Interventi |
"Emergenza abitativa a Palazzo Villanis" D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201601195/002, presentata in data 15 marzo 2016, avente per oggetto: "Emergenza abitativa a Palazzo Villanis" D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola, per la risposta, alla Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Riferisco le informazioni in mio possesso, trattandosi di una vicenda tra privati, nel senso che la cooperativa, da quanto ci risulta, ha in proprietà questi locali e, da quanto mi dicono, c'è una questione di tipo condominiale, all'interno dell'assemblea, sulla possibilità o meno di utilizzo. La premessa doverosa che devo fare, a prescindere da questa vicenda, è che noi, come Città, stiamo chiedendo - lo abbiamo fatto anche con dei bandi pubblici - a tutte le organizzazioni del terzo settore di individuare degli alloggi per l'accoglienza anche temporanea di famiglie, di persone in situazione di emergenza abitativa o anche di persone che escono dai circuiti di tipo sociale; cito, a mo' di esempio, i ragazzi ultradiciottenni che escono da contesti comunitari e che, magari, necessitano, adeguatamente supportati, di un'autonomia di vita, ma anche le persone con disabilità, che progettano un'autonomia abitativa o di percorsi di vita. Quindi, sicuramente noi stiamo chiedendo a tutte le organizzazioni questo sforzo, per venire incontro a quello che è un bisogno impellente della città. L'altro aspetto è che, naturalmente, questi inserimenti devono essere di tipo inclusivo, nel senso che bisogna che le organizzazioni che lavorano su questi temi abbiano anche cura di inserirli in contesti dove le persone che abitano in quel luogo, possibilmente, non solo ostacolino, ma si crei anche una condizione favorevole per l'inserimento di queste persone, altrimenti diventa molto complicato. Quindi, quello che so - essendo una questione di natura privatistica - è che c'è un confronto tra il condominio, all'interno dell'assemblea di condominio, e la cooperativa, proprio perché credo che l'interesse comune sia quello di andare a trovare delle soluzioni il più possibile pacificamente condivise. Non posso aggiungere niente di più. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Troiano. TROIANO Andrea Ringrazio l'Assessora per la risposta che ha fornito. Sicuramente, è una situazione che coinvolge aspetti privatistici e, quindi, come ha ben detto lei, c'è un dialogo in atto. L'interpellanza, che lei sicuramente ha potuto leggere, infatti, non si basava tanto su una conventio ad excludendum nei confronti di qualcuno, quanto - in questo credo che il Comune sicuramente possa intervenire - su un aspetto che è un aspetto di Legge, che è quello che prevede che una certa metratura sia sufficiente, ma, soprattutto, necessaria per poter ospitare persone. Siccome pare - mi fermo anche io ai relata refero, per adesso - che la cooperativa in questione abbia intenzione di inserire più soggetti all'interno di queste strutture e ricordando che, come ho specificato nell'interpellanza, il nostro Regolamento prevede che possa essere ospitata al massimo una persona in uno spazio inferiore ai 39 metri quadrati ed essendo la somma delle due particelle in questione di 70 metri quadrati, chiaramente, questo è sicuramente ex lege uno sbarramento, sul quale, secondo me, il Comune può sorvegliare ed intervenire. La domanda, quindi, era più che altro posta in questi termini, fermo restando che, un rapporto privatistico, ovviamente, vede due soggetti privati che interagiscono tra di loro e che quindi trovano o, forse, non trovano l'accordo. Quindi, dalla Vicesindaco volevo avere rassicurazioni sul fatto che, comunque, il Comune vigila su questa situazione e che farà applicare le regole che sovrintendono a questo tipo di attività. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) L'interpellanza è discussa. |