, magari, dei prossimi 15-20 anni di una realtà che potrebbe vedere scomparire un luogo di sport sano di quartiere per i ragazzini e andare, invece, ad essere sostituito da uno spazio sportivo commerciale o, peggio ancora, magari da un centro commerciale? Perché, alla fine, purtroppo, per come vanno queste vicende, con le deleghe in bianco che dà il Consiglio, non possiamo arrivare ad escludere niente. Questo è il motivo per cui l'opposizione, non a questa proposta di deliberazione in toto, ma ad una parte molto chiara di questa proposta di deliberazione, è assoluta ed è irremovibile, perché, purtroppo, si è provato a ragionare su condizioni di bando, ma non si è riusciti a trovare un'intesa. L'unica soluzione di buonsenso, che noi affidiamo come proposta costruttiva a questa Giunta, è quella di salvare la proposta di deliberazione per quello che riguarda il recesso, che è legittimo e doveroso, e per quello che riguarda la riammissione in custodia degli attuali assegnatari, che è di buonsenso e altrettanto legittima e doverosa, ma tenendo conto che questa Consiliatura, cari Colleghi, è finita, e quindi andare semplicemente a stralciare la parte che bandisce il nuovo bando, la nuova evidenza pubblica, non dicendo che non si fa più, cioè nessuno chiede questo, nessuno propone clientelarismi, a maggior ragione abbiate pietà dai banchi dell'opposizione, si chiede solo però di immaginare un nuovo momento di emanazione del bando in una nuova Consiliatura che sia fresca, che sia scevra da ragionamenti elettoralistici, che sia scevra da ragionamenti clientelari e che sia libera di poter decidere in piena serenità con quattro anni e passa davanti a sé su quello che deve essere il futuro della Victoria Ivest. Questo è un appello che noi lanciamo alla Giunta, ma anche alla maggioranza. Abbiamo visto in Commissione che c'erano più opinioni diverse tra loro e anche per questo motivo non abbiamo l'ambizione o l'arroganza di dettare la linea alla maggioranza sui contenuti del bando, ma per questo motivo chiediamo, invece, che ci sia un differimento. Gli emendamenti di merito, che chiedono semplicemente di stralciare il bando, sono già presentati. Per favore, lo dico prima, evitiamo che invece si arrivi al mercanteggiamento delle percentuali questa o quella, non è questo il terreno, perché non siamo nelle condizioni di decidere un aspetto di questo tipo. Quindi, come aveva proposto il Consigliere Ventura - ed è a verbale - e siccome è una proposta che veniva dai banchi della maggioranza, andiamo piuttosto a stralciare semplicemente il bando, sostituendo il bando con un impegno puntuale del Consiglio stesso a ribandire appena inizia la nuova Consiliatura. Si tratta di aspettare due mesi sugli anni e anni su cui ci siamo incartati come Amministrazione in questa vicenda e lo si fa in un clima sereno di nuova Consiliatura; se ritenete di essere voi i vincitori, a maggior ragione, non credo che ci saranno grandissime differenze di linea politica amministrativa, in ogni caso si tratta di una questione di serietà e per questo invito i Colleghi di maggioranza a dimostrare anche coraggio nei confronti della Giunta. È peggio, a mio modo di vedere, dettare alla Giunta condizioni diverse nel merito del bando, piuttosto che prendersi una pausa di riflessione, che, peraltro, è già sancita istituzionalmente dalla pausa di Consiliatura, perché non è un caso che noi smettiamo più di un mese prima delle elezioni di deliberare e di riunirci, è perché non c'è il clima, non c'è la serenità, non c'è la prospettiva. Per cui, posto che, da quello che ricordo io - ma non voglio anticipare nulla dei Colleghi, tanto il dibattito sarà lungo -, se non sbaglio, neanche gli emendamenti che cambiano le percentuali di oneri rispettivamente a carico della Città o del soggetto concessionario hanno il parere politico - non dico tecnico - favorevole della Giunta (e vi dico che lo chiederò espressamente a verbale perché questo ci era stato detto), allora in tal caso, se bisogna avere un parere politico in un caso e nell'altro, cerchiamo di arrivare in una convergenza politica sul differire di un paio di mesi questa decisione in modo che sia il nuovo Consiglio Comunale a decidere. Altrimenti, andiamo a vincolare una realtà di quartiere importantissima con una delega che - consentitemi - a me sembra veramente una delega in bianco, perché dire che se il primo bando va a monte, allora la Giunta può fare sostanzialmente quello che le pare, è una delega veramente eccessiva. Concludo, Presidente, tanto ci saranno molte occasioni per intervenire. Auspico che si possa arrivare ad un'intesa in termini di merito, perché non è una questione di merito politico-ideologico, sapete che in quelle io ho sempre alzato, se serviva, dei muri fieri ed indiscutibili e non negoziabili, qui si parla invece di buonsenso, di dignità e di coerenza amministrativa. PORCINO Giovanni (Presidente) Grazie, Consigliere. |