Interventi |
"Addio al 66, in corso Casale tutti a piedi" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201600810/002, presentata in data 24 febbraio 2016, avente per oggetto: "Addio al 66, in corso Casale tutti a piedi" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Nel Piano della riorganizzazione delle Linee, dovuto alla diminuzione delle risorse a disposizione del Fondo nazionale trasporti e poi al Piano triennale regionale, abbiamo messo in campo un insieme di riorganizzazioni di Linee che hanno permesso la produzione di minori chilometri e, soprattutto, l'allineamento tra lo stanziato dal Piano triennale dei trasporti e l'erogato delle singole aziende di trasporto pubblico, disegno che vale ovviamente sia sull'area urbana che nell'area metropolitana e che vale per tutta la Regione Piemonte, per la quale sono in corso delle azioni di concertazione con le Amministrazioni locali; penso ad un incontro che è in corso questa mattina proprio nella Provincia di Cuneo, dove, con gli Enti Locali, con i Sindaci, con gli Assessori e i Consiglieri Comunali, si va a cercare di trovare una soluzione che sia il più vicino possibile alla domanda di mobilità che c'è sui singoli territori, combinandola con la disponibilità delle offerte e delle risorse conseguenti. Questo vale ovviamente anche per la Città di Torino. Quindi, la Linea 66 è stata oggetto di un'attenta analisi da parte dei nostri Uffici. Quando penso ai nostri Uffici, penso al combinato disposto tra gli Uffici dell'Assessorato, gli Uffici dell'Agenzia della Mobilità e i dati che sono provenienti dall'azienda GTT del trasporto. Dopo questa analisi si è fatta una valutazione delle riorganizzazioni possibili. Per quanto riguarda la Linea 66, si è deciso un arretramento del capolinea da piazzale Marco Aurelio a piazza Hermada, che ha portato alcune necessità di interscambio su più Linee, mantenendo la copertura del servizio in quelle aree, però con il combinato tra più Linee e quindi con la necessità da parte dell'utenza eventualmente di interscambiare. Le Linee che coprono in questo momento il pezzo, tra virgolette, "scoperto", abbandonato dalla Linea 66, sono la Linea 30 e la Linea 61 lungo l'asse di corso Casale, la Linea 6 e la Linea 75 lungo l'asse di corso Gabetti e la somma di queste sostituzioni, la somma di queste sovrapposizioni limita, di fatto, i potenziali disagi patiti dall'utenza. Anche noi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da parte dell'utenza, che abbiamo incontrato e alla quale abbiamo spiegato quali erano le azioni in corso e abbiamo concordato con la Circoscrizione un'attenta analisi dei carichi delle Linee che hanno, tra virgolette, "sostituito" la Linea 66, proprio per verificare che le azioni di copertura del territorio, necessarie per rispondere alla domanda di mobilità, rispondessero alle reali esigenze del territorio. Ovviamente rimango a disposizione per dare queste informazioni nel mese di aprile, cioè diamoci un paio di mesi di osservazione e di raccolta dei dati e, a valle dell'analisi di quei dati, decideremo insieme, magari in una Commissione che il Presidente Carretta vorrà convocare, se lo riterrà opportuno, e verificheremo se dovremo correggere i provvedimenti assunti o se invece la sostituzione della copertura di queste Linee avrà risposto in maniera puntuale alle esigenze dell'utenza. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. Ha due minuti. BERTOLA Vittorio Io ho presentato questa interpellanza su segnalazione dei cittadini e poi ho visto che i cittadini si sono anche organizzati e, in parallelo, hanno presentato una petizione al Consiglio Comunale che arriverà prossimamente in discussione. Io ho capito che questo taglio effettuato a novembre è stato il risultato di un taglio generale di fondi, l'ennesimo in questi cinque anni compiuto dalla Regione a monte, però non mi convince il fatto che si sia scelto di andare a tagliare proprio lì perché questa cosa ha creato dei disagi abbastanza evidenti, sia in termini di sovraffollamento delle Linee rimaste, sia in termini di perdita di collegamento. È vero che sul tratto abbandonato di corso Casale restano le Linee 30 e 61, che non hanno sostituito la Linea 66, erano già lì e restano con i passaggi precedenti, semplicemente tutta l'utenza del 66 si è trasferita, oltre a quella che già c'era su queste Linee, sugli stessi mezzi che c'erano prima. Quindi, questo ovviamente ha creato un problema di sovraffollamento, di gente che non riesce a salire nelle ore di punta, di gente ferma alle fermate che alla fine fa corso Casale a piedi perché non riesce a prendere i mezzi. In più, però, la sostituzione in realtà non è corrispondente a quello che c'era prima, perché prima con il 66, sia chi lo prendeva in questo tratto di Madonna del Pilone, sia chi, magari arrivando già con il 30 o con il 61 da Chieri, da San Mauro, da altre zone, scendeva e prendeva il 66, poteva poi prendere una Linea che girava per corso Gabetti, arrivava nella precollina in corso Quintino Sella e serviva gli istituti che sono in quella zona - ci sono due o tre istituiti scolastici -, nonché proseguiva poi dritto fino alle Molinette. Questo collegamento non c'è più. Alle Molinette forse si può arrivare prendendo solo il 61 e scendendo in piazza Gran Madre, prendendo il 66 da lì e facendo un altro giro, ma per arrivare alle scuole non c'è più niente, nel senso che si possono prendere i mezzi di corso Casale, poi scendere in corso Casale e salire la collina a piedi, è vero che non è lunghissima, si può anche fare, però comunque adesso non esiste una Linea che permetta di fare questo percorso, neanche con una coincidenza o con un cambio in mezzo, se non forse scendendo in piazza Borromini, prendendo una fermata di 6 e poi, arrivati su, prendendo di nuovo il 66, quindi bisogna usare tre Linee per fare quello che prima si faceva con una Linea sola. A questo punto, è chiaro che la cosa è problematica, anche perché è stata fatta sostanzialmente senza preavviso, per cui a settembre magari le famiglie hanno comprato l'abbonamento annuale agli studenti, contando sul 66 che li portava a scuola, e poi improvvisamente si trovano senza il servizio, con l'abbonamento già pagato e con la necessità eventuale di prendere tre Linee per fare quello che prima veniva fatto con una Linea singola. Io capisco la difficoltà dell'Amministrazione, nel senso che probabilmente, se non si fosse tagliato lì, si sarebbe dovuto tagliare da qualche altra parte e ci sarebbero state altre polemiche e altri problemi, però sicuramente siamo arrivati probabilmente a un livello in cui ormai tagliare non si può più, e questo bisogna spiegarlo non solo ovviamente alla nostra Amministrazione, ma all'Amministrazione regionale e nazionale, cioè che ulteriori tagli ormai eliminerebbero il servizio e quindi porterebbero la gente a non usare più il pullman e a usare i mezzi privati o altri mezzi, o a rimanere completamente priva di servizio e a non potersi più spostare. Quindi, alla fine bisogna intervenire in qualche modo. Va bene che adesso si aspetti aprile, anche se i disagi sono già evidenti e la cosa va avanti già da tre-quattro mesi, però sarebbe opportuno che ci fosse una risposta ai cittadini e che venisse fatto un intervento per ripristinare una qualche forma di servizio lungo questa direttrice. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Abbiamo consentito al Consigliere Bertola di completare il suo ragionamento, con qualche minuto in più, ma non è un problema. Comunque, resta fermo il fatto che, come diceva l'Assessore nella risposta, nel mese di aprile sarà effettuata una verifica in Commissione. L'interpellanza è discussa. |