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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Marzo 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-00934
PARCHEGGIO PUBBLICO INTERRATO GALILEO FERRARIS - CONCESSIONE EX ARTICOLI 53 E 143 D.LGS. N. 163/2006 E S.M.I. - APPENDICE CONTRATTUALE EX ARTICOLO 12 DELLA CONVENZIONE DI CONCESSIONE - VARIANTE PROGETTUALE PER RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI AI SENSI DELL'ARTICOLO 132, COMMA 1 LETTERA C) DEL D.LGS. N. 163/2006. APPROVAZIONE.
Interventi
"Parcheggio pubblico interrato Galileo Ferraris - Concessione ex articoli 53 e 143 D.
Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. - Appendice contrattuale ex articolo 12 della convenzione di
concessione - Variante progettuale per ritrovamenti archeologici ai sensi dell'articolo
132, comma 1 lettera c) del D. Lgs. n. 163/2006. Approvazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201600934/033,
presentata dalla Giunta Comunale in data 4 marzo 2016, avente per oggetto:

"Parcheggio pubblico interrato Galileo Ferraris - Concessione ex articoli 53 e 143 D.
Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. - Appendice contrattuale ex articolo 12 della convenzione di
concessione - Variante progettuale per ritrovamenti archeologici ai sensi dell'articolo
132, comma 1 lettera c) del D. Lgs. n. 163/2006. Approvazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 9/03/2016 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessore Lubatti, per l'illustrazione.

LUBATTI Claudio (Assessore)
La comunicazione che ho chiesto alla Presidenza di poter fare in apertura di dibattito
riguarda gli emendamenti. Abbiamo fatto una valutazione nel merito dei singoli
emendamenti ricevuti e voglio esprimere il parere favorevole sull'emendamento n. 113,
presentato dai Consiglieri Ricca e Carbonero.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Alla luce della modifica sostanziale che avverrà all'interno della proposta di
deliberazione con il nostro emendamento (che spiegheremo in seguito), ritiriamo gli
emendamenti ostruzionistici, così da poter proseguire con la discussione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Alla luce del ritiro di questi emendamenti, sopravvivono gli emendamenti nn. 108, 109
e 110 della Giunta e l'emendamento n. 113 del Gruppo Lega Nord, sul quale
l'Assessore ha appena comunicato l'orientamento favorevole della Giunta.
La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Premetto che questa proposta di deliberazione arriva in Aula dopo un lungo lavoro di
concertazione, di approfondimento e di verifica con il territorio e con le Commissioni
competenti, visto che abbiamo affrontato in maniera inusuale l'illustrazione della
modifica del progetto del parcheggio Galileo Ferraris in ben due sedute di
Commissione, la prima, addirittura, per mantenere un impegno che avevamo preso nei
confronti della Commissione presieduta dal Consigliere Carretta, che ringrazio per il
lavoro svolto in queste settimane, in cui, in pratica, siamo riusciti a concordare anche
alcune modifiche ad alcuni passaggi prima che questa modifica progettuale arrivasse in
Giunta (è stata esaminata in Giunta la scorsa settimana). Vi è stata una successiva
illustrazione delle modifiche apportate alla proposta di deliberazione di Giunta in
Commissione, con una discussione particolarmente approfondita, nella giornata di
mercoledì, che ha portato alla chiamata di questa proposta di deliberazione in Aula.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Chiedo scusa, Assessore. Consiglieri, non riusciamo a sentire l'intervento
dell'Assessore.
Prego, Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
La proposta di deliberazione di quest'oggi modifica sostanzialmente la convenzione già
approvata dal Consiglio Comunale che ha dato il via all'esecuzione del parcheggio
Galileo Ferraris; si tratta di un parcheggio misto, una parte a rotazione ed una parte che,
invece, darà la possibilità al gestore di vendere alcuni dei posti auto presenti. La
convenzione è stata modificata in seguito ad alcuni ritrovamenti archeologici nel
sottosuolo, che hanno portato alla necessità di una modifica del progetto. Come
ricorderete, essendo già stato discusso ampiamente all'interno di quest'Aula il progetto
Galileo Ferraris nel suo complesso, abbiamo avuto modo di descrivere anche i singoli
elementi progettuali: il numero di posti auto a rotazione, il numero di posti auto in
vendita e la contribuzione della Regione Piemonte, che va a diminuire, visto e
considerato che è diminuito il numero complessivo dei posti che viene concesso in
rotazione per l'utilizzo aperto alla cittadinanza.
Da questo punto di vista, questo parcheggio continua però a rappresentare
un'opportunità. Ovviamente, è uno strumento della mobilità - e confermo la volontà che
avevo già illustrato nell'atto di presentazione della prima convenzione al Consiglio
Comunale -, ma, oltre ad essere uno strumento di mobilità (quindi, uno strumento che
darà la possibilità alla Città ed ai cittadini di muoversi all'interno del centro città
utilizzando anche un parcheggio interrato per arrivare ai bordi dell'area centrale, per poi
usufruire del centro con i mezzi pubblici o spostandosi con mezzi alternativi), abbiamo
modificato anche questa convenzione per riqualificare completamente, senza un Euro di
contribuzione pubblica, tutto un insieme di aree che sono nella parte superficiale del
parcheggio. Si tratta di aree che restituiremo alla pedonalità, aree che riguardano sia la
superficie diretta del parcheggio, sia le aree limitrofe; penso a via Meucci, che vedrà
riqualificata tutta la banchina centrale (che, oggi, è sostanzialmente un parcheggio a
cielo aperto e che, invece, verrà riqualificata), così come a via Bertolotti, cioè la via
parallela, e in quell'area avremo la possibilità di costruire una nuova idea ed una nuova
prospettiva di utilizzo dello spazio pubblico, proprio per arrivare ad una nuova
concezione anche dell'utilizzo della Città. È l'obiettivo che ci siamo dati, quando,
all'inizio della tornata amministrativa, abbiamo iniziato a ragionare sul piano dei
parcheggi pertinenziali e sul piano dei parcheggi a rotazione interrati, nell'ottica di
costruire e di mettere a disposizione delle nuove aree in superficie, lasciando le auto nei
sotterranei e riconsegnando invece la parte in superficie alla cittadinanza ed all'utilizzo
per la mobilità dolce.
Illustrerò molto velocemente e per punti la proposta di deliberazione, perché ribadisco
che il doppio passaggio in Commissione ha permesso ai Commissari di approfondire i
singoli elementi di modifica della convenzione. Il numero di posti auto sotterranei
passerà da 388 a 289 e la vendita dei parcheggi interrati passerà da 81 unità a 15 unità,
per un totale di 165 posteggi sotterranei in meno. C'è stata un'altra tipologia di modifica
che si è resa necessaria, proprio per rendere sostenibile il business plan complessivo del
gestore del parcheggio: l'aumento del numero degli anni della convenzione, nel quale si
inserisce l'emendamento proposto dai Consiglieri della Lega Nord (che ha visto, come
annunciavo in precedenza, il parere favorevole da parte della Giunta), che andrà a
condividere l'eventuale andamento positivo delle previsioni di introito generate dalla
gestione del parcheggio in superficie che rimarrà.
Da questo punto di vista, credo che ci sia stata una buona condivisione dei percorsi; c'è
stata una valutazione positiva da parte nostra, perché l'emendamento non va ad
intaccare quello che è il business plan che la Città ha certificato con un soggetto esterno
per verificare che l'impresa avesse una prospettiva di business plan sano e, quindi,
potesse mettere in sicurezza il cantiere. A questo punto, una volta votato questo atto, il
cantiere è nelle condizioni di ripartire nel giro di pochissime settimane, perché l'impresa
ha già dimostrato - e, in questa sede, colgo l'occasione per ringraziare per la
disponibilità con la quale l'impresa ha lavorato al fianco della Città, al di là di quelle
che erano le singole note contrattuali e le singole clausole - una disponibilità a ragionare
su quali potessero essere le soluzioni finali per rimetterla nelle condizioni di terminare
l'opera e affinché la Città vedesse realizzato il parcheggio.
L'ultimo elemento, ma soltanto da un punto di vista più che altro cronologico rispetto
alle tempistiche con le quali abbiamo affrontato gli argomenti, è che nella Commissione
abbiamo illustrato nel merito le modifiche progettuali che renderanno totalmente
accessibili e fruibili i reperti archeologici che sono venuti alla luce durante la
costruzione del parcheggio. Da questo punto di vista, l'impresa si è impegnata e si
impegna con la convenzione oggetto della proposta di deliberazione odierna a rimettere
totalmente a disposizione dei cittadini finali quelli che sono i reperti, a costruire un'area
indipendente dal parcheggio che, di fatto, diventerà un patrimonio della Città; si tratta di
un pezzo di un nuovo museo di fatto che metterà a disposizione questi reperti affinché
siano fruibili, accessibili e visibili dalla cittadinanza. C'è stato un lavoro molto puntuale
con tutto il mondo della Soprintendenza, arrivando fino al Direttore nazionale, che si è
occupato della questione del parcheggio Galileo Ferraris proprio per verificare, valutare
ed autorizzare ogni singola procedura autorizzativa che si è andata valutando, via via,
con le proposte di modifica del progetto.
Da questo punto di vista, credo che sia utile anche in questa sede ringraziare per il
percorso che è stato fatto con i funzionari ed i dirigenti della Soprintendenza regionale,
ma anche con gli uffici del Ministero diretto dal Ministro Franceschini, che ha voluto
partecipare alla soluzione finale, individuando anche un percorso di informazione e di
avvicinamento emozionale, definiamolo così, ai reperti, che potranno essere visibili
dopo la costruzione di questo parcheggio. Rimangono invariati gli impegni già assunti
nei confronti delle Associazioni - dal Museo Pietro Micca in poi - rispetto
all'accessibilità delle aree che, oggi, di fatto non sono ancora accessibili in termini
complessivi. Penso, ad esempio, all'accesso al Pastiss che, di fatto, oggi è assolutamente
inaccessibile ai portatori di handicap e invece, nell'ambito delle iniziative che verranno
prese grazie a questo parcheggio, si troverà una soluzione definitiva: verrà costruito un
ascensore che permetterà la piena accessibilità al Pastiss e questo ascensore risponderà a
tutte le caratteristiche di piena accessibilità e fruibilità da parte di persone normodotate
e da parte di portatori di handicap.
Come dicevo, la convenzione verrà firmata non appena il Consiglio Comunale
approverà l'atto di regolamentazione. La parte di contribuzione regionale verrà
diminuita perché la Legge 122/89 permette la contribuzione parziale dei posti auto in
maniera dipendente dal numero di posti auto a rotazione che vengono messi a
disposizione e, quindi, da una cifra iniziale di 3.800.000,00 Euro arriveremo a
2.985.000,00 Euro. Questo differenziale viene coperto da un combinato disposto di
elementi, tra i quali c'è la possibilità di continuare a mantenere un piccolo parcheggio in
superficie, che verrà gestito direttamente dal gestore del parcheggio in sotterraneo, e
l'allungamento della convenzione.
Le informazioni che porta la proposta di deliberazione sono state tutte illustrate nel
dettaglio nelle singole Commissioni, che hanno permesso anche un confronto diretto
con la cittadinanza che ha seguito la vicenda, spinta anche da un lavoro positivo fatto
dalle Associazioni che seguono i temi storici di questa Città e che si sono messe a
disposizione per comprendere quali potessero essere le migliori soluzioni possibili;
credo di poter dire che, ad oggi, si sia raggiunto un buon punto di equilibrio tra le
esigenze di chi chiedeva, tout court, solo ed esclusivamente la costruzione di un museo,
a fronte però di un impegno economico da parte degli Enti Pubblici (che, in questo
momento, non poteva essere affrontato), e chi invece, facendo un business economico
privato (quindi, l'azienda che gestirà il parcheggio), metterà a disposizione della Città
degli interventi che vanno comunque nella direzione di porre nella totale fruibilità al
cittadino finale i reperti archeologici che non erano e che, oggi, non sono fruibili ed
accessibili e che, dal giorno in cui verrà inaugurato il parcheggio ed il relativo museo, lo
saranno totalmente.
L'iter procedurale si conclude con la firma della convenzione, che viene autorizzata dal
Consiglio Comunale odierno. Da quel punto, nelle settimane successive, seguirà la
ripartenza dei cantieri di costruzione del parcheggio, che, nell'arco di circa 14 mesi di
lavori, vedranno la conclusione definitiva e la rimessa a disposizione della parte
superficiale di corso Galileo Ferraris e delle aree oggetto di intervento. Ringrazio per la
disponibilità e mi scuso per essermi dilungato, ma ritenevo opportuno dare tutte le
informazioni anche a chi non fa parte direttamente delle Commissioni competenti che
hanno elaborato l'atto, in quanto si tratta di un tema che ha visto la partecipazione
diretta anche dell'opinione pubblica e dei cittadini con le varie Associazioni
organizzate.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Apriamo il dibattito su questa proposta di deliberazione e sulla proposta di mozione di
accompagnamento
Ho iscritti per l'intervento i Consiglieri Ricca e Liardo.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Assessore, sappiamo tutti perfettamente che, se non ci fosse stato un lavoro intenso da
parte dei comitati e dei cittadini che si sono resi attivi per cambiare questa proposta di
deliberazione, nel frattempo le gallerie sarebbero state rase al suolo, così come si era
iniziato a fare (infatti, ricordiamo che, comunque, una galleria è stata praticamente
demolita), e, oggi, avremmo una proposta di deliberazione completamente diversa,
probabilmente con un parcheggio più grande. Questo è un capitolo chiuso grazie al
contributo di chi, in questi mesi, si è speso e questa è una proposta di deliberazione
migliore, ma avrebbe potuto esserlo anche di più. Nonostante ci sia l'esito positivo
dell'emendamento - ringrazio gli Uffici per averlo armonizzato e reso votabile -, sono
convinto che si doveva fare di più soprattutto sull'aspetto archeologico.
È vero che ci siamo messi nella condizione di preservare tutti quelli che sono i resti e di
poterli rendere visibili, ma ritengo che un'altra città li avrebbe valorizzati diversamente,
soprattutto se guardo all'Europa. In giro per l'Europa, ci sono città che hanno un sasso,
ne fanno un museo e centinaia di migliaia di turisti ogni anno lo vanno a visitare, mentre
noi, che invece abbiamo un patrimonio importantissimo, troppo spesso lo
minimizziamo.
Se, anziché fare una stanza in cui si possono andare a visionare, avessimo ricoperto con
un vetro tutto quello che oggi è ancora all'aperto (ma che, domani, verrà cementificato),
probabilmente avremmo dato a tutti la possibilità di conoscere quello che c'è nel
sottosuolo di quella parte di Torino.
Mi auguro che i nuovi business plan possano essere rispettati, anche perché si lega ad
una parte importante della modifica che facciamo, che è quella che proponiamo
nell'emendamento, ovvero dal trentunesimo anno, dal momento in cui iniziano a
guadagnare, di tutto quello che è al sopra del 15% dei ricavi previsti dal business plan,
si destini il 50% direttamente a garantire il patrimonio sotterraneo che ha quella zona di
Torino.
Avrei voluto fare di più, perché tra 30 anni è una data lontanissima (io avrò 60 anni e mi
auguro che, nel frattempo, non sia successo niente), però, pensando ai finanziamenti
che, anno dopo anno, dallo Stato centrale verso quello che è il sistema culturale vanno a
ridursi, forse qualcuno tra qualche anno ringrazierà anche per un solo Euro che verrà
destinato in tal senso, perché, oggi, le previsioni non sono rosee se guardiamo il futuro.
Quello che chiedo al Sindaco, per questa tornata amministrativa, e che chiederò ai
candidati Sindaci ed al candidato Sindaco che sosterrò è di essere un po' più attivi per
fare in modo che quel patrimonio storico possa essere sempre più conosciuto. Abbiamo
la fortuna di avere un tracciato di gallerie sotterranee che pochissime città nel mondo
possono vantare e questo deve essere uno dei punti fondamentali per lo sviluppo del
turismo. Se chiediamo ai turisti che vengono a Torino se esistono queste cose, ci
risponderanno di no. In un'ottica di sviluppo turistico della Città - che, dal mio punto di
vista, deve essere sempre più importante - deve essere un punto fondamentale, perché
Torino non è solamente il Museo Egizio, la Reggia di Venaria o il Palazzo Reale, ma è
tantissime altre cose, che, oggi, se vengono valorizzate, non sono comunque valorizzate
come meritano. Il mio è un appello al Sindaco e a tutti quelli che si vorranno occupare
di turismo nei prossimi cinque anni, in maniera tale che questo non sia un momento di
discussione delle gallerie, del Pastiss o del Mastio solamente perché ci è arrivato un
museo, in quanto ritengo che debba essere un momento di discussione continuo,
affinché possano essere sempre più parte del patrimonio culturale torinese, del
patrimonio turistico torinese ed un valore aggiunto della nostra città, ricordando che
cosa sono le gallerie di Pietro Micca.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intanto, vorrei sgomberare il campo sulla posizione del partito che rappresento su un
certo tipo di sviluppo, in quanto saremmo stati favorevoli; infatti, noi siamo per i
parcheggi, siamo per togliere le auto dalla superficie, ma non siamo per l'accanimento
terapeutico. Assessore, è inutile che fa la risatina, sapevate bene che avrebbe
sicuramente comportato questi ritrovamenti, tant'è che, all'interno di una lettera in
risposta ad un'interpellanza presentata da un Consigliere dell'UdC della Circoscrizione
1, chiamava in causa l'ingegner Bertasio, che rispondeva facendo capire chiaramente
che ci sarebbe stata la possibilità di questi ritrovamenti. Nonostante tutto, avete voluto
procedere e, poi, è saltato fuori quello che è saltato fuori e l'aspetto più grave è che
sareste sicuramente andati avanti se qualcuno non lo avesse scoperto e non si fosse
arrampicato - io ero lì che tenevo la mano per fare la scaletta -, perché sotto questi
ritrovamenti c'erano delle cose importanti. Non si trattava, come dicevano all'inizio, di
quattro pere, ma di ritrovamenti di un certo rilievo.
Voglio comunque dirle, in tempi non sospetti (potrei anche non essere più in Aula, ma
voglio che rimanga a verbale), che state cercando le stesse grane sotto la Gran Madre - e
mi rivolgo anche al signor Sindaco, che, magari, molte volte non è informato -, perché
anche lì ci sarà la stessa situazione. Ci saranno le barriere trasparenti, come ho fatto
votare in un emendamento, e anche lì ne vedremo delle belle.
Le modifiche non sono state assolutamente condivise con i comitati dei cittadini e
neanche con tutti i Consiglieri, mi riferisco a quelli di minoranza, in quanto sicuramente
quei ritrovamenti avrebbero dovuto avere un'impostazione diversa. Come diceva il
Consigliere Ricca che mi ha anticipato, la copertura avrebbe dovuto essere trasparente,
come vediamo anche in altre città italiane, e, quando ci sono dei ritrovamenti più o
meno datati o di quell'epoca, vengono sempre salvaguardati in maniera diversa.
Secondo me, non c'è stata neanche la volontà di cercare di superare il discorso della
rampa dei Vigili del Fuoco, perché, Assessore, lei mi insegna che, oggi come oggi,
tecnologicamente - ovviamente, poi lì entrano in campo i costi - si può fare tutto, basta
avere la volontà politica e questa volontà politica non c'è stata. Sicuramente, è un
progetto che non ha accontentato né l'Amministrazione, né, tanto meno, l'impresa
(perché, in corso d'opera, ha dovuto rinunciare a dei posti auto), ma non ha accontentato
neanche i comitati che hanno seguito questo progetto con molto interesse e che,
comunque, hanno fatto le loro rimostranze e continueranno a farle. Non è vero, come lei
ha dichiarato prima, che c'è stata una certa concordia, che, in qualche modo, ha
accontentato un po' le parti. Non è così, continueranno a protestare e, sicuramente, io
sarò dalla loro parte. Ribadisco che la stessa circostanza potrà verificarsi anche in altre
situazioni. Non riesco a capire la ragione per cui c'è questo accanimento nel dover
procedere anche quando si è in procinto di trovare dei reperti. Questo è stato quello che
è accaduto, Assessore, ed è sotto gli occhi di tutti. Secondo me, bisognava gestire questa
situazione in maniera diversa.
Noi esprimeremo un voto contrario, ma non perché siamo quelli del "no", quelli che
non vogliono lo sviluppo o quelli che vogliono mantenere le macchine in superficie, ma
perché in quella zona sono stati costruiti parecchi parcheggi sotterranei ed ancora oggi
non sono del tutto occupati. In piazza Solferino c'è ancora dell'invenduto; c'è tutta una
serie di parcheggi per cui non si è ancora proceduto con la vendita, diversamente da
quello che si potevano aspettare i costruttori.
Ribadisco che esprimeremo un voto contrario per le ragioni che ho detto prima e per
tutta una serie di situazioni che i cittadini e tanti Consiglieri dell'opposizione vedono,
ma anche qualcuno della maggioranza voterà sicuramente contro questo progetto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Sin dal principio, il Movimento 5 Stelle è stato contrario al progetto di parcheggio
interrato di corso Galileo Ferraris proprio per un ragionamento generale sulle modalità
di pianificazione urbanistica e di mobilità di questa Città. Riteniamo inutile continuare a
costruire parcheggi in centro, ancorché parcheggi interrati, perché non è con le auto che
bisogna arrivare in centro e non è promuovendo un uso alternativo dell'auto e
parcheggiandola in un altro modo che si costruisce un modello di mobilità alternativa.
Per noi questo parcheggio non andava fatto sin dal principio e quello non era il luogo
giusto in cui costruire un parcheggio. Inoltre, si è verificato quanto peraltro era
ampiamente prevedibile, cioè la scoperta nel sottosuolo di questi resti militari
importanti, cosa che era nota a priori, perché chiunque avesse mai aperto una mappa
storica della città di Torino e conoscesse un minimo il territorio del centro di Torino
sapeva che lì sotto c'erano quelle fortificazioni. Una delle prime cose che colpisce è
come questa Amministrazione apparentemente non sappia neanche come è fatta la città
che deve amministrare e non ne conosca il territorio e le mappe; probabilmente, conosce
meglio le mappe di Roma di quelle di Torino.
Ci siamo però trovati di fronte a questa cosiddetta sorpresa, che ricordo che è stata
segnalata grazie ai cittadini, perché sono stati i cittadini i primi a cercare di infilarsi nei
buchi della recinzione di questo parcheggio, a fare le foto e a denunciare quello che
stava accadendo, fermando le ruspe che avevano già cominciato e, in parte, purtroppo
hanno proceduto a demolire una porzione di queste fortificazioni, creando un danno che
ormai, con tutto quello che si potrà fare anche con questa proposta di deliberazione, non
potrà essere più recuperato.
Dopo tutti questi mesi, si arriva con la nuova versione del parcheggio, dicendo che
questa è la soluzione e mettendo anche il Consiglio Comunale sotto una forma di ricatto
morale, dicendo che, ormai, c'è un buco abbandonato da nove mesi in pieno centro e
non possiamo continuare a bloccare quest'opera; ci viene detto che ormai c'è il buco,
ma mica è possibile tenerci il buco ed il degrado, perché, in quel caso, saremmo contro
le opere, contro il cemento, contro il progresso e contro il fare le cose, come se, fare
cose in sé, fosse un valore indipendentemente da ciò che si fa.
Capisco anche che, a questo punto, la maggioranza si prenda la responsabilità ed
approvi questo nuovo progetto, però noi continuiamo ad essere contrari ed a pensare che
non sia questo il modo di portare avanti un progetto del genere. A maggiore ragione lo
pensiamo dopo aver rivisto il nuovo progetto di sistemazione, anche perché si è detto di
fare il parcheggio sotterraneo così da liberare dalle auto la superficie di corso Galileo
Ferraris, facendo un bellissimo viale pedonale alberato con i bambini che giocano, la
gente che passa, le biciclette, gli anziani e le panchine. Dopodiché si vede il progetto e
si scopre che, siccome dobbiamo restringere un po' la parte sotterranea (in quanto ci
sono questi resti, che, purtroppo per chi vuole cementificare, non si possono abbattere),
dobbiamo creare dei nuovi posti auto in superficie, perché, altrimenti, il concessionario
privato non ci guadagnerà abbastanza. Quindi, questo bellissimo viale alberato con i
bambini ad un certo punto si interrompe, perché in mezzo alla carreggiata resta il
parcheggio in superficie concesso al privato - che fa anche il parcheggio sotterraneo -
con i posti auto a pagamento, ed i bambini, gli anziani e le panchine andranno un po'
pigiati nell'angolino, facendo lo slalom tra le macchine che restano, per poter proseguire
ed avere questo "fu" viale alberato, che, a questo punto, sarà soltanto un pezzetto.
Poi si dice che, però, in compenso pedonalizzeremo via Meucci; per carità, è
interessante, anche se via Meucci non è mai rientrata nelle vie da pedonalizzare, in
quanto praticamente non c'è commercio. L'unico effetto di questa pedonalizzazione
sarà togliere dei posti auto a pagamento a GTT - e, quindi, alle casse pubbliche - per
spingere la gente ad andare a parcheggiare nei nuovi posti auto a pagamento del privato,
con incasso al privato, realizzati in questo modo. Quindi, francamente anche la logica di
questo intervento mi sfugge.
Ci sarà la pista ciclabile, però, come al solito, viene realizzata nel posto sbagliato, in
modo che, se uno arriva dalle vie laterali, non si può immettere perché in mezzo ci sono
le auto che passano.
Quindi, si andrà avanti così e si arriva al punto ancora più dolente, cioè alla questione
dei resti e della loro sistemazione museale. Da quando è iniziata questa vicenda - ormai,
un anno fa - insisto tutte le volte e continuo a non ottenere alcuna risposta. Questa
vicenda è stata trattata da questa Amministrazione Comunale come se fosse un
problema esclusivamente di infrastrutture, di cemento e di parcheggi e, per un anno,
praticamente abbiamo interagito soltanto con l'Assessore ai parcheggi, alle
infrastrutture ed alla viabilità e con i tecnici della viabilità, che sono degli ottimi
progettisti di parcheggi e di cemento, ma non sono loro che dovrebbero dirci come fare
a valorizzare, a tutelare ed a rendere fruibili questi resti.
Il progetto dà l'impressione di essere stato predisposto da chi progetta parcheggi: hanno
fatto quattro mura interrate attorno ai resti e li hanno un po' inscatolati in questo
camerone chiuso, di cui qualcuno avrà la chiave. Magari faremo passare anche la
proposta di mozione della Lega Nord che chiede che l'ingresso sia gratuito, ma se li
mettiamo in una camera di cemento - probabilmente, sarà un po' meglio di quello che
accade in piazza San Carlo, con i resti messi in mezzo alle punte delle auto che
parcheggiano -, sarà comunque sempre qualcosa abbandonato in un angolo, che non si
capisce chi farà funzionare, chi renderà appetibile, chi spiegherà e perché qualcuno
dovrebbe infilarsi in un parcheggio sotterraneo, aprire una porta ed andare a vedere
questi resti.
Invece sarebbe interessante ed importante un progetto serio di un museo militare o di un
polo museale militare a Torino, che comprenda la Cittadella, il Museo Nazionale
dell'Artiglieria - abbandonato da tutti, ma che abbiamo cercato di rilanciare in qualche
modo, sostanzialmente finora senza esito -, tutto il sistema delle fortificazioni, il Museo
Pietro Micca e quanto già esiste, perché, mettendo insieme tutto questo, si potrebbe
creare un polo museale militare di livello europeo, che potrebbe attirare turisti a Torino,
diventando uno dei grandi musei torinesi. Bisogna però farlo in quest'ottica, sapendo
valorizzare e credendo in un museo militare; la storia militare è importante anche per
chi è pacifista come me, perché non la possiamo dimenticare. Bisogna avere il coraggio
di crederci, ma io non ho visto questo coraggio; ho visto soltanto il tentativo di risolvere
la situazione il più in fretta possibile, in modo che i lavori potessero proseguire e si
potesse realizzare il parcheggio. Questo è il vero motivo per cui, alla fine, noi
esprimeremo un voto contrario a questa proposta di deliberazione.
Quanto all'emendamento proposto dalla Lega Nord, che sarà approvato, modificherà la
narrativa della proposta di deliberazione, ma non il deliberato e quindi continueremo a
deliberare che non ci sarà alcun canone di concessione. Forse sarebbe il caso di
emendare anche la parte vincolante e non solo la narrativa della proposta di
deliberazione, perché, perlomeno leggendo il testo dell'emendamento, pare che sia così.
Ricordiamoci, quindi, di adeguare almeno quella parte della deliberazione. Anche
questo, però, mi sembra un contentino, cioè diciamo che tra trenta anni questi
cominceranno a darci un po' di soldi se guadagneranno abbastanza per mantenere
questo Museo, ma l'investimento in questo Museo va fatto adesso, perché, se
confiniamo lì questi resti per trenta anni, poi chissà in che condizioni saranno e di che
interesse saranno.
Io credo che, forse, il problema sarà che tra trenta anni veramente non esisteranno più le
auto private da parcheggiare, ma che ci saranno solo veicoli di altro genere,
possibilmente ecologici e possibilmente a noleggio che uno prende e non parcheggia
mai perché, dove scende, lo usa qualcun altro. Quindi, stiamo vincolando il nostro
sottosuolo per una cosa che, probabilmente, tra trenta anni chissà se servirà ancora o se
sarà un buco nel nostro terreno in pieno centro di cui non sapremo cosa farci.
Alla fine, per carità, speriamo almeno di recuperare alcuni soldi, ma veramente mi
sembra un vantaggio piuttosto minimo. Quindi, per tutte queste ragioni assolutamente il
nostro voto sarà contrario, perché riteniamo che un progetto del genere non avrebbe
nemmeno dovuto iniziare e che questo non sia il modo giusto di portarlo avanti.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Io ho alcuni problemi rispetto alle tempistiche date da tutti. Questo parcheggio è stato
votato nel 2008, cioè nella tornata amministrativa precedente. Il fatto, quindi, che
adesso l'Assessore venga a dire che in questa tornata abbiamo pensato alla revisione
superficiale e a come metterlo, l'avevamo già visto allora e ne avevamo già parlato:
doveva diventare un boulevard dove si andava a passeggiare, dove c'erano i gelatai e
dove venivano spostati i rivenditori di libri, quelli che adesso sono sotto i viali di corso
Siccardi. Pertanto, mi pare che abbiamo sbagliato tempi e modi e abbiamo sbagliato a
vantare quello che è stato raggiunto, e su questo vorrei avere una precisazione.
La seconda questione è che io, purtroppo, non ho potuto essere presente in
Commissione e mi sono ritrovata adesso a cercare di guardare gli allegati, ma sono dei
disegni talmente pesanti che non si riescono a tirare giù da Internet. Io ero Presidente
della II Commissione e ricordo che, quando stavamo discutendo questa proposta di
deliberazione, la mia posizione salda e di contrasto a questo parcheggio (oltre alla mia
posizione atavicamente contraria ai parcheggi sotterranei, perché, secondo me, i
parcheggi dovrebbero essere fatti in struttura, in modo tale che, quando non servono
più, si abbattono, mentre così non si abbatteranno mai più e quei buchi rimarranno per
l'eternità dei secoli) riguardava le rampe di accesso. Adesso, vorrei capire le rampe di
accesso dove saranno, perché in mezzo tra quello che sarà il parcheggio e l'entrata, che
era nel centro di corso Galileo Ferraris, dovrebbe esserci la parte museale, quindi non
capisco quale potrebbe essere la soluzione. Oltretutto, poi, se lì doveva esserci un
boulevard, fare un parcheggio a rasoterra mi sembra che sia esattamente il contrario di
quello che si voleva, cioè si voleva ottenere una "passeggiata" libera da automobili, ma
che libera da automobili non sarà, per cui penso sia meglio ricoprire tutto e mantenere il
parcheggio così com'è.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Presidente, credo che la vicenda vada finalmente a concludersi e si conclude con
quell'equilibrio che si sapeva. Poi, l'entità dei reperti sotterranei è stata scoperta in
itinere, sono tutti bravi a dire che si sapeva già. Chi diceva prima che lo sapeva già,
solitamente era contrario al parcheggio, per cui, fosse passata la sua linea, saremmo
ancora lì con la sistemazione precedente senza nemmeno avere i reperti. Oggi, abbiamo
una possibilità in più e, ovviamente, si tratta di adattarlo. Penso, quindi, che abbiamo
perso già parecchio tempo.
Intervengo, perché ho visto la proposta di mozione della Lega Nord, che fa riferimento
alla gratuità del Museo, alla quale io voterò contro, perché dare gratis qualcosa in
partenza senza sapere nemmeno cosa sia vuol dire svalorizzare subito quello che si ha,
invece è proprio il contrario. Non conosco nulla di gratuito a livello museale che sia
considerato così grande se non aggregato a qualcosa che si paga. Al British Museum c'è
un pezzo gratis, ma tutto il resto è a pagamento ed è nel contesto del British Museum, è
come se il Museo Egizio facesse alcune sezioni a pagamento, ma il British Museum non
è gratis ed è così pure in altre parti.
Un museo nuovo, che ha difficoltà, perché legato alla sfera della città e non alla sfera
del mondo (bisogna anche avere un po' di umiltà e non spararle grosse), ha difficoltà ad
esistere di per sé oltretutto se legato ad altri musei che hanno difficoltà, come quello
Pietro Micca che tutti vogliamo valorizzare, ma, allora, il modo peggiore è farlo
considerare una cosa di poco conto, dove ci si reca se non si sa dove andare, come se si
passasse a fare un giro in via Roma a guardare le vetrine.
Questo per me è sbagliato, non escludo che si possa fare in futuro, ma metterla come
ipotesi di partenza è sicuramente sbagliato. Quindi, voterò contro ed invito a votare
contro la proposta di mozione della Lega Nord.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
La proposta di mozione di accompagnamento è stata presentata prima della
calendarizzazione in V Commissione, che avverrà venerdì prossimo, sul futuro del
patrimonio storico-museale delle Gallerie di Pietro Micca. Quindi, parlando
informalmente con il Presidente Cassiani poco fa, abbiamo deciso di sospendere la
proposta di mozione fino alla fine della discussione che avverrà venerdì prossimo in
Commissione. La proposta di mozione, poi, probabilmente, verrà presentata in maniera
slegata dalla proposta di deliberazione, Presidente, però ritenevo giusto spiegare come
mai era stata presentata la proposta di mozione di accompagnamento e venerdì prossimo
ci sarà una Commissione ad hoc.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Bene, quindi voteremo poi solo la proposta di deliberazione, mentre la proposta di
mozione si voterà separatamente in altra seduta.
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Se si presenta una proposta di mozione di accompagnamento ad una proposta di
deliberazione è perché va con la proposta di deliberazione, altrimenti decade e non si
presenta. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La ritira e la ripresenta, come
Capogruppo la può presentare quando vuole, quindi un po' di rispetto per gli altri
Colleghi e per se stessi.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Collega, non voteremo la proposta di mozione. Riguardo alla calendarizzazione
deciderà come sempre la Conferenza dei Capigruppo in altra seduta. Per il momento,
chiudiamo il dibattito.
Passiamo all'analisi degli emendamenti.
L'emendamento n. 108, presentato dall'Assessore Lubatti, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 108:
presenti 23, favorevoli 22, contrari 1.
L'emendamento n. 108 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 109, presentato dall'Assessore Lubatti, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 109:
presenti 23, favorevoli 22, contrari 1.
L'emendamento n. 109 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 110, presentato dall'Assessore Lubatti, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 110:
presenti 23, favorevoli 22, contrari 1.
L'emendamento n. 110 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 113, presentato dai Consiglieri Carbonero e Ricca, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 113:
presenti 27, favorevoli 27.
L'emendamento n. 113 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
L'emendamento è stato approvato e ringrazio l'Aula per aver fatto il bene della città.
Riteniamo che il parcheggio lì non debba esserci, soprattutto così come è stato
ipotizzato. Quindi, il mio intervento è per dichiarare il voto contrario alla proposta di
deliberazione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
Presenti 31, favorevoli 22, contrari 9.
La proposta di deliberazione è approvata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 22, favorevoli 22.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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