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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Aprile 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2016-01187
"CRITICITA' NELL'AREA MERCATALE DI PORTA PALAZZO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 14 MARZO 2016.
Interventi
"Criticità nell'area mercatale di Porta Palazzo"

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201601187/002, presentata in data
14 marzo 2016, avente per oggetto:

"Criticità nell'area mercatale di Porta Palazzo"

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Ringrazio il Consigliere Magliano, perché, ormai, abbiamo un appuntamento
settimanale fisso che ci consente di riflettere sulle questioni legate all'area di Porta
Palazzo ed al suo importantissimo mercato. In questa interpellanza il Consigliere fa
un'analisi delle questioni che riguardano questo mercato, che sono tante e che
necessitano di essere affrontate. Pur essendo il mercato più importante della nostra Città
e anche nel contesto europeo, ha una serie di problematiche che devono essere
affrontate.
In maniera particolare, il Consigliere pone tre questioni alla Giunta. La prima domanda
dell'interpellante è: "Come e in quali tempistiche la Giunta Comunale intenda
ripristinare accettabili condizioni di decoro e di igiene dell'area in oggetto"; su questa
partita, la cui competenza appartiene ad altri miei Colleghi, è però evidente che, per
quanto riguarda il mercato di Porta Palazzo, abbiamo un contratto con AMIAT, che è
delegata alla sua pulizia, e credo che, al netto delle questioni fisiologiche legate ad
un'area mercatale, l'area di Porta Palazzo - con alcuni aspetti che è opportuno
approfondire - non possa essere definita un'area priva di decoro e di igiene.
La seconda domanda pone la questione dei Bastioni e nel corpo dell'interpellanza viene
proposta anche una soluzione. Non si può affermare che la questione non sia stata
valutata anche nei termini che vengono suggeriti, perché c'è stata una riflessione
specifica sul punto e l'interpellante richiama giustamente il bando che è stato fatto, ma
questa interpellanza è precedente all'altro bando, che è ancora in corso e che scadrà il
17 aprile, se non ricordo male. La gestione da parte della Città è però evidentemente
problematica, perché i costi di gestione a carico della Città di una situazione come
questa sono alti e, siccome - come è noto - il momento non consente sprechi, abbiamo
escluso la possibilità di una gestione diretta. Abbiamo provato inutilmente con GTT e,
poi, abbiamo provato il bando, i cui termini generali sono stati concordati con la
Commissione Mercato di Porta Palazzo, ma quel bando è andato deserto, per cui,
adesso, ne abbiamo fatto un altro che amplia la possibilità di utilizzo di quell'area e
speriamo che ci possa essere qualche manifestazione di interesse.
La parte che però più mi ha colpito della sua interpellanza è la seguente: "molti degli
operatori del mercato dichiarano di sentirsi, da anni, abbandonati dalle Istituzioni"; non
so chi abbia riferito una tale circostanza, però devo dire che, da quando ricopro questo
incarico, ho incontrato la Commissione Mercato di piazza della Repubblica - al netto
delle visite e delle discussioni fatte sul campo -, come convocazioni ufficiali, tre volte
nel 2014, quattro volte nel 2015 ed una volta nel 2016. Ho incontrato la Commissione
tecnica (che è composta dai rappresentanti degli operatori dei mercati, compresi alcuni
di Porta Palazzo) sette volte nel 2014, tre volte nel 2015 ed il 28 gennaio nel 2016. Non
so come mai qualcuno si senta abbandonato, ma, evidentemente, forse intende dire che
lo è quando non vengono assecondate le proprie aspettative, però è evidente che, a furia
di assecondare le aspettative, siamo arrivati ad una situazione che, come dicevo in
premessa, è necessario affrontare.
Rispetto al terzo punto, cioè le fruizioni da parte degli utenti in carrozzina,
evidentemente lì c'è qualche problema; l'interpellante mi ha dettagliato un po' meglio
di persona quello che intendeva dire e, di conseguenza, faremo le dovute verifiche. Se
l'accesso di qualche scivolo o di qualche passo carraio per le carrozzine è impedito dal
posizionamento dei banchi, mi sento di escludere che questo dipenda dal fatto che i
banchi sono stati posizionati lì dagli Uffici Tecnici e, quindi, è probabile che ci sia stato
uno spostamento autonomo dei banchi tale da ostruire il passaggio delle carrozzine.
Ovviamente, lo verificheremo, ma, come emerge dalla nota inviata dal Comandante
della Polizia Municipale, sono stati fatti dei verbali in violazione dell'articolo n. 18 del
Regolamento C.O.S.A.P. (occupazione in eccesso) sia nel 2015, che nel 2016.
L'attenzione della Polizia Municipale, che ha una Sezione specifica a Porta Palazzo, è
quotidiana. Questo non significa che in quell'area non vi siano dei problemi, ma, come
dicevo prima, i problemi sono tanti ed è nostra volontà affrontarli.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Rispetto ai punti che ho segnalato nell'interpellanza, l'Assessore avrà potuto notare che
vi è una serie di riferimenti e, quando parlo di non decoro, mi riferisco, ad esempio -
perché non vorrei che poi emergesse che li vedo solo io - ai tanti carretti abbandonati in
centro strada. Subito dopo Porta Palazzo, andando verso corso Regina - quindi, verso la
collina -, di notte vengono posizionati alcuni carretti, che sono quelli che servono per
spostare i banchi. Sappiamo che parte di questi carretti sono utilizzati per smontare e
montare i banchi, ad esempio, dell'ortofrutta nella prima parte del mercato, ma ce ne
sono - io li ho visti e, se l'Assessore non li ha visti, gli manderò le fotografie - più
decine rotti e lasciati lì. Ci sono quelli con le ruote di ferro battuto che sono abbandonati
lì ed inutilizzabili. Almeno da questo punto di vista, mi piacerebbe capire se, magari,
AMIAT può fare un piccolo censimento di che cosa è rotto e di che cosa non lo è, per
poi portali via. Inoltre, vorrei capire chi sono i proprietari di questi carretti, perché, se
sono rotti, i proprietari dovrebbero toglierli, in quanto si tratta di occupazione di suolo
pubblico su manufatti per il trasporto delle strutture che servono al mercato. Vi assicuro
che ce n'è più di uno ed ho la documentazione fotografica. Questa era la parte di non
decoro, perché, una volta finito tutto il mercato e ripulita la piazza, lasciare lì i carretti,
invece di toglierli quando sono rotti, mi pare questione di buonsenso. Questo è il primo
dato.
Per quanto riguarda il secondo dato, cioè il sentirsi abbandonati dalle Istituzioni - lei lo
sa meglio di me, perché le do atto che vive la piazza ed incontra i commercianti -,
quando vado a fare la spesa io o con mia moglie, è evidente che sui marciapiedi o sulle
panchine stazionano delle persone spesso dedite a fare tutt'altro che acquisti, i muri
delle strutture che sono lì vengono spesso utilizzati come latrine a cielo aperto e
vengono abbandonate bottiglie di birra e di vino nella totale indifferenza delle Forze
dell'Ordine o dei Vigili Urbani. Quando le parlo di insicurezza, Assessore, le parlo
anche di che cosa capita dalle ore 12.00 in poi del sabato, quando nei passaggi pedonali
- lei lo avrà notato - iniziano a mettersi i furgoni che vengono parcheggiati sopra, non
sui lati o dove ci sono i parcheggi di cui abbiamo parlato la volta scorsa, spesso sono
parcheggiati tra il versante strada e le strutture in muratura, e là dietro - questo le è noto
- c'è un'attività di spaccio enorme e questa situazione è desolante. Essendo delle
coperture, chi vuole fare del malaffare lì si nasconde dagli occhi dei Vigili Urbani.
Questo è un aspetto.
L'altro aspetto di cui parlavo all'Assessore riguarda gli attraversamenti pedonali:
quando si mettono quei furgoni, spesso - questo lo avrà visto - ci sono i venditori
abusivi di pane o di menta o comunque un certo tipo di attività - sempre le stesse e
sempre gli stessi prodotti merceologici - e si creano degli imbuti dove devono passare
gli anziani e, regolarmente, ogni sabato ci sono 3 o 4 scippi. Non so se sono riuscito,
anche figurativamente, a raccontarle come accade: si stringe il passaggio e, quindi,
succede questo. Ciò viene raccontato da chi sta lì dalla mattina alla sera e l'Assessore lo
saprà. A me piacerebbe sapere perché - questo mi viene detto - dalle ore 12.00 del
sabato in poi c'è una minore presenza dei Vigili Urbani, in quanto si apre l'area del
Balon, e, di conseguenza, a questo proposito magari interesserò l'Assessore competente.
Detto questo, l'interpellanza è arrivata prima del secondo bando e anche su questo mi
auguro che chi si prenderà la responsabilità e l'onere di gestirlo abbia però in mente la
visione della Città, cioè che in quel posto ricoverare tutto quello che, oggi, non è
ricoverabile altrove spesso sta su strada.
In conclusione, vorrei sottolineare un aspetto che mi interessa molto - sarà mia cura
mandarle una fotografia, ma penso di averla già inviata alla sua segreteria nella
presentazione dell'interpellanza -, che è legato al passaggio dei disabili. Non mi
riferivo, Assessore, al passaggio delle carrozzine tra un banco e l'altro all'interno della
piazza, ma, come sa, tutte le strutture che, negli anni, la Città ha costruito sono dotate di
rampe che, per loro definizione, sono accessibili per chi è su una carrozzina. Era su
questo il mio riferimento puntuale: i banchi non sono posizionati in un modo non
adeguato, perché il posizionamento è stato fatto con un criterio, ma dietro i banchi
vengono accatastate delle scatole, piuttosto che delle cassette, piuttosto che dei sacchi,
e, se va a vedere le rampe, regolarmente queste non sono accessibili, perché non si va a
fare notare che quello spazio deve essere aperto e perché, spesso, non c'è un varco
abbastanza intuitivo per permettere a persone con disabilità di fare la loro spesa con
tranquillità.
Proprio perché, giustamente, l'Assessore in Aula ha rilevato l'importanza di un mercato
come questo, essendo una vetrina anche rispetto al resto d'Europa, mi faceva piacere
sottolineare questo aspetto, perché l'attenzione alla disabilità è un'attenzione sulla quale
mi sono sempre adoperato e anche un luogo così, che è in fase di riforma e di
ripensamento, non può non tenerne conto.
Ho voluto rispondere all'Assessore su tre punti: il degrado è evidente (l'ho documentato
e, se posso mandare le fotografie, gliene invierò altre), vi è il fatto che un certo modo di
parcheggiare i mezzi sulla piazza, non altrove, permette a chi vuole andare lì a spacciare
(piuttosto che a fare altro) di nascondersi dalle telecamere presenti sulla struttura e vi
deve essere un'attenzione massima al passaggio delle persone con disabilità, perché
questo - visto che parliamo spesso di Smart City - mi pare un elemento di civiltà e di
comprensione nei confronti di chi vive una condizione di fatica.
Detto questo, evidentemente non posso dire se sono soddisfatto o meno della risposta,
perché il lavoro da fare è tanto, in quanto sono tante le cose che sono state messe
all'ordine del giorno su quella piazza. Sono preoccupato dal punto di vista della tenuta
sociale di quel luogo, che ha due possibilità: diventare un luogo di grande integrazione o
un grande punto coacervo di contraddizioni, quindi con il rischio che un certo tipo di
radicalizzazione delle presenze all'interno di quella zona ci porti ad avere delle brutte
sorprese.
Mi auguro che questo sia stato un contributo anche per l'attività assessorile rispetto a
quello che ho visto nei sopralluoghi che ho fatto in quella zona in questi giorni, in questi
mesi ed in questi anni.

D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza è discussa.
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