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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 24 Marzo 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 11
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-01046
"IREN S.P.A.": RIDEFINIZIONE DEI VINCOLI STATUTARI IN MATERIA DI CONTROLLO PUBBLICO E DEI PATTI PARASOCIALI IN ESSERE TRA I SOCI PUBBLICI. APPROVAZIONE DEL NUOVO TESTO DI STATUTO SOCIALE E DEI NUOVI PATTI PARASOCIALI.
Interventi
"IREN S.p.A.: ridefinizione dei vincoli statutari in materia di controllo pubblico e dei
patti parasociali in essere tra i soci pubblici. Approvazione del nuovo testo di Statuto
Sociale e dei nuovi Patti Parasociali"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201601046/064,
presentata dalla Giunta Comunale in data 8 marzo 2016, avente per oggetto:

"IREN S.p.A.: ridefinizione dei vincoli statutari in materia di controllo pubblico e dei
patti parasociali in essere tra i soci pubblici. Approvazione del nuovo testo di Statuto
Sociale e dei nuovi Patti Parasociali"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 18/03/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessora Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Con questa proposta di deliberazione oggi sottoponiamo al voto del Consiglio
Comunale i vantaggi che derivano dall'introduzione nello Statuto di IREN dell'istituto
del voto maggiorato, analogamente a quello che è già stato fatto in Italia per altre
società, tra cui la Campari, la Astaldi e la società Hera, che è una delle società che ha la
stessa mission della nostra IREN.
La scelta di proporre questo nuovo istituto ha l'obiettivo dichiarato di favorire la
partecipazione di tutti gli azionisti, anche quelli di minoranza, coloro che abbiano
espresso nel tempo fiducia in IREN, coinvolgendoli nelle strategie di medio e di lungo
periodo. Questo è proprio importante nella prospettiva di una società come la nostra.
Il voto maggiorato spetta a quell'azionista pubblico o privato che detenga delle azioni
per almeno 24 mesi, iscritte in un apposito elenco, un registro speciale, e in IREN sarà
applicato esclusivamente per alcuni tipi di votazioni: per esempio quelle che consentono
la nomina e la revoca degli amministratori e dei membri del Collegio Sindacale; per
esempio le votazioni che sono inerenti alle introduzioni di modifiche alle previsioni
statutarie, inerenti appunto al regime e alla disciplina del voto maggiorato e del relativo
elenco speciale e inerenti alla titolarità in capo ai soggetti pubblici della maggioranza
dei diritti di voto, oltre ovviamente a tutte quelle votazioni che riguardano la proprietà e
i limiti del possesso azionario.
Questo istituto permetterà ai soci pubblici che si iscriveranno nell'elenco speciale la
possibilità di mantenere il controllo della società anche in caso di dismissione di quote
delle azioni detenute dagli stessi, azioni che oggi invece sono vincolate al sindacato di
blocco. Queste eventuali dismissioni favoriranno ovviamente la crescita del fluttuante e
anche la liquidità del titolo azionario.
Parallelamente all'introduzione nello Statuto del voto maggiorato sarà prevista anche,
sempre nello Statuto, la necessità di detenere in ogni caso, anche dopo il 24° mese,
almeno il 50% più uno non delle azioni ma dei diritti di voto. L'altra novità nella
modifica di questo Statuto è la possibilità per la società, coerentemente con il piano
industriale e per sviluppare tutte quelle che sono le possibili opportunità di crescita del
gruppo, di allargare la base azionaria con un aumento di capitale fino al 3%.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Appendino.

APPENDINO Chiara
Come ho già detto in Commissione (mi scuso a verbale, ma ieri non ho potuto
partecipare all'approfondimento per motivi personali), continuo a essere molto scettica
su questa scelta del voto maggiorato, non mi convince.
Più in generale, sono molto preoccupata, però si tratta di un tema che non è strettamente
collegato alla proposta di deliberazione, ma a due grandi temi che riguardano IREN:
uno è il debito (in parte lo abbiamo affrontato in Commissione), che da 207 milioni di
Euro è passato a 200 milioni di Euro. Quindi, c'è stato un calo del debito, che in questo
momento sta permettendo alla Città di Torino di non dover rientrare nell'immediato,
quindi possiamo dire che è un vantaggio per la Città di Torino, vista la situazione di
liquidità. È anche vero che comunque questo debito è stato accumulato nel tempo e la
gestione di medio-lungo periodo porrà delle questioni che dovranno essere risolte.
A questo si collega anche il tema delle nomine; cioè che cosa intende fare la Città di
Torino in tema di nomine? Anche perché ho letto e mi risulta che ci sia la volontà da
parte di IREN con gli altri Comuni di anticipare una serie di nomine prima delle
elezioni. Ho avuto già modo di dire che questo non sarebbe corretto nei confronti della
cittadinanza e di una gestione che, dal mio punto di vista, potrebbe tranquillamente
attendere il post elezioni.
Sulla proposta di deliberazione dichiaro che voterò contro, come tra l'altro in parte
avevo già detto in Commissione, ci tenevo comunque a lasciare a verbale queste parole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola all'Assessora Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Farò solo due repliche molto veloci. Non ho capito perché la Consigliera Appendino
non abbia spiegato esattamente i motivi per cui ha perplessità sull'introduzione di
questo nuovo istituto nello Statuto della società, altrimenti la Consigliera Appendino
potrebbe spiegare quali altri modi ci sono per poter continuare a mantenere il controllo
pubblico, nel momento che soci importanti della società, come per esempio il Comune
di Parma, hanno esercitato l'anno scorso il diritto di recesso, soci che erano presenti nel
patto di sindacato per il 6,8%.
Recentemente la Città di Parma ha chiesto il rientro nel patto, ma per una quota molto
minore. Quindi, se si considera questo, se si considera che le nostre azioni di risparmio
non sono - come io sostengo da tempo - azioni in controllo pubblico, perché non danno
diritto alla nomina di nessun membro, quindi non danno diritto al controllo sulla società,
vorrei capire qual è la soluzione per continuare a mantenere il controllo su una società
in cui di fatto i soci non hanno più il 51%.
Sul secondo rilievo che è stato fatto, quello è un debito che, riguardo al contratto di
servizio, la Città di Torino ha nei confronti della società; però, rilevo anche (questo è
stato fatto notare in Commissione) che questo debito sta scendendo, il trend è in discesa:
l'anno scorso era di 210 milioni di Euro e in questo momento è circa di 180 milioni di
Euro. Questo vuol dire che ci dobbiamo impegnare come Città a mantenere questo trend
in discesa; però, ripeto, io non vedo che relazione possa avere questa considerazione
con la modifica di Statuto che oggi stiamo andando ad approvare.
L'ultimo punto è quello sulle nomine, non c'è nessuna decisione di anticipare le nomine
perché è una società quotata, approva il Bilancio nei termini e quindi, ahimè, bisogna
nominare prima, perché anche con la prorogatio arriviamo prima delle elezioni; per cui
non c'è nessuna forzatura nei tempi.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 70, presentati
dal Consigliere Marrone.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Il parere della Giunta è negativo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1 al n. 70:
Presenti 21, contrari 21.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 70 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 71 al n. 90, presentati
dal Consigliere Marrone.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Il parere della Giunta è negativo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 71 al n. 90:
Presenti 21, contrari 21.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 71 al n. 90 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti n. 91 e n. 92, presentati dal
Consigliere Marrone.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Il parere della Giunta è negativo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti n. 91 e n. 92:
Presenti 21, favorevoli 1, contrari 20.
L'accorpamento degli emendamenti n. 91 e n. 92 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 93 al n. 112.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Il parere della Giunta è negativo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 93 al n. 112:
Presenti 22, contrari 22.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 93 al n. 112 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, pongo in votazione la
proposta di deliberazione:
Presenti 24, favorevoli 21, contrari 3.
La proposta di deliberazione è approvata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 24, favorevoli 21, contrari 3.
L'immediata eseguibilità del provvedimento è concessa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Presidente, per variare il mio voto, che era favorevole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Ne prendiamo atto per il verbale.
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