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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 16 Marzo 2016 ore 15,00
Paragrafo n. 4
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2016-01143
ISTITUZIONE DELLA GIORNATA CITTADINA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME INNOCENTI DELL'ATTENTATO AL MUSEO DEL BARDO.
Interventi
"Istituzione della Giornata cittadina della memoria delle vittime innocenti
dell'attentato al Museo del Bardo"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201601143/002, presentata dal Presidente Porcino, dai Vicepresidenti D'Amico e
Cuntrò e dai Consiglieri Ricca, Marrone, Bertola, Tronzano, Paolino, Trombotto,
Liardo, Levi-Montalcini, Magliano, Sbriglio, Troiano e Berthier in data 11 marzo
2016, avente per oggetto:

"Istituzione della Giornata cittadina della memoria delle vittime innocenti
dell'attentato al Museo del Bardo"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Mi sia consentita solo una breve ed introduttiva premessa, specificando che non
intenderò aggiungere altro, qualsiasi cosa verrà detta nel corso di questo Consiglio
Comunale.
Innanzitutto mi sento di ringraziare in modo davvero non retorico e non formale i
Consiglieri presenti. Mi rendo conto che la convocazione con un così breve
preavviso abbia creato dei problemi per la presenza di tutti i Consiglieri. Questa è la
motivazione per cui giustifico anche tutti i Consiglieri assenti che non sono potuti
essere presenti per ragioni connesse a impegni istituzionali, non ovviamente per
mancanza di volontà, rispetto al consenso da prestare su questa proposta di
deliberazione.
Faccio questa debita premessa anche perché, durante la Conferenza dei Capigruppo
che si è appena tenuta, alcuni Consiglieri hanno segnalato con rammarico alcune
prese di posizione che ci sono state sui giornali. Mi sento di chiarire in premessa che
oggi non siamo qui per attribuire patenti di buoni o di cattivi a nessuno, ma
semplicemente per rendere un buon servizio alla nostra comunità e approvare,
auspicabilmente, una deliberazione doverosa prima della ricorrenza dell'anniversario
della tragica ricorrenza che sarà questo venerdì.
Questa è la ragione per cui non ci sono buoni o cattivi. Alcuni Consiglieri si sono
sentiti chiamare in causa sui giornali e ovviamente si sono rammaricati della piega
che ha preso l'evento; anche io mi sento di condividere lo stesso rammarico. Non
tutte le opposizioni condividevano il percorso su questa proposta di deliberazione e
non tutte le maggioranze erano concordi. Lunedì scorso c'è stata una mancanza di
concordia che ha suggerito il rinvio.
Mi auguro che con questa seduta si possa sanare quello strappo, e congiuntamente e
concordemente si possa portare a termine la discussione e la votazione di questo
provvedimento.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Più che come Capogruppo di Fratelli d'Italia, intervengo come firmatario ed
estensore di questo atto, perché questo è un atto che ha visto diversi momenti di
approfondimento, quando non c'era nulla del clamore mediatico e dell'attenzione,
anche un po' perversa e morbosa, che si è successivamente creata.
È un percorso che era iniziato, penso, con le migliori intenzioni di tutti, che è
proseguito poi in Conferenza dei Capigruppo, di nuovo, con apporti emendativi che
andavano nella direzione non tanto di un'approvazione trasversale, ma di
un'approvazione unanime e, signor Presidente, non tanto per il rispetto o la vana
gloria di questo o di quell'esponente della maggioranza e dell'opposizione, ma per il
rispetto delle vittime che dovrebbe essere sempre, anche oggi, spero anche dopo
l'approvazione di questa deliberazione, la prima preoccupazione di questo Consiglio
Comunale in cui siamo eletti.
Ci sono però problemi e situazioni che, anche solo per il rispetto delle stesse vittime,
è il caso magari di andare a precisare e lasciare nelle sedi opportune, che sono queste,
sugli interventi della Sala Rossa che rimangono a verbale, una corretta ricostruzione
degli eventi.
La Conferenza dei Capigruppo, che ha licenziato questa deliberazione, ha deciso di
modificare pesantemente questo testo e non solo nel delegare a lei, Presidente,
all'Ufficio di Presidenza con gli altri due Vicepresidenti, Cuntrò e D'Amico,
l'iniziativa sull'atto a rappresentanza di tutta la Sala Rossa, ma anche nell'oggetto
che ha voluto, ritengo opportunamente - i Colleghi ricorderanno che è stata, in realtà,
un'obiezione mossa dal Capogruppo dei Moderati che ha visto, per esempio,
l'adesione convinta mia e del Capogruppo della Lega Nord, situazioni che
normalmente si verificano ben di rado in Conferenza dei Capigruppo, di un'adesione
di Fratelli d'Italia e Lega Nord a una proposta dei Moderati -, togliere da quel testo
che per chi l'ha visto in origine era molto molto diverso e molto molto ampio e
invece concentrarlo solo sulla vera necessità, ovvero istituire tempestivamente una
ricorrenza per commemorare le vittime del Bardo, senza impegolarsi in tutta una
serie di valutazioni che rischiavano se non avevano la quasi inevitabile conseguenza
di essere divisive rispetto alle diverse interpretazioni che ognuno di noi e ognuno dei
nostri gruppi politici dà delle attuali vicende nazionali e internazionali sul terrorismo
e sulla minaccia jihadista.
Purtroppo nel weekend qualcosa è successo ed è successo purtroppo, mi viene da
dire, tutto in casa della maggioranza. Prima partono comunicati che illustrano questo
testo esattamente come precedente alla versione definitiva, quindi con tutta una serie
di considerazioni sui rischi di radicalizzazione estremistica che sinceramente erano
stati espunti; poi arrivano pesanti attacchi da altri esponenti della maggioranza che
parlano di propaganda elettorale su questo tema, cioè la memoria delle vittime e poi
arriva una Commissione straordinaria lunedì mattina che, come tutti noi addetti ai
lavori sappiamo, non capita praticamente mai, con la presentazione di una proposta
di legge a firma PD in Parlamento, con i parlamentari PD, che, guarda caso, parlano
degli interventi contro la radicalizzazione islamista.
Allora a quel punto il rischio di strumentalizzazione era praticamente ormai inverato,
senza l'intervento polemico di alcuno dell'opposizione. Da qui, lo chiarisco, la
richiesta alla Presidenza di convocare una Conferenza dei Capigruppo, l'ho chiesto
sotto forma di comunicazioni del Presidente, per andare a cercare di capire il da farsi
dopo due giorni di polemiche di fuoco sui giornali.
Il problema è poi scoprire che, sempre a detta della Presidenza o di esponenti della
maggioranza, dall'opposizione c'era il rischio di ostruzionismo, un'accusa che
personalmente ho ritenuto infamante e soprattutto clamorosamente falsa nella misura
in cui, senza annoiare, tutti sappiamo benissimo che i termini per presentare gli
ostruzionismi scadono la mattina alle 10.00 e che la Conferenza dei Capigruppo e la
mia richiesta di comunicazioni erano successive, verso metà giornata, verso l'una,
l'una e mezza.
Vorrei anche ricordare che quella è stata l'unica deliberazione mandata in Aula
lunedì a essere risparmiata dall'ostruzionismo, perché tutte le altre di Giunta erano
soggette a quell'ostruzionismo con cui stiamo contestando l'uso eccessivamente
propagandistico ed elettorale dell'istituzione di queste ultime settimane. Ovviamente
questo ostruzionismo generalizzato avrebbe, aveva ed ha risparmiato questa
deliberazione.
È anche il caso di ricordare che prima delle polemiche sui giornali, il pomeriggio del
Consiglio Comunale tutti i Capigruppo, anche quelli di opposizione, hanno firmato il
testo e quindi l'hanno fatto proprio senza aspettare di essere bastonati dai media,
senza aspettare di farselo dire dai propri leader di partito, senza aspettare di essere
messi all'indice come quelli che avrebbero voluto negare la memoria delle vittime
del Bardo.
Oggi noi siamo qui a votare convintamente questa deliberazione, a consentire che la
ricorrenza si svolga, ma anche, consentiteci, con toni molto civili a denunciarne una
strumentalizzazione che è partita, che è avvenuta e che purtroppo ormai è davvero
difficile andare a cancellare e recuperare. Purtroppo questa strumentalizzazione è
avvenuta mischiando argomenti come proposte di legge parlamentari piuttosto che
conferenze stampa, piuttosto che comunicati o foto con didascalia, siti elettorali che
magari sarebbe stato opportuno evitare. Siamo qui nonostante questo Consiglio
Comunale purtroppo rischi di essere quasi più un taccone peggiore del buco che
dovrebbe andare a ricoprire.
Mi limito solo a far presente che stiamo tenendo questo Consiglio non in Sala Rossa,
bensì in un'altra sala del Comune, perché non si è avuto nemmeno il coraggio di
riprendere possesso della Sala Rossa per celebrare degnamente questa giornata e
questa votazione, perché la Giunta evidentemente non ha ritenuto di revocare o
quantomeno di renderla disponibile su quella di domani che è una vetrina elettorale
del Sindaco Fassino con la Presidente della Camera, Boldrini.
Purtroppo, questo Consiglio Comunale continua con le gaffe e continua a
strumentalizzare questa ricorrenza, così come le polemiche sul fondo di obolo o di
contributi, che ho trovato davvero un abisso, perché come Istituzione, se ci si muove,
ci si muove insieme, permettetemi. Ho verificato ancora oggi la e-mail a cui mi
arrivano le convocazioni e, sinceramente, non ho rinvenuto alcun invito a versare
contributi alle famiglie delle vittime; magari sarebbe stato meglio muoversi
compattamente, come si è fatto in altre circostanze, ed unitariamente come Sala
Rossa, senza che ci fosse il Sindaco buono ed i Consiglieri cattivi, perché, poi,
ognuno di noi è chiamato a risponderne davanti ai parenti delle vittime.
Sono intervenuto per fare la dichiarazione di voto, che, ovviamente, è favorevole e
non potrebbe essere altrimenti, visto che abbiamo firmato e sottoscritto quel
documento; devo sottolineare che vi è anche un profondo rammarico, non per il fatto
di essere passati o meno per cattivi, Presidente - ci sono abbastanza abituato per
copioni mediatici ormai piuttosto consolidati e, quindi, non mi spaventa -, perché il
vero rammarico è proprio per le famiglie delle vittime, che, evidentemente, hanno
percepito il voltaspalle di un'intera Istituzione e notare che l'autorità che presiede
l'Istituzione - volontariamente o meno, consapevolmente o meno - viene coinvolta
dalle polemiche, sinceramente ci lascia un po' perplessi. Speriamo che con la
votazione di oggi potremo lasciarci alle spalle questa triste pagina della storia - mi
verrebbe da dire della Sala Rossa, ma non siamo in Sala Rossa - del Consiglio
Comunale e che si pensi soltanto al cordoglio, che forse era l'unica vera esigenza che
ci veniva richiesta come Istituzione cittadina.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
In realtà, sarò molto breve, perché anche io avrei delle osservazioni da fare, ma non
penso che sia questa la sede; come Movimento 5 Stelle, ritengo che qui sia giusto
semplicemente fare le condoglianze ancora una volta alle famiglie delle vittime ed
auspicare una ricorrenza tranquilla e meritevole di tutto il rispetto che le è dovuto.
Riguardo a quello che è stato scritto sui giornali in questi giorni, vorrei soltanto
dichiarare a verbale che il Movimento 5 Stelle non ha in alcun modo ipotizzato e
neanche ventilato l'ipotesi di non votare questa proposta di deliberazione, di fare
ostruzionismo o di fare alcunché che fosse contrario alla sua pronta approvazione;
abbiamo, anzi, lavorato costruttivamente in sede di Conferenza dei Capigruppo
venerdì scorso per arrivare ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e
speriamo che tutte le forze politiche possano avere lo stesso senso di responsabilità
che crediamo di avere dimostrato noi.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Nonostante io, spesso e forse anche eccessivamente, intervenga nei lavori consiliari e
anche in quelli delle Commissioni, finora non avevo ancora detto assolutamente
nulla su questa vicenda. Non l'ho fatto fino ad oggi perché credo che ciò che deve
essere detto sia semplicemente ed esclusivamente un'espressione di rispetto verso le
vittime, di cordoglio, seppure a distanza di un anno, nei confronti dei parenti, degli
amici e dei colleghi ed un'espressione di vicinanza verso coloro che,
quotidianamente, svolgono il proprio lavoro e garantiscono i servizi in questa Città;
ritengo che non sia necessario aggiungere altro. Forse non lo avrei detto neanche
quest'oggi, se l'evoluzione o, meglio - consentitemi l'espressione -, l'involuzione
della situazione non avesse assunto certi tipi di caratteristiche.
Credo che sia una pagina non bella e che, a questo punto, sia inutile procedere a delle
ricostruzioni o cercare delle responsabilità; credo che ciascuno di noi possa riflettere,
pensare, valutare e, però - mi permetto di dire -, non giudicare. A questo punto, si
tratta di girare questa pagina, di giungere velocemente alla votazione e - lo ribadisco
- di ringraziare tutti coloro che ogni giorno, senza apparire e senza ricercare una
propria visibilità, svolgono il proprio compito, a partire da coloro che, in un
momento che doveva essere di approfondimento culturale e di serenità, non sono più
qui con noi per la brutalità dell'essere umano.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Ambrogio.

AMBROGIO Paola
I Colleghi e, soprattutto, l'intervento del Capogruppo Marrone sono stati piuttosto
esaustivi, ma vorrei ricordare che - come è stato detto - è evidente che ci sia stata una
leggerezza nell'iter che dovrà portare all'istituzione di questa giornata in memoria
delle vittime del Bardo. Si tratta di una leggerezza, perché - lo voglio ricordare -
questa che, oggi, è una proposta di deliberazione, in realtà, nasce come proposta di
mozione da parte della Commissione Legalità. Proprio su suggerimento della
minoranza, si era chiesto di coinvolgere l'intero Consiglio, perché questi devono
essere atti condivisi da tutti e lo sono. Le posizioni emerse in questi giorni sui
giornali dei buoni e cattivi - l'ha detto prima il Presidente Porcino - è evidente che
hanno rammaricato molti di noi, che hanno, comunque, senza fare comunicati
stampa, avuto la giusta sensibilità e il giusto coinvolgimento di fronte ad episodi di
questa portata.
È giusto, quindi, ricordare che la minoranza ha avuto un ruolo determinante nel
chiedere il coinvolgimento di tutto il Consiglio per arrivare all'approvazione di una
deliberazione condivisa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Sarò breve e, naturalmente, il mio voto sarà favorevole. Io, come ho ribadito anche in
sede di Conferenza dei Capigruppo, non sono intervenuto in questa polemica. Faccio
un appello, affinché il risultato di tutto questo dibattito sia serio, ovvero quello che ci
siamo prefissati in questo documento e che, alla fine di questo dibattito, ci sia poi una
presa di posizione unitaria. Quello che a me pesa di più in questa situazione non è
tanto la ricorrenza, che è una cosa giusta, però è la ferita che c'è ogni giorno in
queste persone. Quindi, il nostro obiettivo e il nostro dovere come Istituzione è
quello non di riaprire le ferite, ma di farle rimarginare e quindi credo che sia
importante che i provvedimenti migliori da parte delle Istituzioni siano quelli di
ricordarsi tutti i giorni dei parenti delle vittime. Il problema non è la ricorrenza, anzi
la ricorrenza in quel giorno lì crea, forse, un ricordo e crea difficoltà anche per tutti
quanti. Il problema è fare in modo che queste persone possano veramente avere le
Istituzioni vicine, con dei provvedimenti che siano concreti, perché solo quello
un'Istituzione o lo Stato può fare: non dimenticarsi delle vittime una volta finiti i
festeggiamenti o finite le ricorrenze.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Io ho apprezzato molto la sua introduzione, che era un vero e proprio invito oggi a
non perseguire le possibili strumentalizzazioni, perché oggi siamo qui ad esprimere
ancora una volta il cordoglio alle famiglie che sono state toccate e alla città tutta che
è stata toccata da questo obbrobrio e questo atto vile di terrorismo. Il problema è che
io credo che questa ipotesi di strumentalizzazione di oggi sia un po' tardiva, perché
le strumentalizzazioni ci sono già state.
Con lo stesso garbo con cui il Capogruppo Bertola si è rivolto all'Ufficio di
Presidenza, manifestando la volontà di sgombrare il campo da qualsiasi equivoco,
cioè che la partecipazione tutta, e credo unanime, all'approvazione di questo atto ci
voglia e ci debba essere, occorre far rilevare che chi evidentemente la
strumentalizzazione l'ha cavalcata e l'ha preceduta oggi non mi pare sia presente in
Aula.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Non credo sia lo scopo di questo Consiglio fare ricostruzioni rispetto a quanto è
successo, perlomeno io non mi eserciterò in questo, ma se in queste ricostruzioni,
chiunque le abbia svolte, si ravvedono - e sicuramente ce ne sono - responsabilità di
singoli Consiglieri o del gruppo del Partito Democratico, nell'assumerci la
responsabilità di un danno che noi abbiamo procurato, ce ne scusiamo innanzitutto
con i parenti delle vittime, con le vittime, con le persone che pensano a quel giorno
con infinito dolore e che, da quel giorno, hanno un profondo vuoto, oltre che un
danno pesante nel loro proseguimento di vita. Ce ne scusiamo anche con
l'Istituzione, che tutti i giorni con grande passione, con impegno, con fatica e anche
sbagliando cerchiamo di rappresentare in nome dei cittadini torinesi.
Questa volta abbiamo commesso una serie di errori di valutazione e abbiamo esposto
il nostro Consiglio ad essere additato come un Consiglio non sensibile. Ci scusiamo e
siamo profondamente rammaricati per questo danno, che, in qualche modo, un
atteggiamento singolo, di più persone o di più gruppi può aver causato; per quello
che è la nostra parte e non solo per quello che è la nostra parte, ma per quello che è il
nostro ruolo e il nostro peso all'interno di questo Consiglio, ce ne assumiamo la
responsabilità e ancora ce ne scusiamo.
Noi oggi avevamo ritenuto di non dover intervenire, ma vogliamo sottolineare una
cosa: noi vogliamo sottolineare che questa Città è stata profondamente turbata dai
fatti di Tunisi, è profondamente legata alle persone che in vita oggi portano le ferite
di quei fatti per aver perso un congiunto e per essere state ferite loro stesse, è
profondamente impegnata a conservare il ricordo di queste vittime innocenti di una
barbarie e di un terrore che vorremmo vedere sconfitti.
Questo Consiglio desidera impegnarsi affinché i cittadini torinesi possano tornare a
guardare la Sala Rossa come il luogo che sa rappresentare il sentimento più vivo, più
profondo e il più unito possibile della Città di Torino, che è una grande comunità.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
La mia sarà solo una dichiarazione e un ringraziamento nei confronti del Capogruppo
Paolino; è quasi inconsueto ed è strano, però comunque posso dire che ha seguito la
strada che io, molto umilmente, ho cercato di indicare nella Conferenza dei
Capigruppo, lui l'ha fatto. Di conseguenza, io ritengo che si debba immediatamente
votare questo atto e che si sia ritrovata sicuramente quella concordia istituzionale che
era venuta a mancare.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Presidente, vorrei rivolgere a lei un ringraziamento non formale per quanto ha fatto
per rispettare il dolore dei parenti e il Consiglio Comunale e i Consiglieri.
Intervengo rapidamente per dire che il nostro silenzio non è assenza, ma è soltanto un
modo per rispettare il dolore dei parenti delle vittime. Crediamo che una volontà di
questo genere da parte del Consiglio non avrebbe dovuto arrivare a un punto così
drammatico mediaticamente. Questo è quanto volevamo dire come partito.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Berthier.

BERTHIER Ferdinando
La mia è una dichiarazione di voto favorevole naturalmente, perché ritengo questo un
atto più che dovuto. La mia firma è l'ultima perché fisicamente non c'ero né venerdì
alla Conferenza dei Capigruppo, né tantomeno lunedì al Consiglio Comunale.
Comunque io ringrazio tutti i Consiglieri perché, al di là delle incomprensioni e forse
di qualche strumentalizzazione, il buonsenso ha prevalso, per cui oggi siamo qui per
esprimere finalmente un voto, come ho detto già prima, a un atto dovuto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Troiano.

TROIANO Dario
Ci tenevo ad intervenire per ultimo, e la ringrazio, perché, oltre ad associarmi agli
interventi dei Colleghi sulla vicenda, per come si è svolta e per quelli che io chiamo
anche malintesi, perché siamo anche in una fase politica particolare del Consiglio
Comunale, ci tenevo ad intervenire perché la cosa che più mi è dispiaciuta di questa
vicenda, al di là di malintesi o di eventuali strumentalizzazioni o meno, è stato il fatto
di tirare in ballo in maniera così pesante il Presidente del Consiglio, che fino ad oggi,
da quando è iniziato il suo incarico, mai ha dato adito o ha fornito elementi per essere
contestato in questo modo.
Io devo rilevare che alcuni Colleghi, probabilmente per dei malintesi, hanno inteso
riconoscere nel Presidente del Consiglio una responsabilità rispetto ai fatti che sono
avvenuti. Sono contento che, nel corso di questa rapida ed essenziale discussione, il
tutto si sia ridimensionato. Continuo ovviamente a credere che la gestione della
vicenda, pur con eventuali manchevolezze assortite all'interno dei Gruppi, abbia
avuto l'esito che tutti quanti noi alla fine auspicavamo - in questo mi associo ai
Colleghi che mi hanno preceduto e al Capogruppo Paolino - per riunirci intorno alle
famiglie, che veramente sono le uniche che hanno titolo per avere una sofferenza, e
che questa sofferenza sia riconosciuta.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione per appello nominale:
presenti 33, favorevoli 33.
La proposta di deliberazione è approvata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
presenti 33, favorevoli 33.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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