Interventi |
Comunicazioni del Sindaco: - "Movida negli Antichi Bastioni". PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione della richiesta di comunicazioni accolta, presentata dal Consigliere Marrone, avente per oggetto: "Movida negli Antichi Bastioni". La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Rispondo volentieri alle domande fatte dal Consigliere Marrone. Io non so se sia tutto registrato, quindi non so se mi sono spiegato male o se lei ha capito male, Consigliere, ma credo che sia più probabile la prima. Io credo di non aver mai detto che la questione dei Bastioni l'avrebbe valutata la futura Giunta; probabilmente avrò detto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). "Prossima Giunta" intendendo Giunta a venire, non la prossima Giunta fatta da chi vincerà le prossime elezioni, che ovviamente ci auguriamo possa essere sempre la stessa parte. Consigliere, come a lei noto, è una vicenda che va avanti da svariati anni ed è un'altra di quelle questioni che su Porta Palazzo bisogna affrontare. Io mi rendo perfettamente conto, anche per esperienza diretta, che qualsiasi cosa si tocchi a Porta Palazzo è una polveriera, però prima o poi le questioni bisogna affrontarle ed io ho ritenuto di affrontare anche questa situazione, non solo questa, perché, come è noto, mi sto occupando di diversi aspetti che riguardano quell'area. Io già circa un anno fa ho approvato una deliberazione che riguarda tutta l'area di Porta Palazzo - per fare un esempio - che ha azzerato il costo dei parcheggi, proprio nel tentativo di stimolare la nascita di locali, tale da consentire una maggiore illuminazione notturna in quell'area. Io domani porterò in Giunta una proposta di deliberazione, che è una semplice manifestazione di interesse rivolta alla città di Torino. Come è noto, ho già approvato la deliberazione che rinvia di un mese gli ospiti presenti nei Bastioni, quindi fino a fine marzo. Ho già detto lunedì scorso che la Città non ha alcun obbligo di occuparsi delle attrezzature degli operatori di mercato, perché a Torino ne abbiamo una quantità enorme, se ci dovessimo far carico delle attrezzature di tutti gli operatori, non saremmo sicuramente in grado di risolvere questo problema. Ho anche detto lunedì scorso che, tuttavia, con buonsenso abbiamo avviato un ragionamento con la cooperativa che gestisce il Palatinum, che può ospitare invece le attrezzature degli operatori di Porta Palazzo; quel posto, che io ritengo posizionato bene, vorremmo capire come poterlo utilizzare. Non abbiamo un'idea precisa ed è per tale ragione che lanciamo una manifestazione di interesse: vogliamo raccogliere dalla città stimoli per capire che cosa possiamo fare in quel luogo, anche lì, nel tentativo di accendere altre luci serali in quel luogo. Tutto lì, niente di particolare. È ovvio che, facendo una manifestazione di interesse adesso (e la fa questa Giunta, ovviamente sempre che domani la Giunta stessa approvi la deliberazione che io proporrò), qualora la Giunta non condividesse, ovviamente non approveremo questa deliberazione e non faremo la manifestazione di interesse, ma se la Giunta approverà è evidente che poi raccoglieremo le manifestazioni di interesse e si procederà con le norme consentite all'espletamento di tutte le formalità. Ora non so se sarà questa, la Giunta "Fassino 1", o la Giunta "Fassino 2" ad occuparsi della questione, dipende dai tempi e dalle procedure, se ci saranno manifestazioni di interesse, perché purtroppo non è scontato che ci siano manifestazioni di interesse. Come è noto, ho fatto un bando per il ricovero delle attrezzature del mercato di Porta Palazzo, bando che purtroppo è andato deserto. Mi auguro che, in seguito all'approvazione ed al lancio di questa manifestazione di interesse, possano venire dalla città un sacco di idee e speriamo di avere l'imbarazzo della scelta su quale idea far convergere la scelta della Città. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) La parola, per la replica, al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Diciamo che, quando abbiamo letto su "La Stampa" questo annuncio, ci sono tornate molte cose che prima invece sembravano non avere una spiegazione razionale. Ci spieghiamo come mai, dopo tanti anni, sia diventata un'urgenza mandare via i carretti degli ambulanti che erano messi lì in comodato d'uso dalla Città, e quindi non abusivi; si è capito perché non si è mai proceduto ad una quantificazione anche economica del dovuto da parte di quegli ambulanti; si è capito come mai si è fatto un bando, che è vero che per le condizioni economiche è stato condiviso con gli ambulanti stessi, ma ricordiamo che, se è andato deserto, è anche perché esigeva delle condizioni logistiche organizzative di concordia e organizzazione e coordinamento tra diverse categorie merceologiche, che chi conosce quel mondo sa che era semplicemente impossibile riuscire a raggiungere. Tornano anche l'urgenza e la fretta di farlo in questo periodo pre-elettorale, in cui quella zona torna improvvisamente di interesse, al centro delle attenzioni del nostro Sindaco Piero Fassino. E torna anche il fatto che lo stesso Sindaco un anno fa, parlando di movida, quando il problema era dove mettere la movida molesta, avesse citato anche Porta Palazzo, adesso ce lo possiamo ricordare, tutti ai tempi pensavano al Palatino, adesso invece salta fuori la carta degli Antichi Bastioni. Assessore, tutto torna adesso, però rimangono un po' nell'ombra e rimangono un po' fumosi tutti i dettagli di questa operazione, le tempistiche, le modalità per esempio di selezione dei soggetti privati che dovrebbero lì investire, perché capisce bene che manifestazione di interesse può voler dire molte cose, può voler dire anche procedura negoziata e non evidenza pubblica. Abbiamo già visto con i Murazzi cosa succede a personalizzare e creare canali privilegiati di trattativa tra l'Amministrazione Pubblica ed esercenti di quel mondo, e sappiamo anche che, in generale, come soluzione strategica presenta indiscutibilmente delle grosse criticità. Avete già visto a San Salvario cosa vuol dire sostenere ideologicamente che la soluzione ai problemi di delinquenza di strada, di spaccio e di criminalità sia la movida, perché avete fior di comitati che continuano a ricordarvi che in realtà la delinquenza non è andata via, semplicemente si nasconde sotto il tappeto della movida stessa, protetta dalla movida e dai suoi numeri, accresciuta nel volume di affari per la massa di giovani che questa attira, con la differenza che, a differenza della criminalità diffusa, la movida lascia anche un degrado aggiuntivo di sporcizia, di incuria e di turbativa della quiete pubblica. Assessore Mangone, se davvero voi avete intenzione di reimmaginare un destino nuovo per Porta Palazzo, vi consigliamo di avere maggiore umiltà nel confrontarvi con le parti della società - e non solo con il Consiglio, cosa che comunque non fate - che vivono e conoscono bene quella realtà, perché se no si rischiano ulteriori brutte figure, magari imponendo una movida che non piace e che porta ulteriori problemi, magari andando a creare delle modalità di selezione dei privati che vanno ad investire lì non abbastanza trasparenti e meritocratiche, magari andando addirittura a fare brutta figura di un'ulteriore manifestazione di interesse che va deserta, perché, per carità, magari sarà utile fare un ennesimo sopralluogo, ma da quello che ci risulta lì bisogna investire parecchio per fare qualcosa, perché trasformare una rimessa, peraltro in una struttura antica, magari protetta anche da vincoli di beni culturali - questo sarà il caso di verificarlo - è effettivamente forse un po' azzardato, senza prima aver verificato tutte le condizioni di fattibilità e di opportunità di una scelta simile. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Non ci sono altri Consiglieri o altri Gruppi che intendono intervenire. La parola, per una breve replica, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Il Consigliere Marrone, essendo un politico esperto, si è portato abbondantemente in là. Questa - la prenda così com'è, Consigliere Marrone - è una manifestazione d'interesse che è rivolta ai cittadini di questa città per chiedere loro che idea abbiano di quel posto e cosa vorrebbero fare. Quindi, più coinvolgimento di questo mi pare difficile, onestamente. Dopodiché l'impegno dimostrato da questa Giunta e dal sottoscritto su Porta Palazzo, sul mercato e su tutta l'area di piazza della Repubblica non mi pare un impegno nuovo, né di questa Giunta, né del sottoscritto, perché io potrei farle un elenco lunghissimo di cose che sono state fatte in quell'area e delle iniziative fatte anche sui Bastioni, che dimostrerebbero in maniera semplice l'impegno che abbiamo provato ad avere in quell'area. Il bando a cui lei faceva riferimento è stato concordato con la Commissione Mercato di quell'area. Questo ci tengo a ribadirlo in maniera chiara. Sapevano bene che era intenzione della Città utilizzare quel posto per il ricovero delle attrezzature degli operatori di mercato. Questo non è stato possibile, come non era possibile chiedere alla Città una gestione diretta con 100, 200, 300 operatori di mercato che andavano lì a depositare le attrezzature, perché il giorno dopo tutta la città avrebbe detto: "Questo non è il modo di amministrare la cosa pubblica", perché avremmo speso una quantità di denaro inutile. Siccome, come dicevo, ogni operatore è responsabile delle proprie attrezzature e tutti gli operatori di questa città provvedono alla sistemazione delle proprie attrezzature e dei propri banchi, non vedo perché a Porta Palazzo dovremmo applicare regole e norme diverse. Il problema che abbiamo avuto a Porta Palazzo e che c'è ancora - e lo dico assumendomi anche la responsabilità di quel che dico come parte politica che gestisce e amministra questa città da anni - è dovuto al fatto che probabilmente in passato abbiamo lisciato troppo il pelo in diverse occasioni. Io credo che ogni tanto si possa dire anche "no" per il bene collettivo e per fare le cose con una certa regola, affinché vengano rispettati i patrimoni pubblici e il denaro pubblico. Ora vedremo che cosa avverrà dopo l'approvazione di questa proposta di deliberazione. Sulle procedure di gara, stia tranquillo, non abbiamo difficoltà ad utilizzare quelle più trasparenti possibili, su questo non abbiamo niente da imparare da nessuno, lo facciamo e lo facciamo molto volentieri. Vediamo prima quali iniziative e quali idee verranno fuori e poi saremo disponibili a confrontarci anche sui metodi di scelta. D'AMICO Angelo (Vicepresidente Vicario) Dichiaro concluse le comunicazioni. |