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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Marzo 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2015-07434
SOCIET? "5T S.R.L.". MODIFICHE STATUTARIE. APPROVAZIONE.
Interventi
"Società '5T S.r.l.'. Modifiche statutarie: approvazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201507434/064,
presentata dalla Giunta Comunale in data 29 dicembre 2015, avente per oggetto:

"Società '5T S.r.l.'. Modifiche statutarie: approvazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 24/02/2016 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessora Tedesco, per l'illustrazione.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Rimango solo un po' interdetta quando sento alcuni accenti polemici negli interventi dei
Consiglieri, perché questa deliberazione è rimasta in Commissione, credo, per un mese
e mezzo, era stata approvata in Giunta due mesi fa. L'ho ampiamente illustrata e ho
deciso, di mia iniziativa, di tenerla ferma in Commissione per almeno un mese e mezzo-
due, proprio per aspettare la pubblicazione dei decreti Madia, nel caso in cui ci fosse
stata qualche previsione normativa in più da aggiungere al testo che oggi presentiamo.
In ogni caso, vorrei soffermarmi sull'articolo 26 che tanto ha incuriosito il Consigliere
Carbonero, sui titoli di debito e la dicitura che sembrava un po' ambigua.
In realtà, la correzione formale del testo è vera, perché togliamo una "e" congiunzione
dal vecchio testo, che era un refuso. Ne abbiamo approfittato, ci siamo letti tutto lo
Statuto, parola per parola, e abbiamo corretto anche i refusi.
La modifica di Statuto è veramente solo un adeguamento alle più recenti previsioni
normative, non ultima la normativa sul genere meno rappresentato; dopodiché con
questa deliberazione diamo un rafforzamento al concetto di prevalenza dell'attività e al
concetto di "in house providing".
Per rispondere alle perplessità del Capogruppo Marrone, effettivamente, proponiamo di
eliminare il riferimento alla circostanza che, nel caso di aumento di capitale sociale, gli
organismi e gli enti di diritto pubblico a cui verranno offerte le quote debbano avere
sede solo nel territorio piemontese. Non so se questa era una perplessità o se è
auspicata, ma in effetti nell'articolo 7 eliminiamo questa previsione. Nel caso in cui ci
fosse un aumento di capitale, potrebbe essere aperto ad enti di diritto pubblico che
hanno sede in tutta Italia.
Qui non c'è nessun intento nascosto. Quando ci riferiamo al socio di minoranza, ci
riferiamo a quei soci, come per esempio la Città Metropolitana, che dando un
affidamento in house o in previsione di nuovi affidamenti in house alla società debbono
comunque avere il controllo analogo per poter effettuare questo tipo di affidamento,
quindi devono avere sicuramente dignità nell'informativa, nell'accesso a tutte le
informazioni possibili da parte degli altri soci.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Rimangono le perplessità rispetto alle ragioni di questa scelta. Sulle multiutility
abbiamo sempre sentito dire che l'importante è la tutela del territorio e, in particolare, la
dipendenza in quanto poi porta ovviamente a una diversa tutela di quegli interessi ed
esigenze ai territori stessi.
Credo che non fosse casuale che nello Statuto si dicesse che, in caso di aumento di
capitale sociale, i soggetti che potevano subentrare, o entrare e aggiungersi dovessero
avere sede in Piemonte. Non ho capito bene qual è la ragione proprio politica: se è
quella di ampliare il novero dei soggetti che possono partecipare, facciamo però
presente che si rischia poi di perdere, non dico il controllo, ma quantomeno la
piemontesità. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se qualcuno l'ha scritto, l'avete
sempre fatta voi questa S.r.l., non mi risulta che ci siano state delle parentesi di governo
cittadino del centrodestra negli ultimi decenni, per cui se l'avete scritto o qualcuno l'ha
scritto nella vostra compagine politica, una ragione ci sarà ben stata.
Nella parte rimanente dell'intervento, voglio soffermarmi su quanto accennato nel
precedente dibattito come l'ampliamento, che non era molto chiaro in deliberazione,
delle decisioni dei soci. Sono contento di aver recuperato dagli Uffici, che ringrazio,
l'allegato n. 1 e, in particolare, il fatto che tra le decisioni che possono aggiungersi a
livello statutario ce ne sono alcune che non sembrano particolarmente connesse
all'oggetto sociale, ovvero all'infomobilità. Faccio degli esempi: l'approvazione al
compimento dell'operazione di costituzione di società, acquisizione o cessione di
partecipazioni di ogni genere, autorizzazione al compimento di altre operazioni legate
alla gestione di partecipazioni, quali gli aumenti di capitale, il ripianamento di perdite o
conferimento, cessione o scorporo, di rami d'azienda, l'autorizzazione al compimento
delle operazioni di acquisto e cessione di immobili, emissioni di titoli di debito ai sensi
dell'articolo 2483 del Codice Civile; sono tutte previsioni che possono essere
considerate di prassi, ma non per società che abbiano un oggetto sociale ben definito.
Vorrei ricordare che nella progressiva esternalizzazione di tante e tali funzioni connesse
ai servizi pubblici, ci siamo trovati AMIAT che investiva, che faceva l'imprenditrice in
continenti non particolarmente trasparenti, con centinaia di migliaia di Euro persi per
colpa di qualche funzionario locale africano, piuttosto che scandali che, in questo
periodo di vacche magre nell'erario pubblico, sarebbe magari il caso di evitare.
Questo ampliamento sulle decisioni dei soci, quasi che 5T fosse una holding, una
capogruppo, poco si capisce. Magari sarebbe meglio concentrarsi sull'effettiva utilità e
sugli obiettivi che meglio dovrebbe perseguire nell'interesse della Città e della
municipalizzata dei trasporti, che ne detiene la partecipazione più ampia per conto
indiretto della Città stessa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento sulla deliberazione, passiamo all'analisi
dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 60.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Il parere della Giunta è negativo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1 al n. 60:
Presenti 23, contrari 23.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 60 è respinto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 61, presentato dall'Assessora Tedesco, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 61:
Presenti 21, favorevoli 21.
L'emendamento n. 61 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 62, presentato dall'Assessora Tedesco, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 62:
Presenti 21, favorevoli 21.
L'emendamento n. 62 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 63, presentato dall'Assessora Tedesco, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 63:
Presenti 21, favorevoli 21.
L'emendamento n. 63 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione la
proposta di deliberazione così emendata:
Favorevoli 23.
La proposta di deliberazione è approvata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 22, favorevoli 22.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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