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Ultimo aggiornamento: 09/12/2015
 
 

SPORTING

venerdì 18 dicembre, ore 21.00 - INGRESSO LIBERO
salone "Pia Lai" CGIL - via Pedrotti 5
SPORTING
un progetto di Mauro Berruto, Elena Miglietti, Enrico Gentina, tratto dal libro "Independiente Sporting", di e con il mister campione olimpico di volley, Mauro Berruto.
Con Matteo Anselmi, Alessio Arbustini, Giulia Filippone, Samuel Fuscà, Manuela Grippi, Veronica Rossetti. Regia di Enrico Gentina.
Appuntamento con il teatro promosso dalla Cgil Torino con il Patrocinio delle Circoscrizioni 6 e 7 della Città di Torino.
SPORTING è uno spettacolo teatrale che racconta come, per due settimane su uno sperduto campo di calcio in riva al Rio delle Amazzoni, al confine tra la Bolivia e il Brasile, si siano incrociate, forse per caso o per destino, alcune delle storie più affascinanti del '900: militari, contadini, poetesse, migranti, campioni di calcio, eroi, pazzi e viaggiatori.
 
C'è acqua dappertutto e c'è un po' di vento che fa volare leggeri quei fili di lana tenuti sul ponte dagli emigranti il cui altro capo è stato consegnato nelle mani di un'anima, lasciata lì sulla banchina del porto. C'è un pallone di cuoio, cucito a mano, marrone come il cioccolato che salva Giorgio dalle epidemie sul piroscafo Messico. Giorgio diventerà poi Jorge e quello stesso pallone lo vedrà passare fra i piedi dei calciatori-militari dell'Independente Sporting, a Leticia, in Colombia. C'è, infatti, a Leticia la peggior squadra del Sudamerica. Leticia, posto dimenticato da Dio, non ha sogni grandi abbastanza per i suoi abitanti ed è minacciata dai colonialisti della United Fruit Company. La vita scorre su un campo da calcio e passa dal porto fluviale. Perché c'è un fiume a Leticia. Quel Rio delle Amazzoni che si è portato via Quintino, il matto del paese che ascolta gli alieni, ma che ha portato lì il giovane Ernesto, l'argentino, che diventerà il nuovo allenatore dell'Independiente Sporting. C'è Ernesto, l'argentino con le mani belle. Insegnerà il gioco del pallone parlando di come solo una squadra possa realizzare i propri sogni individuali, di come lo sport possa essere patrimonio di una comunità, di come il calcio possa essere poesia. Ci sono calciatori che imparano a diventare poeti, nonostante nessuno capisca che cosa la poesia c'entri con il gioco del pallone. Ma l'Independiente Sporting arriverà in finale e le mani belle, da poeta, dell'argentino pareranno un rigore che passerà alla storia di Leticia. C'è poi quello stesso pallone di cuoio, cucito a mano, marrone come il cioccolato che rotola fuori, di fianco al palo della porta, ma che insegna che la vittoria non si misura che attraverso il superamento dei propri limiti. C'è il giovane Ernesto (che poi la storia consacrerà come il "Che" Guevara) in questa storia che cambierà Leticia e i suo figli, per sempre.