La morte di Erika non può restare senza risposta

La morte di Erika Pioletti, la giovane donna di 38 anni rimasta uccisa a causa di un infarto provocato da “schiacciamento” durante il fuggi fuggi di Piazza San Carlo, cambia drammaticamente lo scenario di quella sera. Desidero prima di tutto esprimere il dolore e la vicinanza, mia personale e di Forza Italia, ai genitori e ai parenti di Erika. Ammutoliti nel dolore, si chiedono, e con essi se lo chiedono i torinesi, come sia potuto accadere che una persona è morta per un’ondata di panico in una grande piazza.
Lontano da me e da Forza Italia ogni tentazione di strumentalizzare la morte di una giovane donna. Ma quella vita spezzata in un modo così assurdo ci interroga tutti, ciascuno per la propria quota di responsabilità, e chiede che sia fatta chiarezza fino in fondo. La Procura di Torino farà le sue indagini e potrà trarre, si spera nel più breve tempo possibile, le sue conclusioni. Siamo profondamente rispettosi delle sue decisioni e delle indagini. La politica non ha bisogno, però, di aspettare la chiusura delle indagini per assumersi le proprie responsabilità. Quella morte attende una risposta in sede giudiziaria, ma la politica non può girarsi dall’altra parte e far finta di niente. La sostituzione dell’assessore all’Ambiente o il ridimensionamento del capo di gabinetto sono pannicelli caldi. Il sindaco deve trovare una risposta alta, e per farlo deve guardare oltre il recinto del proprio orticello grillino. Forza Italia aspetta Appendino a una prova di maturità e di responsabilità.

Osvaldo Napoli