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Parco della Confluenza

Pensando alla natura immediatamente ci dissociamo dall'idea di Città', quasi come se questi due termini fossero gli estremi di un continuo. In realtà anche a Torino, a due passi da casa nostra, è possibile entrare in ambienti che, nonostante la pesante ed evidente pressione dell'uomo, conservano le loro caratteristiche: la flora, le catene alimentari, gli animali.

La flora

Nel Parco della Confluenza c'è un elevata ricchezza floristica i cui elementi principali sono: i salici sulla riva , gli ontani dove l'acqua ristagna lungo i rigagnoli, le querce ed altre essenze che si sviluppano senza interventi di taglio e che formano una fisionomia ad alto fusto.
Il sottobosco, in parte allagato, contiene sia specie rinvenibili anche sulla collina torinese come anemoni, ranuncoli, liliacee di varie specie e muschi che formano con densi arbusti un fitto intrico; sia specie igrofile (amanti dell'acqua) intorno alle pozze e paludi, come ad esempio la tifa.
Sono presenti ambienti ripariali di canneto e paludosi lungo tutto il corso della Stura fino al ponte di Corso Giulio Cesare insieme a piccole lanche delimitate da isolotti. Un esempio si può osservare a monte di Piazza Sofia. Nel canneto, anche se largo pochi metri, possono vivere molte specie di uccelli, anfibi e rettili.
Gli ambienti che si possono trovare nel Parco della Confluenza sono il canneto, lo specchio d'acqua del fiume, le sponde di terra, i prati, i campi coltivati, gli orti della Stura (i molti arbusti favoriscono la presenza degli uccelli), i ghiaioni della Stura.

La fauna

Tra gli animali che vivono in un particolare ambiente, gli uccelli rappresentano sicuramente la componente più rilevante. Infatti sono in genere di abitudini diurne, di colori vivaci e abbastanza numerosi; la loro osservazione risulta perciò facile ed appassionante per chiunque.
E' possibile vedere ogni anno sempre più specie di uccelli, alcune delle quali molto rare. Nella nostra città ad esempio nidifica un rapace quale il nibbio bruno, è presente una colonia di aironi cenerini (in Europa l'unico altro nucleo cittadino di questi uccelli si trova nel parco pubblico di Amsterdam) ed è stato avvistato un raro falco pescatore mentre sorvolava le acque del Po durante la migrazione primaverile.

Itinerari

INVERNO - La stagione invernale è sicuramente il miglior periodo per l'osservazione degli uccelli: le ore di luce nel corso della giornata diminuiscono, per cui l'attività degli animali si concentra in questi brevi periodi e aumenta la possibilità di osservarli, anche in uscite brevi.
Inoltre è in questo periodo che le concentrazioni di uccelli acquatici raggiungono i maggiori livelli, dal momento che le specie nordiche in questa stagione migrano nelle nostre regioni dal clima più mite.
L'itinerario consigliato per questa stagione si percorre sulla sponda sinistra del fiume Po nel tratto compreso tra la Confluenza della Dora Riparia e quella della Stura di Lanzo, nell'area del Parco della Colletta.

PRIMAVERA \ ESTATE - Il periodo primaverile - estivo è per gli uccelli l'epoca della nidificazione. Le giornate si allungano, le risorse alimentari (soprattutto gli insetti) diventano abbondanti e permettono di sfamare anche numerose nidiate di piccoli. Per molti degli uccelli che hanno trascorso l'inverno nelle nostre regioni è ora di spostarsi più a nord per raggiungere i quartieri estivi di nidificazione.
Il periodo primaverile è caratterizzato dal passo migratorio e dall'inizio della stagione riproduttiva. Durante l'estate è più difficile incontrare una grossa quantità di uccelli, i quali sono indaffarati ad allevare la prole, gelosamente nascosta agli occhi indiscreti dei birdwatchers.
Bisogna tenere bene a mente questo fatto anche per evitare inutili disturbi con la nostra curiosità. Un'interessante escursione naturalistica in quest'epoca può essere condotta sulla riva destra del fiume Po nel tratto compreso tra il Bosco del Meisino e la Confluenza Po - Stura di Lanzo.

AUTUNNO - L'autunno segna il passaggio tra la stagione della nidificazione ed il freddo invernale. I passeriformi portano a termine la loro ultima covata ed i migratori cominciano a radunarsi ed a portarsi verso i quartieri di svernamento. Questo movimento di grandi spostamenti è fonte di ottime possibilità di osservazione per gli appassionati. E' l'epoca in cui si può vedere di tutto e questa ampia possibilità d'incontri mette a dura prova le capacità di riconoscimento sul campo anche di esperti birdwatchers.
Se d'estate e d'inverno si possono fare delle esclusioni a priori, poiché alcune specie sono quasi impossibili da reperire, in periodo di passo occorre molta più cautela.
La confluenza Po - Stura di Lanzo è una tappa obbligata per molti uccelli migratori e le loro presenze, anche per quanto riguarda la quantità, possono variare da un giorno all'altro. Si consigliano sia il percorso invernale che quello primaverile, data la grande possibilità di avvistamenti.

Ultimo aggiornamento: 31/07/2009