L’edilizia in città: consiglieri, costruttori e Disability manager a confronto

Una veduta della zona centrale di Torino

Un momento di confronto con il Disability Manager della Città di Torino, l’assessore all’Urbanistica  e i rappresentanti dell’ANCE, l’associazione di categoria dei costruttori, è stato oggi al centro della riunione delle commissioni II Urbanistica e VI Ambiente, presiedute rispettivamente da Roberto Malanca e Federico Mensio. All’ordine del giorno, alcuni aspetti della bozza di modifica del Regolamento edilizio comunale.

Il Disability manager, Franco Lepore, ha insistito sulla necessità, in sede di ridefinizione del Piano Regolatore Generale e del Regolamento edilizio, di utilizzare il principio della progettazione universale. In parole povere, l’attenzione a non determinare l’esistenza di barriere architettoniche che debbano poi essere eliminate un domani. E questo, ha sottolineato Lepore, non soltanto nell’interesse delle persone con disabilità ma di tutte quei cittadini che possono trovarsi, anche solo momentaneamente, alle prese con problemi di accessibilità: fratturati con stampelle, genitori con passeggini o carrozzine, anziani costretti a muoversi con l’ausilio di bastoni o treppiedi. Il Disability Manager ha quindi caldeggiato l’inserimento nella Commissione edilizia, prevista dal Regolamento per valutare qualità e congruità col territorio dei progetti presentati, di almeno un professionista specializzato in progettazione universale e accessibilità.

Il Disability manager della Città di Torino, Franco Lepore

E proprio la Commissione edilizia è stata oggetto di discussione con l’ANCE, a fronte della richiesta da parte di alcuni consiglieri di inserirvi una rappresentanza delle associazioni ambientaliste, considerate un valore aggiunto nel quadro di un esame complessivo dei progetti. Proposta che ha visto qualche perplessità da parte dei costruttori, visto che l’attuale composizione della Commissione prevede già la presenza di professionisti esperti in vari campi, compreso quello ambientale. L’ANCE ha inoltre prospettato l’opportunità di una visione del verde che riguardi il contesto urbano nel suo complesso ma che non abbia eccessive rigidità rispetto a singoli lotti. Differenze di sensibilità, pur nel quadro di un comune riconoscimento della centralità delle questioni ambientali, riecheggiate anche su altri aspetti. Ad esempio, il considerare o meno “area verde” i parcheggi realizzati con autobloccanti su superfici drenanti con la presenza di erba, ipotesi caldeggiata dall’ANCE ma che ha provocato perplessità da parte di vari consiglieri.  Su altri aspetti si è invece registrata una convergenza, come per il non computare lo spessore delle solette nel calcolo delle altezze degli edifici, prendendo atto del fatto che dette solette devono essere di maggiore spessore, nelle nuove costruzioni, per favorire l’impiantistica legata ad una maggiore efficienza energetica. Anche l’introduzione di una rappresentanza delle associazioni di categoria di artigianato e piccola /media industria, proposta da ANCE, ha incontrato il parere favorevole dell’assessore Antonino Iaria, il quale ha ribadito come la revisione del PRG e le modifiche al Regolamento d edilizio debbano essere ispirate  ad una visione complessiva.

Il confronto con ANCE  sul Regolamento edilizio, sul quale i costruttori hanno avanzato nuove osservazioni e proposte di modifica, verrà approfondito in una riunione da calendarizzare nei prossimi giorni.

Claudio Raffaelli